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martedì 3 gennaio 2017

Gli USA di Trump minacciati dalla Corea del Nord

Le minacce della Corea del Nord, che sarebbe vicina alla costruzione di un missile balistico in grado di colpire con un ordigno atomico alcuni territori degli Stati Uniti, hanno provocato la reazione del Presidente eletto americano. Donald Trump ha affermato che ciò non succederà. Tuttavia non è chiaro come la nuova amministrazione americana intenderà procedere per fare fronte alle minacce di Kim Jong-Un: se continuare sulla strada delle sanzioni, la soluzione preferita da Obama o se mostrare segnali di forza al regime nord coreano. Deve, però, essere specificato, che la ragione delle minacce di Pyongyang dipende, in gran parte dalle esercitazioni che la marina militare statunitense compie periodicamente con l’analoga forza della Corea del Sud; se, però, Trump intenderà diminuire la presenza statunitense presso gli alleati asiatici, come più volte detto in campagna elettorale, potrebbero, effettivamente, venire meno le ragioni delle minacce da parte del paese nordcoreano. Certamente si tratterebbe di una ipotesi ampiamente in grado di sovvertire gli equilibri regionali e costringerebbe gli alleati degli Stati Uniti a pensare modalità alternative al di fuori della protezione di Washington. Del resto Trump ha più volte affermato in campagna elettorale di volere occuparsi in maniera maggiore dei problemi economici del paese, anche stornando risorse finanziarie ora impiegate per la difesa di partner ritenuti strategici. Per Obama la regione del Pacifico orientale rappresentava una priorità e se non fosse stato per l’emergenza mediorientale le risorse che l’amministrazione uscente della Casa Bianca, avrebbe dedicato a quest’area sarebbero state ancora più ingenti. Trump, aldilà di dichiarazioni, spesso slegate dal contesto internazionale, non ha ancora reso esplicito il proprio programma di politica estera e l’unico elemento conosciuto è proprio quello di effettuare una drastica riduzione del bilancio che permette agli Stati Uniti di recitare il ruolo di potenza globale, attraverso il proprio impegno all’estero, che ha ricoperto fino ad ora. Che questi intenti siano però facilmente attuabili sarà tutt’altro che agevole. La politica del Pentagono prevede comunque un presidio attivo di determinate parti del mondo giudicate strategiche per l’interesse statunitense e sarà difficile che i militari rinuncino facilmente ai mezzi finanziari per portare avanti la loro politica. Queste considerazioni aprono un possibile scenario di contrasto tra il Presidente eletto e le forze armate e la stessa lobby dei costruttori di armamenti: questo disallineamento delle rispettive posizioni espongono il ruolo degli Stati Uniti ad un ridimensionamento, che il paese potrebbe scontare nella violazione dei propri interessi strategici  e geopolitici. D’altro canto le minacce di Pyongyang non arrivano a caso ed hanno la chiara intenzione di verificare le reazioni del nuovo inquilino della Casa Bianca. La reazione di Trump, per ora, pare interlocutoria, mentre secondo gli analisti militari, le capacità di costruire un missile balistico che tenga fede alle minacce della Corea del Nord, sembrano essere ormai quasi sicure. Gli USA sarebbero quindi esposti ad un attacco nordcoreano, ma cosa intende fare Trump non è ancora stato chiarito. Certo la riduzione di un impegno nel Pacifico potrebbe ridurre anche le minacce di Pyongyang e si tratterebbe dell’esercizio di una misura alternativa per evitare le minacce, ma potrebbe anche essere percepito come un segnale  di debolezza da parte di Kim Jong-Un, sempre alla ricerca di contropartite per non mettere in pratica le proprie minacce. Trump ha preferito concentrarsi sulla Cina, identificata come autentico nemico per l’economia americana e per la sua continua politica di svalutazione che metterebbe in difficoltà gli Stati Uniti. Insomma queste prime sortite nel campo internazionale sembrano evidenziare tutta l’inesperienza del nuovo presidente americano e la mancanza di un disegno globale a sostegno della sua azione, sopratutto in politica estera.  

The US Trump threatened by North Korea

The threats of North Korea, it would be closer to the construction of a ballistic missile capable of hitting with a nuclear device some US territories, they caused the reaction of the American elected president. Donald Trump has stated that this will not happen. However it is unclear how the new US administration intends to proceed to meet the threats of Kim Jong-Un: whether to continue on the path of sanctions, the preferred solution by Obama or to show signs of strength in the North Korean regime. It must, however, be noted, that the reason of the threats of Pyongyang depends in large part on exercises that the US Navy performs regularly with the same strength of South Korea; If, however, Trump deemed to decrease the US presence at the Asian allies, as repeatedly said during the election campaign, may, indeed, be the reasons of threats by the North Korean town. Certainly it would be a hypothesis widely able to subvert regional balance and would force the US allies to think of alternative ways outside of Washington protection. Moreover Trump has repeatedly stated during the campaign that you want to deal with a greater extent of the economic problems of the country, also shifting financial resources now used for the defense of considered strategic partners. For Obama, the Asia Pacific region was a priority and if it were not for the emergency Middle East resources that the outgoing administration of the White House, would dedicate to this area would have been even more substantial. Trump, beyond declarations, often disconnected from the international context, it has not yet made explicit his foreign policy agenda, and the only known element is just to make a drastic reduction in the budget that allows the US to play the role of power global, through its commitment abroad, he has held until now. That these intentions are, however, easy to implement will be anything but easy. The Pentagon's policy still provides an active management of certain parts of the world deem to be strategic for the US interest and that the military will be difficult to give up easily the financial resources to carry out their policy. These considerations can open up a contrast setting between the elected president and the armed forces and the same lobbies of armaments manufacturers: this misalignment of the respective positions expose the role of the US to a downsizing, the country could serve in the violation of his interests strategic and geopolitical. On the other hand the threat of Pyongyang do not come to the event and have the clear intention to test the new occupant of the White House reactions. The reaction of Trump, for now, seems interlocutory, while according to military analysts, the ability to build a ballistic missile that lives up to the threats of North Korea, appear to be almost safe. The US would then be exposed to a North Korean attack, but what will you do Trump has not yet been clarified. Of course the reduction of a commitment in the Pacific could also reduce the threat of Pyongyang, and it would be the year of an alternative measure to avoid the threats, but it could also be perceived as a sign of weakness on the part of Kim Jong-Un, always seeking counterparts for not putting into practice its threats. Trump has chosen to focus on China, identified as real enemy for the US economy and its continued devaluation policy that would put in trouble the United States. So these first forays into the international arena seem to highlight all the inexperience of the new American president and the lack of a comprehensive design in support of his action, especially in foreign policy.

El Trump estadounidense amenazada por Corea del Norte

Las amenazas de Corea del Norte, que estarían más cerca de la construcción de un misil balístico capaz de golpear con un dispositivo nuclear algunos territorios de Estados Unidos, que han causado la reacción del presidente electo de Estados Unidos. Donald Trump ha declarado que esto no sucederá. Sin embargo, no está claro cómo el nuevo gobierno de Estados Unidos tiene la intención de proceder a cumplir con las amenazas de Kim Jong-Un: si se debe continuar en el camino de las sanciones, la solución preferida por Obama o mostrar signos de fortaleza en el régimen de Corea del Norte. Debe, sin embargo, hay que señalar, que la razón de las amenazas de Pyongyang depende en gran parte de los ejercicios que la Marina de los EE.UU. realiza regularmente con la misma fuerza de Corea del Sur; Si, sin embargo, Trump considerará para disminuir la presencia de Estados Unidos en los aliados asiáticos, como se ha dicho en repetidas ocasiones durante la campaña electoral, pueden, de hecho, ser las razones de amenazas por parte de la población de Corea del Norte. Ciertamente, sería una hipótesis ampliamente capaz de subvertir el equilibrio regional y obligaría a los aliados de Estados Unidos que pensar en formas alternativas fuera de la protección de Washington. Por otra parte Trump ha declarado en repetidas ocasiones durante la campaña que se quiere tratar con una mayor amplitud de los problemas económicos del país, también la transferencia de recursos financieros que ahora se utilizan para la defensa de los socios estratégicos considerados. Para Obama, la región de Asia y el Pacífico era una prioridad y si no fuera por los recursos de Oriente Medio de emergencia que la administración saliente de la Casa Blanca, se dedicaría a esta zona habría sido aún más sustancial. Trump, más allá de las declaraciones, a menudo desconectados del contexto internacional, que aún no ha explicitado su agenda de política exterior, y el único elemento conocido es sólo para hacer una drástica reducción en el presupuesto que permite a los EE.UU. para jugar el papel del poder mundial, a través de su compromiso en el extranjero, que ha ocupado hasta ahora. Que estas intenciones son, sin embargo, fácil de implementar será cualquier cosa menos fácil. La política del Pentágono todavía proporciona una gestión activa de ciertas partes del mundo consideran estratégicas para el interés de Estados Unidos y que los militares será difícil abandonar fácilmente los recursos financieros para llevar a cabo su política. Estas consideraciones pueden abrir un ajuste entre el presidente electo y las fuerzas armadas y los mismos grupos de presión de los fabricantes de armamento contraste: esta falta de alineación de las respectivas posiciones exponer el papel de los EE.UU. a una reducción del tamaño, el país podría servir en la violación de sus intereses estratégico y geopolítico. Por otro lado la amenaza de Pyongyang no vienen al caso y tienen la clara intención de probar el nuevo ocupante de las reacciones de la Casa Blanca. La reacción de Trump, por ahora, parece interlocutoria, mientras que, según los analistas militares, la capacidad de construir un misil balístico que hace honor a las amenazas de Corea del Norte, parece ser casi seguro. Los EE.UU. Entonces estaríamos expuestos a un ataque de Corea del Norte, pero lo haremos Trump que aún no se ha aclarado. Por supuesto, la reducción de un compromiso en el Pacífico también podría reducir la amenaza de Pyongyang, y sería el año de una medida alternativa para evitar las amenazas, pero también podría ser percibido como un signo de debilidad por parte de Kim Jong-Un, siempre la búsqueda de contrapartes para no poner en práctica sus amenazas. Trump ha optado por centrarse en China, identificado como enemigo real para la economía de Estados Unidos y su política continua devaluación que pondría en peligro los Estados Unidos. Así pues, estas primeras incursiones en el ámbito internacional parecen poner de relieve toda la inexperiencia del nuevo presidente de Estados Unidos y la falta de un diseño integral en apoyo de su recurso, especialmente en política exterior.

Die US Trump bedroht durch Nordkorea

Die Drohungen von Nordkorea, wäre es einer ballistischen Rakete mit dem Bau näher der Lage sein, mit einem Kern Gerät einige US-Territorien des Schlagens, die sie verursacht die Reaktion des amerikanischen Präsidenten gewählt. Donald Trump hat erklärt, dass dies nicht geschehen wird. Allerdings ist unklar, wie die neue US-Regierung die Bedrohung von Kim Jong-Un, um fortzufahren beabsichtigt zu treffen: ob auf dem Weg der Sanktionen fortzusetzen, die bevorzugte Lösung von Obama oder in dem nordkoreanischen Regime Zeichen der Stärke zu zeigen. Es muss jedoch beachtet werden,, dass der Grund der Bedrohungen von Pjöngjang zu einem großen Teil auf Übungen ab, die die US-Marine regelmäßig mit der gleichen Stärke von Südkorea durchführt; Wenn jedoch Trump die US-Präsenz in den asiatischen Verbündeten zu verringern gilt, wie immer wieder während der Wahlkampagne gesagt, kann in der Tat sein, die Gründe der Bedrohung durch die nordkoreanische Stadt. Sicherlich wäre es eine Hypothese weit der Lage sein, das regionale Gleichgewicht zu untergraben und würde die US-Verbündeten zwingen, auf andere Möglichkeiten zu denken, außerhalb des Schutzes Washington. Außerdem Trump hat wiederholt während der Kampagne festgestellt, dass Sie mit einem größeren Ausmaß der wirtschaftlichen Probleme des Landes zu bewältigen wollen, auch Verschiebung nun finanzielle Mittel für die Verteidigung als strategischen Partner eingesetzt. Für Obama war die Asien-Pazifik-Region eine Priorität und wenn es nicht für den Notfall Mittleren Osten Ressourcen, die die scheidende Administration des Weißen Hauses waren, auf diesem Gebiet hätte noch deutlicher widmen würde. Trump, über Erklärungen, die oft aus dem internationalen Kontext getrennt, hat es noch nicht explizit seine außenpolitische Agenda, und das einzige bekannte Element ist nur eine drastische Reduzierung der Mittel zu machen gemacht, die die USA erlaubt, die Rolle der Macht zu spielen global, im Ausland durch sein Engagement hat er bis jetzt gehalten. Dass diese Absichten sind jedoch einfach alles andere als einfach zu implementieren sein wird. Die Pentagon-Politik stellt immer noch eine aktive Verwaltung bestimmter Teile der Welt für die USA Interesse sein strategische erachten und dass das Militär wird schwierig sein, leicht über die finanziellen Mittel zu geben, um ihre Politik durchzuführen. Diese Überlegungen können eine Kontrasteinstellung zwischen dem gewählten Präsidenten und den Streitkräften und den gleichen Lobbys Rüstungshersteller eröffnen: diese Fehlausrichtung der jeweiligen Positionen setzen die Rolle der USA zu einer Verkleinerung könnte das Land in der Verletzung seiner Interessen dienen strategische und geopolitische. Auf der anderen Seite die Gefahr von Pjöngjang kommen nicht zu der Veranstaltung und haben die klare Absicht, die neuen Bewohner des Weißen Hauses Reaktionen zu testen. Die Reaktion von Trump, denn jetzt scheint einstweiligen Anordnung, während nach Militäranalysten, die Fähigkeit, eine ballistische Rakete zu bauen, die auf die Bedrohungen von Nordkorea lebt auf, erscheinen fast sicher zu sein. Die USA würden dann zu einem nordkoreanischen Angriff ausgesetzt sein, aber was tun Sie Trump ist noch nicht geklärt. Natürlich ist die Verringerung einer Verpflichtung im Pazifik könnten auch die Bedrohung durch Pjöngjang zu verringern, und es wäre das Jahr eine andere Maßnahme sein, um die Gefahren zu vermeiden, aber auch als ein Zeichen der Schwäche auf Seiten von Kim Jong-Un wahrgenommen werden konnte, immer suche nach Partnern für nicht in die Praxis ihre Drohungen setzen. Trump hat sich auf China zu konzentrieren gewählt, als wirkliche Feind für die US-Wirtschaft identifiziert und seine fortgesetzte Abwertung Politik, die die Vereinigten Staaten in Schwierigkeiten bringen würde. So sind diese ersten Streifzüge in der internationalen Arena scheinen alle Unerfahrenheit des neuen amerikanischen Präsidenten und das Fehlen eines umfassenden Entwurf zur Unterstützung seiner Aktion hervorzuheben, vor allem in der Außenpolitik.

Les États-Unis Trump menacé par la Corée du Nord

Les menaces de la Corée du Nord, il serait plus proche de la construction d'un missile balistique capable de frapper avec un dispositif nucléaire des territoires américains, ils ont causé la réaction du président élu américain. Donald Trump a déclaré que cela ne se produira. Cependant, il est difficile de savoir comment la nouvelle administration américaine entend procéder pour répondre aux menaces de Kim Jong-Un: il faut continuer sur la voie des sanctions, la solution privilégiée par Obama ou de montrer des signes de vigueur dans le régime nord-coréen. Il faut, cependant, noter que la raison des menaces de Pyongyang dépend en grande partie sur des exercices que la marine américaine effectue régulièrement avec la même force de la Corée du Sud; Si, toutefois, Trump réputée diminuer la présence américaine aux alliés asiatiques, comme dit à plusieurs reprises au cours de la campagne électorale, peut, en effet, être les raisons de menaces par la ville nord-coréenne. Certes, il serait une hypothèse largement en mesure de renverser l'équilibre régional et forcerait les alliés des États-Unis de penser à d'autres moyens en dehors de la protection de Washington. En outre Trump a déclaré à plusieurs reprises au cours de la campagne que vous voulez traiter avec une plus large mesure des problèmes économiques du pays, déplaçant également les ressources financières utilisées actuellement pour la défense des partenaires stratégiques considérés. Pour Obama, la région Asie-Pacifique est une priorité et s'il n'y avait pas les ressources du Moyen-Orient d'urgence que l'administration sortante de la Maison Blanche, se consacrer à ce domaine aurait été encore plus importante. Trump, au-delà des déclarations, souvent déconnectés du contexte international, il n'a pas encore fait explicite son programme de politique étrangère, et le seul élément connu est juste de faire une réduction drastique du budget qui permet aux États-Unis à jouer le rôle du pouvoir mondiale, grâce à son engagement à l'étranger, il a occupé jusqu'à présent. Que ces intentions sont, cependant, facile à mettre en œuvre sera tout sauf facile. La politique du Pentagone fournit toujours une gestion active de certaines parties du monde jugent stratégique pour l'intérêt des États-Unis et que l'armée sera difficile d'abandonner facilement les ressources financières pour mener à bien leur politique. Ces considérations peuvent ouvrir un réglage du contraste entre le président élu et les forces armées et les mêmes lobbies des fabricants d'armement: ce désalignement des positions respectives exposer le rôle des États-Unis à une réduction des effectifs, le pays pourrait servir dans la violation de ses intérêts stratégique et géopolitique. D'autre part, la menace de Pyongyang ne viennent pas à l'événement et ont clairement l'intention de tester le nouvel occupant des réactions de la Maison Blanche. La réaction de Trump, pour l'instant, semble interlocutoire, alors que selon les analystes militaires, la possibilité de construire un missile balistique qui vit aux menaces de la Corée du Nord, semblent être presque sûr. Les États-Unis serait alors exposée à une attaque nord-coréenne, mais que ferez-vous Trump n'a pas encore été clarifiée. Bien sûr, la réduction d'un engagement dans le Pacifique pourrait également réduire la menace de Pyongyang, et ce serait l'année d'une autre mesure pour éviter les menaces, mais il pourrait aussi être perçu comme un signe de faiblesse de la part de Kim Jong-Un, toujours recherche homologues pour ne pas mettre en pratique ses menaces. Trump a choisi de se concentrer sur la Chine, identifié comme ennemi réel pour l'économie américaine et sa politique de dévaluation continue qui mettrait en difficulté aux États-Unis. Donc, ces premières incursions dans l'arène internationale semblent mettre en évidence toute l'inexpérience du nouveau président américain et le manque d'une conception globale à l'appui de son action, en particulier dans la politique étrangère.

O Trump US ameaçado pela Coreia do Norte

As ameaças da Coreia do Norte, seria mais perto da construção de um míssil balístico capaz de atingir com um dispositivo nuclear alguns territórios norte-americanos, que causou a reação do presidente eleito americano. Donald Trump afirmou que isso não irá acontecer. No entanto, não está claro como a nova administração dos EUA tem a intenção de prosseguir para enfrentar as ameaças de Kim Jong-Un: se quer continuar no caminho das sanções, a solução preferida por Obama ou a mostrar sinais de força no regime norte-coreano. Deve, contudo, notar, que a razão das ameaças de Pyongyang depende em grande parte em exercícios que a Marinha dos EUA apresenta-se regularmente com a mesma força da Coreia do Sul; Se, no entanto, Trump considerado para diminuir a presença dos EUA nas aliados asiáticos, como disse várias vezes durante a campanha eleitoral, pode, na verdade, ser as razões de ameaças da cidade norte-coreana. Certamente seria uma hipótese amplamente capaz de subverter o equilíbrio regional e forçaria os aliados dos EUA pensar em formas alternativas fora da protecção Washington. Além disso Trump tem afirmado repetidamente durante a campanha que pretende lidar com uma maior amplitude dos problemas econômicos do país, também a transferência de recursos financeiros usados ​​agora para a defesa de parceiros estratégicos considerados. Para Obama, a região Ásia-Pacífico foi uma prioridade e se não fosse para os recursos de emergência do Oriente Médio que a administração cessante da Casa Branca, se dedicam a esta área teria sido ainda mais substancial. Trump, além das declarações, muitas vezes desconectado do contexto internacional, e que ainda não explicitou sua agenda de política externa, e o único elemento conhecido é apenas para fazer uma redução drástica do orçamento que permite que os EUA desempenham o papel do poder global, através do seu compromisso no exterior, ele tem mantido até agora. Que estas intenções são, no entanto, fácil de implementar não será nada fácil. A política do Pentágono ainda proporciona uma gestão activa de certas partes do mundo consideram ser estratégico para o interesse dos Estados Unidos e que o militar vai ser difícil de desistir facilmente os recursos financeiros para levar a cabo a sua política. Estas considerações podem abrir um contraste ajuste entre o presidente eleito e as forças armadas e os mesmos lobbies dos fabricantes de armamentos: este desalinhamento das respectivas posições expor o papel de os EUA a um downsizing, o país poderia servir na violação dos seus interesses estratégica e geopolítica. Por outro lado a ameaça de Pyongyang não vêm para o evento e tem a clara intenção de testar o novo ocupante das reações da Casa Branca. A reação de Trump, por agora, parece interlocutória, enquanto de acordo com analistas militares, a capacidade de construir um míssil balístico que faz jus às ameaças da Coreia do Norte, parecem ser quase seguro. Os EUA, então, ser exposto a um ataque norte-coreano, mas o que você vai fazer Trump ainda não foi esclarecida. É claro que a redução de um compromisso no Pacífico também poderia reduzir a ameaça de Pyongyang, e seria o ano de uma medida alternativa para evitar as ameaças, mas também pode ser percebida como um sinal de fraqueza da parte de Kim Jong-Un, sempre buscando contrapartidas por não pôr em prática as suas ameaças. Trump optou por se concentrar na China, identificado como inimigo real para a economia dos EUA e sua política de desvalorização continuada que poria em perigo os Estados Unidos. Então, essas primeiras incursões na arena internacional parecem destacar toda a inexperiência do novo presidente americano e a falta de um projeto abrangente em apoio da sua acção, especialmente em política externa.

США Trump под угрозой со стороны Северной Кореи

Угрозы Северной Кореи, было бы ближе к построению баллистической ракеты, способной поразить с ядерным устройством некоторые территории США, они вызвали реакцию американского избранного президента. Дональд Трамп заявил, что этого не произойдет. Однако неясно, как новая администрация США намерена приступить к встретить угрозы Ким Чен Ун: стоит ли продолжать идти по пути санкций, предпочтительным решением Обамы или показать признаки силы в северокорейского режима. Необходимо, однако, отметить, что причиной угроз Пхеньяна в значительной степени зависит от упражнений, что ВМС США регулярно выступает с той же силой Южной Кореи; Если, тем не менее, Трамп считается уменьшить американское присутствие на азиатских союзников, как неоднократно говорил во время избирательной кампании, может, в самом деле, быть причины угроз со стороны северокорейского города. Конечно, было бы гипотеза широко в состоянии подорвать региональный баланс и заставит американских союзников думать альтернативных путей вне защиты Вашингтона. К тому же Козырь неоднократно заявлял в ходе кампании, которую вы хотите иметь дело с большей степени экономических проблем страны, а также смещение финансовых ресурсов, используемых в настоящее время для защиты рассматриваемых стратегических партнеров. Для Обамы, Азиатско-Тихоокеанский регион является одним из приоритетов, и если бы не было чрезвычайных ресурсов на Ближнем Востоке, что уходящая администрация Белого дома, посвятит в этот район был бы еще более существенным. Козырь, помимо заявлений, часто оторваны от международного контекста, он еще не сделал явную свою внешнеполитическую программу, и единственным известным элементом является только, чтобы сделать резкое сокращение бюджета, что позволяет США играть роль власти глобальный, через свою приверженность за рубежом, он занимал до сих пор. То, что эти намерения, однако, легко реализовать будет угодно, но просто. Политика Пентагона по-прежнему обеспечивает активное управление некоторых частях мира считают, что стратегическое значение для интересов США и что военные будет трудно отказаться от легко финансовые ресурсы для осуществления своей политики. Эти соображения могут открыть контраст настройки между избранным президентом и вооруженными силами и теми же вестибюлях производителей вооружений: это смещение соответствующих позиций обнажить роль США в разукрупнения, страна могла бы служить в нарушение своих интересов стратегические и геополитические. С другой стороны, угроза Пхеньяна не приходят к событию и иметь четкое намерение испытать новый обитатель реакции Белого дома. Реакция Трампа, на данный момент, кажется, неокончательный, в то время как по мнению военных аналитиков, возможность построить баллистическую ракету, которая живет до угроз со стороны Северной Кореи, по всей видимости, практически безопасны. США будут затем подвергаться северокорейской атаки, но что ты будешь делать Трампа до сих пор не выяснены. Конечно, уменьшение обязательства в Тихом океане также может снизить угрозу Пхеньяна, и было бы год альтернативной меры, чтобы избежать угрозы, но она также может быть воспринято как признак слабости со стороны Ким Чен Ун, всегда ищет коллег для не претворяя в жизнь свои угрозы. Трамп решил сосредоточиться на Китае, которые были определены в качестве реального противника для экономики США и ее продолжение девальвации политики, которая бы положить в неприятности в Соединенных Штатах. Таким образом, эти первые набеги на международной арене, кажется, чтобы выделить всю неопытность нового американского президента и отсутствие всеобъемлющего дизайна в поддержку его действий, особенно во внешней политике.