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giovedì 7 novembre 2019
Le sconfitte repubblicane preoccupano Trump
Nonostante che alcuni sondaggi abbiano indicato che Trump, a livello nazionale, riscuota una percentuale del 56% sulla possibilità di essere rieletto presidente degli USA, le recenti competizioni a livello federale hanno fatto registrare delle pesanti sconfitte per il partito repubblicano. Su tre elezioni federali il partito del presidente ha vinto soltanto in Missisippi, dove i democratici presentavano un candidato con posizioni molto affini a quelle dei repubblicani, essendo contro l’aborto ed a favore delle armi. Al contrario il risultato di Kentucky e Virginia, dove il partito democratico ha ottenuto vittorie significative ed anche simboliche, perchè ha interrotto un lungo predominio repubblicano. Secondo gli analisti le vittorie sono state ottenute per la capacità ddei democratici di affrontare temi concreti per la vita dei cittadini, infatti la sanità, il problema della diffusione delle armi e la retribuzione relativa al salario minimo, sono stati i temi centrali che hanno caratterizzato la campagna elettorale negli stati dove il partito di Trump ha perso. La sconfitta nel Missisippi è indicativa di come l’elettorato democratico risponda negativamente alla chiamata alle urne se a rappresentarli c’è un candidato più sensibile ai temi del partito avverso. Ciò è dovuto alla maggiore distanza tra i due partiti, per la polarizzazione della scena politica americana, della quale una conseguenza è stata la stessa elezione di Trump. Le vittorie negli stati del Kentucky e della Virginia possono dimostrare, con tutti i limiti di una lezione statale rispetto ad una presidenziale, che l’elettore democratico è sensibile non solo ai temi concreti, ma anche al valore del candidato, che deve dimostrare una certa affidabilità. Questo conferma perchè la Clinton è stata sconfitta: in quanto individuata come la rappresentante di gruppi di potere contrari alle istanze degli elettori di quella parte politica. Un dato rilevante è rappresentato dalle aree sociali, che sono state decisive per la vittoria democratica, quelle zone suburbane e benestanti, che sono ritenute decisive per determinare l’affermazione nelle elezioni presidenziali. Chiaramente il voto in tre stati non è un campione totalmente indicativo, ma può iniziare a fornire segnali sulle intenzioni di voto per il prossimo anno. D’altra parte era stato lo stesso Trump che aveva definito un bruttissimo segnale una eventuale sconfitta in Kentucky, poi puntualmente arrivata, anche se con uno scarto minimo tra i due candidati. In questa fase l’inquilino della Casa Bianca, sembra identificare le elezioni statali quasi come un sondaggio su se stesso, come dimostra l’impegno in prima persona, sopratutto in quelli stati dove aveva ottenuto i migliori risultati nei confronti della Clinton, per preservare quel serbatoio elettorale che avave contribuito in maniera determinate al risultato finale. Infatti Trump ha fatto campagna elettorale in Kentucky, dove aveva avuto un vantaggio del 30% sulla Clinton ed in Missisippi dove aveva ottenuto il 18% di voti in più. Nello stato della Virginia, al contrario dove aveva perso le elezioni presidenziali, il presidente statunitense non ha fatto campagna elettorale. Il prossimo appuntamento in Louisiana, dove aveva vinto con una percentuale maggiore del 20%, vedrà nuovamente impegnato Trump direttamente in una campgna elettorale, che si annuncia difficile perchè i sondaggi danno i democratici in vantaggio. Questi primi risultati hanno portato un moderato vantaggio tra i democratici, tuttavia fare delle previsioni appare molto complicato, sopratutto per l’esperienza della scorsa competizione elettorale, quando Trump vinse contro ogni pronostico. Appare però incontestabile che l’attuale momento non sia dei più favorevoli per il presidente in carica: oltre ai risultati elettorali esiste la preoccupazione per la possibile procedura di impeachement dovuta al caso delle presunte pressioni operate sul governo ucraino per indagare il figlio del candidato democratico Biden; ciò potrebbe incidere sulle azioni future di Trump e sulla percezione degli elettori circa la sua rielezione.
Republican defeats worry Trump
Although some polls have indicated that Trump, at the national level, collects a 56% percentage on the possibility of being re-elected US president, recent federal competitions have recorded heavy defeats for the Republican party. In three federal elections the president's party won only in Missisippi, where the Democrats presented a candidate with positions very similar to those of the Republicans, being against abortion and in favor of arms. On the contrary, the result of Kentucky and Virginia, where the Democratic Party has achieved significant and even symbolic victories, because it has interrupted a long republican dominance. According to the analysts, the victories have been obtained due to the ability of the Democrats to face concrete issues for the life of the citizens, in fact the health, the problem of the spread of weapons and the remuneration related to the minimum wage, were the central themes that characterized the electoral campaign in the states where Trump's party lost. The defeat in the Missisippi is indicative of how the democratic electorate responds negatively to the call to the polls if to represent them there is a candidate more sensitive to the themes of the opposing party. This is due to the greater distance between the two parties, due to the polarization of the American political scene, a consequence of which was the very election of Trump. Victories in the states of Kentucky and Virginia can demonstrate, with all the limitations of a state lesson compared to a presidential one, that the democratic voter is sensitive not only to concrete issues, but also to the value of the candidate, who must demonstrate a certain reliability. This confirms why Clinton was defeated: as identified as the representative of power groups opposed to the demands of the voters of that political party. A relevant fact is represented by the social areas, which were decisive for the democratic victory, those suburban and affluent areas, which are considered decisive for determining the affirmation in the presidential elections. Clearly the vote in three states is not a totally indicative sample, but it can begin to provide signals about voting intentions for next year. On the other hand it was the same Trump who had defined an ugly signal of a possible defeat in Kentucky, then punctually arrived, even if with a minimum gap between the two candidates. At this stage the White House tenant seems to identify the state elections almost as a survey on himself, as shown by the personal commitment, especially in those states where he had achieved the best results against Clinton, to preserve that electoral tank that contributed in a determined way to the final result. In fact, Trump campaigned in Kentucky, where he had a 30% advantage over Clinton and in Missisippi where he had obtained 18% more votes. In the state of Virginia, in contrast to where he had lost the presidential election, the US president did not campaign. The next appointment in Louisiana, where he had won with a percentage higher than 20%, will see Trump again engaged directly in an electoral campaign, which promises to be difficult because the polls give the Democrats the edge. These first results have brought a moderate advantage among the democrats, however making some forecasts appears very complicated, above all for the experience of the last electoral competition, when Trump won against every forecast. However, it seems indisputable that the current moment is not the most favorable for the president in office: in addition to the election results, there is concern about the possible impeachement procedure due to the case of the alleged pressures made by the Ukrainian government to investigate the son of the democratic candidate Biden ; this could affect future actions of Trump and the perception of voters about his re-election.
Las derrotas republicanas preocupan a Trump
Aunque algunas encuestas han indicado que Trump, a nivel nacional, recauda un porcentaje del 56% sobre la posibilidad de ser reelegido presidente de los EE. UU., Las recientes competiciones federales han registrado grandes derrotas para el partido republicano. En tres elecciones federales, el partido del presidente ganó solo en Missisippi, donde los demócratas presentaron a un candidato con posiciones muy similares a las de los republicanos, en contra del aborto y en favor de las armas. Por el contrario, el resultado de Kentucky y Virginia, donde el Partido Demócrata ha logrado victorias significativas e incluso simbólicas, porque ha interrumpido un largo dominio republicano. Según los analistas, las victorias obtenidas debido a la capacidad de los demócratas para enfrentar problemas concretos para la vida de los ciudadanos, de hecho, la salud, el problema de la propagación de armas y la remuneración relacionada con el salario mínimo, fueron los temas centrales que caracterizaron el campaña electoral en los estados donde perdió el partido de Trump. La derrota en Missisippi es indicativo de cómo el electorado democrático responde negativamente al llamado a las urnas si para representarlos hay un candidato más sensible a los temas del partido contrario. Esto se debe a la mayor distancia entre los dos partidos, debido a la polarización de la escena política estadounidense, una consecuencia de la cual fue la elección de Trump. Las victorias en los estados de Kentucky y Virginia pueden demostrar, con todas las limitaciones de una lección estatal en comparación con una presidencial, que el votante democrático es sensible no solo a cuestiones concretas, sino también al valor del candidato, que debe demostrar cierta fiabilidad. Esto confirma por qué Clinton fue derrotado: identificado como el representante de los grupos de poder opuestos a las demandas de los votantes de ese partido político. Un hecho relevante está representado por las áreas sociales, que fueron decisivas para la victoria democrática, aquellas áreas suburbanas y afluentes, que se consideran decisivas para determinar la afirmación en las elecciones presidenciales. Claramente, la votación en tres estados no es una muestra totalmente indicativa, pero puede comenzar a proporcionar señales sobre las intenciones de votación para el próximo año. Por otro lado, fue el mismo Trump quien definió una señal fea de una posible derrota en Kentucky, luego llegó puntualmente, incluso con una brecha mínima entre los dos candidatos. En esta etapa, el inquilino de la Casa Blanca parece identificar las elecciones estatales casi como una encuesta sobre sí mismo, como lo demuestra el compromiso personal, especialmente en aquellos estados donde había logrado los mejores resultados contra Clinton, para preservar eso. tanque electoral que contribuyó de manera determinada al resultado final. De hecho, Trump hizo campaña en Kentucky, donde tenía una ventaja del 30% sobre Clinton y en Missisippi, donde había obtenido un 18% más de votos. En el estado de Virginia, en contraste con el lugar donde había perdido las elecciones presidenciales, el presidente de los Estados Unidos no hizo campaña. La próxima cita en Louisiana, donde había ganado con un porcentaje superior al 20%, verá a Trump nuevamente involucrado directamente en una campaña electoral, que promete ser difícil porque las encuestas dan ventaja a los demócratas. Estos primeros resultados han traído una ventaja moderada entre los demócratas, sin embargo, hacer algunos pronósticos parece muy complicado, sobre todo por la experiencia de la última competencia electoral, cuando Trump ganó contra todos los pronósticos. Sin embargo, parece indiscutible que el momento actual no es el más favorable para el presidente en el cargo: además de los resultados de las elecciones, existe preocupación sobre el posible procedimiento de destitución debido al supuesto de las presuntas presiones del gobierno ucraniano para investigar al hijo del candidato democrático Biden ; Esto podría afectar las acciones futuras de Trump y la percepción de los votantes sobre su reelección.
Republikanische Niederlagen sorgen Trump
Obwohl einige Umfragen ergeben haben, dass Trump auf nationaler Ebene einen Prozentsatz von 56% für die Möglichkeit einer Wiederwahl zum US-Präsidenten erzielt, haben die jüngsten Bundeswettbewerbe der Republikanischen Partei schwere Niederlagen beschert. Bei drei Bundestagswahlen gewann die Partei des Präsidenten nur in Missisippi, wo die Demokraten einen Kandidaten präsentierten, dessen Positionen denen der Republikaner sehr ähnlich waren, der gegen Abtreibung und zugunsten von Waffen war. Im Gegenteil, das Ergebnis von Kentucky und Virginia, wo die Demokratische Partei bedeutende und sogar symbolische Siege errungen hat, weil sie eine lange republikanische Dominanz unterbrochen hat. Den Analysten zufolge wurden die Siege erzielt, weil die Demokraten in der Lage waren, sich konkreten Problemen für das Leben der Bürger zu stellen. Tatsächlich waren die Gesundheit, das Problem der Verbreitung von Waffen und die Vergütung im Zusammenhang mit dem Mindestlohn die zentralen Themen, die das Land auszeichneten Wahlkampf in den Staaten, in denen Trumps Partei verloren hat. Die Niederlage im Missisippi ist ein Indiz dafür, wie die demokratischen Wählerschaften negativ auf den Aufruf zu den Wahlen reagieren, wenn es einen Kandidaten gibt, der sensibler für die Themen der gegnerischen Partei ist. Dies ist auf die größere Distanz zwischen den beiden Parteien zurückzuführen, die auf die Polarisierung der politischen Szene in den USA zurückzuführen ist, deren Folge die Wahl von Trump war. Siege in den Bundesstaaten Kentucky und Virginia können mit allen Einschränkungen einer Staatsstunde im Vergleich zu einer Präsidentschaftsstunde zeigen, dass der demokratische Wähler nicht nur für konkrete Fragen sensibel ist, sondern auch für den Wert des Kandidaten, der eine bestimmte Leistung erbringen muss Zuverlässigkeit. Dies bestätigt, warum Clinton besiegt wurde: als Vertreter von Machtgruppen gegen die Forderungen der Wähler dieser politischen Partei identifiziert. Eine relevante Tatsache sind die sozialen Bereiche, die für den demokratischen Sieg ausschlaggebend waren, die vorstädtischen und wohlhabenden Bereiche, die als entscheidend für die Bestätigung bei den Präsidentschaftswahlen angesehen werden. Es ist klar, dass die Abstimmung in drei Bundesstaaten keine rein indikative Stichprobe ist, aber sie kann erste Signale für die Abstimmungsabsichten für das nächste Jahr liefern. Auf der anderen Seite war es derselbe Trump, der ein hässliches Signal für eine mögliche Niederlage in Kentucky formuliert hatte und dann pünktlich eintraf, wenn auch mit einem minimalen Abstand zwischen den beiden Kandidaten. In diesem Stadium scheint der Mieter des Weißen Hauses die Landtagswahlen fast als eine Erhebung über sich selbst zu bezeichnen, wie das persönliche Engagement zeigt, insbesondere in jenen Staaten, in denen er die besten Ergebnisse gegen Clinton erzielt hatte, um dies zu bewahren Wahlpanzer, der entschlossen zum Endergebnis beitrug. Tatsächlich trat Trump in Kentucky an, wo er einen 30% igen Vorteil gegenüber Clinton hatte, und in Missisippi, wo er 18% mehr Stimmen erhalten hatte. Im Bundesstaat Virginia hat der US-Präsident im Gegensatz zu dem Ort, an dem er die Präsidentschaftswahlen verloren hatte, keinen Wahlkampf geführt. Bei der nächsten Ernennung in Louisiana, wo er mit einem Prozentsatz von mehr als 20% gewonnen hatte, wird Trump erneut direkt an einem Wahlkampf teilnehmen, der schwierig werden dürfte, da die Wahlen den Demokraten den entscheidenden Vorteil verschaffen. Diese ersten Ergebnisse haben den Demokraten einen moderaten Vorteil gebracht. Einige Prognosen erscheinen jedoch sehr kompliziert, vor allem für die Erfahrung des letzten Wahlkampfs, als Trump gegen jede Prognose gewann. Es ist jedoch unbestreitbar, dass der derzeitige Zeitpunkt für den amtierenden Präsidenten nicht der günstigste ist: Neben den Wahlergebnissen besteht Besorgnis über das mögliche Amtsenthebungsverfahren, das auf den angeblichen Druck der ukrainischen Regierung zurückzuführen ist, den Sohn des demokratischen Kandidaten Biden zu untersuchen ; Dies könnte zukünftige Aktionen von Trump und die Wahrnehmung der Wähler in Bezug auf seine Wiederwahl beeinflussen.
Les défaites républicaines inquiètent Trump
Certains sondages ont indiqué que Trump, au niveau national, recueille 56% des chances de pouvoir être réélu président des États-Unis, mais les récentes compétitions fédérales ont enregistré de lourdes défaites pour le parti républicain. Lors de trois élections fédérales, le parti du président n’a gagné qu’à Missisippi, où les démocrates ont présenté à un candidat des positions très similaires à celles des républicains, étant opposé à l’avortement et privilégié le recours aux armes. Au contraire, le résultat du Kentucky et de la Virginie, où le Parti démocrate a remporté des victoires importantes, voire symboliques, parce qu’il a interrompu une longue domination républicaine. Selon les analystes, les victoires ont été obtenues grâce à la capacité des démocrates à faire face à des problèmes concrets pour la vie des citoyens, à savoir la santé, le problème de la prolifération des armes et la rémunération liée au salaire minimum, étaient les thèmes centraux qui ont caractérisé campagne électorale dans les états où le parti de Trump a perdu. La défaite au Missisippi est révélatrice de la réaction négative de l'électorat démocratique à l'appel des urnes si, pour les représenter, il existe un candidat plus sensible aux thèmes de la partie adverse. Cela est dû à la distance plus grande qui sépare les deux partis, à la polarisation de la scène politique américaine, qui a eu pour conséquence l'élection même de Trump. Les victoires remportées dans les États du Kentucky et de la Virginie peuvent démontrer, avec toutes les limites d'une leçon tirée d'un État comparée à une présidentielle, que l'électeur démocratique est sensible non seulement aux problèmes concrets, mais également à la valeur du candidat, qui doit démontrer une certaine la fiabilité. Cela confirme la raison de la défaite de Clinton: identifié comme représentant des groupes au pouvoir opposés aux revendications des électeurs de ce parti politique. Un fait pertinent est représenté par les zones sociales, qui ont été décisives pour la victoire démocratique, les banlieues et les quartiers riches, qui sont considérées comme décisives pour déterminer l'affirmation lors des élections présidentielles. Il est clair que le vote dans trois États n’est pas un échantillon totalement indicatif, mais il peut commencer à donner des indications sur les intentions de vote pour l’année prochaine. Par ailleurs, c’est le même Trump qui avait défini un signal hideux d’une possible défaite au Kentucky, puis est arrivé à l’heure prévue, avec un écart minimum entre les deux candidats. À ce stade, le locataire de la Maison-Blanche semble identifier les élections dans les États comme une enquête sur lui-même, comme le montre l’engagement personnel, en particulier dans les États où il avait obtenu les meilleurs résultats contre Clinton, afin de préserver cette situation. char électoral qui a contribué de manière déterminée au résultat final. En fait, Trump a fait campagne au Kentucky, où il avait un avantage de 30% sur Clinton, et à Missisippi, où il avait obtenu 18% de voix en plus. En Virginie, contrairement à l'endroit où il avait perdu l'élection présidentielle, le président américain n'a pas fait campagne. Lors de son prochain rendez-vous en Louisiane, où il avait gagné avec un pourcentage supérieur à 20%, Trump s'engagerait à nouveau directement dans une campagne électorale, ce qui s'annonce difficile, car les sondages donnent l'avantage aux démocrates. Ces premiers résultats ont apporté un avantage modéré aux démocrates, mais faire des prévisions semble très compliqué, surtout pour l'expérience de la dernière compétition électorale, lorsque Trump a gagné contre toutes les prévisions. Cependant, il semble incontestable que le moment actuel n'est pas le plus favorable pour le président en exercice: outre les résultats des élections, l'inquiétude suscitée par une éventuelle procédure de mise en accusation s'explique par le cas des pressions présumées exercées par le gouvernement ukrainien sur le fils du candidat démocrate Biden ; cela pourrait affecter les actions futures de Trump et la perception des électeurs à propos de sa réélection.
Derrotas republicanas preocupam Trump
Embora algumas pesquisas tenham indicado que Trump, em nível nacional, recolhe 56% da possibilidade de ser reeleito presidente dos EUA, as recentes competições federais registraram fortes derrotas para o partido republicano. Em três eleições federais, o partido do presidente venceu apenas no Mississipi, onde os democratas apresentaram um candidato com posições muito semelhantes às dos republicanos, sendo contra o aborto e a favor das armas. Pelo contrário, o resultado de Kentucky e Virgínia, onde o Partido Democrata alcançou vitórias significativas e até simbólicas, porque interrompeu um longo domínio republicano. Segundo os analistas, as vitórias foram obtidas devido à capacidade dos democratas de enfrentar questões concretas para a vida dos cidadãos, de fato a saúde, o problema da disseminação de armas e a remuneração relacionada ao salário mínimo foram os temas centrais que caracterizaram a campanha eleitoral nos estados onde o partido de Trump perdeu. A derrota no Missisippi é indicativa de como o eleitorado democrático responde negativamente ao apelo às urnas; para representá-las, há um candidato mais sensível aos temas do partido oponente. Isso se deve à maior distância entre os dois partidos, devido à polarização do cenário político americano, cuja conseqüência foi a própria eleição de Trump. As vitórias nos estados de Kentucky e Virgínia podem demonstrar, com todas as limitações de uma lição do estado em comparação com a presidencial, que o eleitor democrático é sensível não apenas a questões concretas, mas também ao valor do candidato, que deve demonstrar uma certa confiabilidade. Isso confirma por que Clinton foi derrotado: identificado como o representante de grupos de poder em oposição às demandas dos eleitores daquele partido político. Um fato relevante é representado pelas áreas sociais, que foram decisivas para a vitória democrática, aquelas áreas suburbanas e ricas, consideradas decisivas para determinar a afirmação nas eleições presidenciais. Claramente, a votação em três estados não é uma amostra totalmente indicativa, mas pode começar a fornecer sinais sobre as intenções de voto para o próximo ano. Por outro lado, foi o mesmo Trump que definiu um sinal feio de uma possível derrota em Kentucky e chegou pontualmente, mesmo que com uma diferença mínima entre os dois candidatos. Nesta fase, o inquilino da Casa Branca parece identificar as eleições estaduais quase como uma pesquisa sobre si mesmo, como demonstrado pelo compromisso pessoal, especialmente nos estados em que ele alcançou os melhores resultados contra Clinton, para preservar isso. tanque eleitoral que contribuiu de maneira determinada para o resultado final. De fato, Trump fez campanha em Kentucky, onde ele tinha uma vantagem de 30% sobre Clinton e em Missisippi, onde obteve 18% a mais de votos. No estado da Virgínia, em contraste com o local onde ele havia perdido as eleições presidenciais, o presidente dos EUA não fez campanha. O próximo compromisso na Louisiana, onde ele venceu com um percentual superior a 20%, verá Trump novamente envolvido diretamente em uma campanha eleitoral, que promete ser difícil porque as pesquisas dão vantagem aos democratas. Esses primeiros resultados trouxeram uma vantagem moderada entre os democratas, no entanto, algumas previsões parecem muito complicadas, sobretudo para a experiência da última competição eleitoral, quando Trump venceu todas as previsões. No entanto, parece indiscutível que o momento atual não é o mais favorável para o presidente em exercício: além dos resultados das eleições, existe uma preocupação com o possível procedimento de impeachment devido ao caso das supostas pressões feitas pelo governo ucraniano para investigar o filho do candidato democrático Biden ; isso pode afetar as ações futuras de Trump e a percepção dos eleitores sobre sua reeleição.
Derrotas republicanas preocupam Trump
Embora algumas pesquisas tenham indicado que Trump, em nível nacional, recolhe 56% da possibilidade de ser reeleito presidente dos EUA, as recentes competições federais registraram fortes derrotas para o partido republicano. Em três eleições federais, o partido do presidente venceu apenas no Mississipi, onde os democratas apresentaram um candidato com posições muito semelhantes às dos republicanos, sendo contra o aborto e a favor das armas. Pelo contrário, o resultado de Kentucky e Virgínia, onde o Partido Democrata alcançou vitórias significativas e até simbólicas, porque interrompeu um longo domínio republicano. Segundo os analistas, as vitórias foram obtidas devido à capacidade dos democratas de enfrentar questões concretas para a vida dos cidadãos, de fato a saúde, o problema da disseminação de armas e a remuneração relacionada ao salário mínimo foram os temas centrais que caracterizaram a campanha eleitoral nos estados onde o partido de Trump perdeu. A derrota no Missisippi é indicativa de como o eleitorado democrático responde negativamente ao apelo às urnas; para representá-las, há um candidato mais sensível aos temas do partido oponente. Isso se deve à maior distância entre os dois partidos, devido à polarização do cenário político americano, cuja conseqüência foi a própria eleição de Trump. As vitórias nos estados de Kentucky e Virgínia podem demonstrar, com todas as limitações de uma lição do estado em comparação com a presidencial, que o eleitor democrático é sensível não apenas a questões concretas, mas também ao valor do candidato, que deve demonstrar uma certa confiabilidade. Isso confirma por que Clinton foi derrotado: identificado como o representante de grupos de poder em oposição às demandas dos eleitores daquele partido político. Um fato relevante é representado pelas áreas sociais, que foram decisivas para a vitória democrática, aquelas áreas suburbanas e ricas, consideradas decisivas para determinar a afirmação nas eleições presidenciais. Claramente, a votação em três estados não é uma amostra totalmente indicativa, mas pode começar a fornecer sinais sobre as intenções de voto para o próximo ano. Por outro lado, foi o mesmo Trump que definiu um sinal feio de uma possível derrota em Kentucky e chegou pontualmente, mesmo que com uma diferença mínima entre os dois candidatos. Nesta fase, o inquilino da Casa Branca parece identificar as eleições estaduais quase como uma pesquisa sobre si mesmo, como demonstrado pelo compromisso pessoal, especialmente nos estados em que ele alcançou os melhores resultados contra Clinton, para preservar isso. tanque eleitoral que contribuiu de maneira determinada para o resultado final. De fato, Trump fez campanha em Kentucky, onde ele tinha uma vantagem de 30% sobre Clinton e em Missisippi, onde obteve 18% a mais de votos. No estado da Virgínia, em contraste com o local onde ele havia perdido as eleições presidenciais, o presidente dos EUA não fez campanha. O próximo compromisso na Louisiana, onde ele venceu com um percentual superior a 20%, verá Trump novamente envolvido diretamente em uma campanha eleitoral, que promete ser difícil porque as pesquisas dão vantagem aos democratas. Esses primeiros resultados trouxeram uma vantagem moderada entre os democratas, no entanto, algumas previsões parecem muito complicadas, sobretudo para a experiência da última competição eleitoral, quando Trump venceu todas as previsões. No entanto, parece indiscutível que o momento atual não é o mais favorável para o presidente em exercício: além dos resultados das eleições, existe uma preocupação com o possível procedimento de impeachment devido ao caso das supostas pressões feitas pelo governo ucraniano para investigar o filho do candidato democrático Biden ; isso pode afetar as ações futuras de Trump e a percepção dos eleitores sobre sua reeleição.
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