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Politica Internazionale
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mercoledì 2 settembre 2015
دول أوروبا الشرقية ضد نظام الحصص لتقسيم المهاجرين
الإطار
التشريعي، والتي سوف تشمل مسألة الهجرة، والتي تبرز في الاتحاد الأوروبي
في تطور مستمر، ولكن يسجل معارضة كبيرة من بلدان أوروبا الشرقية. ويبدو
أن موقف معاد بشدة تجاه اللاجئين المجر قد يحتذى في حكومات بولندا
وسلوفاكيا وجمهورية التشيك. وقد ابتكر في البلدان الأربعة استراتيجية
مشتركة، سلبية قوية تجاه أي اقتراح يمكن أن تشمل نظام الحصص المهاجرين إلى تقبل في أراضيها. هذا
القرار، إذا تم تنفيذه، سيمثل الاستنتاج المنطقي من الطريق التي تضطلع
قمعية تجاه المهاجرين، وتميل إلى استبعاد أي تورط في حل إنساني، ولو مؤقتا
من هذه المسألة. يبدو
واضحا أن هذا النظام يتجاوز القدرة على التعامل مع حالات الطوارئ، ولكن
السؤال الذي يطرح نفسه هو واضح السياسي والأيديولوجي، وعلى النقيض العميق
لما هي القواعد الأساسية لأوروبا ينبغي أن يوصي. هو
في وجود، بعد ذلك، من انقسام، والتي لا يمكن اعتبارها غير ذات صلة، وأنه
يختلف كثيرا عن الموقف، وإن لم يكن مواتية جدا تجاه اللاجئين، من حكومات
أوروبية أخرى. مشاعر
الإغلاق، مجموعه تقريبا، وأربع دول من أوروبا الشرقية، التي مواطنين في
السنوات الأخيرة نفذت هجرة كبيرة نحو البلدان الأغنى من القارة العجوز،
ويبدو تناقضا في الشروط وتنتهك مبادئ بروكسل الإنساني ؛ وهكذا
يبدو كافيا ليسألوا أنفسهم إذا كانوا البقاء في الاتحاد الأوروبي، إلى
جانب أسباب أخرى واضحة، بين قوانين غير ليبرالية أخرى التي يسنها البرلمان
في بودابست، فإنه لا يزال مشروعا. والأمل هو أن يؤخذ ذلك لفرض عقوبات مناسبة في الإطار الذي توفره إجراءات التعدي. ومن
المهم بصفة خاصة النظر في إمكانية فرض حصص من اللاجئين إلى البلدان التي
تنص صراحة على أنها لا أحبها، بسبب الظروف التي ستواجه المهاجرين. ان
من الحلول الممكنة لخفض حصة كبيرة من أموال الاتحاد الأوروبي، وأيضا لأمور
أخرى من الهجرة، المنصوص عليها هذه الدول، وتكريسه لأولئك الذين نرحب
اللاجئين، واستخدامها لدعم أنشطة استقبال المهاجرين. حاليا
في بروكسل تدرس مشروع قانون من شأنه أن يسمح للتغلب على معاهدة دبلن، من
خلال تنفيذ آلية من شأنها أن تسمح للاكتتاب المستمر للاجئين من خلال الحصص
التي سيتم توفيرها لكل دولة. يبدو
الاقتراح أن تكون معقولة لأنها يمكن أن تحمل لتسريع وجهة اللاجئين في إطار
معين، والتي تسعى أولا لتجنب المشاق التي يضطر فيها المهاجرون للوصول إلى
وجهاتهم وإعطاء الحل العضوية حيث يمكن أن تشارك مشكلة جميع الدول الأعضاء في الاتحاد. ويتميز
هذا الخط بخط تميزت التضامن والمساعدة المتبادلة بين الدول والتي تقوم بها
ألمانيا، التي قالت إنها مستعدة لقبول جميع اللاجئين السوريين، احتجاجات
ومع ذلك، فقد دفعت توافرها من الولايات الألمانية من ' الشرق، يرون التدفق المتزايد للمهاجرين على أراضيها، محملا برلين أن يكون السبب. طريق
البلقان، في الواقع، يبدو أسهل للوصول إلى الدولة الألمانية ويقدم أقل
مخاطر عبور عن طريق البحر، من تركيا إلى اليونان هو بالتأكيد أقل خطورة من
الوصول الى ايطاليا من شواطئ شمال أفريقيا. في
نفس الوقت يجب أن يكون بدأ ما يسمى المرحلة الثانية من البعثة البحرية
التي تعمل حاليا في البحر المتوسط والذي يتضمن الخيار العسكري ضد
المتاجرين في المياه الدولية. المخاطر
المرتبطة بهذا الخيار هي للحصول على ردود فعل الدول الساحلية، حتى إذا تم
توفير عملية حصرا خارج المياه الإقليمية والعصابات الذين يديرون الاتجار
بالبشر، غالبا ما تكون مرتبطة الجماعات الإسلامية المتطرفة. هذا قد خلق حالة من الاستعداد الدائم في المياه قبالة البلاد الإيطالية، مع عدم وجود ضمان لضرب منظمة مركزية من هذه الظاهرة. يمكن
أن الجانب الإنفاذ، ومع ذلك، وتخفيف الضغط على البلدان الساحلية، وخاصة
إيطاليا، وتحويل تدفقات الهجرة إلى طرق البلقان، مما أدى إلى تفاقم الموقف
السلبي لبلدان أوروبا الشرقية. وفي هذا الصدد تقرر مساواة المجر إلى اليونان وإيطاليا لوضع تفضيلي للاجئين. وأخيرا
تم التمست أثينا وروما افتتاح مراكز تحديد وقياس بالفعل المتوقع على نطاق
واسع، ولكن ذلك لم ينفذ لأسباب الطوارئ، أن العقبات التي وضعتها معاهدة
دبلن، فرض أول دولة في الاتحاد الأوروبي الذي
يسجل المهاجر للقيام بنفس يقيمون على أراضيها، وهي القاعدة التي يعاقب
ايات الحدود الجنوبية، وبالفعل تعمل على نطاق واسع في عمليات الإنقاذ، بدعم
ضئيلة أو معدومة من بروكسل.
venerdì 28 agosto 2015
L'Unione Europea in difficoltà con una percentuale minima di migranti
Mentre il dramma degli immigrati continua con le sue vittime, che non paiono mai finire, ed alimenta le polemiche tra gli stati europei, che non trovano soluzioni, sebbene siano trai più ricchi del pianeta, occorre fare il punto della situazione generale, confrontando i dati dell’accoglienza nelle altre nazioni, al di fuori del vecchio continente, per esaminare con i giusti criteri e termini di paragone, quella che in Europa viene definita emergenza. Guardando le cifre dell’accoglienza degli altri paesi risulta subito chiaro come l’unica emergenza che dovrebbe gestire l’Europa è quella di salvare i disperati in arrivo, cioè di impedire i naufragi e le condizioni pessime di viaggio, non certo i momenti successivi, per i quali basterebbe una organizzazione ed una coordinazione comune e non lasciata, nel migliore dei casi, alla buona volontà di qualche nazione singola. Per comprendere bene i termini del problema occorre ricordare che la guerra siriana è iniziata nei primi mesi del 2011 e, fino ad ora, ha prodotto oltre quattro milioni di persone che sono state costrette a fuggire dal loro paese. La previsione per la fine dell’anno in corso è che il valore complessivo di questa cifra sarà di 4.270.000 persone; per completare l’analisi quantitativa di quanto ha causato la tragedia siriana si deve aggiungere che gli sfollati all’interno del paese ammonta a 7,6 milioni di persone. Chiaramente questi numeri non riguardano l’Europa, se non in minima parte. In Turchia gli sfollati siriani sono 1,9 milioni, in Libano sono 1,1 milioni e perfino Giordania ed Egitto accolgono più migranti che l’intera Europa. Nel vecchio continente, infatti, quest’anno sono arrivate 292.000 persone, che confrontate alla popolazione totale, di 508 milioni di abitanti, rappresentano una quota molto bassa, che si potrebbe facilmente accogliere con una programmazione efficace, risparmiando tragici lutti, sofferenze ed occasioni di facile propaganda per i populisti. Certo la reciproca diffidenza tra i paesi membri, associata ad una pessima disponibilità, dovuta al razzismo, spesso opportunista, di parti consistenti dei tessuti sociali europei, non ha facilitato le cose, ma, appunto per questo, una previsione di quanto sarebbe accaduto, avrebbe favorito una soluzione globale, che fosse, magari, partita direttamente da Bruxelles. Proprio la mancanza della capacità di prevedere gli attuali scenari, deve fare riflettere sulla necessità di una riorganizzazione delle strutture dell’Unione Europea, che non sono state all’altezza e devono essere senz’altro adeguate. A questo è seguita la mancanza di organizzazione unitaria, condizionata dallo scarso peso politico di Bruxelles e dalla rivalità tra gli stati, che forti di trattati anacronistici, come quello di Dublino, hanno intrapreso un pericoloso rimbalzo del problema da una latitudine all’altra. Nel mezzo nono sono mancati scenari di puro cinismo, come quello ungherese, che dovrebbe essere sanzionato in modo esemplare. Una delle obiezioni che può essere fatta a questo ragionamento è che non tutti i migranti sono siriani o comunque, che fuggono da uno scenario di guerra. Spesso si sente dire, in maniera opportunistica ed ipocrita, che l’accoglienza è giusta soltanto per chi fugge da situazioni di guerra, ma se questo fosse vero, l’Europa avrebbe potuto accogliere più siriani da molto tempo prima; in questo senso l’unica decisione esemplare, anche se tardiva è stata quella tedesca, che, aggirando il trattato di Dublino, ha promesso l’accoglienza ai tutti i siriani sul suolo della Germania. In relazione alle ragioni che costringono gli altri migranti ad affrontare viaggi infiniti e spesso mortali, pur non avendole gravità di una guerra in corso, appaiono altrettanto gravi: carestie, discriminazioni religiose, presenza dello Stato islamico, assenza di garanzie e diritti civili, sembrano motivazioni più che sufficienti per accogliere persone in chiara difficoltà, destinando risorse, tutto sommato limitate se raccolte e razionalizzate nell’insieme dei membri europei. Piuttosto l’Europa farebbe bene a domandarsi del perché le ondate migratorie sono sempre maggiori, seppure contenute rispetto ai dati precedentemente esaminati. La risposta, nella sua ovvietà è disarmante: lo scarso valore politico dell’Unione unito alla mancata azione, sia diplomatica, che militare, oltre all’incapacità di essere promotrice di una azione internazionale, ha penalizzato i territori più vicini, come era facile prevedere. Senza un ruolo da protagonista, che Bruxelles deve essere capace di crearsi da sola, per l’Europa scenari di questo tipo si ripeteranno e saranno subiti passivamente di nuovo.
The European Union struggling with a minimum percentage of migrants
As
the drama of immigrants continues with his victims, who do not seem to
never end, and feeds the controversy between European states, which do
not find solutions, although you draw the richest on the planet, we must
take stock of the overall situation, comparing the data of
acceptance in other countries, outside of the old continent, to examine
with the proper criteria and benchmarks, one in Europe which is called
emergency. Looking
at the figures of acceptance of other countries will be obvious as the
only emergency that should handle Europe is to save the desperate
coming, that is to prevent shipwrecks and the poor condition of travel,
not the moments that followed, for
which an organization would suffice and a common coordination and not
left, in the best case, the good will of some single nation. To
fully understand the terms of the problem should be noted that the
Syrian war began in early 2011 and, until now, has produced more than
four million people have been forced to flee their country. The forecast for the end of this year is that the total value of this figure will be 4.27 million people; to
complete the quantitative analysis of what caused the tragedy of Syria
must be added that those displaced within the country amounts to 7.6
million people. Clearly, these numbers do not concern Europe, if not in small part. In
Turkey the displaced Syrians are 1.9 million, 1.1 million are in
Lebanon and even Jordan and Egypt welcomes more migrants than the whole
of Europe. In
Europe, in fact, this year 292,000 people came, which compared with the
total population of 508 million inhabitants, represent a very low
altitude, which could easily accommodate with effective programming,
saving tragic deaths, suffering and opportunities easy for populist propaganda. Certainly
the mutual distrust between the member countries, coupled with a very
bad availability, due to racism, often opportunistic, large parts of the
social fabric of Europe, did not facilitate things, but, for that very
reason, a prediction of what would happen, would It favored a global solution, which was, perhaps, the game directly from Brussels. The
lack of ability to predict the current scenarios, should make us
reflect on the need for a reorganization of the structures of the
European Union, which fell short and should certainly be appropriate. This
was followed by the lack of unified organization, conditioned by the
lack of political clout in Brussels and rivalry among states, that
stronger treated anachronistic, such as Dublin, have embarked on a
dangerous rebound of the problem from one latitude to another. In
the middle of the ninth they lacked scenarios pure cynicism, as the
Hungarian, who should be punished in an exemplary manner. One
of the objections that may be made to this reasoning is that not all
migrants are Syrian or otherwise, fleeing a war scenario. It
is often said, on an opportunistic and hypocritical, that the welcome
is just right for those fleeing from situations of war, but if this were
true, Europe could accommodate more Syrians from long ago; in
this sense, the only decision exemplary, although late was the German,
who, bypassing the Treaty of Dublin, has promised to accommodating all
Syrians on the soil of Germany. In
relation to the reasons that force the other migrants to face endless
journeys and often fatal, while failing severity of a war going on,
appear just as serious: famine, religious discrimination, the presence
of the Islamic state, the absence of guarantees and civil rights, seem
reasons more
than enough to accommodate people in clear difficulty, allocating
resources, relatively limited if collected and rationalized in all the
European members. Rather,
Europe would do well to ask why the migration flows are increasing,
albeit contained compared to the data previously reviewed. The
answer, in its obviousness is disarming: the low value attached to the
Union's political inaction, is a diplomatic, military, over an inability
to be a promoter of the international action, has affected the
territories closer together, as it was easy to predict . Without
a leading role, that Brussels must be able to create alone, for Europe
these scenarios will be repeated and will be suffered passively again.
La Unión Europea lucha con un porcentaje mínimo de los migrantes
A
medida que el drama de los inmigrantes continúa con sus víctimas, que
no parecen no tener fin, y alimenta la controversia entre los Estados
europeos, que no encuentran soluciones, aunque se dibuja el más rico del
planeta, tenemos que hacer un balance de la situación general, la
comparación de los datos de
aceptación en otros países, fuera del viejo continente, para examinar
con los criterios y puntos de referencia apropiados, uno en Europa que
se llama de emergencia. En
cuanto a las cifras de aceptación de otros países será obvio como la
única emergencia que debe manejar Europa es salvar a venir los
desesperados, esto es para evitar naufragios y el mal estado de los
viajes, no los momentos que siguieron, por
el cual una organización sería suficiente y una coordinación común y no
a la izquierda, en el mejor de los casos, la buena voluntad de algunos
sola nación. Para
entender completamente los términos del problema hay que señalar que la
guerra siria comenzó a principios de 2011 y, hasta ahora, ha producido
más de cuatro millones de personas se han visto obligadas a huir de su
país. La previsión para el final de este año es que el valor total de esta cifra será 4,27 millones de personas; para
completar el análisis cuantitativo de la causa de la tragedia de Siria
hay que añadir que las personas desplazadas dentro del país asciende a
7,6 millones de personas. Claramente, estas cifras no se refieren a Europa, si no en pequeña parte. En
Turquía los sirios desplazados son 1,9 millones, 1,1 millones están en
el Líbano e incluso Jordania y Egipto da la bienvenida a más inmigrantes
que el conjunto de Europa. En
Europa, de hecho, este año 292.000 personas vinieron, que en
comparación con la población total de 508 millones de habitantes,
representan una altitud muy baja, lo que podría acomodar fácilmente con
una programación eficaz, ahorrando muertes trágicas, el sufrimiento y
las oportunidades fácil para la propaganda populista. Ciertamente,
la desconfianza mutua entre los países miembros, junto con una muy mala
disponibilidad, debido al racismo, la gran parte menudo oportunistas,
del tejido social de Europa, no facilitó las cosas, pero, por eso mismo,
una predicción de lo que iba a pasar, lo haría Es partidario de una solución global, que fue, tal vez, el juego directamente desde Bruselas. La
falta de capacidad de predecir los escenarios actuales, debería
hacernos reflexionar sobre la necesidad de una reorganización de las
estructuras de la Unión Europea, que cayeron a corto y ciertamente debe
ser apropiado. Esto
fue seguido por la falta de organización unificada, condicionada por la
falta de peso político en Bruselas y la rivalidad entre los Estados,
que más fuerte tratados anacrónica, como Dublín, se han embarcado en un
rebote peligroso del problema de una latitud a otra. En el medio de la novena carecían escenarios cinismo puro, como el húngaro, que deben ser castigados de manera ejemplar. Una
de las objeciones que se pueden hacer con este razonamiento es que no
todos los migrantes son de Siria o de otra manera, huyendo de un
escenario de guerra. Se
dice a menudo, en una oportunista e hipócrita, que la acogida es justo
para las personas que huyen de situaciones de guerra, pero si esto fuera
cierto, Europa podría dar cabida a más sirios desde hace mucho tiempo; en
este sentido, la única decisión ejemplar, aunque tarde fue el alemán,
que, sin pasar por el Tratado de Dublín, se ha comprometido a acoger
todos los sirios en el suelo de Alemania. En
relación con las razones que obligan a los otros migrantes para
enfrentar los viajes interminables y con frecuencia mortal, mientras que
no gravedad de una guerra en marcha, aparecerá tan grave: el hambre, la
discriminación religiosa, la presencia del Estado islámico, la ausencia
de garantías y de los derechos civiles, parecen razones más
que suficiente para dar cabida a las personas en dificultad clara, la
asignación de recursos, relativamente limitado si recogido y
racionalizado en todos los miembros europeos. Por
el contrario, Europa haría bien en preguntar por qué los flujos
migratorios están aumentando, aunque contenida en comparación con los
datos revisados previamente. La
respuesta, en su obviedad está desarmando: el valor político de baja de
la Unión, junto con la falta de acción, tanto diplomática y militar,
así como la incapacidad para estar a la vanguardia de la acción
internacional, que ha afectado a los territorios más cerca, ya que era
fácil de predecir . Sin
un papel de liderazgo, que Bruselas debe ser capaz de crear por sí
solo, para Europa se repetirán estos escenarios y se sufrieron
pasivamente de nuevo.
Die Europäische Union kämpft mit einem Mindestanteil von Migranten
Als
das Drama von Einwanderern weiterhin mit seinem Opfer, die nicht
scheinen, nie zu Ende, und speist die Kontroverse zwischen den
europäischen Staaten, die keine Lösungen finden, obwohl Sie die reichste
auf dem Planeten zu ziehen, müssen wir eine Bilanz der Gesamtlage zu
nehmen, den Vergleich der Daten Akzeptanz
in anderen Ländern außerhalb des alten Kontinents, um mit den richtigen
Kriterien und Benchmarks, eine in Europa genannt Notfall ist zu
untersuchen. Ein
Blick auf die Zahlen der Annahme des anderen Ländern auf der Hand, als
die einzige Notfall die Europa handhaben sollten, ist, um zu speichern
die verzweifelte kommt, ist, dass zu den Schiffswracks und der schlechte
Zustand der Reise, nicht die folgenden Momente zu vermeiden, ,
für die eine Organisation würde genügen, und eine gemeinsame
Koordination und nicht verlassen, im besten Fall, den guten Willen
einiger einzigen Nation. Um
die Bedingungen für das Problem vollständig zu verstehen sei darauf
hingewiesen, dass die syrische Krieg begann im Frühjahr 2011 und bis
jetzt produziert hat mehr als vier Millionen Menschen waren gezwungen,
ihr Land zu verlassen werden. Die Prognose für das Ende des Jahres ist, dass der Gesamtwert dieser Figur wird 4,27 Millionen Menschen; die
quantitative Analyse, was die Ursache der Tragödie von Syrien muss
hinzugefügt werden, dass diejenigen, innerhalb des Landes Vertriebenen
beträgt 7,6 Millionen Menschen zu vervollständigen. Klar, dass diese Zahlen nicht die Europa betreffen, wenn auch nicht in kleinen Teil. In
der Türkei die Vertriebenen Syrer sind 1,9 Millionen, 1,1 Millionen
sind im Libanon und auch Jordanien und Ägypten begrüßt mehr Migranten
als ganz Europa. In
Europa, in der Tat, in diesem Jahr 292.000 Menschen kamen, die,
verglichen mit der Gesamtbevölkerung von 508 Millionen Einwohnern
stellen eine sehr niedriger Höhe, die leicht mit einer effektiven
Programmierung unterbringen konnte, spart tragischen Tod, Leid und
Chancen einfach für populistische Propaganda. Sicherlich
das gegenseitige Misstrauen zwischen den Mitgliedsländern, verbunden
mit einem sehr schlechten Verfügbarkeit aufgrund von Rassismus, oft
opportunistisch, große Teile des sozialen Gefüges in Europa, nicht
erleichtern Dinge, aber, gerade aus diesem Grund, eine Vorhersage, was
passieren würde, würde Es begünstigt eine globale Lösung, die war vielleicht das Spiel direkt aus Brüssel. Die
mangelnde Fähigkeit, die aktuellen Szenarien vorherzusagen, müssen uns
über die Notwendigkeit für eine Reorganisation der Strukturen der
Europäischen Union, die kurz fiel und müssen sicherlich ausreichend. Dies
wurde durch das Fehlen von einheitlichen Organisation, durch den Mangel
an politischen Einfluss in Brüssel und der Rivalität zwischen den
Staaten bedingt gefolgt, dass eine stärkere behandelt anachronistisch
wie Dublin, haben sich auf eine gefährliche Rückprall des Problems von
einem Breitengrad zum anderen in Angriff genommen. In
der Mitte des neunten ihnen fehlte Szenarien reinen Zynismus, wie die
ungarische, die in beispielhafter Weise bestraft werden sollte. Einer
der Einwände, die zu dieser Argumentation gemacht werden kann, ist,
dass nicht alle Migranten syrischen oder auf andere Weise, auf der
Flucht ein Kriegsszenario. Es
wird oft gesagt, auf opportunistischer und heuchlerisch, dass der
Empfang ist genau das Richtige für diejenigen, auf der Flucht vor
Situationen von Krieg, aber wenn das wahr wäre, könnte Europa mehr Syrer
von vor langer Zeit unterzubringen; in
diesem Sinne ist die einzige Entscheidung, die beispielhafte, wenn auch
spät war der Deutsche, der unter Umgehung des Vertrags von Dublin, hat
zuvor alle Syrer auf dem Boden der Deutschland zugesagt. In
Bezug auf die Gründe, die die anderen Migranten zwingen, endlose
Fahrten und oft tödliche Gesicht, während andernfalls die Schwere eines
Krieges geht, erscheint genauso ernst: Hunger, religiöse
Diskriminierung, die Präsenz der islamischen Staat, das Fehlen von
Garantien und Bürgerrechte, scheinen Gründen mehr
als genug, um die Menschen in Schwierigkeiten, klar unterzubringen, die
Zuweisung von Ressourcen, relativ begrenzt, wenn gesammelt und in allen
europäischen Mitgliedern rationalisiert. Vielmehr
würde Europa gut daran tun, fragen, warum die Migrationsströme nehmen
zu, wenn auch im Vergleich zu den Daten, die vorher überprüft enthalten.
Die
Antwort, in ihrer Offensichtlichkeit ist entwaffnend: der niedrige Wert
für politische Untätigkeit der Union angebracht, sowohl diplomatische
und militärische sowie die Unfähigkeit, an der Spitze der
internationalen Aktion zu sein, hat die Gebiete betroffen sind näher
zusammen, wie es war schwer zu deuten, . Ohne
eine führende Rolle, dass Brüssel muss in der Lage, allein zu schaffen,
für Europa diese Szenarien wird wiederholt und werden passiv wieder
erlitt sein.
L'Union européenne aux prises avec un pourcentage minimum de migrants
Comme
le drame des immigrants continue avec ses victimes, qui ne semblent pas
à ne jamais finir, et alimente la controverse entre les Etats
européens, qui ne trouvent pas de solutions, même si vous dessinez le
plus riche de la planète, nous devons faire le point de la situation
globale, en comparant les données d'acceptation
dans d'autres pays, en dehors du vieux continent, à examiner avec les
critères et repères appropriés, l'un en Europe qui est appelé d'urgence.
En
regardant les chiffres de l'acceptation des autres pays sera évident
que la seule urgence qui doit gérer l'Europe est de sauver les
désespérés à venir, qui est de prévenir les naufrages et le mauvais état
du Voyage, et non pas les moments qui ont suivi, pour
lequel une organisation suffirait et une coordination commune et non à
gauche, dans le meilleur des cas, la bonne volonté de certains nation
unique. Pour
bien comprendre les termes du problème devrait être noté que la guerre
syrienne a commencé au début de 2011 et, jusqu'à présent, a produit plus
de quatre millions de personnes ont été forcées de fuir leur pays. Les prévisions pour la fin de cette année est que la valeur totale de ce chiffre sera de 4,27 millions de personnes; de
compléter l'analyse quantitative de ce qui a causé la tragédie de la
Syrie doit être ajouté que les personnes déplacées dans le pays équivaut
à 7,6 millions de personnes. De toute évidence, ces chiffres ne portent pas sur l'Europe, sinon dans petite partie. En
Turquie, les Syriens déplacés sont 1,9 million, 1,1 millions sont au
Liban et même Jordanie et l'Egypte accueille plus de migrants que
l'ensemble de l'Europe. En
Europe, en effet, cette année, 292.000 personnes sont venues, ce qui
comparativement à la population totale de 508 millions d'habitants,
représentent une très basse altitude, ce qui pourrait facilement
accueillir avec une programmation efficace, sauvant décès tragiques, la
souffrance et opportunités facile pour la propagande populiste. Certes,
la méfiance mutuelle entre les pays membres, couplé avec une très
mauvaise disponibilité, en raison du racisme, souvent opportunistes, de
grandes parties de la structure sociale de l'Europe, n'a pas facilité
les choses, mais, pour cette raison même, une prédiction de ce qui se
passerait, serait Il est favorable à une solution globale, qui était peut-être le match directement à partir de Bruxelles. Le
manque de capacité à prédire les scénarios actuels, devrait nous faire
réfléchir sur la nécessité d'une réorganisation des structures de
l'Union européenne, qui sont tombés à court et devons être tout à fait
correct. Cela
a été suivi par le manque d'organisation unifiée, conditionné par le
manque de poids politique à Bruxelles et la rivalité entre les Etats,
qui plus forte traités anachronique, comme Dublin, ont entamé un rebond
dangereux du problème d'une latitude à l'autre. Dans
le milieu du neuvième qu'ils manquaient scénarios pur cynisme, que la
Hongrie, qui devraient être punis de manière exemplaire. Une
des objections qui peuvent être apportées à ce raisonnement est que
tous les migrants sont syrienne ou autrement, fuyant un scénario de
guerre. Il
est souvent dit, sur un opportuniste et hypocrite, que l'accueil est
juste pour ceux qui fuient des situations de guerre, mais si cela était
vrai, l'Europe pourrait accueillir plus de Syriens d'il ya longtemps; En
ce sens, la seule décision exemplaire, même si la fin était l'Allemand,
qui, en contournant le traité de Dublin, a promis d'accueillir tous les
Syriens sur le sol de l'Allemagne. En
ce qui concerne les raisons qui forcent les autres migrants pour faire
face à des voyages interminables et souvent fatale, tout en omettant la
gravité d'une guerre en cours, apparaît tout aussi grave: la famine, la
discrimination religieuse, la présence de l'Etat islamique, l'absence de
garanties et de droits civils, semblent raisons plus
que suffisant pour accueillir les personnes en difficulté clair,
l'allocation des ressources, relativement limité si elles sont
recueillies et rationalisée dans tous les pays européens membres. Au
contraire, l'Europe ferait bien de se demander pourquoi les flux
migratoires sont en augmentation, bien que contenue par rapport aux
données déjà examinées. La
réponse, dans son évidence est désarmante: la faible valeur attachée à
l'inaction politique de l'Union, à la fois diplomatique et militaire,
ainsi que l'incapacité à être à la pointe de l'action internationale, a
affecté les territoires rapprocher, comme il était facile de prédire . Sans
un rôle de premier plan, que Bruxelles doit être en mesure de créer
seul, pour l'Europe ces scénarios seront répétées et seront subi
passivement à nouveau.
A União Europeia lutando com uma percentagem mínima de migrantes
Como
o drama dos imigrantes continua com suas vítimas, que não parecem nunca
acabar, e alimenta a controvérsia entre Estados europeus, que não
encontram soluções, embora você desenhar o mais rico do planeta, temos
de fazer um balanço da situação global, comparando os dados de
aceitação em outros países, fora do velho continente, para examinar os
critérios e parâmetros de referência próprios, um na Europa, que é
chamado de emergência. Olhando
para os números de aceitação de outros países será óbvio como a única
emergência que deve lidar com a Europa é para salvar os desesperados que
vem, que é evitar que naufrágios e as más condições das viagens, e não
os momentos que se seguiram, para
o qual uma organização seria suficiente e uma coordenação comum e não
deixou, no melhor dos casos, a boa vontade de alguns única nação. Para
entender completamente os termos do problema deve-se notar que a guerra
síria começou no início de 2011 e, até agora, já produziu mais de
quatro milhões de pessoas foram forçadas a fugir do seu país. A previsão para o final deste ano é que o valor total deste valor será 4,27 milhões de pessoas; para
completar a análise quantitativa do que causou a tragédia da Síria deve
ser acrescentado que as pessoas deslocadas no interior do país eleva-se
a 7,6 milhões de pessoas. Claramente, esses números não dizem respeito a Europa, se não em pequena parte. Na
Turquia os sírios deslocados são 1,9 milhões, 1,1 milhões estão no
Líbano e até mesmo a Jordânia eo Egipto acolhe mais imigrantes do que
toda a Europa. Na
Europa, de fato, este ano 292.000 pessoas vieram, o que em comparação
com a população total de 508 milhões de habitantes, representam uma
altitude muito baixa, o que poderia facilmente acomodar com a
programação eficaz, economizando trágicas mortes, sofrimento e
oportunidades fácil para propaganda populista. Certamente,
a desconfiança mútua entre os países membros, juntamente com um muito
mau disponibilidade, devido ao racismo, muitas vezes oportunistas,
grande parte do tecido social da Europa, não facilitou as coisas, mas,
por isso mesmo, uma previsão do que iria acontecer, seria Favoreceu uma solução global, que foi, talvez, o jogo directamente a partir de Bruxelas. A
falta de capacidade de prever os cenários atuais, deve nos fazer
refletir sobre a necessidade de uma reorganização das estruturas da
União Europeia, que caíram curto e certamente deve ser apropriada. Isto
foi seguido pela falta de organização unificada, condicionada pela
falta de influência política em Bruxelas e rivalidade entre os Estados,
que mais forte tratado anacrônico, como Dublin, embarcaram em um rebote
perigoso do problema a partir de uma latitude para outra. No meio do nono lhes faltava cenários puro cinismo, como o húngaro, que devem ser punidos de forma exemplar. Uma
das objeções que possam ser feitas com este raciocínio é que nem todos
os migrantes são sírio ou de outra forma, fugindo de um cenário de
guerra. Costuma-se
dizer, em um oportunista e hipócrita, que o bem-vindo é o ideal para
aqueles que fogem de situações de guerra, mas se isso fosse verdade, a
Europa poderia acomodar mais sírios de há muito tempo; neste
sentido, a única decisão exemplar, apesar de tardia foi o alemão, que,
ignorando o Tratado de Dublin, prometeu acomodar todos os sírios no solo
da Alemanha. Em
relação às razões que forçam os outros migrantes a enfrentar jornadas
intermináveis e muitas vezes fatal, enquanto a falta de gravidade de
uma guerra em curso, aparecem apenas como sério: a fome, a discriminação
religiosa, a presença do Estado islâmico, a ausência de garantias e
direitos civis, parecem razões mais
do que suficiente para acomodar as pessoas em dificuldade clara,
alocação de recursos, relativamente limitada se recolhido e
racionalizada em todos os membros europeus. Pelo
contrário, a Europa faria bem em perguntar por que os fluxos
migratórios estão a aumentar, ainda que contida em comparação com os
dados previamente revisados. A
resposta, em sua obviedade é desarmante: o baixo valor ligado a inação
política da União, tanto diplomática e militar, bem como a incapacidade
de estar na vanguarda da acção internacional, afetou os territórios mais
próximos, como era fácil de prever . Sem
um papel de liderança, que Bruxelas deve ser capaz de criar sozinha,
para a Europa destes cenários se repetirá e será sofreu passivamente
novamente.
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