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venerdì 1 marzo 2019

国連はイスラエルを戦争犯罪で非難しています

3月の帰還のためのパレスチナのデモでイスラエルの兵士による疑わしい人権侵害を調査するために設立された国連調査委員会は、その調査結果を発表しました。調査の起点では、子孫の要求を支持するために、2018年3月30日に始まり6週間続いたイスラエル国境とガザ地区の間で行われた抗議に対するテルアビブ軍の抑圧があった。イスラエルの占領の結果として彼らが1948年に失った彼らの財産、家、土地を得るために難民たち。この現象には約75万人の人々が関与し、彼らはすべての資産を差し引いてガザへの移動を余儀なくされました。 1948年、所有者が彼らの家に戻る可能性を規定した国連決議、194が、この可能性を常に否定してきました。なぜなら、多数のパレスチナ人の本国送還はユダヤ人の国家の性質を危険にさらす可能性があるからです。イスラエルの国の本質的にユダヤ人の本質を事実上制裁する国家法になっているという感覚。狙撃兵の存在を含むイスラエル兵の犠牲者は189人で、うち35人が子供、2人がジャーナリスト、3人が救援活動に携わっています。これらのデータに基づいて、国連委員会は人道法、人権、さらには戦争犯罪や人道に対する罪として構成される可能性のある事件の違反さえも検出したと考えています。これらの違反に対する管轄はイスラエルであり、イスラエルは調査を実施し、おそらく加害者を裁判にかけるべきです。テルアビブの対応は、イスラエルの利益に反する関係に影響を与える敵意と防止の通常の定義に加えて、報道されたニュースを誤って考慮しながら、国連委員会の調査の信用を喪失させる慣習的なスキームに従う。しかし、最近の国際政治の進展がパレスチナ人の質問を沈黙させ、テルアビブとテルアビブの間の親密な関係を支持していたとしても、国連の調査がもたらすかもしれない世界的な共鳴は、国際社会の多くの孤立のさらなる確認を構成しない。ワシントン、トランプ大統領のおかげで、そして反イランの機能としてイスラエルと湾岸君主国の間の非公式の同盟のために。しかし、欧州委員会の結果の1つは、イスラエルの選挙のアプローチとも並行して、パレスチナ人の問題に新たに焦点を当てることになるかもしれません。根本的な問題は、パレスチナ人によるイスラエル軍への攻撃に対する責任が認識されるべきであるならば、国際社会が依然として国家が法の外で行動することを許可することができるかどうかである。彼らがガザ地区に住んでいる分離は、2007年のほぼ全面的な禁輸措置を受け、一方で、民間人に対して排他的に軍事的に行われた対応の不均衡を強調することが必要である。イスラエルが作り出した自衛の理由は、抗議行進を行おうとしていた人々によって操作されたモダリティではなく、軍事的手段によって行われた攻撃の重みにおいて正当なものとなり得る。深遠な理由は、パレスチナ問題の定義の欠如、二国間政策の実施の欠如、パレスチナ国家の創設およびイスラエルが署名した協定の不履行が、違法な和解を通じて、繰り返し無視されていることに常にあるパレスチナ領土。過激派の過剰な存在を条件としたイスラエルの最後の政府の政策は、パレスチナ国家の創設を回避し、あらゆる方法で解決策を先延ばしにし、いかなる発展の可能性からも妨げられたパレスチナ人の怒りを激怒させる方向に向かっている。偶発的な状況は好ましくないにもかかわらず、国際社会はパレスチナ問題を両当事者にとって満足のいく定義にたどり着けるように注意を払う義務があり、そこでは虐待の加害者は彼らの責任に直面しています。

تتهم الأمم المتحدة إسرائيل بارتكاب جرائم حرب

وقدمت لجنة التحقيق التابعة للأمم المتحدة ، التي أُنشئت للتحقيق في الانتهاكات المزعومة لحقوق الإنسان من قبل الجنود الإسرائيليين في المظاهرات الفلسطينية في مسيرة العودة ، نتائجها. في أصل التحقيق كان هناك القمع من الجيش تل أبيب ضد الاحتجاجات التي جرت بين الحدود الإسرائيلية وقطاع غزة، والتي بدأت في 30 مارس 2018 واستمرت لمدة ستة أسابيع، لدعم طلب من أحفاد اللاجئون للحصول على ممتلكاتهم ومنازلهم وأراضيهم التي فقدوها في عام 1948 نتيجة للاحتلال الإسرائيلي. تضمنت هذه الظاهرة حوالي 750،000 شخص ، وطرحوا كل أصولهم وأجبروا على الانتقال إلى غزة. في عام 1948 قرار الأمم المتحدة، وعدد 194، ينص على إمكانية عودة للمالكي في منازلهم، ولكن دولة إسرائيل نفت دائما هذا الاحتمال، لأن عودة عدد كبير من الفلسطينيين يمكن أن تقوض الطابع اليهودي للدولة وهو شعور أصبح قانونًا وطنيًا يعاقب ، في الواقع ، الطبيعة اليهودية الأساسية للدولة الإسرائيلية. وبلغ عدد الضحايا من الجنود الإسرائيليين ، بما في ذلك وجود القناصة ، 189 ضحية ، بينهم 35 طفلاً وصحفيان وثلاثة مسعفون شاركوا في جهود الإغاثة. وعلى أساس هذه البيانات ، اعتبرت لجنة الأمم المتحدة أنها قد اكتشفت انتهاكات للقانون الإنساني وحقوق الإنسان وحتى القضايا التي يمكن تشكيلها على أنها جرائم حرب وجرائم ضد الإنسانية. والولاية القضائية على هذه الانتهاكات هي إسرائيل ، التي يجب أن تجري تحقيقات وربما تقدم الجناة إلى المحكمة. رد تل أبيب يتبع نمطا مألوفا، الذي ينص على التحقيق الذي تجريه اللجنة مصداقيتها الأمم المتحدة، النظر في كيفية تقارير اخبارية كاذبة، بالإضافة إلى تعريفات المعتادة للأعمال العدائية والوقاية، والتي تغطي كل علاقة يتعارض مع المصالح الإسرائيلية. ومع ذلك، فإن انتباه العالم إلى أن الأمم المتحدة يمكن أن يكون، وليس مزيد من التأكيد عزل جزء كبير من المجتمع الدولي، على الرغم من التطورات السياسية الدولية الأخيرة صامتة القضية الفلسطينية لصالح التقارب بين تل أبيب و واشنطن، وذلك بفضل ترامب للرئاسة، وتحالف غير رسمي بين إسرائيل ودول الخليج في وظيفة الايرانية المضادة. ومع ذلك ، يمكن أن تكون إحدى نتائج اللجنة تركيزًا جديدًا على القضية الفلسطينية ، أيضًا بالتوازي مع مقاربة الانتخابات الإسرائيلية. السؤال الأساسي هو ما إذا كان بوسع المجتمع الدولي السماح لدولة ما بالتصرف خارج نطاق القانون: إذا كان هناك اعتراف بمسؤولية الهجمات التي يرتكبها الفلسطينيون على القوات الإسرائيلية ، أما الفصل العنصري الذي يعيشون فيه في قطاع غزة ، والذي خضع لحظر شبه كامل لعام 2007 ، فمن الضروري ، من ناحية أخرى ، تسليط الضوء على عدم التناسب في الاستجابة ، وهو عمل عسكري حصري ضد المدنيين. يمكن أن تكون أسباب الدفاع عن النفس التي تنتجها إسرائيل صالحة في وزن الهجمات التي تنفذ بالوسائل العسكرية ، وليس بالطرائق التي يديرها أولئك الذين يريدون القيام بمسيرة احتجاجية. والسبب وراء ذلك هو دائما عدم وجود تعريف للقضية الفلسطينية، وعدم تنفيذ سياسة الدولتين، مع إنشاء دولة فلسطينية وتجاهل الاتفاقات التي وقعتها اسرائيل، في كثير من الأحيان لا تحترم، بما في ذلك من خلال المستوطنات غير الشرعية في الأراضي الفلسطينية. سياسة الحكومات الإسرائيلية الأخيرة، مقيدة وجود المفرط للمتطرفين، وذهب في اتجاه تجنب إقامة دولة فلسطينية، وتأخير الحل بأي وسيلة وتفاقم غضب الفلسطينيين الذين منعوا أي إمكانية للتنمية. وعلى الرغم من أن الوضع الطارئ غير موات ، فإن على المجتمع الدولي واجب وضع مسألة فلسطين في بؤرة الاهتمام للتوصل إلى تعريف مرض لكلا الطرفين ، حيث يواجه مرتكبو الانتهاكات مسؤولياتهم.

La ragioni del fallimento di Hanoi tra USA e Corea del Nord

Nonostante le buone premesse, che secondo il presidente statunitense, si erano create con la Corea del Nord, il vertice di Hanoi si è concluso con un nulla di fatto. Trump, probabilmente, ha sopravvalutato la sua capacità di negoziatore internazionale, basata solo sulla sua esperienza di uomo d’affari. Il risultato è stata una interruzione delle trattative che evidenzia come il processo di denuclearizzazione della penisola coreana sia ancora molto lontano e tutto da definire. Per gli USA e, sopratutto per l’inquilino della Casa Bianca, si ha la sensazione che questa conclusione sia stata una sorta di sconfitta diplomatica. Se l’esito atteso era la definizione del processo di denuclearizzazione della Corea del Nord, che resta uno dei principali, se non il principale obiettivo in politica estera di Trump, il risultato è del tutto contrario a questa aspettativa. Il presidente americano, probabilmente si aspettava dall’atteggiamento di Kim Jong una remissione totale, basata sul cattivo stato economico del paese nordcoreano e sulla necessità di reprimere un dissenso interno che pareva crescente. La valutazione di Trump, e certamente di buona parte dei suoi analisti, si è rivelata completamente sbagliata, perchè la richiesta del leader di Pyongyang è risultata volutamente irricevibile. Richiedere la cessazione delle sanzioni senza contropartite sicure, infatti è stata una prova di forza che Kim Jong un ha preparato da tempo per dimostrare di avere ancora tutto il controllo dell’apparato interno di fronte al leader della prima potenza mondiale. Il significato è chiaro: avere fatto sedere Trump al tavolo delle trattative per niente, vuole dire che la Corea del Nord, oltre ad avere la forza nucleare, ha, da questo momento, anche la forza diplomatica per trattare alla pari con gli USA. Anche se ciò naturalmente non è vero, il presidente americano ha regalato una occasione imperdibile al dittatore nord coreano, che gli ha impartito una lezione di politica estera difficile da dimenticare. Grazie alla scarsa attitudine di Trump ad essere un uomo di governo, la visibilità politica della Corea del Nord è cresciuta notevolmente da quando il miliardario americano risiede alla Casa Bianca, un risultato impossibile quando Obama era il presidente, anche se neppure lui eccelleva in politica estera. Non avere capito che per il regime della Corea del Nord, il possesso dell’arma atomica è imprescindibile dalla sua stessa sopravvivenza è un errore enorme, nel quale Trump è caduto grazie alla efficace tattica di Kim Jong, che ha evitato l’esposizione ai media internazionali, evitando di minacciare gli USA e la Corea del Sud e non lanciando più missili di prova nell’oceano. Questo periodo di tranquillità è stato valutato da Trump come sufficiente per aspettarsi un esito positivo della trattativa, nonostante le notizie che i servizi segreti americani comunicavano alla Casa Bianca. In realtà gli impianti nucleari non sono mai stati spenti ed i test atomici sono continuati, ma soltanto nel più assoluto silenzio. Il sospetto è che Kim Jong un abbia usato Trump per indebolire l’immagine americana: un risultato certamente gradito alla Cina. Se il laeder nordcoreano abbia agito da solo per compiacere Pechino o se sia stato strumento consapevole del paese cinese ha poca importanza.  La realtà è che la Corea del Nord e la Cina hanno migliorato i rapporti, come dimostrano le quattro visite di Kim Jong un effettuate a  Pechino, che segnalano che i rapporti tra i due paesi sono tornati cordiali, dopo periodi molto difficili. Per Pechino è importante che Pyongyang mantenga un atteggiamento diverso in modo da non consentire la tanto temuta unione delle due Coree, che porterebbe i militari americani sulle frontiere cinesi. L’errore fondamentale, da cui deriva il fallimento di Trump nella trattativa con la Corea del Nord, è proprio quello di non avere tenuto conto della variabile Cina nella questione: una sottovalutazione decisiva, che segnala la poca profondità di analisi della Casa Bianca.

The reasons for the failure of Hanoi between the US and North Korea

Despite the good conditions, which according to the US president, were created with North Korea, the Hanoi summit ended with nothing. Trump probably overestimated his ability as an international negotiator, based only on his experience as a businessman. The result was an interruption of the negotiations that shows how the process of denuclearization of the Korean peninsula is still very far and everything to be defined. For the US and, above all for the White House tenant, one has the feeling that this conclusion was a sort of diplomatic defeat. If the expected outcome was the definition of the denuclearization process of North Korea, which remains one of the main, if not Trump's main foreign policy objectives, the result is completely contrary to this expectation. The American president probably expected a total remission from Kim Jong's attitude, based on the poor economic status of the North Korean country and on the need to suppress internal dissent that seemed to be growing. Trump's assessment, and certainly most of his analysts, turned out to be completely wrong, because the Pyongyang leader's request was deliberately inadmissible. Ask for the cessation of sanctions without safe counterparts, in fact it was a showdown that Kim Jong a has long prepared to show that he still has all the control of the internal apparatus in front of the leader of the world's first power. The meaning is clear: to have made Trump sit at the negotiating table for nothing, means that North Korea, in addition to having nuclear power, has, from this moment, also the diplomatic force to deal on a par with the US. Although this of course is not true, the American president has given an unmissable opportunity to the North Korean dictator, who gave him a lesson in foreign policy difficult to forget. Thanks to Trump's poor attitude to being a man of government, the political visibility of North Korea has grown considerably since the American billionaire resides in the White House, an impossible result when Obama was the president, even if he did not excel in foreign policy either. . Not having understood that for the North Korean regime, possession of the atomic weapon is essential from its very survival is a huge mistake, in which Trump fell thanks to the effective tactics of Kim Jong, who avoided exposure to the media international, avoiding threatening the US and South Korea and not launching more trial missiles in the ocean. This period of tranquility was assessed by Trump as sufficient to expect a positive outcome of the negotiation, despite the news that the American secret services communicated to the White House. In reality, nuclear plants have never been turned off and atomic tests continued, but only in absolute silence. The suspicion is that Kim Jong un used Trump to weaken the American image: a result certainly pleasing to China. If the North Korean laeder has acted alone to please Beijing or if it has been an instrument of awareness of the Chinese country, it is of little importance. The reality is that North Korea and China have improved relations, as demonstrated by the four visits of Kim Jong a carried out in Beijing, which signal that relations between the two countries are back friendly, after very difficult periods. For Beijing it is important that Pyongyang maintain a different attitude so as not to allow the dreaded union of the two Koreas, which would bring the US military to the Chinese border. The fundamental error, which triggers Trump's failure to negotiate with North Korea, is precisely that of not taking into account the variable China in question: a decisive undervaluation, which indicates the shallow depth of analysis of the White House.

Las razones del fracaso de Hanoi entre Estados Unidos y Corea del Norte

A pesar de las buenas condiciones, que, según el presidente de Estados Unidos, se crearon con Corea del Norte, la cumbre de Hanoi terminó sin nada. Trump probablemente sobreestimó su capacidad como negociador internacional, basándose solo en su experiencia como empresario. El resultado fue una interrupción de las negociaciones que muestra cómo el proceso de desnuclearización de la península de Corea está aún muy lejos y todo por definir. Para los Estados Unidos y, sobre todo para el inquilino de la Casa Blanca, uno tiene la sensación de que esta conclusión fue una especie de derrota diplomática. Si el resultado esperado era la definición del proceso de desnuclearización de Corea del Norte, que sigue siendo uno de los principales objetivos de la política exterior de Trump, si no es el de Trump, el resultado es completamente contrario a esta expectativa. El presidente estadounidense probablemente esperaba una remisión total de la actitud de Kim Jong, basada en el mal estado económico del país norcoreano y en la necesidad de suprimir la disidencia interna que parecía estar creciendo. La evaluación de Trump, y ciertamente la mayoría de sus analistas, resultó ser completamente errónea, porque la solicitud del líder de Pyongyang fue deliberadamente inadmisible. Solicite el cese de las sanciones sin contrapartes seguras, de hecho, fue un enfrentamiento que Kim Jong ha preparado durante mucho tiempo para demostrar que todavía tiene todo el control del aparato interno frente al líder de la primera potencia del mundo. El significado es claro: haber hecho que Trump se siente en la mesa de negociaciones por nada, significa que Corea del Norte, además de tener energía nuclear, tiene, desde este momento, también la fuerza diplomática para tratar a la par con los EE. UU. Aunque, por supuesto, esto no es cierto, el presidente estadounidense le ha dado una oportunidad ineludible al dictador norcoreano, quien le dio una lección de política exterior difícil de olvidar. Gracias a la mala actitud de Trump para ser un hombre de gobierno, la visibilidad política de Corea del Norte ha aumentado considerablemente desde que el multimillonario estadounidense reside en la Casa Blanca, un resultado imposible cuando Obama era el presidente, incluso si él tampoco destacaba en política exterior. . No haber entendido que para el régimen norcoreano, la posesión del arma atómica es esencial, ya que su supervivencia es un gran error en el que Trump cayó gracias a las tácticas efectivas de Kim Jong, quien evitó la exposición a los medios. Internacional, evitando amenazar a Estados Unidos y Corea del Sur y no lanzar más misiles de prueba en el océano. Este período de tranquilidad fue evaluado por Trump como suficiente para esperar un resultado positivo de la negociación, a pesar de las noticias que los servicios secretos estadounidenses comunicaron a la Casa Blanca. En realidad, las plantas nucleares nunca han sido apagadas y las pruebas atómicas continuaron, pero solo en silencio absoluto. La sospecha es que Kim Jong no utilizó Trump para debilitar la imagen estadounidense: un resultado ciertamente agradable a China. Si el líder norcoreano ha actuado solo para complacer a Pekín o si ha sido un instrumento de concienciación sobre el país chino, tiene poca importancia. La realidad es que Corea del Norte y China han mejorado las relaciones, como lo demuestran las cuatro visitas de Kim Jong a realizadas en Beijing, lo que indica que las relaciones entre los dos países son amistosas, después de períodos muy difíciles. Para Pekín es importante que Pyongyang mantenga una actitud diferente para no permitir la temida unión de las dos Coreas, lo que llevaría al ejército estadounidense a la frontera china. El error fundamental, que desencadena el fracaso de Trump para negociar con Corea del Norte, es precisamente el de no tener en cuenta la variable China en cuestión: una infravaloración decisiva, que indica la poca profundidad de análisis de la Casa Blanca.

Die Gründe für das Scheitern Hanois zwischen den USA und Nordkorea

Trotz der guten Bedingungen, die laut US-Präsident mit Nordkorea geschaffen wurden, endete der Gipfel von Hanoi mit nichts. Trump überschätzte wahrscheinlich seine Fähigkeiten als internationaler Unterhändler, nur aufgrund seiner Erfahrungen als Geschäftsmann. Das Ergebnis war eine Unterbrechung der Verhandlungen, die zeigt, dass der Prozess der Denuklearisierung der koreanischen Halbinsel noch sehr weit ist und alles definiert werden muss. Für die USA und vor allem für den Mieter des Weißen Hauses hat man das Gefühl, dass diese Schlussfolgerung eine Art diplomatische Niederlage war. Wenn das erwartete Ergebnis die Definition des Denuklearisierungsprozesses in Nordkorea war, der nach wie vor eines der wichtigsten, wenn nicht Trumps außenpolitischen Hauptziele ist, widerspricht das Ergebnis dieser Erwartung völlig. Der amerikanische Präsident erwartete wahrscheinlich einen totalen Erlass von Kim Jongs Haltung, basierend auf dem schlechten wirtschaftlichen Status des nordkoreanischen Landes und der Notwendigkeit, interne Meinungsverschiedenheiten zu unterdrücken, die zu wachsen schienen. Trumps Einschätzung und sicherlich die meisten seiner Analysten erwiesen sich als völlig falsch, weil die Bitte des Pjöngjang-Führers absichtlich unzulässig war. Bitten Sie um die Einstellung von Sanktionen ohne sichere Gegenstücke. In der Tat war es ein Showdown, den Kim Jong a schon lange zeigen wollte, dass er immer noch die Kontrolle über den inneren Apparat vor dem Anführer der ersten Macht der Welt hat. Die Bedeutung ist klar: Trump umsonst am Verhandlungstisch sitzen zu lassen, bedeutet, dass Nordkorea neben der Atomenergie auch die diplomatische Kraft hat, mit den USA gleich zu handeln. Obwohl dies natürlich nicht stimmt, hat der amerikanische Präsident dem nordkoreanischen Diktator, der ihm eine Lektion in der Außenpolitik verpasst hat, eine unüberwindbare Gelegenheit gegeben. Dank der schlechten Haltung Trumps, ein Mann der Regierung zu sein, ist die politische Sichtbarkeit Nordkoreas seit dem Aufenthalt des amerikanischen Milliardärs im Weißen Haus beträchtlich gestiegen. Dies ist ein unmögliches Ergebnis, als Obama der Präsident war, auch wenn er sich in der Außenpolitik nicht auszeichnete. . Nicht verstanden, dass der Besitz der Atomwaffe für das nordkoreanische Regime von ihrem Überleben aus unerlässlich ist, ist ein großer Fehler, in den Trump dank der effektiven Taktik von Kim Jong fiel, der es vermeiden konnte, den Medien ausgesetzt zu sein international, um zu vermeiden, die USA und Südkorea zu bedrohen und keine weiteren Raketen in den Ozean zu schicken. Diese Ruhezeit wurde von Trump als ausreichend bewertet, um trotz der Nachrichten, die die amerikanischen Geheimdienste dem Weißen Haus mitteilten, ein positives Ergebnis der Verhandlungen zu erwarten. In der Realität wurden Atomkraftwerke nie ausgeschaltet und Atomtests fortgesetzt, sondern nur in absoluter Stille. Der Verdacht ist, dass Kim Jong un Trump benutzt hat, um das amerikanische Image zu schwächen: Ein Ergebnis, das China zweifellos erfreut. Wenn die nordkoreanische Regierung allein gehandelt hat, um Peking zu gefallen, oder wenn sie ein Instrument des Bewusstseins für das chinesische Land war, ist dies von geringer Bedeutung. Die Realität ist, dass Nordkorea und China die Beziehungen verbessert haben, wie die vier Besuche von Kim Jong in Peking zeigen, die darauf hinweisen, dass die Beziehungen zwischen den beiden Ländern nach sehr schwierigen Zeiten wieder freundschaftlich sind. Für Peking ist es wichtig, dass Pjöngjang eine andere Haltung einnimmt, um die gefürchtete Vereinigung der beiden Koreas nicht zuzulassen, die das US-Militär an die chinesische Grenze bringen würde. Der grundlegende Fehler, der dazu geführt hat, dass Trump keine Verhandlungen mit Nordkorea verhandelt hat, ist genau der Fehler, die fragliche Variable China nicht zu berücksichtigen: eine entscheidende Unterbewertung, die auf die geringe Tiefe der Analyse des Weißen Hauses hinweist.

Les raisons de l'échec de Hanoi entre les États-Unis et la Corée du Nord

Malgré les bonnes conditions qui, selon le président américain, ont été créées avec la Corée du Nord, le sommet de Hanoi n'a pas abouti. Trump a probablement surestimé sa capacité en tant que négociateur international, basé uniquement sur son expérience en tant qu'homme d'affaires. Le résultat a été une interruption des négociations qui montre à quel point le processus de dénucléarisation de la péninsule coréenne est encore très loin et tout reste à définir. Pour les États-Unis et, surtout, pour le locataire de la Maison-Blanche, on a le sentiment que cette conclusion était une sorte de défaite diplomatique. Si le résultat attendu était la définition du processus de dénucléarisation de la Corée du Nord, qui reste l’un des principaux objectifs de la politique étrangère, sinon celle de Trump, le résultat est tout à fait contraire à cette attente. Le président américain s'attendait probablement à une rémission totale de l'attitude de Kim Jong, basée sur le piètre statut économique du pays nord-coréen et sur la nécessité de supprimer les dissensions internes qui semblaient se développer. L'évaluation de Trump, et certainement la plupart de ses analystes, s'est révélée être complètement fausse, car la demande du dirigeant de Pyongyang était délibérément irrecevable. Demandez la levée des sanctions sans contreparties saines. En fait, c’est en fait un affrontement que Kim Jong a depuis longtemps préparé pour montrer qu’il a toujours le contrôle de l’appareil interne devant le chef du premier pouvoir du monde. Le sens est clair: avoir fait siéger Trump à la table des négociations pour rien, cela signifie que la Corée du Nord, en plus de disposer de l'énergie nucléaire, dispose désormais de la force diplomatique pour traiter sur un pied d'égalité avec les États-Unis. Bien que ce ne soit évidemment pas vrai, le président américain a donné une opportunité à ne pas manquer au dictateur nord-coréen, qui lui a donné une leçon de politique étrangère difficile à oublier. Grâce à la piètre attitude de Trump à l'égard du gouvernement, la visibilité politique de la Corée du Nord s'est considérablement accrue depuis que le milliardaire américain réside à la Maison-Blanche, un résultat impossible quand Obama était président, même s'il ne excellait pas non plus en politique étrangère. . Ne pas avoir compris que pour le régime nord-coréen, la possession de l'arme atomique est essentielle dès sa survie même est une énorme erreur, dans laquelle Trump est tombé grâce à la tactique efficace de Kim Jong, qui a évité toute exposition aux médias. internationale, en évitant de menacer les États-Unis et la Corée du Sud et en ne lançant pas plus de missiles d'essai dans l'océan. Trump a jugé que cette période de tranquillité était suffisante pour espérer un résultat positif de la négociation, malgré les nouvelles que les services secrets américains ont communiquées à la Maison-Blanche. En réalité, les centrales nucléaires n'ont jamais été éteintes et les essais atomiques ont été poursuivis, mais uniquement dans un silence absolu. On soupçonne Kim Jong d’avoir utilisé Trump pour affaiblir l’image américaine: un résultat qui plaira certainement à la Chine. Si le laeder nord-coréen a agi seul pour plaire à Pékin ou s'il s'agit d'un instrument de sensibilisation du pays chinois, cela n'a guère d'importance. La réalité est que la Corée du Nord et la Chine ont amélioré leurs relations, comme en témoignent les quatre visites de Kim Jong a à Beijing, qui montrent que les relations entre les deux pays sont redevenues amicales après des périodes très difficiles. Pour Beijing, il est important que Pyongyang maintienne une attitude différente afin de ne pas permettre l’union tant redoutée des deux Corées, qui amènerait l’armée américaine à la frontière chinoise. L'erreur fondamentale, qui déclenche l'incapacité de Trump à négocier avec la Corée du Nord, est précisément celle de ne pas prendre en compte la variable Chine en question: une sous-évaluation décisive, qui indique la faible profondeur de l'analyse de la Maison Blanche.