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Politica Internazionale
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lunedì 19 dicembre 2016
عدم اليقين حول مستقبل العمال الاتحاد الأوروبي في المملكة المتحدة
واحدة
من المخاطر الجانب الانتاج في المملكة المتحدة من قبل الاتحاد الأوروبي هو
مصير ما يقرب من 2.9 مليون مواطني الاتحاد، الذين يعيشون ويعملون في
التربة الإنجليزية. السيناريوهات،
التي يمكن أن تصبح حقيقة واقعة، تتكون من مجموعة من الاحتمالات، بدءا من
معاملة مواطني الاتحاد الأوروبي كورقة مساومة في المفاوضات، التي ستوفر
قواعد للافراج عن لندن، وحتى إمكانية مثيرة للقلق من هم طرد من المملكة المتحدة. يجب
علينا أن لا ننسى أن واحدا من الأسباب الرئيسية التي رجح فوز في الاستفتاء
من أنصار التسرب من بروكسل، لم يكن سوى العداء تجاه الأجانب وعدم توافر
فرص العمل، مما أدى، للمواطنين في المملكة المتحدة. دون
انضمام لندن لنظام حرية الحركة، التي من شأنها أن تسمح للخروج، إلى حد ما،
التخفيف من أوروبا، فإن مواطني الاتحاد الأوروبي معادلا لغيرها من القيود
الخارجية وربما تخضع لعلى رخصة الإقامة وإمكانية ممارسة العمل على التربة الإنجليزية. يظهر
إمكانية أن إنجلترا يجب أن تبني الاتفاق الذي ينص على حرية المتبادلة
للحركة مع سكان الاتحاد، مهما كانت بعيدة، لتجنب تلوث نتيجة الاستفتاء. ويلاحظ
أن قضية مواطني الاتحاد الأوروبي بشدة في بريطانيا نفسها، حيث لجنة حقوق
الإنسان، التي تشكلت من قبل كل من أعضاء مجلس العموم ومجلس اللوردات، وقد
وضعت هذه القضية للحكومة في لندن، وذلك بهدف تجنب عدم الامتثال لحقوق العمال والمقيمين من دول الاتحاد الأوروبي. والمشكلة
هي أن يعطي اليقين القانوني، وتوفير قواعد واضحة وتأمين وضعهم في انكلترا
وتسوية الوضع الحالي غير مؤكد، والتي استمرت لمدة ستة أشهر، وهي فترة طويلة
جدا. هذا
هو نتيجة للنتائج غير متوقعة الاستفتاء، الذي لم يسمح أن تفكر مقدما
وتنفيذ تشريعات لجزء مهم جدا للناس، في كثير من الأحيان مع العمالة المؤهلة
والمدربة. وهكذا خلق عدم التبصر من السلطات البريطانية إمكانية لعامل ابتزاز، والتي يمكن أن تصبح سلاحا تهدف نحو المواطنين الأوروبيين. من
ناحية أخرى موقف صارم من السلطات البريطانية، ومن المرجح أن تتسبب في آثار
ضارة على العدالة البريطانية، لأنه تجسيد عدد كبير من التطبيقات، مثل لجعل
النظام القضائي إلى الشلل. ويبدو
أن اللجنة البرلمانية البريطانية أعطت مؤشرات على الحس السليم لتحديد
المعايير التي على الحكومة البريطانية سوف تمنح الإقامة على الأراضي
الإنجليزية، بدءا من سنوات من الإقامة والوضع العائلي والحقوق التي يمكن
الحصول عليها. ومع
ذلك، فإن موقف رئيس الوزراء الإنجليزية ويبدو أن هذا من الحذر، وتقع
تمليها معظمها على ضرورة عدم الدخول في صراع مع القوى السياسية التي تسببت
في الخروج من أوروبا. رئيس
الوزراء، في الواقع، ادعى أنه غير قادر على ضمان حقوق المواطنين المنتمين
إلى الاتحاد الأوروبي ما لم يكن هناك معاملة بالمثل العلاج صالحة لأكثر من
مليون مواطن بريطاني مقيم في الاتحاد. الشك
هو أن هذا الموقف يخفي وجود نية للضغط على بروكسل، عندما يتعلق الأمر
بتحديد معاهدة سوف تضطر إلى ضبط الانتاج ومستقبل العلاقات بين لندن
وبروكسل. إذا
كانت هذه الاستراتيجية الحقيقية للخطر الحقيقي هو خلق صراعات خطيرة بين
الجانبين، وذلك أيضا إلى إبطاء المفاوضات، على ما يبدو، إذن، أن تكون
حقيقية نية الإنجليزية: في الواقع حتى التوقيع على قواعد جديدة للمملكة
المتحدة تطبيق القواعد الحالية التي ما زالت تسمح الوقف فعالة في الاتحاد. التصور هو أن لندن يحاول رسم أكبر فائدة ممكنة من المفاوضات المستقبلية ولن يتردد في استخدام كل سلاح تحت تصرفهم. وعلى
الرغم من هذه القراءة للوضع، يبدو من الصعب أن بريطانيا تريد حقا أن حرمان
الموظفين المؤهلين، ودعا لأداء مهام بمهنية عالية، نظرا لعدم وجود المعروض
من العمالة المحلية. وهذا
ما تؤكده نداء جمعيات المشاريع والنقابات العمالية البريطانية من أجل
تنظيم من جانب واحد وقائية، أي قبل بدء المفاوضات، وضع اتحاد العمال: واضح
جدا وينص على أنه حيثما الحكومة الإنجليزية لا يمكن تجاهلها.
venerdì 16 dicembre 2016
L'ingerenza tedesca contro la Grecia, sintomo di fallimento dell'Europa
Il primo ministro greco, in ragione del miglioramento dei dati economici del paese, ha deciso di dare un bonus in denaro a favore delle pensioni più basse, quelle entro i 750 euro al mese, e di bloccare l’innalzamento programmato di due punti dell’imposta sul valore aggiunto. La misura ha però suscitato l’opposizione, particolarmente dura, del ministro delle finanze tedesco, che ha individuato una eccessiva pericolosità per il sistema la decisione, presa in totale autonomia, dal premier di Atene, di prelevare denaro pubblico per sostenere una spesa non prevista e non concordata con le istituzioni finanziarie. Berlino, cioè, ha di nuovo espressamente e pubblicamente, esercitato un veto su di una decisione di uno stato sovrano. Poco conta che la decisione di Tsipras sia stata presa senza consultare gli enti che hanno messo sotto tutela il paese greco, anche perchè quelle stesse istituzioni, ed anche la Germania, nonché l’Unione Europea, poco o niente hanno fatto per sostenere la Grecia nella difficile ed obbligata missione dell’accoglienza e della gestione dei profughi. Aldilà delle necessarie considerazioni sulla vicenda, appare innegabile, che le dichiarazioni di un membro del governo tedesco, quindi ufficiali e non personali, su di una materia che riguarda l’autonomia decisionale di un governo straniero siano una invasione di campo che non dovrebbe esistere e che, invece, si ripropone di nuovo in un contesto continentale molto compromesso per Bruxelles, che è investita dalle critiche anti europee e populiste. La dichiarazione del ministro delle finanze tedesco, oltre che essere un affronto al diritto internazionale è inopportuna sul piano politico, perchè può danneggiare ulteriormente il livello, già basso, di considerazione di cui gode l’Unione Europea. Nel vecchio continente il 2017 sarà un anno di elezioni particolarmente importanti e decisive per il futuro assetto dell’Unione: sicuramente si voterà proprio in Germania ed in Francia, con la possibilità che anche l’Italia si rechi al voto per decidere un nuovo esecutivo ed una nuova maggioranza. La minaccia concreta dell’affermazione di movimenti anti sistema è concreta in tutti questi paesi, anche perchè, spesso, le alternative non ci sono, grazie a politiche di sacrificio finanziario, imposte ai cittadini per colpe non loro, da partiti che si definivano in favore dei lavoratori, ed, invece, danno la percezione di difendere i grandi interessi bancari e riducono i diritti acquisiti, relativi al lavoro, tramite politiche eccessivamente liberiste. Dal punto di vista dei regolamenti dei rapporti tra stati e tra stati ed Unione Europea, quello che si sta riproponendo costituisce una urgenza da risolvere in tempi rapidi, anche se non è nell’agenda dei lavori del parlamento europeo; occorre, cioè, conciliare l’autonomia e la sovranità di uno stato nei confronti di eventuali invasioni, come accade in questo caso. Ciò è necessario sopratutto se l’Unione manterrà l’attuale assetto, sia se si dovesse arrivare ad una forma di unione politica; in questo secondo caso è comunque fondamentale il rispetto dei popoli locali ed è necessario trovare, attraverso una normativa certa, una forma di relazione tra potere centrale e periferico, che non umili le istanze territorialmente circoscritte. Purtroppo questo caso è solo l’ultimo di una serie già troppo lunga e segnala la pericolosa mancanza di considerazione della parità dei popoli, con la loro storia e le loro peculiarità, sottomesse al mero valore dell’aspetto finanziario, assunto come unico parametro di validità e considerazione. Si capisce che questa impostazione sia un fattore endogeno che contribuisce, oltre a quelli esogeni, a creare ulteriori gradi di diseguaglianza, l’aspetto che dovrebbe essere maggiormente combattuto dalle istituzioni comunitarie. Bruxelles, tacendo sulla questione, la approva tacitamente e questo atteggiamento contribuisce alla diminuzione della fiducia nei suoi confronti, aprendo la strada a facili critiche, che non potranno che sfociare in un avverso gradimento dentro le cabine elettorali. La percezione di una Europa che continua a contraddire i propri principi, risulta quindi sempre più forte e ciò è rafforzato dalla violazione delle più elementari norme che dovrebbero seguire il buon senso, oltre che quanto previsto dalle normative europee e dello stesso diritto internazionale: in sostanza Bruxelles si allontana sempre più dal sentire comune, perchè permette la sopraffazione del più forte ai danni del più debole, su diversi piani, e questa considerazione è l’anticamera della fine del sogno europeo.
The German interference against Greece, bankruptcy symptom Europe
The
first greek Minister, on account of the improving economic data of the
country, has decided to give a cash bonus in favor of the lowest
pensions, those within the EUR 750 per month, and to block the planned
increase of two points of ' value added tax. The
measure, however, has been criticized, particularly hard, the German
finance minister, who has identified an excessive danger to the system
the decision in total autonomy, the Prime Minister in Athens, to take
public money to support a non-planned expenditure and not agreed with financial institutions. Berlin, that is, again expressly and publicly exercised a veto on a decision of a sovereign state. It
matters little that the decision to Tsipras was taken without
consulting the bodies were put under protection the greek country,
partly because those same institutions, and also Germany and the
European Union, have done little or nothing to support Greece in difficult and forced BUSINESS mission and refugee management. Beyond
the necessary considerations on the matter, it seems undeniable that
the statements of a member of the German government, and official and
personal, on a matter which concerns the decision-making autonomy of a
foreign government are an invasion of the field that should not exist
and that,
however, recurs again in a very compromised continental framework for
Brussels, which is invested by the criticism and anti-European populist.
The
statement by the German Finance Minister, as well as being an affront
to international law is inopportune politically, because it can further
damage the already low level of regard in which the European Union. In
the old continent in 2017 it will be a year of elections particularly
important and decisive for the future configuration of the Union: surely
they will vote their own in Germany and France, with the possibility
that Italy has to come to vote to decide a new government and a new majority. The
affirmation real threat of anti-system movement is concrete in all
these countries, partly because, often, the alternatives are not there,
thanks to the financial sacrifice policies, imposed on citizens for
crimes they did not, by parties that called themselves in favor of
workers, and, instead, give the perception of defending the large
banking interests and reduce the acquired rights relating to employment,
via over-liberal policies. From
the point of view of the regulations of relations between states and
between states and the European Union, what you are proposing is an
urgent need to be solved quickly, even if it is not on the agenda of the
European parliament works; it is necessary, that is, to reconcile the autonomy and sovereignty of a state against any invasions, as in this case. This is necessary especially if the EU will maintain the current arrangement, both if it comes to a form of political union; in
this second case it is however fundamental compliance with local people
and it is necessary to find, through a certain law, a form of
relationship between central and peripheral power, which does not humble
the circumscribed territorially instances. Unfortunately,
this case is just the latest in a series already too long and indicates
the dangerous lack of consideration of equality of peoples, with their
history and their peculiarities, submissive to the mere financial aspect
value, assumed as the only valid parameter and consideration. We
understand that this setting is an endogenous factor that contributes,
in addition to those exogenous, to create higher levels of inequality,
the aspect that should be better fought by the Community institutions. Brussels,
remaining silent on the issue, it tacitly approves and this attitude
contributes to the decline of confidence in it, opening the way to easy
criticism, which will only result in an adverse liking inside the voting
booths. The
perception of a Europe that continues to contradict its own principles,
is therefore stronger and stronger and this is reinforced by the
violation of the most basic rules that should follow common sense, as
well as the provisions of the European regulations and the same
international law: in essence Brussels
increasingly moves away from the common feeling, because it allows the
overcoming of the stronger against the weaker, on different levels, and
this consideration is the antechamber of the end of the European dream.
La interferencia de Alemania contra Grecia, síntoma quiebra Europa
El
primer ministro griego, a cuenta de los datos económicos de la mejora
del país, ha decidido dar un bono en efectivo a favor de las pensiones
más bajas, aquellos dentro de los 750 euros al mes, y para bloquear el
aumento previsto de dos puntos de ' impuesto sobre el valor añadido. La
medida, sin embargo, ha sido criticada, particularmente duro, el
ministro de Finanzas alemán, que ha identificado un peligro excesivo
para el sistema de la decisión con total autonomía, el primer ministro
en Atenas, para tomar dinero público para apoyar un gasto no planificado
y no estuvo de acuerdo con las instituciones financieras. Berlín, es decir, una vez más expresa y públicamente ejerce un veto en una decisión de un estado soberano. Poco
importa que la decisión de Tsipras fue tomada sin consultar a los
cuerpos fueron puestos bajo la protección del país griego, en parte
debido a esas mismas instituciones, y también Alemania y la Unión
Europea, han hecho poco o nada para apoyar a Grecia en difícil y forzada misión empresarial y la gestión de los refugiados. Más
allá de las consideraciones necesarias en la materia, parece innegable
que las declaraciones de un miembro del gobierno alemán y oficial y
personal, sobre una cuestión que afecta a la autonomía en la toma de
decisiones de un gobierno extranjero son una invasión del campo que no
debería existir y que,
sin embargo, se repite de nuevo en un marco continental muy
comprometida por Bruselas, que se invierte por la crítica y populista
antieuropeo. La
declaración del ministro de Finanzas alemán, además de ser una afrenta
al derecho internacional es inoportuno políticamente, ya que puede dañar
aún más el ya bajo nivel de concepto en el cual la Unión Europea. En
el viejo continente en el 2017 será un año de elecciones
particularmente importantes y decisivos para la configuración futura de
la Unión: seguramente van a votar su propia en Alemania y Francia, con
la posibilidad de que Italia tiene que venir a votar para decidir un
nuevo gobierno y una nueva mayoría. La
verdadera amenaza afirmación del movimiento anti-sistema es concreta en
todos estos países, en parte porque, a menudo, las alternativas no
están allí, gracias a las políticas de sacrificio financieras, impuestas
a los ciudadanos por delitos que no lo hicieron, por los partidos que
se llamaban a favor de
los trabajadores, y, en cambio, dar la percepción de la defensa de los
grandes intereses de la banca y reducir los derechos adquiridos en
materia de empleo, a través de más liberal de las políticas. Desde
el punto de vista de la normativa de las relaciones entre estados y
entre los estados y la Unión Europea, lo que está proponiendo es una
necesidad urgente que hay que resolver rápidamente, incluso si no está
en la agenda de los trabajos del Parlamento Europeo; es
necesario, es decir, en la conciliación de la autonomía y la soberanía
de un Estado contra cualquier invasión, como en este caso. Esto es necesario especialmente si la UE va a mantener la disposición actual, tanto si se trata de una forma de unión política; en
este segundo caso, es sin embargo el cumplimiento fundamental con la
gente local y es necesario encontrar, a través de una cierta ley, una
forma de relación entre el poder central y periférico, que no se
humillan casos el circunscritos territorialmente. Por
desgracia, este caso es sólo el último de una serie ya demasiado largo y
peligroso indica la falta de consideración de la igualdad de los
pueblos, con su historia y sus peculiaridades, sumisa a la mera valor
aspecto financiero, asumido como el único parámetro válido y consideración. Entendemos
que este ajuste es un factor endógeno que contribuye, además de los
exógena, para crear mayores niveles de desigualdad, el aspecto que debe
ser mejor combatida por las instituciones comunitarias. Bruselas,
permanecer en silencio sobre el tema, que la aprobación tácita y esta
actitud contribuye a la disminución de la confianza en él, abriendo el
camino a la crítica fácil, que sólo dará lugar a un gusto adversa el
interior de las cabinas de votación. La
percepción de una Europa que sigue en contradicción con sus propios
principios, es, por tanto, más fuerte y más fuerte y esto se ve
reforzado por la violación de las reglas más básicas que deben seguir el
sentido común, así como las disposiciones de la normativa europea y la
misma ley internacional: en esencia, Bruselas
se mueve cada vez más lejos de la sensación común, ya que permite la
superación de la más fuerte contra el más débil, en diferentes niveles, y
esta consideración es la antesala del fin del sueño europeo.
Die deutsche Einmischung gegen Griechenland, Konkurs Symptom Europa
Der
erste griechische Minister, wegen der Verbesserung der Wirtschaftsdaten
des Landes, hat beschlossen, einen Cash-Bonus zugunsten der niedrigsten
Renten zu geben, die innerhalb der 750 EUR pro Monat, und die geplante
Steigerung von zwei Punkten "zu blockieren Mehrwertsteuer. Die
Maßnahme hat jedoch kritisiert, besonders hart, der deutsche
Finanzminister, der eine übermäßige Gefahr für das System die
Entscheidung in der Gesamtautonomie identifiziert hat, nehmen der
Premierminister in Athen, um öffentliche Gelder eine nicht geplante
Ausgaben zu unterstützen und nicht mit Finanzinstituten vereinbart. Berlin, das heißt, wieder ausdrücklich und öffentlich ein Veto gegen eine Entscheidung eines souveränen Staates ausgeübt. Es
ist unwichtig, dass die Entscheidung zu Tsipras genommen wurde ohne
Konsultation der Organe der griechischen Land unter Schutz gestellt
wurden, zum Teil, weil die gleichen Institutionen und auch Deutschland
und die Europäische Union haben wenig oder nichts getan zu unterstützen
Griechenland in schwer und zwang BUSINESS Mission und Flüchtlingsmanagement. Neben
den notwendigen Überlegungen zu diesem Thema, so scheint es nicht zu
leugnen, dass die Aussagen eines Mitglieds der Bundesregierung, und
offizielle und persönliche, über eine Angelegenheit, die die
Entscheidungsautonomie von einer ausländischen Regierung betrifft eine
Invasion des Feldes, die nicht existieren sollten und dass
jedoch kehrt wieder in einem sehr kompromittiert kontinentalen Rahmen
für Brüssel, der von der Kritik und anti-europäischen Populisten
investiert wird. Die
Erklärung des deutschen Finanzminister, sowie ein Affront gegen
internationales Recht zu sein, ist politisch nicht opportun, weil es die
ohnehin schon niedrigen Niveau der Hinsicht, in denen die Europäische
Union schädigen können. In
dem alten Kontinent im Jahr 2017 wird es ein Jahr von sehr wichtigen
Wahlen und entscheidend für die zukünftige Gestaltung der Union sein:
sicher werden sie ihre eigenen in Deutschland und Frankreich stimmen,
mit der Möglichkeit, dass Italien zu stimmen zu kommen, eine neue
Regierung zu entscheiden und eine neue Mehrheit. Die
Bejahung wirkliche Bedrohung von Anti-System-Bewegung ist in allen
diesen Ländern konkrete, zum Teil, weil häufig die Alternativen gibt es
nicht, dank der finanziellen Opfern Politik auferlegt Bürger für
Verbrechen, die sie nicht, von Parteien, die sich zugunsten genannt der
Arbeitnehmer, und geben stattdessen die Wahrnehmung, die großen
Bankinteressen zu verteidigen und die erworbenen Rechte zur
Beschäftigung, über über liberale Politik in Bezug zu reduzieren. Aus
der Sicht der Vorschriften der Beziehungen zwischen den Staaten und
zwischen den Staaten und der Europäischen Union, was Sie vorschlagen,
ist ein dringender Bedarf schnell gelöst werden, auch wenn es nicht auf
der Tagesordnung des Europäischen Parlaments Werke ist; es
ist notwendig, dass ist es, die Autonomie und Souveränität eines
Staates gegen alle Einfälle, wie in diesem Fall in Einklang zu bringen. Dies
ist notwendig, vor allem, wenn die EU die derzeitige Regelung
beibehalten, sowohl wenn es um eine Form der politischen Union kommt; in
diesem zweiten Fall ist es jedoch grundlegende Übereinstimmung mit der
lokalen Bevölkerung und es ist notwendig, durch ein bestimmtes Gesetz zu
finden, die eine Form der Beziehung zwischen zentralen und peripheren
Kraft, die die umschriebene territorial Instanzen demütigt nicht. Leider
ist dieser Fall nur die letzte in einer Reihe schon zu lang und zeigt
die gefährliche Rücksichtslosigkeit der Gleichheit der Völker, mit ihrer
Geschichte und ihren Besonderheiten, unterwürfig auf den bloßen
finanziellen Aspekt Wert, als die einzig gültige Parameter angenommen und Rücksicht. Wir
verstehen, dass sich diese Einstellung ein endogener Faktor ist, dass
zusätzlich zu diesen exogenen beiträgt, zu höheren Ebenen der
Ungleichheit schaffen, der Aspekt, der von den Gemeinschaftsorganen
bekämpft werden sollten besser. Brüssel,
schweigen zu diesem Thema, es stillschweigend genehmigt und diese
Haltung trägt zur Verschlechterung des Vertrauens darin, die
Möglichkeit, einfach Kritik zu öffnen, die nur in einem ungünstigen
Geschmack in den Wahlkabinen führen. Die
Wahrnehmung eines Europa, das seine eigenen Prinzipien zu
widersprechen, fortsetzt, ist daher stärker und stärker, und dies wird
durch die Verletzung der grundlegenden Regeln verstärkt, die dem
gesunden Menschenverstand folgen sollte, sowie die Bestimmungen der
europäischen Vorschriften und den gleichen internationalen Rechts: im
Wesentlichen Brüssel
zunehmend bewegt sich weg von der gemeinsamen Gefühl, weil es für die
Überwindung des stärkeren gegen den schwächeren ermöglicht, auf
verschiedenen Ebenen, und diese Überlegung ist der Vorsaal der Ende des
europäischen Traums.
L'ingérence allemande contre la Grèce, la faillite symptôme l'Europe
Le
premier ministre grec, en raison des données économiques amélioration
du pays, a décidé de donner une prime en espèces en faveur des pensions
les plus faibles, ceux dans le 750 EUR par mois, et de bloquer
l'augmentation prévue de deux points de ' taxe sur la valeur ajoutée. La
mesure, cependant, a été critiquée, particulièrement difficile, le
ministre allemand des Finances, qui a identifié un danger excessif pour
le système de la décision en totale autonomie, le premier ministre à
Athènes, à prendre de l'argent public pour soutenir une dépense non
planifiée et non d'accord avec les institutions financières. Berlin, qui est, encore une fois expressément et publiquement exercé un droit de veto sur une décision d'un Etat souverain. Il
importe peu que la décision de Tsipras a été prise sans consulter les
organismes ont été mis sous la protection du pays grec, en partie parce
que ces mêmes institutions, ainsi que l'Allemagne et l'Union européenne,
ont fait peu ou rien pour soutenir la Grèce en mission commerciale difficile et forcé et la gestion des réfugiés. Au-delà
des considérations nécessaires en la matière, il semble indéniable que
les déclarations d'un membre du gouvernement allemand et officiel et
personnel, sur une question qui concerne l'autonomie de prise de
décision d'un gouvernement étranger sont une invasion du champ qui ne
devrait pas exister et que,
cependant, revient sans dans un cadre continental très compromis pour
Bruxelles, qui est investi par la critique et populiste anti-européen. La
déclaration du ministre allemand des Finances, ainsi que d'être un
affront au droit international est inopportune sur le plan politique,
car il peut en outre endommager le niveau déjà faible de la matière dans
laquelle l'Union européenne. Dans
le vieux continent en 2017 ce sera une année d'élections
particulièrement importantes et décisives pour la configuration future
de l'Union: sûrement, ils vont voter leur propre en Allemagne et en
France, avec la possibilité que l'Italie doit venir voter pour décider
d'un nouveau gouvernement et une nouvelle majorité. L'affirmation
réelle menace de mouvement anti-système est concret dans tous ces pays,
en partie parce que, souvent, les solutions de rechange ne sont pas là,
grâce aux politiques de sacrifice financières, imposées aux citoyens
pour des crimes qu'ils ne l'ont pas, par des parties qui se disaient en
faveur des
travailleurs, et, au contraire, donner l'impression de défendre les
grands intérêts bancaires et de réduire les droits acquis relatifs à
l'emploi, par l'intermédiaire de plus-libérale politiques. Du
point de vue de la réglementation des relations entre les Etats et
entre les Etats et l'Union européenne, ce que vous proposez est un
besoin urgent d'être résolu rapidement, même si elle ne figure pas sur
l'ordre du jour des travaux du Parlement européen; il est nécessaire, qui est, de concilier l'autonomie et la souveraineté d'un Etat contre les invasions, comme dans ce cas. Cela
est nécessaire en particulier si l'UE maintiendra l'arrangement actuel,
à la fois si elle vient à une forme d'union politique; dans
ce second cas, il est cependant le respect fondamental avec la
population locale et il est nécessaire de trouver, grâce à une certaine
loi, une forme de relation entre le pouvoir central et périphérique, qui
ne humilient pas le cas circonscrits territorialement. Malheureusement,
ce cas est le dernier d'une série déjà trop longue et indique le
dangereux manque de considération de l'égalité des peuples, avec leur
histoire et leurs particularités, soumis à la seule valeur de l'aspect
financier, assumé comme le seul paramètre valide et considération. Nous
comprenons que ce paramètre est un facteur endogène qui contribue, en
plus de ces exogène, pour créer des niveaux plus élevés d'inégalité,
l'aspect qui devrait être mieux combattu par les institutions
communautaires. Bruxelles,
le reste muet sur la question, il approuve tacitement et cette attitude
contribue à la baisse de confiance en elle, ouvrant la voie à la
critique facile, qui ne fera que conduire à un goût indésirable à
l'intérieur des bureaux de vote. La
perception d'une Europe qui continue à contredire ses propres
principes, est donc plus forte et plus forte, ce qui est renforcé par la
violation des règles les plus élémentaires qui devraient suivre le sens
commun, ainsi que les dispositions de la réglementation européenne et
la même loi internationale: en substance Bruxelles
se déplace de plus en plus loin du sentiment commun, car elle permet le
dépassement de la plus forte contre le plus faible, à des niveaux
différents, et cette considération est l'antichambre de la fin du rêve
européen.
A interferência alemã contra a Grécia, sintoma de falência Europa
O
primeiro-ministro grego, por conta dos dados económicos melhoria do
país, decidiu dar um bônus em dinheiro em favor das pensões mais baixas,
aqueles dentro da 750 euros por mês, e para bloquear o aumento previsto
de dois pontos de ' imposto sobre o valor acrescentado. A
medida, no entanto, tem sido criticado, particularmente difícil, o
ministro das Finanças alemão, que identificou um perigo excessivo para o
sistema de decisão no total autonomia, o primeiro-ministro em Atenas,
para tomar o dinheiro público para suportar uma despesa não prevista e não concordou com as instituições financeiras. Berlim,
ou seja, mais uma vez de forma expressa e publicamente exercido o
direito de veto sobre uma decisão de um Estado soberano. Pouco
importa que a decisão de Tsipras foi tomada sem consultar os corpos
foram colocados sob a proteção do país grego, em parte porque essas
mesmas instituições, e também a Alemanha ea União Europeia, têm feito
pouco ou nada para apoiar a Grécia na difícil e forçado missão empresarial e gestão de refugiado. Além
das considerações necessárias sobre o assunto, parece inegável que as
declarações de um membro do governo alemão, e oficial e pessoal, em um
assunto que diz respeito a autonomia de um governo estrangeiro de tomada
de decisão são uma invasão de campo que não deveria existir e que,
no entanto, se repete novamente em um quadro continental muito
comprometida por Bruxelas, que é investido pela crítica e populista
anti-europeu. A
declaração do ministro das Finanças alemão, bem como sendo uma afronta
ao direito internacional é inoportuna politicamente, porque pode
danificar ainda mais o já baixo nível de respeito, no qual a União
Europeia. No
velho continente em 2017 vai ser um ano de eleições particularmente
importantes e decisivas para a configuração do futuro da União: com
certeza eles vão votar a sua própria na Alemanha e França, com a
possibilidade de que a Itália tem que vir a votar para decidir um novo
governo e uma nova maioria. A
afirmação verdadeira ameaça do movimento anti-sistema é concreto em
todos estes países, em parte porque, muitas vezes, as alternativas não
estão lá, graças às políticas sacrifício financeiro, impostos aos
cidadãos por crimes que não fez, por pessoas que se chamados a favor dos
trabalhadores, e, em vez disso, dar a percepção de defender os grandes
interesses bancários e reduzir os direitos adquiridos em matéria de
emprego, através de mais-liberal políticas. Do
ponto de vista dos regulamentos de relações entre os Estados e entre
Estados e da União Europeia, o que você está propondo é uma necessidade
urgente a ser resolvido rapidamente, mesmo que não está na agenda dos
trabalhos Parlamento Europeu; é necessário, ou seja, conciliar a autonomia e soberania de um Estado contra eventuais invasões, como neste caso. Isso é necessário, especialmente se a UE manterá o arranjo atual, tanto se se trata de uma forma de união política; Neste
segundo caso, é o cumprimento no entanto fundamental com a população
local e é necessário encontrar, através de uma determinada lei, uma
forma de relação entre o poder central e periférico, que não humilhar
casos, o circunscritos territorialmente. Infelizmente,
este caso é apenas o mais recente de uma série já muito tempo e indica a
perigosa falta de consideração da igualdade dos povos, com sua história
e suas peculiaridades, submisso ao mero valor aspecto financeiro,
assume-se como o único parâmetro válido e consideração. Entendemos
que esta definição é um fator endógeno que contribui, para além dos
exógenos, para criar níveis mais elevados de desigualdade, o aspecto que
deve ser melhor combatido pelas instituições comunitárias. Bruxelas,
permanecendo em silêncio sobre o assunto, ele tacitamente aprova e esta
atitude contribui para o declínio da confiança nele, abrindo o caminho
para fácil críticas, o que só irá resultar em um gosto adverso dentro
das cabines de votação. A
percepção de uma Europa que continua a contradizer seus próprios
princípios, é, portanto, mais forte e mais forte e isso é reforçado pela
violação das regras mais básicas que deve seguir o senso comum, bem
como as disposições dos regulamentos europeus e o mesmo direito
internacional: em essência Bruxelas
cada vez mais se afasta do sentimento comum, porque permite a superação
do mais forte contra o mais fraco, em diferentes níveis, e esta
consideração é a antecâmara do fim do sonho europeu.
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