Politica Internazionale

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mercoledì 2 settembre 2015

دول أوروبا الشرقية ضد نظام الحصص لتقسيم المهاجرين

الإطار التشريعي، والتي سوف تشمل مسألة الهجرة، والتي تبرز في الاتحاد الأوروبي في تطور مستمر، ولكن يسجل معارضة كبيرة من بلدان أوروبا الشرقية. ويبدو أن موقف معاد بشدة تجاه اللاجئين المجر قد يحتذى في حكومات بولندا وسلوفاكيا وجمهورية التشيك. وقد ابتكر في البلدان الأربعة استراتيجية مشتركة، سلبية قوية تجاه أي اقتراح يمكن أن تشمل نظام الحصص المهاجرين إلى تقبل في أراضيها. هذا القرار، إذا تم تنفيذه، سيمثل الاستنتاج المنطقي من الطريق التي تضطلع قمعية تجاه المهاجرين، وتميل إلى استبعاد أي تورط في حل إنساني، ولو مؤقتا من هذه المسألة. يبدو واضحا أن هذا النظام يتجاوز القدرة على التعامل مع حالات الطوارئ، ولكن السؤال الذي يطرح نفسه هو واضح السياسي والأيديولوجي، وعلى النقيض العميق لما هي القواعد الأساسية لأوروبا ينبغي أن يوصي. هو في وجود، بعد ذلك، من انقسام، والتي لا يمكن اعتبارها غير ذات صلة، وأنه يختلف كثيرا عن الموقف، وإن لم يكن مواتية جدا تجاه اللاجئين، من حكومات أوروبية أخرى. مشاعر الإغلاق، مجموعه تقريبا، وأربع دول من أوروبا الشرقية، التي مواطنين في السنوات الأخيرة نفذت هجرة كبيرة نحو البلدان الأغنى من القارة العجوز، ويبدو تناقضا في الشروط وتنتهك مبادئ بروكسل الإنساني ؛ وهكذا يبدو كافيا ليسألوا أنفسهم إذا كانوا البقاء في الاتحاد الأوروبي، إلى جانب أسباب أخرى واضحة، بين قوانين غير ليبرالية أخرى التي يسنها البرلمان في بودابست، فإنه لا يزال مشروعا. والأمل هو أن يؤخذ ذلك لفرض عقوبات مناسبة في الإطار الذي توفره إجراءات التعدي. ومن المهم بصفة خاصة النظر في إمكانية فرض حصص من اللاجئين إلى البلدان التي تنص صراحة على أنها لا أحبها، بسبب الظروف التي ستواجه المهاجرين. ان من الحلول الممكنة لخفض حصة كبيرة من أموال الاتحاد الأوروبي، وأيضا لأمور أخرى من الهجرة، المنصوص عليها هذه الدول، وتكريسه لأولئك الذين نرحب اللاجئين، واستخدامها لدعم أنشطة استقبال المهاجرين. حاليا في بروكسل تدرس مشروع قانون من شأنه أن يسمح للتغلب على معاهدة دبلن، من خلال تنفيذ آلية من شأنها أن تسمح للاكتتاب المستمر للاجئين من خلال الحصص التي سيتم توفيرها لكل دولة. يبدو الاقتراح أن تكون معقولة لأنها يمكن أن تحمل لتسريع وجهة اللاجئين في إطار معين، والتي تسعى أولا لتجنب المشاق التي يضطر فيها المهاجرون للوصول إلى وجهاتهم وإعطاء الحل العضوية حيث يمكن أن تشارك مشكلة جميع الدول الأعضاء في الاتحاد. ويتميز هذا الخط بخط تميزت التضامن والمساعدة المتبادلة بين الدول والتي تقوم بها ألمانيا، التي قالت إنها مستعدة لقبول جميع اللاجئين السوريين، احتجاجات ومع ذلك، فقد دفعت توافرها من الولايات الألمانية من ' الشرق، يرون التدفق المتزايد للمهاجرين على أراضيها، محملا برلين أن يكون السبب. طريق البلقان، في الواقع، يبدو أسهل للوصول إلى الدولة الألمانية ويقدم أقل مخاطر عبور عن طريق البحر، من تركيا إلى اليونان هو بالتأكيد أقل خطورة من الوصول الى ايطاليا من شواطئ شمال أفريقيا. في نفس الوقت يجب أن يكون بدأ ما يسمى المرحلة الثانية من البعثة البحرية التي تعمل حاليا في البحر المتوسط ​​والذي يتضمن الخيار العسكري ضد المتاجرين في المياه الدولية. المخاطر المرتبطة بهذا الخيار هي للحصول على ردود فعل الدول الساحلية، حتى إذا تم توفير عملية حصرا خارج المياه الإقليمية والعصابات الذين يديرون الاتجار بالبشر، غالبا ما تكون مرتبطة الجماعات الإسلامية المتطرفة. هذا قد خلق حالة من الاستعداد الدائم في المياه قبالة البلاد الإيطالية، مع عدم وجود ضمان لضرب منظمة مركزية من هذه الظاهرة. يمكن أن الجانب الإنفاذ، ومع ذلك، وتخفيف الضغط على البلدان الساحلية، وخاصة إيطاليا، وتحويل تدفقات الهجرة إلى طرق البلقان، مما أدى إلى تفاقم الموقف السلبي لبلدان أوروبا الشرقية. وفي هذا الصدد تقرر مساواة المجر إلى اليونان وإيطاليا لوضع تفضيلي للاجئين. وأخيرا تم التمست أثينا وروما افتتاح مراكز تحديد وقياس بالفعل المتوقع على نطاق واسع، ولكن ذلك لم ينفذ لأسباب الطوارئ، أن العقبات التي وضعتها معاهدة دبلن، فرض أول دولة في الاتحاد الأوروبي الذي يسجل المهاجر للقيام بنفس يقيمون على أراضيها، وهي القاعدة التي يعاقب ايات الحدود الجنوبية، وبالفعل تعمل على نطاق واسع في عمليات الإنقاذ، بدعم ضئيلة أو معدومة من بروكسل.

venerdì 28 agosto 2015

L'Unione Europea in difficoltà con una percentuale minima di migranti

Mentre il dramma degli immigrati continua con le sue vittime, che non paiono mai finire, ed alimenta le polemiche tra gli stati europei, che non trovano soluzioni, sebbene siano trai più ricchi del pianeta, occorre fare il punto della situazione generale, confrontando i dati dell’accoglienza nelle altre nazioni, al di fuori del vecchio continente, per esaminare con i giusti criteri e termini di paragone, quella che in Europa viene definita emergenza. Guardando le cifre dell’accoglienza degli altri paesi risulta subito chiaro come l’unica emergenza che dovrebbe gestire l’Europa è quella di salvare i disperati in arrivo, cioè di impedire i naufragi e le condizioni pessime di viaggio, non certo i momenti successivi, per i quali basterebbe una organizzazione ed una coordinazione comune e non lasciata, nel migliore dei casi, alla buona volontà di qualche nazione singola. Per comprendere bene i termini del problema occorre ricordare che la guerra siriana è iniziata nei primi mesi del 2011 e, fino ad ora, ha prodotto oltre quattro milioni di persone che sono state costrette a fuggire dal loro paese. La previsione per la fine dell’anno in corso è che il valore complessivo di questa cifra sarà di 4.270.000 persone; per completare l’analisi quantitativa di quanto ha causato la tragedia siriana si deve aggiungere che gli sfollati all’interno del paese ammonta a  7,6 milioni di persone. Chiaramente questi numeri non riguardano l’Europa, se non in minima parte. In Turchia gli sfollati siriani sono 1,9 milioni, in Libano  sono 1,1 milioni e perfino Giordania ed Egitto accolgono più migranti che l’intera Europa. Nel vecchio continente, infatti, quest’anno sono arrivate 292.000 persone, che confrontate alla popolazione totale, di 508 milioni di abitanti, rappresentano una quota molto bassa, che si potrebbe facilmente accogliere con una programmazione efficace, risparmiando tragici lutti, sofferenze ed occasioni di facile propaganda per i populisti. Certo la reciproca diffidenza tra i paesi membri, associata ad una pessima disponibilità, dovuta al razzismo, spesso opportunista, di parti consistenti dei tessuti sociali europei, non ha facilitato le cose, ma, appunto per questo, una previsione di quanto sarebbe accaduto, avrebbe favorito una soluzione globale, che fosse, magari, partita direttamente da Bruxelles. Proprio la mancanza della capacità di prevedere gli attuali scenari, deve fare riflettere sulla necessità di una riorganizzazione delle strutture dell’Unione Europea, che non sono state all’altezza e devono essere senz’altro adeguate. A questo è seguita la mancanza di organizzazione unitaria, condizionata dallo scarso peso politico di Bruxelles e dalla rivalità tra gli stati, che forti di trattati anacronistici, come quello di Dublino, hanno intrapreso un pericoloso rimbalzo del problema da una latitudine all’altra. Nel mezzo nono sono mancati scenari di puro cinismo, come quello ungherese, che dovrebbe essere sanzionato  in modo esemplare. Una delle obiezioni che può essere fatta a questo ragionamento è che non tutti i migranti sono siriani o comunque, che fuggono da uno scenario di guerra. Spesso si sente dire, in maniera opportunistica ed ipocrita, che  l’accoglienza è giusta soltanto per chi fugge da situazioni di guerra, ma se questo fosse vero, l’Europa avrebbe potuto accogliere più siriani da molto tempo prima; in questo senso l’unica decisione esemplare, anche se tardiva è stata quella tedesca, che, aggirando il trattato di Dublino, ha promesso l’accoglienza ai tutti i siriani sul suolo della Germania. In relazione alle ragioni che costringono gli altri migranti ad affrontare viaggi infiniti e spesso mortali, pur non avendole gravità di una guerra in corso, appaiono altrettanto gravi: carestie, discriminazioni religiose, presenza dello Stato islamico, assenza di garanzie e diritti civili, sembrano motivazioni più che sufficienti per accogliere persone in chiara difficoltà, destinando risorse, tutto sommato limitate se raccolte e razionalizzate nell’insieme dei membri europei. Piuttosto l’Europa farebbe bene a domandarsi del perché le ondate migratorie sono sempre maggiori, seppure contenute rispetto ai  dati precedentemente esaminati. La risposta, nella sua ovvietà è disarmante: lo scarso valore politico dell’Unione unito alla mancata azione, sia diplomatica, che militare, oltre all’incapacità di essere promotrice di una azione internazionale, ha penalizzato i territori più vicini, come era facile prevedere. Senza un ruolo da protagonista, che Bruxelles deve essere capace di crearsi da sola, per l’Europa scenari di questo tipo si ripeteranno e saranno subiti passivamente di nuovo.

The European Union struggling with a minimum percentage of migrants

As the drama of immigrants continues with his victims, who do not seem to never end, and feeds the controversy between European states, which do not find solutions, although you draw the richest on the planet, we must take stock of the overall situation, comparing the data of acceptance in other countries, outside of the old continent, to examine with the proper criteria and benchmarks, one in Europe which is called emergency. Looking at the figures of acceptance of other countries will be obvious as the only emergency that should handle Europe is to save the desperate coming, that is to prevent shipwrecks and the poor condition of travel, not the moments that followed, for which an organization would suffice and a common coordination and not left, in the best case, the good will of some single nation. To fully understand the terms of the problem should be noted that the Syrian war began in early 2011 and, until now, has produced more than four million people have been forced to flee their country. The forecast for the end of this year is that the total value of this figure will be 4.27 million people; to complete the quantitative analysis of what caused the tragedy of Syria must be added that those displaced within the country amounts to 7.6 million people. Clearly, these numbers do not concern Europe, if not in small part. In Turkey the displaced Syrians are 1.9 million, 1.1 million are in Lebanon and even Jordan and Egypt welcomes more migrants than the whole of Europe. In Europe, in fact, this year 292,000 people came, which compared with the total population of 508 million inhabitants, represent a very low altitude, which could easily accommodate with effective programming, saving tragic deaths, suffering and opportunities easy for populist propaganda. Certainly the mutual distrust between the member countries, coupled with a very bad availability, due to racism, often opportunistic, large parts of the social fabric of Europe, did not facilitate things, but, for that very reason, a prediction of what would happen, would It favored a global solution, which was, perhaps, the game directly from Brussels. The lack of ability to predict the current scenarios, should make us reflect on the need for a reorganization of the structures of the European Union, which fell short and should certainly be appropriate. This was followed by the lack of unified organization, conditioned by the lack of political clout in Brussels and rivalry among states, that stronger treated anachronistic, such as Dublin, have embarked on a dangerous rebound of the problem from one latitude to another. In the middle of the ninth they lacked scenarios pure cynicism, as the Hungarian, who should be punished in an exemplary manner. One of the objections that may be made to this reasoning is that not all migrants are Syrian or otherwise, fleeing a war scenario. It is often said, on an opportunistic and hypocritical, that the welcome is just right for those fleeing from situations of war, but if this were true, Europe could accommodate more Syrians from long ago; in this sense, the only decision exemplary, although late was the German, who, bypassing the Treaty of Dublin, has promised to accommodating all Syrians on the soil of Germany. In relation to the reasons that force the other migrants to face endless journeys and often fatal, while failing severity of a war going on, appear just as serious: famine, religious discrimination, the presence of the Islamic state, the absence of guarantees and civil rights, seem reasons more than enough to accommodate people in clear difficulty, allocating resources, relatively limited if collected and rationalized in all the European members. Rather, Europe would do well to ask why the migration flows are increasing, albeit contained compared to the data previously reviewed. The answer, in its obviousness is disarming: the low value attached to the Union's political inaction, is a diplomatic, military, over an inability to be a promoter of the international action, has affected the territories closer together, as it was easy to predict . Without a leading role, that Brussels must be able to create alone, for Europe these scenarios will be repeated and will be suffered passively again.

La Unión Europea lucha con un porcentaje mínimo de los migrantes

A medida que el drama de los inmigrantes continúa con sus víctimas, que no parecen no tener fin, y alimenta la controversia entre los Estados europeos, que no encuentran soluciones, aunque se dibuja el más rico del planeta, tenemos que hacer un balance de la situación general, la comparación de los datos de aceptación en otros países, fuera del viejo continente, para examinar con los criterios y puntos de referencia apropiados, uno en Europa que se llama de emergencia. En cuanto a las cifras de aceptación de otros países será obvio como la única emergencia que debe manejar Europa es salvar a venir los desesperados, esto es para evitar naufragios y el mal estado de los viajes, no los momentos que siguieron, por el cual una organización sería suficiente y una coordinación común y no a la izquierda, en el mejor de los casos, la buena voluntad de algunos sola nación. Para entender completamente los términos del problema hay que señalar que la guerra siria comenzó a principios de 2011 y, hasta ahora, ha producido más de cuatro millones de personas se han visto obligadas a huir de su país. La previsión para el final de este año es que el valor total de esta cifra será 4,27 millones de personas; para completar el análisis cuantitativo de la causa de la tragedia de Siria hay que añadir que las personas desplazadas dentro del país asciende a 7,6 millones de personas. Claramente, estas cifras no se refieren a Europa, si no en pequeña parte. En Turquía los sirios desplazados son 1,9 millones, 1,1 millones están en el Líbano e incluso Jordania y Egipto da la bienvenida a más inmigrantes que el conjunto de Europa. En Europa, de hecho, este año 292.000 personas vinieron, que en comparación con la población total de 508 millones de habitantes, representan una altitud muy baja, lo que podría acomodar fácilmente con una programación eficaz, ahorrando muertes trágicas, el sufrimiento y las oportunidades fácil para la propaganda populista. Ciertamente, la desconfianza mutua entre los países miembros, junto con una muy mala disponibilidad, debido al racismo, la gran parte menudo oportunistas, del tejido social de Europa, no facilitó las cosas, pero, por eso mismo, una predicción de lo que iba a pasar, lo haría Es partidario de una solución global, que fue, tal vez, el juego directamente desde Bruselas. La falta de capacidad de predecir los escenarios actuales, debería hacernos reflexionar sobre la necesidad de una reorganización de las estructuras de la Unión Europea, que cayeron a corto y ciertamente debe ser apropiado. Esto fue seguido por la falta de organización unificada, condicionada por la falta de peso político en Bruselas y la rivalidad entre los Estados, que más fuerte tratados anacrónica, como Dublín, se han embarcado en un rebote peligroso del problema de una latitud a otra. En el medio de la novena carecían escenarios cinismo puro, como el húngaro, que deben ser castigados de manera ejemplar. Una de las objeciones que se pueden hacer con este razonamiento es que no todos los migrantes son de Siria o de otra manera, huyendo de un escenario de guerra. Se dice a menudo, en una oportunista e hipócrita, que la acogida es justo para las personas que huyen de situaciones de guerra, pero si esto fuera cierto, Europa podría dar cabida a más sirios desde hace mucho tiempo; en este sentido, la única decisión ejemplar, aunque tarde fue el alemán, que, sin pasar por el Tratado de Dublín, se ha comprometido a acoger todos los sirios en el suelo de Alemania. En relación con las razones que obligan a los otros migrantes para enfrentar los viajes interminables y con frecuencia mortal, mientras que no gravedad de una guerra en marcha, aparecerá tan grave: el hambre, la discriminación religiosa, la presencia del Estado islámico, la ausencia de garantías y de los derechos civiles, parecen razones más que suficiente para dar cabida a las personas en dificultad clara, la asignación de recursos, relativamente limitado si recogido y racionalizado en todos los miembros europeos. Por el contrario, Europa haría bien en preguntar por qué los flujos migratorios están aumentando, aunque contenida en comparación con los datos revisados ​​previamente. La respuesta, en su obviedad está desarmando: el valor político de baja de la Unión, junto con la falta de acción, tanto diplomática y militar, así como la incapacidad para estar a la vanguardia de la acción internacional, que ha afectado a los territorios más cerca, ya que era fácil de predecir . Sin un papel de liderazgo, que Bruselas debe ser capaz de crear por sí solo, para Europa se repetirán estos escenarios y se sufrieron pasivamente de nuevo.

Die Europäische Union kämpft mit einem Mindestanteil von Migranten

Als das Drama von Einwanderern weiterhin mit seinem Opfer, die nicht scheinen, nie zu Ende, und speist die Kontroverse zwischen den europäischen Staaten, die keine Lösungen finden, obwohl Sie die reichste auf dem Planeten zu ziehen, müssen wir eine Bilanz der Gesamtlage zu nehmen, den Vergleich der Daten Akzeptanz in anderen Ländern außerhalb des alten Kontinents, um mit den richtigen Kriterien und Benchmarks, eine in Europa genannt Notfall ist zu untersuchen. Ein Blick auf die Zahlen der Annahme des anderen Ländern auf der Hand, als die einzige Notfall die Europa handhaben sollten, ist, um zu speichern die verzweifelte kommt, ist, dass zu den Schiffswracks und der schlechte Zustand der Reise, nicht die folgenden Momente zu vermeiden, , für die eine Organisation würde genügen, und eine gemeinsame Koordination und nicht verlassen, im besten Fall, den guten Willen einiger einzigen Nation. Um die Bedingungen für das Problem vollständig zu verstehen sei darauf hingewiesen, dass die syrische Krieg begann im Frühjahr 2011 und bis jetzt produziert hat mehr als vier Millionen Menschen waren gezwungen, ihr Land zu verlassen werden. Die Prognose für das Ende des Jahres ist, dass der Gesamtwert dieser Figur wird 4,27 Millionen Menschen; die quantitative Analyse, was die Ursache der Tragödie von Syrien muss hinzugefügt werden, dass diejenigen, innerhalb des Landes Vertriebenen beträgt 7,6 Millionen Menschen zu vervollständigen. Klar, dass diese Zahlen nicht die Europa betreffen, wenn auch nicht in kleinen Teil. In der Türkei die Vertriebenen Syrer sind 1,9 Millionen, 1,1 Millionen sind im Libanon und auch Jordanien und Ägypten begrüßt mehr Migranten als ganz Europa. In Europa, in der Tat, in diesem Jahr 292.000 Menschen kamen, die, verglichen mit der Gesamtbevölkerung von 508 Millionen Einwohnern stellen eine sehr niedriger Höhe, die leicht mit einer effektiven Programmierung unterbringen konnte, spart tragischen Tod, Leid und Chancen einfach für populistische Propaganda. Sicherlich das gegenseitige Misstrauen zwischen den Mitgliedsländern, verbunden mit einem sehr schlechten Verfügbarkeit aufgrund von Rassismus, oft opportunistisch, große Teile des sozialen Gefüges in Europa, nicht erleichtern Dinge, aber, gerade aus diesem Grund, eine Vorhersage, was passieren würde, würde Es begünstigt eine globale Lösung, die war vielleicht das Spiel direkt aus Brüssel. Die mangelnde Fähigkeit, die aktuellen Szenarien vorherzusagen, müssen uns über die Notwendigkeit für eine Reorganisation der Strukturen der Europäischen Union, die kurz fiel und müssen sicherlich ausreichend. Dies wurde durch das Fehlen von einheitlichen Organisation, durch den Mangel an politischen Einfluss in Brüssel und der Rivalität zwischen den Staaten bedingt gefolgt, dass eine stärkere behandelt anachronistisch wie Dublin, haben sich auf eine gefährliche Rückprall des Problems von einem Breitengrad zum anderen in Angriff genommen. In der Mitte des neunten ihnen fehlte Szenarien reinen Zynismus, wie die ungarische, die in beispielhafter Weise bestraft werden sollte. Einer der Einwände, die zu dieser Argumentation gemacht werden kann, ist, dass nicht alle Migranten syrischen oder auf andere Weise, auf der Flucht ein Kriegsszenario. Es wird oft gesagt, auf opportunistischer und heuchlerisch, dass der Empfang ist genau das Richtige für diejenigen, auf der Flucht vor Situationen von Krieg, aber wenn das wahr wäre, könnte Europa mehr Syrer von vor langer Zeit unterzubringen; in diesem Sinne ist die einzige Entscheidung, die beispielhafte, wenn auch spät war der Deutsche, der unter Umgehung des Vertrags von Dublin, hat zuvor alle Syrer auf dem Boden der Deutschland zugesagt. In Bezug auf die Gründe, die die anderen Migranten zwingen, endlose Fahrten und oft tödliche Gesicht, während andernfalls die Schwere eines Krieges geht, erscheint genauso ernst: Hunger, religiöse Diskriminierung, die Präsenz der islamischen Staat, das Fehlen von Garantien und Bürgerrechte, scheinen Gründen mehr als genug, um die Menschen in Schwierigkeiten, klar unterzubringen, die Zuweisung von Ressourcen, relativ begrenzt, wenn gesammelt und in allen europäischen Mitgliedern rationalisiert. Vielmehr würde Europa gut daran tun, fragen, warum die Migrationsströme nehmen zu, wenn auch im Vergleich zu den Daten, die vorher überprüft enthalten. Die Antwort, in ihrer Offensichtlichkeit ist entwaffnend: der niedrige Wert für politische Untätigkeit der Union angebracht, sowohl diplomatische und militärische sowie die Unfähigkeit, an der Spitze der internationalen Aktion zu sein, hat die Gebiete betroffen sind näher zusammen, wie es war schwer zu deuten, . Ohne eine führende Rolle, dass Brüssel muss in der Lage, allein zu schaffen, für Europa diese Szenarien wird wiederholt und werden passiv wieder erlitt sein.

L'Union européenne aux prises avec un pourcentage minimum de migrants

Comme le drame des immigrants continue avec ses victimes, qui ne semblent pas à ne jamais finir, et alimente la controverse entre les Etats européens, qui ne trouvent pas de solutions, même si vous dessinez le plus riche de la planète, nous devons faire le point de la situation globale, en comparant les données d'acceptation dans d'autres pays, en dehors du vieux continent, à examiner avec les critères et repères appropriés, l'un en Europe qui est appelé d'urgence. En regardant les chiffres de l'acceptation des autres pays sera évident que la seule urgence qui doit gérer l'Europe est de sauver les désespérés à venir, qui est de prévenir les naufrages et le mauvais état du Voyage, et non pas les moments qui ont suivi, pour lequel une organisation suffirait et une coordination commune et non à gauche, dans le meilleur des cas, la bonne volonté de certains nation unique. Pour bien comprendre les termes du problème devrait être noté que la guerre syrienne a commencé au début de 2011 et, jusqu'à présent, a produit plus de quatre millions de personnes ont été forcées de fuir leur pays. Les prévisions pour la fin de cette année est que la valeur totale de ce chiffre sera de 4,27 millions de personnes; de compléter l'analyse quantitative de ce qui a causé la tragédie de la Syrie doit être ajouté que les personnes déplacées dans le pays équivaut à 7,6 millions de personnes. De toute évidence, ces chiffres ne portent pas sur l'Europe, sinon dans petite partie. En Turquie, les Syriens déplacés sont 1,9 million, 1,1 millions sont au Liban et même Jordanie et l'Egypte accueille plus de migrants que l'ensemble de l'Europe. En Europe, en effet, cette année, 292.000 personnes sont venues, ce qui comparativement à la population totale de 508 millions d'habitants, représentent une très basse altitude, ce qui pourrait facilement accueillir avec une programmation efficace, sauvant décès tragiques, la souffrance et opportunités facile pour la propagande populiste. Certes, la méfiance mutuelle entre les pays membres, couplé avec une très mauvaise disponibilité, en raison du racisme, souvent opportunistes, de grandes parties de la structure sociale de l'Europe, n'a pas facilité les choses, mais, pour cette raison même, une prédiction de ce qui se passerait, serait Il est favorable à une solution globale, qui était peut-être le match directement à partir de Bruxelles. Le manque de capacité à prédire les scénarios actuels, devrait nous faire réfléchir sur la nécessité d'une réorganisation des structures de l'Union européenne, qui sont tombés à court et devons être tout à fait correct. Cela a été suivi par le manque d'organisation unifiée, conditionné par le manque de poids politique à Bruxelles et la rivalité entre les Etats, qui plus forte traités anachronique, comme Dublin, ont entamé un rebond dangereux du problème d'une latitude à l'autre. Dans le milieu du neuvième qu'ils manquaient scénarios pur cynisme, que la Hongrie, qui devraient être punis de manière exemplaire. Une des objections qui peuvent être apportées à ce raisonnement est que tous les migrants sont syrienne ou autrement, fuyant un scénario de guerre. Il est souvent dit, sur un opportuniste et hypocrite, que l'accueil est juste pour ceux qui fuient des situations de guerre, mais si cela était vrai, l'Europe pourrait accueillir plus de Syriens d'il ya longtemps; En ce sens, la seule décision exemplaire, même si la fin était l'Allemand, qui, en contournant le traité de Dublin, a promis d'accueillir tous les Syriens sur le sol de l'Allemagne. En ce qui concerne les raisons qui forcent les autres migrants pour faire face à des voyages interminables et souvent fatale, tout en omettant la gravité d'une guerre en cours, apparaît tout aussi grave: la famine, la discrimination religieuse, la présence de l'Etat islamique, l'absence de garanties et de droits civils, semblent raisons plus que suffisant pour accueillir les personnes en difficulté clair, l'allocation des ressources, relativement limité si elles sont recueillies et rationalisée dans tous les pays européens membres. Au contraire, l'Europe ferait bien de se demander pourquoi les flux migratoires sont en augmentation, bien que contenue par rapport aux données déjà examinées. La réponse, dans son évidence est désarmante: la faible valeur attachée à l'inaction politique de l'Union, à la fois diplomatique et militaire, ainsi que l'incapacité à être à la pointe de l'action internationale, a affecté les territoires rapprocher, comme il était facile de prédire . Sans un rôle de premier plan, que Bruxelles doit être en mesure de créer seul, pour l'Europe ces scénarios seront répétées et seront subi passivement à nouveau.

A União Europeia lutando com uma percentagem mínima de migrantes

Como o drama dos imigrantes continua com suas vítimas, que não parecem nunca acabar, e alimenta a controvérsia entre Estados europeus, que não encontram soluções, embora você desenhar o mais rico do planeta, temos de fazer um balanço da situação global, comparando os dados de aceitação em outros países, fora do velho continente, para examinar os critérios e parâmetros de referência próprios, um na Europa, que é chamado de emergência. Olhando para os números de aceitação de outros países será óbvio como a única emergência que deve lidar com a Europa é para salvar os desesperados que vem, que é evitar que naufrágios e as más condições das viagens, e não os momentos que se seguiram, para o qual uma organização seria suficiente e uma coordenação comum e não deixou, no melhor dos casos, a boa vontade de alguns única nação. Para entender completamente os termos do problema deve-se notar que a guerra síria começou no início de 2011 e, até agora, já produziu mais de quatro milhões de pessoas foram forçadas a fugir do seu país. A previsão para o final deste ano é que o valor total deste valor será 4,27 milhões de pessoas; para completar a análise quantitativa do que causou a tragédia da Síria deve ser acrescentado que as pessoas deslocadas no interior do país eleva-se a 7,6 milhões de pessoas. Claramente, esses números não dizem respeito a Europa, se não em pequena parte. Na Turquia os sírios deslocados são 1,9 milhões, 1,1 milhões estão no Líbano e até mesmo a Jordânia eo Egipto acolhe mais imigrantes do que toda a Europa. Na Europa, de fato, este ano 292.000 pessoas vieram, o que em comparação com a população total de 508 milhões de habitantes, representam uma altitude muito baixa, o que poderia facilmente acomodar com a programação eficaz, economizando trágicas mortes, sofrimento e oportunidades fácil para propaganda populista. Certamente, a desconfiança mútua entre os países membros, juntamente com um muito mau disponibilidade, devido ao racismo, muitas vezes oportunistas, grande parte do tecido social da Europa, não facilitou as coisas, mas, por isso mesmo, uma previsão do que iria acontecer, seria Favoreceu uma solução global, que foi, talvez, o jogo directamente a partir de Bruxelas. A falta de capacidade de prever os cenários atuais, deve nos fazer refletir sobre a necessidade de uma reorganização das estruturas da União Europeia, que caíram curto e certamente deve ser apropriada. Isto foi seguido pela falta de organização unificada, condicionada pela falta de influência política em Bruxelas e rivalidade entre os Estados, que mais forte tratado anacrônico, como Dublin, embarcaram em um rebote perigoso do problema a partir de uma latitude para outra. No meio do nono lhes faltava cenários puro cinismo, como o húngaro, que devem ser punidos de forma exemplar. Uma das objeções que possam ser feitas com este raciocínio é que nem todos os migrantes são sírio ou de outra forma, fugindo de um cenário de guerra. Costuma-se dizer, em um oportunista e hipócrita, que o bem-vindo é o ideal para aqueles que fogem de situações de guerra, mas se isso fosse verdade, a Europa poderia acomodar mais sírios de há muito tempo; neste sentido, a única decisão exemplar, apesar de tardia foi o alemão, que, ignorando o Tratado de Dublin, prometeu acomodar todos os sírios no solo da Alemanha. Em relação às razões que forçam os outros migrantes a enfrentar jornadas intermináveis ​​e muitas vezes fatal, enquanto a falta de gravidade de uma guerra em curso, aparecem apenas como sério: a fome, a discriminação religiosa, a presença do Estado islâmico, a ausência de garantias e direitos civis, parecem razões mais do que suficiente para acomodar as pessoas em dificuldade clara, alocação de recursos, relativamente limitada se recolhido e racionalizada em todos os membros europeus. Pelo contrário, a Europa faria bem em perguntar por que os fluxos migratórios estão a aumentar, ainda que contida em comparação com os dados previamente revisados. A resposta, em sua obviedade é desarmante: o baixo valor ligado a inação política da União, tanto diplomática e militar, bem como a incapacidade de estar na vanguarda da acção internacional, afetou os territórios mais próximos, como era fácil de prever . Sem um papel de liderança, que Bruxelas deve ser capaz de criar sozinha, para a Europa destes cenários se repetirá e será sofreu passivamente novamente.