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venerdì 10 aprile 2015

Assad si allea con i palestinesi

La battaglia che si svolge nel campo profughi palestinese di Yarmouk, alle porte di Damasco, aldilà della sua tragicità, rischia di avere un impatto politico molto forte sulle sorti del conflitto siriano. La popolazione del campo, prima dell’avvio della guerra civile nel paese era di circa 150.000 persone, stanziate nel sito fin dal 1957 a seguito dei conflitti con gli israeliani del 1948, la cui scelta iniziale era stata di neutralità tra i contendenti.  La lunga durata del conflitto,entrato nel quinto anno, ha provocato diverse divergenze all’interno del campo profughi, dividendo in fazioni contrapposte le varie componenti del campo. La posizione strategica di Yarmouk, situato alle porte di Damasco e quindi vera e propria porta di accesso alla capitale siriana ne ha decretato l’importanza della conquista per le forze dello Stato islamico, che ne hanno individuato le potenzialità strategiche per arrivare fino al centro nevralgico del potere siriano. Il numero di abitanti è stato fortemente ridotto dalla pressione militare, fino ad arrivare alle attuali 18.000 presenze di cui, si stima, almeno 3.500 siano bambini. La fuga dal campo profughi è stata progressiva, causata principalmente dal blocco degli aiuti umanitari, che hanno causato morti per fame e gravi situazioni igieniche; i combattimenti di questi giorni hanno provocato lo sdegno internazionale ed hanno fatto richiedere all’ONU l’apertura di corridoi umanitari per alleviare le sofferenze della popolazione, che paiono diventate ormai insostenibili. In questo quadro si è determinata l’esigenza della creazione di una alleanza dei combattenti palestinesi ad avviare una azione comune con le forze armate di Assad per espellere i combattenti del califfato dal campo di Yarmouk. Per i palestinesi si tratta di una azione obbligata, da intraprendere con gli apparati militari di Damasco, nonostante questi abbiano più volte bombardato il campo con barili di esplosivo, causando diverse vittime tra i civili, tuttavia la violenza esercitata dagli uomini del califfato appare notevolmente maggiore, tanto da fare allineare sulle medesime posizioni di contrarietà allo Stato islamico l’Autorità Nazionale Palestinese ed Hamas, organizzazioni che pareva indirizzarsi verso l’integralismo del califfato, soprattutto in funzione anti israeliana. La portata politica di questa alleanza è destinata a riproporre il ruolo di Assad come determinante all’interno della guerra contro le milizie sunnite ed arriva dopo l’informale riconoscimento del Segretario di Stato americano, Kerry, che ha giudicato, in questa fase particolare, il dittatore di Damasco come pericolo inferiore allo Stato islamico e, soprattutto, come possibile argine ad una deriva ben più pericolosa con la potenziale conquista della Siria da parte del califfato.  Questo sviluppo della situazione porta una novità destinata a complicare ancora di più l’intricata matassa delle relazioni internazionali, che ruotano intorno alla guerra siriana ed a tutto il medio oriente. Pare legittimo credere che questo sviluppo sia appoggiato da Washington, seppure in maniera non ufficiale, come, allo stesso modo, dovrebbe essere per l’Iran ed Hezbollah, che sono da sempre schierati con Assad, soprattutto contro i sunniti, ma, certamente, non si può dire altrettanto di stati più o meno vicini ai palestinesi, come Giordania ed Egitto, per non parlare delle monarchie del Golfo, che, finora non hanno sprecato molto del loro impegno per la protezione dei campi profughi palestinesi. Se gli uomini del califfato saranno sconfitti nel campo di Yarmouk, il grande vincitore sarà Assad, che potrà portare una prova tangibile del suo ruolo contro lo Stato islamico, come, peraltro, già individuato dagli stessi statunitensi. A quel punto la centralità del conflitto siriano diventerà di nuovo preminente anche nei confronti della situazione irakena, come punto di partenza per debellare definitivamente il califfato. La logica conseguenza sarà un Assad, probabilmente indebolito sul piano militare, ma rafforzato su quello politico, pronto a giocare tutte le sue possibilità per mantenere la sua presenza nel paese siriano. A fronte di questa eventualità occorrerà vedere le reazioni dei paesi sunniti, che sperano di rovesciare le posizioni di influenza in Siria: nuovi sviluppi attendono il mondo. 

Assad is allied with the Palestinians

The battle that takes place in the Palestinian refugee camp of Yarmouk, near Damascus, beyond its tragedy, is likely to have a very strong political impact on the fate of the Syrian conflict. The population of the camp, before the civil war in the country was about 150,000 people, stationed at the site since 1957 as a result of conflicts with the Israelis in 1948, which was the initial choice of neutrality among the contenders. The long duration of the conflict, which came in the fifth year, has caused several differences within the refugee camp, dividing into opposing factions the various components of the field. The strategic location of Yarmouk, located on the outskirts of Damascus and then real gateway to the Syrian capital has determined the importance of the conquest by the forces of the Islamic State, which have identified the strategic potential to reach up to the nerve center Syrian power. The number of inhabitants has been greatly reduced by the military pressure, up to the current 18,000 of which, it is estimated, at least 3,500 are children. The escape from the refugee camp was progressive, mainly caused by the blocking of humanitarian aid, which caused starvation deaths and serious situations hygienic; the fighting of recent days have caused international outrage and did ask the UN to open humanitarian corridors to relieve the suffering of the population, which seem to become unsustainable. In this context it is determined the need for the creation of an alliance of Palestinian fighters to launch a joint action with the armed forces of Assad to expel the fighters of the caliphate from the Yarmouk camp. For Palestinians, it is a positive action, to be undertaken with the military establishment in Damascus, although these have repeatedly bombarded the field with explosive barrels, causing several civilian casualties, however, violence by men of the caliphate is considerably greater , so much to do to align on the same positions of opposition to the Islamic State of the Palestinian National Authority and Hamas, organizations that seemed to move towards fundamentalism of the caliphate, especially in anti Israeli. The political significance of this alliance is expected to revive the role of Assad as a determinant in the war against the Sunni militias and comes after the informal recognition of the Secretary of State, Kerry, who has tried, in this particular stage, the dictator of Damascus as less danger to the State Islamic and, above all, how can a bank derives far more dangerous with the potential conquest of Syria by the caliphate. This development of the situation brings a new set to further complicate the tangled skein of international relations, which revolve around the war in Syria and throughout the Middle East. It seems legitimate to believe that this development is supported by Washington, albeit unofficially, as, likewise, should be for Iran and Hezbollah, which have always sided with Assad, especially against the Sunnis, but, certainly, not you can say the same of states more or less close to the Palestinians, such as Jordan and Egypt, not to mention the Gulf monarchies, which, so far have not wasted much of their commitment to the protection of the Palestinian refugee camps. If men of the caliphate will be defeated in the field of Yarmouk, the big winner will Assad, who will bring a tangible proof of his role against the Islamic state, as, moreover, already identified by the US. At that point, the centrality of the Syrian conflict will again become prominent even against the situation in Iraq, as a starting point to eradicate definitively the caliphate. The logical consequence will be an Assad, probably weakened militarily, but strengthened politically, ready to play all its possibilities to maintain its presence in the country Syrian. In the face of this possibility will be necessary to see the reactions of the Sunni countries, hoping to reverse the positions of influence in Syria: new developments facing the world.

Assad está aliado con los palestinos

La batalla que se lleva a cabo en el campo de refugiados palestinos de Yarmouk, cerca de Damasco, más allá de su tragedia, es probable que tenga un fuerte impacto político sobre la suerte del conflicto sirio. La población del campamento, antes de la guerra civil en el país fue de alrededor de 150.000 personas, apostados en el lugar desde 1957 como resultado de los conflictos con los israelíes en 1948, que era la elección inicial de neutralidad entre los contendientes. La larga duración del conflicto, que entró en el quinto año, ha causado varias diferencias dentro del campo de refugiados, dividiendo en facciones opuestas los diversos componentes del campo. La ubicación estratégica de Yarmouk, situado en las afueras de Damasco, y la puerta de enlace a continuación real a la capital siria ha determinado la importancia de la conquista por parte de las fuerzas del Estado Islámico, que han identificado el potencial estratégico para llegar hasta el centro neurálgico poder sirio. El número de habitantes se ha reducido en gran medida por la presión militar, hasta el actual 18 mil de los cuales, se estima, al menos 3.500 son niños. La huida del campo de refugiados fue progresiva, causada principalmente por el bloqueo de la ayuda humanitaria, lo que causó las muertes por hambre y situaciones graves de higiene; los combates de los últimos días han causado la indignación internacional y lo hizo pedir a la ONU para abrir corredores humanitarios para aliviar el sufrimiento de la población, que parecen ser insostenibles. En este contexto, se determina la necesidad de la creación de una alianza de combatientes palestinos para poner en marcha una acción conjunta con las fuerzas armadas de Assad para expulsar a los combatientes del califato desde el campamento de Yarmouk. Para los palestinos, es una acción positiva, que se efectuará con el establecimiento militar en Damasco, aunque éstos han bombardeado repetidamente el campo con barriles explosivos, causando varias víctimas civiles, sin embargo, la violencia de los hombres del califato es considerablemente mayor , tanto que hacer para alinear en las mismas posiciones de la oposición al Estado Islámico de la Autoridad Nacional Palestina y Hamas, las organizaciones que parecían moverse hacia el fundamentalismo del califato, especialmente en contra de Israel. Se espera que el significado político de esta alianza para reactivar el papel de Assad como un factor determinante en la guerra contra las milicias sunitas y viene después de que el reconocimiento informal de la Secretaría de Estado, Kerry, que ha intentado, en esta etapa en particular, la dictador de Damasco como menos peligro para el Estado islámico y, sobre todo, ¿cómo puede un banco deriva mucho más peligroso con la conquista de Siria potencial por el califato. Esta evolución de la situación trae un nuevo conjunto para complicar aún más la madeja enmarañada de las relaciones internacionales, que giran en torno a la guerra en Siria y en todo Oriente Medio. Parece legítimo para creer que este desarrollo con el apoyo de Washington, aunque no oficialmente, como, asimismo, debe ser para Irán y Hezbollah, que siempre han puesto de parte de Assad, sobre todo contra los sunitas, pero, ciertamente, no se puede decir lo mismo de los estados más o menos cercanos a los palestinos, como Jordania y Egipto, por no hablar de las monarquías del Golfo, que, hasta el momento no han desperdiciado gran parte de su compromiso con la protección de los campos de refugiados palestinos. Si serán derrotados hombres del califato en el campo de Yarmuk, el gran ganador será Assad, que traerá una prueba tangible de su papel contra el Estado islámico, como por otra parte ya identificada por los EE.UU.. En ese momento, la centralidad del conflicto sirio volverá a ser prominente incluso en contra de la situación en Irak, como punto de partida para erradicar definitivamente el califato. La consecuencia lógica será una Assad, probablemente debilitó militarmente, sino que se fortalece políticamente, listo para jugar todas sus posibilidades de mantener su presencia en el país de Siria. Frente a esta posibilidad será necesario ver las reacciones de los países sunitas, con la esperanza de revertir las posiciones de influencia en Siria: promociones que enfrenta el mundo.

Assad ist mit den Palästinensern verbündeten

Der Kampf, der im palästinensischen Flüchtlingslager Yarmouk stattfindet, in der Nähe von Damaskus, über seine Tragödie ist wahrscheinlich eine sehr starke politische Einfluss auf das Schicksal des syrischen Konflikt haben. Die Bevölkerung des Lagers vor dem Bürgerkrieg im Land war etwa 150.000 Menschen, an der Stelle, die seit 1957 als Folge der Konflikte mit den Israelis im Jahr 1948, die die anfängliche Auswahl der Neutralität unter den Anwärter war stationiert. Die lange Dauer des Konflikts, der im fünften Jahr kam, hat einige Unterschiede innerhalb der Flüchtlingslager verursacht, Aufteilung in gegnerischen Fraktionen der verschiedenen Komponenten des Feldes. Die strategische Lage der Yarmouk, am Stadtrand von Damaskus und dann echte Tor zu den syrischen Hauptstadt hat die Bedeutung der Eroberung durch die Truppen des Islamischen Staates, der das strategische Potenzial erkannt haben, den mit dem Nervenzentrum erreichen kann syrischen Macht. Die Zahl der Einwohner wurde stark durch den militärischen Druck auf die aktuelle 18.000 davon reduziert, bis, es wird geschätzt, mindestens 3500 sind Kinder. Die Flucht aus dem Flüchtlingslager war progressiv, vor allem durch die Blockierung der humanitären Hilfe, die Hungertoten und Schwer Situationen Hygiene verursacht werden; die Kämpfe der letzten Tage haben die internationale Empörung hervorgerufen und tat fordern von der UN humanitäre Korridore zu öffnen, um das Leiden der Bevölkerung, die nicht nachhaltig zu werden scheinen, zu lindern. In diesem Zusammenhang wird festgestellt, die Notwendigkeit der Schaffung einer Allianz der palästinensischen Kämpfer zu einer gemeinsamen Aktion mit den Streitkräften des Assad zu starten, um die Kämpfer des Kalifats vom Yarmouk Lager zu vertreiben. Für die Palästinenser ist es ein positiver Maßnahmen, mit dem militärischen Establishment in Damaskus durchgeführt werden, die jedoch immer wieder bombardiert das Feld mit explosiven Fässern und verursacht mehrere zivile Opfer aber ist Gewalt von Männern des Kalifats erheblich größer , so viel zu tun, um auf den gleichen Positionen der Opposition zur Islamischen Staates der Palästinensischen Autonomiebehörde und der Hamas, Organisationen, die in Richtung Fundamentalismus des Kalifats zu bewegen, vor allem in der Anti Israeli schien auszurichten. Die politische Bedeutung dieser Allianz wird erwartet, dass die Rolle des Assad als Faktor in den Krieg gegen die sunnitischen Milizen wieder zu beleben und kommt nach dem informellen Anerkennung der Außenminister, Kerry, der versucht hat, in dieser besonderen Phase, die Diktator von Damaskus als weniger Gefahr für den Staat islamischen und vor allem, wie kann eine Bank leitet viel gefährlicher, die das Potenzial Eroberung Syriens durch das Kalifat. Diese Entwicklung der Situation bringt eine neue Reihe weiter erschweren die Knäuel der internationalen Beziehungen, die sich um den Krieg in Syrien und im gesamten Nahen Osten drehen. Es scheint legitim zu glauben, dass diese Entwicklung wird von Washington unterstützt, wenn auch inoffiziell, wie, ebenfalls sollte für den Iran und die Hisbollah, die mit Assad immer seitig haben, insbesondere gegenüber den Sunniten, aber, natürlich, nicht können Sie das gleiche von Staaten mehr oder weniger nahe an die Palästinenser, wie Jordanien und Ägypten sagen, nicht auf die Golfmonarchien, die bisher noch nicht viel von ihrem Engagement für den Schutz der palästinensischen Flüchtlingslagern verschwendet zu erwähnen. Wenn Männer des Kalifats wird auf dem Gebiet der Yarmouk geschlagen werden, der große Gewinner wird Assad, der einen konkreten Beweis für seine Rolle gegenüber dem islamischen Staat bringen wird, wie sie im Übrigen bereits vom US identifiziert. An diesem Punkt wird die zentrale Bedeutung der syrischen Konflikt wieder in den Vordergrund treten, auch gegen die Situation im Irak, als ein Ausgangspunkt, um endgültig zu beseitigen das Kalifat. Die logische Konsequenz wird ein Assad, wahrscheinlich geschwächt militärisch, sondern auch politisch gestärkt, bereit, alle seine Möglichkeiten zu spielen, um seine Präsenz in dem Land syrischen halten. Angesichts dieser Möglichkeit wird notwendig sein, die Reaktionen der sunnitischen Ländern zu sehen, in der Hoffnung, die Positionen der Einfluss in Syrien umkehren: neue Entwicklungen die Welt.

Assad est allié avec les Palestiniens

La bataille qui se déroule dans le camp de réfugiés palestiniens de Yarmouk, près de Damas, au-delà de sa tragédie, est susceptible d'avoir une très forte incidence politique sur le sort du conflit syrien. La population du camp, avant la guerre civile dans le pays était d'environ 150 000 personnes, stationnées sur le site depuis 1957 à la suite de conflits avec les Israéliens en 1948, qui était le choix initial de neutralité parmi les prétendants. La longue durée du conflit, qui est entré dans la cinquième année, a causé plusieurs différences au sein du camp de réfugiés, se divisant en factions opposant les diverses composantes du champ. L'emplacement stratégique de Yarmouk, situé à la périphérie de Damas, puis réelle passerelle vers la capitale syrienne a déterminé l'importance de la conquête par les forces de l'Etat islamique, qui ont identifié le potentiel stratégique pour atteindre jusqu'à le centre névralgique le pouvoir syrien. Le nombre d'habitants a été considérablement réduit par la pression militaire, jusqu'à l'actuelle 18 000 dont, il est estimé, au moins 3 500 sont des enfants. L'évasion du camp de réfugiés a été progressive, causée principalement par le blocage de l'aide humanitaire, qui a causé la mort de famine et de situations graves d'hygiène; les combats de ces derniers jours ont provoqué l'indignation internationale et a fait demander à l'ONU d'ouvrir des couloirs humanitaires pour soulager les souffrances de la population, qui semblent devenir insoutenable. Dans ce contexte, il est déterminé la nécessité de la création d'une alliance des combattants palestiniens de lancer une action conjointe avec les forces armées d'Assad d'expulser les combattants du califat du camp de Yarmouk. Pour les Palestiniens, ce est une action positive, à entreprendre avec l'establishment militaire à Damas, bien que ceux-ci ont à plusieurs reprises bombardé le domaine avec des barils explosifs, causant plusieurs victimes civiles, toutefois, la violence par les hommes du califat est nettement supérieure , tant à faire pour aligner sur les mêmes positions de l'opposition à l'État islamique de l'Autorité nationale palestinienne et le Hamas, les organisations qui semblaient se déplacer vers le fondamentalisme du califat, en particulier dans la lutte contre Israël. La signification politique de cette alliance devrait relancer le rôle des Assad comme un facteur déterminant dans la guerre contre les milices sunnites et vient après la reconnaissance informelle de la secrétaire d'État, Kerry, qui a essayé, à cette étape particulière, le dictateur de Damas comme moins danger pour l'État islamique et, surtout, comment une banque tire beaucoup plus dangereux avec la conquête de la Syrie par le potentiel du califat. Cette évolution de la situation apporte un nouvel ensemble de compliquer davantage l'écheveau des relations internationales, qui tournent autour de la guerre en Syrie et au Moyen-Orient. Il semble légitime de croire que ce développement est soutenu par Washington, mais officieusement, que, de même, devrait être pour l'Iran et le Hezbollah, qui ont toujours pris le parti de Assad, en particulier contre les sunnites, mais, certainement, pas vous pouvez dire la même chose des états plus ou moins proches des Palestiniens, comme la Jordanie et l'Egypte, pour ne pas mentionner les monarchies du Golfe, qui, jusqu'à présent ne ai pas perdu beaucoup de leur attachement à la protection des camps de réfugiés palestiniens. Si les hommes du califat seront vaincus dans le domaine de Yarmouk, le grand gagnant sera Assad, qui apportera une preuve tangible de son rôle contre l'Etat islamique, comme, d'ailleurs, déjà identifiés par les États-Unis. À ce moment, la centralité du conflit syrien à nouveau pris de l'importance, même contre la situation en Irak, comme un point de départ pour éradiquer définitivement le califat. La conséquence logique sera une Assad, probablement affaibli militairement, mais politiquement renforcé et prêt à jouer toutes ses possibilités de maintenir sa présence dans le pays syrienne. Face à cette possibilité sera nécessaire de voir les réactions des pays sunnites, espérant inverser les positions d'influence en Syrie: nouveaux développements que connaît le monde.

Assad está aliado com os palestinos

A batalha que ocorre no campo de refugiados palestinos de Yarmouk, perto de Damasco, para além da sua tragédia, é provável que tenha um impacto político muito forte sobre o destino do conflito sírio. A população do campo, antes da guerra civil no país foi de cerca de 150.000 pessoas, estacionados no local desde 1957, como resultado de conflitos com os israelenses em 1948, que foi a escolha inicial de neutralidade entre os contendores. A longa duração do conflito, que entrou no quinto ano, tem causado várias diferenças dentro do campo de refugiados, dividindo-se em facções opostas as várias componentes do campo. A localização estratégica de Yarmouk, localizado nos arredores de Damasco, e em seguida, verdadeira porta de entrada para a capital da Síria, determinou a importância da conquista pelas forças do Estado islâmico, que identificaram o potencial estratégico para chegar até o centro nervoso poder sírio. O número de habitantes foi grandemente reduzida pela pressão militar, até a corrente de 18.000 que, estima-se, pelo menos, 3.500 são crianças. A fuga do campo de refugiados foi progressiva, causada principalmente pelo bloqueio da ajuda humanitária, o que causou a morte por inanição e situações graves de higiene; os combates dos últimos dias têm causado indignação internacional e fez pedir a ONU a abrir corredores humanitários para aliviar o sofrimento da população, que parecem tornar-se insustentável. Neste contexto, é determinada a necessidade da criação de uma aliança de combatentes palestinos para lançar uma ação conjunta com as forças armadas de Assad para expulsar os combatentes do califado do acampamento Yarmouk. Para os palestinos, é uma ação positiva, a ser iniciado com a instituição militar em Damasco, embora estas tenham repetidamente bombardeado o campo com barris explosivos, causando várias mortes de civis, no entanto, a violência por homens do califado é consideravelmente maior , muito o que fazer para alinhar nas mesmas posições de oposição ao Estado islâmico da Autoridade Nacional Palestiniana e Hamas, as organizações que pareciam mover-se contra o fundamentalismo do califado, especialmente em anti israelense. O significado político desta aliança é esperado para reviver o papel de Assad como determinante na guerra contra as milícias sunitas e vem após o reconhecimento informal do secretário de Estado, Kerry, que tentou, nesta fase particular, o ditador de Damasco como menos perigo para o Estado islâmico e, acima de tudo, como pode um banco deriva muito mais perigoso com a conquista potencial da Síria pelo califado. Esta evolução da situação traz um novo conjunto para complicar ainda mais o emaranhado de relações internacionais, que giram em torno da guerra na Síria e em todo o Oriente Médio. Parece legítimo acreditar que este desenvolvimento é apoiado por Washington, embora não oficialmente, como, da mesma forma, deve ser para o Irã e Hezbollah, que sempre ficou do lado de Assad, especialmente contra os sunitas, mas, certamente, não você pode dizer o mesmo de estados mais ou menos próximos aos palestinos, como a Jordânia e Egito, para não mencionar as monarquias do Golfo, que, até agora, não ter desperdiçado muito do seu compromisso com a proteção dos campos de refugiados palestinos. Se os homens do califado será derrotado no campo de Yarmouk, o grande vencedor vai Assad, que vai trazer uma prova tangível de seu papel contra o Estado islâmico, como, aliás, já identificado por os EUA. Nesse ponto, a centralidade do conflito sírio voltará a ser destaque, mesmo contra a situação no Iraque, como ponto de partida para erradicar definitivamente o califado. A consequência lógica será uma Assad, provavelmente enfraquecida militarmente, mas politicamente fortalecida, pronto para jogar todas as suas possibilidades de manter a sua presença no país sírio. Diante dessa possibilidade será necessário para ver as reações dos países sunitas, na esperança de reverter as posições de influência na Síria: os novos avanços que o mundo enfrenta.

Асад находится в союзе с палестинцами

Сражение, которое происходит в лагере палестинских беженцев Ярмук, и приближался к Дамаску, за его трагедии, скорее всего, имеют очень сильное политическое влияние на судьбу сирийского конфликта. Население лагеря, до начала гражданской войны в стране было около 150 000 человек, дислоцированных на территории с 1957 года в результате конфликта с Израилем в 1948 году, который был первоначальный выбор нейтралитета среди претендентов. Длительность конфликта, который вступил в пятый год, вызвало ряд отличий в лагере беженцев, разделив на противостоянии группировок различных компонент поля. Стратегическое расположение Ярмук, расположенный на окраине Дамаска, а затем реального шлюза в сирийскую столицу определил важность завоевания сил Исламского Государства, которые определили стратегический потенциал дойти до нервного центра Сирийские власти. Число жителей значительно сократилось по военным давлением, вплоть до текущего 18000 из которых, по оценкам, по крайней мере 3500 дети. Побег из лагеря беженцев было прогрессивным, главным образом, вызвано блокированием гуманитарной помощи, что привело к смерти голода и серьезных ситуациях, гигиенические; бои последних дней вызвали возмущение международного и сделал просить ООН, чтобы открыть гуманитарные коридоры, чтобы облегчить страдания населения, которые, кажется, становятся неустойчивыми. В этом контексте определяется необходимость создания альянса палестинских боевиков, чтобы запустить совместную акцию с вооруженными силами Асада изгнать боевиков халифата из лагеря Ярмук. Для палестинцев это положительное действие, которая будет проводиться с военного ведомства в Дамаске, хотя они неоднократно бомбардировали поле с взрывоопасные бочки, в результате чего несколько жертв среди гражданского населения, однако, насилие со стороны мужчин халифата значительно больше, , так много предстоит сделать, чтобы выровнять на тех же позициях оппозиции к исламского государства Палестинской национальной администрации и ХАМАС, организации, которые, казалось, двигаться в направлении фундаментализма халифата, особенно в борьбе Израиля. Политическое значение этого союза, как ожидается, возродить роль Асада в качестве определителя в войне против суннитских боевиков и приходит после неформального признания госсекретаря, Керри, кто пытался, в данном конкретном этапе, диктатор Дамаске меньше опасность для государства исламского и, прежде всего, как можно банк черпает гораздо опаснее с потенциальным завоевания Сирии халифата. Это развитие ситуации возникает новый набор Чтобы еще более усложнить запутанный клубок международных отношений, которые вращаются вокруг войны в Сирии и на всем Ближнем Востоке. Это представляется вполне обоснованным полагать, что это развитие поддерживается Вашингтоном, хотя неофициально, как, также, должны быть для Ирана и Хезболлы, которые всегда на сторону Асада, особенно против суннитов, но, конечно, не Вы можете сказать то же самое государств более или менее близких к палестинцам, таких как Иордания и Египет, не говоря уже о монархии Персидского залива, которые, до сих пор не были потрачены впустую большую часть своего обязательства по защите палестинских лагерях беженцев. Если люди халифата будет побежден в области Ярмук, победителем будет Асад, который принесет материальное доказательство его роли против исламского государства, а, более того, уже определены США. В тот момент, центральное сирийский конфликт вновь станет заметным даже на ситуации в Ираке, как отправная точка для искоренения окончательно халифата. Логическим следствием будет Асад, вероятно, ослабило в военном отношении, но укрепить политическую, готов играть все свои возможности, чтобы сохранить свое присутствие в стране Сирина. В лице этой возможностью необходимо, чтобы увидеть реакцию суннитских стран, надеясь переломить позиции влияния в Сирии: новые разработки, стоящие перед миром.