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mercoledì 31 luglio 2013
歐洲的失業率始終高
在歐洲的失業率數據是一個持續的關注。在歐元區利率大致維持不變,圍繞價值的12.1%,輕微減少24,000輛,比前一個月。儘管這個小的改進,這是很難解釋的,6月份的失業總人數為1926萬人次,年均增幅為1,129,000失業。即使在整個歐盟的百分比數值達至10.9%,令人擔憂的跡象表明達26424000失業。在這些數字中,您可以閱讀青年的處境堪憂,在25歲以下年齡組,這是一個驚人的23.9%的失業高峰期的58.75%,在希臘和56.1在西班牙。此外,這兩個國家代表了最高的總自歐盟,馬德里是26.3%,從上月的0.1%略有下降,有26.9%的雅典。金融地中海國家的結構性弱點,繼續影響勞動力市場的過程中,這表明所有的脆弱性,由於缺乏超國家協調。處於危機中的國家的政府繼續奉行嚴謹性,不惜一切代價,具有唯一削弱了居民購買力的影響,消費週期的下降引發的負面荒蕪的路徑。擴張性政策的情況下,擴大內控制良好的剛性約束,很顯然,防止創建工作,其數量以降低高失業率。雖然在日本和美國工作的問題戰鬥具有廣泛的公共工程計劃,建立基礎設施,其中有一個經濟復甦的驅動力分配收入和行為的雙重任務,通過一個廣泛的網絡街道通信物理和虛擬的,基本上仍然挂靠在歐洲主要國家的商業和生產經營的需要:德國。沒有一個更公平地分配資源,尤其是考慮到每個國家的實際需求,在歐洲南部的社會狀況,它的目的是,隨著秋季的到來,有令人擔憂的發展。如果他們發起了進一步的限制性措施,社會緊張局勢只會爆炸危害的努力,但是,只從一個社會的一部分,到目前為止政府所施加的影響大多植入了福利國家。這是令人擔憂的近視歐洲央行解決問題,真正的危險不承認解散超國家組織的大陸徘徊。忙亂積極失業率下降,僅為24,000輛,同比增長超過1900萬的觀眾,使那些誰是在中控室的想法,沒準備任何確鑿的配方。然而,它足以看到別人如何處理的話題,但因為這種可能性是理所當然的,仍然存在的可能性,歐盟官員人質嚴謹血戰到底的趨勢。但它是必要的,這些樣品的嚴格也改變他們的頭腦為自己的利益:看到減少他們的利率增長的新興國家,也減少了貨物的吸收能力和市場的高品質,社會法,有進一步中央經濟大國,如德國的策略。如果柏林不希望看到它的經濟合同必須鬆開抓地力,並允許擴大錢袋,讓擴張性政策的資金允許,最後,在一個全面的方式減少非僱。還有其他的解決方案:值得失業率上升也是在歐洲北部。
البطالة الأوروبية عالية دائما
البيانات على البطالة في أوروبا هو مصدر قلق مستمر. ضمن سعر اليورو بقي دون تغيير تقريبا، حول قيمة من 12.1٪، مع انخفاض طفيف من 24،000 وحدة، مقارنة بالشهر السابق. وعلى الرغم من هذا التحسن الصغيرة، والتي يصعب تفسيرها، في شهر يونيو بلغ مجموع العاطلين عن العمل 19260000 الناس، مع زيادة سنوية من 1129000 عاطل عن العمل. حتى بالنظر إلى الاتحاد الأوروبي كله تظهر علامات مثيرة للقلق مع قيمة النسبة المئوية التي بلغت 10.9٪ لتصل إلى 26424000 البطالة. ضمن هذه الأرقام يمكنك قراءة الوضع المقلق من الشباب، في الفئة العمرية أقل من 25 عاما، التي لا تزال في مقلقة 23.9٪ من العاطلين عن العمل، مع ذروة بلغت 58.75٪ في اليونان و 56.1 في إسبانيا. وعلاوة على ذلك تمثل هذين البلدين على أعلى نسبه منذ الاتحاد الأوروبي، مع مدريد هذا هو على 26.3٪، مع انخفاض طفيف مقداره 0.1٪ عن الشهر السابق وأثينا التي لديها 26.9٪. استمر ضعف الهيكلي للبلدان البحر الأبيض المتوسط المالية للتأثير على مسار سوق العمل، مما يدل بكل ما فيها من هشاشة بسبب انعدام التنسيق فوق وطنية. مواصلة حكومات الدول في أزمة لمتابعة مسار جرداء من الصرامة في جميع التكاليف، وهذا له تأثير وحيد هو إضعاف القوة الشرائية للأسر، مما اثار دورة السلبية للسقوط في الاستهلاك. عدم وجود سياسات توسعية، والتوسع في التي تسيطر عليها بشكل جيد في ظل قيود صارمة، فمن الواضح، يمنع إنشاء العمل في هذه الكميات كما لاسقاط مستويات عالية من البطالة. بينما في اليابان والولايات المتحدة خاضت مشكلة العمل مع برنامج واسع للأشغال العامة، من أجل إنشاء البنية التحتية، والتي لها مهمة مزدوجة من توزيع الدخل ويكون بمثابة القوة الدافعة للانتعاش الاقتصادي، من خلال شبكة واسعة من الشوارع الاتصالات المادية والافتراضية، في أوروبا لا تزال راسية في الأساس لتلبية احتياجات إنتاج البلاد التجارية ورئيسية هي: ألمانيا. بدون توزيع أكثر إنصافا للموارد، خاصة إذا أخذنا بعين الاعتبار الاحتياجات الحقيقية لكل بلد، والوضع الاجتماعي في جنوب أوروبا الغرض منه، مع وصول فصل الخريف، بعد أن التطورات المقلقة. إذا إطلاقها المزيد من التدابير التقييدية، والتوترات الاجتماعية تنفجر فقط الجهود للخطر، ومع ذلك، تتم فقط من جزء واحد من المجتمع، التي فرضت حتى الآن من قبل الحكومات والتي أثرت في الغالب غرس دولة الرفاه. فمن قصر النظر مثيرة للقلق مع أي عنوان المركزي الأوروبي مشكلة، عدم الاعتراف الخطر الحقيقي من انحلال والتي تحوم فوق وطنية منظمة للقارة. مسرعا إيجابية لانخفاض البطالة من 24،000 وحدة فقط، وتصل إلى جمهور من أكثر من 19000000، يجعل من فكرة أن أولئك الذين هم في غرفة التحكم لم تعد أي وصفة قاطعة. ومع ذلك سيكون كافيا لنرى كيف تعاملت مع الآخرين في الموضوع، ولكن منذ يتم منح هذه الإمكانية، لا يزال هناك احتمال أن البيروقراطيين رهينة الاتجاه من الصرامة حتى النهاية المريرة. ولكن من الضروري أن هذه عينة من الصرامة أيضا تغيير عقولهم لصالحها: مع البلدان الناشئة التي ترى خفض معدلات نموها، كما يتم تقليل القدرة الاستيعابية للسلع والأسواق ذات جودة عالية، وقانون المجتمع، يجب أن يكون كذلك أكثر محورية في استراتيجيات القوى الاقتصادية، مثل ألمانيا. إذا برلين لا تريد أن ترى عقد اقتصادها يجب أن ترخي قبضتها والسماح لتوسيع خزانة، مما يتيح التمويل للسياسات التوسعية التي تسمح، في الماضي، بطريقة شاملة الحد من غير العاملين. هناك حلول أخرى: يستحق ارتفاع في البطالة أيضا في شمال أوروبا.
L'Egitto non è bipolare
Mentre Catherine Asthon, su mandato della UE, ha incontrato il deposto presidente Mursi nel luogo segreto in cui è custodito dall’esercito, la situazione egiziana sta vivendo un momento di equilibrio precario. Il rifiuto, che Mursi avrebbe ripetuto anche alla rappresentante dell’Unione Europea, di dare il via libera ad una partecipazione dei Fratelli Musulmani ad un governo di unità nazionale, non cambia una situazione che vede sempre i militari in difesa dello stato laico, sempre contrapposti alle forze confessionali, impegnate in una lotta di logoramento. Si è venuta così a creare una situazione senza apparente via di uscita, che l’esercito non può mantenere a lungo perché sottoposto alla pressione internazionale, ma dove anche l’ostinazione degli islamisti appare impraticabile sulla lunga distanza per problemi organizzativi e logistici. Questo scenario, dove l’opzione guerra civile resta all’orizzonte, ma che non conviene a nessuna delle due parti, delinea agli occhi degli osservatori una situazione di contrapposizione di due forze che sembrano avere monopolizzato il panorama nazionale in una sorta di divisione bipolare. In realtà nel tessuto sociale egiziano esiste una possibile terza via, certamente minoritaria, ma che non dovrebbe essere sottovalutata in una ottica di risoluzione dei contrasti tra le due forze maggiori. L’avversione sia al regime di impronta militare, seppure laicista, sia all’impostazione confessionale, che ha tralasciato il governo dei bisogni del paese per islamizzare l’Egitto, sta facendo sempre più proseliti. Al centro delle loro attenzioni e delle loro richieste ad una classe politica assente, vi sono il miglioramento delle condizioni economiche di una nazione dove il 5% detiene la maggior parte della ricchezza nazionale, mentre la gran parte della popolazione è ridotta sotto il livello di povertà. Ma migliorare soltanto le condizioni economiche e ridurre così le profonde ineguaglianze sociali non è ritenuto sufficiente, senza aumentare la fruizione dei diritti politici e sociali, che non è cambiata dalla caduta di Mubarak, ne con i Fratelli Musulmani, ne con la giunta militare. L’Egitto è ancora un paese dove la stampa non è libera, dove agiscono gruppi paramilitari e la corruzione è diffusa. A coordinare questi bisogni sono principalmente il Movimento giovanile 6 Aprile ed i Socialisti rivoluzionari. L’impronta politica è evidente perché i metodi di lotta sono gli scioperi e le proteste nelle strade contro entrambi gli schieramenti di cui rifiutano l’impostazione assolutista delle alte sfere dell’esercito, spesso compromesse con il regime di Mubarak di cui conservano le dinamiche, ma non i militari in quanto tali ed il processo di islamizzazione delle istituzioni tentato dai Fratelli Musulmani e dai loro alleati i salafiti, che hanno tradito il mandato elettorale di portare il paese fuori dalla recessione ed aprirlo al mondo tramite la diffusione dei diritti. L’esperienza maturata nelle dimostrazioni contro Mubarak, nel 2010, ha dato a questo movimento una certa capacità di azione, limitata soltanto dall’esiguità delle forze a disposizione se confrontate con quelle delle due maggiori compagini. Il rischio è quello di venire schiacciati da un confronto, che per il momento appare essenzialmente dualistico, tuttavia, interpretando un copione meno rigido ,questo movimento può ritagliarsi all’interno della contesa uno spazio strategico di mediazione per fare dialogare militari ed islamisti. Trai due l’affinità con i secondi appare molto più difficile per le profonde differenze sui rispettivi obiettivi, mentre con i militari un dialogo su riforme economiche potrebbe aprire canali di comunicazione rilevanti. Resta da vedere se nella leadership di questi movimenti alternativi vi sono personalità capaci di affrontare e gestire situazioni in maniera pragmatiche che sappia andare aldilà delle pure rivendicazioni politiche di appartenenza. Se queste capacità sono presenti e sapranno emergere, allora il ruolo di queste terze forze potrà essere tutt’altro che marginale.
Egypt is not bipolar
While Catherine Ashton, on behalf of the EU, met with the ousted President Mursi in the secret place where it is guarded by the army, the situation in Egypt is experiencing a moment of precarious balance. The rejection, which Mursi would also repeated the EU representative, to give the green light to a participation of the Muslim Brotherhood to a government of national unity, it does not change a situation that always sees the military in defense of the secular state, always opposed the sectarian forces, engaged in a struggle of attrition. It came so to create a situation with no apparent way out, that the army can not maintain long because subjected to international pressure, but also where the obstinacy of the Islamists seems impractical in the long run for organizational and logistical problems. This scenario, where the civil war option remains on the horizon, but that does not suit either party, in the eyes of observers outlines a situation of conflict of two forces that seem to have monopolized the national scene in a sort of bipolar division. In fact in the Egyptian social fabric there is a possible third way, certainly a minority, but that should not be underestimated in an optical resolution of disagreements between the two major forces. The aversion is the system of military footprint, albeit secular, is setting the confessional, which the government has neglected the needs of the country to Islamize Egypt, is making more and more converts. At the center of their attention and their demands for a political class absent, there are the improvement of the economic conditions of a country where 5% owns most of the national wealth, while the majority of the population is reduced below the level of poverty . But only improve the economic conditions and thus reduce the deep social inequalities is not considered sufficient, without increasing the use of political and social rights, which has not changed since the fall of Mubarak, nor with the Muslim Brotherhood, nor with the military junta. Egypt is still a country where the press is not free, where they act paramilitary groups and corruption is widespread. To coordinate these needs are primarily the April 6 Youth Movement and the Revolutionary Socialists. The footprint policy is evident because the methods of struggle are the strikes and protests in the streets against both sides of which reject the absolutist approach the upper echelons of the army, often compromised by the Mubarak regime of which retain the dynamics, but not the military as such and the process of Islamization of the institutions tempted by the Muslim Brotherhood and their allies the Salafis, who have betrayed the electoral mandate to bring the country out of recession and open it to the world through the spread of rights. The experience gained in the demonstrations against Mubarak, in 2010, gave this movement a certain capacity for action, limited only by the small size of the forces available if compared with those of the two major teams. The risk is that of being crushed by a comparison, which for the moment is essentially dualistic, however, interpreting a script less rigid, this movement can carve out of contention within a strategic space to mediate a dialogue between the military and Islamists. Trai two affinity with the latter is much more difficult for the profound differences in their respective goals while with the military dialogue on economic reforms could open up channels of communication relevant. It remains to be seen whether in the leadership of these movements there are alternative personalities able to cope and manage situations in a pragmatic who can go well beyond the political claims of belonging. If these capabilities are present and will emerge, then the role of these third forces can be anything but marginal.
Egipto no es bipolar
Mientras Catherine Ashton, en nombre de la UE, se reunió con el derrocado presidente Mursi en el lugar secreto donde está custodiado por el ejército, la situación en Egipto está viviendo un momento de equilibrio precario. El rechazo, que Mursi también repitió el representante de la UE, para dar luz verde a la participación de los Hermanos Musulmanes a un gobierno de unidad nacional, no cambia una situación que siempre ve a los militares en la defensa del Estado laico, siempre se opuso las fuerzas sectarias, que participan en una lucha de desgaste. Llegó así a crear una situación sin salida aparente, que el ejército no puede mantener mucho tiempo porque sometido a la presión internacional, pero también donde la obstinación de los islamistas parece inviable en el largo plazo para los problemas de organización y logística. Este escenario, donde la opción de la guerra civil sigue en el horizonte, pero que no se ajusta a ninguna de las partes, a los ojos de los observadores describen una situación de conflicto de dos fuerzas que parecen haber monopolizado la escena nacional en una especie de división bipolar. De hecho, en el tejido social de Egipto hay una tercera vía posible, sin duda una minoría, pero que no debe subestimarse en una resolución óptica de desacuerdos entre las dos fuerzas principales. La aversión es el sistema de la huella militar, aunque secular, está marcando el confesionario, que el gobierno ha descuidado las necesidades del país para islamizar Egipto, está haciendo más y más adeptos. En el centro de su atención y sus demandas de una clase política ausente, no son la mejora de las condiciones económicas de un país en el 5% posee la mayor parte de la riqueza nacional, mientras que la mayoría de la población se reduce por debajo del nivel de la pobreza . Pero sólo para mejorar las condiciones económicas y por lo tanto reducir las profundas desigualdades sociales no se considera suficiente, sin aumentar el uso de los derechos políticos y sociales, que no ha cambiado desde la caída de Mubarak, ni con los Hermanos Musulmanes, ni con la junta militar. Egipto sigue siendo un país donde la prensa no es libre, donde actúan grupos paramilitares y la corrupción es generalizada. Para coordinar estas necesidades son principalmente el Movimiento Juvenil 6 de Abril y los Socialistas Revolucionarios. La política de la huella es evidente debido a los métodos de lucha son las huelgas y protestas en las calles contra ambos lados de los cuales rechazan el enfoque absolutista de las altas esferas del ejército, a menudo comprometida por el régimen de Mubarak de que mantienen la dinámica, pero no a los militares como tales y el proceso de islamización de las instituciones tentados por la Hermandad Musulmana y sus aliados los salafistas, que han traicionado el mandato electoral para sacar al país de la recesión y abrirlo al mundo a través de la difusión de los derechos. La experiencia adquirida en las manifestaciones contra Mubarak, en 2010, dio a este movimiento una cierta capacidad de actuación, limitado sólo por el tamaño pequeño de las fuerzas disponibles si se comparan con los de los dos equipos principales. El riesgo es que de ser aplastado por una comparación, que de momento es esencialmente dualista, sin embargo, la interpretación de una escritura menos rígida, este movimiento puede tallar fuera de la competición dentro de un espacio estratégico para mediar en un diálogo entre los militares y los islamistas. Trai dos afinidad con este último es mucho más difícil que las profundas diferencias en sus respectivas metas, mientras que con el diálogo militar en las reformas económicas podría abrir los canales de comunicación pertinentes. Queda por ver si en el liderazgo de estos movimientos hay personalidades alternativas capaces de enfrentar y manejar situaciones de manera pragmática que puede ir mucho más allá de las reivindicaciones políticas de pertenencia. Si estas capacidades están presentes y surgirán, a continuación, el papel de estas terceras fuerzas puede ser cualquier cosa, pero marginal.
Ägypten ist nicht bipolar
Während Catherine Ashton im Namen der EU, traf sich mit dem gestürzten Präsidenten Mursi in der geheimen Ort, wo sie von der Armee bewacht wird, wird sich die Situation in Ägypten erlebt einen Moment der prekären Balance. Die Ablehnung, die Mursi auch die EU-Vertreter, die grünes Licht für eine Beteiligung der Muslimbruderschaft an einer Regierung der nationalen Einheit geben würde wiederholt, es ändert nichts an eine Situation, die sieht immer die militärische Verteidigung des säkularen Staates, immer gegen die sektiererische Kräfte, in einem Kampf der Zermürbung engagiert. Es kam so zu einer Situation ohne erkennbaren Ausweg schaffen, dass die Armee kann nicht lange halten, weil auf internationalen Druck ausgesetzt ist, sondern auch, wo die Hartnäckigkeit der Islamisten scheint unpraktisch auf lange Sicht für die organisatorische und logistische Probleme. Dieses Szenario, wo der Bürgerkrieg Option bleibt am Horizont, aber das passt nicht zu einer Partei, in den Augen der Beobachter beschreibt eine Situation der Konflikt zweier Kräfte, die das Monopol der nationalen Szene in einer Art von bipolaren Teilung zu haben scheinen. In der Tat die ägyptische soziale Gefüge gibt es eine mögliche dritte Weg, sicherlich eine Minderheit, aber das sollte nicht in einer optischen Auflösung von Meinungsverschiedenheiten zwischen den beiden großen Kräfte unterschätzt werden. Die Abneigung ist das System der militärischen Präsenz, wenn auch säkular, ist die Einstellung der Beichtstuhl, die die Regierung hat die Bedürfnisse des Landes vernachlässigt nach Ägypten zu islamisieren, macht mehr und mehr Konvertiten. Im Zentrum ihrer Aufmerksamkeit und ihren Forderungen nach einer politischen Klasse fehlt, gibt es die Verbesserung der wirtschaftlichen Rahmenbedingungen eines Landes, in dem 5% besitzt die meisten der nationalen Reichtum, während die Mehrheit der Bevölkerung unter dem Niveau der Armut reduziert wird . Aber nur die Verbesserung der wirtschaftlichen Bedingungen und reduzieren somit die tiefen sozialen Ungleichheiten nicht als ausreichend angesehen, ohne die Verwendung von politischen und sozialen Rechte, die sich seit dem Sturz Mubaraks hat sich verändert, noch mit der Muslimbruderschaft, noch mit der Militärjunta. Ägypten ist noch immer ein Land, wo die Presse ist nicht frei, wo sie paramilitärische Gruppen und handeln Korruption ist weit verbreitet. Um diese Anforderungen zu koordinieren sind vor allem die 6. April Youth Movement und die Revolutionären Sozialisten. Der Fußabdruck Politik ist offensichtlich, weil die Methoden des Kampfes die Streiks und Proteste in den Straßen an beiden Seiten, von denen die absolutistische Ansatz lehnen die oberen Ränge der Armee, die oft durch das Mubarak-Regime kompromittiert, von denen die Dynamik beibehalten werden, aber nicht das Militär als solche und den Prozess der Islamisierung der Institutionen von der Muslimbruderschaft und ihre Verbündeten die Salafisten, die das Mandat, das Land aus der Rezession und öffnen Sie sie in der Welt durch die Verbreitung von Rechten verraten haben versucht. Die Erfahrung in den Demonstrationen gegen Mubarak gewonnen, im Jahr 2010, gab dieser Bewegung eine gewisse Handlungsfähigkeit nur durch die geringe Größe der verfügbaren Kräfte begrenzt, wenn mit denen der beiden großen Teams verglichen. Das Risiko besteht darin, dass der durch einen Vergleich, der für den Moment ist im Wesentlichen dualistischen zerkleinert, jedoch interpretieren ein Skript weniger starr, kann diese Bewegung Ausgliederung des Anstoßes in einem strategischen Platz, um einen Dialog zwischen dem Militär und Islamisten zu vermitteln. Trai zwei Affinität mit dem letzteren ist viel schwieriger für die tief greifenden Unterschiede in ihrer jeweiligen Ziele, während mit der militärischen Dialog über Wirtschaftsreformen eröffnen könnte Kommunikationskanäle relevant. Es bleibt abzuwarten, ob in der Führung dieser Bewegungen gibt es alternative Persönlichkeiten der Lage zu bewältigen und zu verwalten Situationen in einer pragmatischen, die gut gehen kann über die politischen Forderungen der Zugehörigkeit werden. Wenn diese Funktionen vorhanden sind und entstehen, wird die Rolle dieser dritten Kräfte alles andere als marginal sein.
L'Egypte n'est pas bipolaire
Alors que Catherine Ashton, au nom de l'UE, a rencontré le président déchu Mursi dans le lieu secret où elle est gardée par l'armée, la situation en Egypte connaît un moment d'équilibre précaire. Le rejet, qui Mursi serait également répété le représentant de l'UE, de donner le feu vert à une participation des Frères musulmans à un gouvernement d'union nationale, il ne change pas une situation qui voit toujours le militaire pour la défense de la laïcité, toujours opposée les forces sectaires, engagés dans une lutte d'usure. Il est venu afin de créer une situation sans issue apparente, que l'armée ne peut pas maintenir longtemps parce que soumis à la pression internationale, mais aussi où l'obstination des islamistes semble irréaliste à long terme pour des problèmes organisationnels et logistiques. Ce scénario, où l'option de la guerre civile demeure à l'horizon, mais qui ne convient pas à l'une des parties, dans les yeux des observateurs décrit une situation de conflit entre deux forces qui semblent avoir monopolisé la scène nationale dans une sorte de division bipolaire. En fait, dans le tissu social égyptien il ya une troisième voie possible, certainement une minorité, mais qui ne doit pas être sous-estimé dans une résolution optique de désaccords entre les deux grandes forces. L'aversion est le système de l'empreinte militaire, bien que laïque, est le paramètre confessionnal, que le gouvernement a négligé les besoins du pays pour islamiser l'Egypte, fait de plus en plus d'adeptes. Au centre de leur attention et leurs exigences pour une classe politique absent, il ya l'amélioration des conditions économiques d'un pays où 5% possède plus de la richesse nationale, alors que la majorité de la population est réduite en dessous du seuil de pauvreté . Mais seulement d'améliorer les conditions économiques et donc de réduire les profondes inégalités sociales n'est pas jugé suffisant, sans augmenter l'utilisation des droits politiques et sociaux, ce qui n'a pas changé depuis la chute de Moubarak, ni aux Frères musulmans, ni avec la junte militaire. L'Egypte reste un pays où la presse n'est pas libre, où ils agissent des groupes paramilitaires et la corruption est très répandue. Pour coordonner ces besoins sont principalement le 6 Youth Movement Avril et les socialistes révolutionnaires. La politique de l'empreinte est évidente parce que les méthodes de lutte sont les grèves et les manifestations dans les rues contre les deux côtés de qui rejettent l'approche absolutiste les échelons supérieurs de l'armée, souvent compromis par le régime de Moubarak qui maintiennent la dynamique, mais pas l'armée en tant que telle et le processus d'islamisation des institutions tentées par les Frères musulmans et leurs alliés les salafistes, qui ont trahi le mandat électoral pour sortir le pays de la récession et de l'ouvrir au monde à travers la propagation de l'homme. L'expérience acquise dans les manifestations contre Moubarak, en 2010, a donné ce mouvement une certaine capacité d'action, limité seulement par la petite taille des forces disponibles si on les compare avec ceux des deux grandes équipes. Le risque est que d'être écrasé par une comparaison, qui pour l'instant est essentiellement dualiste, cependant, l'interprétation d'un script moins rigide, ce mouvement peut se tailler de discorde au sein d'un espace stratégique pour la médiation d'un dialogue entre les militaires et les islamistes. Trai deux affinité avec ce dernier est beaucoup plus difficile pour les profondes différences dans leurs objectifs respectifs tout avec le dialogue militaire sur les réformes économiques pourraient ouvrir des canaux de communication pertinents. Il reste à voir si dans la direction de ces mouvements il ya des personnalités alternatives capables de faire face et gérer les situations dans une approche pragmatique qui peut aller bien au-delà des revendications politiques d'appartenance. Si ces fonctionnalités sont présentes et vont émerger, puis le rôle de ces forces de troisième peut être n'importe quoi, mais marginal.
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