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giovedì 11 luglio 2019

Regno Unito: il principale partito di opposizione propone un nuovo referendum sull'Europa

La vicenda dell’uscita inglese dall’Unione si arricchisce di un nuovo episodio. Il leader del principale partito di opposizione ha deciso di appoggiare un nuovo referendum  sull’argomento. La decisione avviene in maniera tardiva, dopo un atteggiamento mai definito all’interno della formazione laburista e con la convinzione dello stesso leader della necessità di uscire dall’Europa. Fino ad ora soltanto il partito liberal democratico si è espresso chiaramente contro la Brexit. Le posizioni all’interno dei laburisti, sono, invece non omogenee e ciò non contribuisce ad una chiara ed univoca posizione del partito di fronte ad una eventuale ripetizione della consultazione. Che questa ripetizione sia necessaria sembra essere una cosa accertata da tempo. Il referendum che ha decretato, con poca differenza tra i si ed i no, l’uscita del Regno Unito dall’Unione è stato effettuato senza la dovuta informazione e con notizie palesemente falsate sulle conseguenze, sopratutto economiche, che si sarebbero verificate sui ceti meno abbienti. Dal punto di vista legale, inoltre, è stato un referendum consultivo, che, in teoria, non avrebbe dovuto avere, effetti pratici, se non quelli di indicare una via al governo. La natura stessa del quesito era troppo limitata ad una risposta affermativa, che non aveva altre interpretazioni, ad una negativa, che, invece, come hanno dimostrato gli eventi successivi, aveva diverse implicazioni: da quella senza condizioni a quella, più attenuata, di sviluppare, comunque, con l’Europa una zona commerciale comune. L’incapacità della politica e dei politici inglesi ha determinato una immobilità che è stata negativa tanto per Londra, quanto per Bruxelles. Valutare i perchè della decisione dei laburisti non è facile, senz’altro ragioni di opportunità politica hanno condizionato questa scelta: di fronte all’immobilismo dei conservatori, i laburisti hanno provato a cambiare il loro atteggiamento politico caratterizzato, anch’esso da una indecisione sconcertante, che ha provocato una dura sconfitta nelle elezioni europee. Sia i conservatori che i laburisti, cioè i partiti che si sono distinti per laloro indecisione sono stati quelli maggiormente puniti dagli elettori. Ma, mentre i conservatori sono alle prese con il cambio di leadership, i laburisti provano a sfruttare il vantaggio di non avere questo problema, rilanciando il tema del referendum. La cosa può, comunque, rivelarsi positiva perchè riporta al centro una possibilità di effettuare una scelta fondamentale per il paese in maniera più consapevole, ma, l’incertezza nei laburisti sul come affrontare la situazione rimane completamente.  Questa incertezza nei due partiti maggiori riflette l’immagine di un paese diviso e confuso che non sa prendere una decisione: la responsabilità è ancora di quelle classi dirigenti che non hanno saputo capire la crescente importanza dei sentimenti sovranisti di una parte del paese e dei gruppi che hanno saputo manipolare questa parte di popolazione e la loro percezione. Occorre ricordare che il Regno Unito, nell’Unione Europea,  godeva di privilegi ben maggiori rispetto agli altri membri e nonostante questo Bruxelles è stata vista con avversione anche perchè le classi politiche al potere non hanno saputo spiegare l’importanza di appartenere all’Unione. L’incertezza, tuttavia, riguarda anche se un nuovo referendum sarà effettivamente effettuato: i vincitori dell’uscita dall’Europa si appellano al mancato rispetto della volontà popolare, in caso di ripetizione, temendo, in realtà, un ribaltamento del risultato. In conclusione non è azzardato dire che qualunque esito dovesse uscire dalle urne il governo che dovrà applicare l’esito, ma questo vale anche senza un nuovo referendum, sarà in grande difficoltà perchè formato da personalità di entrambi le opinioni, tanto che è impossibile non rilevare che la vera difficoltà è quella di ricucire un paese troppo diviso e lacerato nel proprio profondo.

United Kingdom: the main opposition party proposes a new referendum on Europe

The story of the British exit from the Union is enriched by a new episode. The leader of the main opposition party has decided to support a new referendum on the subject. The decision comes late, after an attitude never defined within Labor education and with the conviction of the leader himself of the need to leave Europe. Until now only the liberal democratic party has clearly expressed itself against Brexit. The positions within the Labor Party, on the other hand, are not homogeneous and this does not contribute to a clear and unambiguous position of the party in the face of a possible repetition of the consultation. That this repetition is necessary seems to have been a thing long established. The referendum that decreed, with little difference between yes and no, the United Kingdom's exit from the Union was carried out without due information and with evidently distorted news on the consequences, above all economic, that would have occurred on the lesser classes nots. Furthermore, from a legal point of view, it was a consultative referendum, which, in theory, should not have had practical effects, other than to indicate a way to the government. The very nature of the question was too limited to an affirmative answer, which had no other interpretation, to a negative one, which, instead, as the subsequent events demonstrated, had different implications: from the one without conditions to the more attenuated one of developing , however, with Europe a common commercial area. The incapacity of politics and English politicians has determined a immobility that has been negative both for London and for Brussels. Evaluating the reasons for the Labor decision is not easy, certainly reasons of political expediency have conditioned this choice: in the face of conservative immobility, Labor have tried to change their political attitude, also characterized by a disconcerting indecision , which caused a severe defeat in the European elections. Both the conservatives and the Labor parties, that is, the parties that stood out for their indecision were the ones most punished by the voters. But, while conservatives are struggling with the change of leadership, Labor is trying to exploit the advantage of not having this problem, re-launching the theme of the referendum. The thing can, however, prove to be positive because it brings back to the center a chance to make a fundamental choice for the country in a more conscious way, but, the uncertainty in Labor on how to deal with the situation remains completely. This uncertainty in the two major parties reflects the image of a divided and confused country that does not know how to make a decision: the responsibility still lies with those ruling classes who have not been able to understand the growing importance of the sovereign feelings of part of the country and groups who knew how to manipulate this part of the population and their perception. It should be remembered that the United Kingdom, in the European Union, enjoyed far greater privileges than the other members and despite this, Brussels was seen with aversion also because the political classes in power did not know how to explain the importance of belonging to the Union. The uncertainty, however, also concerns whether a new referendum will actually be carried out: the winners of the exit from Europe appeal to the failure to respect the popular will, in case of repetition, fearing, in reality, a reversal of the result. In conclusion it is not risky to say that any outcome should come out of the polls that the government that will have to apply the outcome, but this is true even without a new referendum, will be in great difficulty because it is made up of personalities of both opinions, so much so that it is impossible not to detect that the real difficulty is to mend a country that is too divided and torn apart.

Reino Unido: el principal partido de la oposición propone un nuevo referéndum sobre Europa.

La historia de la salida británica de la Unión se enriquece con un nuevo episodio. El líder del principal partido de oposición ha decidido apoyar un nuevo referéndum sobre el tema. La decisión llega tarde, después de una actitud nunca definida dentro de la educación laboral y con la convicción del propio líder de la necesidad de abandonar Europa. Hasta ahora, solo el partido democrático liberal se ha expresado claramente contra el Brexit. Las posiciones dentro del Partido Laborista, por otro lado, no son homogéneas y esto no contribuye a una posición clara e inequívoca del partido frente a una posible repetición de la consulta. Que esta repetición es necesaria parece haber sido algo establecido hace mucho tiempo. El referéndum que decretó, con poca diferencia entre sí y no, la salida del Reino Unido de la Unión se llevó a cabo sin la debida información y con noticias evidentemente distorsionadas sobre las consecuencias, sobre todo económicas, que habrían ocurrido en las clases más reducidas. no tienen. Además, desde un punto de vista legal, fue un referéndum consultivo que, en teoría, no debería haber tenido efectos prácticos, más que para indicar un camino al gobierno. La naturaleza misma de la pregunta era demasiado limitada a una respuesta afirmativa, que no tenía otra interpretación, a una negativa, que, en cambio, como lo demostraron los eventos subsiguientes, tenía diferentes implicaciones: desde la sin condiciones hasta la más atenuada del desarrollo. Sin embargo, con Europa un área comercial común. La incapacidad de la política y los políticos ingleses han determinado una inmovilidad que ha sido negativa tanto para Londres como para Bruselas. Evaluar los motivos de la decisión laborista no es fácil; ciertamente, las razones de la conveniencia política han condicionado esta elección: frente a la inmovilidad conservadora, los laboristas han tratado de cambiar su actitud política, también caracterizada por una desconcertante indecisión. , lo que provocó una severa derrota en las elecciones europeas. Tanto los partidos conservadores como los laboristas, es decir, los partidos que se destacaron por su indecisión fueron los más castigados por los votantes. Pero, mientras los conservadores están luchando contra el cambio de liderazgo, el Laborismo está tratando de explotar la ventaja de no tener este problema, relanzando el tema del referéndum. Sin embargo, la cosa puede resultar positiva porque le brinda al centro la oportunidad de tomar una decisión fundamental para el país de una manera más consciente, pero la incertidumbre en el Laborismo sobre cómo lidiar con la situación permanece completamente. Esta incertidumbre en los dos partidos principales refleja la imagen de un país dividido y confundido que no sabe cómo tomar una decisión: la responsabilidad aún reside en aquellas clases dominantes que no han podido comprender la importancia creciente de los sentimientos soberanos de parte del país y los grupos. Quien supo manipular esta parte de la población y su percepción. Debe recordarse que el Reino Unido, en la Unión Europea, gozaba de privilegios mucho mayores que los demás miembros y, a pesar de esto, Bruselas también se veía con aversión porque las clases políticas en el poder no sabían cómo explicar la importancia de pertenecer a la Unión. Sin embargo, la incertidumbre también se refiere a si realmente se llevará a cabo un nuevo referéndum: los ganadores de la salida de Europa apelan a la falta de respeto a la voluntad popular, en caso de repetición, temiendo, en realidad, una reversión del resultado. En conclusión, no es arriesgado decir que cualquier resultado debe salir de las urnas de que el gobierno que tendrá que aplicar el resultado, pero esto es cierto incluso sin un nuevo referéndum, estará en una gran dificultad porque está formado por personalidades de ambas opiniones, tanto que es imposible no detectarlo. que la verdadera dificultad es reparar un país que está demasiado dividido y desgarrado.

Vereinigtes Königreich: Die wichtigste Oppositionspartei schlägt ein neues Referendum über Europa vor

Die Geschichte des britischen Austritts aus der Union wird durch eine neue Episode bereichert. Der Vorsitzende der wichtigsten Oppositionspartei hat beschlossen, ein neues Referendum zu diesem Thema zu unterstützen. Die Entscheidung kommt zu spät, nachdem eine Haltung, die in der Arbeitserziehung nie definiert wurde, und die Überzeugung des Führers selbst, dass Europa verlassen werden muss. Bisher hat sich nur die liberal-demokratische Partei klar gegen den Brexit ausgesprochen. Andererseits sind die Positionen innerhalb der Labour Party nicht homogen und dies trägt nicht zu einer klaren und eindeutigen Position der Partei angesichts einer möglichen Wiederholung der Konsultation bei. Dass diese Wiederholung notwendig ist, scheint längst etabliert. Das Referendum, das den Austritt des Vereinigten Königreichs aus der Union mit nur geringem Unterschied zwischen Ja und Nein verfügte, wurde ohne angemessene Informationen und mit offensichtlich verzerrten Nachrichten über die Folgen, vor allem die wirtschaftlichen, die für die kleineren Klassen eingetreten wären, durchgeführt Nichtse. Außerdem handelte es sich aus rechtlicher Sicht um ein beratendes Referendum, das theoretisch keine praktischen Auswirkungen hätte haben dürfen, als der Regierung einen Weg aufzuzeigen. Das Wesen der Frage beschränkte sich zu sehr auf eine positive Antwort, die keine andere Interpretation hatte, auf eine negative, die stattdessen, wie die nachfolgenden Ereignisse zeigten, andere Implikationen hatte: von der bedingungslosen zu der gedämpften zu entwickeln Mit Europa jedoch ein gemeinsamer Handelsraum. Die Unfähigkeit der Politik und der englischen Politiker hat zu einer für London und Brüssel negativen Immobilität geführt. Die Beurteilung der Gründe für die Arbeitsentscheidung ist nicht einfach, sicherlich haben Gründe der politischen Zweckmäßigkeit diese Wahl bedingt: Angesichts der konservativen Immobilität haben Labour versucht, ihre politische Haltung zu ändern, die auch durch eine beunruhigende Unentschlossenheit gekennzeichnet ist , was zu einer schweren Niederlage bei den Europawahlen führte. Sowohl die Konservativen als auch die Labour-Parteien, dh die Parteien, die sich durch ihre Unentschlossenheit auszeichneten, wurden von den Wählern am meisten bestraft. Aber während Konservative mit dem Führungswechsel zu kämpfen haben, versucht Labour, den Vorteil zu nutzen, dieses Problem nicht zu haben, und das Thema des Referendums neu aufzugreifen. Die Sache kann sich jedoch als positiv erweisen, da sie die Chance bietet, eine fundamentale Entscheidung für das Land bewusster zu treffen, aber die Unsicherheit in Bezug auf den Umgang mit der Situation in Labour bleibt völlig bestehen. Diese Unsicherheit in den beiden großen Parteien spiegelt das Bild eines geteilten und verwirrten Landes wider, das nicht weiß, wie man eine Entscheidung trifft: Die Verantwortung liegt immer noch bei den herrschenden Klassen, die die wachsende Bedeutung der souveränen Gefühle eines Teils des Landes und der Gruppen nicht verstehen konnten wer wusste, wie man diesen Teil der Bevölkerung und ihre Wahrnehmung manipuliert. Es sei daran erinnert, dass das Vereinigte Königreich in der Europäischen Union weitaus größere Privilegien genoss als die anderen Mitglieder, und trotzdem wurde Brüssel mit Abneigung gesehen, auch weil die politischen Klassen an der Macht nicht wussten, wie wichtig es ist, der Union anzugehören. Die Unsicherheit betrifft jedoch auch die Frage, ob tatsächlich ein neues Referendum durchgeführt wird: Die Gewinner des Austritts aus Europa appellieren an die Nichteinhaltung des Willens des Volkes, im Wiederholungsfall in der Realität eine Umkehrung des Ergebnisses zu befürchten. Zusammenfassend ist es nicht riskant zu sagen, dass ein Ergebnis aus den Umfragen hervorgehen sollte, die die Regierung durchführen muss, aber dies gilt auch ohne ein neues Referendum, das sich in großen Schwierigkeiten befindet, da es sich aus Persönlichkeiten beider Meinungen zusammensetzt, so dass es unmöglich ist, es nicht zu erkennen dass die wirkliche Schwierigkeit darin besteht, ein Land zu reparieren, das zu gespalten und zerrissen ist.

Royaume-Uni: le principal parti d'opposition propose un nouveau référendum sur l'Europe

L'histoire de la sortie britannique de l'Union s'enrichit d'un nouvel épisode. Le chef du principal parti d'opposition a décidé de soutenir un nouveau référendum sur le sujet. La décision est tardive, après une attitude jamais définie au sein de l’éducation ouvrière et avec la conviction du dirigeant lui-même de la nécessité de quitter l’Europe. Jusqu'à présent, seul le parti démocrate libéral s'est clairement exprimé contre le Brexit. Les positions au sein du parti travailliste, en revanche, ne sont pas homogènes et cela ne contribue pas à une position claire et non ambiguë du parti face à une éventuelle répétition de la consultation. Que cette répétition soit nécessaire semble avoir été une chose établie de longue date. Le référendum qui a décrété, avec peu de différence entre oui et non, la sortie du Royaume-Uni de l'Union européenne s'est déroulé sans information en bonne et due forme et avec des informations manifestement faussées sur les conséquences, surtout économiques, que cela aurait sur les classes moins favorisées déshérités. En outre, d’un point de vue juridique, il s’agissait d’un référendum consultatif qui, en théorie, n’aurait pas dû avoir d’effets concrets, si ce n’était d’indiquer une voie au gouvernement. La nature même de la question était trop limitée à une réponse affirmative, qui n’avait aucune autre interprétation, à une réponse négative, qui, comme l’ont montré les événements ultérieurs, a eu des implications différentes: de celle sans conditions à celle plus atténuée des pays en développement. avec l’Europe un espace commercial commun. L’incapacité de la politique et des politiciens anglais a déterminé une immobilité négative à la fois pour Londres et pour Bruxelles. Évaluer les raisons de la décision du parti travailliste n’est pas chose aisée. Certes, des raisons d’opportunité politique ont conditionné ce choix: face à l’immobilité conservatrice, les travaillistes ont tenté de changer leur attitude politique, caractérisée également par une indécision déconcertante. , qui a provoqué une défaite sévère aux élections européennes. Les partis conservateurs comme les partis travaillistes, c'est-à-dire les partis qui se sont distingués par leur indécision, ont été les plus punis par les électeurs. Mais, alors que les conservateurs luttent contre le changement de direction, le parti travailliste tente de tirer parti de l'avantage de ne pas avoir ce problème, en relançant le thème du référendum. La chose peut cependant s'avérer positive car elle ramène au centre une chance de faire un choix fondamental pour le pays de manière plus consciente, mais l'incertitude du Labour quant à la manière de gérer la situation demeure complètement. Cette incertitude dans les deux principaux partis reflète l'image d'un pays divisé et confus qui ne sait pas comment prendre une décision: la responsabilité incombe toujours aux classes dirigeantes qui n'ont pas été en mesure de comprendre l'importance croissante des sentiments souverains d'une partie du pays et de leurs groupes. qui a su manipuler cette partie de la population et leur perception. Il convient de rappeler que le Royaume-Uni, au sein de l'Union européenne, jouissait de privilèges beaucoup plus importants que les autres membres et que malgré cela, Bruxelles était perçue avec aversion aussi parce que les classes politiques au pouvoir ne savaient pas expliquer l'importance de l'appartenance à l'Union. L'incertitude, cependant, concerne également la question de savoir si un nouveau référendum sera effectivement organisé: les gagnants de la sortie d'Europe font appel au non-respect de la volonté populaire, en cas de répétition, craignant, en réalité, un renversement du résultat. En conclusion, il n’est pas hasardeux d’affirmer que le résultat du scrutin devrait être déterminé par le gouvernement qui devra l’appliquer, mais cela est vrai même si un nouveau référendum n’est pas très difficile, car il est composé de personnalités des deux opinions, à un point tel qu’il est impossible de ne pas détecter que la vraie difficulté est de réparer un pays trop divisé et déchiré.

Reino Unido: Trabalho propõe novo referendo sobre a Europa

A história da saída britânica da União é enriquecida por um novo episódio. O líder do principal partido da oposição decidiu apoiar um novo referendo sobre o assunto. A decisão chega atrasada, depois de uma atitude nunca definida dentro da educação do trabalho e com a convicção do próprio líder da necessidade de deixar a Europa. Até agora, apenas o partido democrático liberal se expressou claramente contra o Brexit. As posições dentro do Partido Trabalhista, por outro lado, não são homogêneas e isso não contribui para uma posição clara e inequívoca do partido em face de uma possível repetição da consulta. Que essa repetição é necessária parece ter sido uma coisa há muito estabelecida. O referendo que decretou, com pouca diferença entre sim e não, a saída do Reino Unido da União foi realizada sem a devida informação e com notícias evidentemente distorcidas sobre as conseqüências, sobretudo econômicas, que teriam ocorrido nas classes menores pobres. Além disso, de um ponto de vista legal, foi um referendo consultivo, que, em teoria, não deveria ter efeitos práticos, além de indicar um caminho para o governo. A própria natureza da questão era limitada demais a uma resposta afirmativa, que não tinha outra interpretação, a uma negativa, que, ao contrário, como os eventos subsequentes demonstraram, tinha implicações diferentes: do sem condições até o mais atenuado de desenvolver , no entanto, com a Europa uma área comercial comum. A incapacidade da política e dos políticos ingleses determinou uma imobilidade negativa para Londres e para Bruxelas. Avaliar as razões da decisão trabalhista não é fácil, certamente razões de conveniência política condicionaram essa escolha: em face da imobilidade conservadora, os trabalhistas tentaram mudar sua atitude política, também caracterizada por uma indecisão desconcertante. , o que causou uma severa derrota nas eleições europeias. Tanto os conservadores como os trabalhistas, isto é, os partidos que se destacaram por sua indecisão foram os mais punidos pelos eleitores. Mas, enquanto os conservadores estão lutando com a mudança de liderança, o Partido Trabalhista está tentando explorar a vantagem de não ter esse problema, relançando o tema do referendo. A coisa pode, no entanto, provar ser positiva porque traz de volta ao centro a chance de fazer uma escolha fundamental para o país de uma maneira mais consciente, mas a incerteza no trabalho sobre como lidar com a situação permanece completamente. Essa incerteza nos dois principais partidos reflete a imagem de um país dividido e confuso que não sabe tomar uma decisão: a responsabilidade ainda recai sobre as classes dominantes que não conseguiram entender a importância crescente dos sentimentos soberanos de parte do país e dos grupos. que soube manipular essa parte da população e sua percepção. Deve ser lembrado que o Reino Unido, na União Europeia, gozava de privilégios muito maiores do que os outros membros e, apesar disso, Bruxelas foi vista com aversão também porque as classes políticas no poder eram incapazes de explicar a importância de pertencer à União. A incerteza, no entanto, também diz respeito à efetivação de um novo plebiscito: os vencedores da saída da Europa apelam ao não respeito da vontade popular, em caso de repetição, temendo, na realidade, uma reversão do resultado. Em conclusão não é arriscado dizer que qualquer resultado deve sair das pesquisas que o governo que terá que aplicar o resultado, mas isso também se aplica sem um novo referendo, será em grande dificuldade, porque é composto de personalidades de ambas as opiniões, tanto que é impossível não detectar que a dificuldade real é consertar um país que é muito dividido e dilacerado.

Великобритания: лейбористы предлагают новый референдум по Европе

История выхода Британии из Союза обогащена новым эпизодом. Лидер главной оппозиционной партии решил поддержать новый референдум по этому вопросу. Решение приходит с опозданием, после того, как в трудовом образовании не определено отношение и убеждение самого лидера в необходимости покинуть Европу. До сих пор только либерально-демократическая партия явно высказывалась против Брексита. Позиции внутри Лейбористской партии, с другой стороны, не являются однородными, и это не способствует четкой и недвусмысленной позиции партии перед лицом возможного повторения консультации. То, что это повторение необходимо, кажется, давно установлено. Референдум, который постановил, с небольшой разницей между «да» и «нет», выход Соединенного Королевства из Союза был проведен без должной информации и с явно искаженными новостями о последствиях, прежде всего экономических, которые произошли бы для меньших классов неимущие. Кроме того, с юридической точки зрения это был консультативный референдум, который, по идее, не должен был иметь практических последствий, кроме как указывать путь правительству. Сама природа вопроса была слишком ограничена утвердительным ответом, который не имел другой интерпретации, отрицательным, который вместо этого, как показали последующие события, имел различные последствия: от вопроса без условий до более ослабленного ответа о развитии Однако с Европой общая торговая зона. Неспособность политики и английских политиков определила неподвижность, которая была негативной как для Лондона, так и для Брюсселя. Оценить причины принятия лейбористского решения нелегко, конечно, причины политической целесообразности обусловили этот выбор: перед лицом консервативной неподвижности лейбористы пытались изменить свое политическое отношение, также характеризующееся нерешительной нерешительностью , что вызвало серьезное поражение на европейских выборах. Как консерваторы, так и лейбористские партии, то есть партии, которые выделялись своей нерешительностью, были самыми наказанными избирателями. Но, в то время как консерваторы борются со сменой руководства, лейбористы пытаются использовать преимущество отсутствия этой проблемы, перезапуская тему референдума. Эта вещь, однако, может оказаться положительной, потому что она возвращает центру шанс сделать фундаментальный выбор для страны более осознанным образом, но неопределенность в труде относительно того, как справиться с ситуацией, остается полностью. Эта неопределенность в двух основных партиях отражает имидж разделенной и запутанной страны, которая не знает, как принять решение: ответственность по-прежнему лежит на тех правящих классах, которые не смогли понять растущую важность суверенных чувств части страны и групп кто знал, как манипулировать этой частью населения и их восприятием. Следует помнить, что Соединенное Королевство в Европейском союзе пользовалось гораздо большими привилегиями, чем другие члены, и, несмотря на это, Брюссель воспринимался с отвращением еще и потому, что политические классы, находящиеся у власти, не знали, как объяснить важность принадлежности к Союзу. Неопределенность, однако, также касается того, будет ли фактически проведен новый референдум: победители выхода из Европы апеллируют к несоблюдению воли народа, в случае повторения, опасаясь, на самом деле, изменения результата. В заключение не стоит рисковать утверждать, что любой результат должен исходить из опросов, что правительство, которое должно будет применить этот результат, но это также относится и к новому референдуму, столкнется с большими трудностями, потому что оно состоит из личностей обоих мнений, настолько, что невозможно не обнаружить что настоящая трудность состоит в том, чтобы починить страну, которая слишком разделена и разлучена.