La riunione dei capi militari dei paesi che partecipano alla lotta contro il califfato, tenuta nei pressi di Washington, ha messo in evidenza come la coalizione sia ancora debole nella propria struttura. Non si tratta di un ragionamento sul piano militare, ma su quello politico. I rispettivi paesi, che hanno aderito all’alleanza, sono condizionati da interessi peculiari, spesso troppo in contrasto con gli alleati, ciò determina un sostanziale immobilismo nelle decisioni che è favorevole all’azione del califfato. Il rischio, per gli Stati Uniti, è quello di trovarsi da solo per l’ennesima volta di fronte al pericolo del terrorismo islamico, per di più contro un avversario che rappresenta un nemico capace di operare su scenari di vasta scala. La strategia americana si basava sul coinvolgimento di stati sunniti, quindi della medesima matrice religiosa, da contrapporre agli integralisti dello stato islamico, soprattutto come principali protagonisti per operazioni di terra, senza la quali, è ormai appurato non si potranno sconfiggere le forze del califfato. Il risultato politico positivo circa il coinvolgimento degli stati sunniti da un punto di vista militare più coinvolgente, tarda, però, ad arrivare e ciò provoca un dibattito, con toni sempre più crescenti all’interno dell’opinione pubblica statunitense. Si capisce che, ancora una volta è in gioco la credibilità sulla scena politica internazionale del Presidente Obama, incalzato dagli avversari repubblicani, che chiedono un maggiore impegno da parte dell’esercito USA. Tuttavia, Obama, ha messo come punto fermo il rifiuto alla partecipazione ad operazioni di terra da parte di personale USA; occorre dire che la gran parte dell’opinione pubblica americana condivide questa impostazione e rifiuta qualsiasi coinvolgimento dei soldati americani in nuove guerre, non comprendendo la minaccia dello stato islamico e considerando la questione, nel migliore dei casi, soltanto per l’aspetto umanitario, senza comprendere le implicazioni geopolitiche del fenomeno che si è formato. Per l’americano medio la guerra in medio oriente è considerata una questione da cui stare fuori, una sorta di regolamento di conti tra tendenze religiose contrastanti. La Casa Bianca è a metà tra chi vuole intervenire e chi rifiuta il coinvolgimento, ma certamente non può stare fuori dalla questione ed il solo apporto aereo è ormai appurato come insufficiente. Neppure la minaccia sulla propria frontiera ha determinato il coinvolgimento dei turchi, impegnati a trarre vantaggio dalla situazione; il comportamento di Ankara è fonte di un profondo dissidio interno nell’Alleanza Atlantica, che pare destinato ad aggravarsi con il perdurare del comportamento turco. Queste difficoltà non hanno permesso ad Obama di essere ottimista, nei confronti di una soluzione a breve termine della guerra: il presidente ha prospettato, infatti, una soluzione a lungo termine, che non potrà che riflettersi negativamente, oltre che sugli equilibri regionali, anche su quelli mondiali; paradossalmente le maggiori difficoltà per gli USA sono quelle di organizzare l’alleanza e di trovare all’interno di essa un minimo comune denominatore che innalzi l’impegno dei membri, piuttosto che le difficoltà belliche vere e proprie.
Per il momento la strategia si focalizza sul togliere le risorse al califfato; fino a questo momento la vendita del greggio consentiva un afflusso di denaro notevole nelle casse dello stato islamico, un aspetto che non pare abbastanza indagato consiste proprio nell’individuazione e nella repressione dei compratori e forse proprio perché riserverebbe brutte sorprese all’amministrazione americana, ma le azioni degli aerei militari hanno ridotto drasticamente la produzione di greggio, riducendo, di conseguenza, l’afflusso finanziario per lo stato islamico. Ma ciò rappresenta soltanto una operazione marginale, l’aspetto che può decidere il conflitto è soltanto la presenza di truppe di terra e, per ora, nessun membro della coalizione ha voluto impegnare i suoi effettivi, quindi Obama può contare soltanto sui combattenti curdi, il debole esercito irakeno e le forze legate all’opposizione democratica in Siria. Di questi tre contingenti, soltanto quello curdo può assicurare una certa affidabilità, soprattutto se appoggiato dal cielo, come hanno dimostrato i combattimenti in Iraq. Ma gli effettivi curdi sono troppo pochi e senza un appoggio di un esercito regolare sul terreno non possono conseguire la vittoria: sarà questo il tema centrale su cui Obama dovrà fare leva per ottenere aiuti più concreti, badando a non stravolgere troppo i precari equilibri diplomatici presenti.
Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
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mercoledì 15 ottobre 2014
All the difficulties of Obama against the Islamic state
The meeting of the military leaders of the countries involved in the fight against the caliphate, held near Washington, has revealed how the coalition is still weak in its structure. This is not an argument militarily, but politically. The respective countries, which have entered into the covenant, are influenced by special interests, too often in contrast with the allies, this leads to a substantial immobility in the decisions that are favorable to the action of the caliphate. The risk for the United States, is to be alone once again facing the danger of Islamic terrorism, for more against an opponent who is an enemy capable of operating on a large scale scenarios. The American strategy was based on the involvement of Sunni states, then the same religious origin, in opposition to the fundamentalist Islamic state, especially as the main protagonists for ground operations, without which, it is now established will not be able to defeat the forces of the caliphate. The political positive about the involvement of the Sunni states from a military point of view the most engaging, late, however, to arrive and this results in a debate, with tones ever increasing within American public opinion. It is clear that, once again the credibility on the international political scene of President Obama, spurred by Republican opponents, who demand a greater commitment from the United States Army. However, Obama has set as a benchmark the refusal to participate in ground operations by personnel USA; Needless to say, the vast majority of the American public agrees with this approach and refuse any involvement of American soldiers in wars, not understanding the threat of the Islamic state and considering the issue, at best, only for the humanitarian aspect, without understand the geopolitical implications of the phenomenon that has formed. For the average American war in the Middle East is regarded as a matter which stand out, a kind of settling of accounts between conflicting religious tendencies. The White House is in the middle between those who want to participate and those who refuse involvement, but it certainly can not stay out of the issue and the only air intake is now established as insufficient. Not even the threat on its border has led to the involvement of the Turks, engaged to take advantage of the situation; the behavior of Ankara is a source of deep inner conflict in the Atlantic Alliance, which seems to worsen with the persistence of behavior turkish. These difficulties did not allow Obama to be optimistic, against a short-term solution of the war, the president has proposed, in fact, a long-term solution, which is bound to have a negative impact, as well as for regional balances, even on those in the world; paradoxically, the main difficulty for the United States are those of the alliance organize and find within it a lowest common denominator that lifts the commitment of its members, rather than the difficulties of war themselves.
For now, the strategy focuses on diverting resources to the caliphate; so far allowed the sale of crude oil a considerable influx of money into the coffers of the Islamic state, an aspect that does not seem fairly investigated consists precisely in the identification and prosecution of buyers and perhaps because it would reserve disappointment to the American administration, but the actions of the military aircraft have dramatically reduced the production of crude oil, thereby reducing the inflow to finance the Islamic state. But this represents only a marginal operation, the aspect that may decide the conflict is only the presence of ground troops and, for now, no member of the coalition wanted to engage its auditors, so Obama can count only on Kurdish fighters, the weak Iraqi army and the forces related to the democratic opposition in Syria. Of these three contingents, only Kurdish can ensure a certain reliability, especially if backed by the sky, as demonstrated by the fighting in Iraq. But the actual Kurds are too few and without support of a regular army on the ground can not achieve victory: this will be the central theme of which Obama will have to pry to get more concrete aid, taking care not to upset the precarious balance too diplomats .
For now, the strategy focuses on diverting resources to the caliphate; so far allowed the sale of crude oil a considerable influx of money into the coffers of the Islamic state, an aspect that does not seem fairly investigated consists precisely in the identification and prosecution of buyers and perhaps because it would reserve disappointment to the American administration, but the actions of the military aircraft have dramatically reduced the production of crude oil, thereby reducing the inflow to finance the Islamic state. But this represents only a marginal operation, the aspect that may decide the conflict is only the presence of ground troops and, for now, no member of the coalition wanted to engage its auditors, so Obama can count only on Kurdish fighters, the weak Iraqi army and the forces related to the democratic opposition in Syria. Of these three contingents, only Kurdish can ensure a certain reliability, especially if backed by the sky, as demonstrated by the fighting in Iraq. But the actual Kurds are too few and without support of a regular army on the ground can not achieve victory: this will be the central theme of which Obama will have to pry to get more concrete aid, taking care not to upset the precarious balance too diplomats .
Todas las dificultades de Obama contra el estado islámico
La reunión de los jefes militares de los países involucrados en la lucha contra el califato, que tuvo lugar cerca de Washington, ha revelado cómo la coalición sigue siendo débil en su estructura. Este no es un argumento militarmente, sino políticamente. Los países respectivos, que han entrado en el pacto, están influenciadas por intereses especiales, con demasiada frecuencia, en contraste con los aliados, esto lleva a una inmovilidad sustancial en las decisiones que sean favorables a la acción del califato. El riesgo para los Estados Unidos, debe ser solo una vez más frente al peligro del terrorismo islámico, por más ante un rival que es un enemigo capaz de operar en un gran escala escenarios. La estrategia estadounidense se basa en la participación de los estados sunitas, a continuación, el mismo origen religioso, en oposición al estado islámico fundamentalista, especialmente como los principales protagonistas de las operaciones en tierra, sin el cual, se ha establecido que no será capaz de derrotar a las fuerzas del califato. La política positiva sobre la participación de los estados sunitas desde un punto de vista militar, el más atractivo, tarde, sin embargo, para llegar y esto da lugar a un debate, con tonos cada vez mayor dentro de la opinión pública norteamericana. Es evidente que, una vez más, la credibilidad en la escena política internacional del presidente Obama, impulsado por los opositores republicanos, que exigen un mayor compromiso por parte del Ejército de los Estados Unidos. Sin embargo, Obama ha establecido como punto de referencia a la negativa a participar en las operaciones de tierra por personal EE.UU.; Huelga decir que la gran mayoría del público estadounidense está de acuerdo con este enfoque y rechazar cualquier participación de soldados norteamericanos en las guerras, no entender la amenaza del estado islámico y examinando la cuestión, a lo sumo, sólo para el aspecto humanitario, sin entender las implicaciones geopolíticas del fenómeno que se ha formado. Para la guerra estadounidense promedio en el Medio Oriente es considerado como un asunto que se destacan, una especie de ajuste de cuentas entre las tendencias religiosas en conflicto. La Casa Blanca está en el medio entre los que quieren participar y los que se niegan participación, pero sin duda no puede mantenerse al margen de la cuestión y la única entrada de aire se ha establecido como insuficiente. Ni siquiera la amenaza en su frontera ha supuesto la integración de los turcos, comprometida para tomar ventaja de la situación; el comportamiento de Ankara es una fuente de profundo conflicto interno en la Alianza Atlántica, que parece empeorar con la persistencia de la conducta turco. Estas dificultades no permitieron Obama para ser optimistas, frente a una solución a corto plazo de la guerra, el presidente ha propuesto, de hecho, una solución a largo plazo, que está obligado a tener un impacto negativo, así como para los equilibrios regionales, incluso en aquellos en el mundo; paradójicamente, la principal dificultad para los Estados Unidos son los de la alianza organizar y encontrar en ella un mínimo común denominador que levanta el compromiso de sus miembros, en lugar de las dificultades de la guerra a sí mismos.
Por ahora, la estrategia se centra en el desvío de recursos para el califato; hasta ahora permitido la venta de petróleo crudo al influjo considerable de dinero en las arcas del Estado islámico, un aspecto que no parece bastante investigado consiste precisamente en la identificación y persecución de los compradores y tal vez porque se reservaría decepción para la administración norteamericana, pero las acciones de los aviones militares han reducido drásticamente la producción de petróleo crudo, lo que reduce el flujo de entrada para financiar el estado islámico. Pero esto representa sólo una operación marginal, el aspecto que puede decidir el conflicto es sólo la presencia de tropas de tierra y, por ahora, ningún miembro de la coalición quería involucrar a sus auditores, por lo que Obama puede contar sólo con combatientes kurdos, la débil ejército iraquí y las fuerzas relacionadas con la oposición democrática en Siria. De estos tres contingentes, sólo kurdo puede garantizar una cierta fiabilidad, especialmente si respaldado por el cielo, como se demuestra por los combates en Irak. Pero los kurdos reales son demasiado pocos y sin el apoyo de un ejército regular en el suelo no puede lograr la victoria: este será el tema central de la que Obama tendrá que hacer palanca para obtener más ayuda concreta, teniendo cuidado de no alterar el equilibrio precario también diplomáticos .
Por ahora, la estrategia se centra en el desvío de recursos para el califato; hasta ahora permitido la venta de petróleo crudo al influjo considerable de dinero en las arcas del Estado islámico, un aspecto que no parece bastante investigado consiste precisamente en la identificación y persecución de los compradores y tal vez porque se reservaría decepción para la administración norteamericana, pero las acciones de los aviones militares han reducido drásticamente la producción de petróleo crudo, lo que reduce el flujo de entrada para financiar el estado islámico. Pero esto representa sólo una operación marginal, el aspecto que puede decidir el conflicto es sólo la presencia de tropas de tierra y, por ahora, ningún miembro de la coalición quería involucrar a sus auditores, por lo que Obama puede contar sólo con combatientes kurdos, la débil ejército iraquí y las fuerzas relacionadas con la oposición democrática en Siria. De estos tres contingentes, sólo kurdo puede garantizar una cierta fiabilidad, especialmente si respaldado por el cielo, como se demuestra por los combates en Irak. Pero los kurdos reales son demasiado pocos y sin el apoyo de un ejército regular en el suelo no puede lograr la victoria: este será el tema central de la que Obama tendrá que hacer palanca para obtener más ayuda concreta, teniendo cuidado de no alterar el equilibrio precario también diplomáticos .
Alle Schwierigkeiten von Obama gegen den islamischen Staat
Das Treffen der militärischen Führer der im Kampf gegen das Kalifat, in der Nähe von Washington statt beteiligten Ländern hat gezeigt, wie die Koalition ist immer noch schwach in seiner Struktur. Das ist kein Argument militärisch, sondern auch politisch. Die jeweiligen Länder, die in den Bund eingegeben haben, werden durch spezielle Interessen beeinflusst wird, zu oft im Gegensatz zu den Verbündeten, führt dies zu einer erheblichen Unbeweglichkeit in den Entscheidungen, die günstig für die Wirkung des Kalifats sind. Die Gefahr für die Vereinigten Staaten, ist es, werden wieder allein vor der Gefahr des islamischen Terrorismus, für mehr gegen einen Gegner, der ein Feind der Lage ist, auf einem großen Maßstab Szenarien ist. Die amerikanische Strategie wurde über die Beteiligung der sunnitischen Staaten, dann die gleichen religiösen Herkunft, im Gegensatz zu der fundamentalistischen islamischen Staat, vor allem als die wichtigsten Protagonisten für Bodenoperationen auf der Basis, ohne die, ist es nun festgestellt, nicht in der Lage, die Kräfte des Kalifats zu besiegen. Die politische positiv über die Beteiligung der sunnitischen Staaten von einem militärischen Standpunkt aus die am meisten einnehmende, spät, aber um anzukommen und dies führt zu einer Debatte, mit Tönen jemals in der amerikanischen öffentlichen Meinung zu. Es ist klar, dass wieder einmal die Glaubwürdigkeit auf der internationalen politischen Szene von Präsident Obama, von republikanischen Gegner, die ein stärkeres Engagement von der United States Army verlangen angespornt. Allerdings hat Obama als Benchmark die Weigerung, in Bodenoperationen durch Personal beteiligen USA eingestellt; Unnötig zu sagen, die überwiegende Mehrheit der amerikanischen Öffentlichkeit mit diesem Ansatz verpflichtet und lehnen jede Beteiligung von amerikanischen Soldaten im Kriege, nicht zu verstehen, die Bedrohung des islamischen Staates und der Behandlung der Frage, im besten Fall nur für die humanitäre Aspekt, ohne verstehen die geopolitischen Auswirkungen des Phänomens, die sich gebildet hat. Für den durchschnittlichen amerikanischen Krieg im Nahen Osten wird als eine Sache, die abheben, eine Art der Abrechnung der Konten zwischen widerstreitenden religiösen Tendenzen betrachtet. Das Weiße Haus ist in der Mitte zwischen denen, die teilnehmen wollen, und diejenigen, die Beteiligung ablehnen, aber es kann sicherlich nicht bleiben von der Ausgabe und der einzige Lufteinlass ist nun als unzureichend etabliert. Nicht einmal die Bedrohung an seiner Grenze hat der Beteiligung der Türken führte, engagierte, um die Vorteile der Situation zu nehmen; das Verhalten von Ankara ist eine Quelle der tiefen inneren Konflikt in der Atlantischen Allianz, die mit dem Fortbestehen der türkischen Verhalten verschlechtern scheint. Diese Schwierigkeiten war es nicht möglich Obama optimistisch, gegen eine kurzfristige Lösung des Krieges zu sein, hat der Präsident vorgeschlagen, in der Tat, eine langfristige Lösung, die verpflichtet ist, einen negativen Einfluss auch auf haben, als auch für die regionale Salden, diejenigen, die in der Welt; Paradoxerweise ist die Hauptschwierigkeit für die Vereinigten Staaten sind die von der Allianz zu organisieren und finden in ihr einen kleinsten gemeinsamen Nenner, der das Engagement seiner Mitglieder hebt, und nicht die Schwierigkeiten des Krieges sich.
Denn jetzt, konzentriert sich die Strategie auf Umleitung Ressourcen, um das Kalifat; so weit darf der Verkauf von Rohöl einen erheblichen Zustrom von Geld in die Kassen des islamischen Staates, ein Aspekt, der nicht scheint ziemlich untersucht besteht gerade bei der Identifizierung und Verfolgung von Käufern und vielleicht wäre es ein Enttäuschung für die amerikanische Regierung zu reservieren, aber die Aktionen der Militärflugzeuge drastisch reduziert die Produktion von Rohöl und damit den Zufluss, den islamischen Staat zu finanzieren reduzieren. Aber dies stellt nur einen marginalen Betrieb, den Aspekt, der entscheiden kann, der Konflikt ist nur das Vorhandensein von Bodentruppen und für jetzt, wollte kein Mitglied der Koalition, um ihre Wirtschaftsprüfer zu engagieren, so kann Obama nur auf kurdische Kämpfer zählen, die schwache irakische Armee und die Kräfte der demokratischen Opposition in Syrien zusammen. Von diesen drei Kontingente, kann nur eine bestimmte kurdische Zuverlässigkeit zu gewährleisten, vor allem, wenn durch den Himmel gesichert, wie die Kämpfe im Irak demonstriert. Aber die tatsächlichen Kurden sind zu wenige und ohne Unterstützung einer regulären Armee auf dem Boden den Sieg nicht zu erreichen: das wird das zentrale Thema von denen Obama wird hebeln, um mehr konkrete Hilfe zu bekommen, kümmert sich die prekäre Gleichgewicht nicht zu stören zu Diplomaten .
Denn jetzt, konzentriert sich die Strategie auf Umleitung Ressourcen, um das Kalifat; so weit darf der Verkauf von Rohöl einen erheblichen Zustrom von Geld in die Kassen des islamischen Staates, ein Aspekt, der nicht scheint ziemlich untersucht besteht gerade bei der Identifizierung und Verfolgung von Käufern und vielleicht wäre es ein Enttäuschung für die amerikanische Regierung zu reservieren, aber die Aktionen der Militärflugzeuge drastisch reduziert die Produktion von Rohöl und damit den Zufluss, den islamischen Staat zu finanzieren reduzieren. Aber dies stellt nur einen marginalen Betrieb, den Aspekt, der entscheiden kann, der Konflikt ist nur das Vorhandensein von Bodentruppen und für jetzt, wollte kein Mitglied der Koalition, um ihre Wirtschaftsprüfer zu engagieren, so kann Obama nur auf kurdische Kämpfer zählen, die schwache irakische Armee und die Kräfte der demokratischen Opposition in Syrien zusammen. Von diesen drei Kontingente, kann nur eine bestimmte kurdische Zuverlässigkeit zu gewährleisten, vor allem, wenn durch den Himmel gesichert, wie die Kämpfe im Irak demonstriert. Aber die tatsächlichen Kurden sind zu wenige und ohne Unterstützung einer regulären Armee auf dem Boden den Sieg nicht zu erreichen: das wird das zentrale Thema von denen Obama wird hebeln, um mehr konkrete Hilfe zu bekommen, kümmert sich die prekäre Gleichgewicht nicht zu stören zu Diplomaten .
Toutes les difficultés d'Obama contre l'Etat islamique
La réunion des chefs militaires des pays engagés dans la lutte contre le califat, qui s'est tenue près de Washington, a révélé comment la coalition est encore faible dans sa structure. Ce n'est pas un argument militairement, mais politiquement. Les pays respectifs, qui sont entrés dans l'alliance, sont influencés par des intérêts particuliers, trop souvent en contraste avec les alliés, ce qui conduit à une immobilité importante dans les décisions qui sont favorables à l'action du califat. Le risque pour les Etats-Unis, est à nouveau seul face au danger du terrorisme islamique, pour plus contre un adversaire qui est un ennemi capable de fonctionner sur un grand scénarios d'échelle. La stratégie américaine est fondée sur la participation des Etats sunnites, alors la même origine religieuse, en opposition à l'État islamique intégriste, d'autant que les principaux protagonistes pour les opérations au sol, sans laquelle, il est maintenant établi ne sera pas en mesure de vaincre les forces du califat. Le positif politique sur l'implication des Etats sunnites d'un point de vue militaire, la plus engageante, à la fin, cependant, pour arriver et cela se traduit par un débat, avec des tons de plus en plus au sein de l'opinion publique américaine. Il est clair que, une fois de plus la crédibilité sur la scène politique internationale du président Obama, stimulée par les adversaires républicains, qui exigent un plus grand engagement de l'armée des États-Unis. Toutefois, Obama a fixé comme critère d'évaluation le refus de participer à des opérations au sol par du personnel États-Unis; Inutile de dire que la grande majorité de la population américaine est d'accord avec cette approche et de refuser toute participation de soldats américains dans les guerres, ne pas comprendre la menace de l'Etat islamique et examen de la question, au mieux, que pour l'aspect humanitaire, sans comprendre les implications géopolitiques de ce phénomène qui s'est formé. Pour la guerre américaine moyenne dans le Moyen-Orient est considéré comme une question qui se distinguent, une sorte de règlement de comptes entre tendances religieuses opposées. La Maison Blanche est au milieu entre ceux qui veulent participer et ceux qui refusent la participation, mais il ne peut certainement pas rester en dehors de la question et la seule entrée d'air est maintenant établi comme insuffisante. Pas même la menace à sa frontière a conduit à l'implication des Turcs, engagé à prendre avantage de la situation; le comportement d'Ankara est une source de profonde conflit interne dans l'Alliance atlantique, qui semble s'aggraver avec la persistance du comportement turc. Ces difficultés n'ont pas permis Obama d'être optimiste, contre une solution à court terme de la guerre, le président a proposé, en fait, une solution à long terme, qui est lié à avoir un impact négatif, ainsi que pour les équilibres régionaux, même sur ceux qui dans le monde; paradoxalement, la principale difficulté pour les Etats-Unis sont celles de l'alliance organiser et trouver dans un plus petit dénominateur commun qui soulève l'engagement de ses membres, plutôt que les difficultés de la guerre eux-mêmes.
Pour l'instant, la stratégie met l'accent sur le détournement des ressources au califat; permis jusqu'à présent de la vente de pétrole brut à un afflux considérable d'argent dans les caisses de l'Etat islamique, un aspect qui ne semble pas assez étudié consiste précisément dans l'identification et la poursuite des acheteurs et peut-être parce qu'il se réserverait la déception à l'administration américaine, mais les actions de l'avion militaire ont considérablement réduit la production de pétrole brut, ce qui réduit l'afflux de financer l'Etat islamique. Mais cela ne représente qu'une opération marginale, l'aspect que peut décider le conflit n'est que la présence de troupes au sol et, pour l'instant, aucun membre de la coalition voulait engager ses auditeurs, si Obama ne peut compter que sur les combattants kurdes, l'faible armée irakienne et les forces liées à l'opposition démocratique en Syrie. De ces trois contingents, que le kurde peut assurer une certaine fiabilité, surtout si soutenu par le ciel, comme l'a démontré par les combats en Irak. Mais les Kurdes réels sont trop peu nombreux et sans le soutien d'une armée régulière sur le terrain ne peut pas remporter la victoire: ce sera le thème central Obama devra forcer à obtenir une aide plus concrète, en prenant soin de ne pas bouleverser l'équilibre précaire aussi diplomates .
Pour l'instant, la stratégie met l'accent sur le détournement des ressources au califat; permis jusqu'à présent de la vente de pétrole brut à un afflux considérable d'argent dans les caisses de l'Etat islamique, un aspect qui ne semble pas assez étudié consiste précisément dans l'identification et la poursuite des acheteurs et peut-être parce qu'il se réserverait la déception à l'administration américaine, mais les actions de l'avion militaire ont considérablement réduit la production de pétrole brut, ce qui réduit l'afflux de financer l'Etat islamique. Mais cela ne représente qu'une opération marginale, l'aspect que peut décider le conflit n'est que la présence de troupes au sol et, pour l'instant, aucun membre de la coalition voulait engager ses auditeurs, si Obama ne peut compter que sur les combattants kurdes, l'faible armée irakienne et les forces liées à l'opposition démocratique en Syrie. De ces trois contingents, que le kurde peut assurer une certaine fiabilité, surtout si soutenu par le ciel, comme l'a démontré par les combats en Irak. Mais les Kurdes réels sont trop peu nombreux et sans le soutien d'une armée régulière sur le terrain ne peut pas remporter la victoire: ce sera le thème central Obama devra forcer à obtenir une aide plus concrète, en prenant soin de ne pas bouleverser l'équilibre précaire aussi diplomates .
Todas as dificuldades de Obama contra o Estado islâmico
A reunião dos chefes militares dos países envolvidos na luta contra o califado, realizada perto de Washington, revelou como a coalizão ainda é fraco em sua estrutura. Este não é um argumento militarmente, mas politicamente. Os respectivos países, que têm entrado no pacto, são influenciados por interesses especiais, muitas vezes em contraste com os aliados, isso leva a uma imobilidade substancial nas decisões que são favoráveis à ação do califado. O risco para os Estados Unidos, é para ser só mais uma vez enfrentando o perigo do terrorismo islâmico, para mais contra um adversário que é um inimigo capaz de operar em um cenários de grande escala. A estratégia norte-americana foi baseada no envolvimento dos Estados sunitas, em seguida, a mesma origem religiosa, em oposição ao Estado fundamentalista islâmico, especialmente porque os principais protagonistas de operações em terra, sem o qual, é agora estabelecido não serão capazes de derrotar as forças do califado. O político positivo sobre o envolvimento dos Estados sunitas do ponto de vista militar, o mais interessante, no final, no entanto, para chegar e isso resulta em um debate, com tons cada vez mais a opinião pública norte-americana. É claro que, mais uma vez a credibilidade na cena política internacional do presidente Obama, estimulado por opositores republicanos, que exigem um maior compromisso por parte do Exército dos Estados Unidos. No entanto, Obama estabeleceu como uma referência à recusa de participar em operações em terra por pessoal EUA; Escusado será dizer que a grande maioria do público americano concorda com esta abordagem e recusar qualquer envolvimento de soldados americanos em guerras, sem entender a ameaça do Estado islâmico e considerando a questão, na melhor das hipóteses, apenas para o aspecto humanitário, sem compreender as implicações geopolíticas do fenômeno que se formou. Para a guerra americano médio no Oriente Médio é considerado como uma questão que se destacam, uma espécie de acerto de contas entre tendências religiosas conflitantes. A Casa Branca está no meio entre aqueles que querem participar e aqueles que se recusam envolvimento, mas certamente não pode ficar de fora do assunto e que a única entrada de ar já está estabelecida como insuficiente. Nem mesmo a ameaça em sua fronteira levou ao envolvimento dos turcos, contratado para tirar proveito da situação; o comportamento de Ankara é uma fonte de conflito interno no fundo da Aliança Atlântica, que parece agravar-se com a persistência de um comportamento turco. Essas dificuldades não permitiram Obama para ser otimista, contra uma solução de curto prazo da guerra, o presidente propôs, na verdade, uma solução de longo prazo, que é obrigado a ter um impacto negativo, bem como para equilíbrios regionais, mesmo em aqueles no mundo; paradoxalmente, a principal dificuldade para os Estados Unidos são os da aliança organizar e encontrar dentro de si um mínimo denominador comum que levanta o compromisso de seus membros, em vez de as dificuldades de se guerra.
Por enquanto, a estratégia concentra-se em desviar recursos para o califado; até agora permitiu a venda de petróleo bruto de um afluxo considerável de dinheiro para os cofres do Estado Islâmico, um aspecto que não parece bastante investigado consiste precisamente na identificação e repressão de compradores e, talvez, porque se reservaria decepção para o governo norte-americano, mas as ações do avião militar reduziram drasticamente a produção de petróleo bruto, reduzindo, assim, a entrada para financiar o Estado islâmico. Mas isso representa apenas uma operação marginal, o aspecto que pode decidir o conflito é apenas a presença de tropas terrestres e, por enquanto, nenhum membro da coalizão queria envolver seus auditores, assim que Obama pode contar apenas com combatentes curdos, o fraco exército iraquiano e as forças relacionadas com a oposição democrática na Síria. Destes três contingentes, apenas curda pode garantir uma certa confiabilidade, especialmente se apoiada pelo céu, como demonstrado pelos combates no Iraque. Mas os curdos reais são muito poucos e sem o apoio de um exército regular no chão não pode alcançar a vitória: este será o tema central do que Obama terá de erguer para obter uma ajuda mais concreta, tomando cuidado para não perturbar o equilíbrio precário também diplomatas .
Por enquanto, a estratégia concentra-se em desviar recursos para o califado; até agora permitiu a venda de petróleo bruto de um afluxo considerável de dinheiro para os cofres do Estado Islâmico, um aspecto que não parece bastante investigado consiste precisamente na identificação e repressão de compradores e, talvez, porque se reservaria decepção para o governo norte-americano, mas as ações do avião militar reduziram drasticamente a produção de petróleo bruto, reduzindo, assim, a entrada para financiar o Estado islâmico. Mas isso representa apenas uma operação marginal, o aspecto que pode decidir o conflito é apenas a presença de tropas terrestres e, por enquanto, nenhum membro da coalizão queria envolver seus auditores, assim que Obama pode contar apenas com combatentes curdos, o fraco exército iraquiano e as forças relacionadas com a oposição democrática na Síria. Destes três contingentes, apenas curda pode garantir uma certa confiabilidade, especialmente se apoiada pelo céu, como demonstrado pelos combates no Iraque. Mas os curdos reais são muito poucos e sem o apoio de um exército regular no chão não pode alcançar a vitória: este será o tema central do que Obama terá de erguer para obter uma ajuda mais concreta, tomando cuidado para não perturbar o equilíbrio precário também diplomatas .
Все трудности Обамы против исламского государства
Встреча военных руководителей стран, участвующих в борьбе с халифата, состоявшейся недалеко от Вашингтона, показал, как коалиция все еще слаб в своей структуре. Это не аргумент в военном, но в политическом плане. Соответствующие страны, которые вступили в завет, находятся под влиянием особых интересов, слишком часто в отличие от союзников, это приводит к существенному неподвижности в решениях, которые благоприятствуют действием халифата. Риск для Соединенных Штатов, должен быть один раз грозит опасность исламского терроризма, для более против соперника, который является врагом способны работать на больших сценариев масштабных. Американская стратегия была основана на участии суннитских государств, то же религиозное происхождение, в оппозиции к фундаменталистской исламского государства, главным образом в качестве главных действующих лиц для наземных операций, без которых, в настоящее время установлено не сможет победить силы халифата. Политическая положительное о причастности суннитских государств с военной точки зрения самый интересный, последнее время, однако, для того чтобы приехать, и это приводит в дебатах, с тонами постоянно растет в американском общественном мнении. Понятно, что, еще раз доверие на международной политической арене президента Обамы, вызванного республиканских оппонентов, которые требуют большей приверженности армии Соединенных Штатов. Тем не менее, Обама поставил в качестве ориентира Отказ от участия в наземных операциях персоналом США; Само собой разумеется, что подавляющее большинство американской общественности согласен с таким подходом и отказаться от любого участия американских солдат в войнах, не понимая угрозу исламского государства и рассматривает вопрос, в лучшем случае, только для гуманитарного аспекта, без понять геополитические последствия этого явления, сложившейся. Для средней американской войны на Ближнем Востоке рассматривается как вопрос, который выделиться, своего рода сведение счетов между конфликтующими религиозных течений. Белый дом находится в середине между теми, кто хочет принять участие и те, кто отказывается участие, но это, конечно, не может оставаться в стороне от этого вопроса и только воздухозаборник настоящее время установлено, как недостаточное. Не даже угроза на границе привело к вовлечению турок, занимается воспользоваться ситуацией; поведение Анкары является источником глубокого внутреннего конфликта в альянс, который, кажется, ухудшают с сохранением поведения турецкой. Эти трудности не позволили Обама с оптимизмом, против краткосрочного решения войны, президент предложил, по сути, долгосрочное решение, которое, безусловно, окажет негативное влияние, а также для региональных балансов, даже на те, в мире; как это ни парадоксально, главная трудность для Соединенных Штатов те альянса организовать и найти в нем наименьший общий знаменатель, который поднимает приверженность ее членов, а не трудности самих войны.
В настоящее время, стратегия направлена на отвлечение ресурсов на халифата; до сих пор разрешено продажи сырой нефти значительное приток денег в казну исламского государства, аспект, который, кажется, не достаточно исследованы состоит именно в выявлении и преследовании покупателей и, возможно, потому, что это было бы зарезервировать разочарование американской администрации, но действия военных самолетов резко сократили добычу нефти, тем самым уменьшая приток финансировать исламское государство. Но это представляет лишь незначительную операцию, аспект, который может решать конфликт только наличие сухопутных войск и, на данный момент, ни один из членов коалиции не хотел заниматься своих аудиторов, так Обама может рассчитывать только на курдских боевиков, слабая иракская армия и силы, связанные с демократической оппозицией в Сирии. Из этих трех контингентов, только курдский может обеспечить определенную надежность, особенно если подкреплены неба, как показано в результате боевых действий в Ираке. Но фактические курды слишком мало и без поддержки регулярной армии на земле не может добиться победы: это будет центральной темой которой Обаме придется вырвать, чтобы получить более конкретную помощь, заботясь, чтобы не нарушить хрупкий баланс тоже дипломаты .
В настоящее время, стратегия направлена на отвлечение ресурсов на халифата; до сих пор разрешено продажи сырой нефти значительное приток денег в казну исламского государства, аспект, который, кажется, не достаточно исследованы состоит именно в выявлении и преследовании покупателей и, возможно, потому, что это было бы зарезервировать разочарование американской администрации, но действия военных самолетов резко сократили добычу нефти, тем самым уменьшая приток финансировать исламское государство. Но это представляет лишь незначительную операцию, аспект, который может решать конфликт только наличие сухопутных войск и, на данный момент, ни один из членов коалиции не хотел заниматься своих аудиторов, так Обама может рассчитывать только на курдских боевиков, слабая иракская армия и силы, связанные с демократической оппозицией в Сирии. Из этих трех контингентов, только курдский может обеспечить определенную надежность, особенно если подкреплены неба, как показано в результате боевых действий в Ираке. Но фактические курды слишком мало и без поддержки регулярной армии на земле не может добиться победы: это будет центральной темой которой Обаме придется вырвать, чтобы получить более конкретную помощь, заботясь, чтобы не нарушить хрупкий баланс тоже дипломаты .
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