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mercoledì 7 gennaio 2015

تنمو اللاجئين في العالم، سورية هي البلد الأول

وارتفع حالة الطوارئ الإنسانية التي يحددها تدفق اللاجئين والمشردين بشكل ملحوظ بسبب التوسع لحالة وجود الصراعات في العالم. وذكرت مفوضة الأمم المتحدة السامية لشؤون اللاجئين أنه في النصف الأول من 2014 نزوح يعتبر جيدا 5.5 مليون شخص، منهم فروا من 1.4 مليون بلدهم وباقي في مجالات أخرى داخل حدود بلدك. سيناريوهات أسوأ الحالات فيما يتعلق مناطق الشرق الأوسط وأفريقيا، حيث هم المتزلجون أكثر الصراعات دموية، غالبا ما تستند إلى أسباب دينية. وتسببت الحرب الأهلية الطويلة في سوريا التمييز مشكوك فيها لشعب سوريا، الذين اجتازوا الأفغان، وكان السكان في الحصول على مساعدة بشكل أفضل من خلال مفوض الأمم المتحدة السامي لشؤون اللاجئين. وقد عقد هذا السجل المحزن قبل ثلاثة عقود من قبل المواطنين الأفغان. الرقم الإجمالي لتلك المساعدة من الأمم المتحدة وبالتالي ارتفع 46.3 مليون نسمة، بزيادة 3.4 مليون وحدة بحلول نهاية عام 2013. وبما أن هذه البيانات لا تزال في تاريخ النصف الأول من عام 2014، كانت متجهة الرقم للأسف أن تنمو في طريقة أخرى لاستمرار حالات الأزمات العسكرية الخطيرة، والذي يسبب سيناريوهات إشكالية للغاية من الناحية الإنسانية. يجب أن تصاغ الفشل في حل الأزمة السورية ليس فقط من منظور العلاقات الدولية، ولكن بدلا من ذلك، في حقيقة أن 23٪ من جميع اللاجئين تأتي من ذلك البلد. هذه القيمة توضح جيدا حجم مأساة السوري كثيرا أن العديد من تحليل الجيوسياسي والاستراتيجي، والتي ينبغي أن يتم تجاوز من قبل الدراما الوضع بالنسبة للسكان لحث الدول الغنية السلام التدخلات والهيئات الدولية نفسها، جنبا الآن غير مجدية جدا السياسية بسبب الجمود بهم. هذا التقييم، للتدخل قادر على وقف الحرب، ينبغي تجاوز كل الحذر ومنع استمرار حالات طويلة جدا ويمكن تطبيقها على جميع الصراعات التي تولد ظاهرة اللاجئين. بالتأكيد حتى أكبر من الحذر في إدارة الأزمات، من الناحية السياسية والدبلوماسية، من شأنه أن يوفر مساعدة كبيرة للوقاية من توسيع كل صراع. ما هو في عداد المفقودين هي قوة تدخل محايد الأمم المتحدة، وتخوض في الجهاز الرئيسي، ومجلس الأمن، بموجب تشريع سخيف للسماح حق النقض للدول التي لها مصالح في كثير من الأحيان مخالفة، وذلك باستخدام أداة فوق الوطنية لأغراضها الجيوسياسي. ينبغي أن تؤخذ في قيمة عدد من اللاجئين لقياس، بالمعنى المطلق، لتحديد تدخل محايد من شأنها منع الصراعات والبحث عن حل تفاوضي التي من شأنها أن تعرقل اختيار الحل للهروب من المدنيين العزل. التمرير البيانات لا تزال أفريقيا لتكون جزءا هاما من هذه الظاهرة من اللاجئين، حيث لا تتم الأسباب إلا عن طريق الحرب، ولكن أيضا من قبل المجاعة. بعد سوريا وأفغانستان هناك الصومال (1.1 مليون)، تليها السودان (670،000)، وجنوب السودان (509،000)، وجمهورية الكونغو الديمقراطية (493000) وبورما (480،000) والعراق (426،0000). ونجم عن الصراعات السياسية والعسكرية الترتيب، والمجاعة، وانعدام التبادل الالكتروني للبيانات المياه بدائل قابلة للتطبيق على البقاء في بلدهم. وبالمثل توضيحي، ومع ذلك، هو ترتيب البلدان التي هي موطن لمزيد من اللاجئين، حيث باكستان هي الرائدة مع 1.6 مليون، نظرا لقربها مع أفغانستان التي تختار المواطنين في البلاد المقبل، تليها (1.1 مليون بنان )، إيران (982000)، وتركيا (824000)، والأردن (737000)، وإثيوبيا (588000)، كينيا (537000) وتشاد (455،000). كما نرى أي إشارة إلى أي دولة غنية الغربية وحتى بين الدول الناشئة. التزام من حيث الاستقبال من جانب إثيوبيا وكينيا وتشاد، وتبين أن الضغط الذي تواجهه هذه الدول من المرجح أن تؤثر على بنية الدولة، لأنها أكدت أيضا وبدون الموارد اللازمة. لذلك ليس هناك مشكلة أخرى من العلاج أن اللاجئين يمكن أن يحصل، ومصدر كثير من الأحيان غير كاف من تفاقم الصحية بسبب عدم وجود مرافق كافية.
الحضور القوي للاجئين في لبنان وتركيا والأردن وتعكس تأثير الهجرة سوريا لقربها من دمشق، والذي يبدأ يسبب اضطرابات شديدة في هذه البلدان من أجل استدامة ضغط اللاجئين، لدرجة أن لبنان إلى اعتماد تحتاج تأشيرة للقادمين من سوريا. لا يشمل عدد اللاجئين بمساعدة من الأمم المتحدة للفلسطينيين، التي يوجد وكالة خاصة الأمم المتحدة وحتى لا تشمل اللاجئين في تلك البلدان التي لا تتطلب تدخل مفوض الأمم المتحدة السامي لشؤون اللاجئين، والتي ثم يعمل فقط عند الطلب، ويمكن أن يكون الأمر خلاف ذلك لأسباب من القانون الدولي، وأنه، بالتالي، يرقى إلى عدد أكبر من 46300000 المسجلين. هذا يفرض التفكير التي يجب أن تؤدي إلى اتفاق بين الدول للحد من هذه الظاهرة ممكن قبل والذي يسبب المعاناة ويهدف إلى المساهمة في الحالات خارج الشرعية مما يساعد على تعزيز بالضبط تلك الحركات التي تسبب هذه الظاهرة.

lunedì 5 gennaio 2015

Per la Commissione europea l'appartenenza all'euro non è revocabile

La Commissione europea nega che ci sia la possibilità di una uscita della Grecia dall’area dell’Euro, quindi la situazione, nel caso di una vittoria della sinistra, non contemplerebbe più la via d’uscita pensata da Berlino. Tuttavia il pensiero tedesco, anche se non completamente ufficiale, è condiviso da altri paesi europei come la Repubblica Ceca e la Spagna, che temono un assalto della speculazione alla moneta unica, almeno fino al risultato finale delle elezioni elleniche. La sinistra greca non arretra dai suoi propositi e, pur intenzionata a rimanere nell’euro, mette al centro del proprio programma la ristrutturazione del debito pubblico del paese, salito da 240 a 280 miliardi a causa degli interessi, nonostante la percentuale di questi si sia abbassata dal 5% di partenza al 2% di media attuale.  L’intenzione della sinistra greca è di rifondere il debito verso la Troika quando la crescita del paese risalirà alle percentuali del 3 o 3,5%. Questa impostazione è dovuta all’errore che avrebbero commesso i dirigenti della Troika, nel concedere il prestito, che asserivano che la somma avrebbe generato una crescita del 4,5%, fatto impossibile con interessi così elevati da restituire, un errore riconosciuto anche dal Fondo Monetario Internazionale. La sinistra greca contesta quindi le modalità del prestito da parte della Troika ma tutela i debiti verso gli investitori privati, che dovranno essere rimborsati nei termini previsti. Una obiezione di Bruxelles a questa impostazione è che gli accordi precedentemente sottoscritti dovranno essere rispettati anche dal nuovo governo di Atene. Ed è proprio questo il punto fondamentale: cosa succederà se la sinistra vincerà le elezioni ed applicherà così il suo programma? Deve essere sottolineato che l’economia greca rappresenta appena il 2% del prodotto interno lordo di tutta la UE e quindi non rappresenta un rischio per il sistema complessivo globale; quindi la  situazione potrebbe essere risolta con una maggiore flessibilità da parte di Berlino, che dovrebbe accantonare la propria volontà punitiva, ed, anzi, sostenere un piano di investimenti globale capace di stimolare l’economia greca per riavere indietro i prestiti. Il sospetto sembra essere che un piano del genere potrebbe anche essere concesso ad Atene, ma non esteso ai principali competitori della Germania, come Francia ed Italia, che sono quelli che spingono di più per una politica meno rigida. Intorno al caso greco si sta sviluppando una rete di interessi controversi, che potrebbero essere rivendicati nei confronti della politica imposta dalla Germania.   A tale proposito le dichiarazioni del presidente francese Hollande, pur restando molto caute, hanno sottolineato come la Grecia e la Spagna abbiano pagato enormi tributi alla stabilità della moneta unica, facendo coincidere l’idea di Europa con quella di austerità, il contrario di quanto necessita la UE, che dovrebbe dare un maggiore impulso alla crescita. Il senso di questo discorso è quindi completamente contrario alle intenzioni di Berlino.   Ad aggravare la situazione vi è stata anche l’accusa rivolta alla Merkel, di ingerenza negli affari interni greci, cosa che Atene non si è mai permessa, neppure quando era creditrice verso Berlino nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale. Il ricordare periodi bui e lontani della storia europea è stato spesso uno strumento che la Grecia ha usato contro la Germania e che non fa che allontanare la prospettiva dell’unione politica. Gli effetti pratici sulla valutazione dell’Euro sono stati una riduzione del valore della moneta unica. La dichiarazione della Commissione europea arriva, dunque,  a confondere ancora di più lo scenario, dato che sembra impossibile che la Germania subisca il programma che la sinistra greca attuerà in caso di vittoria, mentre una possibilità concreta potrà essere che Francia ed Italia, che finora hanno agito sottotraccia per avere maggiori investimenti, escano allo scoperto e reclamino l’allentamento dei vincoli di bilancio in maniera più forte, generando tensioni non indifferenti tra i maggiori paesi aderenti alla moneta unica. Potrebbe trattarsi del banco di prova più difficile per l’euro, perché non di natura finanziaria, ma politica.

For the European Commission belong to the euro is not revocable

The European Commission denies that there is the possibility of a Greek exit from the Euro, so the situation in the case of a victory of the left, does not provide for more than the way out thought from Berlin. However, the German thought, though not completely official, is shared by other European countries like the Czech Republic and Spain, who fear an onslaught of speculation in the single currency, at least until the final result of the Greek elections. The Greek left did not retreat from his intentions and, while willing to stay in the euro, puts at the center of its program restructuring the country's public debt, which rose from 240 billion to 280 billion because of the interest, although the percentage of these will be lowered from 5% to 2% of the starting current average. The intention of the Greek left is to repay the debt to the Troika when the growth of the country ascend to the percentages of 3 or 3.5%. This approach is due to the error allegedly committed the leaders of the Troika, in granting the loan, which asserted that the sum would have generated an increase of 4.5%, made impossible with such high interest to be returned, an error also recognized by the Fund International Monetary. The Greek left therefore criticizes the conditions of the loan by the Troika but protecting debts to private investors, who will have to be repaid in the time allowed. One objection to Brussels this setting is that the agreements previously entered into must be respected by the new government in Athens. And this is the fundamental point: what will happen if the left wins the election and then apply his program? It must be stressed that the Greek economy represents only 2% of the GDP of the entire EU, and therefore does not represent a risk to the overall system overall; then the situation could be resolved with greater flexibility on the part of Berlin, which should set aside the punitive own will, and, in fact, support a global investment plan which can stimulate the Greek economy to get back the loans. The suspect appears to be that such a plan could also be granted to Athens, but not extended to the main competitors in Germany, such as France and Italy, which are the ones that push more for a less rigid policy. Around the case greek is developing a network of conflicting interests, which may be claimed against the policy imposed by Germany. In this regard the statements of French President Hollande, while remaining very cautious, stressed that Greece and Spain have paid huge tribute to the stability of the single currency, matching the idea of Europe with the austerity, the opposite of what needs the EU, which should give a major boost to growth. The sense of this speech is so completely contrary to the intentions of Berlin. To make matters worse, there was also the accusation to Merkel, of interference in internal affairs Greeks, which Athens has never permitted, even when he was a creditor of Berlin in the period after the Second World War. Remember the dark periods and far in European history has often been a tool that Greece has used against Germany and that only serves to ward off the prospect of political union. The practical effects on the valuation of the euro have been a reduction in the value of the single currency. The declaration of the European Commission comes, therefore, to confuse even more the scenario, given that it seems impossible that Germany suffers the program that the Greek left will implement in the event of victory, while a distinct possibility may be that France and Italy, which so far acted under track for more investments, come out into the open and reclaim the loosening of budgetary constraints in a stronger, generating considerable tensions between the major countries in the single currency. This might be the most difficult test case for the euro, why not financial but political.

Para la Comisión Europea pertenecer al euro no es revocable

La Comisión Europea niega que exista la posibilidad de una salida de Grecia de la Euro, por lo que la situación en el caso de una victoria de la izquierda, no contempla más que la forma de salir pensado desde Berlín. Sin embargo, el pensamiento alemán, aunque no completamente oficial, es compartida por otros países europeos como la República Checa y España, que temen una avalancha de especulaciones en la moneda única, al menos hasta que el resultado final de las elecciones griegas. La izquierda griega no se retiró de sus intenciones y, si bien está dispuesta a permanecer en el euro, pone en el centro de su programa de reestructuración de la deuda pública del país, que se elevó 240-280 billion por el interés, aunque el porcentaje de éstos será rebajado de 5% a 2% de la media de corriente de arranque. La intención de la izquierda griega es para pagar la deuda a la Troika cuando el crecimiento del país asciende a los porcentajes de 3 o 3,5%. Este enfoque se debe al error cometido presuntamente los líderes de la Troika, al conceder el crédito, que afirmó que la suma habría generado un aumento del 4,5%, hecho imposible con tal alto interés para ser devuelto, un error también reconocido por el Fondo Monetario Internacional. Por ello, la izquierda griega critica las condiciones del préstamo por la Troika, pero protegiendo las deudas a los inversores privados, que tendrán que ser reembolsados en el tiempo permitido. Una objeción a Bruselas esta configuración es que los acuerdos celebrados con anterioridad deben ser respetados por el nuevo gobierno en Atenas. Y este es el punto fundamental: ¿qué pasará si la izquierda gana las elecciones y luego aplicar su programa? Hay que subrayar que la economía griega representa sólo el 2% del PIB de toda la UE, y por lo tanto no representa un riesgo para el sistema en su conjunto en general; entonces la situación podría resolverse con una mayor flexibilidad por parte de Berlín, que debe dejar de lado la propia voluntad punitiva, y, de hecho, el apoyo a un plan global de inversiones que puede estimular la economía griega para recuperar los préstamos. El sospechoso parece ser que ese plan también se podría conceder a Atenas, pero no se extendió a los principales competidores en Alemania, como Francia e Italia, que son los que empujan más por una política menos rígida. En todo el caso griego está desarrollando una red de intereses en conflicto, que pueden ser reclamados en contra de la política impuesta por Alemania. En este sentido las declaraciones del presidente francés Hollande, sin dejar de ser muy cauteloso, hicieron hincapié en que Grecia y España han pagado gran tributo a la estabilidad de la moneda única, igualando la idea de Europa con la austeridad, lo contrario de lo que se necesita la UE, que debe dar un gran impulso al crecimiento. El sentido de este discurso es tan completamente contrario a las intenciones de Berlín. Para empeorar las cosas, había también la acusación de Merkel, de injerencia en los asuntos internos de los griegos, que Atenas nunca ha permitido, incluso cuando era un acreedor de Berlín, en el período posterior a la Segunda Guerra Mundial. Recuerde los períodos oscuros y ahora en la historia de Europa ha sido a menudo una herramienta que Grecia ha utilizado en contra de Alemania y que sólo sirve para alejar la perspectiva de la unión política. Los efectos prácticos sobre la valoración del euro han sido una reducción en el valor de la moneda única. La declaración de la Comisión Europea viene, por lo tanto, para confundir aún más la situación, dado que parece imposible que Alemania sufre el programa que la izquierda griega implementará en caso de victoria, mientras que una clara posibilidad puede ser que Francia e Italia, que hasta ahora actuado bajo la pista de más inversiones, a salir a la luz pública y recuperar la relajación de las restricciones presupuestarias en un fuerte, generando considerables tensiones entre los principales países de la moneda única. Este podría ser el caso de la prueba más difícil para el euro, ¿por qué no financiero, sino político.

Für die Europäische Kommission gehören der Euro ist nicht widerrufbar

Die Europäische Kommission stellt in Abrede, dass es die Möglichkeit eines Austritts Griechenlands aus dem Euro, so dass sich die Lage im Falle eines Sieges der Linken, nicht mehr als die Art und Weise aus Berlin gedacht werden. Doch die deutschen Denken, wenn auch nicht ganz offiziellen, von anderen europäischen Ländern wie der Tschechischen Republik und Spanien, die einen Ansturm von Spekulationen fürchten an der einheitlichen Währung, zumindest bis das endgültige Ergebnis der griechischen Wahlen geteilt. Die griechische Linke nicht von seinem Vorhaben zurückziehen und, während die bereit sind, in den Euro zu bleiben, in den Mittelpunkt seines Programms zur Restrukturierung der Staatsverschuldung des Landes, die 240.000.000.000-280.000.000.000 wegen der Zinsen stiegen, obwohl der Anteil der davon werden von 5% bis 2% des Ausgangsstrommittel abgesenkt. Die Absicht der griechischen Linken ist, die Schulden auf die Troika zurückzuzahlen, wenn das Wachstum des Landes aufsteigen, um den Prozentsätzen von 3 oder 3,5%. Diese Vorgehensweise ist aufgrund der Fehler begangen haben soll, die Führer der Troika, in der Kreditvergabe, die behauptet, dass die Summe würde einen Anstieg von 4,5% generiert haben, unmöglich gemacht, mit so hohen Zinsen zurückgegeben werden, wird eine Fehler auch vom Fonds anerkannt Internationalen Währungs. Die griechische linken deshalb kritisiert die Konditionen des Darlehens durch die Troika aber Schutz Schulden bei privaten Investoren, die haben wird, um in der gesetzten Frist zurückgezahlt werden. Ein Einwand gegen Brüssel diese Einstellung, dass die Vereinbarungen müssen zuvor in der neuen Regierung in Athen eingehalten werden eingetragen. Und das ist der entscheidende Punkt: was passiert, wenn die linke gewinnt die Wahl und dann sein Programm bewerben? Es muss betont werden, dass die griechische Wirtschaft nur 2% des BIP der gesamten EU, und daher keine Gefahr für das Gesamtsystem insgesamt zu vertreten; dann könnte die Situation mit größerer Flexibilität auf Seiten der Berliner, die Stilllegung sollte die Straf eigenen Willen, und in der Tat, unterstützt ein globales Investitionsplan, der die griechische Wirtschaft zu stimulieren kann, um wieder die Kredite gelöst werden. Der Verdächtige scheint zu sein, dass ein solcher Plan könnte auch nach Athen gewährt werden, aber nicht zu den Hauptwettbewerbern in Deutschland, wie Frankreich und Italien, die diejenigen, die mehr für eine weniger rigide Politik schieben sind erweitert. Rund um den Fall griechischen entwickelt ein Netz von widerstreitenden Interessen, die gegen die Politik, die Deutschland auferlegt wahrgenommen werden kann. In diesem Zusammenhang die Aussagen der Französisch Präsident Hollande, dabei jedoch sehr vorsichtig sein, betonte, dass Griechenland und Spanien haben große Hommage an die Stabilität der gemeinsamen Währung bezahlt, passend zu den europäischen Gedanken mit der Strenge, das Gegenteil von dem, was benötigt die EU, die einen großen Wachstumsschub geben sollte. Der Sinn dieser Rede ist, so ganz im Gegensatz zu den Absichten von Berlin. Zu allem Überfluss gab es auch die Anklage zu Merkel, der Einmischung in innere Angelegenheiten Griechen, die Athen hat noch nie erlaubt, auch wenn er ein Gläubiger von Berlin in der Zeit nach dem Zweiten Weltkrieg war. Denken Sie an die dunklen Zeiten und weit in der europäischen Geschichte war oft ein Werkzeug, das Griechenland gegen Deutschland eingesetzt und dient nur zur Abwehr der Aussicht auf eine politische Union. Die praktischen Auswirkungen auf die Bewertung des Euro wurden eine Verringerung des Wertes der einheitlichen Währung. Die Erklärung der Europäischen Kommission kommt daher zu verwirren noch das Szenario, da es unmöglich scheint, dass Deutschland leidet das Programm, das die griechische Linke wird im Falle des Sieges zu implementieren, während eine klare Möglichkeit kann sein, dass Frankreich und Italien, die bisher unter Spur für mehr Investitionen gehandelt, kommen in die offene und zurückfordern das Lösen der Haushaltsbeschränkungen in einer stärkeren und erzeugt erheblichen Spannungen zwischen den großen Ländern in der gemeinsamen Währung. Dies kann der schwierigste Test für den Euro, warum nicht finanzielle, sondern politischer Natur sein.

Pour la Commission européenne appartenir à l'euro ne est pas révocable

La Commission européenne nie qu'il y ait la possibilité d'une sortie grecque de l'euro, de sorte que la situation dans le cas d'une victoire de la gauche, ne fournit pas plus de la sortie pensé de Berlin. Cependant, la pensée allemande, mais pas complètement officielle, est partagée par d'autres pays européens comme la République tchèque et l'Espagne, qui craignent un assaut de la spéculation sur la monnaie unique, au moins jusqu'à ce que le résultat final des élections grecques. La gauche grecque ne se retirait pas de ses intentions et, tout en voulant rester dans l'euro, met au centre de son programme de restructuration de la dette publique du pays, qui est passé de 240 à 280 billion raison de l'intérêt, bien que le pourcentage de ceux-ci sera réduit de 5% à 2% de la moyenne de courant de démarrage. L'intention de la gauche grecque est de rembourser la dette à la Troïka lorsque la croissance du pays monter les pourcentages de 3 ou 3,5%. Cette approche est en raison de l'erreur aurait commis les dirigeants de la troïka, dans l'octroi du prêt, qui a affirmé que la somme aurait généré une augmentation de 4,5%, rendue impossible avec un tel intérêt élevé pour être retourné, une erreur aussi reconnu par le Fonds monétaire international. La gauche grecque dénonce donc les conditions du prêt par la Troïka, mais la protection de dettes à des investisseurs privés, qui devront être remboursés dans le délai imparti. Une objection à Bruxelles ce paramètre est que les accords précédemment conclus doivent être respectées par le nouveau gouvernement à Athènes. Et ce est le point fondamental: ce qui se passera si la gauche gagne les élections et ensuite appliquer son programme? Il faut souligner que l'économie grecque ne représente que 2% du PIB de l'ensemble de l'UE, et donc ne représente pas un risque pour l'ensemble du système global; alors la situation pourrait être résolue avec une plus grande souplesse de la part de Berlin, ce qui devrait annuler la propre volonté punitive, et, en fait, de soutenir un plan d'investissement global qui peut stimuler l'économie grecque de récupérer les prêts. Le suspect semble être qu'un tel plan pourrait également être accordée à Athènes, mais ne se étend pas aux principaux concurrents en Allemagne, comme la France et l'Italie, qui sont ceux qui poussent plus pour une politique moins rigide. Autour du cas grec est de développer un réseau de conflits d'intérêts, qui peuvent être réclamés contre la politique imposée par l'Allemagne. À cet égard les déclarations du président français François Hollande, tout en restant très prudent, a souligné que la Grèce et l'Espagne ont payé grand hommage à la stabilité de la monnaie unique, correspondant à l'idée de l'Europe avec l'austérité, à l'opposé de ce qui doit l'UE, ce qui devrait donner un coup de fouet à la croissance. Le sens de ce discours est tellement contraire aux intentions de Berlin. Pour aggraver les choses, il y avait aussi l'accusation de Merkel, d'ingérence dans les affaires intérieures des Grecs, qui n'a jamais permis d'Athènes, même quand il était un créancier de Berlin dans la période après la Seconde Guerre mondiale. Rappelez-vous les périodes sombres et loin dans l'histoire européenne a souvent été un outil que la Grèce a utilisé contre l'Allemagne et qui ne sert à conjurer la perspective d'une union politique. Les effets pratiques sur l'évaluation de l'euro ont eu une réduction de la valeur de la monnaie unique. La déclaration de la Commission européenne vient donc de confondre encore plus le scénario, étant donné qu'il semble impossible que l'Allemagne souffre le programme que la gauche grec appliquera en cas de victoire, tandis que une possibilité distincte peut être que la France et l'Italie, qui, jusqu'ici, agi sous la piste pour plus d'investissements, de sortir à l'air libre et de récupérer le relâchement des contraintes budgétaires dans un fort, générant des tensions considérables entre les principaux pays de la monnaie unique. Ce pourrait être le cas de test le plus difficile pour l'euro, pourquoi ne pas financière mais politique.

Para a Comissão Europeia pertencem ao euro não é revogável

A Comissão Europeia nega que haja a possibilidade de uma saída da Grécia da Euro, assim que a situação no caso de uma vitória da esquerda, não prevê mais do que a maneira pensada a partir de Berlim. No entanto, o pensamento alemão, embora não completamente oficial, é compartilhada por outros países europeus, como a República Checa e Espanha, que temem um ataque de especulação na moeda única, pelo menos até que o resultado final das eleições gregas. A esquerda grega não recuou de suas intenções e, ao mesmo tempo dispostos a permanecer no euro, coloca no centro do seu programa de reestruturação da dívida pública do país, que subiu 240.000.000.000-280000000000 por causa do interesse, embora o percentual de estes serão reduzido de 5% a 2% da média da corrente de arranque. A intenção da esquerda grega é para pagar a dívida com a Troika, quando o crescimento do país ascender aos percentuais de 3 ou 3,5%. Esta abordagem é devido ao erro alegadamente cometido os líderes da Troika, ao conceder o empréstimo, que afirmava que a soma teria gerado um aumento de 4,5%, feito impossível com tão elevado interesse para ser devolvido, um erro, também reconhecido pelo Fundo Monetário Internacional. Por conseguinte, a esquerda grega critica as condições do empréstimo da troika mas proteger dívidas a investidores privados, que terão de ser reembolsado no prazo fixado. Uma objeção a Bruxelas esta definição é que os acordos anteriormente celebrado deve ser respeitado pelo novo governo em Atenas. E este é o ponto fundamental: o que vai acontecer se a esquerda vence a eleição e, em seguida, aplicar o seu programa? Deve ser salientado que a economia grega representa apenas 2% do PIB de toda a UE e, portanto, não representa um risco para a total geral do sistema; em seguida, a situação poderia ser resolvida com uma maior flexibilidade por parte de Berlim, que anule o própria vontade punitiva, e, de fato, apoiar um plano de investimento global que pode estimular a economia grega para receber de volta os empréstimos. O suspeito parece ser que um plano desse tipo também pode ser concedido a Atenas, mas não estendido para os principais concorrentes na Alemanha, como a França e Itália, que são os que mais empurram para uma política menos rígida. Em todo o caso grego está a desenvolver uma rede de interesses conflitantes, que podem ser reclamados contra a política imposta pela Alemanha. Neste sentido as declarações do presidente francês, Hollande, mantendo-se muito cauteloso, salientou que Grécia e Espanha pagaram enorme homenagem à estabilidade da moeda única, combinando com a ideia da Europa com a austeridade, o oposto do que precisa UE, o que deve dar um grande impulso para o crescimento. O sentido desse discurso é tão completamente ao contrário das intenções de Berlim. Para piorar a situação, houve também a acusação de Merkel, de interferência nos assuntos internos gregos, que Atenas nunca foi permitido, mesmo quando ele era um credor de Berlim, no período após a Segunda Guerra Mundial. Lembre-se dos períodos escuros e distantes na história europeia tem sido muitas vezes uma ferramenta que a Grécia tem usado contra a Alemanha e que só serve para afastar a possibilidade de união política. Os efeitos práticos sobre a valorização do euro ter sido uma redução no valor da moeda única. A declaração da Comissão Europeia vem, portanto, para confundir ainda mais o cenário, uma vez que parece impossível que a Alemanha sofre o programa que a esquerda grega vai implementar em caso de vitória, enquanto uma possibilidade distinta pode ser que a França ea Itália, que até agora agiu sob o controle de mais investimentos, vêm à tona e recuperar o afrouxamento das restrições orçamentais em um mais forte, gerando tensões consideráveis entre os principais países na moeda única. Este pode ser o caso de teste mais difícil para o euro, porque não financeiro, mas político.