Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
martedì 25 agosto 2015
Berlino e Parigi chiedono ad Atene e Roma di aprire centri di registrazione per i rifugiati
L'incontro tra il cancelliere tedesco Angela Merkel ed il presidente della repubblica francese Hollande, per il problema dell’immigrazione in Europa, appare come un vertice che scavalca le istituzioni dell’Unione Europea e non quella che viene presentata come una collaborazione tra i due paesi. L’impressione è che Bruxelles sia ridotta ad un ruolo di facciata, mentre Parigi e Berlino tendano ad appropriarsi della scena, forse per una battaglia futura su chi dominerà il vecchio continente. Per ora quello che vuole essere fatto trasparire è uno spirito di collaborazione, che, comunque, tende ad escludere gli altri paesi in generale e quelli direttamente interessati in particolare. Non è la prima volta che succede: già in occasione della discussione sulla definizione del debito greco i due massimi rappresentanti dei rispettivi paesi, tennero incontri bilaterali, escludendo, ad esempio, l’Italia, che era comunque il terzo paese creditore di Atene. Anche questa volta Roma, insieme ad Atene, sono rimaste escluse da un vertice che riguarda un problema che tocca ad essere gestito proprio da Italia e Grecia. Non solo si è fatto lo sgarbo di escluderle dalla discussione ma si è anche andati oltre, esortando soluzioni, che hanno le sembianze di obblighi. In sostanza Parigi e Berlino hanno chiesto ai due paesi principalmente impegnati a fornire l’accoglienza ai migranti di creare dei centri di registrazioni per i rifugiati, che dovrebbero avere il solo scopo di dividere i rifugiati dai migranti per ragioni economiche, gravando così i paesi di arrivo anche dell’onere della decisione su quali persone rimandare indietro. Ancora una volta, non solo l’Unione Europea, ma questa volta singoli membri, seppure i più importanti, scaricano su altri paesi un ruolo che non è detto che sia di loro competenza. Probabilmente Francia e Germania si rifanno allo spirito del trattato di Dublino, non riconoscendo però, che il territorio di arrivo non è solo quello identificato entro i confini fisici di un paese, ma è anche quello che corrisponde ai criteri dell’extra territorialità e che non viene applicato alle navi che raccolgono i profughi nelle acque del Mediterraneo, affidandoli poi, per esempio, all’Italia e facendo diventare questo paese la nazione di arrivo. Questo è solo un esempio di come l’interpretazione del trattato sia adattata alle convenienze degli stati del nord Europa, che ora si arrogano il diritto di emettere prescrizioni che violano la sovranità legittima di uno stato. La questione dell’emigrazione scopre come l’impianto europeo sia debole e da rivedere in modo assoluto e come non vi sia più ritegno per gli stati maggiori ad oltrepassare la minima convenienza diplomatica. Anziché elaborare una strategia comune, che vada soprattutto oltre l’emergenza dell’accoglienza e riguardi misure di carattere politico e militare, capaci di cercare una soluzione più complessiva, quegli stati che dovrebbero garantire il processo di integrazione, pensano di interpretare il loro ruolo con una sorta di potere di indirizzo, certamente non ufficiale, ma ricevuto soltanto dalla rispettiva potenza economica. Entrando più nello specifico attuare una misura come quella suggerita da Parigi e Berlino coinvolge tutta una serie di difficoltà organizzative che possono essere difficilmente superate da un solo stato, mentre l’unica esperienza comunitaria a cui si può fare riferimento fino ad ora, quella dell’Agenzia per la gestione delle frontiere, non pare essere stata positiva e quindi non sembra assicurare una collaborazione adeguata. In sostanza per Grecia ed Italia non conviene impegnarsi in un compito tale, sopperendo alle carenze di Bruxelles e svolgendo il ruolo per altri stati, giacché i due paesi mediterranei sono considerati soltanto delle tappe intermedie per la parte più consistente dei migranti. Al contrario se ci fossero delle condizioni di affidabilità e di programmazione espresse da organi istituzionali comunitari, la questione potrebbe essere affrontata in tutt’altro modo, ma non certo su direttiva di altri stati, non investiti da un potere ufficiale per diramare direttive che offendono il potere legittimo di governi stranieri.
Berlin and Paris are asking in Athens and Rome to open registration centers for refugees
The
meeting between German Chancellor Angela Merkel and French President
Hollande, to the problem of immigration in Europe, appears to be a
summit that crosses the EU institutions and not that which is presented
as a collaboration between the two countries. The
impression is that Brussels is reduced to a role of the facade, while
Paris and Berlin tend to take possession of the scene, perhaps for a
future battle over who will dominate the continent. For
now what we want to be done is to shine a spirit of collaboration,
which, however, tends to exclude other countries in general and in
particular those directly concerned. Not
the first time this has happened: already during the debate on the
definition of debt greek two highest representatives of their respective
countries, held bilateral meetings, excluding, for example, Italy,
which was still the third largest lender in Athens. This
time in Rome, along with Athens, have been excluded from a summit that
addresses a problem that touches to be managed just as Italy and Greece.
Not
only has made the snub to exclude them from the discussion but has also
gone further, calling solutions, which have the appearance of
obligations. Essentially
Paris and Berlin have asked the two countries mainly engaged in
providing hospitality to migrants to develop centers of recordings for
refugees, who should have the sole purpose of dividing refugees from
economic migrants, thus burdening countries Check also the burden of decision on which people send it back. Again,
not only the EU, but this time the individual members, albeit the most
important, downloading of other countries a role that does not mean that
it is their responsibility. France
and Germany probably reflect the spirit of the Treaty of Dublin,
recognizing however, that the territory of arrival is not only one
identified within the physical boundaries of a country, but is also one
that matches the criteria of extra territoriality and not It
is applied to vessels that collect the refugees in the Mediterranean,
then trusting them, for example, to Italy and turned this country the
country of arrival. This
is just one example of how the interpretation of the Treaty is adapted
to the conveniences of the states of northern Europe, who now claim the
right to issue regulations that violate the legitimate sovereignty of a
state. The
issue of migration discover how the European system is weak and to be
reviewed in an absolute and how there is no more restraint for the
staffs to go beyond the minimum diplomatic convenience. Instead
of developing a common strategy, which goes beyond the emergency
especially the welcome and concerns measures of a political and
military, able to seek a more comprehensive, those states should ensure
that the process of integration, they think they interpret their role
with a kind of power to address, certainly not official, but only received by the respective economic power. More
specifically implement a measure such as that suggested by Paris and
Berlin involves a whole series of organizational difficulties that can
hardly be overcome by one state, while the only community experience to
which reference can be made up to now, that of ' agency for border management, it does not seem to have been positive and so there seems to provide appropriate cooperation. Basically
for Greece and Italy should not engage in such a task, compensating for
the shortcomings of Brussels and playing the role for other states,
since the two Mediterranean countries are only considered milestones for
the largest proportion of migrants. Conversely,
if there were any conditions of reliability and programming expressed
by EU institutional bodies, the issue could be addressed in a completely
different way, but certainly not on the directive of other states, not
hit by an official power to issue directives that offend legitimate power of foreign governments.
Berlín y París están pidiendo en Atenas y Roma para abrir centros de registro para los refugiados
La
reunión entre la canciller alemana Angela Merkel y el presidente
francés Hollande, al problema de la inmigración en Europa, parece ser
una cumbre que atraviesa las instituciones de la UE y no lo que se
presenta como una colaboración entre los dos países. La
impresión es que Bruselas se reduce a un papel de la fachada, mientras
que París y Berlín tienden a tomar posesión de la escena, tal vez para
una futura batalla sobre quién va a dominar el continente. Por
ahora lo que queremos hacer es hacer brillar un espíritu de
colaboración, que, sin embargo, tiende a excluir a otros países en
general, y en particular los directamente interesados. No
es la primera vez que esto ocurre: ya durante el debate sobre la
definición de la deuda griega dos más altos representantes de sus
respectivos países, sostuvo reuniones bilaterales, excluyendo, por
ejemplo, Italia, que todavía era el tercer mayor prestamista en Atenas. Esta
vez en Roma, junto a Atenas, han sido excluidos de una cumbre que se
ocupa de un problema que afecta a gestionar tal como Italia y Grecia. No
sólo ha hecho el desaire a excluirlos del debate, pero también ha ido
más lejos, pidiendo soluciones, que tienen la apariencia de las
obligaciones. Esencialmente
París y Berlín han pedido a los dos países principalmente dedicadas a
ofrecer hospitalidad a los migrantes para desarrollar centros de
grabaciones para los refugiados, los que deben tener el único propósito
de dividir los refugiados de los inmigrantes económicos, países que
pesan tanto Compruebe también la carga de la decisión en la que la gente envía de vuelta. Una
vez más, no sólo a la UE, pero esta vez los miembros individuales, si
bien la más importante, la descarga de otros países un papel que no
quiere decir que es su responsabilidad. Francia
y Alemania probablemente reflejan el espíritu del Tratado de Dublín,
reconociendo sin embargo, que el territorio de la llegada no sólo es uno
identificado dentro de los límites físicos de un país, pero es también
uno que coincide con los criterios de extraterritorialidad y no Se
aplica a los buques que recogen los refugiados en el Mediterráneo, y
luego confiar en ellos, por ejemplo, a Italia y se volvió a este país el
país de llegada. Este
es sólo un ejemplo de cómo la interpretación del Tratado se adapta a
las comodidades de los estados del norte de Europa, que ahora reclaman
el derecho de emitir reglamentos que violan la soberanía legítima de un
estado. El
tema de la migración descubrir cómo el sistema europeo es débil y que
se revisará en un absoluto y cómo no hay más restricción para el
personal que van más allá de la conveniencia diplomática mínimo. En
lugar de desarrollar una estrategia común, que va más allá de la
emergencia sobre todo las de bienvenida y se refiere a las medidas de
carácter político y militar, capaz de buscar una más amplia, los Estados
deben garantizar que el proceso de integración, piensan ellos
interpretan su papel con una especie de poder hacer frente, sin duda no es oficial, pero sólo recibió por el respectivo poder económico. Implementar
Más específicamente una medida como la sugerida por París y Berlín
implica toda una serie de dificultades organizativas que difícilmente
pueden ser superados por un estado, mientras que la única experiencia de
la comunidad a la que se puede hacer referencia hasta ahora, el de ' agencia para la gestión de fronteras, no parece haber sido positiva y por lo que parece proporcionar una cooperación adecuada. Básicamente
para Grecia e Italia no deben participar en esa tarea, para compensar
las deficiencias de Bruselas y en el papel de otros estados, ya que los
dos países mediterráneos sólo se consideran hitos para la mayor
proporción de migrantes. Por
el contrario, si había condiciones de fiabilidad y programación
expresado por los órganos institucionales de la UE, la cuestión podría
abordarse de una manera completamente diferente, pero ciertamente no en
la directiva de otros estados, no afectados por un poder oficial para
emitir directivas que ofenden poder legítimo de los gobiernos extranjeros.
Berlin und Paris sind in Athen und Rom zu bitten, Registrierungszentren für Flüchtlinge öffnen
Das
Treffen zwischen Bundeskanzlerin Angela Merkel und Französisch
Präsident Hollande, auf das Problem der Einwanderung in Europa, scheint
ein Gipfel, dass die EU-Institutionen und nicht das, was als eine
Zusammenarbeit zwischen den beiden präsentiert wird überquert werden Ländern. Der
Eindruck ist, dass Brüssel zu einer Rolle der Fassade reduziert,
während Paris und Berlin sind in der Regel in den Besitz der Szene zu
nehmen, vielleicht für einen künftigen Kampf um die den Kontinent
beherrschen wird. Denn
jetzt, was wir wollen zu tun ist, um einen Geist der Zusammenarbeit,
die jedoch neigt dazu, anderen Ländern im Allgemeinen und insbesondere
die direkt betroffenen auszuschließen scheinen. Nicht
das erste Mal, das passiert ist: bereits während der Debatte über die
Definition des Schulden greek beiden höchsten Vertreter der jeweiligen
Länder, hielt bilaterale Treffen, ohne beispielsweise Italien, das immer
noch die drittgrößte Kreditgeber in Athen war. Dieses
Mal in Rom, zusammen mit Athen, wurden von einem Gipfel, der ein
Problem, das ebenso wie Italien und Griechenland verwaltet werden
berührt Adressen ausgeschlossen. Nicht
nur hat die Brüskierung, um sie von der Diskussion auszuschließen
gemacht, sondern hat sich auch weiter gegangen, fordern Lösungen, die
das Aussehen der Verpflichtungen haben. Im
Wesentlichen Paris und Berlin haben die beiden Länder vor allem bei der
Bereitstellung von Gastfreundschaft, um Migranten zu Zentren der
Aufnahmen für Flüchtlinge, die den alleinigen Zweck der Aufteilung
Flüchtlinge aus Wirtschaftsmigranten haben sollte entwickeln engagiert,
damit belasten Ländern gefragt Prüfen Sie auch die Last der Entscheidung darüber, welche Personen senden es zurück. Auch
hier wird nicht nur die EU, aber dieses Mal die einzelnen Mitglieder,
wenn auch das wichtigste, das Herunterladen von anderen Ländern eine
Rolle, die nicht bedeutet, dass es ihre Aufgabe ist. Frankreich
und Deutschland wahrscheinlich spiegeln den Geist des Vertrags von
Dublin, erkennt jedoch, dass das Gebiet der Anreise ist nicht nur einer
innerhalb der physikalischen Grenzen eines Landes identifiziert, sondern
auch eine, die die Kriterien der Extra Territorialität und nicht
übereinstimmt Es
wird auf Schiffe, die die Flüchtlinge im Mittelmeer zu sammeln
aufgetragen, dann vertrauen sie beispielsweise nach Italien und drehte
sich dieses Land, das Land der Anreise. Dies
ist nur ein Beispiel, wie die Auslegung des Vertrages ist auf die
Bequemlichkeiten der Staaten Nordeuropas, die jetzt behaupten, das
Recht, Regelungen, die die legitime Souveränität eines Staates verstoßen
ausgeben angepasst. Die
Frage der Migration zu entdecken, wie das europäische System ist
schwach und in einem absoluten überprüft werden und wie gibt es keine
mehr Zurückhaltung für die Mitarbeiter, über die Mindest diplomatischen
Bequemlichkeit zu gehen. Statt
eine gemeinsame Strategie, die über die Notfall geht vor allem den
Service und den Anliegen Maßnahmen einer politischen und militärischen,
in der Lage einen umfassen zu suchen, sollten die Staaten sicherstellen,
dass der Prozess der Integration, sie denken, sie ihre Rolle mit zu
interpretieren eine Art von Macht zu begegnen, sicherlich nicht offiziell, aber nur von der jeweiligen Wirtschaftskraft erhalten. Genauer
gesagt Umsetzung einer Maßnahme wie die von Paris und Berlin
vorgeschlagen, beinhaltet eine ganze Reihe von organisatorischen
Schwierigkeiten, die kaum von einem Zustand überwunden werden können,
während die einzige Gemeinschaftserfahrung, auf die Bezug bis jetzt
gemacht werden können, dass der ' Agentur für Grenzschutz, scheint es nicht zu positiv gewesen und so scheint es entsprechende Zusammenarbeit. Grundsätzlich
für Griechenland und Italien sollten nicht in eine solche Aufgabe zu
engagieren, Kompensation der Defizite von Brüssel und in der Rolle für
andere Staaten, da die beiden Mittelmeerländern nur gelten als
Meilensteine für den größten Anteil der Migranten. Umgekehrt,
wenn es irgendwelche Voraussetzungen der Zuverlässigkeit und der
Programmierung von EU institutionellen Gremien zum Ausdruck gebracht,
das Problem könnte in einer ganz anderen Art und Weise angegangen
werden, aber sicherlich nicht über die Richtlinie von anderen Staaten,
nicht von einem offiziellen Macht schlagen, um Richtlinien, die
beleidigen ausstellen legitime Macht ausländischer Regierungen.
Berlin et Paris demandent à Athènes et à Rome d'ouvrir des centres d'inscription pour les réfugiés
La
rencontre entre la chancelière allemande Angela Merkel et le président
français François Hollande, le problème de l'immigration en Europe,
semble être un sommet qui traverse les institutions de l'UE et non pas
ce qui est présenté comme une collaboration entre les deux pays. L'impression
est que Bruxelles est réduit à un rôle de la façade, tandis que Paris
et Berlin ont tendance à prendre possession de la scène, peut-être pour
un avenir bataille qui va dominer le continent. Pour
l'instant, ce que nous voulons faire est de briller un esprit de
collaboration, qui, cependant, tend à exclure les autres pays en
général, et en particulier ceux qui sont directement concernés. Pas
la première fois que cela arrive: déjà lors du débat sur la définition
de la dette grecque deux plus hauts représentants de leurs pays
respectifs, a tenu des réunions bilatérales, à l'exclusion, par exemple,
l'Italie, qui était encore le troisième plus grand prêteur à Athènes. Cette
fois, à Rome, avec Athènes, ont été exclus d'un sommet qui traite d'un
problème qui touche à être géré comme l'Italie et la Grèce. Non
seulement a fait l'affront de les exclure de la discussion, mais a
également allé plus loin, appelant des solutions, qui ont l'apparence
d'obligations. Essentiellement
Paris et Berlin ont demandé aux deux pays, principalement dans la
fourniture de l'hospitalité engagés aux migrants afin de développer des
centres d'enregistrements pour les réfugiés, qui devraient avoir le seul
but de diviser les réfugiés et les migrants économiques, les pays
grevant ainsi Vérifiez également la charge de la décision sur laquelle les gens de le renvoyer. Encore
une fois, non seulement l'UE, mais cette fois, les membres individuels,
bien le plus important, le téléchargement d'autres pays un rôle qui ne
signifie pas qu'il est de leur responsabilité. France
et l'Allemagne sont probablement le reflet de l'esprit du traité de
Dublin, en reconnaissant cependant que le territoire d'arrivée est non
seulement celui qui est identifié dans les limites physiques d'un pays,
mais est aussi celui qui correspond aux critères de
l'extraterritorialité et non Il
est appliqué aux navires qui recueillent les réfugiés en Méditerranée,
puis de leur faire confiance, par exemple, à l'Italie et a transformé ce
pays le pays d'arrivée. Ceci
est juste un exemple de la façon dont l'interprétation du traité est
adapté pour les commodités des Etats du nord de l'Europe, qui prétendent
maintenant le droit d'édicter des règlements qui violent la
souveraineté légitime d'un Etat. La
question des migrations découvrir comment le système européen est
faible et doit être examiné dans un absolu et comment il n'y a pas plus
de retenue pour les états-majors d'aller au-delà de la commodité
diplomatique minimum. Au
lieu de développer une stratégie commune, qui va au-delà de l'urgence
en particulier les bienvenus et concerne des mesures d'une politique et
militaire, capable de rechercher une approche plus globale, les États
doivent veiller à ce que le processus d'intégration, ils pensent qu'ils
interprètent leur rôle avec une sorte de pouvoir faire face, certes pas officielle, mais seulement reçue par le pouvoir économique respectif. Plus
précisément la mise en œuvre d'une mesure telle que celle proposée par
Paris et Berlin implique toute une série de difficultés d'organisation
qui peuvent difficilement être surmontés par un Etat, tandis que la
seule expérience de la communauté à laquelle on peut se référer à ce
jour, celle de ' Agence
pour la gestion des frontières, il ne semble pas avoir été positive et
donc il semble fournir une coopération appropriée. Fondamentalement
pour la Grèce et l'Italie ne devraient pas se livrer à une telle tâche,
pour compenser les lacunes de Bruxelles et de jouer le rôle d'autres
États, puisque les deux pays méditerranéens ne sont considérées comme
des jalons pour la plus grande proportion de migrants. Inversement,
si il y avait des conditions de fiabilité et de programmation exprimé
par les organes institutionnels de l'UE, la question pourrait être
abordée dans une manière complètement différente, mais certainement pas
sur la directive d'autres Etats, pas touchés par un pouvoir officiel
d'émettre des directives qui offensent pouvoir légitime des gouvernements étrangers.
Berlim e Paris estão pedindo em Atenas e Roma para abrir centros de registo para os refugiados
O
encontro entre a chanceler alemã Angela Merkel eo presidente francês,
Hollande, para o problema da imigração na Europa, parece ser uma cimeira
que atravessa as instituições da UE e não o que é apresentado como uma
colaboração entre os dois países. A
impressão é que Bruxelas está reduzido a um papel da fachada, enquanto
Paris e Berlim tendem a tomar posse da cena, talvez para um futuro
batalha sobre quem irá dominar o continente. Por
agora o que queremos ser feito é para brilhar um espírito de
colaboração, que, no entanto, tende a excluir outros países em geral e
em particular os directamente envolvidos. Não
é a primeira vez que isso aconteceu: já durante o debate sobre a
definição de dívida grega dois mais altos representantes de seus
respectivos países, reuniões bilaterais, excluindo, por exemplo, a
Itália, que ainda era o terceiro maior credor, em Atenas. Desta
vez, em Roma, junto com Atenas, foram excluídos de uma cimeira que
aborda um problema que toca a ser gerido apenas como Itália e Grécia. Não
só fez com que o desprezo para excluí-los a partir da discussão, mas
também tem ido mais longe, chamando soluções, que têm a aparência de
obrigações. Essencialmente
Paris e Berlim pediram aos dois países principalmente envolvidos em
oferecer hospitalidade aos imigrantes desenvolver centros de gravações
para os refugiados, que devem ter o único propósito de dividir
refugiados de migrantes económicos, países sobrecarregar assim Verifique também o peso da decisão sobre a qual as pessoas enviá-lo de volta. Mais
uma vez, não só a UE, mas desta vez os membros individuais, ainda que o
mais importante, o download de outros países um papel que não significa
que é sua responsabilidade. França
e Alemanha, provavelmente, refletem o espírito do Tratado de Dublin,
reconhecendo no entanto, que o território de chegada não é apenas um
identificado dentro dos limites físicos de um país, mas é também um que
corresponda aos critérios de extraterritorialidade e não Ela
é aplicada aos navios que coletam os refugiados no Mediterrâneo, em
seguida, confiando-lhes, por exemplo, para a Itália e transformou este
país no país de chegada. Este
é apenas um exemplo de como a interpretação do Tratado é adaptado para
as conveniências dos estados do norte da Europa, que agora reivindicam o
direito de emitir regulamentos que violam a soberania de um Estado
legítimo. A
questão da migração descobrir como o sistema europeu é fraco e ser
revistos em um absoluto e como não há mais restrição para as equipes de
ir além da conveniência mínimo diplomática. Em
vez de desenvolver uma estratégia comum, que vai além da emergência
especialmente as boas-vindas e diz respeito a medidas de política e
militar, capaz de procurar uma forma mais abrangente, esses estados
devem garantir que o processo de integração, eles pensam que interpretar
o seu papel com um tipo de poder para resolver, certamente não oficial, mas só recebeu pelo respectivo poder econômico. Mais
especificamente implementar uma medida como a sugerida por Paris e
Berlim envolve toda uma série de dificuldades organizacionais que
dificilmente pode ser superado por um estado, enquanto a única
experiência da comunidade cujas referências podem ser feitas até agora, o
de ' agência para a gestão das fronteiras, não parece ter sido positivo e por isso não parece fornecer uma cooperação adequada. Basicamente,
para a Grécia ea Itália não deve envolver-se em tal tarefa, compensando
as deficiências de Bruxelas e desempenhando o papel de outros Estados,
desde que os dois países mediterrânicos só são consideradas marcos para a
maior parte dos migrantes. Por
outro lado, se houvesse quaisquer condições de fiabilidade e
programação expressas pelos órgãos institucionais da UE, a questão pode
ser abordada de uma forma completamente diferente, mas certamente não
sobre a directiva de outros estados, não atingidas por uma fonte oficial
para emitir directivas que ofendem poder legítimo de governos estrangeiros.
Берлин и Париж просят в Афинах и Риме, чтобы открыть регистрационные центры для беженцев
Встреча
канцлера Германии Ангелы Меркель и президента Франции Олланда, к
проблеме иммиграции в Европе, по-видимому, будет саммит, который
пересекает институты ЕС и не то, что представлено в сотрудничестве между
двумя страны. Такое
впечатление, что Брюссель сводится к роли фасада, в то время как Париж и
Берлин, как правило, овладевают сцены, возможно, для будущей битвы, кто
будет доминировать в континент. Сейчас,
что мы хотим сделать, это, чтобы сиять дух сотрудничества, который,
однако, имеет тенденцию, чтобы исключить другие страны в целом и, в
частности, тех, кто непосредственно озабочен. Не
первый раз это произошло: уже в ходе прений по определению долга
греческого два высших представителей своих стран, провел двусторонние
встречи, за исключением, например, Италией, который был еще третий по
величине кредитор в Афинах. На
этот раз в Риме, наряду с Афинами, были исключены из саммита, который
исправляет проблему, которая касается управляться как Италия и Греция. Не
только сделал оскорбление, чтобы исключить их из обсуждения, но также
пошел дальше, назвав решения, которые имеют вид обязательств. По
сути Париж и Берлин попросили две страны в основном занимается
предоставлением гостеприимство мигрантов развивать центры записей для
беженцев, которые должны иметь единственную цель разделения беженцев от
экономических мигрантов, таким образом, обременяя стран Проверьте также бремя решения по которым люди отправить его обратно. Опять
же, не только ЕС, но на этот раз отдельные члены, хотя и наиболее
важной, скачивания других странах роль, что не означает, что это их
ответственность. Франция
и Германия, вероятно, отражают дух Договора о Дублине, признавая,
однако, что территория прихода является не только одним определены в
физических границ страны, но также является одним, что соответствует
критериям дополнительной территориальности и не Она
применяется к судам, которые собирают беженцев в Средиземном море, то
доверяя им, например, в Италию и повернулся этой стране страну прибытия.
Это
лишь один пример того, как трактовка Договора приспособлен для
удобствами государств Северной Европы, которые в настоящее время
претендуют на право издавать нормативные акты, которые нарушают законное
суверенитет государства. Вопрос
о миграции узнать, как европейская система слаба и будет рассмотрен в
абсолютном, и как нет более пресечения штабы, чтобы выйти за пределы
минимального дипломатического удобства. Вместо
того чтобы развивать общую стратегию, которая выходит за рамки
чрезвычайного особенно приветствуем и касается мер политического и
военного, в состоянии искать более комплексный, эти государства должны
обеспечить, чтобы процесс интеграции, они думают, что они интерпретируют
их роль с своего рода власти обратиться, конечно, не официальный, но получил только соответствующим экономической власти. Более
конкретно реализовать меры, такие, как предложено Париже и Берлине
включает в себя целый ряд организационных трудностей, которые вряд ли
могут быть преодолены с помощью одного государства, в то время как
только опыт сообщества, который можно сослаться до сих пор, что из " агентство
по управлению границами, он, кажется, не были положительными и поэтому,
кажется, обеспечивает соответствующее сотрудничество. В
основном, для Греции и Италии не должны участвовать в такой задаче,
компенсируя недостатки Брюсселе и играть роль для других государств, так
как эти два средиземноморских стран рассматриваются только вехи для
наибольшая доля мигрантов. И
наоборот, если есть какие-либо условия надежности и программирования
выраженной институциональных органов Европейского Союза, этот вопрос
может быть рассмотрен в совершенно по-другому, но, конечно, не на
директивы других государств, не пострадали от официальной власти
издавать директивы, которые оскорбляют законная власть иностранных государств.
Iscriviti a:
Post (Atom)