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lunedì 26 agosto 2013

Le opzioni USA per lo scenario siriano e le loro conseguenze

Gli USA si preparano ad affrontare tutte le opzioni possibili nello scenario siriano. Gli effetti del bombardamento chimico hanno prodotto una pressione su Assad, che concederà l’accesso alla zona agli ispettori dell’ONU, decisione, tardiva, presa anche in seguito alla reazione americana. Obama ha, infatti, rafforzato la presenza di navi militari statunitensi nel mediterraneo, dotate di armamenti in grado di lanciare missili su obiettivi siriani; nella zona stazionano anche sommergibili della Gran Bretagna, presumibilmente pronti ad affiancare l’eventuale azione USA. Non è detto che, però, la scelta sia quella di passare all’azione a tutti i costi: la via diplomatica continua ad essere percorsa, in omaggio alla strategia di politica internazionale abbracciata dal presidente statunitense, che non intende aprire un nuovo fronte militare in un paese musulmano, cercando una ingerenza su fatti che accadono nel mondo arabo più morbida possibile. A favore di questa condotta vi è l’alta percentuale, circa il 60%, di contrari nella popolazione americana all’intervento armato delle forze USA nel conflitto siriano; inoltre, preoccupa anche la posizione della Russia, alleato di Damasco e contrario nella sede del Consiglio di sicurezza ad una azione sotto l’ombrello dell’ONU, una condizione che Obama ha finora ritenuto essenziale per impiegare personale americano nella vicenda. Tuttavia Washington si è auto vincolata alla promessa fatta nel 2012, che prevedeva l’intervento straniero nel caso di uso di armi chimiche. Proprio a causa di questo fatto, l’amministrazione Obama è stata fatta oggetto di ripetute critiche, che hanno minato il prestigio del paese americano, diminuendone la credibilità. Anche le opinioni di Francia ed Israele potrebbero contribuire alla decisione statunitense di espletare una forma di contrasto maggiore, di quelle fin qui praticate, contro il regime di Damasco: entrambi i paesi si sono detti favorevoli ad una soluzione che consenta la fine delle ostilità nel modo più rapido possibile. La presenza delle navi indica già che l’opzione di bombardare dal mare le installazioni siriane lealiste è quella più probabile, associata all’impiego delle batterie installate in Giordania, in prossimità del confine siriano. Anche l’istituzione di una zona di non volo viene presa in esame dagli Stati Uniti, sia come possibile provvedimento singolo che coordinato all’azione dal mare. L’unica opzione scartata sicuramente è quella di un intervento di terra con soldati statunitensi impiegati sul terreno siriano; se sarà necessario ulteriore personale militare, oltre quello già presente sul terreno ed addestrato dalla CIA, dovrà essere fornito da altri stati arabi. La Siria ha reagito a questi sviluppi minacciando di coinvolgere l’intero medio oriente nel conflitto, ed il recente attentato avvenuto in Libano, potrebbe rientrare in questa strategia. Vi è poi da valutare la posizione di Israele, che segue con molta attenzione l’evolversi della situazione ed ha fatto sapere di avere già il dito sul grilletto del fucile puntato sulla Siria; a completamento di tutto ciò anche l’Iran ha fatto sentire la sua voce, avvertendo gli Stati Uniti, che un eventuale attacco contro Damasco provocherebbe la reazione di tutto il mondo arabo. In realtà l’Arabia Saudita, con gli Emirati Arabi Uniti sono totalmente al fianco degli USA nella lotta contro Assad, ma divisi dal Qatar che ha una diversa visione della situazione differente preferendo finanziare i gruppi islamici più radicali che combattono contro il regime siriano. Le preoccupazioni maggiori si addensano sulla minaccia di una espansione di un conflitto che può assumere una dimensione regionale, in una zona nevralgica per la pace nel mondo. Questa ipotesi potrebbe essere stata considerata da diverso tempo dagli USA, che proprio in quest’ottica hanno accelerato, ancora senza grandi risultati, il processo di pace tra israeliani e palestinesi, per eliminare un fattore preponderante nel quadro generale. Una metodologia di allargamento del conflitto potrebbe consistere in una doppia azione incentrata su azioni terroristiche maggiormente concentrate nello scenario regionale, sostenute da azioni meno numerose ma più mirate e mediaticamente rilevanti da condurre in quei paesi, o nelle loro strutture presenti all’estero, che intenderanno schierarsi contro la Siria. La presenza di Israele al centro di questo teatro innalza il grado di pericolosità dello scontro, dato che Tel Aviv ha già posto in chiaro che reagirà ad ogni provocazione e potrebbe riprendere le azioni preventive contro la Siria, di cui è stato protagonista tempo addietro.

The U.S. options for the scenario Syrian and their consequences

The U.S. is ready to face all the possible options in the scenario in Syria. The effects of the chemical bombardment produced a pressure on Assad, who will grant access to the UN inspectors, decision, late, also taken following the American reaction. Obama has, in fact, strengthened the presence of U.S. military ships in the Mediterranean, equipped with weapons capable of launching missiles on Syrian targets; also submarines stationed in the area of ​​Great Britain, presumably ready to support any U.S. action. It is said that, though, the choice is to take action at all costs: the diplomatic route continues to be traveled, in tribute to the strategy of international politics embraced by the U.S. President, who does not intend to open a new military front in a Muslim country, searching for an interference of things happening in the Arab world softer possible. In favor of this behavior is the high percentage, about 60% of the American population against the armed intervention of U.S. forces in the Syrian conflict, in addition, also concerned about the position of Russia, an ally of Damascus and opposite the headquarters of the Security Council to an action under the umbrella of the UN, a condition that Obama has so far considered essential to employ U.S. personnel in the affair. However, Washington has self bound to the promise made in 2012, which provided foreign intervention in the case of use of chemical weapons. Precisely because of this fact, the Obama administration has been the subject of repeated criticism, which have undermined the prestige of the American country, reducing their credibility. Even the views of France and Israel could contribute to the U.S. decision to implement a form of higher contrast, those hitherto practiced, against the regime in Damascus: both countries were in favor of a solution to the end of hostilities in the way as quickly as possible. The presence of the ships already indicates that the option of bombing from the sea installations Syrian loyalist is most likely associated with the use of the batteries installed in Jordan, near the Syrian border. Even the establishment of a no-fly zone is taken into consideration by the United States, both as a single measure that can be co-ordinated action from the sea. The only option is to definitely ruled out a ground intervention with U.S. soldiers deployed on the Syrian ground, if you will need additional military personnel, as well as the one already present on the ground and trained by the CIA, must be provided by other Arab states. Syria has responded to these developments by threatening to involve the entire middle east in the conflict, and the recent attack in Lebanon, could fall into this strategy. There is then to assess the position of Israel, which follows closely the evolution of the situation and stated that it had already finger on the trigger of the gun pointed on Syria to complete everything Iran has also made people feel the his voice, warning the United States that any attack against Damascus would cause the reaction of the Arab world. In fact, Saudi Arabia, the United Arab Emirates are totally alongside the U.S. in the fight against Assad, but divided from Qatar who has a different view of the situation differently preferring to finance more radical Islamic groups fighting against the Syrian regime. The main concerns are concentrated on the threat of an expansion of a conflict that can take on a regional dimension, in the nerve-center for peace in the world. This assumption may have been considered for some time by the U.S., which have accelerated in this spirit, yet without great results, the peace process between Israelis and Palestinians, to eliminate a major factor in the overall picture. A methodology for the extension of the conflict could consist of a double action focused on acts of terrorism mainly concentrated in the regional setting, supported by actions fewer but more targeted and relevant by the media to be conducted in those countries, or in their present structures abroad who intend to stand against Syria. The presence of Israel in the middle of this theater raises the degree of danger of battle, given that Tel Aviv has already put in place clear that react to any provocation and could take preventive action against Syria, which was featured some time ago.

Las opciones de Estados Unidos para el escenario sirio y sus consecuencias

Los EE.UU. está listo para hacer frente a todas las opciones posibles en el escenario en Siria. Los efectos de los bombardeos químicos producen una presión sobre Assad, que se concederá acceso a los inspectores de la ONU, decisiones, tarde, también adoptadas a raíz de la reacción norteamericana. Obama, de hecho, el fortalecimiento de la presencia de buques de guerra estadounidenses en el Mediterráneo, equipado con armas capaces de lanzar misiles contra objetivos sirios; también submarinos estacionados en la zona de la Gran Bretaña, presumiblemente dispuesta a apoyar cualquier acción EE.UU.. Se dice que, sin embargo, la opción es tomar medidas a toda costa: la vía diplomática sigue siendo recorrida, en homenaje a la estrategia de la política internacional adoptado por el presidente de EE.UU., que no tiene intención de abrir un nuevo frente militar en un país musulmán, en busca de una interferencia de las cosas que suceden en el mundo árabe más suave posible. A favor de este comportamiento es el alto porcentaje, alrededor del 60% de la población estadounidense en contra de la intervención armada de las fuerzas de Estados Unidos en el conflicto sirio, además, también le preocupa la posición de Rusia, un aliado de Damasco, frente a la sede de la Consejo de Seguridad a una acción en el marco de las Naciones Unidas, una condición que Obama ha sido hasta ahora considerados esenciales para emplear personal de Estados Unidos en el asunto. Sin embargo, Washington ha obligado a sí mismo la promesa hecha en 2012, que prevé la intervención extranjera en el caso de empleo de armas químicas. Precisamente debido a este hecho, el gobierno de Obama ha sido objeto de reiteradas críticas, que han socavado el prestigio de ese país, lo que reduce su credibilidad. Incluso los puntos de vista de Francia e Israel podrían contribuir a la decisión de EE.UU. de poner en práctica una forma de mayor contraste, las hasta ahora practicadas, contra el régimen de Damasco, ambos países estaban a favor de una solución para el fin de las hostilidades en la forma lo más rápidamente posible. La presencia de los buques que ya indica que la opción de los bombardeos de la instalación mar leal sirio está probablemente asociado con el uso de las baterías instaladas en Jordania, cerca de la frontera con Siria. Incluso la creación de una zona de exclusión aérea es tomada en cuenta por los Estados Unidos, tanto como una única medida que puede ser una acción coordinada del mar. La única opción es descartado definitivamente una intervención tierra con soldados estadounidenses desplegados en el suelo sirio, si va a necesitar más personal militar, así como el que ya está presente en el suelo y entrenado por la CIA, debe ser suministrado por otros estados árabes. Siria ha respondido a estos acontecimientos con la amenaza de involucrar a todo el Medio Oriente en el conflicto, y el reciente atentado en el Líbano, podría caer en esta estrategia. Hay, pues, para evaluar la posición de Israel, que sigue de cerca la evolución de la situación y declaró que no tenía ya el dedo en el gatillo de la pistola apuntando a Siria para completar todo lo que Irán también ha hecho que la gente siente la su voz, advirtiendo a los Estados Unidos que cualquier ataque contra Damasco provocaría la reacción del mundo árabe. De hecho, Arabia Saudita, los Emiratos Árabes Unidos son totalmente al lado de los EE.UU. en la lucha contra Assad, pero separado de Qatar, que tiene una visión diferente de la situación de manera diferente y prefieren financiar a los grupos islámicos más radicales que luchan contra el régimen sirio. Los principales problemas se concentran en la amenaza de la expansión de un conflicto que puede tener una dimensión regional, en el centro neurálgico de la paz en el mundo. Este supuesto puede haber sido considerado durante algún tiempo por los EE.UU., que se ha acelerado en este espíritu, pero sin grandes resultados, el proceso de paz entre israelíes y palestinos, para eliminar un factor importante en el panorama general. Una metodología para la extensión del conflicto podría consistir en una doble acción centrado en los actos de terrorismo se concentran principalmente en el ámbito regional, apoyados por acciones menos pero más específico y relevante por los medios de comunicación para llevar a cabo en esos países, ni en sus estructuras presentes en el extranjero que tengan la intención de firmes contra Siria. La presencia de Israel en medio de este teatro eleva el grado de peligro de la batalla, ya que Tel Aviv ya ha puesto en marcha claro que reacciona ante cualquier provocación y podría tomar medidas preventivas contra Siria, que fue presentado hace algún tiempo.

Die US-Optionen für das Szenario syrischen und ihre Folgen

Die USA sind bereit, alle möglichen Optionen in dem Szenario in Syrien zu stellen. Die Auswirkungen der chemischen Beschuss erzeugt einen Druck auf Assad, die Zugang zu den UN-Inspektoren, Entscheidung, spät, auch nach der amerikanischen Reaktion gemacht gewähren wird. Obama hat in der Tat, verstärkt die Präsenz von US-Kriegsschiffen im Mittelmeer, mit Waffen, die Raketen starten auf syrische Ziele ausgestattet, auch U-Boote in der Gegend von Großbritannien stationiert, vermutlich bereit, jeden US-Aktion zu unterstützen. Es wird gesagt, dass, obwohl die Wahl zum Handeln unter allen Umständen zu nehmen ist: der diplomatische Weg weiterhin befahren werden, in Hommage an die Strategie der internationalen Politik des US-Präsidenten, umarmte, die nicht die Absicht hat, eine neue militärische Front in öffnen ein muslimisches Land, auf der Suche nach einer Einmischung der Dinge in der arabischen Welt weicher möglich. Zugunsten dieses Verhalten ist der hohe Prozentsatz, etwa 60% der amerikanischen Bevölkerung gegen die bewaffnete Intervention der US-Streitkräfte in der syrischen Konflikt, darüber hinaus auch besorgt über die Lage in Russland, ein Verbündeter von Damaskus und gegenüber dem Hauptsitz der Sicherheitsrat zu einer Aktion unter dem Dach der Vereinten Nationen, eine Bedingung, dass Obama bisher als wesentlich für US-Personal in der Angelegenheit beschäftigen. Allerdings hat Washington selbst das Versprechen im Jahr 2012, die ausländische Intervention im Falle der Verwendung von chemischen Waffen vorgesehen gebunden. Gerade wegen dieser Tatsache, hat die Obama-Administration war wiederholt Gegenstand von Kritik, die das Ansehen der amerikanischen Land untergraben haben, wodurch ihre Glaubwürdigkeit. Auch die Ansichten von Frankreich und Israel könnte die Entscheidung der USA, eine Form von höheren Kontrast Umsetzung beitragen, die bisher praktiziert, gegen das Regime in Damaskus: Beide Länder sprachen sich für eine Lösung bis zum Ende der Feindseligkeiten in der Art und Weise so schnell wie möglich. Die Anwesenheit der Schiffe bereits darauf hinweisen, dass die Möglichkeit der Bombardierung vom Meer Installationen syrischen Loyalisten höchstwahrscheinlich wird mit dem Einsatz der Batterien in Jordanien installiert, nahe der syrischen Grenze verbunden. Auch die Einrichtung einer Flugverbotszone in Betracht von den Vereinigten Staaten gemacht, sowohl als einzelne Maßnahme, die ein koordiniertes Vorgehen sein kann, aus dem Meer. Die einzige Möglichkeit ist, auf jeden Fall ein Grund Intervention mit US-Soldaten an der syrischen Boden eingesetzt werden, wenn Sie zusätzliche militärische Personal, sowie die ein bereits auf dem Boden und trainiert durch die CIA, die von anderen arabischen Staaten zur Verfügung gestellt werden müssen, müssen ausgeschlossen werden. Syrien hat auf diese Entwicklungen mit der Drohung, den gesamten Nahen Osten in den Konflikt einzubeziehen, und die jüngsten Anschlag im Libanon, könnte in diese Strategie fallen reagiert. Es ist dann die Position Israels, die sich eng an die Entwicklung der Situation und erklärte, dass es bereits den Finger am Abzug der Waffe hatte wies Syrien auf, alles Iran auch gemacht hat, die Menschen fühlen sich vollständig durchzuführen seine Stimme, warnt die Vereinigten Staaten, dass jeder Angriff gegen Damaskus würde die Reaktion der arabischen Welt führen. In der Tat sind Saudi-Arabien, die Vereinigten Arabischen Emirate völlig neben den USA im Kampf gegen Assad, aber geteilt aus Katar, die einen anderen Blick auf die Situation anders lieber mehr radikal-islamischen Gruppen im Kampf gegen das syrische Regime zu finanzieren hat. Die wichtigsten Anliegen sind an der Gefahr einer Ausweitung des Konflikts, die eine regionale Dimension annehmen kann, in den Nerven-Zentrum für den Frieden in der Welt konzentriert. Diese Annahme kann für einige Zeit wurden von den USA, die in diesem Sinne beschleunigt betrachtet haben, noch ohne große Ergebnisse, der Friedensprozess zwischen Israelis und Palästinensern, um ein wichtiger Faktor in das Gesamtbild zu beseitigen. Eine Methodik für die Verlängerung des Konflikts könnte aus einem Double-Action auf Terrorakte vor allem im regionalen Umfeld konzentriert, durch Handlungen weniger, aber gezielter und relevanten von den Medien in diesen Ländern durchgeführt werden, oder in ihrer derzeitigen Strukturen im Ausland unterstützt, die beabsichtigen, konzentriert bestehen stehen gegen Syrien. Die Anwesenheit von Israel in der Mitte dieses Theater hebt den Grad der Gefahr, Kampf, da Tel Aviv hat bereits in Kraft gesetzt klar, dass jede Provokation reagieren und könnten vorbeugende Maßnahmen gegen Syrien, die vor einiger Zeit vorgestellten nehmen.

Les options américaines pour le scénario syrien et leurs conséquences

Les États-Unis est prêt à affronter toutes les options possibles dans le scénario en Syrie. Les effets du bombardement chimique produit une pression sur Assad, qui accorderont l'accès aux inspecteurs de l'ONU, décision, fin, également prises à la suite de la réaction américaine. Obama a, en fait, renforcé la présence de navires militaires américains en Méditerranée, équipés d'armes capables de lancer des missiles sur des cibles syriennes, et aussi des sous-marins stationnés dans la région de Grande-Bretagne, sans doute prêts à soutenir toute action américaine. Il est dit que, cependant, le choix est d'agir à tout prix: la voie diplomatique continue d'être parcouru, en hommage à la stratégie de la politique internationale embrassé par le président américain, qui n'a pas l'intention d'ouvrir un nouveau front militaire un pays musulman, à la recherche d'une ingérence de choses qui se passent dans le monde arabe plus douce possible. En faveur de ce comportement est le pourcentage élevé, environ 60% de la population américaine contre l'intervention armée des forces américaines dans le conflit syrien, en outre, également préoccupé par la position de la Russie, un allié de Damas, en face du siège de l' Conseil de sécurité à une action sous l'égide de l'ONU, une condition que M. Obama a jusqu'ici considéré comme essentiel pour employer du personnel des États-Unis dans l'affaire. Cependant, Washington a de soi liée à la promesse faite en 2012, qui prévoyait l'intervention étrangère dans le cas d'utilisation d'armes chimiques. Précisément à cause de ce fait, l'administration Obama a fait l'objet de critiques répétées, qui ont sapé le prestige de ce pays d'Amérique, ce qui réduit leur crédibilité. Même les vues de la France et Israël pourraient contribuer à la décision américaine de mettre en œuvre une forme de contraste plus élevé, ceux jusqu'alors pratiqué, contre le régime de Damas: les deux pays étaient en faveur d'une solution à la fin des hostilités de la manière aussi rapidement que possible. La présence des navires indique déjà que l'option du bombardement de la mer installations loyaliste syrienne est probablement lié à l'utilisation des batteries installées en Jordanie, près de la frontière syrienne. Même la mise en place d'une zone d'exclusion aérienne est prise en considération par les Etats-Unis, à la fois comme une seule mesure qui peut être une action coordonnée de la mer. La seule option est définitivement exclu une intervention terrestre avec des soldats américains déployés sur le terrain syrien, si vous avez besoin personnel militaire supplémentaire, ainsi que celui déjà présent sur le terrain et formé par la CIA, doivent être fournis par d'autres Etats arabes. La Syrie a réagi à ces développements en menaçant de faire participer l'ensemble du Moyen-Orient dans le conflit, et la récente attaque au Liban, pourrait tomber dans cette stratégie. Il est alors d'évaluer la position d'Israël, qui suit de près l'évolution de la situation et a déclaré qu'il avait déjà le doigt sur la gâchette du pistolet pointé sur la Syrie à tout Iran a également fait les gens se sentent le compléter sa voix, mettant en garde les Etats-Unis que toute attaque contre Damas serait provoquer la réaction du monde arabe. En fait, l'Arabie saoudite, les Émirats arabes unis sont totalement aux côtés des Etats-Unis dans la lutte contre Assad, mais divisée en provenance du Qatar qui a une vision différente de la situation préférant différemment pour financer des groupes islamistes les plus radicaux qui luttent contre le régime syrien. Les principales préoccupations sont concentrées sur la menace d'une extension d'un conflit qui peut prendre une dimension régionale, dans le centre névralgique de la paix dans le monde. Cette hypothèse peut avoir été considéré pendant un certain temps par les Etats-Unis, qui ont accéléré dans cet esprit, mais sans grands résultats, le processus de paix entre Israéliens et Palestiniens, afin d'éliminer un facteur majeur dans l'image globale. Une méthodologie pour l'extension du conflit pourrait consister en une double action axé sur les actes de terrorisme principalement concentrées dans les paramètres régionaux, soutenus par des actions moins nombreuses, mais mieux ciblées et pertinentes par les médias qui seront menées dans ces pays, ou dans leurs structures actuelles à l'étranger qui ont l'intention de debout contre la Syrie. La présence d'Israël au milieu de ce théâtre soulève le degré de danger d'une bataille, étant donné que Tel Aviv a déjà mis en place clair que réagir à une provocation et pourrait prendre des mesures préventives contre la Syrie, qui a été présenté il ya quelque temps.

As opções dos EUA para o cenário sírio e suas conseqüências

Os EUA estão prontos para enfrentar todas as opções possíveis no cenário na Síria. Os efeitos do bombardeio químico produzido a pressão sobre Assad, que vai permitir o acesso aos inspetores da ONU, decisão, final, também tomadas após a reação americana. Obama tem, na verdade, fortaleceu a presença de navios militares norte-americanas na região do Mediterrâneo, equipado com armas capazes de lançar mísseis contra alvos sírios; também submarinos estacionados na área da Grã-Bretanha, presumivelmente pronta a apoiar qualquer ação dos EUA. Diz-se que, no entanto, a escolha é agir a todo custo: a via diplomática continua a ser percorrido, em homenagem à estratégia de política internacional abraçado pelo presidente dos EUA, que não tem intenção de abrir uma nova frente militar um país muçulmano, em busca de uma interferência de coisas acontecendo no mundo árabe mais suave possível. Em favor deste comportamento é a elevada percentagem, cerca de 60% da população americana contra a intervenção armada das forças dos EUA no conflito sírio, além disso, também preocupado com a posição da Rússia, um aliado de Damasco e em frente à sede da Conselho de Segurança para uma ação sob o guarda-chuva da ONU, uma condição que Obama tem, até agora considerado essencial para empregar pessoal dos EUA no caso. No entanto, Washington tem auto ligado à promessa feita em 2012, que previa a intervenção estrangeira, no caso de uso de armas químicas. Precisamente por causa deste fato, a administração Obama tem sido objeto de reiteradas críticas, que minaram o prestígio do país norte-americano, reduzindo sua credibilidade. Mesmo os pontos de vista da França e Israel poderia contribuir para a decisão dos EUA de implementar uma forma de maior contraste, aqueles até então praticados, contra o regime de Damasco: ambos os países eram a favor de uma solução para o fim das hostilidades no caminho tão rapidamente quanto possível. A presença das já estimado que indica a opção de bombardeamento do mar instalações fieis sírio está provavelmente relacionado com a utilização de baterias instaladas no Jordan, perto da fronteira sírio. Mesmo a criação de uma zona de exclusão aérea é levado em consideração pelos Estados Unidos, tanto como uma única medida que pode ser uma acção coordenada a partir do mar. A única opção é definitivamente descartada uma intervenção chão com soldados norte-americanos implantados no solo sírio, se você vai precisar militares adicionais, bem como o já presentes no terreno e treinados pela CIA, devem ser fornecidas por outros Estados árabes. Síria tem respondido a estes desenvolvimentos, ameaçando envolver todo o Oriente Médio no conflito, eo recente ataque no Líbano, poderia cair nessa estratégia. Há, em seguida, para avaliar a posição de Israel, que segue de perto a evolução da situação e declarou que já tinha o dedo no gatilho da arma apontada à Síria para completar tudo o Irã também tem feito as pessoas sentem a sua voz, alertando os Estados Unidos de que qualquer ataque contra Damasco causaria a reação do mundo árabe. Na verdade, a Arábia Saudita, os Emirados Árabes Unidos são totalmente ao lado os EUA na luta contra Assad, mas dividido de Qatar, que tem uma visão diferente da situação de forma diferente preferindo financiar grupos islâmicos mais radicais que lutam contra o regime sírio. As principais preocupações estão concentradas sobre a ameaça de uma expansão de um conflito que pode assumir uma dimensão regional, no centro nervoso para a paz no mundo. Esta suposição pode ter sido considerado por algum tempo por os EUA, que têm acelerado neste espírito, mas sem grandes resultados, o processo de paz entre israelenses e palestinos, para eliminar um fator importante para o quadro geral. A metodologia para a extensão do conflito poderia consistir em uma dupla ação focada em atos de terrorismo, principalmente concentrados na configuração regional, apoiadas por acções menos, mas mais específicas e relevantes pelos meios de comunicação a serem realizadas nesses países, ou em suas estruturas presentes no exterior que pretendam se contra a Síria. A presença de Israel no meio deste teatro aumenta o grau de perigo de uma batalha, uma vez que Tel Aviv já colocou em prática claro que reagir a qualquer provocação e pode tomar medidas preventivas contra a Síria, que foi apresentado há algum tempo.

США вариантов сценария сирийские и их последствия

США готовы к лицу все возможные варианты в сценарий в Сирии. Влияние химических результате бомбардировки давление на Асада, который будет предоставлять доступ к инспекторам ООН, решение, в конце, а также принятых после американской реакции. Обама, по сути, укрепить присутствие американских военных кораблей в Средиземном море, оснащена оружием, способных запускать ракеты на сирийской целей; также подводных лодок, размещенных в области Великобритании, по-видимому готова поддержать любые действия США. Он сказал, что, хотя, выбор будет принимать решение, любой ценой: дипломатический маршрут продолжается, которое предстоит пройти, в память о стратегии международной политики обнял президента США, который не намерен открыть новый фронт в военной мусульманская страна, в поисках помех вещей, происходящих в арабском мире мягкую возможно. В пользу этого поведения является высокий процент, около 60% американского населения против вооруженной интервенции вооруженных сил США в сирийском конфликте, кроме того, также обеспокоена позицией России, союзник Дамаска и напротив штаб-квартиры Совет Безопасности действий под эгидой ООН, условие, что Обама до сих пор считается необходимым нанимать персонал США в этом деле. Тем не менее, Вашингтон сам связан с обещанием в 2012 году, что обеспечило иностранной интервенции в случае применения химического оружия. Именно из-за этого факта, администрация Обамы была предметом неоднократной критики, которая подорвала престиж американской страны, что снижает их авторитет. Даже вид Франция и Израиль могли бы способствовать решению США определяют форму более высокой контрастностью, те до сих пор практикуется, против режима в Дамаске: обе страны выступают за решение до конца военных действий в пути настолько быстро, насколько это возможно. Присутствие кораблей уже указывает, что вариант бомбардировки с моря сирийскими установок лояльный, скорее всего, связано с использованием батарей, установленных в Иордании, недалеко от сирийской границы. Даже создание бесполетной зоны принимается во внимание со стороны Соединенных Штатов, как в качестве единой меры, которые могут быть скоординированные действия с моря. Единственным вариантом является определенно исключил землю вмешательства с американских солдат развернуты на сирийской земле, если вам нужно дополнительного военного персонала, а также той, что уже присутствует на земле и обучались Центральным разведывательным управлением, должны быть предоставлены другие арабские государства. Сирия отреагировала на эти события, угрожая вовлечь весь Ближний Восток в конфликт, и недавнее нападение в Ливане, может попасть в эту стратегию. Существует то, чтобы оценить позицию Израиля, который внимательно следит за развитием ситуации и заявил, что он уже палец на курок пистолета указал на Сирию, чтобы закончить все Иран также люди чувствуют его голос, предупреждая США, что любая атака против Дамаска вызовет реакцию в арабском мире. На самом деле, Саудовской Аравии, Объединенных Арабских Эмиратов, полностью на стороне США в борьбе против Асада, но отделена от Катара, кто имеет иной взгляд на ситуацию по-разному предпочитая финансировать более радикальных исламских групп, ведущих борьбу против сирийского режима. Основные проблемы сосредоточены на угрозе расширения конфликта, который может взять на себя региональное измерение, в нервный центр для мира во всем мире. Это предположение было рассмотрено в течение некоторого времени США, которые ускорили в этом духе, но без больших результатов, мирного процесса между израильтянами и палестинцами, для устранения основных факторов в общей картине. Методология распространения конфликта может состоять из двойного действия, направленные на террористические акты в основном сосредоточены в региональных настройках, при поддержке действий меньше, но более целенаправленно и соответствующими средствами массовой информации, которые будут проводиться в этих странах, или в их нынешней структуры за рубежом, которые намерены стоять против Сирии. Присутствие Израиля в середине этого театра повышает степень опасности боя, учитывая, что Тель-Авив уже поставил на место ясно, что реагировать на любые провокации и могли бы принять превентивные меры против Сирии, который был представлен некоторое время назад.