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martedì 8 settembre 2015
الصين وكوريا الجنوبية أقرب وأقرب
في العلاقة بين الصين والكوريتين، كنت تقوم بتطوير التقارب التدريجي بين بكين وسيول، والتي لا يمكن إلا أن تقلق بيونغ يانغ. إذا
كانت الاحتفالات لها معنى رمزي في الشرق، وآخر عرض عسكري كبير في الصين،
وأشار إلى أن المسافة بين الصين وكوريا الشمالية في تزايد مستمر، في حين
يبدو لتناسب بشكل أفضل وتحسين العلاقات بين بكين وكوريا الجنوبية وقد
لاحظ محللون ومراقبون للسياسة الصينية أن ترتيبات الجلوس من الممثلين
الأجانب خلال العرض كانت بليغة جدا: تغيب دكتاتور كوريا الشمالية، وبالفعل
هذا الغياب ينبغي أن يعني الكثير، ومبعوث إلى بيونغ يانغ احتلت مكان منعزل
جدا، في حين أن تمت استضافة رئيس كوريا الجنوبية من قبل الرئيس الصيني، مما لا شك فيه مكان للاحترام، ووضعت فقط بوتين أقرب إلى أعلى سلطة في الصين. أبعد
من هذه الرموز رمزية، والتي يجب أن لا، ومع ذلك، هربا من تحليل للحفل،
والتي تغطي معنى محدد، واتجاه العلاقات الصينية مع الكوريتين وتغييرا عميقا
وهذا ما يتضح من الأحداث السياسية الملموسة. بكين
لا يمكن أن يقف لفترة طويلة موقف كوريا الشمالية، والتي استمرت لتماوج
سلوك أكثر وأكثر عزلة برفضها التعاون في شراكة اقتصادية واستراتيجية مع
الصين، وهي الحليف الوحيد تحت تصرفها. بيونغ
يانغ يبدو بشكل متزايد عاملا لزعزعة الاستقرار في المنطقة وحيازة تفاقم
الذرية هذا الشعور، أيضا البحوث الجارية إلى تصغير الأجهزة النووية، الذي
أحرز الاختبار، الذي اثار قلق العالم بأسره، مما يثير القلق الصين، التي لا يحب انتباه القوى الغربية لبعضها البعض. الصين
تنتهج سياسة تسعى إلى ممارسة نفوذها في البحر الأصفر وبحر الصين الشرقي
والوجود المستمر للولايات المتحدة وحدات بحرية لا يضمن السلام المطلوبة
لحكومة بكين. حتى الاشتباكات المتكررة بين الكوريتين تساعد زيادة التوتر وتتسبب في تغيير التوازن الإقليمي. في
هذه الشواغل الرئيسية التاريخية بشأن الاقتصاد الصيني وينظر كوريا
الشمالية باعتبارها عقبة أقل المحتملة والحقيقية جدا للشركات الصينية الذين
يستخدمون الشوارع وسائل النقل البحري. يبدو
ماضي وقت تسعى فيه الصين تأمل في اقناع كوريا الشمالية تحويله إلى اقتصاد
السوق، يمكن أن تصبح مستودعا للعمالة الرخيصة، وهذا فقط عبر الحدود، وظيفية
للصناعات الصينية. عدم
موثوقية كيم جونغ أون سمحت بكين الإصرار على هذا الطريق وبذلك تكون قد
تسببت في خسارة للاقتصاد كوريا الشمالية الفرصة للتعافي من أزمته التي طال
أمدها. من
وجهة نظر السياسة الداخلية للبلاد من كوريا الشمالية، بيونغ يانغ يبدو
بعيد المنال على نحو متزايد، ويجري تحت رحمة له دكتاتور متعطش للدماء، وعقد
قوته من نظام الرعب وحيث مواطني بلاده تعاني الفقر المدقع. هذه الظروف قد يفضلون بالتأكيد احتمال أن كوريا الشمالية يمكن أن تصبح سوقا جديدة للسلع الصينية. على
العكس من ذلك، حتى في سياق التنافس على مجموعة واسعة من المنتجات، يمكن أن
كوريا الجنوبية أصبحت بفضل مميزة إلى الجانب الاقتصادي، والتي يمكن أن
تعزز اتفاقيات التعاون مريحة لكلا البلدين، كما دبلوماسييها يبنون. أصبحت
العلاقات بين البلدين مسؤول منذ عام 1992 وأخذت أول زيارة يقوم بها الرئيس
الكوري في الصين إلا في عام 2013، ولكن منذ ذلك الحين اجتمع قادة البلدان
المعنية ست مرات، في حين أن شيئا من هذا القبيل لا انقض مع كوريا الشمالية. أصبحت
بكين أكبر شريك تجاري للسيول، وهو عامل عززت العلاقات بين الدولتين، أعرب
رئيس كوريا الجنوبية مخلب عن أمله في أن الصين يمكن أن يسهل إعادة توحيد
الكوريتين. بالتأكيد، إذا كان لهذا أن يحدث أنه سيكون بالتأكيد مع النظام السياسي في الشمال، لا طائل منه لبكين. هذا
الأمل، ومع ذلك، المحرز في شكل رسمي، سوف يثير فقط إزالة المزيد من بيونغ
يانغ تحديد معزولة على نحو متزايد، والتي قد يكون لها أيضا عواقب ذلك يجب
أن يتم تقييمها بعناية ليس فقط من جانب الصين وكوريا الجنوبية، ولكن العالم
كله.
lunedì 7 settembre 2015
Francia e Regno Unito pronte ad entrare in azione contro lo Stato islamico
Una delle conseguenze che il movimento migratorio dei profughi siriani potrebbe provocare, consiste nella partecipazione di Francia e Regno Unito, al fianco delle forze aeree statunitensi, nella lotta contro lo Stato islamico, nel territorio siriano. I governi dei due paesi europei sembrano concordi della necessità di affrontare la questione della presenza del califfato, individuandola come causa principale della fuga della popolazione siriana. In realtà gli integralisti islamici sono soltanto una parte del problema, l’altra parte è il dittatore di Damasco, che seppure confinato in una porzione di territorio molto ridotta, continua ad esercitare forme di violenza altrettanto gravi di quelle praticate dallo Stato islamico; inoltre una sua permanenza sulla scena politica siriana non costituirebbe certo un elemento di pacificazione della guerra civile in corso. Tuttavia, sia Cameron, che Hollande, sembrano condividere la tattica di Washington, che sta optando per risolvere un problema alla volta, ed il maggiore, in questo momento è ritenuto proprio lo Stato islamico, da sconfiggere a tutti i costi. In questo progetto per la figura di Assad viene ritenuta strumentale alla lotta contro il califfato, come ulteriore nemico degli integralisti, il cui ruolo non deve essere assolutamente scartato nell’economia del conflitto. Queste riflessioni rappresentano però considerazioni tardive, sia di tipo politico, che militare. La guerra civile in corso da quattro anni ha come principale, se non unico, responsabile proprio il presidente siriano, che non ha permesso una trasformazione in senso democratico del paese ed ha soffocato in modo violento le manifestazioni di protesta fino dall’inizio della questione, poi degenerata in conflitto civile. Se dal punto di vista militare la presenza di Assad, come elemento contrario allo Stato islamico, può avere qualche fondamento, almeno nell’immediato, è anche vero che la logica conseguenza è quella di consegnare al presidente siriano una sorta di autorevolezza, anche sul piano internazionale, seppure ufficiosa. Questo aspetto, la cui responsabilità originaria ricade nella condotta caratterizzata da troppa indecisione di Obama su cosa fare all’inizio della crisi, non deve essere mai dimenticato per una soluzione definitiva di tipo politico del problema siriano. Non è un caso che la Russia si stia muovendo sia a livello diplomatico, dichiarando, dopo tanto tempo di immobilismo, che il problema principale della Siria è lo Stato islamico, sia a livello militare, incrementando la sua presenza di effettivi nella sua unica base navale nel Mediterraneo, quella di Tortosa. L’obiettivo, dichiarato da sempre, del Cremlino è quello di mantenere Assad al potere: al momento questa eventualità è praticabile soltanto nella piccola porzione di territorio che le forze regolari siriane riescono a controllare, ma se il califfato subisse sconfitte decisive, in grado di costringerlo ad arretrare, i soldati di Assad sarebbero favoriti indirettamente nella riconquista. Questa possibilità non scongiurerebbe affatto le ondate migratorie, che possono essere fermate soltanto con un accordo politico successivo all’eliminazione dello Stato islamico, così come di Assad dalla scena siriana. Paradossalmente però, nel momento attuale, questa seconda ipotesi pare essere meno possibile della prima, nonostante tutte le difficoltà, che una lotta al califfato possa comportare. Anche il fatto che Parigi e Londra intendano rivolgere i loro futuri sforzi contro gli integralisti, testimonia che il problema della permanenza di Assad non può essere ancora affrontato in modo aperto e sereno, nonostante che alcuni analisti ritengano l’intraprendenza francese proprio una volontà di contro bilanciare le iniziative russe. Nel frattempo gli americani restano in un silenzio carico di incognite, soprattutto per le formazioni laiche della Siria, sulle quali si continua a valutare l’opportunità di rifornimenti di armi più massicci, questo aspetto, che forse doveva essere trattato ben prima in maniera più decisa, attualmente non ha la rilevanza che merita, probabilmente per non urtare gli iraniani, che, al pari della Russia, continuano ad appoggiare Assad. La situazione rimane così intricata e di difficile soluzione e l’ingresso di Francia e Regno Unito, senza ancora l’appoggio di consistenti truppe di terra, potrà complicare sensibilmente la vita del califfato, ma non certo costringerlo ad una sconfitta.
France and the UK ready to go into action against the Islamic Republic
One
of the consequences of the migratory movement of Syrian refugees could
cause is the participation of France and the UK, alongside the US Air
Force, in the fight against the Islamic state in Syria. The
governments of the two European countries seem to agree the need to
address the issue of the presence of the caliphate, locating it as the
main cause of the escape of the Syrian population. In
fact the Islamic fundamentalists are only part of the problem, the
other part is the dictator of Damascus, that even if confined to a very
small portion of the territory, continues to exercise forms of violence
as severe than those applied by the Islamic State; also his stay on the political scene in Syria would not be a certain element of pacification of the ongoing civil war. However,
both Cameron, that Hollande, seem to share the tactics of Washington,
who is opting to solve a problem at a time, and more, at the moment is
considered just the Islamic state, to be defeated at all costs. In
this project the figure of Assad is seen as instrumental to the fight
against the caliphate, as another enemy of fundamentalists, whose role
should not be completely discarded in the economy of the conflict. These reflections are considerations, however belated, it is political, and military. The
civil war has been going on for four years as principal, if not sole,
responsibility just the Syrian president, who did not allow a democratic
transformation of the country and has violently suppressed the protests
until the beginning of the question, then degenerated into civil conflict. If
the military point of view the presence of Assad, as an element
contrary to the Islamic state, may have some basis, at least in the
immediate, it is also true that the logical consequence is to hand over
to the Syrian President a kind of authority, including at international, albeit unofficially. This
aspect, the responsibility for which lies with the original conduct
characterized by too much indecision Obama on what to do at the
beginning of the crisis, should never be forgotten for a permanent
solution of the political problem in Syria. It
is no coincidence that Russia is moving both in diplomacy, declaring,
after a long time of immobility, that the main problem of Syria is an
Islamic state, both in the military, increasing its presence in the
workforce's sole naval base in the Mediterranean, that of Tortosa. The
goal, says always, the Kremlin is to keep Assad in power when this
possibility is feasible only in a small portion of land that the Syrian
regular forces can not control, but if the caliphate suffer decisive
defeats, can force him to retreat, the soldiers of Assad would be favorites indirectly in the reconquest. This
would avoid the possibility not at all the waves of migration, which
can be stopped only with a political agreement following the elimination
of the Islamic state, as well as the scene of Assad Syria. Paradoxically,
however, at the present time, the second hypothesis seems to be less
possible than the first, despite all the difficulties, a fight that
could lead to the caliphate. The
fact that Paris and London intend to turn their future efforts against
the fundamentalists, testifies that the problem of permanence Assad can
not be tackled in an open and peaceful, although some analysts consider
the French initiative against their will to balance the Russian initiatives. Meanwhile
the Americans are in a silence full of unknowns, especially for
training secular Syria, on which we continue to consider whether to arms
supplies more massive, this aspect, which perhaps should be treated
long before more firmly ,
currently it has the importance it deserves, probably not to knock the
Iranians, which, like Russia, continue to support Assad. The
situation is so intricate and difficult to solve, and the entry of
France and the UK, even without the support of substantial ground
troops, will greatly complicate the life of the caliphate, but not force
him to defeat.
Francia y el Reino Unido listo para entrar en acción contra la República Islámica
Una
de las consecuencias del movimiento migratorio de refugiados sirios
podrían causar que es la participación de Francia y el Reino Unido,
junto con la Fuerza Aérea de Estados Unidos, en la lucha contra el
estado islámico en Siria. Los
gobiernos de los dos países europeos parecen estar de acuerdo en la
necesidad de abordar la cuestión de la presencia del califato,
ubicándola como la principal causa de la fuga de la población siria. De
hecho, los fundamentalistas islámicos son sólo una parte del problema,
la otra parte es el dictador de Damasco, que incluso si se limita a una
pequeña porción del territorio, sigue ejerciendo las formas de violencia
tan grave que las aplicadas por el Estado Islámico; También su estancia en la escena política en Siria no sería un cierto elemento de pacificación de la guerra civil en curso. Sin
embargo, tanto Cameron, que Hollande, parecen compartir la táctica de
Washington, que está optando para resolver un problema a la vez, y más,
en el momento en que se considera sólo el Estado islámico, al ser
derrotado a toda costa. En
este proyecto la figura de Assad es visto como fundamental para la
lucha contra el califato, como otro enemigo de los fundamentalistas,
cuyo papel no debe ser completamente descartada en la economía del
conflicto. Estas reflexiones son consideraciones, sin embargo tardía, es político y militar. La
guerra civil ha estado sucediendo desde hace cuatro años como
principal, si no único, la responsabilidad sólo el presidente sirio, que
no permite una transformación democrática del país y ha reprimido
violentamente las protestas hasta el comienzo de la pregunta, luego degeneró en un conflicto civil. Si
el punto de vista militar, la presencia de Assad, como un elemento
contrario al estado islámico, puede tener cierta base, al menos en lo
inmediato, también es cierto que la consecuencia lógica es entregar al
presidente de Siria, una especie de autoridad, incluyendo a internacional, aunque no oficialmente. Este
aspecto, cuya responsabilidad recae en la dirección original, que se
caracteriza por el exceso de la indecisión de Obama sobre qué hacer en
el comienzo de la crisis, no hay que olvidar para una solución
permanente del problema político en Siria. No
es casualidad que Rusia se está moviendo tanto en la diplomacia,
declarando, después de mucho tiempo de inmovilidad, que el principal
problema de Siria es un Estado islámico, tanto en el ejército, lo que
aumenta su presencia a su única base naval de la fuerza de trabajo en el Mediterráneo, la de Tortosa. El
objetivo, dice siempre, el Kremlin es mantener Assad en el poder cuando
esta posibilidad es factible sólo en una pequeña porción de tierra que
las fuerzas regulares sirias no pueden controlar, pero si el califato
sufren derrotas decisivas, puede obligarlo a retirarse, los soldados de Assad serían favoritos indirectamente en la reconquista. Esto
evitaría la posibilidad de no a todas las ondas de la migración, que se
puede detener sólo con un acuerdo político después de la eliminación
del estado islámico, así como la escena de Assad en Siria. Paradójicamente,
sin embargo, en la actualidad, la segunda hipótesis parece menos
posible que la primera, a pesar de todas las dificultades, una pelea que
podría llevar al califato. El
hecho de que París y Londres tienen la intención de convertir sus
futuros esfuerzos contra los fundamentalistas, testifica que el problema
de la permanencia de Assad no puede abordarse de manera abierta y
pacífica, aunque algunos analistas consideran que la iniciativa francesa
en contra de su voluntad de equilibrar las iniciativas rusas. Mientras
tanto, los estadounidenses están en un silencio lleno de incógnitas,
especialmente para la formación Siria secular, en la que seguimos
considerar la posibilidad de suministros más masivas de armas, este
aspecto, lo que tal vez debe ser entendido mucho antes con más firmeza ,
en la actualidad tiene la importancia que se merece, probablemente no
para golpear a los iraníes, que, al igual que Rusia, continúan apoyando a
Assad. La
situación es tan compleja y difícil de resolver, y la entrada de
Francia y el Reino Unido, incluso sin el apoyo de las tropas de tierra
sustanciales, complicará enormemente la vida del califato, pero no
obligarlo a derrotar.
Frankreich und Großbritannien bereit, in Aktion gegen die Islamische Republik zu gehen
Eine
der Folgen der Wanderungsbewegung der syrische Flüchtlinge könnte dazu
führen, ist die Teilnahme von Frankreich und Großbritannien, neben der
US Air Force, im Kampf gegen den islamischen Staat in Syrien. Die
Regierungen der beiden europäischen Ländern scheinen die Notwendigkeit,
die Frage der Anwesenheit des Kalifats einigen können, Ortung es als
die Hauptursache für die Flucht der syrischen Bevölkerung. In
der Tat die islamischen Fundamentalisten sind nur ein Teil des
Problems, ist der andere Teil der Diktator von Damaskus, dass, selbst
wenn auf einen sehr kleinen Teil des Territoriums beschränkt, weiterhin
Formen von Gewalt als schwere als die von der Islamischen Staates
angewendet auszuüben; auch
seinen Aufenthalt auf der politischen Bühne in Syrien würde nicht ein
bestimmtes Element der Befriedung der anhaltenden Bürgerkrieg. Doch
sowohl Cameron, dass Hollande, scheint die Taktik der Washington, der
sich die Entscheidung, ein Problem auf einmal lösen zu teilen, und mehr,
im Moment wird als nur den islamischen Staat, um jeden Preis besiegen. In
diesem Projekt wird die Figur des Assad als instrumental für den Kampf
gegen das Kalifat zu sehen, wie ein anderer Feind der Fundamentalisten,
deren Rolle nicht vollständig in der Wirtschaft des Konflikts verworfen
werden. Diese Überlegungen sind Überlegungen jedoch verspätet, ist es politischen und militärischen. Der
Bürgerkrieg hat schon vier Jahre lang als Haupt, wenn nicht alleinige
Verantwortung nur der syrischen Präsidenten, der nicht erlaubte eine
demokratische Transformation des Landes und wurde gewaltsam unterdrückt
die Proteste bis zum Beginn der Frage, dann artete in ziviler Konflikt. Wenn
der militärischen Standpunkt aus die Anwesenheit von Assad, als ein
Element im Gegensatz zu den islamischen Staat, eine gewisse Basis haben
kann, zumindest in der unmittelbaren, ist es auch wahr, dass die
logische Konsequenz ist zu übergeben, um den syrischen Präsidenten eine
Art Behörde einschließlich international, wenn auch inoffiziell. Dieser
Aspekt, der Verantwortung für die liegt bei der ursprünglichen
Verhalten gekennzeichnet durch zu viel Unentschlossenheit Obama auf, was
zu Beginn der Krise zu tun, sollte nie nach einer dauerhaften Lösung
des politischen Problems in Syrien vergessen werden. Es
ist kein Zufall, dass Russland in Bewegung ist sowohl in der Diplomatie
und erklärte, nach einer langen Zeit der Immobilität, dass das
Hauptproblem von Syrien ist ein islamischer Staat, sowohl in der
militärischen und erhöht seine Präsenz in alleiniger Marinebasis der
Belegschaft im Mittelmeer, die von Tortosa. Das
Ziel, sagt immer, der Kreml, um Assad an der Macht zu halten, wenn
diese Möglichkeit durchführbar ist nur in einem kleinen Teil des Landes,
die die syrischen regulären Truppen nicht kontrollieren können, aber
wenn das Kalifat leiden entscheidende Niederlagen können ihn zu zwingen, die Soldaten des Assad wäre Favoriten mittelbar an der Rückeroberung zurückziehen. Dies
würde die Möglichkeit nicht bei allen Migrationswellen, die nur mit
einer politischen Vereinbarung im Anschluss an die Abschaffung des
islamischen Staates, ebenso wie die Szene der Assad Syrien gestoppt
werden kann zu vermeiden. Paradoxerweise
jedoch in der heutigen Zeit, scheint die zweite Hypothese weniger
möglich zu sein als die erste, trotz aller Schwierigkeiten, einen Kampf,
der auf das Kalifat führen könnte. Die
Tatsache, dass Paris und London wollen ihre zukünftigen Bemühungen
gegen die Fundamentalisten drehen, bezeugt, dass das Problem der
Dauerhaftigkeit Assad kann nicht in einem offenen und friedlichen in
Angriff genommen werden, auch wenn einige Analysten betrachten die
Französisch-Initiative gegen ihren Willen zu Gleichgewicht der russischen Initiativen. Unterdessen
sind die Amerikaner in einem Schweigen voller Unbekannten, vor allem
für die Ausbildung säkularen Syrien, auf der wir auch weiterhin zu
prüfen, ob Waffenlieferungen massiver, dieser Aspekt, der sollte
vielleicht lange behandelt werden, bevor fester ,
noch hat es die Bedeutung, die sie verdient, wahrscheinlich nicht, um
die Iraner, die, wie Russland, weiterhin Assad unterstützen klopfen. Die
Situation ist so kompliziert und schwierig zu lösen, und der Eintrag
von Frankreich und Großbritannien, auch ohne die Unterstützung der
wesentlichen Bodentruppen, die Lebensdauer des Kalifats erheblich
erschweren, aber ihn nicht zwingen, zu besiegen.
France et le Royaume-Uni prêt à passer à l'action contre la République islamique
Une
des conséquences du mouvement migratoire des réfugiés syriens
pourraient entraîner est la participation de la France et le
Royaume-Uni, aux côtés de l'US Air Force, dans la lutte contre l'Etat
islamique en Syrie. Les
gouvernements des deux pays européens semblent être d'accord sur la
nécessité d'aborder la question de la présence du califat, la
localisation comme la principale cause de la fuite de la population
syrienne. En
fait, les fondamentalistes islamiques ne sont qu'une partie du
problème, l'autre partie est le dictateur de Damas, que même si confiné à
une très petite partie du territoire, continue d'exercer les formes de
violence aussi graves que celles appliquées par l'État islamique; également
son séjour sur la scène politique en Syrie ne serait pas un certain
élément de pacification de la guerre civile en cours. Toutefois,
les deux Cameron, que Hollande, semblent partager les tactiques de
Washington, qui optent pour résoudre un problème à la fois, et plus
encore, à l'heure actuelle est considérée comme juste l'Etat islamique,
d'être défait à tout prix. Dans
ce projet, le chiffre d'Assad est considérée comme déterminante à la
lutte contre le califat, comme un autre ennemi des fondamentalistes,
dont le rôle ne doit pas être écartée complètement dans l'économie du
conflit. Ces réflexions sont des considérations, mais tardive, il est politique, et militaire. La
guerre civile a été en cours depuis quatre ans que le principal, sinon
le seul, la responsabilité juste le président syrien, qui n'a pas permis
une transformation démocratique du pays et a violemment réprimé les
protestations jusqu'à ce que le début de la question, ensuite dégénéré en guerre civile. Si
le point de vue militaire, la présence d'Assad, comme un élément
contraire à l'Etat islamique, peut avoir une certaine base, au moins
dans l'immédiat, il est également vrai que la conséquence logique est de
remettre au président syrien une sorte d'autorité, y compris au internationale, quoique officieusement. Cet
aspect, dont la responsabilité incombe à la conduite d'origine
caractérisé par une trop grande indécision Obama sur ce qu'il faut faire
au début de la crise, ne doit jamais être oublié pour une solution
permanente du problème politique en Syrie. Il
est pas un hasard que la Russie se déplace à la fois dans la
diplomatie, en déclarant, après une longue période d'immobilité, que le
principal problème de la Syrie est un Etat islamique, à la fois dans
l'armée, en augmentant sa présence à la seule base navale de la
main-d'œuvre dans la Méditerranée, celle de Tortosa. Le
but, dit toujours, le Kremlin est de maintenir Assad au pouvoir lorsque
cette possibilité est envisageable que dans une petite partie des
terres que les forces régulières syriennes ne peuvent pas contrôler,
mais si le califat souffrent défaites décisives, pouvez- le forcer à se retirer, les soldats de Assad seraient favoris indirectement à la reconquête. Cela
permettrait d'éviter la possibilité pas du tout les vagues de
migration, qui peut être arrêtée que par un accord politique suite à la
suppression de l'Etat islamique, ainsi que la scène de la Syrie Assad. Paradoxalement,
cependant, à l'heure actuelle, la seconde hypothèse semble être moins
possible que la première, malgré toutes les difficultés, un combat qui
pourrait conduire au califat. Le
fait que Paris et Londres ont l'intention de transformer leurs efforts
futurs contre les fondamentalistes, témoigne que le problème de la
permanence Assad ne peut être traitée d'une manière ouverte et
pacifique, bien que certains analystes considèrent l'initiative
française contre leur gré équilibrer les initiatives russes. Pendant
ce temps, les Américains sont dans un silence plein d'inconnues, en
particulier pour la formation laïque Syrie, sur laquelle nous continuons
à envisager la possibilité de livraisons d'armes plus massives, cet
aspect, qui devrait peut-être traitée longtemps avant plus fermement ,
actuellement, il a l'importance qu'elle mérite, probablement pour ne
pas heurter les Iraniens, qui, comme la Russie, continuer à soutenir
Assad. La
situation est si complexe et difficile à résoudre, et l'entrée de la
France et le Royaume-Uni, même sans le soutien de troupes au sol
substantielles, va compliquer considérablement la vie du califat, mais
pas le forcer à vaincre.
França e Reino Unido pronto para entrar em ação contra a República Islâmica
Uma
das conseqüências do movimento migratório de refugiados sírios poderiam
causar é a participação da França e do Reino Unido, juntamente com a
Força Aérea dos Estados Unidos, na luta contra o Estado islâmico na
Síria. Os
governos dos dois países europeus parecem concordar a necessidade de
abordar a questão da presença do califado, localizando-a como a
principal causa da fuga da população síria. Na
verdade, os fundamentalistas islâmicos são apenas uma parte do
problema, a outra parte é o ditador de Damasco, que, mesmo se limitado a
uma parcela muito pequena do território, continua a exercer as formas
de violência como grave do que as aplicadas pelo Estado Islâmico; também a sua permanência na cena política na Síria não seria um certo elemento de pacificação da guerra civil em curso. No
entanto, tanto Cameron, que Hollande, parecem compartilhar as táticas
de Washington, que está optando para resolver um problema de cada vez, e
muito mais, no momento em que é considerado apenas o Estado islâmico, a
ser derrotado em todos os custos. Neste
projeto a figura de Assad é vista como instrumental para a luta contra o
califado, como outro inimigo dos fundamentalistas, cujo papel não deve
ser completamente descartado na economia do conflito. Estas reflexões são considerações, no entanto tardias, é política, e militar. A
guerra civil já se arrasta por quatro anos como principal, se não o
único, a responsabilidade apenas o presidente sírio, que não permitem
uma transformação democrática do país e tem violentamente reprimido os
protestos até o início da pergunta, em seguida, degenerou em conflito civil. Se
o ponto de vista militar, a presença de Assad, como um elemento
contrário ao Estado islâmico, pode ter alguma base, pelo menos no
imediato, também é verdade que a conseqüência lógica é a de entregar ao
presidente sírio, uma espécie de autoridade, incluindo a internacional, embora não oficialmente. Este
aspecto, a responsabilidade para a qual encontra-se com o comportamento
original é caracterizado por muita indecisão Obama sobre o que fazer no
início da crise, nunca deve ser esquecido para uma solução permanente
do problema político na Síria. Não
é por acaso que a Rússia está se movendo tanto na diplomacia,
declarando, depois de um longo tempo de imobilidade, que o principal
problema da Síria é um Estado islâmico, tanto nas forças armadas,
aumentando sua presença na única base naval da força de trabalho no Mediterrâneo, que de Tortosa. O
objetivo, diz sempre, o Kremlin é manter Assad no poder quando esta
possibilidade é viável apenas em uma pequena porção de terra que as
forças regulares sírias não pode controlar, mas se o califado sofrer
derrotas decisivas, pode forçá-lo a recuar, os soldados de Assad seria favoritos indiretamente na reconquista. Isso
evitaria a possibilidade não em todas as ondas de migração, que podem
ser interrompidos apenas com um acordo político na sequência da
eliminação do Estado islâmico, bem como a cena de Assad na Síria. Paradoxalmente,
no entanto, no momento presente, a segunda hipótese parece ser menos
possível que o primeiro, apesar de todas as dificuldades, uma luta que
poderia levar ao califado. O
fato de que Paris e Londres a intenção de transformar seus esforços
futuros contra os fundamentalistas, atesta que o problema da permanência
Assad não pode ser combatida de uma forma aberta e pacífica, embora
alguns analistas consideram a iniciativa francesa contra a sua vontade
para equilibrar as iniciativas russas. Enquanto
isso, os americanos estão em um silêncio cheio de incógnitas,
especialmente para o treinamento secular Síria, em que continuamos a
considerar a possibilidade de suprimentos mais maciças de armas, este
aspecto, que talvez deva ser tratada muito antes de mais firmemente ,
atualmente ele tem a importância que merece, provavelmente para não
bater os iranianos, o que, como a Rússia, continuam a apoiar Assad. A
situação é tão complexa e difícil de resolver, ea entrada de França e
Reino Unido, mesmo sem o apoio de tropas terrestres substanciais, vai
complicar muito a vida do califado, mas não forçá-lo a derrotar.
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