Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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mercoledì 11 gennaio 2017
والخطر النووي من كوريا الشمالية أصبحت قضية مركزية لترامب
وعلى
الرغم من العديد من التحديات الراهنة على الساحة الدولية، للرئيس الأمريكي
الجديد ترامب، الخطر الأكثر إلحاحا في أن تصبح واحدة مع كوريا الشمالية. ووفقا
لمصادر في سيول، في الواقع، فإن القدرات النووية المحتملة لبيونغ يانغ،
ستزداد إلى حد كبير، وذلك بفضل كميات من اليورانيوم المخصب والبلوتونيوم
المتراكم في الودائع الكورية الشمالية. على
وجه الخصوص، فإن النظام في بيونغ يانغ، قد تزايدت بشكل كبير قدرتها على
تخصيب اليورانيوم، وذلك بفضل بعد أن وضعت موضع التنفيذ مفاعل، مع قدرة خمسة
ميجاوات، أغلقت بالفعل في عام 2007، بموجب اتفاق دولي، التي وقدمت مساعدات إنسانية في مقابل الغذاء والدواء. ووفقا
لتقديرات معهد العلوم والأمن الدولي في واشنطن، ان كميات المواد النووية
المتاحة لكوريا الشمالية، والسماح للبناء حوالي عشرين الأجهزة النووية. كما
أنه يمكن أن يفهم أصبحت خطرا محتملا لا تزال أكبر، لمجرد وجود هذه
الأسلحة، وقادرة على تخريب، وليس فقط التوازن الإقليمي، ولكن أيضا تلك
العالم. وتزداد
القدرة على ابتزاز كيم جونغ أون إلى حد كبير، بما في ذلك العلاقة بين
التجارب الصاروخية المستمرة، أن كوريا الشمالية يجري، لبناء ناقلات قادرة
على الوصول إلى الولايات المتحدة، ولكن الذي، مع نفس دائرة نصف قطرها العمل
، يمكن أن تؤثر في مناطق أخرى من العالم. هذا
التهديد، في الواقع، لقد تم التعامل معها، حتى الآن، بطريقة دبلوماسية، في
كثير من الأحيان مع استخدام العقوبات، وربما يرجع ذلك إلى معارضة الصين،
التي وجود كوريا الشمالية يستخدم لتعطيل نظام تحالفات الدول ثيقة مع الولايات المتحدة. بالنسبة
لأوباما، كانت منطقة آسيا والمحيط الهادئ من أهمية قصوى لترامب تعتبر
لازمة للتحقق تتصرف، على الرغم من أن الغرض من تخفيف التدخل العسكري في
المنطقة تبدو على النقيض من إجراءات ضد الصين، على النحو المحدد في العدو
الاقتصادي الرئيسي . وجود
التهديد النووي لكوريا الجنوبية واليابان، يمكن أن يغير بشكل كبير المصالح
الأميركية، إلا إذا كان من وجهة نظر الأعمال التجارية. لوجود
كمية أكبر من الأسلحة النووية، وقال انه قد تم بقيادة الصين، لاختبار رد
فعل الإدارة الأمريكية الجديدة والتزام يترتب على ذلك أنه يعتزم وضع
الاستقرار في المنطقة لحماية مصالحها هذه الدولة الجديدة من إنذار؟ إذا
كان السؤال هو الشرعي هو فقط ما يحتمل أن التهديدات الكورية الشمالية تهدف
إلى ضمان نفس الوضع والمتعلقة بطلب مساعدات دولية جديدة لبيونغ يانغ. في
أي حال ازداد وجود ترسانة نووية في دولة تتحدى تقريبا كل منطق العلاقات
الدولية هو خطر أن الرئيس الأمريكي الجديد لا يمكن الهروب، فكيف انهم لن
ينظروا في خطر، روسيا، ل ' أوروبا وحتى الصين، التي حمت حتى الآن، وإن كان ذلك بالتناوب، نظام بيونغ يانغ. إلى
تفاقم السيناريو هناك سوف الدكتاتور الكوري الشمالي يصل إلى بناء صاروخ
قادر على الوصول إلى الولايات المتحدة وقادر على نقل شحنة نووية. هذا
الاحتمال، ومع ذلك، لا تزال تعتبر حتى الآن من قبل بعض المحللين، الذين
يعتقدون أن القدرة التكنولوجية لكوريا الشمالية المبالغة، ولكن ليس هناك شك
في أنه بدون اتخاذ إجراءات متضافرة من قبل المجتمع الدولي وتجربة بيونغ
يانغ في صناعة الأسلحة النووية ولا تنقص. أك نحن لسنا في وجود الصراعات، كما هو الحال في الشرق الأوسط، يمكن أن يتدهور الوضع قريبا، وخلق الظروف لمواجهة عسكرية غير تقليدية. ومن
المؤكد أنه يبدو أن يكون صحيحا أنه حتى الآن أعطى كيم جونغ أون وعمدا للحد
من السلوك، ولكن وقوع حادث، حتى تافهة، يمكن أن يفتح جبهة خطيرة جدا، ليس
فقط بالنسبة للولايات المتحدة، ولكن أيضا للقوى عالمية أخرى. إذا
ترامب لا تريد الدخول في مرهقة جدا في السؤال، يجب بالضرورة، والبحث عن
التعاون الدولي الأوسع نطاقا ممكن، والتي يفترض إشراك الصيني اجبة. أيضا
لأن الوضع السياسي الداخلي في كوريا الشمالية ومن الصعب تقدير، على الرغم
من القمع في الفترات السابقة، يمكن أن تجعل لافتراض وجود المعارضين الذين
حاولوا قلب نظام الحكم. ومع
ذلك، ونظرا للعزلة البلاد فإنه من الصعب تحديد ما إذا كانت أجزاء من
المجتمع الكوري الشمالي، مثل، على سبيل المثال، والقوات المسلحة، قد حاولوا
حرمان الدكتاتور كيم جونغ أون.
giovedì 5 gennaio 2017
Hollande avrebbe ordinato esecuzioni di terroristi in paesi stranieri
La notizia che il Presidente della repubblica francese, Hollande, avrebbe ordinato l’eliminazione fisica di alcuni terroristi radicali di primo piano, senza il supporto della magistratura francese, ed in collaborazione con l’amministrazione statunitense del presidente Obama, impone alcune riflessioni sulla questione. Se questa pratica può apparire consueta e, talvolta giustificata, come tattica preventiva, non si può non considerare i vari aspetti che vengono implicati. Questa misura, infatti, comporta la violazione di una serie di norme, sia interne al diritto francese, che a quello internazionale, che le eventuali ragioni di opportunità non bastano a giustificare, sopratutto in uno stato, come quello francese, ma ciò vale anche per quello americano, che si definisce una democrazia e si propone come modello da seguire. Il numero degli omicidi mirati sarebbe di circa quaranta, una quantità che oltrepassa il singolo episodio, comunque anch’esso da condannare, e pare una pratica che ha assunto una certa consuetudine, come fattore di risoluzione di un problema certamente grave. Sul piano del diritto interno appare evidente che si tratta di un ordine proveniente esclusivamente dal potere esecutivo, senza il supporto del potere giudiziario, che non ha avvallato queste misure con apposite sentenze, peraltro impossibili dato che in Francia la pena di morte è stata abolita. Il presidente Hollande sarebbe, dunque, incriminabile per queste azioni; inoltre lo stesso presidente aveva pubblicamente riconosciuto, alcuni mesi prima, di avere ordinato personalmente l’eliminazione fisica di terroristi: ciò potrebbe comportare anche la violazione del segreto di stato. Sul piano internazionale appare evidente che sono state infrante le norme del diritto internazionale, perchè queste operazioni sono state effettuate al di fuori della giurisdizione francese e su territori la cui sovranità spettava ai governi di quei paesi. Il teatro delle esecuzioni sarebbero state le nazioni di Mali, Siria, Etiopia, Libia ed Egitto, paesi dove gli interessi francesi erano, e sono, strategici. Anche nell’eventualità che le eliminazioni fossero state concordate con i governi di quei paesi è indubbio che la attività extraterritoriale francese sia stata illeggittima. Vi è poi una valutazione di carattere politico, oltre che una di carattere pratico, dalle quali non è possibile esimersi. Politicamente la decisione di compiere queste azioni avrebbe subito la giusta condanna, se fosse stata operata da un governo di destra, il fatto che siano state eseguite da un governo, che si definisce di sinistra e che dovrebbe garantire l’applicazione di determinati diritti e la certezza di muoversi entro i confini imposti dalle leggi, rappresenta una evidente sconfitta, oltre che una contraddizione in termini. Sul piano internazionale il prestigio del governo francese e della stessa Francia non può non apparire compromesso, proprio per l’evidente violazione della legalità a cui il paese si richiama. Dal punto di vista pratico le eliminazioni ordinate non hanno evitato alla Francia l’ondata di attentati e di vittime di cui è stata fatta oggetto; certamente si può obiettare che senza queste esecuzioni la Francia avrebbe potuto subire una pressione terroristica ancora maggiore, tuttavia il ricorso a queste misure evidenzia una debolezza dell’apparato di prevenzione francese preoccupante: infatti la percezione è che l’eliminazione fisica dei terroristi, se avvenuta in azioni mirate e non in scontri o combattimenti, sia l’estrema risorsa a cui ricorrere per proteggere il paese o gli interessi vitali strategici del paese, senza avere alternativa alcuna, di altro tipo. Proprio il numero, abbastanza sostanzioso, di eliminazioni selettive operate, denuncia, quanto meno, la volontà di ricorrere ad una scelta estrema come mezzo praticamente consueto di azione. La domanda da farsi è se un paese europeo e l’Europa stessa, può soprassedere a questi mezzi ed accettare queste soluzioni, senza valide alternative all’interno delle legislazioni vigenti? La questione è di difficile soluzione, perchè occorre come si vuole considerare un paese alleato, il cui governo infrange le proprie norme e quelle del diritto internazionale, forse, sarebbe opportuno, che Bruxelles si impegnasse in modo pratico anche nei confronti di questi casi.
Hollande would order executions of terrorists in foreign countries
The
news that the President of the French Republic, Hollande would have
ordered the physical elimination of some prominent radical terrorists,
without the support of the French judiciary, and in collaboration with
the US administration of President Obama, requires some thoughts on the
matter. If
this practice may seem usual, and sometimes justified, as a preventive
tactic, it is impossible not to consider the various aspects that are
involved. This
measure, in fact, involves the violation of a series of standards, both
internal to the French law, to the international, that any opportunity
reasons are not enough to justify, especially in a state, like the
French, but this also applies to the American one, which calls itself a democracy and is proposed as a model to follow. The
number of targeted assassinations would be about forty, an amount that
goes beyond this single episode, however, also be condemned, and
apparently a practice that has taken on a certain tradition, as a
resolution of a factor certainly serious problem. In
terms of domestic law it is clear that it is an order obtained
exclusively by the executive power without the support of the judiciary,
which has not endorsed these measures with appropriate judgments,
however, impossible in France since the death penalty was abolished. President Hollande would thus impeachable for these actions; also
the president had publicly acknowledged, some months before, to have
personally ordered the physical elimination of terrorists: this could
also result in violation of state secret. On
the international level it is clear that were violated norms of
international law, because these operations have been carried out
outside the jurisdiction of the French and of territories whose
sovereignty belonged to the governments of those countries. The
theater of the executions would be the nations of Mali, Syria,
Ethiopia, Libya and Egypt, countries where French interests were, and
are strategic. Even
in the event that the deletions had been agreed with the governments of
those countries is no doubt that the French extraterritorial activity
was illegitimate. There is then a rating of political character, as well as a practical character, from which it can not escape. Politically,
the decision to take these actions would receive the just condemnation,
if it had been made by a right-wing government, that have been carried
out by a government, which defines the left and that should ensure the
application of certain rights and certainty to move within the confines imposed by the laws, represents a clear defeat, as well as a contradiction in terms. At
the international level the prestige of the French government and
France itself can not but appear compromised, because of the obvious
violation of the law to which the country relies. From
a practical point of view the ordered deletions have avoided France a
wave of attacks and victims of which has been the subject; certainly
it can be argued that without these executions France could suffer an
even greater terrorist pressure, however the use of these measures
highlights a worrying French Weakness Prevention: in fact, the
perception is that the physical elimination of terrorists, if it
occurred in
actions and not in clashes or fighting, is the last resort they will
use to protect the country's strategic or vital interests of the
country, without having any alternative, other. Just
the number, quite substantial, made of selective deletions, complaint,
at least, a willingness to resort to extreme option as a means virtually
usual action. The
question to ask is whether a European country and Europe itself, may
defer to these means and to accept these solutions, without viable
alternatives within the current legislation? The
question is difficult to solve, because it is necessary as you will
want to consider an allied country, whose government violates its own
rules and those of the international law, perhaps it would be
appropriate, that Brussels undertook efficient even with regard to these
cases.
Hollande ordenaría ejecuciones de terroristas en el extranjero
La
noticia de que el Presidente de la República Francesa, Hollande habría
ordenado la eliminación física de algunos terroristas radicales
prominentes, sin el apoyo de la justicia francesa, y en colaboración con
la administración estadounidense del presidente Obama, requiere algunas
reflexiones sobre el asunto. Si
esta práctica puede parecer normal, ya veces justificada, como una
táctica preventiva, es imposible no tener en cuenta los diversos
aspectos que están involucrados. Esta
medida, de hecho, implica la violación de una serie de normas, tanto
dentro de la ley francesa, a nivel internacional, que las razones de
oportunidad no son suficientes para justificar, sobre todo en un estado,
al igual que los franceses, pero esto también se aplica a las el americano, que a su vez llama a una democracia y se propone como un modelo a seguir. El
número de asesinatos selectivos sería de unos cuarenta años, una
cantidad que va más allá de este único episodio, sin embargo, también
ser condenado, y, aparentemente, una práctica que ha adquirido una
cierta tradición, como la resolución de un factor sin duda grave
problema. En
términos de la legislación nacional, es evidente que se trata de una
orden obtenido exclusivamente por el poder ejecutivo sin el apoyo del
poder judicial, que no ha respaldado estas medidas con los juicios
adecuados, sin embargo, imposible en Francia desde que la pena de muerte
fue abolida. Presidente Hollande debería de este modo censurable para estas acciones; También
el presidente había reconocido públicamente, algunos meses antes, para
tener personalmente ordenó la eliminación física de los terroristas:
esto también podría resultar en la violación del secreto de Estado. En
el plano internacional, es evidente que se violaron normas del derecho
internacional, debido a que estas operaciones se han llevado a cabo
fuera de la jurisdicción de los franceses y de los territorios cuya
soberanía pertenecía a los gobiernos de esos países. El
teatro de las ejecuciones serían las naciones de Malí, Siria, Etiopía,
Libia y Egipto, países en los que los intereses franceses eran, y son
estratégicas. Incluso
en el caso de que las supresiones se habían acordado con los gobiernos
de esos países hay duda de que la actividad extraterritorial francés era
ilegítima. Hay, pues, una calificación de carácter político, así como un carácter práctico, de la que no puede escapar. En
lo político, la decisión de realizar las acciones que recibiría la
justa condenación, si hubiera sido hecha por un gobierno de la derecha,
que se han llevado a cabo por un gobierno, que define la izquierda y que
debe garantizar la aplicación de ciertos derechos y certeza
a moverse dentro de los límites impuestos por las leyes, representa una
clara derrota, así como una contradicción en los términos. En
el ámbito internacional el prestigio del gobierno francés y la propia
Francia no puede sino aparecer en peligro, debido a la evidente
violación de la ley a la que se basa el país. Desde
un punto de vista práctico, las deleciones ordenadas Francia han
evitado una ola de ataques y víctimas de las cuales ha sido objeto; Ciertamente
se puede argumentar que sin estas ejecuciones Francia podría sufrir una
presión aún mayor terrorista, sin embargo, el uso de estas medidas pone
de manifiesto una preocupante debilidad Prevención francesa: de hecho,
la percepción es que la eliminación física de los terroristas, si
ocurrió en
acciones y no en enfrentamientos o peleas, es el último recurso que
utilizarán para proteger los intereses estratégicos o vitales del país
del país, sin tener ninguna alternativa, otra. Sólo
el número, bastante sustancial, hecho de eliminaciones selectivas,
reclamación, al menos, una voluntad de recurrir a la opción extrema como
medio de acción prácticamente habitual. La
pregunta que debe hacerse es si un país europeo y la propia Europa,
pueden diferir de estos medios y aceptar estas soluciones, sin
alternativas viables dentro de la legislación vigente? La
pregunta es difícil de resolver, ya que es necesario ya que tendrá que
considerar un país aliado, cuyo gobierno viola sus propias reglas y las
del derecho internacional, tal vez sería conveniente, que Bruselas se
comprometió eficiente, incluso con respecto a estos casos.
Hollande würde Hinrichtungen von Terroristen im Ausland bestellen
Die
Nachricht, dass der Präsident der Französisch Republik, Hollande haben
die physische Eliminierung von einigen prominenten radikalen Terroristen
bestellt würde, ohne die Unterstützung der Französisch Justiz, und in
Zusammenarbeit mit der US-Regierung von Präsident Obama, erfordert
einige Gedanken über die Angelegenheit. Wenn
diese Praxis üblich zu sein scheint, und manchmal gerechtfertigt, als
vorbeugende Taktik ist es unmöglich, die verschiedenen Aspekte zu
betrachten, die beteiligt sind. Diese
Maßnahme, die in der Tat beinhaltet die Verletzung einer Reihe von
Standards, sowohl im Inneren des Französisch Recht, dem internationalen,
dass alle Gelegenheit Gründe sind nicht genug zu rechtfertigen, vor
allem in einem Zustand, wie die Französisch, aber das gilt auch für die amerikanische, die selbst eine Demokratie nennt und als Modell vorgeschlagen, zu folgen. Die
Zahl der gezielten Tötungen etwa vierzig sein würde, einen Betrag, der
jedoch über diese einzelne Episode geht, auch verurteilt werden, und
anscheinend eine Praxis, die auf einer bestimmten Tradition übernommen
hat, als Auflösung eines Faktors sicherlich ernstes Problem. In
Bezug auf das innerstaatliche Recht ist es klar, dass es ein Auftrag
ausschließlich von der Exekutive ohne die Unterstützung der Justiz
erhalten, die diese Maßnahmen mit den entsprechenden Urteilen nicht
gebilligt hat jedoch unmöglich, in Frankreich, da die Todesstrafe
abgeschafft wurde. Präsident Hollande würde für diese Aktionen so impeachable; auch
hatte der Präsident öffentlich anerkannt, vor einigen Monaten haben
persönlich die physische Vernichtung von Terroristen bestellt: dies auch
unter Verletzung der Staatsgeheimnis führen könnte. Auf
internationaler Ebene ist es klar, dass Normen des internationalen
Rechts verletzt wurden, weil diese Vorgänge nicht in die Zuständigkeit
der Französisch und der Gebiete, deren Souveränität gehörte zu den
Regierungen dieser Länder durchgeführt wurden. Das
Theater der Hinrichtungen würden die Nationen von Mali, Syrien,
Äthiopien, Libyen und Ägypten, Länder, in denen Französisch Interessen
waren und sind von strategischer Bedeutung. Selbst
in dem Fall, dass die Deletionen mit den Regierungen dieser Länder
vereinbart worden war, besteht kein Zweifel, dass die Französisch
exterritorialen Aktivität illegitim war. Es gibt dann eine Bewertung der politischen Charakter, sowie einen praktischen Charakter, von dem sie nicht entkommen kann. Politisch
ist die Entscheidung, diese Maßnahmen zu ergreifen, würde die gerechte
Verurteilung erhalten, wenn sie durch eine rechtsgerichtete Regierung
gemacht worden war, die von einer Regierung durchgeführt wurden, die die
linke definiert und das sollte die Anwendung bestimmter Rechte
gewährleisten und Gewissheit
zu bewegen innerhalb der Grenzen durch die Gesetze auferlegt, eine
klare Niederlage darstellt, sowie ein Widerspruch in sich. Auf
internationaler Ebene das Ansehen der Französisch Regierung und
Frankreich sich nicht, sondern kann erscheinen gefährdet, wegen der
offensichtlichen Verletzung des Gesetzes, auf die das Land angewiesen
ist. Aus
praktischer Sicht haben die bestellten Löschungen Frankreich eine Welle
der Angriffe vermieden und Opfer von denen das Thema gewesen; sicherlich
kann es, dass Frankreich ohne diese Hinrichtungen könnte argumentiert
werden, einen noch größeren Terrordruck leiden, aber die Verwendung
dieser Maßnahmen unterstreicht eine beunruhigende Französisch Schwäche
Prävention: in der Tat, die Wahrnehmung ist, dass die physische
Vernichtung von Terroristen, wenn es aufgetreten ist in
Aktionen und nicht in Auseinandersetzungen oder zu kämpfen, ist der
letzte Ausweg, sie des Landes strategischen oder lebenswichtige
Interessen des Landes zu schützen, ohne eine Alternative, andere
verwenden. Nur
die Zahl ist, ganz erheblich, aus selektiven Deletionen, Beschwerde
zumindest die Bereitschaft, extreme Option als Mittel praktisch üblichen
Maßnahmen zu ergreifen. Die
Frage ist, ob ein europäisches Land und in Europa selbst, auf diese
Mittel aufschieben und diese Lösungen ohne tragfähige Alternativen
innerhalb der geltenden Gesetzgebung zu akzeptieren? Die
Frage ist schwierig zu lösen, weil es notwendig ist, wie Sie eine
verbündete Land zu betrachten wollen, dessen Regierung gegen ihre
eigenen Regeln und denen des internationalen Rechts, vielleicht wäre es
sinnvoll sein, dass Brüssel auch im Hinblick auf diese Fälle effizient
nahm.
Hollande ordonnerait exécutions de terroristes dans les pays étrangers
Les
nouvelles que le Président de la République française, Hollande aurait
ordonné l'élimination physique de certains terroristes radicales en vue,
sans le soutien de la justice française, et en collaboration avec
l'administration américaine du président Obama, exige quelques
réflexions sur la question. Si
cette pratique peut sembler ordinaire, et parfois justifiée, comme une
tactique préventive, il est impossible de ne pas tenir compte des divers
aspects qui sont impliqués. Cette
mesure, en effet, implique la violation d'une série de normes, tant
internes à la loi française, à l'international, que les motifs
d'opportunité ne suffisent pas à justifier, en particulier dans un état,
comme les Français, mais cela vaut aussi pour l'américain, qui appelle lui-même une démocratie et est proposé comme un modèle à suivre. Le
nombre d'assassinats ciblés serait d'environ quarante ans, un montant
qui va au-delà de ce seul épisode, cependant, également être condamné,
et apparemment une pratique qui a pris une certaine tradition, comme la
résolution d'un facteur certainement problème sérieux. En
termes de droit interne, il est clair qu'il est un ordre obtenu
exclusivement par le pouvoir exécutif sans le soutien du pouvoir
judiciaire, qui n'a pas approuvé ces mesures avec des jugements
appropriés, cependant, impossible en France depuis que la peine de mort a
été abolie. Président Hollande serait donc contestable pour ces actions; aussi
le président avait reconnu publiquement, quelques mois auparavant,
d'avoir personnellement ordonné l'élimination physique des terroristes:
cela pourrait aussi entraîner une violation du secret d'État. Sur
le plan international, il est clair que ont violé les normes du droit
international, parce que ces opérations ont été effectuées en dehors de
la compétence des Français et des territoires dont la souveraineté
appartenait aux gouvernements de ces pays. Le
théâtre des exécutions seraient les nations du Mali, la Syrie,
l'Ethiopie, la Libye et l'Egypte, pays où les intérêts français étaient,
et sont stratégiques. Même
dans le cas où les suppressions ont été convenues avec les
gouvernements de ces pays ne fait aucun doute que l'activité
extraterritoriale française était illégitime. Il y a donc une note de caractère politique, ainsi que d'un caractère pratique, à partir de laquelle il ne peut échapper. Sur
le plan politique, la décision de prendre ces mesures serait recevoir
la juste condamnation, si elle avait été faite par un gouvernement de
droite, qui ont été effectuées par un gouvernement, qui définit la
gauche et qui devrait assurer l'application de certains droits et la
certitude de se déplacer dans les limites imposées par les lois,
représente une défaite claire, ainsi que d'une contradiction dans les
termes. Au
niveau international, le prestige du gouvernement français et de la
France elle-même ne peut que sembler compromise, en raison de la
violation évidente de la loi à laquelle le pays repose. D'un
point de vue pratique, les suppressions ordonnées ont évité la France
une vague d'attaques et de victimes qui a fait l'objet; certainement
on peut affirmer que, sans ces exécutions France pourrait subir une
pression terroriste encore plus, toutefois, l'utilisation de ces mesures
met en évidence une prévention de la faiblesse française inquiétante:
en effet, la perception est que l'élimination physique des terroristes,
si elle a eu lieu en
actions et non dans des affrontements ou des combats, est le dernier
recours qu'ils utiliseront pour protéger les intérêts stratégiques ou
vitaux du pays du pays, sans avoir d'alternative, d'autre part. Juste
le nombre, assez important, en suppressions sélectives, plainte, au
moins, une volonté de recourir à l'option extrême comme moyen l'action
quasi habituelle. La
question à poser est de savoir si un pays européen et l'Europe
elle-même, peuvent reporter à ces moyens et d'accepter ces solutions,
sans alternatives viables au sein de la législation en vigueur? La
question est difficile à résoudre, car il est nécessaire que vous
voudrez considérer un pays allié, dont viole ses propres règles et
celles de la loi internationale, il serait peut-être approprié
gouvernement, que Bruxelles a entrepris efficace même à l'égard de ces
cas.
Hollande ordenaria execuções de terroristas em países estrangeiros
A
notícia de que o Presidente da República Francesa, Hollande teria
ordenado a eliminação física de alguns terroristas radicais
proeminentes, sem o apoio do judiciário francês, e em colaboração com a
administração norte-americana do presidente Obama, requer alguns
pensamentos sobre o assunto. Se
esta prática pode parecer normal, e às vezes justificada, como uma
tática preventiva, é impossível não considerar os vários aspectos que
estão envolvidos. Esta
medida, na verdade, envolve a violação de uma série de normas, tanto
interna para o direito francês, com o internacional, que quaisquer
razões de oportunidade não são suficientes para justificar,
especialmente em um estado, como o francês, mas isso também se aplica a o americano, que se autodenomina uma democracia e é proposto como um modelo a seguir. O
número de assassinatos seria de cerca de quarenta anos, um valor que
vai além deste único episódio, no entanto, também ser condenado, e,
aparentemente, uma prática que tem assumido uma certa tradição, como uma
resolução de um fator certamente problema sério. Em
termos de direito interno é claro que é uma ordem obtida exclusivamente
pelo Poder Executivo sem o apoio do poder judicial, que não aprovou
estas medidas com julgamentos adequados, no entanto, impossível na
França desde a pena de morte foi abolida. Presidente Hollande seria assim impeachable para estas acções; Também
o presidente havia reconhecido publicamente, alguns meses antes, de ter
ordenado pessoalmente a eliminação física de terroristas: isso também
pode resultar na violação de segredo de Estado. No
plano internacional, é evidente que foram violadas normas do direito
internacional, porque essas operações foram realizadas fora da
jurisdição dos franceses e dos territórios cuja soberania pertencia aos
governos desses países. O
teatro das execuções seriam as nações do Mali, Síria, Etiópia, Líbia e
Egito, países onde os interesses franceses eram, e são estratégicos. Mesmo
no caso em que as exclusões tinha sido acordado com os governos desses
países há dúvida de que a atividade extraterritorial francês era
ilegítimo. Há então uma classificação de caráter político, bem como um caráter prático, a partir do qual ele não pode escapar. Politicamente,
a decisão de realizar tais ações receberia a justa condenação, se
tivesse sido feita por um governo de direita, que foram realizadas por
um governo, que define a esquerda e que devem garantir a aplicação de
certos direitos e certeza de se mover dentro dos limites impostos pelas leis, representa uma derrota clara, bem como uma contradição em termos. A
nível internacional o prestígio do governo francês e da própria França
não pode deixar de aparecer comprometida, por causa da evidente violação
da lei, para que o país depende. De
um ponto de vista prático, as exclusões encomendados ter evitado França
uma onda de ataques e vítimas de que tem sido objecto; Certamente
pode-se argumentar que, sem estas execuções França poderia sofrer uma
pressão ainda maior terrorista, no entanto, a utilização destas medidas
destaca um preocupante Prevenção Fraqueza francês: de fato, a percepção é
que a eliminação física dos terroristas, se ocorresse em
ações e não em confrontos ou luta, é o último recurso que irá utilizar
para proteger os interesses estratégicos ou vitais do país do país, sem
ter qualquer alternativa, outra. Apenas
o número, bastante substancial, feita de exclusões seletivas, queixa,
pelo menos, uma vontade de recorrer a extrema opção como um meio de ação
praticamente normal. A
pergunta a fazer é se um país europeu e da própria Europa, podem adiar a
estes meios e aceitar essas soluções, sem alternativas viáveis dentro
da legislação vigente? A
questão é difícil de resolver, porque é necessário que você vai querer
considerar um país aliado, cujo governo viola suas próprias regras e os
do direito internacional, talvez fosse o caso, que Bruxelas
comprometeu-se eficiente, mesmo em relação a esses casos.
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