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venerdì 8 settembre 2017
حكم محكمة العدل الأوروبية، نقطة البداية لاتحاد جديد
إن
حكم محكمة العدل الأوروبية، الذي يرفض نداء البلدان الشرقية ضد قبول
اللاجئين، يجعل موقف انتهاك بولندا وهنغاريا وسلوفاكيا ومسؤول الجمهورية
التشيكية ضد أحكام بروكسل. والحقيقة،
وقبل كل شيء قانونية، هي في المقام الأول سياسية: لأنها تعني أن البلدان
الأربعة لم تعترف بالهياكل السياسية المركزية الأوروبية باسم السيادة، وهو
ما يتناقض مع ما وقع على الانضمام إلى الاتحاد. ويأتي هذا، بمعنى رسمي، ما يشكل انتهاكا واضحا، ولا سيما للاتفاقات وبوجه عام نفس الروح التأسيسية للاتحاد. وعلى
وجه التحديد، ينص الحكم على أن آلية إعادة توزيع اللاجئين التي اعتمدها
المجلس الأوروبي، من أجل التخفيف من ضغوط إيطاليا واليونان، قد شيدت بصورة
عادلة، وذلك بفضل عملية الحساب التي أجريت بطريقة عادلة ومتناسبة، وأن
الأمراء الذين ولدوا استند القرار إلى مبدأ التضامن، سواء بالنسبة للاجئين أو بهدف تقسيم حالة الطوارئ بين بلدان الاتحاد. وينبغي
أن تذكر الدول التي تنتمي إلى ميثاق وارسو مرة أخرى الآثار العملية لهذا
الإعلان، حسب الطلب، وأن يكون توزيع اللاجئين أيضا في بلدان أوروبا
الشرقية؛ في حالة عدم الامتثال لحكم المحكمة، فإن البلدان المتخلفة ستتحمل غرامات كبيرة تحسب على أساس كل يوم يرفض فيه رفض اللاجئين. وفي
الواقع، كان من المفترض أيضا أن تتدخل بتخفيضات كبيرة في المساهمات التي
خصصها الاتحاد الأوروبي لهذه البلدان والتي تستند إليها معدلات نموها
الاقتصادي. ومن الأمثلة على بولندا في العام الماضي حوالي 90 مليار يورو، وهو أمر ضروري للحفاظ على البلاد. وكانت
ردود فعل ثلاثة من الدول الشرقية، باستثناء سلوفاكيا، التي أعربت حكومتها
عن رغبتها في الامتثال لأحكام المحكمة، كانت معارضة ومتعجرفة بشدة للمؤسسات
الأوروبية، مما أدى إلى ذروة قضية سياسية غضبها السلوك الذي اعتمد حتى الآن من هذه الدول. يجب أن يصبح حكم المحكمة الأوروبية نقطة انطلاق لإصدار اللوائح القادرة على إدارة حياة النقابة والتعامل مع النزاعات بطريقة معينة. ولا
يجوز لمن يريدون أن يكونوا جزءا من أوروبا وأن يشتركون بحرية في المبادئ،
بمجرد اعترافهم، أنهم يثيرون الاستثناءات وينتهكون الأنظمة، وفقا للتوجه
السياسي للحكومة في المناصب. وأخيرا،
من الضروري وضع آليات جزائية تلقائية تعاقب بشكل فعال أولئك الذين يشكلون
انتهاكا للقوانين القائمة خطرا على استقرار الاتحاد. ولا ينبغي أن يكون هناك تفتيش دوري على امتثال القوانين الوطنية للمبادئ الأوروبية، التي يجب ألا تكون متناقضة بأي حال من الأحوال. ولا
يمكن السماح بالحالات الأخيرة لقمع حرية الصحافة في هنغاريا والحد من
الحقوق السياسية في بلدان شرق أخرى داخل المحيط الأوروبي، ويجب أن يتغير
موقف بروكسل المتضارب تقريبا لتجنب الانجرافات الخطيرة. ويسمح
حكم المحكمة للمجلس والبرلمان الأوروبي بالتسارع في هذا الاتجاه، الذي يجب
أن تدعمه مختلف القوى السياسية بشكل عرضي، ولكنهما معترف بهما في المشروع
الأوروبي. وما
يجب التغلب عليه، داخل الاتحاد الأوروبي، هو مرحلة إدراج جميع البلدان
التي تقع جغرافيا في القارة، أي تقريبا، على الإطلاق، أي أن المتطلبات
الجغرافية الوحيدة ليست كافية، ولكن هناك حاجة إلى معايير قياسية التي أثيرت من حيث ضمان وإنفاذ الحقوق وتقاسم المبادئ التأسيسية للاتحاد. ويتعين
على عمليات التدقيق المنتظمة لكل عضو أن تخدم هذا الغرض: وجود أتباع ذوي
جودة عالية يلبيون متطلبات عالية وعالية تتجاوز المعايير المالية، التي
اعتمدت حتى الآن بشكل رئيسي. وينبغي أن يؤدي ذلك أيضا إلى التنبؤ بالآليات التي قد تنجم عن تعطيل عملية الطرد من أوروبا. وهذا نتيجة منطقية يجب أن تحمي البلدان التي تتبع مبادئ بروكسل وبقاء الاتحاد الأوروبي نفسه.
mercoledì 6 settembre 2017
La Corea del Sud chiede aiuto alla Russia
La richiesta di aiuto della Corea del Sud alla Russia, nell’ambito della crisi nordcoreana, segna una novità nello scenario diplomatico mondiale. Seul, tradizionale alleato di Washington, contatta Mosca per allargare le possibilità di una soluzione pacifica alla situazione che ha creato Pyongyang. Il primo dato è che il rapporto tra USA e Corea del Sud non è più esclusivo, il secondo è che la richiesta di aiuto di Seul è diretta ad un paese avversario degli Stati Uniti ed il terzo è la maggiore importanza che acquista la Russia nella vicenda. Questo scenario non è improvviso: dall’elezione di Trump la distanza tra il paese statunitense e quello sudcoreano è aumentata a causa di dissidi sui rapporti commerciali e tensioni politiche dovute alla profonda differenza tra i due capi di stato. Anche nella gestione della crisi nordcoreana, Seul avrebbe preferito un atteggiamento diverso da quello adottato dal Presidente americano, più improntato alla cautela ed alla prudenza. Per la Corea del Sud, il paese, che in caso di conflitto, anche di tipo convenzionale, sarebbe quello maggiormente coinvolto, è importante cercare comunque un confronto di tipo diplomatico con Pyongyang: l’imperativo principale è il colloquio; le risposte e l’atteggiamento di Trump, al momento solo a parole, sono andati nella direzione opposta, fino a contemplare la soluzione militare, ipotesi da sempre scartata dai sudcoreani. Nonostante tutto i due paesi sono obbligati a mantenere rapporti molto stretti ed in questo scenario si inquadra la decisione della Casa Bianca di vendere armi più sofisticate a Seul, oltre che a Tokyo, ed a continuare le esercitazioni militari congiunte, che tanto irritano Kim Jong-un..Tuttavia per Seul la necessità di trovare dei partner alternativi, che appoggino la linea esclusiva del dialogo, ha permesso alla Russia di inserirsi in uno scenario che potrebbe portare anche a sviluppi economici rilevanti. Putin è riuscito ad accreditarsi come fattore di possibile stabilizzazione della crisi agli occhi dei sudcoreani e giocare un ruolo potenzialmente di sicura importanza in ottica di risoluzione della crisi. L’idea del Cremlino, che comunque non riconosce la Corea del Nord come potenza nucleare, è che con le sole sanzioni l’atteggiamento di Pyongyang non subirà variazioni; al contrario è importante non isolare la Corea del Nord, ma occorre coinvolgerla in relazioni trilaterali, cioè tra Seul, Pyongyang e Mosca, che possano sviluppare il dialogo attraverso accordi economici. Putin cerca così di cogliere due risultati in una sola volta: l’accesso alle ricchezze in materie prime nordcoreane, carbone e, sopratutto, i ricchi giacimenti di terre rare, e la fornitura del gas e dell’energia elettrica russa, di cui Pyongyang è carente, alla Corea del Nord. Inoltre la proposta del leader del Cremlino di incentra sulle infrastrutture, proponendo uno sviluppo dell’integrazione delle vie di comunicazione tra i due paesi. Come si vede la Russia vorrebbe adottare una soluzione opposta a quella delle sanzioni, e quindi degli Stati Uniti, e propone di fornire a Pyongyang elementi di sviluppo economico in grado di risollevare l’economia del paese in cambio di un diverso atteggiamento internazionale di Kim Jong-un. Putin si accrediterebbe così al livello di uno statista illuminato, andando anche contro la sua immagine di uomo forte, ma ciò potrebbe permettere di entrare in modo soft in una regione che è cruciale per i traffici economici mondiali. Bisognerà vedere come questa novità sarà accolta, oltre che dagli USA, dalla Cina, che ritiene questa zona come suo terreno di influenza esclusiva. Se Pechino era già maldisposta ad una presenza americana, proprio in virtù delle alleanze, non solo con la Corea del Sud ed il Giappone, ma anche dei crescenti contatti con il Vietnam, la possibilità che Mosca si inserisca nella regione, potrebbe costituire un nuovo elemento di contrasto ed un allontamento tra Russia e Cina, fino ad ora alleate soltanto di comodo. La considerazione finale è che Trump ancora una volta danneggia il suo paese con la sua politica miope e senza un progetto organico, ma fatta soltanto di reazioni del momento.
South Korea asks for help to Russia
The request for South Korea's help to Russia in the North Korean crisis marks a new one in the world diplomatic scenario. Seoul,
a traditional Washington ally, contacts Moscow to expand the chances of
a peaceful solution to the situation that has created Pyongyang. The
first is that the relationship between US and South Korea is no longer
exclusive, the second is that Seoul's request for help is directed at an
opponent country in the United States, and the third is the most
important thing that it buys Russia in the affair . This
scenario is not uncommon: Trump's election distance between the US and
South Korean countries has increased due to trade-related disagreements
and political tensions due to the profound difference between the two
heads of state. Even
in the management of the North Korean crisis, Seoul would have
preferred an attitude different from that adopted by the American
president, more prudent and prudent. For
South Korea, the country, which in the event of a conflict, even of a
conventional type, would be the most involved, it is important to seek a
diplomatic confrontation with Pyongyang: the main imperative is the
interview; Trump's
responses and attitude, at the moment only in words, went in the
opposite direction, to contemplate the military solution, a hypothesis
that has always been discarded by South Koreans. Despite
all this, the two countries are bound to maintain close ties, and in
this scenario is the decision of the White House to sell more
sophisticated weapons to Seoul than to Tokyo, and to continue joint
military exercises that so irritate Kim Jong- However,
for Seoul, the need to find alternative partners, supporting the
exclusive line of dialogue, has allowed Russia to enter into a scenario
that could also lead to significant economic developments. Putin
has been able to accredit itself as a factor of possible crisis
stabilization in the eyes of South Koreans and play a potentially
important role in resolving the crisis. The
idea of the Kremlin, which still does not recognize North Korea as
nuclear power, is that with the sole sanctions the attitude of Pyongyang
will not undergo variations; On
the contrary, it is important not to isolate North Korea, but it needs
to be involved in trilateral relations, between Seoul, Pyongyang and
Moscow, which can develop dialogue through economic agreements. Putin
seeks to capture two results at once: access to wealth in North Korean,
coal and, above all, wealthy rare earth deposits, and the supply of
Russian gas and electricity, of which Pyongyang is lacking in North Korea. In
addition, the Kremlin leader's proposal focuses on infrastructure,
proposing a development of the integration of the communication channels
between the two countries. As
Russia sees, it would like to adopt a solution opposite to the
sanctions, and therefore the United States, and proposes to provide
Pyongyang with elements of economic development capable of revitalizing
the country's economy in exchange for a different Kim Jong's
international attitude -a. Putin
would thus accede to the level of an enlightened statesman, even
against his image of a strong man, but this could allow him to enter
softly in a region that is crucial to world economic traffic. It
will be necessary to see how this innovation will be welcomed, as well
as by the USA, China, which considers this area as its exclusive
influence ground. If
Beijing was already ill-treated to an American presence, precisely
because of its alliances, not only with South Korea and Japan, but also
with the increasing contacts with Vietnam, the possibility of Moscow
entering the region could be a new element of controversy and a dispatch between Russia and China, so far only allied to convenience. The
ultimate consideration is that Trump once again hurt his country with
his short-sighted policy and without an organic plan, but only made of
the reactions of the moment.
Corea del Sur pide ayuda a Rusia
La
solicitud de ayuda de Corea del Sur a Rusia en la crisis de Corea del
Norte marca una nueva situación en el escenario diplomático mundial. Seúl,
un tradicional aliado de Washington, se pone en contacto con Moscú para
ampliar las posibilidades de una solución pacífica a la situación que
ha creado Pyongyang. La
primera es que la relación entre EE.UU. y Corea del Sur ya no es
exclusiva, la segunda es que la solicitud de ayuda de Seúl está dirigida
a un país oponente en los Estados Unidos y la tercera es lo más
importante que compra Rusia en el asunto . Este
escenario no es infrecuente: la distancia de elección de Trump entre
los Estados Unidos y los países surcoreanos ha aumentado debido a
desacuerdos relacionados con el comercio ya tensiones políticas debido a
la profunda diferencia entre los dos jefes de Estado. Incluso
en el manejo de la crisis norcoreana, Seúl hubiera preferido una
actitud diferente a la adoptada por el presidente norteamericano, más
prudente y prudente. Para
Corea del Sur, el país, que en caso de conflicto, incluso de tipo
convencional, sería el más involucrado, es importante buscar una
confrontación diplomática con Pyongyang: el imperativo principal es la
entrevista; Las
respuestas y la actitud de Trump, en este momento sólo en palabras,
fueron en la dirección opuesta, para contemplar la solución militar, una
hipótesis que siempre ha sido descartada por los surcoreanos. A
pesar de todo, los dos países están obligados a mantener estrechos
lazos, y en este escenario es la decisión de la Casa Blanca de vender
armas más sofisticadas a Seúl que a Tokio y continuar los ejercicios
militares conjuntos que irritan tanto a Kim Jong- Sin
embargo, para Seúl, la necesidad de buscar socios alternativos,
apoyando la línea exclusiva de diálogo, ha permitido a Rusia entrar en
un escenario que también podría conducir a importantes desarrollos
económicos. Putin
ha podido acreditarse como un factor de posible estabilización de
crisis a los ojos de los surcoreanos y desempeñar un papel
potencialmente importante en la resolución de la crisis. La
idea del Kremlin, que todavía no reconoce a Corea del Norte como
potencia nuclear, es que con las únicas sanciones la actitud de
Pyongyang no sufrirá variaciones; Por
el contrario, es importante no aislar a Corea del Norte, pero necesita
estar involucrada en relaciones trilaterales, entre Seúl, Pyongyang y
Moscú, que pueden desarrollar el diálogo a través de acuerdos
económicos. Putin
busca dos resultados a la vez: el acceso a la riqueza en el norte de
Corea, el carbón y, sobre todo, los ricos depósitos de tierras raras y
el suministro de gas y electricidad rusos, de los cuales Pyongyang es carente de Corea del Norte. Además,
la propuesta del líder del Kremlin se centra en la infraestructura,
proponiendo un desarrollo de la integración de los canales de
comunicación entre los dos países. Como
Rusia ve, quiere adoptar una solución opuesta a las sanciones, y por lo
tanto a los Estados Unidos, y propone dotar a Pyongyang de elementos de
desarrollo económico capaces de revitalizar la economía del país a
cambio de una actitud internacional diferente de Kim Jong -a. Putin
accedería así al nivel de un estadista ilustrado, incluso en contra de
su imagen de hombre fuerte, pero esto podría permitirle entrar
suavemente en una región que es crucial para el tráfico económico
mundial. Será
necesario ver cómo será bienvenida esta innovación, así como por los
Estados Unidos, China, que considera esta área como su influencia
exclusiva. Si
Beijing ya estaba maltratada ante una presencia estadounidense,
precisamente por sus alianzas, no sólo con Corea del Sur y Japón, sino
también con los crecientes contactos con Vietnam, la posibilidad de que
Moscú ingresara a la región podría ser un elemento nuevo de controversia y un despacho entre Rusia y China, hasta ahora sólo aliado a la conveniencia. La
consideración final es que Trump una vez más daña a su país con su
política miope y sin un plan orgánico, pero sólo hizo de las reacciones
del momento.
Südkorea bittet um Hilfe nach Russland
Die
Forderung nach Südkoreas Hilfe für Russland in der nordkoreanischen
Krise markiert ein neues in der Welt diplomatischen Szenario. Seoul,
ein traditioneller Washingtoner Verbündeter, kontaktiert Moskau, um die
Chancen einer friedlichen Lösung auf die Situation zu erweitern, die
Pyongyang geschaffen hat. Die
erste ist, dass die Beziehung zwischen den USA und Südkorea nicht mehr
exklusiv ist, die zweite ist, dass Seouls Bitte um Hilfe auf ein
Gegnerland in den Vereinigten Staaten gerichtet ist, und das dritte ist
das Wichtigste, dass es Russland in der Affäre kauft . Dieses
Szenario ist nicht ungewöhnlich: Trump's Wahlabstand zwischen den USA
und den südkoreanischen Ländern hat sich aufgrund von handelsbezogenen
Meinungsverschiedenheiten und politischen Spannungen aufgrund des tiefen
Unterschieds zwischen den beiden Staatsoberhäuptern erhöht. Sogar
in der Verwaltung der nordkoreanischen Krise hätte Seoul eine andere
Haltung als die vom amerikanischen Präsidenten, umsichtiger und
umsichtiger. Für
Südkorea, das Land, das im Falle eines Konflikts, auch von einem
konventionellen Typ, am meisten beteiligt wäre, ist es wichtig, eine
diplomatische Konfrontation mit Pyongyang zu suchen: das wichtigste
Imperativ ist das Interview; Trumps
Antworten und Haltung, im Moment nur in Worten, ging in die
entgegengesetzte Richtung, um die militärische Lösung zu betrachten,
eine Hypothese, die immer von Südkoreanern verworfen wurde. Trotz
alledem sind die beiden Länder verpflichtet, enge Beziehungen zu
pflegen, und in diesem Szenario ist die Entscheidung des Weißen Hauses,
anspruchsvollere Waffen an Seoul als an Tokio zu verkaufen und
gemeinsame militärische Übungen fortzusetzen, die Kim Jong- Doch
für Seoul hat die Notwendigkeit, alternative Partner zu finden, die die
exklusive Linie des Dialogs unterstützen, es Russland ermöglicht, in
ein Szenario einzutreten, das auch zu erheblichen wirtschaftlichen
Entwicklungen führen könnte. Putin
konnte sich als Faktor der möglichen Krisenstabilisierung in den Augen
der Südkoreaner akkreditieren und eine potenziell wichtige Rolle bei der
Lösung der Krise spielen. Die
Idee des Kremls, die Nordkorea als Atomkraft noch nicht anerkennt, ist,
dass mit den alleinigen Sanktionen die Haltung von Pyongyang nicht
variieren wird; Im
Gegenteil, es ist wichtig, Nordkorea nicht zu isolieren, aber es muss
in trilaterale Beziehungen zwischen Seoul, Pjöngjang und Moskau
einbezogen werden, die den Dialog durch wirtschaftliche Vereinbarungen
entwickeln können. Putin
versucht, zwei Ergebnisse auf einmal zu erfassen: Zugang zu Reichtum in
Nordkoreaner, Kohle und vor allem reiche Seltenerd-Ablagerungen und die
Versorgung mit russischem Gas und Strom, von denen Pyongyang ist fehlt in Nordkorea. Darüber
hinaus konzentriert sich der Vorschlag des Kreml-Führers auf die
Infrastruktur und schlägt eine Entwicklung der Integration der
Kommunikationskanäle zwischen den beiden Ländern vor. Wie
Russland sieht, möchte es eine Lösung gegenüber den Sanktionen und
damit den Vereinigten Staaten annehmen und schlägt vor, Pyongyang mit
Elementen der wirtschaftlichen Entwicklung zu versorgen, die in der Lage
sind, die Wirtschaft des Landes im Austausch für eine andere Kim Jongs
internationale Haltung zu revitalisieren -a. Putin
würde also dem Niveau eines erleuchteten Staatsmannes beitreten, sogar
gegen sein Bild eines starken Mannes, aber das könnte ihm erlauben, in
einer Region, die für den Weltwirtschaftsverkehr entscheidend ist, leise
zu betreten. Es
wird notwendig sein, zu sehen, wie diese Innovation begrüßt wird, sowie
von den USA, China, die dieses Gebiet als seinen ausschließlichen
Einflussgrund betrachtet. Wenn
Peking bereits wegen seiner Allianzen, nicht nur mit Südkorea und
Japan, aber auch mit den zunehmenden Kontakten mit Vietnam, krank
behandelt wurde, könnte die Möglichkeit, dass Moskau in die Region
eintritt, ein neues Element sein von Kontroversen und einem Versand zwischen Russland und China, bisher nur mit Bequemlichkeit verbunden. Die
endgültige Betrachtung ist, dass Trump wieder sein Land mit seiner
kurzsichtigen Politik und ohne einen organischen Plan beschädigt, aber
nur aus den Reaktionen des Augenblicks gemacht hat.
La Corée du Sud demande de l'aide à la Russie
La demande d'aide de la Corée du Sud à la Russie dans la crise nord-coréenne marque un nouveau scénario diplomatique mondial. Séoul,
un allié traditionnel de Washington, contacte Moscou pour élargir les
chances d'une solution pacifique à la situation qui a créé Pyongyang. La
première est que la relation entre les États-Unis et la Corée du Sud
n'est plus exclusive, la seconde est que la demande d'aide de Séoul est
dirigée vers un pays opposé aux États-Unis, et la troisième est la chose
la plus importante qu'il achète à la Russie dans l'affaire . Ce
scénario n'est pas rare: la distance électorale de Trump entre les pays
américains et sud-coréens a augmenté en raison des désaccords liés au
commerce et des tensions politiques en raison de la profonde différence
entre les deux chefs d'État. Même
dans la gestion de la crise nord-coréenne, Séoul aurait préféré une
attitude différente de celle adoptée par le président américain, plus
prudente et prudente. Pour
la Corée du Sud, le pays qui, en cas de conflit, même de type
conventionnel, serait le plus impliqué, il est important de rechercher
une confrontation diplomatique avec Pyongyang: l'impératif principal est
l'entretien; Les
réponses et l'attitude de Trump, à l'heure actuelle, seulement dans les
mots, ont été dans la direction opposée, pour envisager la solution
militaire, une hypothèse qui a toujours été écartée par les Sud-Coréens.
Malgré
tout, les deux pays sont tenus de maintenir des liens étroits et, dans
ce scénario, la décision de la Maison Blanche de vendre des armes plus
sophistiquées à Séoul que de Tokyo et de poursuivre des exercices
militaires conjoints qui irrite tellement Kim Jong- Cependant,
pour Séoul, la nécessité de trouver des partenaires alternatifs, en
soutenant la ligne de dialogue exclusive, a permis à la Russie d'entrer
dans un scénario qui pourrait également conduire à des développements
économiques importants. Poutine
a pu s'imposer comme un facteur de stabilisation de crise possible aux
yeux des Sud-Coréens et jouer un rôle potentiellement important dans la
résolution de la crise. L'idée
du Kremlin, qui ne reconnaît toujours pas la Corée du Nord en tant
qu'énergie nucléaire, est que, avec les seules sanctions, l'attitude de
Pyongyang ne sera pas soumise à des variations; Au
contraire, il est important de ne pas isoler la Corée du Nord, mais il
doit être impliqué dans des relations trilatérales, entre Séoul,
Pyongyang et Moscou, qui peuvent développer le dialogue par des accords
économiques. Poutine
cherche à saisir deux résultats à la fois: l'accès à la richesse en
Corée du Nord, le charbon et, surtout, les riches dépôts de terres rares
et l'approvisionnement en gaz et électricité russes, dont Pyongyang est
manque de Corée du Nord. En
outre, la proposition du leader du Kremlin se concentre sur
l'infrastructure, proposant un développement de l'intégration des canaux
de communication entre les deux pays. Comme
la Russie le voit, elle souhaiterait adopter une solution opposée aux
sanctions et, par conséquent, aux États-Unis, et propose de fournir à
Pyongyang des éléments de développement économique capables de
revitaliser l'économie du pays en échange d'une attitude internationale
différente de Kim Jong -a. Poutine
accéderait ainsi au niveau d'un homme d'Etat éclairé, même contre son
image d'un homme fort, mais cela lui permettrait d'entrer doucement dans
une région cruciale pour le trafic économique mondial. Il
faudra voir comment cette innovation sera la bienvenue, ainsi que par
les États-Unis, la Chine, qui considère cette zone comme un terrain
d'influence exclusif. Si
Pékin était déjà maltraité à une présence américaine, précisément en
raison de ses alliances, non seulement avec la Corée du Sud et le Japon,
mais aussi avec les contacts croissants avec le Vietnam, la possibilité
de Moscou d'entrer dans la région pourrait être un nouvel élément de la controverse et d'une dépêche entre la Russie et la Chine, jusqu'ici seulement alliée à la commodité. La
considération ultime est que Trump endommage à nouveau son pays avec sa
politique à court terme et sans un plan organique, mais seulement fait
des réactions du moment.
Coréia do Sul pede ajuda à Rússia
O pedido de ajuda da Coréia do Sul para a Rússia na crise norte-coreana marca um novo cenário diplomático no mundo. Seul,
um tradicional aliado de Washington, contata Moscou para expandir as
chances de uma solução pacífica para a situação que criou Pyongyang. A
primeira é que a relação entre os EUA e a Coréia do Sul não é mais
exclusiva, a segunda é que o pedido de ajuda de Seul é dirigido a um
país oponente nos Estados Unidos e o terceiro é o mais importante que
compra a Rússia no caso . Este
cenário não é incomum: a distância de eleição de Trump entre os países
dos EUA e da Coréia do Sul aumentou devido a desacordos relacionados ao
comércio e a tensões políticas devido à profunda diferença entre os dois
Chefes de Estado. Mesmo
no gerenciamento da crise norte-coreana, Seul preferiria uma atitude
diferente da adotada pelo presidente americano, mais prudente e
prudente. Para
a Coréia do Sul, o país, que em caso de conflito, mesmo de tipo
convencional, seria o mais envolvido, é importante buscar um confronto
diplomático com Pyongyang: o principal imperativo é a entrevista; As
respostas e a atitude de Trump, no momento apenas em palavras, foram na
direção oposta, para contemplar a solução militar, uma hipótese que
sempre foi descartada pelos sul-coreanos. Apesar
de tudo isso, os dois países devem manter laços estreitos e, nesse
cenário, é a decisão da Casa Branca de vender armas mais sofisticadas
para Seul do que para Tóquio e continuar exercícios militares conjuntos
que tão irritam Kim Jong- No
entanto, para Seul, a necessidade de encontrar parceiros alternativos,
apoiando a linha exclusiva de diálogo, permitiu que a Rússia entrasse em
um cenário que também poderia levar a desenvolvimentos econômicos
significativos. Putin
conseguiu acreditar-se como um fator de possível estabilização de crise
aos olhos dos sul-coreanos e desempenhar um papel potencialmente
importante na resolução da crise. A
idéia do Kremlin, que ainda não reconhece a Coréia do Norte como
energia nuclear, é que, com as únicas sanções, a atitude de Pyongyang
não sofrerá variações; Pelo
contrário, é importante não isolar a Coréia do Norte, mas precisa estar
envolvido em relações trilaterais, entre Seul, Pyongyang e Moscou, que
podem desenvolver o diálogo através de acordos econômicos. Putin
procura capturar dois resultados ao mesmo tempo: o acesso à riqueza na
Coreia do Norte, o carvão e, sobretudo, os ricos depósitos de terras
raras e o fornecimento de gás e eletricidade russos, dos quais Pyongyang
é falta na Coréia do Norte. Além
disso, a proposta do líder do Kremlin se concentra na infra-estrutura,
propondo um desenvolvimento da integração dos canais de comunicação
entre os dois países. Como
a Rússia vê, gostaria de adotar uma solução oposta às sanções e,
portanto, aos Estados Unidos, e propõe fornecer Pyongyang com elementos
de desenvolvimento econômico capazes de revivir a economia do país em
troca de uma atitude internacional diferente de Kim Jong -a. Putin
teria assim acesso ao nível de um estadista esclarecido, mesmo contra
sua imagem de um homem forte, mas isso poderia permitir que ele entrasse
suavemente em uma região que é crucial para o tráfego econômico
mundial. Será
necessário ver como esta inovação será bem-vinda, bem como pelos EUA, a
China, que considera esta área como seu campo de influência exclusivo. Se
Pequim já foi maltratado a uma presença americana, precisamente por
suas alianças, não apenas com a Coréia do Sul e o Japão, mas também com
os crescentes contatos com o Vietnã, a possibilidade de Moscou entrar na
região poderia ser um novo elemento de controvérsia e um despacho entre a Rússia ea China, até agora apenas aliado à conveniência. A
última consideração é que Trump mais uma vez danifica seu país com sua
política de baixa visão e sem um plano orgânico, mas apenas feito das
reações do momento.
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