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mercoledì 3 giugno 2015

واتهم الاسد بقصف المتمردين المعتدلين وتسهيل الخلافة

واتهم الاسد الولايات المتحدة لقصف قوات الثوار، التي شكلتها المسلمين العلمانيين والمعتدلين، وبالتالي تعزيز مواقف دولة إسلامية في سوريا. ، قال المتمردون أنفسهم لا مؤطرة في صفوف الخلافة أيضا عانت من قصف الطيران في دمشق، في حين أن نفس المصير لم يكن ليحدث لرجال الدولة الإسلامية. ان استراتيجية الأسد أن يكون للقضاء على المعارضة الديمقراطية وتقديم نفسها على أنها البديل الوحيد لخلافة: هذا من شأنه أن يسمح للديكتاتور دمشق لتعزيز موقفها الدولي، في نفس الوقت، وإزالة من مسرح الحرب الأهلية الموضوع المفضل من قبل واشنطن ل أي انتقال السلطة. هذه المناورة ومع ذلك، ينبغي أيضا للدولة الإسلامية، لأنها تسمح له أن يقف باعتباره البديل الوحيد للدكتاتورية في دمشق. الجانبين ثم هدف مشترك لهزيمة، ولو لأسباب مختلفة، ومن ثم أن تتنازع للفوز. الاستراتيجية التي وضعتها الأسد هو مقامرة خطيرة، ولكن جزءا من علم النفس للشخصية، الذين اعتادوا على الحسابات السياسية لا يمكن التنبؤ بها. يبدو واضحا أن الديكتاتور اعدت خطة حيث كان الهدف الرئيسي هو أن تكون إلا أنه، حسب، بل للغرب، لهزيمة الخلافة. لم تعد المعارضة الديمقراطية، أن الأسد أصبح من الضروري لتحديد هزيمة الدولة الإسلامية وجنبا إلى جنب حفاظ على السلطة في البلاد السورية. الخطوة الأولى هي لتسهيل التشكيلات العسكرية من الخلافة في الحرب ضد الجماعات المتمردة العلمانيين الذين كانوا في كثير من الأحيان خصما هائلا. إضعاف القدرة العسكرية يأمل الأسد أن الميليشيات الأصولية يمكن إلحاق الهزيمة بهم، وليس عسكريا فحسب، بل أيضا إبادة قدرته السياسية، والذي هو السبب الرئيسي لتجميع ضد دمشق. هذا الاهتمام أيضا قوات الدولة الإسلامية، والتي تزيل الخصم في وضع يمكنها من رفع وعي السكان على التمرد ضد أساليب الخلافة الأصولية. في هذا الجيش الحسابات السياسية هناك، ومع ذلك، نقطة ضعف رئيسية: في حالة فوز الدولة الإسلامية، وبالفعل قريبة جدا من دمشق، ومصير الأسد سوف يتم وضع علامة على انه انتصار للانتقال ديمقراطي للسلطة يمكن أن يكون متفق عليه، من خلال الإشراف على البلدان الأخرى. تواجه هذه الاستراتيجية تبدو ضرورية لتقديم كل مساعدة ممكنة لقوات المتمردين الذين يخاطرون بالتعرض للسحق من قبل اثنين من الأعداء، وقررت أن نوحد قوانا ضدهم. وكان موقف واشنطن حتى الآن خجول جدا ضد هذه القوات، التي يمكن أن تمثل بديلا لنظام الأسد و، في نفس الوقت، والتعامل مع الخلافة. يجب أن يكون هناك دعم دولي أكبر على كل من الدبلوماسية وعن ذلك من توريد الأسلحة والمعدات اللازمة. لتحقيق التوازن بين الدعم غير المباشر، الذي يوفر للطيران الأسد إلى الخلافة، وأنه مطلوب غارة على سوريا حليف الطيران الأراضي يقاتلون الدولة الإسلامية. ان الوضع المثالي هو أن يكون للقضاء على الخلافة من البلاد السورية والتوصل إلى المواجهة بين قوى الدكتاتورية وتلك من المتمردين الديمقراطي: في هذه الحالة يجب أن الأسد التخلي عن دوره كحاجز ضد التطرف الديني. على العكس من شأنه أن السيناريوهات التي فتح لن تسمح بأي شكل من الأشكال الديمقراطية من أجل سوريا. بالنسبة للغرب وهذا هو الوقت المناسب للعمل لصالح المتمردين ومعتدلة تعطيل استراتيجية الأسد.

Italia e Spagna a favore di un intervento in Libia

I paesi di Italia e Spagna si sono detti favorevoli ad un ampliamento del raggio di azione della coalizione che sta combattendo lo Stato islamico, in Iraq e Siria. L’intervento dovrebbe essere allargato anche al territorio libico, abbandonato a se stesso dalla potenze occidentali dopo la caduta di Gheddafi. Per ora, tuttavia, si tratta di una pura dichiarazione di principio, che ha una sua importanza diplomatica, ma non sono affrontate le modalità pratiche di intervento, rimandate a decisioni successive. Sarà importante definire le basi giuridiche dell’intervento con il governo legittimo libico, ma questa intenzione presenta già alcuni aspetti contraddittori. L’esecutivo eletto democraticamente ha dovuto trovare rifugio a Bengasi, mentre a Tripoli si è insediato un governo di matrice religiosa, seppure moderata.  Entrambi hanno dichiarato che azioni sul loro territorio verranno considerati atti ostili; ma non riconoscendosi reciprocamente, questo avvertimento può essere inteso nei due sensi, cioè capace di provocare la reazione di una delle due parti nono coinvolte nell’accordo. La soluzione migliore sarebbe quella di convincere i due governi a trovare una sintesi e formare un solo esecutivo, una strada, che consentirebbe anche al paese libico di presentare un solo interlocutore alla comunità internazionale. Dal punto di vista legale quello di Bengasi è l’esecutivo legittimo, ma non possiede la forza militare per imporre quanto uscito dalle urne. Il governo insediato a Tripoli ha una maggiore capacità militare, ma non offre garanzie sufficienti, per la probabile contiguità con le milizie islamiche che  fanno parte di chi gestisce il traffico degli esseri umani. Nel frattempo la situazione in Libia è sempre più pericolosa per i paesi occidentali, a causa della sempre maggiore presenza dello Stato islamico, di cui, finalmente, i paesi europei sembra abbiano preso coscienza. Per un intervento in Libia, oltre all’accordo del governo o dei governi  locali, l’intenzione è  quella di promuovere  una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; su questo punto l’ottimismo non è scontato in quanto la Cina e la Russia, dopo l’intervento contro Gheddafi, approvato dal Consiglio di sicurezza con la loro astensione, ebbero espresso il loro rammarico per avere permesso l’azione militare, che aveva gettato il paese nel caos. La posizione italiana e spagnola, non parte però da una preoccupazione per la sorte del paese libico, quanto per la pressione a cui i paesi mediterranei, soprattutto quello italiano, sono sottoposti per la costante pressione dei flussi migratori clandestini. Si tratta di una vera e propria arma per sottoporre l’Europa e l’occidente ad un continuo stato di stress, che si traduce in contrasti tra i paesi membri dell’Unione Europea e nella politica interna delle singoli nazioni. Questi metodi erano gli stessi che usava Gheddafi con gli stessi scopi e che ora il califfato, ma non solo, replica con risultati analoghi. L’interesse immediato dei paesi europei del Mediterraneo è fermare o limitare il traffico migratorio e le modalità passerebbero attraverso la distruzione dei barconi. Questo aspetto non tiene però conto della necessità di stabilizzare il paese libico, fattore ben più importante della distruzione dei mezzi di trasporto, in un’ottica di periodo più lungo e necessaria al miglioramento degli equilibri regionali. Per questo scopo è necessario un coinvolgimento militare che l’Alleanza Atlantica non può garantire da sola senza la partecipazione diretta dei paesi limitrofi. L’esigenza è quella, analoga al conflitto con lo Stato islamico in Siria ed Iraq, di combattere sul terreno e presidiare il territorio, ma, nel paese libico, non ci sono i combattenti sciiti e curdi ad interpretare questo ruolo. Gli aspetti pratici sono più difficoltosi: con la sola partecipazione dell’aeronautica militare, eventualmente appoggiata dalle forze navali, non si può scongiurare la minaccia del califfato, ma sembra improbabile che gli stati europei possano decidere in senso positivo per una partecipazione militare così massiccia; eppure le esigenze di intervento sono più che urgenti perché la situazione appare sempre più peggiorata. Se l’accordo tra Roma e Madrid per pensare un intervento in Libia appare come un segnale positivo, il concreto rischio che sia tardivo esiste, proprio perché vengono rimandate ad un futuro non definito le possibili modalità di intervento, l’ennesima prova della necessità di una guida politica unica e di una forza militare comune per l’Unione Europea.

Italy and Spain in favor of intervention in Libya

The countries of Italy and Spain were in favor of an expansion of the range of the coalition that is fighting the Islamic State in Iraq and Syria. Assistance should also be extended to the territory of Libya, left to itself by Western powers after the fall of Gaddafi. For now, however, it is a mere statement of principle, which has an important diplomatic, but they are not dealt with the practical means of intervention, postponed to later decisions. It will be important to define the legal basis of the intervention with the legitimate government of Libya, but this plan already has some contradictory aspects. The government elected democratically had to find refuge in Benghazi, while in Tripoli took office a government of a religious, albeit moderate. Both have stated that actions on their territory will be considered hostile acts; but not recognizing each other, this warning can be understood in both directions, that is capable of causing the reaction of one of the parties involved in the agreement ninth. The best solution would be to persuade the two governments to find a synthesis and form a single executive, a road, which would also allow the Libyan country to present a single interlocutor for the international community. From the legal point of view to Benghazi it is the legitimate executive, but does not have the military force to impose what came out at the polls. The government took office in Tripoli has a greater military capacity, but does not offer sufficient guarantees for the likely proximity to the Islamic militias that are part of those who manage the traffic of human beings. Meanwhile the situation in Libya is increasingly dangerous for the West, because of the increasing presence of the Islamic state, which, finally, European countries seem to have become aware. For intervention in Libya, in addition to the agreement of the government or local governments, the intention is to promote a resolution of the United Nations Security Council; on this optimism is not granted as China and Russia, after the intervention against Gaddafi, approved by the Security Council with their abstention, they had expressed regret for allowing military action, which had thrown the country into chaos. The position of Italian and Spanish, but not part of a concern for the fate of the Libyan country, as for the pressure at which the Mediterranean countries, especially the Italian, are subjected to the constant pressure of illegal migration. It is a real weapon to subject Europe and the West to a constant state of stress, which results in conflicts between member countries of the European Union and in the domestic politics of individual nations. These methods were the same as that used Gaddafi with the same purposes and that now the caliphate, but not limited to, replication with similar results. The immediate interest of the European countries of the Mediterranean is to stop or limit traffic migration and how would pass through the destruction of the barges. This aspect does not take account of the need to stabilize the country Libyan factor far more important than the destruction of the means of transport, with a view to longer term and necessary to the improvement of regional balance. For this we need a military involvement that the Atlantic Alliance can not guarantee by itself without the direct participation of neighboring countries. The requirement is that, similar to the conflict with the Islamic state in Syria and Iraq, to ​​fight on the ground and guard the territory, but, in the country of Libya, there are fighters Shiites and Kurds to play this role. The practical aspects are more difficult: with the sole participation in the Air Force, possibly supported by naval forces, you can not ward off the threat of the caliphate, but it seems unlikely that European states could decide in a positive way for a military participation so massive; Yet the needs of intervention that are more urgent because the situation is increasingly worse. If the agreement between Rome and Madrid to think about intervention in Libya appears to be a positive sign, the real risk is that there late, because they are postponed to a future defined the possible means of intervention, further proof of the need for political guidance only and a common military force for the European Union.

Italia y España en favor de la intervención en Libia

Los países de Italia y España estaban a favor de una ampliación de la gama de la coalición que está luchando contra el Estado Islámico en Irak y Siria. La asistencia también debería extenderse al territorio de Libia, abandonada a sí misma por las potencias occidentales después de la caída de Gadafi. Por ahora, sin embargo, se trata de una mera declaración de principios, que tiene un importante diplomático, pero no se tratan los medios prácticos de intervención, pospuestos a decisiones posteriores. Será importante para definir la base jurídica de la intervención con el gobierno legítimo de Libia, pero este plan ya tiene algunos aspectos contradictorios. El gobierno democráticamente elegido tuvo que refugiarse en Benghazi, mientras en Trípoli asumió el poder un gobierno de un religioso, aunque moderado. Ambos han declarado que las acciones en su territorio se considerarán actos hostiles; pero no el reconocimiento de los demás, esta advertencia puede entenderse en dos sentidos, es capaz de causar la reacción de una de las partes involucradas en el acuerdo noveno. La mejor solución sería la de persuadir a los dos gobiernos a encontrar una síntesis y formar un solo ejecutivo, una carretera, lo que también permitirá al país libio para presentar un único interlocutor para la comunidad internacional. Desde el punto de vista jurídico a Bengasi es el ejecutivo legítimo, pero no tiene la fuerza militar para imponer lo que salió en las urnas. El gobierno asumió el poder en Trípoli tiene una mayor capacidad militar, pero no ofrece garantías suficientes para la proximidad probable que las milicias islámicas que son parte de los que manejan el tráfico de seres humanos. Mientras tanto, la situación en Libia es cada vez más peligrosa para Occidente, debido a la creciente presencia del Estado islámico, que, finalmente, los países europeos parecen haber tomado conciencia. Para la intervención en Libia, además del acuerdo de los gobiernos gubernamentales o locales, la intención es promover una resolución del Consejo de Seguridad de las Naciones Unidas; el no se concede este optimismo como China y Rusia, después de la intervención contra Gadafi, aprobado por el Consejo de Seguridad con su abstención, que habían expresado su pesar por la acción militar que permite, que había arrojado el país en el caos. La posición de la lengua italiana y española, pero no forma parte de una preocupación por el destino del país de Libia, en cuanto a la presión a la que los países del Mediterráneo, especialmente el italiano, están sometidos a la presión constante de la migración ilegal. Es una verdadera arma para someter Europa y Occidente a un constante estado de estrés, lo que resulta en conflictos entre los países miembros de la Unión Europea y en la política interna de cada nación. Estos métodos eran la misma que la utilizada Gaddafi con los mismos fines y que ahora el califato, pero no se limitan a, la replicación con resultados similares. El interés inmediato de los países europeos del Mediterráneo es detener o limitar la migración del tráfico y cómo pasaría a través de la destrucción de las barcazas. Este aspecto no se tiene en cuenta la necesidad de estabilizar el factor de Libia país mucho más importante que la destrucción de los medios de transporte, con el objetivo de más largo plazo y necesarias para la mejora del equilibrio regional. Para ello necesitamos una participación militar que la Alianza Atlántica no puede garantizar por sí mismo sin la participación directa de los países vecinos. El requisito es que, al igual que el conflicto con el estado islámico en Siria e Irak, para luchar en el suelo y la Guardia del territorio, pero, en el país de Libia, hay combatientes chiítas y kurdos para desempeñar este papel. Los aspectos prácticos son más difíciles: con la sola participación en la Fuerza Aérea, posiblemente con el apoyo de las fuerzas navales, no se puede evitar la amenaza del califato, pero parece poco probable que los estados europeos podrían decidir de una manera positiva para una participación militar de manera masiva; Sin embargo, las necesidades de intervención que son más urgentes porque la situación es cada vez peor. Si el acuerdo entre Roma y Madrid para pensar en la intervención en Libia parece ser un signo positivo, el riesgo real es que no tarde, porque se posponen a un futuro definido los posibles medios de intervención, una prueba más de la necesidad de orientación política única y una fuerza militar común para la Unión Europea.

Italien und Spanien zugunsten der Intervention in Libyen

Die Länder Italien und Spanien sprachen sich für eine Erweiterung des Bereichs der Koalition, die im Irak und in Syrien im Kampf gegen die islamischen Staat. Unterstützung sollte auch das Gebiet von Libyen, von Westmächte nach dem Sturz des Gaddafi sich selbst überlassen verlängert werden. Denn jetzt ist es aber eine bloße Grundsatzerklärung, die einen wichtigen diplomatischen hat, aber sie werden nicht mit den praktischen Möglichkeiten der Intervention, die später Entscheidungen verschoben behandelt. Es ist wichtig, die Rechtsgrundlage der Intervention mit der legitimen Regierung von Libyen zu definieren, aber dieser Plan bereits einige widersprüchliche Aspekte. Die Regierung demokratisch gewählt hatte, um Zuflucht in Benghazi zu finden, während in Tripoli sein Amt antrat, eine Regierung eines religiösen, wenn auch moderat. Beide haben erklärt, dass die Maßnahmen auf ihrem Hoheitsgebiet wird feindseligen Handlungen in Betracht gezogen werden; aber nicht miteinander zu erkennen, kann diese Warnung verstanden werden, in beiden Richtungen, in der Lage, was die Reaktion von einer der an der Vereinbarung beteiligten Parteien neunte ist, dass. Die beste Lösung wäre es, die beiden Regierungen davon zu überzeugen, eine Synthese zu finden und bilden eine Führungskraft, eine Straße, die auch erlauben würde, die libysche Land, um einen einzigen Ansprechpartner für die internationale Gemeinschaft darstellen. Vom rechtlichen Standpunkt aus zu Benghazi ist es das legitime Exekutive, aber nicht die militärische Gewalt durchzusetzen, was kam bei den Wahlen haben. Die Regierung ihr Amt in Tripolis eine größere militärische Kapazitäten, aber keine ausreichenden Garantien für die wahrscheinlich die Nähe zu den islamischen Milizen, die Teil von denen, die den Verkehr von Menschen zu verwalten sind. Inzwischen ist die Lage in Libyen immer gefährlicher für den Westen, wegen der zunehmenden Präsenz des islamischen Staates, die schließlich europäische Länder scheinen sich bewusst sein. Für die Intervention in Libyen, neben der Zustimmung der Regierung oder lokalen Regierungen, ist die Absicht, eine Resolution des Sicherheitsrates der Vereinten Nationen zu fördern; auf dieser Optimismus wird nicht als China und Russland erteilt, nach der Intervention gegen Gaddafi, vom Sicherheitsrat mit ihren Enthaltung gebilligt, sie hatten Bedauern dafür, dass militärische Aktionen, die geworfen hatte, zum Ausdruck das Land ins Chaos. Die Position der Italienisch und Spanisch, aber nicht Teil der Sorge um das Schicksal des libyschen Land, wie für den Druck, bei dem die Mittelmeerländer, vor allem die Italiener, sind mit dem konstanten Druck der illegalen Migration unterzogen. Es ist eine echte Waffe, um Europa und den Westen zu einem ständigen Zustand der Stress, die in Konflikte zwischen den Mitgliedsländern der Europäischen Union und in der Innenpolitik der einzelnen Nationen führt zu unterziehen. Diese Verfahren waren die gleichen wie die verwendeten Gaddafi mit den gleichen Zielen und dass nun das Kalifat, aber nicht beschränkt auf, die Replikation mit ähnlichen Ergebnissen begrenzt. Das unmittelbare Interesse der europäischen Länder des Mittelmeerraums ist, zu stoppen oder Verkehrs Migration zu begrenzen und wie würden durch die Zerstörung der Lastkähne übergeben. Dieser Aspekt berücksichtigt nicht von der Notwendigkeit, das Land Libyan Faktor weitaus wichtiger als die Zerstörung des Transportmittels, mit Blick auf die langfristige und notwendig, um die Verbesserung der regionalen Gleichgewicht zu stabilisieren. Dafür brauchen wir eine militärische Engagement, dass das Atlantische Bündnis nicht selbst gewährleisten, ohne die direkte Beteiligung der Nachbarländer. Voraussetzung ist, dass, ähnlich wie der Konflikt mit dem islamischen Staat in Syrien und dem Irak, auf dem Boden zu kämpfen und zu bewachen das Gebiet, aber in dem Land, von Libyen gibt es Kämpfer Schiiten und Kurden, diese Rolle zu spielen. Die praktischen Aspekte sind schwieriger: mit dem einzigen Teilnahme an der Air Force, möglicherweise durch Seestreitkräfte unterstützt, können Sie nicht abwehren kann die Bedrohung des Kalifats, aber es scheint unwahrscheinlich, dass die europäischen Staaten konnten im positiven Sinne für eine militärische Beteiligung so massiv, zu entscheiden; Noch der Bedarf der Eingriff, der dringender sind, weil die Situation wird zunehmend schlechter. Wird der Vertrag zwischen Rom und Madrid, um über die Intervention in Libyen denken scheint, ein positives Zeichen sein, die wirkliche Gefahr ist, dass es zu spät, weil sie auf eine Zukunft verschoben definiert die möglichen Interventionsmittel, ein weiterer Beweis für die Notwendigkeit von politische nur der Orientierung und eine gemeinsame Streitmacht für die Europäische Union.

L'Italie et l'Espagne en faveur de l'intervention en Libye

Les pays de l'Italie et l'Espagne étaient en faveur d'un élargissement de la gamme de la coalition qui combat l'Etat islamique en Irak et la Syrie. L'aide devrait également être étendue au territoire de la Libye, à elle seule par les puissances occidentales après la chute de Kadhafi. Pour l'instant, cependant, il est une simple déclaration de principe, qui a une importante diplomatique, mais ils ne sont pas traités avec les moyens pratiques d'intervention, reporté à des décisions ultérieures. Il sera important de définir la base juridique de l'intervention avec le gouvernement légitime de la Libye, mais ce plan a déjà quelques aspects contradictoires. Le gouvernement élu démocratiquement avait trouvé refuge à Benghazi, alors que Tripoli a pris ses fonctions le gouvernement d'un religieux, quoique modérée. Tous deux ont déclaré que les actions sur leur territoire seront considérées comme des actes hostiles; mais ne pas reconnaître l'autre, cet avertissement peut être comprise dans les deux sens, qui est capable de provoquer la réaction de l'une des parties impliquées dans le neuvième de l'accord. La meilleure solution serait de persuader les deux gouvernements de trouver une synthèse et de former un exécutif unique, une route, ce qui permettrait aussi au pays libyenne de présenter un interlocuteur unique pour la communauté internationale. Du point de vue juridique à Benghazi, il est légitime de l'exécutif, mais ne dispose pas de la force militaire pour imposer ce qui est sorti dans les urnes. Le gouvernement a pris ses fonctions à Tripoli a une plus grande capacité militaire, mais ne propose pas de garanties suffisantes pour la proximité susceptibles de les milices islamiques qui font partie de ceux qui gèrent le trafic des êtres humains. Pendant ce temps la situation en Libye est de plus en plus dangereux pour l'Occident, en raison de la présence croissante de l'Etat islamique, qui, finalement, les pays européens semblent avoir pris conscience. Pour l'intervention en Libye, en plus de l'accord des gouvernements gouvernementales ou locales, l'intention est de promouvoir une résolution du Conseil de sécurité des Nations Unies; sur cet optimisme est pas accordée alors que la Chine et la Russie, après l'intervention contre Kadhafi, approuvé par le Conseil de sécurité avec leur abstention, ils avaient exprimé des regrets pour permettre une action militaire, qui avait jeté le pays dans le chaos. La position de la partie italienne et espagnole, mais pas d'une préoccupation pour le sort du pays libyenne, comme pour la pression à laquelle les pays méditerranéens, en particulier l'italien, sont soumis à la pression constante de la migration illégale. Il est une véritable arme de soumettre l'Europe et l'Occident à un état constant de stress, ce qui entraîne des conflits entre les pays membres de l'Union européenne et dans la politique intérieure des nations individuelles. Ces méthodes sont les mêmes que celle utilisée avec Kadhafi aux mêmes fins et que le califat maintenant, mais à titre non limitatif, la réplication avec des résultats similaires. L'intérêt immédiat des pays européens de la Méditerranée est d'arrêter ou de limiter la migration du trafic et comment passerait par la destruction des barges. Cet aspect ne tient pas compte de la nécessité de stabiliser le facteur libyen de pays beaucoup plus important que la destruction des moyens de transport, en vue de long terme et nécessaire à l'amélioration de l'équilibre régional. Pour cela nous avons besoin d'une implication militaire que l'Alliance atlantique ne peut pas garantir par lui-même sans la participation directe des pays voisins. L'exigence est que, comme pour le conflit avec l'Etat islamique en Syrie et en Irak, à se battre sur le terrain et gardent le territoire, mais, dans le pays de la Libye, il ya des combattants chiites et les Kurdes pour jouer ce rôle. Les aspects pratiques sont plus difficiles: avec la seule participation à la Force aérienne, éventuellement soutenus par des forces navales, vous ne pouvez pas écarter la menace du califat, mais il semble peu probable que les Etats européens pourraient décider d'une manière positive pour une participation militaire si massive; Pourtant, les besoins d'intervention qui sont plus urgent parce que la situation est de plus en plus pire. Si l'accord entre Rome et Madrid de penser à l'intervention en Libye semble être un signe positif, le risque réel est que la fin, car ils sont reportés à un avenir défini les moyens d'intervention possibles, une preuve supplémentaire de la nécessité de orientations politiques seulement et une force militaire commune de l'Union européenne.

Itália e Espanha a favor da intervenção na Líbia

Os países da Itália e Espanha eram a favor de uma expansão da gama de a coalizão que está lutando contra o Estado Islâmico no Iraque e na Síria. A assistência também deve ser estendida para o território da Líbia, deixado a si mesmo pelas potências ocidentais após a queda de Gaddafi. Por agora, no entanto, é uma mera declaração de princípio, que tem um importante diplomática, mas eles não são tratados com os meios práticos de intervenção, adiou a decisões posteriores. Será importante para definir a base jurídica da intervenção com o governo legítimo da Líbia, mas este plano já tem alguns aspectos contraditórios. O governo eleito democraticamente tinha que encontrar refúgio em Benghazi, enquanto em Tripoli tomou posse um governo de um religioso, ainda que moderada. Ambos afirmaram que as ações no seu território serão considerados atos hostis; mas que não reconhece o outro, este aviso pode ser entendida em ambas as direcções, que é capaz de provocar a reacção de uma das partes envolvidas na acordo nona. A melhor solução seria a de convencer os dois governos para encontrar uma síntese e formar um único executivo, uma estrada, o que também permitiria ao país da Líbia para apresentar um único interlocutor para a comunidade internacional. Do ponto de vista jurídico para Benghazi é o executivo legítimo, mas não tem a força militar para impor o que saiu nas urnas. O governo tomou posse em Tripoli tem uma maior capacidade militar, mas não oferece garantias suficientes para a proximidade provável que as milícias islâmicas que fazem parte daqueles que gerencia o tráfego de seres humanos. Enquanto isso, a situação na Líbia é cada vez mais perigoso para o Ocidente, por causa do aumento da presença do Estado islâmico, que, finalmente, os países europeus parecem ter se tornado consciente. Para a intervenção na Líbia, além de o acordo dos governos do governo ou locais, a intenção é promover uma resolução do Conselho de Segurança das Nações Unidas; sobre esse otimismo não é concedido como China e Rússia, após a intervenção contra Gaddafi, aprovada pelo Conselho de Segurança com a sua abstenção, tinham lamentou a ação militar permitindo, que tinha jogado o país no caos. A posição do italiano e espanhol, mas não faz parte de uma preocupação com o destino do país da Líbia, como para a pressão à qual os países do Mediterrâneo, especialmente o italiano, são submetidos à pressão constante da imigração clandestina. É uma arma real de submeter a Europa eo Ocidente a um constante estado de estresse, o que resulta em conflitos entre países membros da União Europeia e nas políticas internas de cada nação. Estes métodos foram os mesmos que o utilizado Gaddafi com os mesmos fins e que agora o califado, mas não se limitando a, a replicação, com resultados semelhantes. O interesse imediato dos países europeus do Mediterrâneo é parar ou limitar a migração de tráfego e como iria passar através da destruição das barcaças. Este aspecto não ter em conta a necessidade de estabilizar o fator líbio país muito mais importante do que a destruição dos meios de transporte, com vista a mais longo prazo e necessário para a melhora do equilíbrio regional. Para isso precisamos de um envolvimento militar que a Aliança Atlântica não pode garantir, por si só, sem a participação direta dos países vizinhos. A exigência é que, à semelhança do conflito com o Estado islâmico na Síria e no Iraque, para lutar no chão e proteger o território, mas, no país da Líbia, há combatentes xiitas e curdos para desempenhar esse papel. Os aspectos práticos são mais difíceis: com a única participação na Força Aérea, possivelmente apoiados por forças navais, você não pode afastar a ameaça do califado, mas parece pouco provável que os Estados europeus poderiam decidir de uma forma positiva para uma participação militar tão grande; No entanto, as necessidades de intervenção que são mais urgente, porque a situação é cada vez pior. Se o acordo entre Roma e Madrid a pensar sobre a intervenção na Líbia parece ser um sinal positivo, o risco real é que não tarde, porque eles são adiados para um futuro definido os possíveis meios de intervenção, mais uma prova da necessidade de orientação política única e uma força militar comum da União Europeia.