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giovedì 28 gennaio 2016
عدم المساواة المتغيرة في الانتخابات الأميركية
في
الفترة التي سبقت إلى الوجود الرئاسية ونجاح بيرني ساندرز تشير إلى أن
هناك فقط جزء من البلد الواقع فى امريكا حساسة للقدح شعوبي دونالد ترامب،
ولكن هناك أيضا جزء من الناخبين الذين يمكن أن نقدر أكثر تقدمية، ولدت من 'الحاجة إلى التغلب على عدم المساواة في النظام الأمريكي بسبب عدم المساواة الاجتماعية العميقة التي تميز بها. إنها
الرؤية التي يبدو أن تذهب أبعد من إدارة أوباما، وهو رأي لا شك فيه أن
ساهم بشكل حاسم في الانتخابات، لكن خرج بخيبة أمل في الحكومة التي وعدت
كثيرا وأبقى قصيرة. ومن
المؤكد أنه لا يمكن توجيه اللوم لفشل أوباما الكثير من برنامجه الانتخابي،
والناجمة عن الأغلبية الجمهورية في مجلسي الكونغرس الأميركي، ولكن العمل
من الرئيس المنتهية ولايته، لا سيما في بداية الفصل الدراسي الأول، قد ولدت
آمال كبيرة، خارج حدود البلاد، مثل الاعتقاد تأثير إيجابي، على الأقل في العالم الغربي، من سياسة للحد من عدم المساواة ونشر الحقوق. أوباما
نجحت جزئيا فقط في نيتها، مع تنفيذ نظام صحي يعتمد على وصول أوسع، ولكن
ليس لديه تجنب آثار نظام يقوم على القوة المالية للغاية، على الرغم من أنها
كانت قادرة على الحد بشكل كبير من البطالة. وعموما،
لم يكن رئاسة أوباما الصعيد المحلي المخيب للآمال للغاية، على الصعيد
الدولي هو فصل آخر، لكنه لم يستطع المحافظة على هذا المستوى العالي من
التوقعات التي ولدت، خصوصا بالنسبة لأولئك القطاعات الاجتماعية والسياسية
التي تنتظر تغييرا في اتجاه أكثر بلد التدريجي. على
هذا الأساس من مرشح بديل انتخابية هيلاري كلينتون ساندرز، حملته
الانتخابية على أساس، بدءا من هزيمة محققة لشرك المعترف بها من نصفه الأكثر
تفضيلا. ساندرز
يحفز ذلك الجزء من البلاد الذي يتطلب المزيد من إعادة التوزيع الاجتماعي،
وذلك بفضل توزيعا مختلفا للموارد، للبحث عن طريق نشر أكبر للحقوق
الاجتماعية والاقتصادية. من
الواضح أنه هو وجهة نظر بديلة، وليس فقط على أي مرشح الجمهوري، ولكن أيضا
لنفس كلينتون الذي، مع الاعتراف بصحة معظم حجج ساندرز، وتخشى أن توصيف يقم
بعيدا جدا من الحزب الديمقراطي. قد
يكون هذا الاعتراض صحيح أيضا، في بلد يرى مرشح مثل ترامب يكون نجاحا
كبيرا، ومع ذلك، لا الناخب ورقة رابحة يمكن إقناعهم بالتصويت الديمقراطي،
أيا كان المرشح المقترح، في حين ساندرز قد تضطر الى اقناع جزء كبير من "الاقبال على التصويت له، وخاصة بين الشباب. الحاجة
إلى مزيد من العدالة الاجتماعية هو شعور الذي تقومون به أكثر وأكثر وضوحا
في الولايات المتحدة ولا يقلل يعد من الممكن الخلط بينه وبين المثل
الشيوعية، ولكن هذا لا تظهر حتى على النقيض من المثل الأعلى للحلم
الأمريكي، اختراع في أكثر تحميها ضمان وجود وتطبيق الحقوق الاجتماعية والاقتصادية. والسؤال
هو إذا كانت الولايات المتحدة، ككل، على استعداد لهذه القضايا التي لا
يمكن إلا أن تشمل وجود أكبر للدولة، وأيضا مع زيادة في العبء الضريبي، أداة
ضرورية لتطبيق منطق إعادة التوزيع. وبالنظر
إلى الصعوبات التي تواجه أوباما يبدو من غير المرجح أن هذا السيناريو
سيحدث، ولكن البلاد بحاجة الى التغيير الكبير الذي لا يمكن أن يتم تشغيلها
من قبل أشخاص ينتمون إلى نادي الأقوياء، وهيلاري كلينتون، أرملة الرئيس
الأمريكي، اتضح أن . على
مدى السنوات القليلة المقبلة تحديات الولايات المتحدة، على الصعيد
الداخلي، فإنها لا يمكن أن تتصل توسيع الرفاه لتحقيق مجتمع أكثر عدلا، على
العكس، إذا اخترت، والطريقة الأخرى، فإنه قد يسبب توترات اجتماعية كبيرة،
لأن بلد
يتجلى أكثر وأكثر من ذلك الطلب لا هوادة فيها لمزيد من الضمانات لأمن
تمديد الديمقراطية الاقتصادية، وهذا هو علامة على مظهر من مظاهر وجود اتجاه
متزايد الأهمية في بلد يظهر عادة الاتجاهات العامة في السياسة. على
الرغم من أن ساندرز على الأرجح لن يصبح مرشح الحزب الديمقراطي، وبالتالي،
ولا حتى رئيس الولايات المتحدة، سيكون من المستحيل أن لا تأخذ بعين
الاعتبار المطالب المتزايدة الانتباه إلى الحد من عدم المساواة، ولا يمكن
أن فشلت الولايات المتحدة للتأثير على بقية العالم.
venerdì 22 gennaio 2016
La crisi dei migranti mette in evidenza le difficoltà per gestire il fenomeno da parte degli stati occidentali
Il problema dei rifugiati sta mettendo in crisi l'idea stessa dell’Unione Europea; questa tesi è quella sostenuta dal primo ministro della francia, ed è condivisa, seppure con analisi differenti, da un crescente numero di personalità politiche europee. Eppure il numero di migranti che riescono a raggiungere l’Europa è solo una minima parte se confrontato con quelli che risiedono nei campi profughi turchi, giordani e libanesi, per quanto riguarda i siriani, o con i numeri enormi ospitati nei campi profughi keniani, per la popolazione del Corno d’Africa. L’incapacità manifesta di gestire una emergenza che non è contenuta, ma che non dovrebbe preoccupare un continente dove ci sono le maggiori economie mondiali, risiede nella mancanza di prevenzione del fenomeno, che con una guerra in corso non doveva essere assente, nel perseguire, da parte dei singoli stati, interessi particolari, al di fuori della visione generale, di scarsa o nulla autorità dei vertici centrali europei e della mancanza di mutualità tra le nazioni stesse. Queste cause hanno determinato una percezione errata del fenomeno che si concretizza in una minaccia alle frontiere, anziché una emergenza umanitaria di grandi dimensioni. Se la soluzione individuata è, non solo la chiusura dello spazio europeo, ma anche dei confini statali all’interno dell’Unione Europea, appare chiaro come quello cercato sia soltanto un rimedio di breve periodo, destinato a non funzionare su tempi di maggiore estensione. Certamente connesso con il fenomeno dell’arrivo dei rifugiati vi sono percezioni negative che si sono acuite con i recenti attentati in Francia, la situazione difficile delle periferie belghe e francesi, i fatti di Colonia, dove si è evidenziata una distanza enorme tra la mentalità di alcuni profughi e quella europea, tuttavia, se si vuole partire da posizioni più ragionevoli è necessario sottolineare come la parte maggiore dei rifugiati sia venuta in pace per sfuggire a guerre e carestie, certamente il rapporto con la parte di islamici radicali, che sicuramente fa parte dei profughi, deve essere attentamente studiato per non permettere derive pericolose ed invasioni di campo controproducenti per tutti, così come la prevenzione nei confronti dei soggetti pericolosi deve comprendere livelli di attenzione sempre più alti negli organismi di polizia, sopratutto con operazioni di intelligence, anche in collaborazione con gli stati arabi, ma si tratta di effetti collaterali, certamente gravi ed importanti, che possono essere risolti con una maggiore preparazione delle forze di sicurezza, capace di colmare le lacune evidenziate con il successo degli episodi violenti. Queste difficoltà, che non devono essere sottovalutate, ma neppure ingigantite, sono superabili tecnicamente, meno facile è affrontare con successo le rispettive diffidenze che sono presenti tra gli stati ed impediscono una gestione unitaria ed organica del fenomeno dei profughi. Le maggiori difficoltà, sono infatti dal punto di vista politico e travalicano anche i confini europei, giacché non si può limitare la gestione del problema alle nazioni dell’Europa occidentale o degli stati che confinano, in altri continenti, con le zone di crisi. Risulta significativo che più ci si dirige ad est, in Europa, più l’atteggiamento di avversione contro i profughi sembra crescere, sia all’interno dell’Unione Europea, che di altri stati, anche importanti come la Russia, che ha più volte affermato che il problema dei profughi non la riguarda. Del resto anche gli Stati Uniti, che hanno accolto un numero molto limitato di profughi siriani, sembrano restii ad aumentare gli arrivi dei profughi per alleggerire gli altri paesi. Il Segretario di stato americano, Kerry, guarda piuttosto ad aumentare gli stanziamenti globali per gli aiuti umanitari cercando di portare il budget da 10.000 a 13.000 milioni di euro ed attraverso questi di incrementare il numero dei paesi in grado di dare asilo ai rifugiati, senza chiarire le intenzioni degli USA a questo riguardo. La strategia della Casa Bianca sembra però ricalcare quella dell’Unione Europea, che consiste in dare aiuti finanziari a quegli stati, non sul suo territorio, che si prestano a fornire asilo ai migranti. L’occidente adotta così una linea comune di bloccare il traffico dei rifugiati fornendo una alternativa in altri paesi, si tratta del riconoscimento della assoluta mancanza di capacità politica di gestire il fenomeno, a cui si cerca di rimediare delegando altri tramite pagamento in denaro mascherato da aiuto umanitario. Ci si sarebbe attesi di più da quei paesi che si definiscono civili e che hanno grosse responsabilità per non avere fermato in tempo il conflitto siriano.
The crisis of migrants highlights the difficulties for managing immigration as part of the Western states
The refugee problem is undermining the very idea of the European Union; This
thesis is supported by the Prime Minister of France, and is shared,
albeit with different analysis, by a growing number of European
politicians. Yet
the number of migrants who make it to Europe is only a fraction
compared to those residing in refugee camps Turks, Jordanians and
Lebanese, as far as the Syrians, or with huge numbers in refugee camps
Kenyans, for the population of the Horn of Africa. The
manifest inability to manage an emergency that is not contained, but
that should not worry about a continent where we are the world's largest
economies, is the lack of prevention of the phenomenon, with a war
going on that was not to be absent, in pursuing, by
individual states, special interests, outside the general view, of
little or no authority of the central European leaders and the lack of
mutuality between the nations themselves. These
causes have led to a mistaken perception of the phenomenon that
translates into a threat to the borders, rather than a humanitarian
emergency large. If
the identified solution is not only the closure of the European area,
but also state borders within the European Union, it is clear that what
is sought only a short-term remedy, not intended to run on time of
greater extension. Certainly
connected with the phenomenon of the arrival of the refugees there are
negative perceptions that have become more acute with the recent attacks
in France, the plight of the Belgian and French suburbs, the facts of
Cologne, where he highlighted a huge distance between the mentality of some
refugees and that of Europe, however, if you want to start from
positions more reasonable it is necessary to emphasize that the greater
part of refugees has come in peace to escape war and famine, certainly
the relationship with the part of radical Islamists, that certainly is
part refugees,
must be carefully designed not to allow drifting dangerously and pitch
invasions counterproductive for all, as well as prevention against
dangerous individuals should include attention levels and higher levels
in the bodies of police, especially with intelligence operations, even
in cooperation
with the Arab states, but these side effects, certainly serious and
important, which can be resolved with greater preparation of the
security forces, able to fill the gaps revealed by the success of the
violent incidents. These
difficulties, which must not be underestimated, but neither
exaggerated, can be overcome technically, it is less easy to deal
successfully with their suspicions that there are between states and
prevent a unified management and organic phenomenon of refugees. The
major difficulties are in fact from the political point of view and
also extend beyond Europe's borders, since you can not limit the
management of the problem to the nations of Western Europe or the states
that border, in other continents, with the crisis areas. It
is more significant that we head to the east, in Europe, more than the
attitude of aversion to the refugees seems to grow, both within the
European Union, that of other states, also important as Russia, which
has repeatedly stated that the refugee issue does not concern you. Moreover,
even the United States, which has received a very limited number of
Syrian refugees, seem reluctant to increase the arrivals of refugees to
alleviate other countries. The
Secretary of State, Kerry, looks rather to increase overall spending
for humanitarian aid trying to bring the budget 10 to 13 billion euro
and through them to increase the number of countries able to grant
asylum to refugees, without clarifying the intentions of the US in this regard. The
White House strategy seems however be similar to that of the European
Union, which consists in giving financial aid to those states, not on
its territory, which are suitable to provide asylum to migrants. The
West thus adopts a common line to block traffic of refugees by
providing an alternative in other countries, it is the recognition of
the absolute lack of political capacity to manage the phenomenon, in
which you try to remedy delegating other payment in money disguised as humanitarian aid. One
would have expected more from those countries who call themselves civil
and have great responsibility for not having stopped in time the Syrian
conflict.
La crisis de los migrantes destaca las dificultades para la gestión de la inmigración como parte de los estados del oeste
El problema de los refugiados está socavando la idea misma de la Unión Europea; Esta
tesis es apoyada por el primer ministro de Francia, y es compartido,
aunque con diferentes análisis, por un número cada vez mayor de los
políticos europeos. Sin
embargo, el número de inmigrantes que llegan a Europa es sólo una
fracción en comparación con los que viven en campos de refugiados
turcos, jordanos y libaneses, en cuanto a los sirios, o con un gran
número en campos de refugiados kenianos, por la población del Cuerno de África. La
manifiesta incapacidad para gestionar una emergencia que no está
contenido, pero que no debe preocuparse por un continente donde estamos
economías más grandes del mundo, es la falta de prevención del fenómeno,
con una guerra que no iba a estar ausente, en la búsqueda, por
los estados individuales, intereses especiales, fuera de la visión
general, de poca o ninguna autoridad de los líderes de Europa central y
la falta de reciprocidad entre las propias naciones. Estas
causas han llevado a una percepción errónea del fenómeno que se traduce
en una amenaza para las fronteras, en lugar de una emergencia
humanitaria de gran tamaño. Si
la solución identificada no sólo es el cierre del espacio europeo, sino
también las fronteras estatales en la Unión Europea, está claro que lo
que se busca solamente un remedio a corto plazo, no previsto para
funcionar en época de mayor extensión. Sin
duda relacionada con el fenómeno de la llegada de los refugiados
existen percepciones negativas que se han vuelto más agudo con los
recientes ataques en Francia, la difícil situación de los suburbios
belgas y franceses, los hechos de la Colonia, donde destacó una enorme
distancia entre la mentalidad de algunos
refugiados y la de Europa, sin embargo, si desea iniciar desde
posiciones más razonable que hay que destacar que la mayor parte de los
refugiados ha llegado en paz para escapar de la guerra y el hambre, sin
duda, la relación con la parte de los islamistas radicales, que sin duda
es parte los
refugiados, debe ser cuidadosamente diseñado para no permitir la deriva
peligrosamente y las invasiones de tono contraproducentes para todos,
así como la prevención contra individuos peligrosos debe incluir los
niveles de atención y niveles más altos en los cuerpos de policía, sobre
todo con operaciones de inteligencia, incluso en cooperación
con los países árabes, pero estos efectos secundarios, sin duda graves e
importantes, que se pueden resolver con una mayor preparación de las
fuerzas de seguridad, capaz de llenar las lagunas reveladas por el éxito
de los incidentes violentos. Estas
dificultades, que no deben ser subestimados, pero no exagerado, pueden
superarse técnicamente, es más difícil de tratar con éxito con sus
sospechas de que existen entre los estados y evitar una gestión
unificada y el fenómeno orgánico de los refugiados. Las
principales dificultades son, de hecho, desde el punto de vista
político y también se extienden más allá de las fronteras de Europa, ya
que no puede limitar la gestión del problema de las naciones de Europa
Occidental o los Estados que las fronteras, en otros continentes, con
las zonas de crisis. Es
más significativo que nos dirigimos hacia el este, en Europa, más de la
actitud de aversión a los refugiados parece crecer, tanto en la Unión
Europea, la de otros estados, también importantes como Rusia, que ha
declarado en repetidas ocasiones que la cuestión de los refugiados no es asunto tuyo. Además,
incluso los Estados Unidos, que ha recibido un número muy limitado de
refugiados sirios, parece reacio a aumentar las llegadas de refugiados
para aliviar otros países. El
Secretario de Estado, Kerry, parece más bien a aumentar el gasto global
de la ayuda humanitaria tratando de llevar el presupuesto de 10 hasta
13 mil millones euro y por medio de ellos para aumentar el número de
países capaces de conceder asilo a los refugiados, sin aclarar las intenciones de los EE.UU. en este sentido. Sin
embargo, la estrategia de la Casa Blanca parece ser similar a la de la
Unión Europea, que consiste en dar ayuda financiera a los estados, y no
en su territorio, que son adecuados para proporcionar asilo a los
migrantes. Así,
el West adopta una línea común para bloquear el tráfico de los
refugiados proporcionando una alternativa en otros países, es el
reconocimiento de la absoluta falta de capacidad política para gestionar
el fenómeno, en el que intenta poner remedio a la delegación de otro
pago en dinero disfrazado ayuda humanitaria. Uno
habría esperado más de aquellos países que se dicen civil y tener una
gran responsabilidad por no haber detenido a tiempo el conflicto sirio.
Die Krise von Migranten unterstreicht die Schwierigkeiten für die Verwaltung von Einwanderung als Teil der westlichen Staaten
Das Flüchtlingsproblem untergräbt die Idee der Europäischen Union; Diese
These wird durch den Premierminister von Frankreich unterstützt und
gemeinsam genutzt wird, wenn auch mit unterschiedlichen Analysen, die
von einer wachsenden Zahl von europäischen Politikern. Doch
die Zahl der Migranten, die nach Europa machen nur einen Bruchteil im
Vergleich zu denen, die in Flüchtlingslagern Türken, Jordanier und
Libanesen, soweit die Syrer oder mit großen Zahlen in den
Flüchtlingslagern Kenianer, für die Bevölkerung am Horn von Afrika. Das
Manifest Unfähigkeit, einen Notfall, die nicht enthalten ist, zu
verwalten, aber das sollte nicht zu einem Kontinent, wo wir größten
Volkswirtschaften der Welt zu kümmern, ist der Mangel an Prävention des
Phänomens, mit ein Krieg das war nicht zu fehlen, bei der Verfolgung, von
den einzelnen Staaten, besondere Interessen, außerhalb der allgemeine
Ansicht, der wenig oder gar keine Autorität der zentralen europäischen
Staats- und Regierungschefs und der Mangel an Gemeinsamkeit zwischen den
Nationen selbst. Diese
Ursachen haben zu einer falschen Wahrnehmung der Erscheinung, die zu
einer Bedrohung bis zu den Grenzen, sondern als eine humanitäre Notlage
großen übersetzt geführt. Wenn
der identifizierte Lösung ist nicht nur die Schließung des europäischen
Raums, aber auch Staatsgrenzen innerhalb der Europäischen Union ist es
klar, dass das, was nur eine kurzfristige Lösung, nicht dazu gedacht,
auf Zeit der größere Ausdehnung laufen gesucht. Sicher
mit dem Phänomen der Ankunft der Flüchtlinge verbunden gibt es negative
Wahrnehmungen, die sich weiter verschärft mit den jüngsten Anschlägen
in Frankreich, die Notlage der belgischen und Französisch Vorstädte, die
Fakten zu Köln, wo er markiert einen großen Abstand zwischen der
Mentalität haben einige
Flüchtlinge und Europas, jedoch sinnvoller ist es notwendig, wenn Sie
von Positionen beginnen möchte betonen, dass der größte Teil der
Flüchtlinge in Frieden gekommen, um Krieg und Hunger, sicherlich die
Beziehung mit dem Teil der radikalen Islamisten, die sicherlich ist Teil
entkommen Flüchtlinge
müssen sorgfältig konzipiert werden, nicht zuzulassen, treiben
gefährlich und Pitch Invasion kontraproduktiv für alle, sowie Prävention
gegen gefährliche Individuen sollten ihr Augenmerk Niveaus und höheren
Ebenen in den Körpern der Polizei gehören, vor allem mit
Geheimdienstoperationen, auch in Zusammenarbeit
mit den arabischen Staaten, aber diese Nebenwirkungen, Sicherheit ernst
und wichtig, die mit größerer Aufstellung von Sicherheitskräften
aufgelöst werden kann, in der Lage, die Lücken durch den Erfolg der
gewalttätigen Zwischenfälle aufgedeckt zu füllen. Diese
Schwierigkeiten, die nicht unterschätzt werden darf, aber weder
übertrieben, kann technisch überwunden werden, ist es weniger leicht,
mit ihren Verdacht in den Griff bekommen, dass es zwischen den Staaten
und verhindern, dass eine einheitliche Verwaltung und organischen
Phänomen der Flüchtlinge. Die
Hauptschwierigkeiten sind in der Tat von der politischen Sicht und auch
über Europas Grenzen hinaus zu verlängern, da Sie den Umgang mit dem
Problem nicht zu begrenzen, um den Nationen Westeuropa oder den Staaten,
die Grenze, in anderen Kontinenten, mit den Krisengebieten. Es
ist bezeichnend, dass wir den Kopf nach Osten, in Europa, mehr als die
Haltung der Abneigung gegenüber den Flüchtlingen scheint zu wachsen,
sowohl innerhalb der Europäischen Union, der von anderen Staaten, auch
wichtig, wie Russland, die wiederholt erklärt hat dass die Flüchtlingsfrage dich nicht betreffen. Selbst
die Vereinigten Staaten, die eine sehr begrenzte Anzahl von syrische
Flüchtlinge aufgenommen hat, scheinen zu zögern, um die Ankunft von
Flüchtlingen zu erhöhen, um andere Länder zu lindern. Der
Staatssekretär, Kerry, sieht eher auf die Gesamtausgaben für die
humanitäre Hilfe zu erhöhen versuchen, das Budget von 10 auf €
13000000000 zu bringen und durch sie, um die Zahl der Länder, in der
Lage, Flüchtlingen Asyl zu gewähren, ohne Klärung erhöhen die Absichten der USA in dieser Hinsicht. Das
Weiße Haus Strategie scheint jedoch, ähnlich wie bei der Europäischen
Union, die in die finanzielle Hilfe für jene Staaten, nicht in seinem
Hoheitsgebiet besteht, die geeignet sind, Asyl für Migranten schaffen es
sein. Der
Westen nimmt damit eine gemeinsame Linie für den Verkehr von
Flüchtlingen durch die Bereitstellung einer Alternative in anderen
Ländern zu blockieren, ist es die Anerkennung der absolute Mangel an
politischer Kapazitäten, um das Phänomen, in dem Sie versuchen, Abhilfe
zu delegieren andere Zahlung in Geld als verschleierte verwalten humanitäre Hilfe. Man
würde mehr aus diesen Ländern, die sich Bürger anrufen und eine große
Verantwortung für die nicht rechtzeitig gestoppt die syrische Konflikt
erwartet.
La crise des migrants met en évidence les difficultés de gestion de l'immigration dans le cadre des Etats occidentaux
Le problème des réfugiés est de saper l'idée même de l'Union européenne; Cette
thèse est soutenue par le Premier ministre de la France, et il est
partagé, mais avec une analyse différente, par un nombre croissant de
politiciens européens. Pourtant,
le nombre de migrants qui font l'Europe est seulement une fraction par
rapport à ceux qui résident dans des camps de réfugiés turcs, jordaniens
et libanais, dans la mesure où les Syriens, ou avec un très grand
nombre dans les camps de réfugiés kenyans, pour la population de la Corne de l'Afrique. L'incapacité
manifeste à gérer une situation d'urgence qui ne figure pas, mais cela
ne devrait pas inquiéter un continent où nous sommes les plus grandes
économies du monde, est le manque de prévention du phénomène, avec une
guerre en cours qui était de ne pas être absent, dans la poursuite, par
les Etats individuels, des intérêts particuliers, en dehors de la vue
générale, peu ou pas d'autorité des dirigeants d'Europe centrale et de
l'absence de réciprocité entre les nations elles-mêmes. Ces
causes ont conduit à une perception erronée du phénomène qui se traduit
par une menace pour les frontières, plutôt que d'une situation
d'urgence humanitaire grande. Si
la solution est identifié non seulement la fermeture de l'espace
européen, mais aussi les frontières de l'Etat au sein de l'Union
européenne, il est clair que ce qui est demandé qu'un remède à court
terme, ne sont pas destinés à fonctionner sur moment de plus grande
extension. Certes,
connecté avec le phénomène de l'arrivée des réfugiés il ya des
perceptions négatives qui sont devenus plus aigus avec les récents
attentats en France, la situation des banlieues belges et français, les
faits de Cologne, où il a souligné une distance énorme entre la
mentalité de certains
réfugiés et que, cependant, si vous voulez commencer à partir de
positions plus il est raisonnable de l'Europe nécessaire de souligner
que la plus grande partie des réfugiés est venu en paix pour fuir la
guerre et la famine, certainement la relation avec la partie des
islamistes radicaux, qui est certainement une partie les
réfugiés, doivent être soigneusement conçues de ne pas laisser la
dérive dangereusement et les invasions de pas contreproductifs pour
tous, ainsi que la prévention contre les individus dangereux devrait
inclure les niveaux de l'attention et des niveaux plus élevés dans les
corps de police, en particulier avec les opérations de renseignement,
même dans la
coopération avec les Etats arabes, mais ces effets secondaires,
certainement sérieuses et importantes, qui peuvent être résolus avec
plus de préparation des forces de sécurité, capables de combler les
lacunes révélées par le succès des incidents violents. Ces
difficultés, qui ne doit pas être sous-estimés, mais ni exagérée,
peuvent être surmontés techniquement, il est moins facile de traiter
avec succès leurs soupçons qu'il ya entre les Etats et d'empêcher une
gestion unifiée et le phénomène organique de réfugiés. Les
principales difficultés sont en fait du point de vue politique et
étendent également les frontières de l'Europe, puisque vous ne pouvez
pas limiter la gestion du problème aux nations d'Europe occidentale ou
les Etats qui la frontière, dans d'autres continents, avec des zones de
crise. Il
est plus significatif que nous nous dirigeons vers l'est, en Europe,
plus de l'attitude de l'aversion pour les réfugiés semble croître, tant
au sein de l'Union européenne, ce que d'autres Etats, aussi importantes
que la Russie, qui a déclaré à maintes reprises que la question des réfugiés ne vous concerne pas. En
outre, même les États-Unis, qui a reçu un nombre très limité de
réfugiés syriens, semblent réticents à augmenter les arrivées de
réfugiés pour soulager d'autres pays. Le
secrétaire d'État, Kerry, ressemble plutôt à augmenter les dépenses
globales pour l'aide humanitaire en essayant d'apporter l'euro de budget
10-13000000000 et à travers eux à augmenter le nombre de pays capables
d'accorder l'asile aux réfugiés, sans préciser les intentions des États-Unis à cet égard. La
stratégie de la Maison Blanche semble toutefois être similaire à celle
de l'Union européenne, qui consiste à donner une aide financière à ces
Etats, et non sur son territoire, qui conviennent d'accorder l'asile aux
migrants. L'Occident
adopte ainsi une ligne commune pour bloquer le trafic des réfugiés en
offrant une alternative dans d'autres pays, il est la reconnaissance de
l'absence absolue de la capacité politique pour gérer le phénomène, dans
lequel vous essayez de remédier à déléguer autre paiement en argent
déguisé l'aide humanitaire. On
se serait attendu plus de ces pays qui se disent civile et ont une
grande responsabilité pour ne pas avoir arrêté dans le temps du conflit
syrien.
A crise dos migrantes destaca as dificuldades para a gestão da imigração como parte dos estados ocidentais
O problema dos refugiados está a minar a própria ideia da União Europeia; Esta
tese é apoiada pelo primeiro-ministro da França, e é compartilhada,
embora com diferentes análises, por um número crescente de políticos
europeus. No
entanto, o número de migrantes que fazê-lo para a Europa é apenas uma
fração em comparação com aqueles que residem em campos de refugiados
turcos, jordanianos e libaneses, tanto quanto os sírios, ou com grandes
números em campos de refugiados quenianos, para a população do Corno de África. A
manifesta incapacidade para gerir uma situação de emergência que não
está contido, mas isso não deve se preocupar com um continente onde
estamos maiores economias do mundo, é a falta de prevenção do fenómeno,
com uma guerra que não era para ser ausente, em perseguir, por
estados individuais, interesses especiais, fora da vista geral, de
pouca ou nenhuma autoridade dos líderes da Europa Central e da falta de
reciprocidade entre as próprias nações. Essas
causas levaram a uma percepção equivocada do fenómeno que se traduz em
uma ameaça para as fronteiras, em vez de uma emergência humanitária de
grande porte. Se
a solução identificada é não só o encerramento do espaço europeu, mas
também dentro de fronteiras do Estado da União Europeia, é claro que o
que se busca apenas uma solução a curto prazo, não se destina a ser
executado no momento de maior extensão. Certamente
conectado com o fenômeno da chegada dos refugiados existem percepções
negativas que se tornaram mais agudo com os recentes ataques na França, a
situação dos subúrbios belgas e franceses, os fatos de Colônia, onde
ele destacou uma enorme distância entre a mentalidade de alguns
refugiados e que a Europa, no entanto, se você quiser começar a partir
de posições mais razoáveis é necessário enfatizar que a maior parte
dos refugiados veio em paz para escapar da guerra e da fome, certamente a
relação com a parte de radicais islâmicos, que certamente faz parte refugiados,
deve ser cuidadosamente projetado para não permitir que deriva
perigosamente e invasão de campo contraproducentes para todos, bem como
de prevenção contra indivíduos perigosos deve incluir os níveis de
atenção e níveis mais elevados nos corpos de polícia, especialmente com
operações de inteligência, mesmo em cooperação
com os países árabes, mas estes efeitos colaterais, certamente sérias e
importantes, que podem ser resolvidas com uma maior preparação das
forças de segurança, capazes de preencher as lacunas reveladas pelo
sucesso dos incidentes violentos. Estas
dificuldades, que não deve ser subestimado, mas nem exagerada, pode ser
superado tecnicamente, é menos fácil de lidar com sucesso com as suas
suspeitas de que existem entre Estados e impedir uma gestão unificada e
fenômeno biológico de refugiados. As
principais dificuldades são, na verdade, do ponto de vista político e
também se estendem para além das fronteiras da Europa, uma vez que você
não pode limitar a gestão do problema para as nações da Europa Ocidental
ou nos estados que fazem fronteira, em outros continentes, com as áreas
de crise. É
mais significativo que nos dirigimos para o leste, na Europa, mais do
que a atitude de aversão aos refugiados parece crescer, tanto no seio da
União Europeia, que de outros estados, também importantes, como a
Rússia, que tem afirmado repetidamente que a questão dos refugiados não lhe diz respeito. Além
disso, mesmo os Estados Unidos, que recebeu um número muito limitado de
refugiados sírios, parecem relutantes em aumentar as chegadas de
refugiados para aliviar outros países. O
Secretário de Estado, Kerry, parece bastante a aumentar a despesa
global para a ajuda humanitária tentando trazer o orçamento
10-13000000000 euro e através deles para aumentar o número de países
capazes de conceder asilo aos refugiados, sem esclarecer as intenções de os EUA nesta matéria. A
estratégia da Casa Branca, no entanto parece ser semelhante ao da União
Europeia, que consiste em dar ajuda financeira aos Estados, e não em
seu território, que são adequados para fornecer asilo a imigrantes. O
Ocidente adota assim uma linha comum para bloquear o tráfego de
refugiados fornecendo uma alternativa em outros países, é o
reconhecimento da absoluta falta de capacidade política para gerir o
fenómeno, em que você tenta remediar delegando outro pagamento em
dinheiro disfarçado ajuda humanitária. Seria
de esperar mais desses países que se chamam civil e têm grande
responsabilidade por não ter parado no tempo do conflito sírio.
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