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giovedì 28 gennaio 2016

عدم المساواة المتغيرة في الانتخابات الأميركية

في الفترة التي سبقت إلى الوجود الرئاسية ونجاح بيرني ساندرز تشير إلى أن هناك فقط جزء من البلد الواقع فى امريكا حساسة للقدح شعوبي دونالد ترامب، ولكن هناك أيضا جزء من الناخبين الذين يمكن أن نقدر أكثر تقدمية، ولدت من 'الحاجة إلى التغلب على عدم المساواة في النظام الأمريكي بسبب عدم المساواة الاجتماعية العميقة التي تميز بها. إنها الرؤية التي يبدو أن تذهب أبعد من إدارة أوباما، وهو رأي لا شك فيه أن ساهم بشكل حاسم في الانتخابات، لكن خرج بخيبة أمل في الحكومة التي وعدت كثيرا وأبقى قصيرة. ومن المؤكد أنه لا يمكن توجيه اللوم لفشل أوباما الكثير من برنامجه الانتخابي، والناجمة عن الأغلبية الجمهورية في مجلسي الكونغرس الأميركي، ولكن العمل من الرئيس المنتهية ولايته، لا سيما في بداية الفصل الدراسي الأول، قد ولدت آمال كبيرة، خارج حدود البلاد، مثل الاعتقاد تأثير إيجابي، على الأقل في العالم الغربي، من سياسة للحد من عدم المساواة ونشر الحقوق. أوباما نجحت جزئيا فقط في نيتها، مع تنفيذ نظام صحي يعتمد على وصول أوسع، ولكن ليس لديه تجنب آثار نظام يقوم على القوة المالية للغاية، على الرغم من أنها كانت قادرة على الحد بشكل كبير من البطالة. وعموما، لم يكن رئاسة أوباما الصعيد المحلي المخيب للآمال للغاية، على الصعيد الدولي هو فصل آخر، لكنه لم يستطع المحافظة على هذا المستوى العالي من التوقعات التي ولدت، خصوصا بالنسبة لأولئك القطاعات الاجتماعية والسياسية التي تنتظر تغييرا في اتجاه أكثر بلد التدريجي. على هذا الأساس من مرشح بديل انتخابية هيلاري كلينتون ساندرز، حملته الانتخابية على أساس، بدءا من هزيمة محققة لشرك المعترف بها من نصفه الأكثر تفضيلا. ساندرز يحفز ذلك الجزء من البلاد الذي يتطلب المزيد من إعادة التوزيع الاجتماعي، وذلك بفضل توزيعا مختلفا للموارد، للبحث عن طريق نشر أكبر للحقوق الاجتماعية والاقتصادية. من الواضح أنه هو وجهة نظر بديلة، وليس فقط على أي مرشح الجمهوري، ولكن أيضا لنفس كلينتون الذي، مع الاعتراف بصحة معظم حجج ساندرز، وتخشى أن توصيف يقم بعيدا جدا من الحزب الديمقراطي. قد يكون هذا الاعتراض صحيح أيضا، في بلد يرى مرشح مثل ترامب يكون نجاحا كبيرا، ومع ذلك، لا الناخب ورقة رابحة يمكن إقناعهم بالتصويت الديمقراطي، أيا كان المرشح المقترح، في حين ساندرز قد تضطر الى اقناع جزء كبير من "الاقبال على التصويت له، وخاصة بين الشباب. الحاجة إلى مزيد من العدالة الاجتماعية هو شعور الذي تقومون به أكثر وأكثر وضوحا في الولايات المتحدة ولا يقلل يعد من الممكن الخلط بينه وبين المثل الشيوعية، ولكن هذا لا تظهر حتى على النقيض من المثل الأعلى للحلم الأمريكي، اختراع في أكثر تحميها ضمان وجود وتطبيق الحقوق الاجتماعية والاقتصادية. والسؤال هو إذا كانت الولايات المتحدة، ككل، على استعداد لهذه القضايا التي لا يمكن إلا أن تشمل وجود أكبر للدولة، وأيضا مع زيادة في العبء الضريبي، أداة ضرورية لتطبيق منطق إعادة التوزيع. وبالنظر إلى الصعوبات التي تواجه أوباما يبدو من غير المرجح أن هذا السيناريو سيحدث، ولكن البلاد بحاجة الى التغيير الكبير الذي لا يمكن أن يتم تشغيلها من قبل أشخاص ينتمون إلى نادي الأقوياء، وهيلاري كلينتون، أرملة الرئيس الأمريكي، اتضح أن . على مدى السنوات القليلة المقبلة تحديات الولايات المتحدة، على الصعيد الداخلي، فإنها لا يمكن أن تتصل توسيع الرفاه لتحقيق مجتمع أكثر عدلا، على العكس، إذا اخترت، والطريقة الأخرى، فإنه قد يسبب توترات اجتماعية كبيرة، لأن بلد يتجلى أكثر وأكثر من ذلك الطلب لا هوادة فيها لمزيد من الضمانات لأمن تمديد الديمقراطية الاقتصادية، وهذا هو علامة على مظهر من مظاهر وجود اتجاه متزايد الأهمية في بلد يظهر عادة الاتجاهات العامة في السياسة. على الرغم من أن ساندرز على الأرجح لن يصبح مرشح الحزب الديمقراطي، وبالتالي، ولا حتى رئيس الولايات المتحدة، سيكون من المستحيل أن لا تأخذ بعين الاعتبار المطالب المتزايدة الانتباه إلى الحد من عدم المساواة، ولا يمكن أن فشلت الولايات المتحدة للتأثير على بقية العالم.

venerdì 22 gennaio 2016

La crisi dei migranti mette in evidenza le difficoltà per gestire il fenomeno da parte degli stati occidentali

Il problema dei rifugiati sta mettendo in crisi l'idea stessa dell’Unione Europea; questa tesi è quella sostenuta dal primo ministro della francia, ed è condivisa, seppure con analisi differenti, da un crescente numero di personalità politiche europee. Eppure il numero di migranti che riescono a raggiungere l’Europa è solo una minima parte se confrontato con quelli che risiedono nei campi profughi turchi, giordani e libanesi, per quanto riguarda i siriani, o con i numeri enormi ospitati nei campi profughi keniani, per la popolazione del Corno d’Africa. L’incapacità manifesta di gestire una emergenza che non è contenuta, ma che non dovrebbe preoccupare un continente dove ci sono le maggiori economie mondiali, risiede nella mancanza di prevenzione del fenomeno, che con una guerra in corso non doveva essere assente, nel perseguire, da parte dei singoli stati, interessi particolari, al di fuori della visione generale, di scarsa o nulla autorità dei vertici centrali europei e della mancanza di mutualità tra le nazioni stesse. Queste cause hanno determinato una percezione errata del fenomeno che si concretizza in una minaccia alle frontiere, anziché una emergenza umanitaria di grandi dimensioni. Se la soluzione individuata è, non solo la chiusura dello spazio europeo, ma anche dei confini statali all’interno dell’Unione Europea, appare chiaro come quello cercato sia soltanto un rimedio di breve periodo, destinato a non funzionare su tempi di maggiore estensione. Certamente connesso con il fenomeno dell’arrivo dei rifugiati vi sono percezioni negative che si sono acuite con i recenti attentati in Francia, la situazione difficile delle periferie belghe e francesi, i fatti di Colonia, dove si è evidenziata una distanza enorme tra la mentalità di alcuni profughi e quella europea, tuttavia, se si vuole partire da posizioni più ragionevoli è necessario sottolineare come la parte maggiore dei rifugiati sia venuta in pace per sfuggire a guerre e carestie, certamente il rapporto con la parte di islamici radicali, che sicuramente fa parte dei profughi, deve essere attentamente studiato per non permettere derive pericolose ed invasioni di campo controproducenti per tutti, così come la prevenzione nei confronti dei soggetti pericolosi deve comprendere livelli di attenzione sempre più alti negli organismi di polizia, sopratutto con operazioni di intelligence, anche in collaborazione con gli stati arabi, ma si tratta di effetti collaterali, certamente gravi ed importanti, che possono essere risolti con una maggiore preparazione delle forze di sicurezza, capace di colmare le lacune evidenziate con il successo degli episodi violenti. Queste difficoltà, che non devono essere sottovalutate, ma neppure ingigantite, sono superabili tecnicamente, meno facile è affrontare con successo le rispettive diffidenze che sono presenti tra gli stati ed impediscono una gestione unitaria ed organica del fenomeno dei profughi. Le maggiori difficoltà, sono infatti dal punto di vista politico e travalicano anche i confini europei, giacché non si può limitare la gestione del problema alle nazioni dell’Europa occidentale o degli stati che confinano, in altri continenti, con le zone di crisi. Risulta significativo che più ci si dirige ad est, in Europa, più l’atteggiamento di avversione contro i profughi sembra crescere, sia all’interno dell’Unione Europea, che di altri stati, anche importanti come la Russia, che ha più volte affermato che il problema dei profughi non la riguarda. Del resto anche gli Stati Uniti, che hanno accolto un numero molto limitato di profughi siriani, sembrano restii ad aumentare gli arrivi dei profughi per alleggerire gli altri paesi. Il Segretario di stato americano, Kerry, guarda piuttosto ad aumentare gli stanziamenti globali per gli aiuti umanitari cercando di portare il budget da 10.000 a 13.000 milioni di euro ed attraverso questi di incrementare il numero dei paesi in grado di dare asilo ai rifugiati, senza chiarire le intenzioni degli USA a questo riguardo. La strategia della Casa Bianca sembra però ricalcare quella dell’Unione Europea, che consiste in dare aiuti finanziari a quegli stati, non sul suo territorio, che si prestano a fornire asilo ai migranti. L’occidente adotta così una linea comune di bloccare il traffico dei rifugiati fornendo una alternativa in altri paesi, si tratta del riconoscimento della assoluta mancanza di capacità politica di gestire il fenomeno, a cui si cerca di rimediare delegando altri tramite pagamento in denaro mascherato da aiuto umanitario. Ci si sarebbe attesi di più da quei paesi che si definiscono civili e che hanno grosse responsabilità per non avere fermato in tempo il conflitto siriano.

The crisis of migrants highlights the difficulties for managing immigration as part of the Western states

The refugee problem is undermining the very idea of ​​the European Union; This thesis is supported by the Prime Minister of France, and is shared, albeit with different analysis, by a growing number of European politicians. Yet the number of migrants who make it to Europe is only a fraction compared to those residing in refugee camps Turks, Jordanians and Lebanese, as far as the Syrians, or with huge numbers in refugee camps Kenyans, for the population of the Horn of Africa. The manifest inability to manage an emergency that is not contained, but that should not worry about a continent where we are the world's largest economies, is the lack of prevention of the phenomenon, with a war going on that was not to be absent, in pursuing, by individual states, special interests, outside the general view, of little or no authority of the central European leaders and the lack of mutuality between the nations themselves. These causes have led to a mistaken perception of the phenomenon that translates into a threat to the borders, rather than a humanitarian emergency large. If the identified solution is not only the closure of the European area, but also state borders within the European Union, it is clear that what is sought only a short-term remedy, not intended to run on time of greater extension. Certainly connected with the phenomenon of the arrival of the refugees there are negative perceptions that have become more acute with the recent attacks in France, the plight of the Belgian and French suburbs, the facts of Cologne, where he highlighted a huge distance between the mentality of some refugees and that of Europe, however, if you want to start from positions more reasonable it is necessary to emphasize that the greater part of refugees has come in peace to escape war and famine, certainly the relationship with the part of radical Islamists, that certainly is part refugees, must be carefully designed not to allow drifting dangerously and pitch invasions counterproductive for all, as well as prevention against dangerous individuals should include attention levels and higher levels in the bodies of police, especially with intelligence operations, even in cooperation with the Arab states, but these side effects, certainly serious and important, which can be resolved with greater preparation of the security forces, able to fill the gaps revealed by the success of the violent incidents. These difficulties, which must not be underestimated, but neither exaggerated, can be overcome technically, it is less easy to deal successfully with their suspicions that there are between states and prevent a unified management and organic phenomenon of refugees. The major difficulties are in fact from the political point of view and also extend beyond Europe's borders, since you can not limit the management of the problem to the nations of Western Europe or the states that border, in other continents, with the crisis areas. It is more significant that we head to the east, in Europe, more than the attitude of aversion to the refugees seems to grow, both within the European Union, that of other states, also important as Russia, which has repeatedly stated that the refugee issue does not concern you. Moreover, even the United States, which has received a very limited number of Syrian refugees, seem reluctant to increase the arrivals of refugees to alleviate other countries. The Secretary of State, Kerry, looks rather to increase overall spending for humanitarian aid trying to bring the budget 10 to 13 billion euro and through them to increase the number of countries able to grant asylum to refugees, without clarifying the intentions of the US in this regard. The White House strategy seems however be similar to that of the European Union, which consists in giving financial aid to those states, not on its territory, which are suitable to provide asylum to migrants. The West thus adopts a common line to block traffic of refugees by providing an alternative in other countries, it is the recognition of the absolute lack of political capacity to manage the phenomenon, in which you try to remedy delegating other payment in money disguised as humanitarian aid. One would have expected more from those countries who call themselves civil and have great responsibility for not having stopped in time the Syrian conflict.

La crisis de los migrantes destaca las dificultades para la gestión de la inmigración como parte de los estados del oeste

El problema de los refugiados está socavando la idea misma de la Unión Europea; Esta tesis es apoyada por el primer ministro de Francia, y es compartido, aunque con diferentes análisis, por un número cada vez mayor de los políticos europeos. Sin embargo, el número de inmigrantes que llegan a Europa es sólo una fracción en comparación con los que viven en campos de refugiados turcos, jordanos y libaneses, en cuanto a los sirios, o con un gran número en campos de refugiados kenianos, por la población del Cuerno de África. La manifiesta incapacidad para gestionar una emergencia que no está contenido, pero que no debe preocuparse por un continente donde estamos economías más grandes del mundo, es la falta de prevención del fenómeno, con una guerra que no iba a estar ausente, en la búsqueda, por los estados individuales, intereses especiales, fuera de la visión general, de poca o ninguna autoridad de los líderes de Europa central y la falta de reciprocidad entre las propias naciones. Estas causas han llevado a una percepción errónea del fenómeno que se traduce en una amenaza para las fronteras, en lugar de una emergencia humanitaria de gran tamaño. Si la solución identificada no sólo es el cierre del espacio europeo, sino también las fronteras estatales en la Unión Europea, está claro que lo que se busca solamente un remedio a corto plazo, no previsto para funcionar en época de mayor extensión. Sin duda relacionada con el fenómeno de la llegada de los refugiados existen percepciones negativas que se han vuelto más agudo con los recientes ataques en Francia, la difícil situación de los suburbios belgas y franceses, los hechos de la Colonia, donde destacó una enorme distancia entre la mentalidad de algunos refugiados y la de Europa, sin embargo, si desea iniciar desde posiciones más razonable que hay que destacar que la mayor parte de los refugiados ha llegado en paz para escapar de la guerra y el hambre, sin duda, la relación con la parte de los islamistas radicales, que sin duda es parte los refugiados, debe ser cuidadosamente diseñado para no permitir la deriva peligrosamente y las invasiones de tono contraproducentes para todos, así como la prevención contra individuos peligrosos debe incluir los niveles de atención y niveles más altos en los cuerpos de policía, sobre todo con operaciones de inteligencia, incluso en cooperación con los países árabes, pero estos efectos secundarios, sin duda graves e importantes, que se pueden resolver con una mayor preparación de las fuerzas de seguridad, capaz de llenar las lagunas reveladas por el éxito de los incidentes violentos. Estas dificultades, que no deben ser subestimados, pero no exagerado, pueden superarse técnicamente, es más difícil de tratar con éxito con sus sospechas de que existen entre los estados y evitar una gestión unificada y el fenómeno orgánico de los refugiados. Las principales dificultades son, de hecho, desde el punto de vista político y también se extienden más allá de las fronteras de Europa, ya que no puede limitar la gestión del problema de las naciones de Europa Occidental o los Estados que las fronteras, en otros continentes, con las zonas de crisis. Es más significativo que nos dirigimos hacia el este, en Europa, más de la actitud de aversión a los refugiados parece crecer, tanto en la Unión Europea, la de otros estados, también importantes como Rusia, que ha declarado en repetidas ocasiones que la cuestión de los refugiados no es asunto tuyo. Además, incluso los Estados Unidos, que ha recibido un número muy limitado de refugiados sirios, parece reacio a aumentar las llegadas de refugiados para aliviar otros países. El Secretario de Estado, Kerry, parece más bien a aumentar el gasto global de la ayuda humanitaria tratando de llevar el presupuesto de 10 hasta 13 mil millones euro y por medio de ellos para aumentar el número de países capaces de conceder asilo a los refugiados, sin aclarar las intenciones de los EE.UU. en este sentido. Sin embargo, la estrategia de la Casa Blanca parece ser similar a la de la Unión Europea, que consiste en dar ayuda financiera a los estados, y no en su territorio, que son adecuados para proporcionar asilo a los migrantes. Así, el West adopta una línea común para bloquear el tráfico de los refugiados proporcionando una alternativa en otros países, es el reconocimiento de la absoluta falta de capacidad política para gestionar el fenómeno, en el que intenta poner remedio a la delegación de otro pago en dinero disfrazado ayuda humanitaria. Uno habría esperado más de aquellos países que se dicen civil y tener una gran responsabilidad por no haber detenido a tiempo el conflicto sirio.

Die Krise von Migranten unterstreicht die Schwierigkeiten für die Verwaltung von Einwanderung als Teil der westlichen Staaten

Das Flüchtlingsproblem untergräbt die Idee der Europäischen Union; Diese These wird durch den Premierminister von Frankreich unterstützt und gemeinsam genutzt wird, wenn auch mit unterschiedlichen Analysen, die von einer wachsenden Zahl von europäischen Politikern. Doch die Zahl der Migranten, die nach Europa machen nur einen Bruchteil im Vergleich zu denen, die in Flüchtlingslagern Türken, Jordanier und Libanesen, soweit die Syrer oder mit großen Zahlen in den Flüchtlingslagern Kenianer, für die Bevölkerung am Horn von Afrika. Das Manifest Unfähigkeit, einen Notfall, die nicht enthalten ist, zu verwalten, aber das sollte nicht zu einem Kontinent, wo wir größten Volkswirtschaften der Welt zu kümmern, ist der Mangel an Prävention des Phänomens, mit ein Krieg das war nicht zu fehlen, bei der Verfolgung, von den einzelnen Staaten, besondere Interessen, außerhalb der allgemeine Ansicht, der wenig oder gar keine Autorität der zentralen europäischen Staats- und Regierungschefs und der Mangel an Gemeinsamkeit zwischen den Nationen selbst. Diese Ursachen haben zu einer falschen Wahrnehmung der Erscheinung, die zu einer Bedrohung bis zu den Grenzen, sondern als eine humanitäre Notlage großen übersetzt geführt. Wenn der identifizierte Lösung ist nicht nur die Schließung des europäischen Raums, aber auch Staatsgrenzen innerhalb der Europäischen Union ist es klar, dass das, was nur eine kurzfristige Lösung, nicht dazu gedacht, auf Zeit der größere Ausdehnung laufen gesucht. Sicher mit dem Phänomen der Ankunft der Flüchtlinge verbunden gibt es negative Wahrnehmungen, die sich weiter verschärft mit den jüngsten Anschlägen in Frankreich, die Notlage der belgischen und Französisch Vorstädte, die Fakten zu Köln, wo er markiert einen großen Abstand zwischen der Mentalität haben einige Flüchtlinge und Europas, jedoch sinnvoller ist es notwendig, wenn Sie von Positionen beginnen möchte betonen, dass der größte Teil der Flüchtlinge in Frieden gekommen, um Krieg und Hunger, sicherlich die Beziehung mit dem Teil der radikalen Islamisten, die sicherlich ist Teil entkommen Flüchtlinge müssen sorgfältig konzipiert werden, nicht zuzulassen, treiben gefährlich und Pitch Invasion kontraproduktiv für alle, sowie Prävention gegen gefährliche Individuen sollten ihr Augenmerk Niveaus und höheren Ebenen in den Körpern der Polizei gehören, vor allem mit Geheimdienstoperationen, auch in Zusammenarbeit mit den arabischen Staaten, aber diese Nebenwirkungen, Sicherheit ernst und wichtig, die mit größerer Aufstellung von Sicherheitskräften aufgelöst werden kann, in der Lage, die Lücken durch den Erfolg der gewalttätigen Zwischenfälle aufgedeckt zu füllen. Diese Schwierigkeiten, die nicht unterschätzt werden darf, aber weder übertrieben, kann technisch überwunden werden, ist es weniger leicht, mit ihren Verdacht in den Griff bekommen, dass es zwischen den Staaten und verhindern, dass eine einheitliche Verwaltung und organischen Phänomen der Flüchtlinge. Die Hauptschwierigkeiten sind in der Tat von der politischen Sicht und auch über Europas Grenzen hinaus zu verlängern, da Sie den Umgang mit dem Problem nicht zu begrenzen, um den Nationen Westeuropa oder den Staaten, die Grenze, in anderen Kontinenten, mit den Krisengebieten. Es ist bezeichnend, dass wir den Kopf nach Osten, in Europa, mehr als die Haltung der Abneigung gegenüber den Flüchtlingen scheint zu wachsen, sowohl innerhalb der Europäischen Union, der von anderen Staaten, auch wichtig, wie Russland, die wiederholt erklärt hat dass die Flüchtlingsfrage dich nicht betreffen. Selbst die Vereinigten Staaten, die eine sehr begrenzte Anzahl von syrische Flüchtlinge aufgenommen hat, scheinen zu zögern, um die Ankunft von Flüchtlingen zu erhöhen, um andere Länder zu lindern. Der Staatssekretär, Kerry, sieht eher auf die Gesamtausgaben für die humanitäre Hilfe zu erhöhen versuchen, das Budget von 10 auf € 13000000000 zu bringen und durch sie, um die Zahl der Länder, in der Lage, Flüchtlingen Asyl zu gewähren, ohne Klärung erhöhen die Absichten der USA in dieser Hinsicht. Das Weiße Haus Strategie scheint jedoch, ähnlich wie bei der Europäischen Union, die in die finanzielle Hilfe für jene Staaten, nicht in seinem Hoheitsgebiet besteht, die geeignet sind, Asyl für Migranten schaffen es sein. Der Westen nimmt damit eine gemeinsame Linie für den Verkehr von Flüchtlingen durch die Bereitstellung einer Alternative in anderen Ländern zu blockieren, ist es die Anerkennung der absolute Mangel an politischer Kapazitäten, um das Phänomen, in dem Sie versuchen, Abhilfe zu delegieren andere Zahlung in Geld als verschleierte verwalten humanitäre Hilfe. Man würde mehr aus diesen Ländern, die sich Bürger anrufen und eine große Verantwortung für die nicht rechtzeitig gestoppt die syrische Konflikt erwartet.

La crise des migrants met en évidence les difficultés de gestion de l'immigration dans le cadre des Etats occidentaux

Le problème des réfugiés est de saper l'idée même de l'Union européenne; Cette thèse est soutenue par le Premier ministre de la France, et il est partagé, mais avec une analyse différente, par un nombre croissant de politiciens européens. Pourtant, le nombre de migrants qui font l'Europe est seulement une fraction par rapport à ceux qui résident dans des camps de réfugiés turcs, jordaniens et libanais, dans la mesure où les Syriens, ou avec un très grand nombre dans les camps de réfugiés kenyans, pour la population de la Corne de l'Afrique. L'incapacité manifeste à gérer une situation d'urgence qui ne figure pas, mais cela ne devrait pas inquiéter un continent où nous sommes les plus grandes économies du monde, est le manque de prévention du phénomène, avec une guerre en cours qui était de ne pas être absent, dans la poursuite, par les Etats individuels, des intérêts particuliers, en dehors de la vue générale, peu ou pas d'autorité des dirigeants d'Europe centrale et de l'absence de réciprocité entre les nations elles-mêmes. Ces causes ont conduit à une perception erronée du phénomène qui se traduit par une menace pour les frontières, plutôt que d'une situation d'urgence humanitaire grande. Si la solution est identifié non seulement la fermeture de l'espace européen, mais aussi les frontières de l'Etat au sein de l'Union européenne, il est clair que ce qui est demandé qu'un remède à court terme, ne sont pas destinés à fonctionner sur moment de plus grande extension. Certes, connecté avec le phénomène de l'arrivée des réfugiés il ya des perceptions négatives qui sont devenus plus aigus avec les récents attentats en France, la situation des banlieues belges et français, les faits de Cologne, où il a souligné une distance énorme entre la mentalité de certains réfugiés et que, cependant, si vous voulez commencer à partir de positions plus il est raisonnable de l'Europe nécessaire de souligner que la plus grande partie des réfugiés est venu en paix pour fuir la guerre et la famine, certainement la relation avec la partie des islamistes radicaux, qui est certainement une partie les réfugiés, doivent être soigneusement conçues de ne pas laisser la dérive dangereusement et les invasions de pas contreproductifs pour tous, ainsi que la prévention contre les individus dangereux devrait inclure les niveaux de l'attention et des niveaux plus élevés dans les corps de police, en particulier avec les opérations de renseignement, même dans la coopération avec les Etats arabes, mais ces effets secondaires, certainement sérieuses et importantes, qui peuvent être résolus avec plus de préparation des forces de sécurité, capables de combler les lacunes révélées par le succès des incidents violents. Ces difficultés, qui ne doit pas être sous-estimés, mais ni exagérée, peuvent être surmontés techniquement, il est moins facile de traiter avec succès leurs soupçons qu'il ya entre les Etats et d'empêcher une gestion unifiée et le phénomène organique de réfugiés. Les principales difficultés sont en fait du point de vue politique et étendent également les frontières de l'Europe, puisque vous ne pouvez pas limiter la gestion du problème aux nations d'Europe occidentale ou les Etats qui la frontière, dans d'autres continents, avec des zones de crise. Il est plus significatif que nous nous dirigeons vers l'est, en Europe, plus de l'attitude de l'aversion pour les réfugiés semble croître, tant au sein de l'Union européenne, ce que d'autres Etats, aussi importantes que la Russie, qui a déclaré à maintes reprises que la question des réfugiés ne vous concerne pas. En outre, même les États-Unis, qui a reçu un nombre très limité de réfugiés syriens, semblent réticents à augmenter les arrivées de réfugiés pour soulager d'autres pays. Le secrétaire d'État, Kerry, ressemble plutôt à augmenter les dépenses globales pour l'aide humanitaire en essayant d'apporter l'euro de budget 10-13000000000 et à travers eux à augmenter le nombre de pays capables d'accorder l'asile aux réfugiés, sans préciser les intentions des États-Unis à cet égard. La stratégie de la Maison Blanche semble toutefois être similaire à celle de l'Union européenne, qui consiste à donner une aide financière à ces Etats, et non sur son territoire, qui conviennent d'accorder l'asile aux migrants. L'Occident adopte ainsi une ligne commune pour bloquer le trafic des réfugiés en offrant une alternative dans d'autres pays, il est la reconnaissance de l'absence absolue de la capacité politique pour gérer le phénomène, dans lequel vous essayez de remédier à déléguer autre paiement en argent déguisé l'aide humanitaire. On se serait attendu plus de ces pays qui se disent civile et ont une grande responsabilité pour ne pas avoir arrêté dans le temps du conflit syrien.

A crise dos migrantes destaca as dificuldades para a gestão da imigração como parte dos estados ocidentais

O problema dos refugiados está a minar a própria ideia da União Europeia; Esta tese é apoiada pelo primeiro-ministro da França, e é compartilhada, embora com diferentes análises, por um número crescente de políticos europeus. No entanto, o número de migrantes que fazê-lo para a Europa é apenas uma fração em comparação com aqueles que residem em campos de refugiados turcos, jordanianos e libaneses, tanto quanto os sírios, ou com grandes números em campos de refugiados quenianos, para a população do Corno de África. A manifesta incapacidade para gerir uma situação de emergência que não está contido, mas isso não deve se preocupar com um continente onde estamos maiores economias do mundo, é a falta de prevenção do fenómeno, com uma guerra que não era para ser ausente, em perseguir, por estados individuais, interesses especiais, fora da vista geral, de pouca ou nenhuma autoridade dos líderes da Europa Central e da falta de reciprocidade entre as próprias nações. Essas causas levaram a uma percepção equivocada do fenómeno que se traduz em uma ameaça para as fronteiras, em vez de uma emergência humanitária de grande porte. Se a solução identificada é não só o encerramento do espaço europeu, mas também dentro de fronteiras do Estado da União Europeia, é claro que o que se busca apenas uma solução a curto prazo, não se destina a ser executado no momento de maior extensão. Certamente conectado com o fenômeno da chegada dos refugiados existem percepções negativas que se tornaram mais agudo com os recentes ataques na França, a situação dos subúrbios belgas e franceses, os fatos de Colônia, onde ele destacou uma enorme distância entre a mentalidade de alguns refugiados e que a Europa, no entanto, se você quiser começar a partir de posições mais razoáveis ​​é necessário enfatizar que a maior parte dos refugiados veio em paz para escapar da guerra e da fome, certamente a relação com a parte de radicais islâmicos, que certamente faz parte refugiados, deve ser cuidadosamente projetado para não permitir que deriva perigosamente e invasão de campo contraproducentes para todos, bem como de prevenção contra indivíduos perigosos deve incluir os níveis de atenção e níveis mais elevados nos corpos de polícia, especialmente com operações de inteligência, mesmo em cooperação com os países árabes, mas estes efeitos colaterais, certamente sérias e importantes, que podem ser resolvidas com uma maior preparação das forças de segurança, capazes de preencher as lacunas reveladas pelo sucesso dos incidentes violentos. Estas dificuldades, que não deve ser subestimado, mas nem exagerada, pode ser superado tecnicamente, é menos fácil de lidar com sucesso com as suas suspeitas de que existem entre Estados e impedir uma gestão unificada e fenômeno biológico de refugiados. As principais dificuldades são, na verdade, do ponto de vista político e também se estendem para além das fronteiras da Europa, uma vez que você não pode limitar a gestão do problema para as nações da Europa Ocidental ou nos estados que fazem fronteira, em outros continentes, com as áreas de crise. É mais significativo que nos dirigimos para o leste, na Europa, mais do que a atitude de aversão aos refugiados parece crescer, tanto no seio da União Europeia, que de outros estados, também importantes, como a Rússia, que tem afirmado repetidamente que a questão dos refugiados não lhe diz respeito. Além disso, mesmo os Estados Unidos, que recebeu um número muito limitado de refugiados sírios, parecem relutantes em aumentar as chegadas de refugiados para aliviar outros países. O Secretário de Estado, Kerry, parece bastante a aumentar a despesa global para a ajuda humanitária tentando trazer o orçamento 10-13000000000 euro e através deles para aumentar o número de países capazes de conceder asilo aos refugiados, sem esclarecer as intenções de os EUA nesta matéria. A estratégia da Casa Branca, no entanto parece ser semelhante ao da União Europeia, que consiste em dar ajuda financeira aos Estados, e não em seu território, que são adequados para fornecer asilo a imigrantes. O Ocidente adota assim uma linha comum para bloquear o tráfego de refugiados fornecendo uma alternativa em outros países, é o reconhecimento da absoluta falta de capacidade política para gerir o fenómeno, em que você tenta remediar delegando outro pagamento em dinheiro disfarçado ajuda humanitária. Seria de esperar mais desses países que se chamam civil e têm grande responsabilidade por não ter parado no tempo do conflito sírio.