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mercoledì 28 febbraio 2018
Corea del nord e Siria starebbero collaborando sulle armi chimiche
Il rapporto riservato delle Nazioni Unite, pubblicato dal New York Times circa la collaborazione tra la Siria e la Corea del Nord, se confermato apre uno scenario inquietante, che non potrà avere risvolti sulla politica estera mondiale. Secondo questa informativa riservata Pyongyang avrebbe fornito tutto il materiale necessario a Damasco per costruire bombe chimiche. Deve essere ricordato come il regime di Assad, nel 2013, si impegnò a distruggere il suo arsenale chimico e questa promessa bastò ad Obama per non intervenire in Siria: un mancato intervento che avrebbe probabilmente evitato tutti gli anni di guerra che ne sono seguiti e le ingenti perdite umane che il conflitto ha provocato, ma avrebbe anche limitato l’espansione ed il successo dello Stato islamico, che sarebbe stato più agevole da eliminare. In realtà la promessa di Assad non è stata mantenuta, come dimostrato più volte nelle tracce lasciate dagli ordigni chimici lasciate nei teatri di guerra dall’esercito regolare siriano. Anche se Assad ha sempre smentito l’uso di bombe chimiche, incolpando i suoi avversari, l’ipotesi più probabile è che abbia mantenuto una parte del suo arsenale chimico ben protetto dalla parziale promessa fatta ad Obama. Certamente una parte dell’arsenale è stata distrutta e, data la confidenza con questo tipo di armi, quello indicato dal rapporto riservato delle Nazioni Unite ha buone probabilità di essere vero. La Corea del Nord, sempre più soggetta a sanzioni sarebbe riuscita ad esportare la sua tecnologia militare in campo chimico in Siria, in cambio di pagamenti necessari alla sopravvivenza del regime di Pyongyang. Una collaborazione tra due stati canaglia, come una volta erano definite questo tipo di nazioni, molto pericolosa perchè segnala una alleanza informale tra due governi in grado di alterare la stabilità mondiale con metodi non convenzionali. Dal punto di vista pratico, per rendere possibile questa collaborazione appare improbabile che le transazioni tra due paesi così controllati siano state compiute esclusivamente tra di loro; senza complicità internazionali, attraverso società fittizie ben conosciute nei paesi di appartenenza, da ciò non può che conseguire che alcuni soggetti internazionali erano a conoscenza di questi contatti. Se ciò è vero non pensare alla Russia, all’Iran ed alla Cina appare impossibile; si tratta, infatti, di chi è più vicino ai due paesi sospettati di questi traffici riguardanti gli armamenti chimici. Certamente un’ipotesi del genere sarà tutta da dimostrare, tuttavia immaginarsi la reazione americana non è difficile. Gli USA, tra l’altro, sono stati appena fortemente criticati da Pechino per le sanzioni imposte a società che hanno violato l’embargo della Corea del Nord consentendo a Pyongyang l’approvigionamento di petrolio e l’esportazione di carbone. Se le notizie del rapporto delle Nazioni Unite sarà riconosciuto attendibile le transazioni nordcoreane saranno state anche altre e di natura ben più grave. Il fatto che la Corea del Nord si sia specializzata anche nella costruzione di missili balistici e di ordigni nucleari aggrava pesantemente la situazione, perchè ne fa anche una potenziale esportatrice di tecnologia militare difficilmente raggiungibile per un paese come la Siria. Occorre però ricordare che la collaborazione tra i due paesi non è una novità: già in passato le due nazioni hanno collaborato per la costruzione di un sito nucleare, poi distrutto da Tel Aviv e piloti militari coreani hanno volata a fianco di quelli siriani in alcuni raid contro Israele nel periodo degli anni sessanta e settante del secolo scorso. Proprio la reazione di Israele sarà un elemento da valutare attentamente per gli equilibri regionali. Adesso occorrerà aspettare le reazioni di Russia e Cina, che se vorranno essere soggetti attendibili non potranno che sanzionare in modo grave i due paesi, tuttavia questa ipotesi appare poco credibile per i rispettivi interessi che Mosca e Pechino hanno dal fatto che i regimi di Damasco e Pyongyang restino in vita. In questo frangente gli allarmi americani appaiono dunque più che giustificati, dato che la pericolosità della Corea del Nord, pur essendo di livello altissimo, appare addirittura minore di una Siria situata al centro del Mediterraneo con un arsenale chimico che può essere incrementato e che, forse, intravvede possibilità di disporre di armamenti di altro genere
North Korea and Syria would be collaborating on chemical weapons
The
confidential report of the United Nations, published by the New York
Times about the collaboration between Syria and North Korea, if
confirmed opens a disquieting scenario, which will not have implications
on world foreign policy. According
to this confidential information, Pyongyang would have provided all the
necessary material to Damascus to build chemical bombs. It
must be remembered how the Assad regime, in 2013, undertook to destroy
its chemical arsenal and this promise was enough for Obama not to
intervene in Syria: a failure to intervene that would have probably
avoided all the years of war that followed and the huge
human losses that the conflict caused, but it would also have limited
the expansion and success of the Islamic State, which would have been
easier to eliminate. Actually
Assad's promise has not been kept, as demonstrated several times in the
traces left by the chemical devices left in the theaters of war by the
Syrian regular army. Although
Assad has always denied the use of chemical bombs, blaming his
opponents, the most likely hypothesis is that he has kept a part of his
chemical arsenal well protected by the partial promise made to Obama. Certainly
a part of the arsenal has been destroyed and, given the confidence with
this type of weapons, the one indicated by the United Nations
confidential report has a good chance of being true. North
Korea, increasingly subject to sanctions, would be able to export its
military technology to the chemical field in Syria, in exchange for
payments necessary for the survival of the Pyongyang regime. A
collaboration between two rogue states, as was once defined as this
type of nation, very dangerous because it signals an informal alliance
between two governments able to alter world stability with
unconventional methods. From
a practical point of view, to make this collaboration possible it seems
unlikely that transactions between two countries so controlled have
been carried out exclusively between themselves; without
international complicity, through well-known fictitious societies in
the countries to which they belong, this can only be achieved by some
international actors who were aware of these contacts. If this is true, not thinking of Russia, Iran and China seems impossible; in fact, it is about who is closer to the two countries suspected of these traffics concerning chemical weapons. Certainly such a hypothesis will be all to be shown, yet to imagine the American reaction is not difficult. The
US, among other things, has just been strongly criticized by Beijing
for sanctions imposed on companies that have violated the North Korean
embargo by allowing Pyongyang to procure oil and export coal. If
the news of the UN report will be recognized as reliable, North Korean
transactions will have been other and of a much more serious nature. The
fact that North Korea also specialized in the construction of ballistic
missiles and nuclear devices heavily aggravates the situation, because
it also makes it a potential exporter of military technology difficult
to reach for a country like Syria. However,
it must be remembered that the collaboration between the two countries
is not new: in the past the two nations have collaborated for the
construction of a nuclear site, then destroyed by Tel Aviv and Korean
military pilots have flown by the Syrian side in some raids against Israel in the sixties and seventies of the last century. Just the reaction of Israel will be an element to be evaluated carefully for the regional balances. Now
it will be necessary to wait for the reactions of Russia and China,
which if they want to be reliable subjects can only sanction the two
countries in a serious way, but this hypothesis does not seem credible
for the respective interests that Moscow and Beijing have from the fact
that the Damascus regimes and Pyongyang remain alive. At
this juncture, the American alarms therefore appear more than
justified, given that the danger of North Korea, even if at a very high
level, appears even less than a Syria located in the center of the
Mediterranean with a chemical arsenal that can be increased and that
perhaps , sees the possibility of having armaments of another kind.
Corea del Norte y Siria colaborarían en armas químicas
El
informe confidencial de las Naciones Unidas, publicado por el New York
Times sobre la cooperación entre Siria y Corea del Norte, si se confirma
abre un escenario inquietante que tendrá repercusiones sobre la
política exterior global. Según
esta información confidencial, Pyongyang habría proporcionado todo el
material necesario a Damasco para fabricar bombas químicas. Hay
que recordar que el régimen de Assad, en 2013, se comprometió a
destruir su arsenal químico, y esto fue lo suficientemente promesa de
Obama de no intervenir en Siria: la falta de acción que probablemente
habría evitado todos los años de guerra que siguieron y las
enormes pérdidas humanas que causó el conflicto, pero también
limitarían la expansión y el éxito del Estado islámico, que habría sido
más fácil de eliminar. En
realidad, la promesa de Assad no se ha cumplido, como se demostró
varias veces en las huellas dejadas por los dispositivos químicos que el
ejército regular sirio dejó en los teatros de guerra. Aunque
Assad siempre ha negado el uso de armas químicas, acusando a sus
oponentes, la hipótesis más probable es que se ha conservado parte de su
arsenal químico está bien protegida de la promesa parcial a Obama. Sin
duda, una parte del arsenal fue destruido y se le dio la confianza con
este tipo de armas, es probable que sea cierto el indicado por el
informe confidencial de las Naciones Unidas. Corea
del Norte, cada vez más sujeta a sanciones, podría exportar su
tecnología militar al campo químico en Siria, a cambio de los pagos
necesarios para la supervivencia del régimen de Pyongyang. Una
colaboración entre dos estados delincuentes, ya que una vez este tipo
de naciones se definieron, muy peligroso porque señala una alianza
informal entre los dos gobiernos pueden alterar la estabilidad global
con métodos no convencionales. Desde
un punto de vista práctico, para hacer posible esta colaboración parece
poco probable que las transacciones entre dos países así controlados se
hayan llevado a cabo exclusivamente entre ellos; sin
complicidad internacional, a través de conocidas sociedades ficticias
en los países a los que pertenecen, esto solo lo pueden lograr algunos
actores internacionales que conocían estos contactos. Si esto es cierto, no pensar en Rusia, Irán y China parece imposible; de hecho, se trata de quién está más cerca de los dos países sospechosos de estos tráficos con respecto a las armas químicas. Ciertamente, tal hipótesis se demostrará por completo, sin embargo, imaginar la reacción estadounidense no es difícil. Los
EE.UU., por cierto, acaban de ser fuertemente criticado por Pekín por
las sanciones impuestas a empresas que han violado el embargo de Corea
del Norte en Pyongyang que permite la adquisición de las exportaciones
de petróleo y carbón. Si
las noticias del informe de las Naciones Unidas se reconocen como
confiables, las transacciones de Corea del Norte habrán sido otras y de
una naturaleza mucho más grave. El
hecho de que Corea del Norte también se ha especializado en la
construcción de misiles balísticos y armas nucleares agrava seriamente
la situación, ya que es también un potencial para la exportación de
tecnología militar difícil de lograr para un país como Siria. Debe,
sin embargo, recuerda que la cooperación entre los dos países no es
nueva: en el pasado, los dos países han trabajado juntos para construir
una instalación nuclear, fue destruido por los pilotos militares de
Corea Tel Aviv y han volado junto con los sirios en algunas incursiones contra Israel en los años sesenta y setenta del siglo pasado. Solo la reacción de Israel será un elemento a evaluar cuidadosamente para los equilibrios regionales. Ahora
será necesario esperar a que las reacciones de Rusia y China, que si
quieren se puede confiar en los individuos sólo castigar seriamente a
los dos países, sin embargo, esta hipótesis no parece muy creíble para
los intereses respectivos que Moscú y Pekín que los regímenes de Damasco
y Pyongyang sigue vivo. En
este momento aparecen las alarmas de los estadounidenses, por lo tanto,
más que justificada, ya que el peligro de Corea del Norte, a pesar de
ser un nivel muy alto, incluso aparece menos de un Siria en el centro
del Mediterráneo con un arsenal químico que puede ser aumentado y que
tal vez , ve la posibilidad de tener armamentos de otro tipo.
Nordkorea und Syrien würden bei chemischen Waffen zusammenarbeiten
Der
vertrauliche Bericht der Vereinten Nationen, der von der New York Times
über die Zusammenarbeit zwischen Syrien und Nordkorea veröffentlicht
wurde, eröffnet, falls er bestätigt wird, ein beunruhigendes Szenario,
das keine Auswirkungen auf die Außenpolitik der Welt haben wird. Nach
dieser vertraulichen Information hätte Pjöngjang Damaskus das
notwendige Material für den Bau chemischer Bomben zur Verfügung
gestellt. Es
muss als das Assad-Regime nicht vergessen werden, im Jahr 2013,
versprach er, sein chemisches Arsenal zu zerstören, und das war genug
Versprechen an Obama nicht in Syrien zu intervenieren: Untätigkeit, die
wahrscheinlich all Jahre Krieg vermieden hätte, die folgten und Der
Konflikt verursachte große menschliche Verluste, aber auch die
Expansion und den Erfolg des islamischen Staates, der leichter zu
beseitigen wäre. Tatsächlich
wurde Assads Versprechen nicht eingehalten, wie es mehrmals in den
Spuren der chemischen Geräte gezeigt wurde, die die syrische reguläre
Armee auf den Kriegsschauplätzen zurückgelassen hatte. Obwohl
Assad immer der Einsatz von chemischen Waffen verweigert hat, seine
Gegner der Schuld, ist die wahrscheinlichste Hypothese, dass er einen
Teil seines chemischen Arsenals gehalten hat und aus dem Teil
Versprechen an Obama geschützt ist. Sicherlich
wurde ein Teil des Arsenals zerstört, und angesichts des Vertrauens in
diese Art von Waffen hat die vom vertraulichen Bericht der Vereinten
Nationen angegebene Wahrscheinlichkeit eine gute Chance, wahr zu sein. Nordkorea,
das zunehmend Sanktionen ausgesetzt ist, könnte seine
Militärtechnologie im Austausch gegen die für das Überleben des
Pjöngjang-Regimes notwendigen Zahlungen in den chemischen Bereich in
Syrien exportieren. Eine
Zusammenarbeit zwischen zwei Schurkenstaaten, wie sie einst als diese
Art von Nation definiert wurde, ist sehr gefährlich, weil sie eine
informelle Allianz zwischen zwei Regierungen signalisiert, die in der
Lage sind, die Stabilität der Welt mit unkonventionellen Methoden zu
verändern. Aus
praktischer Sicht scheint es unwahrscheinlich, dass Transaktionen
zwischen zwei so kontrollierten Ländern ausschließlich zwischen ihnen
durchgeführt wurden, um diese Zusammenarbeit zu ermöglichen. Ohne
internationale Mittäterschaft, durch bekannte fiktive Gesellschaften in
den Ländern, denen sie angehören, kann dies nur von einigen
internationalen Akteuren erreicht werden, die sich dieser Kontakte
bewusst sind. Wenn das stimmt, scheint es unmöglich, nicht an Russland, den Iran und China zu denken; Es geht vielmehr darum, wer näher an den beiden Ländern ist, die verdächtigt werden, mit chemischen Waffen gehandelt zu haben. Sicherlich wird eine solche Hypothese nur demonstriert werden, aber die amerikanische Reaktion ist nicht schwer vorzustellen. Die
USA wurden unter anderem gerade heftig von Peking kritisiert, weil sie
Sanktionen gegen Unternehmen verhängt haben, die das nordkoreanische
Embargo verletzt haben, indem sie Pjöngjang die Beschaffung von Öl und
den Export von Kohle erlaubten. Wenn
die Nachrichten über den UN-Bericht als zuverlässig anerkannt werden,
werden nordkoreanische Transaktionen andere und wesentlich ernstere
sein. Die
Tatsache, dass sich Nordkorea auch auf den Bau von ballistischen
Raketen und nuklearen Geräten spezialisiert hat, verschärft die
Situation erheblich, da es auch ein potentieller Exporteur von
militärischer Technologie ist, die für ein Land wie Syrien schwer zu
erreichen ist. Es
sollte daran denken jedoch, dass die Zusammenarbeit zwischen den beiden
Ländern sind nicht neu: In der Vergangenheit haben die beiden Länder
zusammen, um eine Atomanlage zu bauen, von Tel Aviv und koreanischen
Militärpiloten zerstört wurde in einigen Razzien neben diesen Syrern
geflogen gegen Israel in den sechziger und siebziger Jahren des letzten Jahrhunderts. Gerade die Reaktion Israels wird ein Element sein, das sorgfältig für die regionalen Gleichgewichte zu bewerten ist. Jetzt
ist es notwendig, für die russischen und chinesischen Reaktionen zu
warten, dass, wenn sie Einzelpersonen werden wollen vertraut nur
ernsthaft die beiden Länder bestrafen, aber diese Annahme scheint nicht
sehr glaubwürdig für die jeweiligen Interessen, dass Moskau und Peking,
dass die Damaskus Regime und Pjöngjang bleibt am Leben. An
dieser Stelle die Amerikaner Alarme erscheinen daher mehr als
gerechtfertigt, da die Gefahr von Nordkorea, trotz eines sehr hohen
Niveau ist, erscheint noch weniger ein Syrien in der Mitte des
Mittelmeers mit einem chemischen Arsenal, die erhöht werden kann, und
dass vielleicht sieht die Möglichkeit, Waffen anderer Art zu haben.
La Corée du Nord et la Syrie collaboreront sur des armes chimiques
Le
rapport confidentiel des Nations Unies, publié par le New York Times
sur la collaboration entre la Syrie et la Corée du Nord, s'il est
confirmé, ouvre un scénario inquiétant, qui n'aura pas d'implications
sur la politique étrangère mondiale. Selon
cette information confidentielle, Pyongyang aurait fourni tout le
matériel nécessaire à Damas pour fabriquer des bombes chimiques. Il
faut se rappeler comment le régime Assad, en 2013, s'est engagé à
détruire son arsenal chimique et cette promesse a suffi à Obama pour ne
pas intervenir en Syrie: un échec d'intervention qui aurait probablement
évité toutes les années de guerre qui ont suivi et les
énormes pertes humaines que le conflit a causées, mais cela aurait
aussi limité l'expansion et le succès de l'État islamique, ce qui aurait
été plus facile à éliminer. En
fait, la promesse d'Assad n'a pas été tenue, comme cela a été démontré à
plusieurs reprises dans les traces laissées par les dispositifs
chimiques laissés sur les théâtres de guerre par l'armée régulière
syrienne. Bien
qu'Assad ait toujours refusé l'utilisation de bombes chimiques,
accusant ses adversaires, l'hypothèse la plus probable est qu'il a gardé
une partie de son arsenal chimique bien protégé par la promesse
partielle faite à Obama. Il
est certain qu'une partie de l'arsenal a été détruite et, compte tenu
de la confiance accordée à ce type d'armes, celle qui est indiquée dans
le rapport confidentiel des Nations Unies a de bonnes chances d'être
vraie. La
Corée du Nord, de plus en plus sujette à des sanctions, serait en
mesure d'exporter sa technologie militaire vers le secteur chimique en
Syrie, en échange des paiements nécessaires à la survie du régime de
Pyongyang. Une
collaboration entre deux États voyous, comme on l'a déjà défini comme
ce type de nation, est très dangereuse car elle signale une alliance
informelle entre deux gouvernements capables de modifier la stabilité du
monde avec des méthodes non conventionnelles. D'un
point de vue pratique, pour rendre cette collaboration possible, il
semble improbable que des transactions entre deux pays ainsi contrôlés
aient été menées exclusivement entre elles; sans
complicité internationale, à travers des sociétés fictives bien connues
dans les pays auxquels elles appartiennent, cela ne peut être réalisé
que par des acteurs internationaux conscients de ces contacts. Si cela est vrai, ne pas penser à la Russie, l'Iran et la Chine semble impossible; en fait, il s'agit de savoir qui est le plus proche des deux pays soupçonnés de ces trafics d'armes chimiques. Certes, une telle hypothèse sera tout à démontrer, mais imaginer la réaction américaine n'est pas difficile. Les
Etats-Unis, entre autres, viennent d'être vivement critiqués par Pékin
pour les sanctions imposées aux entreprises qui ont violé l'embargo
nord-coréen en permettant à Pyongyang d'acheter du pétrole et d'exporter
du charbon. Si
les nouvelles du rapport de l'ONU seront reconnues comme fiables, les
transactions nord-coréennes auront été d'une nature beaucoup plus
sérieuse. Le
fait que la Corée du Nord est également spécialisé dans la construction
de missiles balistiques et d'armes nucléaires aggrave sérieusement la
situation, car il est aussi un potentiel pour la technologie militaire
exportation difficile à réaliser pour un pays comme la Syrie. Il
convient cependant, rappeler que la coopération entre les deux pays
n'est pas nouvelle: dans le passé, les deux pays ont travaillé ensemble
pour construire un site nucléaire, a été détruit par Tel Aviv et les
pilotes militaires coréens ont volé aux côtés de ces Syriens dans
certains raids contre Israël dans les années soixante et soixante-dix du siècle dernier. Juste la réaction d'Israël sera un élément à évaluer avec soin pour les équilibres régionaux. Maintenant,
il sera nécessaire d'attendre les réactions russes et chinois, que
s'ils veulent être des personnes de confiance ne feront que punir
sérieusement les deux pays, cependant, cette hypothèse ne semble pas
très crédible pour les intérêts respectifs que Moscou et Pékin que les
régimes de Damas et Pyongyang reste en vie. À
ce stade les alarmes Américains apparaissent donc plus que justifiée,
puisque le danger de la Corée du Nord, en dépit d'être un très haut
niveau, même semble moins d'une Syrie au milieu de la Méditerranée avec
un arsenal chimique qui peut être augmentée et que peut-être , voit la possibilité d'avoir des armements d'un autre genre.
Coreia do Norte e Síria estariam colaborando em armas químicas
O
relatório confidencial das Nações Unidas, publicado pelo New York Times
sobre a colaboração entre a Síria ea Coréia do Norte, se confirmado,
abre um cenário inquietante, que não terá implicações na política
externa mundial. De
acordo com esta informação confidencial, Pyongyang teria fornecido todo
o material necessário a Damasco para construir bombas químicas. Deve
lembrar-se de como o regime de Assad, em 2013, comprometeu-se a
destruir seu arsenal químico e essa promessa foi suficiente para Obama
não intervir na Síria: uma falha na intervenção que provavelmente
evitaria todos os anos de guerra que se seguiram e a grandes
perdas humanas que o conflito causou, mas também teria limitado a
expansão e o sucesso do Estado islâmico, o que teria sido mais fácil de
eliminar. Na
verdade, a promessa de Assad não foi mantida, como demonstrado várias
vezes nos traços deixados pelos dispositivos químicos deixados nos
teatros de guerra pelo exército regular sírio. Embora
Assad tenha sempre negado o uso de bombas químicas, culpando seus
oponentes, a hipótese mais provável é que ele manteve uma parte de seu
arsenal químico bem protegido pela promessa parcial feita a Obama. Certamente,
uma parte do arsenal foi destruída e, dada a confiança com este tipo de
armas, a indicada pelo relatório confidencial das Nações Unidas tem
boas chances de ser verdade. A
Coréia do Norte, cada vez mais sujeita a sanções, poderá exportar sua
tecnologia militar para o campo químico na Síria, em troca dos
pagamentos necessários para a sobrevivência do regime de Pyongyang. Uma
colaboração entre dois estados mal-intencionados, como já foi definido
como esse tipo de nação, é muito perigoso porque sinaliza uma aliança
informal entre dois governos capazes de alterar a estabilidade mundial
com métodos não convencionais. Do
ponto de vista prático, para tornar possível essa colaboração, parece
improvável que as transações entre dois países tão controlados tenham
sido realizadas exclusivamente entre si; sem
cumplicidade internacional, através de sociedades fictícias bem
conhecidas nos países a que pertencem, isso só pode ser alcançado por
alguns atores internacionais conscientes desses contatos. Se isso é verdade, não pensar na Rússia, Irã e China parece impossível; na verdade, trata-se de quem está mais próximo dos dois países suspeitos desses tráfegos em relação a armas químicas. Certamente, essa hipótese será tudo a ser mostrada, ainda para imaginar que a reação americana não é difícil. Os
EUA, entre outras coisas, acabaram de ser fortemente criticados por
Pequim por sanções impostas a empresas que violaram o embargo
norte-coreano ao permitir que Pyongyang obtenha petróleo e exporte
carvão. Se
a notícia do relatório da ONU será reconhecida como confiável, as
transações norte-coreanas terão sido outras e de uma natureza muito mais
séria. O
fato de a Coréia do Norte se especializar na construção de mísseis
balísticos e dispositivos nucleares agrava fortemente a situação, porque
também o torna um potencial exportador de tecnologia militar difícil de
alcançar para um país como a Síria. No
entanto, deve-se lembrar que a colaboração entre os dois países não é
nova: no passado, as duas nações colaboraram para a construção de um
sítio nuclear, depois destruídas por Tel Aviv e os pilotos militares
coreanos voaram pelo lado sírio em algumas incursões contra Israel nos anos sessenta e setenta do século passado. Apenas a reação de Israel será um elemento a ser avaliado cuidadosamente para os saldos regionais. Agora,
será necessário aguardar as reações da Rússia e da China, que se
quiserem ser confiáveis, os assuntos só podem sancionar os dois países
de forma séria, mas essa hipótese não parece credível para os interesses
respectivos que Moscou e Pequim têm pelo fato de que os regimes de
Damasco e Pyongyang continua vivo. Neste
momento, os alarmes americanos parecem, portanto, mais do que
justificados, já que o perigo da Coréia do Norte, mesmo que em um nível
muito alto, apareça ainda menos do que uma Síria localizada no centro do
Mediterrâneo com um arsenal químico que pode ser aumentado e talvez , vê a possibilidade de ter armamentos de outro tipo.
Северная Корея и Сирия будут сотрудничать в области химического оружия
В
конфиденциальном докладе Организации Объединенных Наций, опубликованном
«Нью-Йорк таймс» о сотрудничестве между Сирией и Северной Кореей, в
случае его подтверждения открывается тревожный сценарий, который не
будет иметь последствий для мировой внешней политики. Согласно
этой конфиденциальной информации, Пхеньян предоставил бы все
необходимые материалы для создания химических бомб в Дамаске. Следует
помнить, как режим Асада в 2013 году взял на себя обязательство
уничтожить свой химический арсенал, и этого обещания было достаточно для
того, чтобы Обама не вмешивался в Сирию: неспособность вмешаться,
вероятно, избежала бы всех последующих лет войны и огромные
человеческие потери, вызванные конфликтом, но это также ограничило бы
расширение и успех исламского государства, которое было бы легче
устранить. На
самом деле обещание Асада не сохранилось, как это неоднократно
демонстрировалось в следах, оставленных химическими устройствами,
оставленными в военных войнах сирийской регулярной армией. Хотя
Асад всегда отрицал использование химических бомб, обвиняя своих
оппонентов, наиболее вероятной гипотезой является то, что он сохранил
часть своего химического арсенала, хорошо защищенного частичным
обещанием Обамы. Разумеется,
часть арсенала уничтожена и, учитывая доверие к этому типу оружия, тот,
о котором свидетельствует конфиденциальный доклад Организации
Объединенных Наций, имеет хорошие шансы быть правдой. Северная
Корея, все более подверженная санкциям, сможет экспортировать свои
военные технологии в химическую отрасль в Сирии в обмен на выплаты,
необходимые для выживания режима Пхеньяна. Сотрудничество
между двумя государствами-изгоями, которое когда-то было определено как
этот тип нации, очень опасно, поскольку оно сигнализирует о
неформальном союзе между двумя правительствами, способным изменить
мировую стабильность с помощью нетрадиционных методов. С
практической точки зрения, чтобы сделать это сотрудничество возможным,
представляется маловероятным, что сделки между двумя контролируемыми
странами осуществлялись исключительно между собой; без
международного соучастия, через известные фиктивные общества в странах,
к которым они принадлежат, это может быть достигнуто только некоторыми
международными субъектами, которые знали об этих контактах. Если это правда, то не думать о России, Иране и Китае представляется невозможным; Фактически речь идет о том, кто ближе к двум странам, которые подозреваются в этих трафиках в отношении химического оружия. Конечно, такая гипотеза будет показана, но представить себе, что американская реакция не сложна. США,
между прочим, только что подверглись жесткой критике со стороны Пекина
за санкции, введенные в отношении компаний, которые нарушили
северокорейское эмбарго, разрешив Пхеньяну закупать нефть и экспорт
угля. Если
новость о докладе ООН будет признана надежной, транзакции Северной
Кореи будут другими и имеют гораздо более серьезный характер. Тот
факт, что Северная Корея также специализируется на строительстве
баллистических ракет и ядерных устройств, сильно усугубляет ситуацию,
поскольку она также делает ее потенциальным экспортером военной техники,
труднодоступной для такой страны, как Сирия. Однако
следует помнить, что сотрудничество между двумя странами не нова: в
прошлом обе страны сотрудничали в строительстве ядерного объекта, а
затем уничтожены Тель-Авивом, а корейские военные летчики пролетели
сирийской стороной в некоторых рейдах против Израиля в шестидесятые и семидесятые годы прошлого века. Просто реакция Израиля будет элементом, который будет тщательно оценен для региональных балансов. Теперь
нужно будет дождаться реакции России и Китая, которые, если они хотят
быть надежными субъектами, могут только серьезно навязать эти две
страны, но эта гипотеза кажется маловероятной для соответствующих
интересов Москвы и Пекина от того, что режимы Дамаска и Пхеньян остается в живых. В
этой связи американские сигналы тревоги, следовательно, более чем
оправданы, учитывая, что опасность Северной Кореи, даже если на очень
высоком уровне, оказывается еще меньше, чем Сирия, расположенная в
центре Средиземного моря, с химическим арсеналом, который может быть
увеличен, и, возможно, , видит возможность иметь вооружения другого рода.
朝鮮和敘利亞將在化學武器方面進行合作
紐約時報公佈的關於敘利亞與朝鮮之間的合作的聯合國機密報告(如果得到證實的話)會引起令人不安的情況,這將不會對世界外交政策產生影響。根據這一機密資料,平壤將向大馬士革提供製造化學炸彈的所有必要材料。必須記住的是阿薩德政權,在2013年,他承諾將銷毀其化學武器庫,這是不夠的承諾,奧巴馬不會在敘利亞進行干預:無所作為,將可能避免了所有的遵循和連年戰爭衝突造成的巨大人員損失,但也會限制伊斯蘭國的擴張和成功,而這種擴張和成功本來會更容易消除。實際上,阿薩德的承諾並未得到保留,敘利亞正規軍留在戰區的化學裝置留下的痕跡已多次證明。儘管阿薩德一直否認使用化學武器,指責他的對手中,最可能的假設是,它保留了一些它的化學武器庫中被很好的保護從部分承諾奧巴馬。當然,這個武庫的一部分已經被摧毀,鑑於這種武器的信心,聯合國機密報告指出的那個武器很有可能是真實的。朝鮮越來越受制裁,將能夠將其軍事技術出口到敘利亞的化學領域,以換取平壤政權生存所需的支付。兩個流氓國家之間的合作曾經被定義為這種類型的國家,這非常危險,因為它標誌著兩國政府之間的非正式聯盟能夠以非常規方式改變世界的穩定。從實際的角度來看,為了使這種合作成為可能,這樣控制的兩個國家之間的交易似乎不可能完全在彼此之間進行;在沒有國際共謀的情況下,通過它們所屬國家的知名虛構社會,這只能由知道這些聯繫的一些國際行為者來實現。如果這是真的,那麼不考慮俄羅斯,伊朗和中國似乎是不可能的;事實上,這是關於誰更接近涉嫌這些化學武器交易的兩個國家。當然,這樣的假設將全部展現出來,但想像美國的反應並不困難。除其他外,美國剛剛受到北京強烈批評,因為允許平壤採購石油和出口煤炭,這些國家對違反朝鮮禁運的公司實施制裁。如果聯合國報告的消息被認為是可靠的,朝鮮的交易將是其他更嚴重的性質。 ,朝鮮還專門在彈道導彈和核武器的建設,這一事實嚴重加劇的情況下,因為它也是出口軍事技術難以實現像敘利亞一個國家的潛力。它應該,但是,請記住,這兩個國家之間的合作並不新鮮:在過去兩國共同努力,建立一個核設施,被特拉維夫和韓國的軍事飛行員摧毀了一些襲擊已經平列的敘利亞人反對上個世紀六七十年代的以色列。只要以色列的反應將是一個要仔細評估區域平衡的因素。現在有必要等待俄羅斯和中國的反應,如果他們想被信任的人只會嚴懲兩個國家,但是,這種假設似乎不是為了各自的利益非常可信,莫斯科和北京的大馬士革政權和平壤仍然活著。在此關頭,美國人報警出現,因此,超過合理的,因為朝鮮的危險,儘管是一個非常高的水平,甚至出現在地中海的中間少了敘利亞使用化學武器庫,可以增加,且可能,看到了另一種軍備的可能性。
北朝鮮とシリアは、化学兵器の共同開発
ニューヨークタイムズ紙がシリアと北朝鮮の協力について発表した国連の秘密報告は、もし確認されれば、世界の外交政策に影響を及ぼさない不安定なシナリオを開くだろう。この秘密情報によれば、平壌はダマスカスに化学爆弾の建設に必要なすべての資料を提供していたであろう。これは2013年に、アサド政権として忘れてはならない、彼はその化学兵器を破壊することを約束し、これはシリアに介入しないオバマ氏への十分な約束だった:不作為おそらく続くと戦争のすべての年を避けているだろう紛争の原因となった巨大な人的損失が、イスラム国家の拡大と成功を制限してしまいました。事実、アサドの約束は維持されておらず、シリアの正規軍による戦争劇場に残された化学装置によって残された痕跡で数回示された。アサドは、常に彼の相手を非難、化学兵器の使用を否定しているが、最も可能性の高い仮説は、それがうまくオバマ氏への部分的な約束から保護され、その化学兵器の一部を保持していることです。確かに兵器の一部は破壊されており、この種の武器に対する自信を考えると、国連の秘密の報告書に示されたものは真実である可能性が高い。北朝鮮は制裁措置を受ける可能性が高く、平壌政権の存続に必要な支払いと引き換えに、軍事技術をシリアの化学分野に輸出することができるだろう。かつてこのタイプの国家として定義されていたように、2つの不正な国家間の協力は、非常に危険です。現実的な見地から、この共同作業を可能にするためには、このように管理された両国間の取引は、それ自体の間でのみ行われているとは考えにくい。国際的な共謀なしに、彼らが所属する国の有名な架空の社会を通して、これはこれらの接触を認識していたいくつかの国際的な俳優によってのみ達成することができます。これが真実ならば、ロシア、イラン、中国を考えるのは不可能だと思われる。実際に、化学兵器に関するこのような交通の疑いのある2カ国に誰が近づいているかが重要です。確かにそのような仮説はすべて実証されるであろうが、アメリカの反応は難しくないと想像するのは当然だろう。米国は、とりわけ、北朝鮮が石油や輸出石炭を調達できるようにし、北朝鮮の禁輸措置に違反した企業に課された制裁措置について、強く批判されている。国連報告のニュースが信頼できるものと認識されるならば、北朝鮮の取引は、他の、そしてはるかに真剣な性質のものとなるだろう。それはまた、シリアのような国のために実現することは困難軍事技術を輸出の可能性であるため、北朝鮮はまた、弾道ミサイルと核兵器の建設に特化していたという事実は真剣に、状況を悪化させます。しかし、両国間の協力は新しいものではないことを覚えておく必要があります。過去に2カ国は、いくつかの襲撃では、これらのシリア人と一緒に飛行しているテルアビブと韓国軍のパイロットによって破壊された、核のサイトを構築するために一緒に取り組んできました前世紀の60年代から70年代にかけてのイスラエルに対してイスラエルの反応だけで、地域の残高を慎重に評価する要素になるでしょう。今、彼らが信頼する場合は、個人だけ真剣に両国を罰することを、ロシアと中国の反応を待つ必要があります、しかし、この仮定はダマスカス体制ことモスクワと北京それぞれの利益のために非常に信憑性はないようで、北朝鮮はまだ生きている。アメリカ人アラームが表示されるこの時点で、そのため、正当化よりは、北朝鮮の危険性から、非常に高いレベルであるにも関わらず、でも増加させることができる化学兵器と地中海の真ん中にあるシリアの少ない、おそらくことが表示されます他の種類の武器を持っている可能性があると考えています。
وستتعاون كوريا الشمالية وسوريا على الاسلحة الكيميائية
إن
التقرير السري للأمم المتحدة، الذي نشرته صحيفة نيويورك تايمز عن التعاون
بين سوريا وكوريا الشمالية، إذا ما تم تأكيده، يفتح سيناريو مقلق، لن يكون
له أي انعكاسات على السياسة الخارجية العالمية. ووفقا لهذه المعلومات السرية، كانت بيونغ يانغ ستقدم جميع المواد اللازمة إلى دمشق لبناء قنابل كيميائية. يجب
أن نتذكر أنها لنظام الأسد، في عام 2013، تعهد لتدمير ترسانة الكيميائية،
وكان هذا كافيا وعد أوباما بعدم التدخل في سوريا: التقاعس التي ربما تجنبت
كل سنوات الحرب التي تلت ذلك و الخسائر
البشرية الضخمة التي سببها الصراع، ولكنه كان سيحد أيضا من توسع الدولة
الإسلامية ونجاحها، وهو ما كان من الأسهل القضاء عليه. والواقع
أن وعد الأسد لم يتم الاحتفاظ به، كما يتبين من عدة مرات في الآثار التي
خلفتها الأجهزة الكيميائية التي تركها الجيش النظامي السوري في مسارح
الحرب. على
الرغم من أن الأسد قد نفى دائما استخدام الأسلحة الكيميائية، محملا خصومه،
الفرضية الأكثر احتمالا هو أنه أبقى بعض الترسانة الكيميائية محمية بشكل
جيد من وعد جزئي لأوباما. ومن
المؤكد أن جزءا من الترسانة قد دمر، وبالنظر إلى الثقة بهذا النوع من
الأسلحة، فإن الفرصة التي أشار إليها تقرير الأمم المتحدة السري لديها فرصة
جيدة لأن تكون صحيحة. وستكون
كوريا الشمالية، التي تخضع بشكل متزايد للعقوبات، قادرة على تصدير
التكنولوجيا العسكرية إلى المجال الكيميائي في سوريا، مقابل المدفوعات
اللازمة لبقاء نظام بيونغ يانغ. إن
التعاون بين دولتين مارقة، كما كان يعرف سابقا على أنه هذا النوع من
الأمة، خطير جدا لأنه يشير إلى تحالف غير رسمي بين حكومتين قادرين على
تغيير الاستقرار العالمي بأساليب غير تقليدية. ومن
الناحية العملية، من أجل جعل هذا التعاون ممكنا يبدو من المستبعد أن تتم
المعاملات بين بلدين يخضعان للرقابة على نحو حصري فيما بينهما؛ دون
تواطؤ دولي، من خلال مجتمعات وهمية معروفة في البلدان التي ينتمون إليها،
لا يمكن تحقيق ذلك إلا من جانب بعض الجهات الفاعلة الدولية التي كانت على
علم بهذه الاتصالات. إذا كان هذا صحيحا، لا يفكر في روسيا وإيران والصين يبدو مستحيلا. في الواقع، هو حول من هو أقرب إلى البلدين يشتبه في هذه الاتجار بالأسلحة الكيميائية. بالتأكيد هذه الفرضية ستكون كلها ليتم عرضها، ولكن لتخيل رد الفعل الأمريكي ليس صعبا. ووجهت
الولايات المتحدة انتقادات شديدة الى الولايات المتحدة من بينها فرض
عقوبات على الشركات التي انتهكت الحظر الذي فرضته كوريا الشمالية من خلال
السماح لبيونغ يانغ بشراء النفط وتصدير الفحم. إذا تم الاعتراف بأن تقرير تقرير الأمم المتحدة موثوق به، فإن المعاملات الكورية الشمالية ستكون أخرى وذات طبيعة أكثر خطورة. حقيقة
أن كوريا الشمالية متخصصة أيضا في بناء الصواريخ البالستية والأجهزة
النووية يزيد من تفاقم الوضع، لأنه يجعل أيضا مصدرا محتملا للتكنولوجيا
العسكرية من الصعب الوصول إلى بلد مثل سوريا. يجب،
مع ذلك، أن نتذكر أن التعاون بين البلدين ليست جديدة: في الماضي البلدين
عملوا معا لبناء موقع نووي، دمره تل أبيب والطيارين العسكريين الكورية قد
طار إلى جانب تلك السوريين في بعض الغارات ضد إسرائيل في الستينيات وسبعينيات القرن الماضي. فقط رد فعل إسرائيل سيكون عنصرا ليتم تقييمها بعناية للأرصدة الإقليمية. الآن
سيكون من الضروري الانتظار لردود الفعل الروسية والصينية، أنه إذا كانوا
يريدون يمكن الوثوق بها والأفراد فقط معاقبة بجدية البلدين، ولكن هذا
الافتراض لا يبدو موثوقا جدا لمصالح كل ان موسكو وبكين أن الأنظمة دمشق و ولا تزال بيونغ يانغ على قيد الحياة. في
هذه المرحلة يبدو أن أجهزة الإنذار الأميركيين، وبالتالي، أكثر من مبرر،
وأن خطر كوريا الشمالية، على الرغم من كونها على مستوى عال جدا، حتى يبدو
أقل من سوريا في منتصف البحر الأبيض المتوسط مع ترسانة الكيميائية التي
يمكن زيادتها، وأنه ربما ، ترى إمكانية وجود أسلحة من نوع آخر.
martedì 27 febbraio 2018
Le scarse prospettive del voto italiano
Le elezioni politiche italiane sono sempre più vicine, ma questa scadenza non scalda gli animi: nell’elettorato italiano vi è una presa di distanza, che sconfina nella rassegnazione. Gli stessi dibattiti avvengono quasi con distacco, fornendo una percezione di risultato già atteso. I sondaggi confermano una probabile difficoltà a raggiungere un governo di indirizzo, dovuta, sia al nuovo sistema elettorale, che ad un equilibrio politico, che non darà la vittoria ad alcuno schieramento. Ancora preponderante dovrebbe essere la presenza del dato riguardante l’astensionismo, che davanti al valore degli ultimi governi ed al basso livello dei candidati, assume una valenza riconducibile più ad una disaffezione dovuta alla scarsa qualità dell’offerta politica, che ad un disinteresse generale. La questione non è secondaria, anche se falsamente ignorata dai protagonisti politici, perchè implica una delegittimazione sempre più marcata della classe dirigente e quindi, dei nuovi (o vecchi) eletti nel parlamento. Questo segnale è stato ignorato volutamente dai partiti, che, infatti, hanno condotto una campagna elettorale fatta di programmi irrealizzabili e quindi lontani dalle esigenze della popolazione. Quella che si sta per concludere è stata una campagna elettorale condotta in tono minore perchè, alla fine, riguardava i direttori presenti nei partiti e la loro lotta per assicurarsi dei posti di comando già decisi in riunioni sempre più ristrette e da qui imposti alla collettività. Il distacco tra che sarà eletto, di qualsiasi parte politica, e la cittadinanza appare enorme come non è mai stato in precedenza, la disquisizioni teoriche alle quali si è assistito sono state le più lontane da problemi reali come il lavoro e la sicurezza, trattati soltanto attraverso slogan ripetuti all’infinito. Il risultato finale sarà una coalizione che metterà insieme parti non conciliabili e che potrà portare avanti soltanto l’ordinaria ammnistrazione. D’altra parte questo è già presente negli schieramenti presenti: nel centrodestra le posizioni dei moderati appaiono molto distanti da chi si vuole ispirare a condotte politiche estreme, mentre nel centrosinistra quello che emerge è una sorta di movimento che tutela banche e finanza, una contraddizione che afferma quanto più distante sia la parte sociale che si dice di volere difendere. Anche chi non si è schierato in coalizioni, come il Movimento cinque stelle, non pare affidabile per la manifesta inesperienza ed inaffidabilità che ha dimostrato. Da questo scenario qualsiasi esecutivo che potrà essere formato non sembra potere reggere in autonomia il peso delle sfide all’interno dell’Unione Europea e, per guardare in una visione più ampia, nella globalizzazione sempre più polarizzata. Il destino italiano appare quello di essere subalterno alla Germania ed alla Francia in Europa, senza la possibilità di giocare alla pari con questi due paesi un ruolo principale. In un contesto generale come quello dell’Unione un governo debole, perchè senza un indirizzo unitario ben definito, è un rischio perchè esiste la concreta possibilità che l’Italia si veda imporre, e quindi subire, decisioni sfavorevoli anche provenienti da paesi con un peso specifico ben minore di quello italiano (la questione dell’immigrazione ne è l’esempio naturale). A poco sembrano anche servire ipotesi come quelle di creare un governo di unità nazionale, che abbia come scopo la revisione di una legge elettorale, certo sbagliata, ma che è appena stata rifatta: la possibilità che le stesse persone che l’hanno approvata ne elaborino una migliore e che consenta una maggiore governabilità, non può che essere vista con estrema diffidenza. Il futuro, allora, non potrà che essere un susseguirsi di provvedimenti con poca incidenza sulla necessaria programmazione di lungo periodo, perchè sempre frutto di mediazione eccessiva ma necessaria per mantenere in vita un esecutivo debole ancora prima di nascere.
The poor prospects of the Italian vote
The
Italian political elections are getting closer, but this deadline does
not heat up the minds: in the Italian electorate there is a distance,
which borders on resignation. The same debates take place almost with detachment, providing a perception of the result already expected. The
polls confirm a probable difficulty in reaching a governing government,
due both to the new electoral system and to a political balance that
will not give victory to any deployment. The
presence of the data concerning abstention, which before the value of
the last governments and the low level of the candidates, assumes a
value that can be attributed more to a disaffection due to the poor
quality of the political offer, than to a general lack of interest. The
question is not secondary, even if falsely ignored by the political
protagonists, because it implies an increasingly marked delegitimization
of the ruling class and therefore, of the new (or old) elected in the
parliament. This
signal was deliberately ignored by the parties, which, in fact,
conducted an election campaign made of unattainable programs and
therefore far from the needs of the population. The
one that is about to be concluded was an electoral campaign conducted
in a minor tone because, in the end, it concerned the directors present
in the parties and their struggle to secure the leadership positions
already decided in increasingly narrow meetings imposed by the
community. The
separation between that will be elected, of any political party, and
the citizenship appears as huge as it has never been before, the
theoretical disquisitions to which we have assisted have been the most
distant from real problems like work and security, treated only through repeated slogans to infinity. The
end result will be a coalition that will put together non-reconcilable
parts and which can only carry out the ordinary administration. On
the other hand, this is already present in the deployments present: in
the center-right positions of the moderates appear very distant from
those who want to inspire extreme political conduct, while in the center
that emerges is a kind of movement that protects banks and finance, a
contradiction that states the farthest away is the social part that is said to want to defend. Even
those who have not lined up in coalitions, such as the Five Star
Movement, do not seem to be trustworthy for the obvious inexperience and
unreliability that has shown. From
this scenario any executive that can be formed does not seem able to
autonomously bear the weight of the challenges within the European Union
and, to look in a wider vision, in increasingly polarized
globalization. The
Italian destiny appears to be subordinate to Germany and France in
Europe, without the possibility of playing a major role on a par with
these two countries. In
a general context such as that of the Union, a weak government, because
without a well-defined unitary address, is a risk because there is the
real possibility that Italy sees itself imposing, and therefore
suffering, unfavorable decisions also coming from countries with a
weight specific far less than the Italian one (the issue of immigration is its natural example). Not
only do they seem to serve hypotheses such as creating a national unity
government, which aims to revise an electoral law, certainly wrong, but
which has just been redone: the possibility that the same people who
have approved it will elaborate better and that allows greater governability, can only be seen with extreme suspicion. The
future, then, can only be a succession of measures with little impact
on the necessary long-term programming, because it is always the result
of excessive mediation but necessary to keep a weak executive alive even
before being born.
Las pobres perspectivas del voto italiano
Las
elecciones políticas italianas se están acercando, pero este plazo no
calienta las mentes: en el electorado italiano hay una distancia, que
raya en la resignación. Los mismos debates tienen lugar casi con desapego, proporcionando una percepción del resultado esperado. Las
encuestas confirman una dificultad probable para llegar a un gobierno
gobernante, debido tanto al nuevo sistema electoral como a un equilibrio
político que no dará la victoria a ningún despliegue. Siendo
dominante debe ser la presencia de los datos sobre el índice de
participación, que antes de que el valor de los últimos gobiernos y el
bajo nivel de los candidatos, asume un valor atribuible más a la falta
de desafección política debido a la calidad que la falta general de
interés. La
pregunta no es secundaria, incluso si es falsamente ignorada por los
protagonistas políticos, porque implica una deslegitimación cada vez más
marcada de la clase dominante y, por lo tanto, de los nuevos (o
antiguos) elegidos en el parlamento. Esta
señal fue ignorada deliberadamente por las partes, que, de hecho,
condujeron una campaña electoral hecha de programas inalcanzables y, por
lo tanto, lejos de las necesidades de la población. Que
va a la conclusión de que era una campaña electoral llevada a cabo en
un tono menor, ya que, al final, estaba a punto de los directores
presentes en los partidos y su lucha para asegurarse de puntos de mando
ya decididas en las reuniones cada vez más pequeños y de allí a la
sociedad. La
brecha entre los que serán elegidos, ningún partido político, y la
ciudadanía parece enorme, ya que nunca ha sido antes, las disquisiciones
teóricas a las que se ha producido el más remoto de los problemas
reales, como el trabajo y la seguridad, sólo se tratan a través de repetidos lemas hasta el infinito. El
resultado final será una coalición que reunirá partes no conciliables y
que solo puede llevar a cabo la administración ordinaria. Por
otro lado, esto ya está presente en los campos: en el centro de las
posiciones moderadas parecer muy distante de aquellos que quieren
inspirar a cabo políticas extremas, mientras que en el centro, lo que
emerge es una especie de movimiento que protegen a los bancos y las
finanzas, una contradicción que dice que lo más alejado es la parte social que se dice que quiere defender. Incluso
aquellos que no se han alineado en coaliciones, como el Movimiento de
las Cinco Estrellas, no parecen ser confiables por la obvia
inexperiencia y falta de fiabilidad que han demostrado. Desde
este escenario, cualquier ejecutivo que pueda formarse no parece capaz
de soportar de manera autónoma el peso de los desafíos dentro de la
Unión Europea y, para mirar en una visión más amplia, en una
globalización cada vez más polarizada. El
destino italiano parece estar subordinado a Alemania y Francia en
Europa, sin la posibilidad de jugar un papel principal a la par con
estos dos países. En
un contexto general, tales como la Unión un gobierno débil, porque sin
una dirección de unidad bien definida, es un riesgo porque hay una
posibilidad real de que Italia ver impuso, y por lo tanto sujetos a las
decisiones desfavorables incluso de países con un peso específico mucho menos que el italiano (el tema de la inmigración es su ejemplo natural). Poco
parece servir también como una hipótesis, la de establecer un gobierno
de unidad nacional, que tiene como objetivo la revisión de una ley
electoral, algo malo, pero que acaba de ser hecho de nuevo: la
posibilidad de que las mismas personas que la aprobaron, dibujar mejor y eso permite una mayor gobernabilidad, solo se puede ver con extrema desconfianza. El
futuro, entonces, solo puede ser una sucesión de medidas con poco
impacto en la programación necesaria a largo plazo, porque siempre es el
resultado de una mediación excesiva pero necesaria para mantener vivo a
un ejecutivo débil incluso antes de nacer.
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