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lunedì 19 dicembre 2016
Incertezza per il futuro dei lavoratori dell'Unione Europea nel Regno Unito
Uno dei rischi collaterali dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea è il destino dei circa 2,9 milioni di cittadini dell’unione, che risiedono e lavorano sul suolo inglese. Gli scenari, che potrebbero diventare realtà, consistono in una gamma di possibilità, che vanno dal trattamento dei cittadini dell’unione come merce di scambio nella trattativa, che sancirà le regole per l’uscita di Londra, fino all’inquietante possibilità di una loro espulsione dal Regno Unito. Non bisogna dimenticare che una delle maggiori ragioni che hanno favorito la vittoria al referendum dei fautori della fuoriuscita da Bruxelles, è stata proprio l’ostilità verso gli stranieri e la mancanza di lavoro, conseguente, per i cittadini britannici. Senza l’adesione di Londra al regime della libertà di circolazione, che permetterebbe una uscita, per certi versi, attenuata dall’Europa, i cittadini comunitari sarebbero equiparati agli altri stranieri e verosimilmente soggetti a restrizioni circa il permesso di soggiorno e la possibilità di esercitare attività lavorativa sul suolo inglese. La possibilità che l’Inghilterra adotti un accordo che sancisca la reciproca libertà di circolazione con gli abitanti dell’Unione, appare, però, remota, per non inquinare il risultato referendario. Il problema dei cittadini dell’unione è molto sentito nella stessa Gran Bretagna, dove la commissione sui diritti umani, formata sia da membri della Camera dei Comuni, che della Camera dei Lord, ha posto la questione al governo di Londra, con il fine di evitare il mancato rispetto dei diritti di lavoratori ed abitanti provenienti dai paesi dell’Unione. Il problema è quello di dare una certezza giuridica, fornendo regole certe e sicure al loro status in Inghilterra e risolvendo l’attuale situazione incerta, che si trascina da sei mesi, un periodo ormai troppo ampio. Si tratta della conseguenza del risultato inatteso del referendum, che non ha permesso di pensare ed attuare in anticipo una normativa per una parte così rilevante di persone, spesso con impieghi qualificati; la mancanza di previdenza delle autorità inglesi ha così creato un potenziale fattore di ricatto, che rischia di diventare un’arma puntata verso i cittadini europei. D’altro canto un atteggiamento rigido delle autorità inglesi, rischia di provocare pericolose conseguenze per la giustizia britannica, giacché si concretizzerebbe un grande numero di ricorsi, tale da portare il sistema giudiziario alla paralisi. La commissione interparlamentare inglese sembra avere dato indicazioni di buon senso per determinare i criteri attraverso i quali il governo di Londra potrebbe concedere la permanenza sul suolo inglese: si va dagli anni di residenza, alla situazione familiare ed ai diritti eventualmente acquisiti. Tuttavia la posizione della premier inglese sembra essere quella della cautela, posizione più che altro dettata dall’esigenza di non arrivare allo scontro con le forze politiche che hanno provocato l’uscita dall’Europa. La primo ministro, infatti, ha affermato di non potere garantire i diritti dei cittadini appartenenti all’Unione Europea se non ci sarà una reciprocità di trattamento valida per l’oltre milione di cittadini inglesi residenti nell’Unione. Il sospetto è anche che questo atteggiamento nasconda l’intenzione di fare pressione su Bruxelles, quando si arriverà a definire il trattato che dovrà regolare l’uscita ed i rapporti futuri tra Londra e Bruxelles. Se questa strategia fosse vera il rischio concreto è quello di creare pericolosi contrasti tra le due parti, in modo anche da rallentare i negoziati, che sembra, poi, essere la vera intenzione inglese: infatti fino alla firma di nuove regole per la Gran Bretagna valgono le attuali regole che ancora gli consentono l’effettiva permanenza all’interno dell’Unione. La percezione è che Londra cerchi di trarre il maggiore vantaggio possibile dai negoziati futuri e non esiti ad usare ogni tipo di arma a propria disposizione. Nonostante questa lettura della situazione, sembra difficile che l’Inghilterra si voglia veramente privare di personale qualificato, chiamato a svolgere compiti di elevata professionalità, proprio per assenza di disponibilità di manodopera locale. Ciò è confermato dall’appello delle associazioni delle imprese e dei sindacati britannici al fine di regolare in maniera unilaterale e preventiva, cioè prima dell’avvio dei negoziati, la situazione dei lavoratori dell’unione: una posizione molto netta e precisa di cui il governo inglese non potrà non tenere conto.
Uncertainty about the future of the European Union workers in the UK
One
of the output side risks in the UK by the European Union is the fate of
the approximately 2.9 million Union citizens, who live and work on
English soil. The
scenarios, which could become a reality, consist of a range of
possibilities, ranging from the treatment of EU citizens as a bargaining
chip in the negotiations, which will provide the rules for the release
of London, until the disturbing possibility of their expulsion from the United Kingdom. We
must not forget that one of the major reasons that favored the victory
in the referendum of the proponents of the spill from Brussels, was just
the hostility towards foreigners and the lack of work, resulting in,
for UK citizens. Without
the adhesion of London to the regime of freedom of movement, which
would allow an exit, to some extent, mitigated by Europe, EU citizens
would be equivalent to other foreign and probably subject to limits on
the residence permit and the possibility of exercising work on English soil. The
possibility that England should adopt an agreement which establishes
the mutual freedom of movement with the inhabitants of the Union,
appears, however remote, to avoid contaminating the referendum result. The
issue of EU citizens is strongly felt in Britain itself, where the
human rights commission, formed by both members of the House of Commons
and the House of Lords, has put the issue to the government in London,
with the aim of avoid non-compliance with the rights of workers and residents from EU countries. The
problem is to give a legal certainty, providing clear rules and secure
their status in England and solving the current uncertain situation,
which has dragged on for six months, a far too long period. This
is the consequence of the unexpected outcome of the referendum, which
did not allow to think in advance and implement legislation for a part
so important to people, often with skilled employment; the
lack of foresight of the British authorities has thus created a
potential for blackmail factor, which could become a weapon aimed
towards European citizens. On
the other hand a rigid attitude of the British authorities, is likely
to cause deleterious effects on British justice, since it would
materialize a large number of applications, such as to bring the justice
system to paralysis. The
British Parliamentary Committee seems to have given indications of
common sense to determine the criteria by which the British government
would grant the stay on English soil, ranging from the years of
residence, family status and rights that may be acquired. However,
the English premier position seems to be that of caution, located
mostly dictated by the need not to get into conflict with the political
forces that caused the exit from Europe. The
Prime Minister, in fact, he claimed to be unable to guarantee the
rights of citizens belonging to the European Union unless there is
reciprocity valid treatment for over a million British citizens resident
in the Union. The
suspicion is that this attitude conceals an intention to put pressure
on Brussels, when it comes to defining the Treaty will have to adjust
the output and the future relations between London and Brussels. If
this strategy were true the real risk is to create dangerous conflicts
between the two sides, so also to slow down the negotiations, it seems,
then, to be the true intention English: in fact until the signing of new
rules for the UK apply the current rules that still allow the effective stay in the Union. The
perception is that London tries to draw the greatest possible benefit
from future negotiations and not hesitate to use every weapon at their
disposal. Despite
this reading of the situation, it seems difficult that Britain really
wants to deprive of qualified staff, called upon to perform tasks of
high professionalism, due to the lack of local labor supply. This
is confirmed by the appeal of associations of undertakings and British
trade unions in order to regulate unilaterally and preventively, ie
before the start of negotiations, the situation of union workers: a very
clear and states that where the government English can not ignore.
La incertidumbre sobre el futuro de los trabajadores de la Unión Europea en el Reino Unido
Uno
de los riesgos secundarios de salida en el Reino Unido por la Unión
Europea es el destino de los aproximadamente 2,9 millones de ciudadanos
de la Unión, que viven y trabajan en suelo Inglés. Los
escenarios, los cuales podrían llegar a ser una realidad, consisten en
una gama de posibilidades, que van desde el tratamiento de los
ciudadanos de la UE como moneda de cambio en las negociaciones, que
proporcionará las reglas para la liberación de Londres, hasta que la
inquietante posibilidad de su expulsión del Reino Unido. No
hay que olvidar que una de las principales razones que favorecieron la
victoria en el referéndum de los proponentes del derrame de Bruselas,
fue sólo la hostilidad hacia los extranjeros y la falta de trabajo,
dando como resultado, para los ciudadanos del Reino Unido. Sin
la adhesión de Londres para el régimen de libertad de movimiento, lo
que permitiría una salida, en cierta medida, mitigado por Europa, los
ciudadanos de la UE serían equivalentes a otros límites exteriores y
probablemente sujetos a en el permiso de residencia y la posibilidad de
ejercer trabajar en suelo Inglés. La
posibilidad de que Inglaterra debería adoptar un acuerdo que establece
la mutua libertad de movimiento con los habitantes de la Unión, aparece,
por remota que sea, para evitar contaminar el resultado del referéndum.
La
cuestión de los ciudadanos de la UE se hace sentir con fuerza en la
propia Gran Bretaña, donde la comisión de derechos humanos, formada por
dos miembros de la Cámara de los Comunes y la Cámara de los Lores, ha
puesto el tema al gobierno en Londres, con el objetivo de evitar el incumplimiento de los derechos de los trabajadores y residentes de países de la UE. El
problema es dar una seguridad jurídica, que proporciona reglas claras y
asegurar su estado en Inglaterra y resolviendo la situación de
incertidumbre actual, que se ha prolongado durante seis meses, un
período demasiado largo. Esta
es la consecuencia del inesperado resultado de la consulta, que no
permitía pensar con antelación y aplicar la legislación de una parte tan
importante para las personas, a menudo con el empleo cualificado; por
lo tanto la falta de previsión de las autoridades británicas ha creado
un potencial para el factor de chantaje, que podría convertirse en un
arma dirigida hacia los ciudadanos europeos. Por
otro lado, una actitud rígida de las autoridades británicas, es
probable que cause efectos nocivos sobre la justicia británica, ya que
se materialice un gran número de aplicaciones, tales como para llevar el
sistema de justicia a la parálisis. La
Comisión parlamentaria británica parece haber dado indicaciones de
sentido común para determinar los criterios por los cuales el gobierno
británico otorgaría la estancia en suelo Inglés, que van desde los años
de residencia, situación familiar y los derechos que pueden ser
adquiridos. Sin
embargo, la posición de primera Inglés parece ser el de precaución, se
encuentran principalmente dictada por la necesidad de no entrar en
conflicto con las fuerzas políticas que provocaron la salida de Europa. El
presidente del Gobierno, de hecho, que afirmaba ser incapaz de
garantizar los derechos de los ciudadanos pertenecientes a la Unión
Europea a menos que exista reciprocidad de tratamiento válida por más de
un millón de ciudadanos británicos residentes en la Unión. La
sospecha es que esta actitud se esconde una intención de presionar a
Bruselas, cuando se trata de definir el Tratado tendrá que ajustar la
salida y las futuras relaciones entre Londres y Bruselas. Si
esta estrategia fuera cierto el riesgo real es la creación de
peligrosos conflictos entre las dos partes, por lo que también para
frenar las negociaciones, según parece, entonces, que ser la verdadera
intención Inglés: de hecho, hasta la firma de nuevas reglas para el
Reino Unido aplicará las normas actuales que aún permiten la estancia efectiva en la Unión. La
percepción es que Londres intenta sacar el mayor beneficio posible de
las futuras negociaciones y no duda en utilizar todas las armas a su
disposición. A
pesar de esta lectura de la situación, parece difícil que Gran Bretaña
realmente quiere privar de personal cualificado, llamado a desempeñar
tareas de alto nivel profesional, debido a la falta de suministro de
mano de obra local. Esto
es confirmado por el atractivo de asociaciones de empresas y sindicatos
británicos con el fin de regular unilateralmente y de forma preventiva,
es decir, antes del inicio de las negociaciones, la situación de los
trabajadores de la unión: una muy clara y establece que, cuando el
gobierno Inglés no se puede ignorar.
Die Unsicherheit über die Zukunft der Europäischen Union Arbeiter in Großbritannien
Einer
der Ausgangsseite Risiken in Großbritannien von der Europäischen Union
ist das Schicksal der rund 2,9 Millionen Bürger der Union, die auf
englischem Boden leben und arbeiten. Die
Szenarien, die eine Realität werden könnte, bestehen aus einer Reihe
von Möglichkeiten, die von der Behandlung von EU-Bürgern als Faustpfand
in den Verhandlungen, die die Regeln für die Veröffentlichung von
London, bis die beunruhigende Möglichkeit bieten wird ihrer Vertreibung aus dem Vereinigten Königreich. Wir
dürfen nicht vergessen, dass einer der Hauptgründe, die den Sieg im
Referendum der Befürworter des Unglücks von Brüssel favorisierte, war
nur der Ausländerfeindlichkeit und der Mangel an Arbeit, was für die
britischen Bürger. Ohne
die Haftung von London an das Regime der Freiheit der Bewegung, die
einen Ausgang erlauben würde, zu einem gewissen Grad, gemildert durch
Europa, würde die EU-Bürger zu anderen ausländischen und wahrscheinlich
unterliegen Beschränkungen der Aufenthaltsgenehmigung und die
Möglichkeit, entsprechen der Ausübung arbeiten auf englischem Boden. Die
Möglichkeit, dass England sollte ein Abkommen verabschieden, die die
gegenseitige Bewegungsfreiheit mit den Bewohnern der Union richtet,
scheint jedoch entfernte, um zu verhindern das Ergebnis des Referendums
zu kontaminieren. Die
Frage der EU-Bürger ist stark in Großbritannien fühlte sich, wo die
Menschenrechtskommission durch beide Mitglieder des House of Commons
gebildet, und das House of Lords, die Frage an die Regierung in London
gesetzt hat, mit dem Ziel, vermeiden Nichtbeachtung der Rechte der Arbeitnehmer und Anwohner aus EU-Ländern. Das
Problem ist, eine Rechtssicherheit und bietet klare Regeln zu geben und
ihren Status in England zu sichern und die aktuelle unsichere Situation
zu lösen, die für sechs Monate hinzieht, eine viel zu lange Zeit. Dies
ist die Folge des unerwarteten Ergebnis des Referendums, die nicht im
Voraus zu denken erlaubte und die Gesetzgebung für einen Teil so
wichtig, die Menschen zu implementieren, oft mit qualifizierten
Beschäftigung; der
Mangel an Voraussicht der britischen Behörden hat somit einen
Erpressungspotential Faktor geschaffen, die eine Waffe auf die
europäischen Bürger ausgerichtet werden könnten. Auf
der anderen Seite eine starre Haltung der britischen Behörden, wird
wahrscheinlich schädliche Auswirkungen auf britischen Justiz zu
verursachen, da sie eine große Anzahl von Anwendungen materialisieren
würde, wie das Justizsystem zu einer Lähmung zu bringen. Der
britische Parlamentsausschuss scheint Hinweise auf den gesunden
Menschenverstand gegeben zu haben, die Kriterien zu bestimmen, mit denen
die britische Regierung den Aufenthalt auf englischem Boden gewähren
würde, aus den Jahren Aufenthalt bis hin, Familienstand und Rechte, die
erworben werden können. Allerdings
scheint die englische Premier Position, dass der Vorsicht ist, liegt
vor allem durch die Notwendigkeit diktiert, nicht in Konflikt mit den
politischen Kräften zu erhalten, die den Ausstieg aus Europa verursacht.
Der
Premierminister, in der Tat, behauptete er nicht in der Lage sein, die
Rechte der Bürger zu gewährleisten, in die Europäische Union gehören, es
sei denn, es für mehr als eine Million britische Staatsbürger mit
Wohnsitz in der Union Gegenseitigkeit gültig Behandlung ist. Der
Verdacht ist, dass diese Haltung die Absicht verbirgt Druck auf Brüssel
zu setzen, wenn es um die Definition des Vertrages kommt, wird die
Ausgabe und die künftigen Beziehungen zwischen London und Brüssel neu
einstellen müssen. Wenn
diese Strategie die reale Gefahr wahr wäre, ist gefährlich Konflikte
zwischen den beiden Seiten zu schaffen, so auch die Verhandlungen zu
verlangsamen, so scheint es, dann die wahre Absicht Englisch zu sein:
bis zur Unterzeichnung der neuen Regeln für das Vereinigte Königreich in
der Tat gelten die derzeitigen Regeln, die noch den tatsächlichen Aufenthalt in der Union ermöglichen. Die
Wahrnehmung ist, dass London versucht, den größtmöglichen Nutzen aus
den künftigen Verhandlungen zu ziehen und nicht zögern, jede Waffe zur
Verfügung zu verwenden. Trotz
dieser Lesart der Situation, so scheint es schwierig, dass
Großbritannien wirklich will, um qualifiziertes Personal zu berauben,
aufgefordert, Aufgaben von hoher Professionalität zu erfüllen, aufgrund
des Mangels an lokalen Arbeitskräfteangebot. Dies
wird durch die Berufung von Unternehmensvereinigungen und britischen
Gewerkschaften zu regulieren, um einseitig und präventiv bestätigt, dh
vor Beginn der Verhandlungen, die Situation der Gewerkschaftsmitglieder:
eine sehr klare und stellt fest, dass dort, wo die Regierung Englisch kann nicht ignorieren.
L'incertitude quant à l'avenir des travailleurs de l'Union européenne au Royaume-Uni
L'un
des risques du côté de la sortie au Royaume-Uni par l'Union européenne
est le sort des quelque 2,9 millions de citoyens de l'Union, qui vivent
et travaillent sur le sol anglais. Les
scénarios, qui pourraient devenir une réalité, se composent d'un
éventail de possibilités, allant du traitement des citoyens de l'UE en
tant que monnaie d'échange dans les négociations, qui fournira les
règles pour la libération de Londres, jusqu'à ce que la possibilité
inquiétante de leur expulsion du Royaume-Uni. Il
ne faut pas oublier que l'une des principales raisons qui ont favorisé
la victoire au référendum des partisans de la marée noire de Bruxelles,
était juste l'hostilité envers les étrangers et le manque de travail, ce
qui entraîne, pour les citoyens du Royaume-Uni. Sans
l'adhésion de Londres au régime de la liberté de mouvement, ce qui
permettrait une sortie, dans une certaine mesure, atténué par l'Europe,
les citoyens européens seraient équivalents à d'autres limites
étrangères et probablement soumis à sur le permis de séjour et la
possibilité d'exercer travailler sur le sol anglais. La
possibilité que l'Angleterre devrait adopter un accord qui établit la
liberté mutuelle de mouvement avec les habitants de l'Union, apparaît
cependant à distance, pour éviter de contaminer le résultat du
référendum. La
question des citoyens de l'UE est fortement ressenti en Grande-Bretagne
elle-même, où la commission des droits de l'homme, formé par les deux
membres de la Chambre des communes et la Chambre des Lords, a mis la
question au gouvernement à Londres, dans le but de éviter le non-respect des droits des travailleurs et des résidents des pays de l'UE. Le
problème est de donner une sécurité juridique, des règles claires et
garantir leur statut en Angleterre et résoudre la situation incertaine
actuelle, qui a traîné pendant six mois, beaucoup trop longue période. Ceci
est la conséquence des résultats inattendus du référendum, qui ne
permettait pas de penser à l'avance et de mettre en œuvre la législation
pour un rôle si important pour les gens, souvent avec des emplois
qualifiés; le
manque de prévoyance des autorités britanniques a ainsi créé un
potentiel pour le facteur de chantage, qui pourrait devenir une arme
destinée aux citoyens européens. D'autre
part une attitude rigide des autorités britanniques, est susceptible de
causer des effets délétères sur la justice britannique, car il se
concrétiserait un grand nombre d'applications, telles que pour amener le
système de justice à la paralysie. Le
Comité parlementaire britannique semble avoir donné des indications de
bon sens pour déterminer les critères selon lesquels le gouvernement
britannique accorderait le séjour sur le sol anglais, allant des années
de résidence, la situation familiale et les droits qui peuvent être
acquis. Cependant,
la position de premier ministre anglais semble être celle de la
prudence, situés principalement dictée par la nécessité de ne pas entrer
en conflit avec les forces politiques qui ont provoqué la sortie de
l'Europe. Le
Premier ministre, en fait, il a prétendu être incapable de garantir les
droits des citoyens appartenant à l'Union européenne, à moins qu'il y
ait réciprocité de traitement valable pour plus d'un million de citoyens
britanniques résidant dans l'Union. Le
soupçon est que cette attitude cache une intention de faire pression
sur Bruxelles, en ce qui concerne la définition du traité aura pour
régler la sortie et les futures relations entre Londres et Bruxelles. Si
cette stratégie était vrai le risque réel est de créer des conflits
dangereux entre les deux parties, donc aussi de ralentir les
négociations, il semble donc être la véritable intention anglais: en
fait jusqu'à la signature de nouvelles règles pour le Royaume-Uni
appliquent les règles actuelles qui autorisent encore le séjour efficace dans l'Union. La
perception est que Londres cherche à tirer le meilleur parti possible
des négociations futures et ne pas hésiter à utiliser toutes les armes à
leur disposition. En
dépit de cette lecture de la situation, il semble difficile que la
Grande-Bretagne veut vraiment priver de personnel qualifié, appelé à
effectuer des tâches de haut niveau de professionnalisme, en raison du
manque d'approvisionnement en main-d'œuvre locale. Ceci
est confirmé par l'appel d'associations d'entreprises et de syndicats
britanniques afin de réglementer unilatéralement et préventivement, soit
avant le début des négociations, la situation des travailleurs
syndiqués: une très claire et précise que lorsque le gouvernement Anglais ne peut pas ignorer.
A incerteza sobre o futuro dos trabalhadores da União Europeia no Reino Unido
Um
dos riscos colaterais de saída no Reino Unido por parte da União
Europeia é o destino dos cerca de 2,9 milhões de cidadãos da União, que
vivem e trabalham em solo Inglês. Os
cenários, o que poderia tornar-se uma realidade, consistem em uma gama
de possibilidades, que vão desde o tratamento dos cidadãos da UE como
moeda de troca nas negociações, que irá fornecer as regras para a
liberação de Londres, até a possibilidade perturbadora de sua expulsão do Reino Unido. Não
devemos esquecer que uma das principais razões que favoreceram a
vitória no referendo de os proponentes do derramamento de Bruxelas, foi
apenas a hostilidade em relação aos estrangeiros ea falta de trabalho,
resultando em, por cidadãos do Reino Unido. Sem
a adesão de Londres para o regime de livre circulação, o que permitiria
uma saída, em certa medida, mitigado pela Europa, os cidadãos da UE
seria equivalente a outros limites estrangeiros e provavelmente sujeitos
a sobre a autorização de residência e a possibilidade de exercer trabalhar em solo Inglês. A
possibilidade de que a Inglaterra deve adotar um acordo que estabelece a
mútua liberdade de circulação com os habitantes da União, aparece,
ainda que remota, para evitar a contaminação do resultado do referendo. A
questão dos cidadãos da UE é fortemente sentida na própria
Grã-Bretanha, onde a comissão de direitos humanos, formado por dois
membros da Câmara dos Comuns e da Câmara dos Lordes, colocou a questão
ao governo em Londres, com o objectivo de evitar a não-conformidade com os direitos dos trabalhadores e residentes de países da UE. O
problema é dar uma segurança jurídica, fornecendo regras claras e
assegurar o seu estatuto na Inglaterra e resolver a atual situação de
incerteza, que se arrasta há seis meses, um muito longo período. Esta
é a consequência do resultado inesperado do referendo, que não permitia
a pensar com antecedência e implementar a legislação para uma parte tão
importante para as pessoas, muitas vezes com emprego qualificado; a
falta de previsão das autoridades britânicas criou assim um potencial
de fator de chantagem, o que poderia se tornar uma arma apontada para os
cidadãos europeus. Por
outro lado uma atitude rígida das autoridades britânicas, é susceptível
de causar efeitos deletérios sobre a justiça britânica, uma vez que
iria materializar um grande número de aplicações, como para trazer o
sistema de justiça à paralisia. A
Comissão Parlamentar britânica parece ter dado indicações de bom senso
para determinar os critérios pelos quais o governo britânico iria
conceder a estadia em solo Inglês, que vão desde os anos de residência,
situação familiar e os direitos que podem ser adquiridos. No
entanto, a posição do premier Inglês parece ser que de cautela,
localizadas principalmente ditada pela necessidade de não entrar em
conflito com as forças políticas que provocaram a saída da Europa. O
Primeiro-Ministro, na verdade, ele afirmou ser incapaz de garantir os
direitos dos cidadãos que pertencem à União Europeia, a menos que haja
reciprocidade de tratamento válida para mais de um milhão de cidadãos
britânicos residentes na União. A
suspeita é que essa atitude esconde a intenção de colocar pressão sobre
Bruxelas, quando se trata de definir o Tratado terá de ajustar a saída e
as futuras relações entre Londres e Bruxelas. Se
esta estratégia fosse verdade o verdadeiro risco é criar perigosos
conflitos entre os dois lados, assim também para abrandar as
negociações, ao que parece, então, ser a verdadeira intenção Inglês: de
fato até a assinatura de novas regras para o Reino Unido aplicar as regras actuais que ainda permitem a estadia eficaz na União. A
percepção é de que Londres tenta desenhar o maior benefício possível de
futuras negociações e não hesite em usar todas as armas à sua
disposição. Apesar
dessa leitura da situação, parece difícil que a Grã-Bretanha realmente
quer privar de pessoal qualificado, chamados a desempenhar tarefas de
elevado profissionalismo, devido à falta de oferta de trabalho local. Isto
é confirmado pelo apelo de associações de empresas e sindicatos
britânicos a fim de regular de forma unilateral e preventivamente, ou
seja, antes do início das negociações, a situação dos trabalhadores de
união: uma forma muito clara e afirma que onde o governo Inglês não pode ignorar.
Неопределенность в отношении будущего работников Европейского Союза в Великобритании
Один
из выходных побочных рисков в Великобритании Европейским Союзом
является судьба примерно 2,9 миллиона граждан Союза, которые живут и
работают на английской земле. Сценарии,
которые могли бы стать реальностью, не состоят из целого ряда
возможностей, начиная от лечения граждан ЕС в качестве козыря в
переговорах, которые обеспечат правила выпуска Лондона, до тревожной
возможности их исключение из Соединенного Королевства. Мы
не должны забывать, что одна из главных причин того, что
благоприятствования победу на референдуме сторонников разлива из
Брюсселя, был просто враждебность по отношению к иностранцам и
отсутствие работы, в результате чего, для граждан Великобритании. Без
адгезии Лондона к режиму свободы передвижения, что позволило бы выход, в
некоторой степени, смягчены Европы, граждане ЕС будут эквивалентны
другим иностранным и, возможно, при условии ограничения на вид на
жительство и возможность осуществления работать на английской земле. Возможность
того, что Англия должна принять соглашение, которое устанавливает
взаимную свободу передвижения с жителями Союза, кажется, однако
удаленный, чтобы избежать загрязнения результата референдума. Проблема
граждан ЕС сильно ощущается в самой Великобритании, где комиссия по
правам человека, образованный обоими членами Палаты общин и Палаты
лордов, поставил вопрос правительству в Лондоне, с целью Во избежание несоблюдения прав работников и жителей из стран ЕС. Проблема
заключается в том, чтобы дать правовую определенность, обеспечивая
четкие правила и обеспечить их статус в Англии и решение нынешней
неопределенной ситуации, которая затянулась на шесть месяцев, на слишком
длительный период. Это
является следствием неожиданного результата референдума, который не
позволял думать заранее и применять законодательство для части столь
важного для людей, часто с квалифицированной занятости; отсутствие
предвидения британских властей, таким образом, создает потенциал для
фактора шантажа, который мог бы стать оружие, направленное в сторону
европейских граждан. С
другой стороны, жесткая позиция британских властей, может вызвать
вредное воздействие на британское правосудие, так как она
материализуется большое количество приложений, например, чтобы привести
систему правосудия к параличу. Комитет
Британский парламентский, похоже, дал показания здравого смысла, чтобы
определить критерии, по которым британское правительство будет
предоставлять пребывания на английской земле, начиная от лет проживания,
семейного положения и прав, которые могут быть приобретены. Тем
не менее, премьер позиция английский, кажется, что осторожность,
расположены в основном продиктовано необходимостью не попасть в конфликт
с политическими силами, которые привели к выходу из Европы. Премьер-министр,
по сути, он утверждал, что не в состоянии гарантировать права граждан,
принадлежащих к Европейскому Союзу, если нет взаимности действует
лечение более миллиона британских граждан, проживавших в Союзе. Подозрение
в том, что это отношение скрывает намерение оказывать давление на
Брюссель, когда речь идет об определении Договора будет регулировать
мощность и будущие отношения между Лондоном и Брюсселем. Если
эта стратегия были верны реальный риск не создавать опасные конфликты
между двумя сторонами, так и замедлить переговоры, кажется, то, чтобы
быть истинным намерением английского языка: на самом деле до подписания
новых правил для Великобритании применяются нынешние правила, которые все еще позволяют эффективное пребывание в Союзе. Восприятие
в том, что Лондон пытается привлечь максимально возможную выгоду от
будущих переговоров и не стесняйтесь использовать любое оружие в их
распоряжении. Несмотря
на это чтение ситуации, кажется, трудно, что Великобритания
действительно хочет лишить квалифицированного персонала, призванного
выполнять задачи высокого профессионализма, из-за отсутствия местного
предложения рабочей силы. Это
подтверждается призыв ассоциаций предприятий и британских профсоюзов в
целях регулирования в одностороннем порядке и превентивно, то есть до
начала переговоров, положение профсоюза работников: очень ясно, и
заявляет, что, когда правительство английский не может игнорировать.
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