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mercoledì 5 ottobre 2016

الأمريكيون أن يتظلم ضد المملكة العربية السعودية لهجمات 11 سبتمبر

موافقة كونغرس الولايات المتحدة من القانون، والتي سوف تسمح للأسر ضحايا سبتمبر بمقاضاة المملكة العربية السعودية، يشكل تهديدا خطيرا، وأبعد من ذلك، العلاقة بين الدولتين. ثيق الصلة بشكل خاص هو حقيقة أن الكونجرس الأمريكي قد تحدث ضد إرادة رئيس الولايات المتحدة وعدد من أعضاء الحزب الديمقراطي قد صوتوا لصالح هذا الاجراء. أوباما يأمل في انهاء رئاسته، وترك أقل تسوية محتملة العلاقة مع السعوديين، ومنع تدبير تشريعي الذي يفتح إمكانية استرداد المبلغ، التقاضي ضد الرياض.. إذا كانت الأسباب السياسة الدولية مفهومة، وكان البيت الأبيض لمنع عوامل جديدة تتناقض مع المملكة العربية السعودية، بعد العلاقة المتبادلة قد تدهورت إلى مسألة الاتفاقات النووية الإيرانية، والتي كانت سائدة في المجال التشريعي، هو شعور مشترك من السكان الأمريكيين، تتوق إلى العدالة ضد هجوم من عام 2001. وشعور، من ناحية أخرى أيضا اعترف بالفعل هيلاري كلينتون، الذي صرح علنا ​​أنه إذا منتصرا، من شأنه أن يدعم القانون، الآن تمت الموافقة عليها بالفعل. من وجهة نظر العلاقات الدولية فمن الواضح أن المسافة بين البلدين يزيد إلى حد كبير، وهذا لا يمكن أن يكون ولكن لها تأثير على العلاقات بينهما، والتي تتسبب في أزمة خطيرة باستخدام التحالف الذي حتى الآن كان لاعبا اساسيا في السياسة الخارجية الولايات المتحدة. يعتبر أوباما العنصر الرئيسي في ولايتها هدف التوصل إلى اتفاق مع الإيرانيين، لتفادي التهديد النووي، ومع ذلك، وأثر ذلك على العلاقة مع السعوديين، عن الحقيقة بالفعل يست ثابتة جدا، لشكوك وجود العلاقات مع الإرهاب الأصولي الإسلامي، الذي كان قد استفاد، في وقت التمويل من الممالك السنية. المخاطر التي ينطوي عليها هذا القرار الحالي من المؤتمر هو إضعاف الوجود الأميركي غير المباشر في منطقة الشرق الأوسط، وبالتالي تعزيز عدم الاستقرار وعدم اليقين من حيث التحالفات في المنطقة، مع ما يترتب على عدم وجود تنسيق بين واشنطن و دول الخليج الفارسي، في الوقت الراهن على محاربة الدولة الإسلامية وفي المستقبل على الاحتمال الآخر الذي قد يحدث في جزء من العالم مع حالات أكثر وأكثر غموضا. داخليا، ومع ذلك، فإن العواقب ستكون أساسا الاقتصادي. الخوف من الدعاوى القضائية التي قد تؤدي إلى فقدان مبالغ كبيرة من المال من السعوديين، يعني احتمال بيع استثمارا كبيرا للدولة عربية عملت في الولايات المتحدة، وليس فقط في القطاع الخاص، ولكن أيضا في القطاع العام، من خلال عقد حصص كبيرة من السندات الحكومية الأمريكية. يفهم كيف تداعيات المحتملة في العالم المالي قد يفتح السيناريوهات المحتمل أن يكون لها تداعيات على السوق العالمية. لكن نفس السعوديين متشككون حول ما إذا كان، من الناحية الفنية، فإن المحاكم الأمريكية لاستيعاب الأسباب ضدهم. ولكن تظل الحقيقة أن الاعتقاد بأن الأميركيين لديهم من المملكة العربية أصبح نفورا عميقا، وهذا لا يمكن أن يكون ولكن لها تأثير مباشر، سياسيا، واقتصاديا. هذا الاعتبار يمكن أن تبدأ في التفكير في الرغبة في اقامة علاقات مع الدول التي لا توجد فيها ضمانات على الحقوق وبسبب هذا الواقع، لا تتردد في مواصلة تحقيق أهداف سياسية خاصة بهم يضر حتى حلفائها. وهذه النقطة هي أن أخذ دورة المتنافرة جدا من معنوياتهم، لأسباب واضحة النفعية السياسية، قد لا يكون حتى تلك العوائد المتوقعة. بالتأكيد، هذه الحالة هي الملتوية، وعدم اليقين عنه، وخصوصا على الحقيقية، ولكن ممكنة، والمسؤولية عن هجمات سبتمبر، ولكن تعطي، ومع ذلك، مثال قد يكون الهدف لجعل المدرسة، على مدى العلاقات الدولية يمكن تكون مشروطة من قبل منخفضة: في الحقيقة تصويت ضد إمكانية الطعن في المملكة العربية السعودية سيكون موضع ترحيب سلبا أيضا من قبل الغالبية العظمى من السكان الأمريكيين، والتي من الآثار النفسية للهجوم في عام 2001 لا تزال موجودة. في المستقبل فمن المحتمل أن حالات مماثلة قد تؤثر على العلاقة بين الدول وتقديم معلومات مختلفة تماما عن تلك المتبعة من قبل السلطة التنفيذية في تهمة.

giovedì 29 settembre 2016

Siria: gli USA minacciano di rompere le trattative con la Russia

L’atteggiamento della Siria e della Russia ha provocato gravi problemi umanitari nella città di Aleppo, che sta patendo un assedio da lungo tempo, con conseguente grave disagio sanitario ed igienico per la popolazione. Proprio per alleviare le difficoltà degli abitanti ancora presenti ad Aleppo, era stata concordata una tregua tra Washington e Mosca, che doveva permettere ai convogli umanitari di rifornire e portare assistenza medica nella città assediata. Se la Russia aveva firmato questo accordo, la Siria non aveva gradito questa intesa, arrivata inun momento favorevole alle truppe di Assad, in procinto di conquistare la città. Per Damasco la tregua dava l’opportunità alla resistenza di riorganizzarsi e trovare delle alternative per resistere all’assedio. Nonostante queste perplessità Mosca aveva raggiunto un accordo con Washington, che poteva anche costituire una base per futuri sviluppi sul futuro del paese. Il bombardamento avvenuto per sbaglio da parte di unità americane su postazioni dell’esercito siriano, sebbene seguito da scuse immediate, ha fornito il prestesto, per una rottura, di fatto, della tregua concordata. La Russia ha attaccato un convoglio umanitario, diretto ad Aleppo, suscitando anche la riprovazione delle Nazioni Unite, e, congiuntamente con la Siria, ha ripreso le ostilità per conquistare Aleppo, con bombardamenti sulla città, che hanno registrato, ancora una volta, numerose vittime civili. In questo quadro è maturato l’ultimatum degli USA alla Russia di interrompere colloqui. Il fatto, dal punto di vista diplomatico, rappresenta una aggravante per la situazione siriana, ma senza essere affiancato da una azione militare, potrebbe soltanto creare una situazione favorevole ad Assad e, quindi, a Putin. Per evitare un confronto aperto con i russi gli Stati Uniti potrebbero decidere un maggiore rifornimento di armi alle forze ribelli presenti ad Aleppo, ed è proprio questo che viene temuto a Mosca e Damasco. Il Cremlino, infatti ha proposto una tregua di 48 ore, che non potrebbe dare corso agli eventuali piani americani, mentre Washington ne ha proposto una di sette giorni, che viene valutata, dal fronte russo-siriano, funzionale per fornire le armi ai ribelli. Dal punto di vista militare, nonostante i grandi bombardamenti attuati con barili incendiari, usati con lo scopo di distruggere i rifugi più fortificati, è stato accertato che, nelle battaglie in corso ad Aleppo, compiute, ormai, quasi corpo a corpo, l’apporto della forza aerea non è così determinate, come potrebbe essere, al contrario, l’arrivo di nuove armi. Proprio per questo è diventato determinante, per entrambe le parti, il fattore tempo: per i siriani è importante accelerare il conflitto senza interruzioni di sorta, mentre per i ribelli è diventato fondamentale guadagnare tempo, sia per riorganizzarsi, sia per vedere concretizzata la possibilità del rifornimento di materiale bellico da parte americana. La Russia, da parte sua, cerca di perdere la faccia davanti all’opinione pubblica internazionale e si dice favorevole all’ipotesi di una tregua umanitaria di 48 ore, per permettere dei rifornimenti alla popolazione, ma dissente profondamente sull’ipotesi dei sette giorni senza scontri. Dal punto di vista della situazione di prostrazione della popolazione civile, occorrerebbe ben più di una settimana per cercare di risolvere la grave situazione igienico sanitaria, punto essenziale da cui partire per un primo risanamento del teatro di guerra; ma è anche vero che questo tempo è contrario agli interessi di Assad, che intravede la possibilità di conquistare Aleppo ormai imminente. L’impressione è che, sia Assad che la Russia, intendano mettere gli USA davanti al fatto compiuto della conquista di Aleppo, per arrivare con questa posizione consolidata ad una eventuale conferenza di pace, o comunque a qualsiasi tavolo di trattative. Ciò rappresenterebbe la diretta conseguenza dell’immobilità americana, che Obama ha tenuto fin dall’inizio della vicenda siriana. Puntare tutto sulla diplomazia si è rivelato errato, come non avere saputo prevedere l’entrata in gioco di Mosca, nel teatro della guerra di Siria; queste premesse fanno risultare l’ultimatum americano di rompere i colloqui, l’ennesima azione fallimentare e senza conseguenze. Si può comprendere che Obama sia a fine mandato, ma prima dell’elezione del nuovo o della nuova, inquilino della Casa Bianca, sarà inevitabile che le posizioni americane saranno di svantaggio nei confronti di Russia e Siria, se Washington continuerà ad affrontare il problema con questa passività.

Syria: The US threatened to break off negotiations with Russia

The attitude of Syria and Russia caused severe humanitarian problems in the city of Aleppo, which is suffering from a siege for a long time, resulting in severe discomfort health and hygiene for the population. Just to alleviate the difficulties of the inhabitants still present in Aleppo, a truce was agreed between Washington and Moscow, which was to allow humanitarian convoys to supply and bring medical care in the besieged city. If Russia had signed this agreement, Syria did not like this arrangement, he came back into an acceptable time to the troops Assad, about to take the city. Damascus the truce gave the opportunity to the resistance to regroup and find alternatives to resist the siege. Despite these misgivings Moscow had reached an agreement with Washington, which could also provide a basis for future developments on the future of the country. The bombing occurred accidentally by American units on Syrian army positions, although followed by immediate apology, provided the pretext for a break, in fact, of the agreed truce. Russia attacked a humanitarian convoy, directed to Aleppo, arousing even the disapproval of the United Nations, and, together with Syria, resumed hostilities to conquer Aleppo, with raids on the city, they have recorded, once again, many victims civilians. In this framework it has matured the ultimatum of the US to Russia to terminate talks. The fact, from the diplomatic point of view, is an aggravating circumstance for the Syrian situation, but without being flanked by a military action, could only create a situation conducive to Assad and then to Putin. To avoid an open confrontation with the Russians the United States may consider making a greater supply of arms to the rebel forces in Aleppo, and that is what is feared in Moscow and Damascus. The Kremlin, in fact proposed a truce of 48 hours, which may not give effect to any American plans, while Washington has proposed a seven-day, which is evaluated by the Russian-Syrian front, functional to provide arms to the rebels. From a military point of view, despite major bombing carried out with incendiary barrels, used with the aim of destroying the fortified shelters, it was found that, in the battles underway in Aleppo, carried out by now, almost hand to hand, the contribution the air force is not as certain as could be, on the contrary, the arrival of new weapons. Precisely for this reason it has become crucial, for both parties, the time factor: for the Syrians is important to accelerate the conflict without any interruptions, while the rebels has become essential to gain time, and to regroup, either to see materialize the possibility of supply from the American war material. Russia, for its part, seeks to lose face in front of the international public opinion, and is said to favor the hypothesis of a 48-hour humanitarian truce to allow supplies to the population, but disagree profoundly on the assumption of the seven days without clashes. From the point of view of prostration situation of the civilian population, it should be more than a week to try to resolve the serious health situation, an essential place to start for a first restoration of the theater of war; but it is also true that this time is contrary to the interests of Assad, who sees the possibility to conquer Aleppo imminent. The impression is that both Assad that Russia, intend to put the US in front of the accomplished fact of the conquest of Aleppo, to get this established position for a possible peace conference, or otherwise to any negotiating table. This would be the direct consequence of immobility American, Obama has kept from the beginning of the Syrian affair. Rely entirely on diplomacy proved wrong, as not having been able to foresee the entry into Moscow's game, in the theater of war in Syria; these premises do be the American ultimatum to break the talks, yet another bankruptcy action and without consequences. One can understand that Obama is at the end of the mandate, but before the election of the new or the new occupant of the White House, it will be inevitable that the American position will be a disadvantage against Russia and Syria, if Washington will continue to face the problem with this passivity.

Siria: El Estados Unidos amenazó con romper las negociaciones con Rusia

La actitud de Siria y Rusia causó graves problemas humanitarios en la ciudad de Alepo, que sufre de un estado de sitio durante mucho tiempo, lo que resulta en graves molestias de salud e higiene para la población. Sólo para aliviar las dificultades de los habitantes aún presentes en Alepo, se acordó una tregua entre Washington y Moscú, que era permitir que los convoyes humanitarios para el suministro y llevar la atención médica en la ciudad sitiada. Si Rusia había firmado este acuerdo, Siria no le gustaba este arreglo, que volvió a entrar en un tiempo aceptable para las tropas de Assad, a punto de tomar la ciudad. Damasco de la tregua dio la oportunidad de la resistencia para reagruparse y encontrar alternativas para resistir el asedio. A pesar de estas dudas Moscú había llegado a un acuerdo con Washington, que también podría servir de base para futuros desarrollos en el futuro del país. El bombardeo se produjo accidentalmente por unidades estadounidenses sobre las posiciones del ejército sirio, aunque seguido de disculpa inmediata, siempre que el pretexto para un descanso, de hecho, de la tregua acordada. Rusia atacó a un convoy humanitario, dirigido a Alepo, despertando incluso el rechazo de las Naciones Unidas, y, junto con Siria, reanudó las hostilidades a la conquista de Alepo, con incursiones en la ciudad, que han registrado, una vez más, muchas de las víctimas los civiles. En este marco se ha madurado el ultimátum de los EE.UU. a Rusia de interrumpir las conversaciones. El hecho, desde el punto de vista diplomático, es una circunstancia agravante de la situación de Siria, pero sin estar flanqueado por una acción militar, sólo podría crear una situación propicia para Assad y luego a Putin. Para evitar una confrontación abierta con los rusos los Estados Unidos puede considerar la posibilidad de un mayor suministro de armas a las fuerzas rebeldes en Alepo, y eso es lo que se temía en Moscú y Damasco. El Kremlin, de hecho, propuso una tregua de 48 horas, que pueden no dar lugar a ningún planes de Estados Unidos, mientras que Washington ha propuesto una de siete días, que es evaluado por el frente ruso-sirio, funcional para proporcionar armas a los rebeldes. Desde un punto de vista militar, a pesar de gran bombardeo llevado a cabo con barriles incendiarios, que se utilizan con el objetivo de destruir los refugios fortificados, se encontró que, en las batallas en curso en Alepo, llevada a cabo por ahora, casi cuerpo a cuerpo, la contribución la fuerza del aire no es tan seguro como podría ser, por el contrario, la llegada de nuevas armas. Precisamente por esta razón se ha vuelto crucial, por ambas partes, el factor tiempo: de los sirios es importante acelerar el conflicto sin ningún tipo de interrupciones, mientras que los rebeldes se ha convertido en esencial para ganar tiempo y reagruparse, ya sea para ver materializa la posibilidad de suministro del material de guerra de Estados Unidos. Rusia, por su parte, trata de perder la cara frente a la opinión pública internacional, y se dice que favorece la hipótesis de una tregua humanitaria de 48 horas para permitir que los suministros a la población, pero discrepan profundamente en el supuesto de los siete días sin enfrentamientos. Desde el punto de vista de la situación de postración de la población civil, que debería ser más de una semana para tratar de resolver la situación de salud grave, un lugar esencial para iniciar una primera restauración del teatro de la guerra; pero también es cierto que este tiempo es contraria a los intereses de Assad, que ve la posibilidad de conquistar Alepo inminente. La impresión es que tanto Assad que Rusia, tiene la intención de poner los EE.UU. frente al hecho consumado de la conquista de Alepo, para conseguir esta posición establecida para una posible conferencia de paz, o de otra manera a cualquier mesa de negociación. Esta sería la consecuencia directa de la inmovilidad estadounidense, Obama ha mantenido desde el comienzo de la historia de Siria. Depender por completo de la diplomacia resultó equivocada, que no han sido capaces de prever la entrada en juego de Moscú, en el teatro de la guerra en Siria; estas premisas no sean el ultimátum estadounidense para romper las conversaciones, otra acción de la quiebra y sin consecuencias. Uno puede entender que Obama está al final del mandato, pero antes de la elección de la nueva o el nuevo ocupante de la Casa Blanca, que será inevitable que la posición estadounidense será una desventaja frente a Rusia y Siria, si Washington seguirá haciendo frente al problema esta pasividad.

Syrien: Die USA drohten die Verhandlungen mit Russland abzubrechen

Die Haltung von Syrien und Russland verursacht schwere humanitäre Probleme in der Stadt Aleppo, die sich von einer Belagerung für eine lange Zeit leidet, was zu starken Beschwerden Gesundheit und Hygiene für die Bevölkerung. Nur um die Schwierigkeiten der Bewohner noch in Aleppo zu lindern, wurde ein Waffenstillstand zwischen Washington und Moskau vereinbart, die humanitäre Konvois erlauben sollte zur Versorgung und die medizinische Versorgung in der belagerten Stadt bringen. Wenn Russland diese Vereinbarung unterzeichnet hatten, Syrien mochte diese Anordnung nicht, kam er wieder in einer akzeptablen Zeit, um die Truppen Assad, um die Stadt zu nehmen. Damaskus der Waffenstillstand gab die Möglichkeit, den Widerstand Alternativen neu zu formieren und finden die Belagerung zu widerstehen. Trotz dieser Bedenken hatte Moskau ein Abkommen mit Washington erreicht, die auch als Grundlage für zukünftige Entwicklungen über die Zukunft des Landes zur Verfügung stellen könnte. Die Bombardierung trat versehentlich von amerikanischen Einheiten auf syrische Armee Positionen, obwohl durch eine sofortige Entschuldigung folgte, sofern der Vorwand für eine Pause, in der Tat, von der vereinbarten Waffenstillstand. Russland angegriffen einen humanitären Konvoi, nach Aleppo gerichtet, wecken auch die Ablehnung der Vereinten Nationen, und zusammen mit Syrien wieder Anfeindungen Aleppo zu erobern, mit Angriffen auf die Stadt, haben sie aufgenommen, wieder einmal, viele Opfer Zivilisten. In diesem Rahmen hat sie das Ultimatum der USA zu Russland gereift Gespräche zu beenden. Die Tatsache, aus der diplomatischen Sicht ist ein erschwerender Umstand für die syrische Situation, aber ohne, durch eine militärische Aktion flankiert werden könnte nur eine Situation förderlich für Assad schaffen und dann zu Putin. Um zu vermeiden, eine offene Konfrontation mit den Russen die Vereinigten Staaten betrachten können eine größere Lieferung von Waffen an die Rebellen in Aleppo zu machen, und das ist, was in Moskau und Damaskus zu befürchten ist. Der Kreml schlug in der Tat einen Waffenstillstand von 48 Stunden, die nicht wirksam auf alle amerikanischen Pläne geben kann, während Washington eine Sieben-Tage vorgeschlagen, die von der russisch-syrischen Front, funktionell zu bieten Waffen an die Rebellen ausgewertet wird. Aus militärischer Sicht trotz großer Bombardierung mit incendiary Fässer durchgeführt, mit dem Ziel, verwendet der befestigten Unterstände zu zerstören, wurde festgestellt, dass bei den Kämpfen im Gange in Aleppo, inzwischen durchgeführt, fast von Hand zu Hand, um den Beitrag die Luftwaffe ist nicht so sicher, wie, im Gegenteil sein könnte, die Ankunft neuer Waffen. Genau aus diesem Grund hat es von entscheidender Bedeutung, für beide Parteien, der Zeitfaktor: für die Syrer ist wichtig, den Konflikt ohne Unterbrechungen zu beschleunigen, während die Rebellen wesentliche Zeit zu gewinnen geworden ist und sich neu zu formieren, entweder um zu sehen, die Möglichkeit materialisieren von Versorgung aus dem amerikanischen Kriegsmaterial. Russland, seinerseits sucht Gesicht vor der internationalen Öffentlichkeit zu verlieren, und gesagt wird die Hypothese einer 48-Stunden-humanitären Waffenstillstand zu begünstigen Versorgung der Bevölkerung zu ermöglichen, aber nicht einverstanden sind tief unter der Annahme, der sieben Tage ohne Auseinandersetzungen. Aus der Sicht der Niederwerfung Situation der Zivilbevölkerung, sollte es mehr als eine Woche, um zu versuchen, die schweren gesundheitlichen Situation, die einen wesentlichen Platz zu lösen für eine erste Restaurierung des Kriegsschauplatz zu beginnen; aber es ist auch wahr, dass diese Zeit, um die Interessen von Assad Gegenteil, die die Möglichkeit Aleppo unmittelbar bevor zu erobern sieht. Der Eindruck ist, dass sowohl Assad, dass Russland die Absicht, die USA vor die vollendete Tatsache der Eroberung von Aleppo zu setzen, diese etablierte Position für eine mögliche Friedenskonferenz zu erhalten, oder auf andere Weise zu jedem Verhandlungstisch. Dies würde die direkte Folge von Immobilität Amerikaner zu sein, hat Obama von Anfang an der syrischen Angelegenheit gehalten. Verlassen Sie sich ganz auf Diplomatie als falsch erwiesen, als nicht in der Lage gewesen, die den Eintritt in Moskau das Spiel, in dem Kriegsschauplatz in Syrien vorauszusehen; diese Räumlichkeiten seien das amerikanische Ultimatum, die Gespräche, noch ein weiterer Konkurs Aktion und ohne Konsequenzen zu brechen. Man kann verstehen, dass Obama am Ende des Mandats, aber vor der Wahl des neuen oder der neuen Bewohner des Weißen Hauses, wird es unvermeidlich sein, dass die amerikanische Position ein Nachteil gegenüber Russland und Syrien sein wird, wenn Washington wird auch weiterhin das Problem mit Gesicht diese Passivität.

Syrie: Les Etats-Unis ont menacé de rompre les négociations avec la Russie

L'attitude de la Syrie et la Russie a provoqué de graves problèmes humanitaires dans la ville d'Alep, qui souffre d'un siège pendant une longue période, ce qui entraîne la santé de malaise grave et de l'hygiène pour la population. Juste pour atténuer les difficultés des habitants encore présents à Alep, une trêve a été convenu entre Washington et Moscou, qui était de permettre aux convois humanitaires de fournir et apporter des soins médicaux dans la ville assiégée. Si la Russie avait signé cet accord, la Syrie n'a pas aimé cet arrangement, il est revenu dans un temps acceptable pour les troupes Assad, sur le point de prendre la ville. Damas la trêve a donné l'occasion à la résistance de se regrouper et trouver des alternatives pour résister au siège. En dépit de ces craintes de Moscou avait conclu un accord avec Washington, ce qui pourrait également servir de base pour les développements futurs sur l'avenir du pays. Le bombardement a eu lieu accidentellement par des unités américaines sur les positions de l'armée syrienne, bien suivi par des excuses immédiates, à condition que le prétexte pour une pause, en fait, de la trêve convenue. La Russie a attaqué un convoi humanitaire, dirigé vers Alep, suscitant même la désapprobation de l'Organisation des Nations Unies, et, de concert avec la Syrie, a repris les hostilités pour conquérir Alep, avec des raids sur la ville, ils ont enregistré, une fois de plus, de nombreuses victimes civils. Dans ce cadre, il a mûri l'ultimatum des Etats-Unis à la Russie de mettre fin à des négociations. Le fait, du point de vue diplomatique, est une circonstance aggravante pour la situation syrienne, mais sans être flanqué d'une action militaire, ne pouvait créer une situation propice à Assad et à Poutine. Pour éviter une confrontation ouverte avec les Russes aux États-Unis peut envisager de faire une plus grande fourniture d'armes aux forces rebelles à Alep, et ce qui est ce que l'on craint à Moscou et Damas. Le Kremlin, en effet proposé une trêve de 48 heures, ce qui peut ne pas donner effet aux plans américains, alors que Washington a proposé une journée de sept, qui est évaluée par le front russe-syrien, fonctionnel pour fournir des armes aux rebelles. D'un point de vue militaire, en dépit des bombardements majeure effectuée avec des barils incendiaires, utilisés dans le but de détruire les abris fortifiés, il a été constaté que, dans les combats en cours à Alep, réalisée maintenant, presque main à la main, la contribution la force de l'air ne soit pas aussi certain que pourrait être, au contraire, l'arrivée de nouvelles armes. Précisément pour cette raison, il est devenu crucial, pour les deux parties, le facteur temps: pour les Syriens est important d'accélérer le conflit, sans aucune interruption, alors que les rebelles est devenue essentielle pour gagner du temps, et de se regrouper, soit de voir se matérialiser la possibilité de approvisionnement du matériel de guerre américain. La Russie, pour sa part, cherche à perdre la face devant l'opinion publique internationale, et il est dit à favoriser l'hypothèse d'une trêve humanitaire de 48 heures pour permettre l'approvisionnement de la population, mais en désaccord profond sur la prise en charge des sept jours sans affrontements. Du point de vue de la situation de prostration de la population civile, il devrait être plus d'une semaine pour essayer de résoudre la situation de santé grave, un lieu essentiel de commencer pour une première restauration du théâtre de la guerre; mais il est également vrai que cette fois-ci est contraire aux intérêts de Assad, qui voit la possibilité de conquérir Alep imminente. L'impression est que les deux Assad que la Russie, l'intention de mettre les États-Unis devant le fait accompli de la conquête d'Alep, pour obtenir cette position établie pour une éventuelle conférence de paix, ou autrement, à une table de négociation. Ce serait la conséquence directe de l'immobilité américaine, Obama a gardé depuis le début de l'affaire syrienne. Rely entièrement sur la diplomatie a donné tort, ne pas avoir été en mesure de prévoir l'entrée en jeu de Moscou, dans le théâtre de la guerre en Syrie; ces locaux ne soient l'ultimatum américain à rompre les négociations, encore une autre action de la faillite et sans conséquences. On peut comprendre que Obama est à la fin du mandat, mais avant l'élection de la nouvelle ou le nouvel occupant de la Maison Blanche, il sera inévitable que la position américaine sera un désavantage contre la Russie et la Syrie, si Washington continuera à faire face au problème cette passivité.

Síria: Os EUA ameaçaram romper as negociações com a Rússia

A atitude da Síria e da Rússia causaram problemas humanitários graves na cidade de Aleppo, que está sofrendo de um cerco por um longo tempo, resultando em saúde grave desconforto e higiene para a população. Apenas para atenuar as dificuldades dos habitantes ainda presentes em Aleppo, foi acordado uma trégua entre Washington e Moscou, que era permitir que comboios humanitários para abastecer e trazer cuidados médicos na cidade sitiada. Se a Rússia tinha assinado este acordo, a Síria não gostou deste arranjo, ele voltou em um tempo aceitável para as tropas Assad, prestes a tomar a cidade. Damasco a trégua deu a oportunidade de a resistência para se reagrupar e encontrar alternativas para resistir ao cerco. Apesar destas dúvidas Moscou havia chegado a um acordo com Washington, que também poderia servir de base para futuros desenvolvimentos sobre o futuro do país. O bombardeio ocorreu acidentalmente por unidades americanas sobre as posições do exército sírio, embora seguido de desculpas imediato, desde o pretexto para uma pausa, de fato, da trégua acordada. Rússia atacou um comboio humanitário, dirigido a Aleppo, despertando até mesmo a desaprovação das Nações Unidas, e, juntamente com a Síria, retomadas as hostilidades para conquistar Aleppo, com ataques sobre a cidade, eles têm gravados, mais uma vez, muitas vítimas civis. Neste contexto amadureceu o ultimato de os EUA para a Rússia para finalizar as negociações. O fato, do ponto de vista diplomático, é uma circunstância agravante para a situação da Síria, mas sem ser ladeada por uma ação militar, só poderia criar uma situação favorável ao Assad e depois para Putin. Para evitar um confronto aberto com os russos nos Estados Unidos pode considerar fazer uma oferta maior de armas para as forças rebeldes em Aleppo, e que é o que é temido em Moscou e Damasco. O Kremlin, de fato propôs uma trégua de 48 horas, o que pode não dar efeito a quaisquer planos americanos, enquanto Washington propôs uma de sete dias, que é avaliada pela frente russo-síria e funcional para fornecer armas aos rebeldes. De um ponto de vista militar, apesar de grande bombardeio realizado com barris incendiárias, usados ​​com o objetivo de destruir os abrigos fortificados, verificou-se que, nas batalhas em curso em Aleppo, realizada por agora, quase lado a lado, a contribuição a força aérea não é tão certo quanto poderia ser, pelo contrário, a chegada de novas armas. Precisamente por esta razão, tornou-se crucial para ambas as partes, o fator tempo: para os sírios é importante para acelerar o conflito sem interrupções, enquanto os rebeldes se tornou essencial para ganhar tempo e reagrupar-se, seja para ver se materializar a possibilidade de de alimentação do material de guerra americano. A Rússia, por sua vez, pretende perder a cara na frente da opinião pública internacional, e é dito que favorecem a hipótese de uma trégua humanitária de 48 horas para permitir que suprimentos para a população, mas discordo profundamente na hipótese de os sete dias sem confrontos. Do ponto de vista da situação prostração da população civil, que deve ser mais de uma semana para tentar resolver a situação de saúde grave, um lugar essencial para começar para uma primeira restauração do teatro de guerra; mas também é verdade que este tempo é contrária aos interesses de Assad, que vê a possibilidade de conquistar Aleppo iminente. A impressão é que tanto Assad de que a Rússia, pretende colocar os EUA na frente do fato consumado da conquista de Aleppo, para obter essa posição estabelecida para uma possível conferência de paz, ou de outra forma a qualquer mesa de negociações. Esta seria a consequência directa da imobilidade americano, Obama tem mantido desde o início do caso sírio. Confiar inteiramente em diplomacia provado errado, como não tendo sido capaz de prever a entrada em jogo de Moscovo, no teatro de guerra na Síria; estas premissas não ser o ultimato americano a quebrar as negociações, mais uma ação de falência e sem consequências. Pode-se entender que Obama está no final do mandato, mas antes da eleição do novo ou o novo ocupante da Casa Branca, será inevitável que a posição americana será uma desvantagem contra a Rússia e Síria, se Washington vai continuar a enfrentar o problema com essa passividade.