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Politica Internazionale
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lunedì 6 maggio 2013
L'ONU afferma che in Siria ad usare le armi chimiche sono stati i ribelli
Quanto affermato dai ricercatori delle Nazioni Unite e dal procuratore capo del tribunale penale internazionale, Carla del Ponte, circa l'uso di armi chimiche da parte di alcune forze che si oppongono ad Assad, porta un nuovo elemento di confusione nella guerra siriana. Fino ad ora il confine invalicabile, rispetto al quale si doveva decidere un probabile intervento americano era costituito dall'uso di agenti chimici da parte dell'esercito di Assad e non da parte dei suoi oppositori. La scoperta dell'ONU, non del tutto confermata ma molto vicina alla certezza, attribuisce invece ai ribelli e, per ora, non ad Assad l'utilizzo di armamenti non convenzionali di origine chimica. Questo fattore, insieme a varie valutazioni di ordine politico, permettono di comprendere la cautela dell'amministrazione Obama a muoversi su di un terreno che sta diventando sempre più difficoltoso. Non che il mancato utilizzo delle armi chimiche, cambi il giudizio sul regime di Assad ed il modo feroce con cui sta combattendo la guerra civile, ma è innegabile, che getta una luce diversa sui ribelli. Anche ipotizzando che l'uso di questi armamenti non convenzionali sia stato dettato da una condizione di svantaggio e di urgenza, la risoluzione ad utilizzarli non può non pesare come elemento di giudizio fortemente negativo, sopratutto in ottica futura, quando e se il regime di Damasco dovesse cadere. La decisione dell'utilizzo di queste armi indica una inaffidabilità che pesa su tutto il movimento di opposizione ad Assad e che peserà come un macigno sul piano internazionale. Sul piano dell'immagine si può tranquillamente affermare che siamo di fronte ad una situazione fortemente pregiudicata, che gioca ancora una volta a favore di Assad, che aveva affermato, senza essere preso sul serio, fin dal 19 marzo scorso, questa realtà riconosciuta ora dall'ONU; inoltre questo fatto può costituire un elemento in grado di permettere al regime di guadagnare tempo prezioso. Alla luce di questa novità l'atteggiamento americano risulta più comprensibile, avendo di fronte una opposizione sempre meno affidabile, profondamente divisa al suo interno e caratterizzata dalla presenza di milizie islamiche che hanno la chiara intenzione di ridurre la Siria ad un califfato. Resta però l'emergenza umanitaria, data dal grande numero di vittime, sempre in aumento e dalle difficili condizioni dei sopravissuti e dei profughi. Su questo piano, però, non si può imputare del tutto la responsabilità della mancata azione agli USA, ma piuttosto, all'ONU, che non è ancora riuscita a trovare una sintesi in grado di produrre almeno un cessate il fuoco. Rimane ancora da stabilire la provenienza delle armi chimiche usate dai ribelli; è risaputo che l'esercito di Assad possiede una delle più grandi riserve di armi chimiche nella regione mediorientale, ma secondo i servizi segreti americani l'intero arsenale sarebbe tutto ancora sotto il controllo delle forze fedeli al dittatore; anche il fatto che i bombardamenti israeliani pare abbiano avuto come obiettivo depositi di armi convenzionali contribuisce a rafforzare l'ipotesi dell'intelligence statunitense. Uno di peggiori timori di Israele ed USA era, ed è tuttora, che frazioni pericolose dell'opposizione, ma anche di alleati di Assad, riuscissero ad impadronirsi di parte degli arsenali chimici, ma se ciò non è accaduto si possono ipotizzare rifornimenti esterni, per portare ulteriore squilibrio in una guerra intorno alla quale girano troppi interessi, per la posizione del paese? E se la risposta fosse positiva, quali sono le potenze che possono avere compiuto questo passo? Non esistono analisi pubbliche al riguardo, ma è un fatto che i paesi sunniti del Golfo stanno rifornendo i ribelli di armi e la loro intenzione è quella di finire al più presto le ostilità con la sconfitta del dittatore, ma ciò non basta per indicarli come i principali sospettati; potrebbe anche trattarsi di una abile mossa doppiogiochista dello stesso Assad per gettare discredito sull'opposizione, che comunque non si è fatta scrupolo di avere usato armi così micidiali.
The UN says that in Syria to use chemical weapons were rebels
To the researchers of the United Nations and the Chief Prosecutor of the International Criminal Tribunal, Carla del Ponte, about the use of chemical weapons by some forces that oppose Assad, brings a new element of confusion in the Syrian War. Until now insurmountable, for which you had to decide on a possible American intervention was made by the use of chemicals by Assad's army and not by its opponents. The discovery of the UN, not totally confirmed but very close to certainty, instead attaches to the rebels and, for now, not to Assad the use of non-conventional weapons of chemical origin. This factor, along with various assessments of political, allow to understand the Obama administration to move cautiously on land that is becoming increasingly more difficult. Not that the non-use of chemical weapons, change the judgment of the Assad regime and the way in which he is fighting fierce civil war, but it is undeniable that sheds a different light on the rebels. Even assuming that the use of these non-conventional weapons have been dictated by a disadvantage and urgency, the resolution to use them can not weigh as heavily negative element of judgment, especially in a future perspective, when and if the regime in Damascus should fall. The decision of using these weapons indicates an unreliability that hangs over the whole movement of opposition to Assad and weigh a ton on the international stage. On the picture you can safely say that we are faced with a situation strongly affected, which plays once again in favor of Assad, who had stated, without being taken seriously, since March 19, this reality now recognized by 'UN, this fact can also be an element that can allow the regime to gain precious time. In light of this new American attitude is more understandable, having faced opposition less and less reliable, deeply divided internally and characterized by the presence of Islamist militias that have the clear intention to reduce Syria to a caliphate. However, it remains the humanitarian emergency, given the large number of victims, always on the rise and the plight of the survivors and refugees. On this level, however, can not be blamed entirely the responsibility of the U.S. failure to act, but rather, the UN, which has not yet managed to find a synthesis capable of producing at least a cease-fire. It remains to ascertain the origin of the chemical weapons used by the rebels, it is known that Assad's army has one of the largest reserves of chemical weapons in the Middle East region, but according to the U.S. Secret Service's entire arsenal would all still under the control forces loyal to the dictator, even the fact that the Israeli bombing seems to have been aimed deposits of conventional arms contributes to strengthening the hypothesis of U.S. intelligence. One of the worst fears of Israel and the United States was, and still is, that hazardous fractions of the opposition, but also allies of Assad, were able to take possession of part of chemical weapons, but if it did not happen we can assume outdoor supplies, for bring further imbalance in a war which revolve around too many interests, for the position of the country? And if the answer is positive, what are the powers that may have taken this step? There are no public analysis in this regard, but it is a fact that the Sunni Gulf countries are supplying the rebels with weapons and their intention is to finish as soon as hostilities with the defeat of the dictator, but that is not enough to be referred to as the main suspects, it could also be a clever move of the same duplicitous Assad to discredit the opposition, which still has not made scruple to have used weapons so deadly.
La ONU dice que en Siria de usar armas químicas eran rebeldes
Para los investigadores de las Naciones Unidas y el Fiscal Jefe del Tribunal Penal Internacional, Carla del Ponte, sobre el uso de armas químicas por algunas fuerzas que se oponen a Assad, aporta un nuevo elemento de confusión en la guerra de Siria. Hasta ahora insalvables, para lo cual había que decidir sobre una posible intervención norteamericana fue hecho por el uso de sustancias químicas por el ejército de Assad y no por sus oponentes. El descubrimiento de la ONU, no está totalmente confirmado, pero muy cerca de la certeza, en cambio se une a los rebeldes y, por ahora, no Assad el uso de armas no convencionales de origen químico. Este factor, junto con diversas evaluaciones de la política, permite entender la administración de Obama a actuar con cautela en la tierra que se está volviendo cada vez más difícil. No es que la no utilización de armas químicas, cambie la resolución del régimen de Assad y la forma en que él está luchando feroz guerra civil, pero es innegable que arroja una luz diferente sobre los rebeldes. Incluso suponiendo que el uso de estas armas no convencionales han sido dictados por una desventaja y urgencia, la resolución de usarlos no puede pesar como elemento negativo en gran medida de juicio, especialmente en una perspectiva de futuro, cuándo y si el régimen de Damasco debe caer. La decisión de usar estas armas indica una falta de fiabilidad que se cierne sobre todo el movimiento de oposición a Assad y pesan una tonelada en la escena internacional. En la foto se puede decir con seguridad que estamos ante una situación muy afectado, que juega una vez más a favor de Assad, que había dicho, sin ser tomado en serio, desde el 19 de marzo de esta realidad ahora reconocido por 'de las Naciones Unidas, este hecho también puede ser un elemento que puede permitir que el régimen de ganar un tiempo precioso. A la luz de esta nueva actitud estadounidense es más comprensible, después de haber enfrentado la oposición cada vez menos confiable, profundamente dividido internamente y que se caracteriza por la presencia de las milicias islamistas que tienen la clara intención de reducir a Siria a un califato. Sin embargo, sigue siendo la situación de emergencia humanitaria, dado el gran número de víctimas, siempre en aumento, y la difícil situación de los supervivientes y de los refugiados. En este nivel, sin embargo, no puede ser culpado por completo la responsabilidad del fracaso EE.UU. de actuar, sino más bien, la ONU, que todavía no ha logrado encontrar una síntesis capaz de producir al menos un alto el fuego. Queda por determinar el origen de las armas químicas utilizadas por los rebeldes, se sabe que el ejército de Assad tiene una de las mayores reservas de armas químicas en la región de Oriente Medio, pero de acuerdo con todo el arsenal del Servicio Secreto de EE.UU. haría todo sigue bajo el control las fuerzas leales al dictador, aunque el hecho de que el bombardeo israelí parece haber sido dirigida depósitos de armas convencionales contribuye al fortalecimiento de la hipótesis de la inteligencia de EE.UU.. Uno de los peores temores de Israel y Estados Unidos fue, y sigue siendo, que las fracciones peligrosas de la oposición, sino también aliados de Assad, fueron capaces de apoderarse de una parte de las armas químicas, pero si no fue así podemos suponer suministros al aire libre, por reducir aún más el desequilibrio en una guerra que giran en torno a demasiados intereses, por la posición del país? Y si la respuesta es positiva, ¿cuáles son las competencias que han dado este paso? No hay análisis pública en este sentido, pero es un hecho que los países del Golfo sunitas están suministrando a los rebeldes con armas y su intención es terminar lo más pronto las hostilidades con la derrota del dictador, pero eso no es suficiente para ser conocido como el principales sospechosos, sino que también podría ser un movimiento inteligente de la misma Assad duplicidad de desacreditar a la oposición, que todavía no ha hecho escrúpulo de haber utilizado armas tan mortíferas.
Die UN sagt, dass in Syrien zu benutzen chemische Waffen waren Rebellen
Zu den Forschern der Vereinten Nationen und der Chefankläger des Internationalen Strafgerichtshofs, Carla del Ponte, über den Einsatz von chemischen Waffen durch einige Kräfte, die Assad zu widersetzen, bringt ein neues Element der Verwirrung in der syrischen Krieg. Bisher unüberwindbar, für die Sie über eine mögliche Intervention der Amerikaner entscheiden, wurde durch die Verwendung von Chemikalien durch Assads Armee und nicht von ihren Gegnern gemacht. Die Entdeckung der UN, nicht ganz bestätigt, aber sehr sicher zu schließen, statt beimisst den Rebellen und für jetzt, nicht zu Assad die Verwendung von nicht-konventionellen Waffen chemischen Ursprungs. Dieser Faktor, zusammen mit verschiedenen Einschätzungen der politischen, erlauben, die Obama-Regierung zu verstehen, um vorsichtig zu bewegen, die auf dem Land zunehmend schwieriger wird. Nicht, dass die Nicht-Nutzung von chemischen Waffen, ändern Sie das Urteil des Assad-Regimes und die Art und Weise, in der er gegen heftigen Bürgerkrieg, aber es ist unbestreitbar, dass wirft ein anderes Licht auf die Rebellen. Selbst unter der Annahme, dass die Verwendung dieser nicht-konventionellen Waffen durch einen Nachteil und Dringlichkeit wurden diktiert, die Auflösung zu benutzen, kann nicht so stark negatives Element des Urteils wiegen, vor allem in einer Zukunftsperspektive, wann und ob das Regime in Damaskus fallen sollte. Die Entscheidung für die Verwendung dieser Waffen zeigt eine Unzuverlässigkeit, die über die ganze Bewegung der Opposition gegen Assad hängt und eine Tonne wiegen auf der internationalen Bühne. Auf dem Bild kann man sicher sagen, dass wir mit einer Situation stark betroffen, was wiederum spielt zugunsten von Assad, der erklärte, ohne ernst genommen hatte, seit 19. März konfrontiert sind, diese Realität jetzt durch anerkannte "UN kann diese Tatsache auch ein Element, mit dem das Regime, um wertvolle Zeit zu gewinnen kann. Im Lichte dieser neuen amerikanischen Haltung ist verständlich, nachdem konfrontiert Opposition weniger zuverlässig, tief innen und geteilt durch die Anwesenheit von islamistischen Milizen, die die klare Absicht, Syrien zu einem Kalifat zu reduzieren. Es bleibt jedoch die humanitäre Not, angesichts der großen Zahl von Opfern, immer auf dem Vormarsch und die Not der Überlebenden und Flüchtlinge. Auf dieser Ebene kann jedoch nicht ganz die Verantwortung der US Untätigkeit, sondern die UN, das noch nicht gelungen, eine Synthese in der Lage, zumindest einen Waffenstillstand finden verantwortlich gemacht werden. Zu der Herkunft der chemischen Waffen durch die Rebellen festzustellen bleibt, ist es bekannt, dass Assads Armee eine der größten Reserven von chemischen Waffen in den Nahen Osten hat, aber nach dem US Secret Service das gesamte Arsenal würde alles noch unter der Kontrolle Kräften, die loyal zum Diktator, auch die Tatsache, dass die israelische Bombardierung gegolten haben Ablagerungen von konventionellen Waffen scheint trägt zur Stärkung der Hypothese der US-Geheimdienste. Eine der schlimmsten Befürchtungen Israels und der Vereinigten Staaten war und ist immer noch, dass gefährliche Fraktionen der Opposition, sondern auch Verbündete Assad, in den Besitz eines Teils der chemischen Waffen zu nehmen waren, aber wenn es nicht geschehen können wir Outdoor-Lieferungen übernehmen, für bringen weitere Ungleichgewicht in einem Krieg, drehen sich um zu viele Interessen, für die Position des Landes? Und wenn die Antwort positiv ist, was sind die Kräfte, die diesen Schritt gemacht haben? Es gibt keine öffentlichen Analyse in dieser Hinsicht, aber es ist eine Tatsache, dass die sunnitischen Golfstaaten liefern die Rebellen mit Waffen und ihre Absicht ist es, so schnell wie Feindseligkeiten mit der Niederlage des Diktators zu beenden, aber das ist nicht genug, um als das bezeichnet werden Hauptverdächtigen, könnte es auch ein kluger Schachzug des gleichen duplicitous Assad die Opposition, die noch nicht gemacht hat Skrupel zu verwendenden Waffen haben so tödlich zu diskreditieren.
L'ONU affirme que la Syrie d'utiliser des armes chimiques étaient des rebelles
Pour les chercheurs de l'Organisation des Nations Unies et le Procureur en chef du Tribunal pénal international, Carla del Ponte, au sujet de l'utilisation d'armes chimiques par des forces qui s'opposent à Assad, apporte un nouvel élément de confusion dans la guerre syrienne. Jusqu'à présent insurmontable, pour lequel vous avez eu à se prononcer sur une éventuelle intervention américaine a été faite par l'utilisation de produits chimiques par l'armée d'Assad et non par ses adversaires. La découverte de l'ONU, pas totalement confirmé mais très proche de la certitude, s'attache plutôt aux rebelles et, pour l'instant, de ne pas Assad l'utilisation d'armes non conventionnelles d'origine chimique. Ce facteur, ainsi que diverses évaluations des politiques, permettent de mieux comprendre l'administration Obama à agir avec prudence sur un terrain qui devient de plus en plus difficile. Non pas que la non-utilisation des armes chimiques, modifier le jugement du régime Assad et la manière dont il se bat guerre civile féroce, mais il est indéniable que jette un éclairage différent sur les rebelles. Même en supposant que l'utilisation de ces armes non conventionnelles ont été dictées par un désavantage et d'urgence, la résolution de les utiliser ne peut pas peser élément fortement négatif du jugement, en particulier dans une perspective d'avenir, quand et si le régime de Damas devrait tomber. La décision d'utiliser ces armes indique un manque de fiabilité qui pèse sur l'ensemble du mouvement d'opposition à Assad et pèsent une tonne sur la scène internationale. Sur la photo vous pouvez sans risque dire que nous sommes confrontés à une situation fortement affecté, qui joue une fois de plus en faveur de Assad, qui avait indiqué, sans être pris au sérieux, depuis le 19 Mars, cette réalité désormais reconnue par 'Nations Unies, ce fait peut également être un élément qui peut permettre au régime de gagner un temps précieux. À la lumière de cette nouvelle attitude américaine est plus compréhensible, avoir fait face à l'opposition de moins en moins fiable, profondément divisé intérieurement et caractérisé par la présence de milices islamistes qui ont clairement l'intention de réduire la Syrie à un califat. Cependant, il reste l'urgence humanitaire, étant donné le grand nombre de victimes, toujours à la hausse et le sort des survivants et des réfugiés. A ce niveau, cependant, ne peut pas être blâmé l'entière responsabilité de l'échec américain à agir, mais plutôt, l'ONU, qui n'a pas encore réussi à trouver une synthèse capable de produire au moins un cessez-le-feu. Il reste à déterminer l'origine des armes chimiques utilisées par les rebelles, il est connu que l'armée d'Assad est l'une des plus grandes réserves d'armes chimiques dans la région du Moyen-Orient, mais en fonction de tout l'arsenal de l'US Service Secret serions tous encore sous le contrôle les forces fidèles au dictateur, même le fait que le bombardement israélien semble avoir été destinée dépôts d'armes classiques contribue à renforcer l'hypothèse de renseignement américains. Une des pires craintes d'Israël et des Etats-Unis était, et est toujours, que les fractions dangereuses de l'opposition, mais aussi des alliés d'Assad, ont réussi à prendre possession d'une partie des armes chimiques, mais si ce n'est pas arrivé, nous pouvons supposer fournitures de plein air, pour apporter davantage de déséquilibre dans une guerre qui tournent autour de trop d'intérêts, de la position du pays? Et si la réponse est positive, quels sont les pouvoirs que peut avoir franchi ce pas? Il n'y a aucune analyse du public à cet égard, mais il est un fait que les pays du Golfe sunnites fournissent les rebelles avec des armes et leur intention est de terminer dès que les hostilités avec la défaite du dictateur, mais ce n'est pas assez pour être appelé principaux suspects, il pourrait également être une manœuvre habile de la même duplicité Assad à discréditer l'opposition, qui n'a toujours pas fait scrupule d'avoir utilisé des armes si mortel.
A ONU diz que Síria de usar armas químicas eram rebeldes
Para os pesquisadores das Nações Unidas e ao Procurador-Chefe do Tribunal Penal Internacional, Carla del Ponte, sobre o uso de armas químicas por algumas forças que se opõem a Assad, traz um novo elemento de confusão na guerra da Síria. Até agora intransponível, para o qual você tinha que decidir sobre uma possível intervenção americana foi feito com o uso de substâncias químicas pelo exército de Assad e não por seus oponentes. A descoberta da ONU, não totalmente confirmada, mas muito perto de certeza, em vez atribui aos rebeldes e, por enquanto, não Assad o uso de armas não-convencionais, de origem química. Este fator, juntamente com várias avaliações da política, permitem compreender a administração Obama a se mover com cautela em terra que está se tornando cada vez mais difícil. Não que o não-uso de armas químicas, altere o julgamento do regime de Assad e da maneira em que ele está lutando uma guerra civil feroz, mas é inegável que lança uma luz diferente sobre os rebeldes. Mesmo assumindo que o uso destas armas não-convencionais têm sido ditada por uma desvantagem e urgência, a resolução da sua utilização não pode pesar como elemento fortemente negativo de julgamento, especialmente numa perspectiva de futuro, quando e se o regime de Damasco deve cair. A decisão de usar essas armas indica uma insegurança que paira sobre todo o movimento de oposição a Assad e pesa uma tonelada no cenário internacional. Na foto você pode dizer com segurança que estamos confrontados com uma situação fortemente afetada, que desempenha mais uma vez a favor de Assad, que declarou, sem ser levado a sério, desde 19 de março, esta realidade agora reconhecido pela 'ONU, este facto pode também ser um elemento que pode permitir que o regime de ganhar um tempo precioso. À luz desta nova atitude americana é mais compreensível, tendo enfrentado a oposição cada vez menos confiável, profundamente dividido internamente e caracterizada pela presença de milícias islâmicas que têm a clara intenção de reduzir a Síria para um califado. No entanto, permanece a situação de emergência humanitária, dado o grande número de vítimas, sempre em ascensão eo sofrimento dos sobreviventes e refugiados. A este nível, no entanto, não pode ser responsabilizado totalmente a responsabilidade do fracasso dos EUA de agir, mas sim, a ONU, que ainda não conseguiu encontrar uma síntese capaz de produzir pelo menos um cessar-fogo. Resta averiguar a origem das armas químicas usadas pelos rebeldes, sabe-se que o exército de Assad tem uma das maiores reservas de armas químicas na região do Oriente Médio, mas de acordo com arsenal inteiro de os EUA Serviço Secreto faria tudo ainda sob o controle forças leais ao ditador, mesmo o fato de que o bombardeio israelense parece ter sido destinado depósitos de armas convencionais contribui para reforçar a hipótese de inteligência dos EUA. Uma das piores temores de Israel e dos Estados Unidos foi, e ainda é, que as frações perigosas da oposição, mas também aliados de Assad, foram capazes de tomar posse de parte das armas químicas, mas se isso não acontecer, podemos supor suprimentos ao ar livre, para trazer mais desequilíbrio em uma guerra que giram em torno de muitos interesses, pois a posição do país? E se a resposta for positiva, quais são os poderes que podem ter dado este passo? Não há análise do público a este respeito, mas é um fato de que os países do Golfo sunitas estão fornecendo os rebeldes com armas e sua intenção é terminar tão logo as hostilidades com a derrota do ditador, mas isso não é o suficiente para ser chamado de principais suspeitos, ele também poderia ser uma jogada inteligente da mesma duplicidade Assad para desacreditar a oposição, que ainda não fez escrúpulo de ter utilizado armas tão mortal.
ООН заявляет, что в Сирии к применению химического оружия были повстанцами
Для исследователей Организации Объединенных Наций и главного прокурора Международного уголовного трибунала Карла дель Понте, о применении химического оружия некоторыми силами, которые выступают против Асада, приносит новый элемент путаницы в сирийской войне. До сих пор непреодолимыми, для которого вы должны были принять решение о возможной американской интервенции не было сделано за счет использования химических веществ армией Асада, а не ее противники. Открытие ООН, не полностью подтвержден, но очень близко к определенности, а не присоединяется к повстанцам и, на данный момент, не Асад использование нетрадиционных видов оружия химического происхождения. Этот фактор, наряду с различными оценками политических, позволяют понять, что администрация Обамы двигаться осторожно на земле, которая становится все более трудным. Не то, чтобы неприменении химического оружия, изменить решение режима Асада и то, каким образом он борется ожесточенной гражданской войны, но нельзя отрицать, что проливает новый свет на повстанцев. Даже если предположить, что использование этих нетрадиционных оружие было продиктовано недостатком и срочности, разрешение использовать их не может весить сильно отрицательный элемент суждения, особенно в будущей перспективе, когда и если режим в Дамаске упадет. Решение использования этого оружия показывает ненадежность, которая висит над всем движением оппозиции Асад и весят тонну на международной арене. На фото вы можете с уверенностью сказать, что мы сталкиваемся с ситуацией, сильно пострадали, который играет еще раз в пользу Асада, который заявил, что не воспринимает всерьез, с 19 марта, эта реальность настоящее время признано "ООН, этот факт также может быть элемент, который может дать властям, чтобы получить драгоценное время. В свете этой новой американской отношение более понятным, столкнувшись оппозиции менее и менее надежным, глубоко разделены внутренне и характеризуется наличием исламистских боевиков, которые имеют ясное намерение сократить Сирии халифата. Тем не менее, она остается чрезвычайной гуманитарной ситуации, с учетом большого числа жертв, всегда на подъеме, и бедственное положение выживших и беженцев. На этом уровне, однако, не может быть обвинен полностью лежит отказ США действовать, а, скорее, ООН, которая еще не удалось найти синтеза способны производить по крайней мере прекращения огня. Остается определить происхождение химического оружия, используемого повстанцами, известно, что армия Асада имеет одну из крупнейших запасов химического оружия в регионе Ближнего Востока, но, согласно весь арсенал Секретная служба США была бы все еще под контролем силы, верные диктатору, даже тот факт, что израильские бомбардировки, кажется, были направлены месторождениях обычных вооружений способствует укреплению гипотезы сотрудник американской разведки. Один из худших опасений Израиля и Соединенных Штатов была и остается в том, что опасные фракции оппозиции, но и союзников Асада, смогли завладеть частью химического оружия, но если этого не произошло, можно считать открытый поставок, для принести дальнейшего дисбаланса в войне, которая вращается вокруг слишком много интересов, для положения страны? И если ответ положительный, то какие силы, которые, возможно, на этот шаг? Там нет никаких общественных анализа в этом отношении, но это факт, что суннитские страны Персидского залива поставляют повстанцам оружие и его намерение до конца, как только военные действия с поражением диктатора, но этого не достаточно, чтобы называться главные подозреваемые, это также может быть умный ход того же двуличный Асада, чтобы дискредитировать оппозицию, которая до сих пор не сделал гнушается использовали оружие так смертельно.
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