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martedì 14 ottobre 2014

イスラエルの国際的な信頼性への2つのショット

イスラエルの画像への2つのハード打撃は、国際的なシーンには非常に重要である2政党ました一方では例示的に非難している国連事務総長潘基文深刻なリマインダー一方、パレスチナ人の能力の分野で議会要求を2,600新しい住宅を建設するテルアビブに対する政府の意向英国政府における英語は、独立した国家としてパレスチナを認識するそれが最も重要な超国家機関の最高から来て、その構成員の過半数の間の気候は現在向いている方法のアイデア与えるので、国際連合事務総長検察はイスラエル国家の主要な風評被害ですそれは、この文は、充電のみの単独裁判官より高いレベルに加重されていないことを、考えられる実際には表示されませんまた民間人の死亡、数千をもたらした血なまぐさい戦争の後仕事がイスラエルの暗黙の非難であるガザを訪問する予定ですまた、ドナーの会議への参加次のガザ地区への訪問は彼らが再構築のために4,000人以上万ユーロ収集したエジプトで開催されたさらに批判エルサレムのイスラム教のためのイスラエルの聖地における宗教右派が保有する課題に潘基文によって対処したネタニヤフの応答はハマス武器の密輸国連を非難した後和平プロセスへの障害物としてイスラエル批判を識別するために計画して壊れたレコードのようにいつものパターンをトレースしています国連事務総長批判に限定されませんでしたが、和平交渉を再開するために信頼を回復するには、両方の当事者に求めているしかし、新たな入植地を建設するのは間違った信号の意図を送るものと解釈している国連の最高権威は和平プロセスの遮断に対するイスラエルの状態に起因すると思われること明確な責任を予示同様に説得力のある、ロンドン、主権国家実体としてパレスチナの認識幹部を必要とする英国議会を承認し、政府拘束されていないが決議の採択であると思われる。デビッドキャメロン公式の立場その2つの状態なので、強化し、出口や外交シーン内の英国の比重の形成のための交渉を支援することであり、適切な反射テルアビブの政府を義務付けるますまたスウェーデンパレスチナを認識するための最初のヨーロッパ部材の決定は、今最も可能性の高い続編を持つことになりますのでこれに関して、ポーランド、スロバキア、ハンガリーはすでに、EUのメンバーになる前に、すでにその状態を認識していたことに留意すべきであるイスラエルでは、この認識処理は、イスラエルの状態交渉の失敗の最大の責任を増加離にテルアビブを非難するだけでなく、電荷、欧州連合(EU)内で増加する可能性が高いイスラエルのためには1967年条約によればその上で彼の拡張論者計画をブロックするためにテルアビブ政府を義務付けるだろますます二国家解決策に関する交渉の公正解決のために展開された国際世論を扱うだろうパレスチナの領土です

طلقتين إلى المصداقية الدولية لإسرائيل

وجاءت الضربات اثنين من ورقية إلى صورة إسرائيل من قبل اثنين من الأحزاب السياسية أمر مهم جدا على الساحة الدولية. من جهة التذكير خطير للأمين للأمم المتحدة، بان كي مون، الذي أدان بطريقة مثالية نية الحكومة في تل أبيب لبناء 2،600 وحدة سكنية جديدة في مجال اختصاص الفلسطينيين، من ناحية أخرى على طلب البرلمان اللغة الإنجليزية في الحكومة البريطانية إلى الاعتراف بفلسطين كدولة مستقلة. محاكمة الأمين العام للأمم المتحدة هو الضرر بسمعة كبيرة لدولة إسرائيل، لأنها تأتي من أعلى منصب للمؤسسة فوق وطنية أهم ويعطي فكرة عن كيفية الموجهة المناخ بين أغلبية أعضائه الآن. لا يبدو، في الواقع المحتمل، أن هذا البيان لم المرجحة إلى مستوى أعلى من المسؤول الوحيد قاض واحد؛ كما تخطط لزيارة غزة، بعد الحرب الدامية التي أسفرت عن آلاف القتلى المدنيين، والعمل هو إدانة ضمنية من إسرائيل. وعلاوة على ذلك، زيارة إلى قطاع غزة في أعقاب المشاركة في مؤتمر المانحين الذي عقد في مصر، حيث تم جمع أكثر من 4،000 مليون يورو لإعادة الإعمار. وقد وجهت انتقادات أخرى من قبل بان كي مون للتحديات التي عقدها اليمين الديني في إسرائيل المواقع المقدسة للإسلام في القدس. رد نتنياهو، بعد اتهام الامم المتحدة من تهريب الأسلحة إلى حماس، وتتبع النمط المعتاد، مثل الاسطوانة المشروخة التي تعتزم تحديد أي انتقاد لإسرائيل على أنه عقبة أمام عملية السلام. أمين الأمم المتحدة لم تقتصر على الانتقادات، ولكن طلب الطرفين لاستعادة الثقة لاستئناف مفاوضات السلام. ومع ذلك، فقد يفسر على إرسال إشارات خاطئة نوايا لبناء مستوطنات جديدة، وينذر مسؤولية واضحة، أن أعلى سلطة في الأمم المتحدة، يبدو أن يعزى إلى الدولة الإسرائيلية ضد الحصار المفروض على عملية السلام. بليغ على حد سواء، يبدو أن اعتماد هذا القرار، وإن لم يكن ملزما للحكومة، الذي وافق البرلمان البريطاني، الأمر الذي يتطلب التنفيذية إلى لندن، والاعتراف بفلسطين ككيان ودولة ذات سيادة. الموقف الرسمي لديفيد كاميرون، وهذا هو لدعم المفاوضات لتشكيل دولتين، حتى خروج تعزيز والثقل النوعي في المملكة المتحدة داخل المشهد الدبلوماسي، سوف تلزم الحكومة في تل أبيب مع انعكاسات المناسبة. أيضا لأن قرار السويد، أول عضو الأوروبي إلى الاعتراف بفلسطين، والآن سوف يكون على الأرجح تتمة. في هذا الصدد تجدر الإشارة إلى أن بولندا وسلوفاكيا والمجر قد اعترفت بالفعل أن الوضع بالفعل قبل أن يصبح عضوا في الاتحاد الأوروبي. بالنسبة لإسرائيل، ومن المحتمل أن تزداد داخل الاتحاد الأوروبي، يدين تل أبيب إلى العزلة المتزايدة، فضلا عن تهمة دولة إسرائيل المسؤولية الكبرى عن فشل المفاوضات هذه العملية الاعتراف. وبالنسبة لإسرائيل، فإنه تعامل مع الرأي العام الدولي المنتشرة بشكل متزايد لحل عادل للمفاوضات على حل الدولتين، الذي يلزم الحكومة في تل أبيب لمنع الخطط التوسعية له على أنه وفقا لمعاهدة عام 1967، هي الأراضي الفلسطينية.

lunedì 13 ottobre 2014

Kobani: l'atteggiamento ambiguo della Turchia

La tattica passiva della Turchia di fronte all’avanzata dello stato islamico, soprattutto nelle zone curde, si è incrinata sotto la pressione americana e per la concreta possibilità di compromettere il processo di pace con il Partito Curdo dei Lavoratori. Le violente proteste accadute nel paese turco, da parte dei curdi, contro la decisione del governo di Ankara di assistere senza interferire alla conquista di Kobani, hanno gravemente compromesso la già non ottima immagine internazionale della Turchia. Ankara, preoccupata, dalla possibilità, che si verifichi sulle sue frontiere la replica dell’autonomia di cui i curdi godono in Iraq, ha deciso di non intervenire con i suoi uomini e mezzi militari, per difendere la città di Kobani, abitata prevalentemente da cittadini di etnia curda e non ha permesso neppure che i curdi della Turchia passassero la sua frontiera per affiancarsi ai combattenti, che stanno difendendo strenuamente Kobani. Il governo di Erdogan, che si è già reso responsabile, al contrario, del passaggio di combattenti integralisti attraverso la frontiera turca, che sono andati ad ingrossare le fila dell’esercito del califfato, per soddisfare il proprio calcolo politico di contribuire ad abbattere il regime di Assad, considera ancora più pericolosi i curdi, che lo stato islamico direttamente sul proprio confine. Si tratta di una visione miope, che ritiene di potere controllare il califfato. L’adesione di Ankara all’alleanza contro lo stato islamico non è stata delle più convinte, fin dall’inizio e malgrado l’approvazione da parte del parlamento per un intervento militare in territorio siriano, le forze armate della Turchia, sono ancora ferme ad osservare l’attacco di Kobani. La proposta di Ankara era quella di creare una zona cuscinetto, tra il suo territorio e quello siriano, unita ad una zona di non volo, per creare un’area dove sarebbe stato possibile tenere distante le forze del califfato. Questa ipotesi è stata però bocciata da Washington perché richiede un periodo troppo lungo per essere messa in pratica ed espone a troppi rischi il personale militare. In effetti le ragioni addotte dagli USA non sono irragionevoli ed indicano come la strategia della Turchia sia stata proposta quasi per essere respinta e di conseguenza per lasciare tutto come è ed abbandonare Kobani al suo destino. Nella visione turca si cerca di raggiungere due obiettivi contemporaneamente: il primo è indebolire le forze curde, in modo che non possano nuocere in alcun modo alla stabilità della Turchia, il secondo abbattere il regime di Damasco per favorire l’insediamento di un governo con indirizzo islamico moderato, sul tipo di quello di Ankara e magari legato strettamente al paese turco. In questa ottica il califfato viene interpretato come un sintomo del malessere presente nella regione, una sorta di risposta in chiave religiosa allo scontento popolare dovuto alla presenza di regimi autoritari, la Siria, o che favoriscono particolari parti di un paese, come gli sciti in Iraq. La Casa Bianca ha però una lettura differente, che non collima con quella turca: per gli USA il successo dello stato islamico è dovuto ad errate valutazioni di stati della regione, come la stessa Turchia, ma anche le monarchie del Golfo, che hanno favorito con i loro finanziamenti gruppi minoritari, ma particolarmente agguerriti ed espressione dei sunniti più integralisti, da cui è nato il califfato, per rovesciare Assad e togliere la Siria dall’area di influenza dell’Iran. Questa ipotesi è tanto vera che, attualmente, gli Stati Uniti tra Stato islamico e regime di Damasco, considerano il primo una minaccia concreta per l’occidente, mentre il secondo resta una dittatura pericolosa nell’ambito regionale, ma che non rappresenta un pericolo diretto per gli interessi di Washington e dei suoi alleati più stretti. Da un punto di vista occidentale questa interpretazione è ineccepibile: di fronte allo sconquasso portato dello stato islamico, tra l’altro in così poco tempo, Assad resta una minaccia di secondo piano. Si tratta, però, di due visioni alternative ed in aperto contrasto, tanto da essere opposte, presenti nella stessa parte del campo di battaglia.  L’apertura delle basi turche agli aerei militari della coalizione non basta ad attenuare il sospetto che Ankara sia, in questo caso, un alleato inaffidabile, in più per gli USA c’è la complicazione delle pressioni curde, che sono sempre stati, fin dalla guerra contro Saddam, un alleato sicuro e rappresentano, nella battaglia con lo stato islamico, le uniche forze sul terreno, rivestendo, quindi, un ruolo di fondamentale importanza nel quadro tattico. Washington deve trovare al più presto una soluzione, senza scartare di venire a patti con Mosca e Pechino per favorire una decisione comune nella sede del Consiglio di sicurezza. Un accordo con Mosca non potrebbe però evitare la salvezza per Assad. 

Kobani: the ambiguous attitude of Turkey:

The tactic of passive Turkey before the advancing Islamic state, especially in the Kurdish areas, has cracked under American pressure and the real possibility of jeopardizing the peace process with the Kurdistan Workers Party. The violent protests that occurred in the country turkish, by Kurds, against the decision of the government in Ankara to attend without interfering with the conquest of Kobani, have seriously affected the already not very good international image of Turkey. Ankara, worried by the possibility, occurring on its borders where the replica of the autonomy of the Kurds in Iraq have decided not to intervene with his men and military means to defend the city of Kobani, inhabited mainly by citizens Kurdish and even that did not allow the Kurds of Turkey would pass its border to work alongside the fighters, who are defending strenuously Kobani. Erdogan's government, which has already been responsible, on the contrary, the passage of fundamentalist fighters across the border in Turkey, who have gone to swell the ranks of the army of the caliphate, to suit their own political calculation to help bring down the regime Assad still considered the most dangerous Kurds, that the Islamic state directly on their border. It is a short-sighted view, which believes it can control the caliphate. Ankara's membership alliance against the Islamic state was not convinced of the beginning and despite the approval by the parliament for military intervention in Syria, the armed forces of Turkey, are still stuck in observe the attack Kobani. The proposal to Ankara was to create a buffer zone between its territory and the Syrian, combined with a no-fly zone, to create an area where it would be possible to hold off the forces of the caliphate. This hypothesis, however, was rejected by Washington because it takes too long to be put into practice and exposes too much risk to military personnel. In fact, the reasons put forward by the United States are not unreasonable, and indicate how the strategy of Turkey has been brought almost to be rejected and accordingly to leave everything as it is and leave Kobani to his fate. In the vision Turkish attempts to achieve two goals simultaneously: the first is to weaken the Kurdish forces, so that they can not harm you in any way to the stability of Turkey, according to overthrow the regime in Damascus to encourage the establishment of a government with address moderate Islamic, modeled on that of Ankara and perhaps closely tied to the country turkish. In this perspective, the caliphate is interpreted as a symptom of the malaise in the region, a sort of response in the religious to popular discontent due to the presence of authoritarian regimes, Syria, or favoring particular parts of a country, such as the Scythians in Iraq . The White House, however, has a different interpretation, which is not in accordance with the Turkish one: in the USA the success of the Islamic state is due to incorrect assessments of states in the region, like Turkey itself, but also the Gulf monarchies, which have helped with their funding minority groups, but particularly aggressive and expression of most Sunni fundamentalists, from which was born the caliphate, to overthrow Assad and remove the influence of Syria from Iran. This hypothesis is so true that, at present, the United States between the Islamic state and the regime in Damascus, consider first a real threat to the West, while the second remains a dangerous dictatorship in the regional, but that does not represent a direct risk to the interests of Washington and its closest allies. From a Western point of view this interpretation is flawless: in front of the upheaval led the Islamic state, among other things in so little time, Assad remains a threat to the second floor. It is, however, two alternative visions and in stark contrast, as to be opposed, in the same part of the battlefield. The opening of Turkish bases for military aircraft of the coalition is not enough to alleviate the suspicion that Ankara is, in this case, an unreliable ally, in the USA there is more to the complication of the pressures Kurds, who have always been, since the war against Saddam, a steadfast partner and represent, in the battle with the Islamic state, the only forces on the ground, coating, therefore, a fundamental role in the tactical picture. Washington must find a solution as soon as possible, without discarding to come to terms with Moscow and Beijing to promote a common decision in the seat of the Security Council. An agreement with Moscow could not, however, prevent the salvation for Assad.

Kobani: la actitud ambigua de Turquía

La táctica de pasivo Turquía antes del estado islámico avanzando, sobre todo en las zonas kurdas, ha sucumbido a la presión estadounidense y la posibilidad real de poner en peligro el proceso de paz con el Partido de los Trabajadores del Kurdistán. Las violentas protestas que se produjeron en el país turco, por kurdos, contra la decisión del Gobierno de Ankara para asistir sin interferir con la conquista de Kobani, han afectado gravemente a la ya no muy buena imagen internacional de Turquía. Ankara, preocupado por la posibilidad, que se producen en sus fronteras, donde la réplica de la autonomía de los kurdos en Irak han decidido no intervenir con sus hombres y medios militares para defender la ciudad de Kobani, habitada principalmente por ciudadanos kurda y hasta que no permiten a los kurdos de Turquía pasaría su frontera para trabajar junto a los combatientes, que están defendiendo enérgicamente Kobani. El gobierno de Erdogan, que ya ha sido responsable, por el contrario, el paso de combatientes fundamentalistas en la frontera con Turquía, que han pasado a engrosar las filas del ejército del califato, para adaptarse a su propio cálculo político para ayudar a derrocar al régimen Assad aún considera los más peligrosos kurdos, que el estado islámico directamente en su frontera. Es una visión miope, que cree que puede controlar el califato. Alianza de miembros de Ankara contra el Estado islámico no estaba convencido del principio y a pesar de la aprobación por el Parlamento para la intervención militar en Siria, las fuerzas armadas de Turquía, están todavía atrapados en observar el ataque Kobani. La propuesta de Ankara era crear una zona de amortiguación entre su territorio y el sirio, combinado con una zona de exclusión aérea, para crear una zona en la que sería posible mantener a raya las fuerzas del califato. Esta hipótesis, sin embargo, fue rechazada por Washington porque toma demasiado tiempo para poner en práctica y expone demasiado riesgo para el personal militar. De hecho, las razones aducidas por los Estados Unidos no son excesivos, e indican cómo se ha llevado la estrategia de Turquía casi a ser rechazado y en consecuencia dejar todo como está y dejar Kobani a su suerte. En los intentos de Turquía de visión para lograr dos objetivos simultáneamente: la primera es para debilitar las fuerzas kurdas, para que no te pueden dañar en modo alguno a la estabilidad de Turquía, de acuerdo con derrocar al régimen de Damasco para fomentar el establecimiento de un gobierno con dirección islámico moderado, basado en el de Ankara y tal vez muy ligado al país turco. En esta perspectiva, el califato se interpreta como un síntoma del malestar en la región, una especie de respuesta de los religiosos al descontento popular debido a la presencia de regímenes autoritarios, Siria, o favorecer a determinadas partes de un país, como los escitas en Irak . La Casa Blanca, sin embargo, tiene una interpretación diferente, que no está de acuerdo con la turca: en los EE.UU. el éxito del Estado islámico se debe a evaluaciones incorrectas de los estados de la región, al igual que la propia Turquía, sino también las monarquías del Golfo, que han contribuido con sus grupos minoritarios financiación, pero particularmente agresiva y la expresión de la mayoría de los fundamentalistas sunitas, de la que nació el califato, para derrocar a Assad y eliminar la influencia de Siria de Irán. Esta hipótesis es tan cierto que, en la actualidad, los Estados Unidos entre el Estado islámico y el régimen de Damasco, considerar en primer lugar una verdadera amenaza para Occidente, mientras que la segunda sigue siendo una dictadura peligroso en el regional, pero que no representa un riesgo directo a los intereses de Washington y sus aliados más cercanos. Desde un punto de vista occidental esta interpretación es impecable: frente a la agitación llevado al estado islámico, entre otras cosas en tan poco tiempo, Assad sigue siendo una amenaza a la segunda planta. Es, sin embargo, dos visiones alternativas y en marcado contraste, como se opuso, en la misma parte del campo de batalla. La apertura de bases turcas para aviones militares de la coalición no es suficiente para aliviar la sospecha de que Ankara es, en este caso, un aliado poco fiable, en los EE.UU. hay más a la complicación de las presiones de los kurdos, que han sido siempre, desde la guerra contra Saddam, un socio firme y representan, en la batalla contra el estado islámico, las únicas fuerzas que actúan sobre el terreno, la capa, por lo tanto, un papel fundamental en el dibujo táctico. Washington debe encontrar una solución lo más pronto posible, sin descartar llegar a un acuerdo con Moscú y Pekín para promover una decisión común en la sede del Consejo de Seguridad. Un acuerdo con Moscú podría no ser un obstáculo para la salvación de Assad.

Kobani: die zweideutige Haltung der Türkei

Die Taktik von passiven Türkei vor der vorrückenden islamischen Staat, vor allem in den kurdischen Gebieten, hat unter amerikanischem Druck und der realen Möglichkeit einer Gefährdung der Friedensprozess mit der kurdischen Arbeiterpartei geknackt. Die gewalttätigen Proteste, die in dem Land, türkisch aufgetreten ist, von Kurden, gegen die Entscheidung der Regierung in Ankara zu, ohne sich mit der Eroberung von Kobani zu besuchen, haben schwerwiegende Auswirkungen auf die bereits nicht sehr gut das internationale Image der Türkei. Ankara, durch die Möglichkeit besorgt, an seinen Grenzen, wo die Nachbildung der Autonomie der Kurden im Irak haben beschlossen, nicht mit seinen Männern und militärischen Eingreifen auftretenden bedeutet, die Stadt Kobani, vor allem von Bürgern bewohnt verteidigen kurdischen und sogar die nicht zulassen, haben die Kurden der Türkei würde die Grenze passieren, um neben den Kämpfern, die energisch verteidigen Kobani sind zu arbeiten. Erdogans Regierung, die bereits verantwortlich gewesen ist, im Gegenteil, im Laufe der fundamentalistischen Kämpfer über die Grenze in die Türkei, die gegangen sind, um die Reihen der Armee des Kalifats anschwellen, um ihre eigenen politischen Berechnung die helfen sollen, das Regime zu entsprechen Assad immer noch als die gefährlichsten Kurden, dass der islamische Staat direkt an ihrer Grenze. Es ist eine kurzsichtige Ansicht, die glaubt, dass es das Kalifat zu steuern. Ankaras Mitgliedschaft Allianz gegen die islamischen Staat war nicht von Anfang an überzeugt und trotz der Zustimmung durch das Parlament für eine militärische Intervention in Syrien, die Streitkräfte der Türkei, noch in stecken beobachten den Angriff Kobani. Der Vorschlag, Ankara war, eine Pufferzone zwischen seinem Gebiet und der syrischen, kombiniert mit einer Flugverbotszone zu schaffen, die einen Bereich, wo es möglich wäre, zu warten, die Kräfte des Kalifats erstellen. Diese Hypothese wurde jedoch von Washington abgelehnt, weil es zu lange dauert, um in die Praxis umgesetzt werden, und legt zu viel Risiko für die Militärangehörigen. In der Tat, die Gründe, die den Vereinigten Staaten setzen nicht unzumutbar sind, und geben an, wie die Strategie der Türkei gebracht worden fast zurückgewiesen werden, und dementsprechend alles lassen wie es ist und lassen Kobani seinem Schicksal. In der Vision türkischen Versuche, zwei Ziele gleichzeitig zu erreichen: die erste ist, die kurdischen Kräfte zu schwächen, so dass sie nicht schaden können Sie in irgendeiner Weise auf die Stabilität der Türkei, nach dem Regime in Damaskus zu stürzen, um die Bildung einer Regierung mit der Adresse ermutigen gemäßigten islamischen, auf die der Ankara und vielleicht eng mit dem Land verbunden türkisch modelliert. In dieser Perspektive wird das Kalifat als Symptom der Malaise in der Region, eine Art Antwort in der religiös zu Unzufriedenheit in der Bevölkerung aufgrund der Anwesenheit von autoritären Regimen, Syrien oder Bevorzugung einzelner Teile eines Landes, wie die Skythen im Irak interpretiert . Das Weiße Haus hat jedoch eine andere Interpretation, die in Übereinstimmung mit der türkischen man nicht ist: in den USA ist der Erfolg des islamischen Staates ist durch falsche Einschätzungen der Staaten in der Region, wie die Türkei selbst, sondern auch die Golfmonarchien, die mit dazu beigetragen haben, ihre Finanzierung Minderheitengruppen, aber besonders aggressiv und Expression der meisten sunnitischen Fundamentalisten, von dem aus das Kalifat geboren, Assad zu stürzen, und entfernen Sie den Einfluss von Syrien aus dem Iran. Diese Hypothese ist so wahr, dass derzeit die Vereinigten Staaten zwischen dem islamischen Staat und das Regime in Damaskus, betrachten zuerst eine echte Bedrohung für den Westen, während die zweite bleibt eine gefährliche Diktatur in der Region, aber das bedeutet eine direkte Gefahr nicht zu vertreten den Interessen der Washington und seine engsten Verbündeten. Aus westlicher Sicht ist diese Interpretation ist makellos: vor dem Umbruch führte den islamischen Staat, unter anderem in so wenig Zeit bleibt Assad eine Bedrohung in den zweiten Stock. Es wird jedoch zwei alternative Visionen und in krassem Gegensatz, im Gegensatz zu, im gleichen Teil des Schlachtfeldes. Die Öffnung des türkischen Grundlagen für Militärflugzeuge der Koalition ist nicht genug, um den Verdacht, dass Ankara ist zu lindern, in diesem Fall, ein unzuverlässiger Verbündeter, in den USA gibt es mehr zu der Komplikation der Drücke Kurden, die immer gewesen, da die Krieg gegen Saddam, ein verlässlicher Partner und vertreten, im Kampf mit dem islamischen Staat, die nur Kräfte, die auf den Boden, Beschichtung, also eine grundlegende Rolle bei der taktischen Bild. Washington muss eine Lösung so schnell wie möglich zu finden, ohne zu verwerfen, sich mit Moskau und Peking zu kommen, um eine gemeinsame Entscheidung im Sitz des Sicherheitsrats zu fördern. Eine Vereinbarung mit Moskau konnte jedoch nicht verhindern, dass die Rettung für Assad.

Kobani: l'attitude ambiguë de la Turquie

La tactique de la Turquie passive face à l'Etat islamique progresser, en particulier dans les régions kurdes, a craqué sous la pression américaine et la possibilité réelle de mettre en péril le processus de paix avec le Parti des travailleurs du Kurdistan. Les violentes manifestations qui ont eu lieu dans le pays turc, par les Kurdes, contre la décision du gouvernement d'Ankara pour assister sans interférer avec la conquête de Kobani, ont gravement compromis la déjà pas très bonne image internationale de la Turquie. Ankara, préoccupé par la possibilité, se produisant sur son territoire la réplique de l'autonomie des Kurdes en Irak ont décidé de ne pas intervenir avec ses hommes et des moyens militaires pour défendre la ville de Kobani, habité principalement par des citoyens kurde et même cela n'a pas permis aux Kurdes de Turquie serait passer la frontière pour travailler aux côtés des combattants, qui défendent vigoureusement Kobani. Le gouvernement de M. Erdogan, qui a déjà été responsable, au contraire, le passage de combattants fondamentalistes à travers la frontière de la Turquie, qui sont allés grossir les rangs de l'armée du califat, pour répondre à leur propre calcul politique pour aider à faire tomber le régime Assad toujours considéré les Kurdes les plus dangereux, que l'Etat islamique directement sur leur frontière. Il s'agit d'une vision à court terme, qui croit qu'il peut contrôler le califat. Membres de l'alliance d'Ankara contre l'Etat islamique n'a pas été convaincu de début et malgré l'approbation par le Parlement d'une intervention militaire en Syrie, les forces armées de la Turquie, sont toujours coincé dans observer l'attaque Kobani. La proposition d'Ankara était de créer une zone tampon entre son territoire et le Syrien, combinée à une zone d'exclusion aérienne, pour créer un endroit où il serait possible de repousser les forces du califat. Cette hypothèse, cependant, a été rejetée par Washington car il prend trop de temps à être mis en pratique et expose trop de risques pour le personnel militaire. En fait, les raisons avancées par les États-Unis ne sont pas déraisonnables, et indiquer comment la stratégie de la Turquie a été amené près d'être rejeté et, par conséquent de tout laisser tel qu'il est et laisser Kobani à son sort. Dans les tentatives turques de vision pour atteindre deux objectifs simultanément: la première consiste à affaiblir les forces kurdes, de sorte qu'ils ne peuvent pas vous nuire en aucune façon à la stabilité de la Turquie, selon renverser le régime de Damas d'encourager la mise en place d'un gouvernement d'adresse islamique modéré, calquée sur celle d'Ankara et peut-être étroitement liée à la campagne turc. Dans cette perspective, le califat est interprété comme un symptôme du malaise dans la région, une sorte de réponse à la religieuse au mécontentement populaire en raison de la présence de régimes autoritaires, la Syrie, ou en favorisant certaines parties d'un pays, comme les Scythes en Irak . La Maison Blanche, cependant, a une interprétation différente, qui n'est pas en conformité avec celle de la Turquie: aux Etats-Unis le succès de l'Etat islamique est due à une mauvaise évaluation des Etats de la région, comme la Turquie elle-même, mais aussi les monarchies du Golfe, qui ont contribué à leurs groupes minoritaires de financement, mais particulièrement agressive et d'expression de la plupart des fondamentalistes sunnites, à partir de laquelle est né le califat, pour renverser Assad et de supprimer l'influence de la Syrie de l'Iran. Cette hypothèse est si vrai que, à l'heure actuelle, les États-Unis entre l'Etat islamique et le régime de Damas, d'abord considérer une réelle menace pour l'Occident, tandis que le second reste une dictature dangereux dans la région, mais cela ne représente pas un risque direct aux intérêts de Washington et de ses alliés les plus proches. D'un point de vue occidental cette interprétation est sans faille: en face du bouleversement conduit l'Etat islamique, entre autres choses en si peu de temps, Assad reste une menace pour le deuxième étage. Il est, cependant, deux visions alternatives et à l'opposé, que de s'opposer, dans la même partie du champ de bataille. L'ouverture de bases turques pour les avions militaires de la coalition ne suffit pas à atténuer la méfiance que Ankara est, dans ce cas, un allié peu fiable, aux Etats-Unis il ya plus à la complication des pressions Kurdes, qui ont toujours été, depuis le guerre contre Saddam, un partenaire fidèle et représenter, dans la bataille avec l'Etat islamique, les seules forces sur le terrain, le revêtement, par conséquent, un rôle fondamental dans la situation tactique. Washington doit trouver une solution le plus rapidement possible, sans écarter pour se réconcilier avec Moscou et Pékin pour promouvoir une décision commune dans le siège du Conseil de sécurité. Un accord avec Moscou ne pouvait pas, cependant, empêcher le salut pour Assad.