Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

giovedì 28 maggio 2015

L'Unione Europea elabora la distribuzione comune dei migranti in arrivo sul territorio europeo

La Commissione dell'Unione Europea sull'immigrazione, a causa della pressione degli eventi, che hanno provocato le migrazioni di massa verso il vecchio continente, come la guerra siriana e le carestie africane, cerca di affrontare il problema, dopo gli anni di mancato governo della situazione, che ha caratterizzato l’esecutivo di Barroso. Nella Commissione presieduta da Juncker è stato elaborato un piano di redistribuzione dei migranti che riguarda circa 40.000 persone. Di queste 24.000 sono richiedenti asilo in Italia e 16.000 in Grecia. Si tratta di siriani ed eritrei che hanno richiesto asilo politico e non possono essere assorbiti esclusivamente dai paesi di arrivo. La soluzione è stata accolta in modo favorevole dal ministro degli esteri italiano, che, però, si è anche dimostrato cauto sui risultati della trattativa che si aprirà nelle prossime settimane con gli altri stati europei. Per ora è importante rilevare, aldilà di ogni valutazione numerica, che è stata giudicata da alcuni sottodimensionata, mentre da altri valutata in maniera opposta, l’introduzione di una sorta di principio che dovrebbe introdurre il principio della solidarietà tra gli stati dell’unione, circa il problema della divisione dei migranti, evitando che un solo o pochi paesi abbiano in carico l’intero problema. La soluzione è stata giudicata positivamente anche dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, che vede una concreta possibilità in senso umanitario per il futuro delle persone costrette a lasciare il loro paese, per motivi da loro indipendenti. Forte di questo appoggio autorevole, Juncker cerca di fare accettare agli stati più riluttanti questa soluzione. In effetti la sola elaborazione del principio di base non è affatto sufficiente a garantire che la norma sia, poi seguita, da una attuazione effettiva. Il primo ostacolo da superare è di ordine legislativo: quello che occorre è una maggioranza qualificata, ma alcuni paesi hanno già rifiutato la proposta: Gran Bretagna, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca; mentre Francia e Spagna avrebbero messo delle condizioni per accettare, quindi, parte della norma, a causa delle perplessità suscitate da una situazione politica tutt’altro che distesa. L’esecutivo di Juncker può fare affidamento su Italia, Grecia, Malta (questi tre paesi personalmente coinvolti), Slovenia, Austria, che con l’importante avvallo della Germania sono favorevoli in modo compatto alla proposta elaborata, oltre al sostegno sostanziale della maggioranza del parlamento europeo. Secondo i programmi di Bruxelles la normativa che si vuole varare dovrebbe avere carattere continuativo, cioè da attuare in tutte le occasioni in cui si verifichino emergenze dei flussi migratori e, quindi, non temporaneo e legato alla sola situazione attuale. Questa intenzione dell’esecutivo dell’Unione Europea, costituirà un’ulteriore materia di discussione tra i paesi membri, per la resistenza di alcuni a rendere stabile questo meccanismo di gestione dell’immigrazione. A spiccare è la posizione della Francia, che individua nella regolamentazione proposta un sistema troppo rigido perché si basa su quote da distribuire tra i paesi membri: la definizione di quota è rifiutata da Parigi, sia per motivazioni etiche, che pratiche, in quanto, di fatto, potrebbe obbligare gli stati ad accettare una percentuale fissa degli arrivi dei migranti; la misura potrebbe essere percepita, in questo momento dove la sensibilità verso il problema è molto alta ed è condizionata fortemente dai partiti di destra, come un obbligo che arriva dall’alto dell’esecutivo europeo, una sorta di imposizione di difficile gestione per il governo francese. Dal lato pratico, si fa sempre più strada la necessità di monitorare in modo certo le persone in arrivo mediante il rilievo delle impronte digitali, pratica, che secondo diversi stati, non è sempre seguita in Italia e Grecia; con tale metodo si potrà accertare se i migranti trasferiti non lasceranno i paesi di destinazione. Al momento sia Roma, che Atene, sono accusate di permettere ai migranti di abbandonare i paesi di arrivo al di fuori di una politica comune europea; se questo può essere vero, accade proprio perché regole come quella ora pensata della Commissione europea non era ancora presente nell’ordinamento comune. Ma aldilà delle polemiche l’Unione Europea si trova davanti ad una occasione unica, nata da una situazione di necessità, per ritrovare lo spirito europeo delle origini ed abbandonare posizioni di privilegio da parte di alcuni stati, per favorire il dialogo comune, anche in prospettiva di decisioni ancora più difficili, come quella sul progetto di difesa comune, fino ad arrivare alle condizioni per avere l’unità politica.

The European Union draws up the joint distribution of migrants arriving on European territory

The European Union Commission on immigration, because of the pressure of events, which resulted in mass migration to the old continent, as the Syrian War and famine in Africa, seeks to address the problem, after years of failed government the situation that has characterized the government of Barroso. In the Commission chaired by Juncker was a plan for the redistribution of migrants which covers about 40,000 people. Of these 24,000 were asylum seekers in Italy and 16,000 in Greece. It is Syrians and Eritreans who have requested political asylum and can not be absorbed only by the countries of arrival. The solution was greeted favorably by the Italian foreign minister, who, however, has also proved cautious on the results of the negotiations which will open in the coming weeks with other European states. For now it is important to note, beyond any numerical rating, which was judged by some undersized, while others evaluated in opposite ways, the introduction of a sort of principle that would introduce the principle of solidarity between the states of the union, about the problem of the division of migrants, preventing one or a few countries have charge of the entire issue. The solution was judged positively by the Secretary General of the United Nations, Ban Ki Moon, who sees a real possibility in the humanitarian sense for the future of the people forced to leave their country for reasons independent from them. Strong support of this authoritative, Juncker tries to make states more reluctant to accept this solution. In fact the only processing of the basic principle is not at all sufficient to ensure that the standard be, then followed by a genuine implementation. The first obstacle to overcome is for legislation: what we need is a qualified majority, but some countries have already rejected the proposal: Britain, Poland, Hungary and the Czech Republic; while France and Spain would put conditions to accept, therefore, part of the standard, due to concerns raised by a political situation anything but relaxed. The executive Juncker can rely on Italy, Greece, Malta (all three countries involved personally), Slovenia, Austria, that the important endorsement of Germany are in favor of the proposal drawn compactly, in addition to the substantial support of the majority of European parliament. According to the programs of the Brussels rules that you want to launch you should have a continuing nature, ie to be implemented in all the occasions when emergencies occur migration flows and, therefore, not only temporary and linked to the current situation. This intention of the executive of the European Union, will be the subject of further discussion between the member countries, to the resistance of some to make this stable mechanism of migration management. A stand out is the position of France, which locates in the proposed rules too rigid a system because it is based on quotas to be distributed among the member countries: the definition of share has declined from Paris, both for ethical reasons, and practical, because, of fact, could force states to accept a fixed percentage of arrivals of migrants; the measure could be perceived, at the moment where awareness of the problem is very high and is strongly conditioned by the right-wing parties, such as an obligation that comes from the European executive, a kind of tax difficult to administer for the government French. On the practical side, it is a growing need to monitor so some people coming through the fingerprinting, practice, which according to various states, it is not always followed in Italy and Greece; with this method you can determine whether migrants transferred will not leave the countries of destination. When both Rome, that Athens, are accused of allowing migrants to leave the country of arrival outside of a common European policy; While this may be true, it happens precisely because rules such as the one now thought the European Commission was not yet into this town. But beyond the controversy, the European Union is faced with a unique opportunity, born out of a situation of need, to recapture the spirit of European origins and abandon positions of privilege by some states, to promote the common dialogue, also in perspective decisions even more difficult, such as the one on the draft common defense, up to the conditions for political unity.

La Unión Europea elabora la distribución conjunta de los inmigrantes que llegan en territorio europeo

La Comisión de la Unión Europea en materia de inmigración, debido a la presión de los acontecimientos, lo que dio lugar a la migración masiva hacia el viejo continente, como la guerra de Siria y el hambre en África, trata de abordar el problema, después de años de gobierno fallido la situación que ha caracterizado al gobierno de Barroso. En la Comisión presidida por Juncker fue un plan para la redistribución de los migrantes, que cubre cerca de 40.000 personas. De ellos 24.000 eran solicitantes de asilo en Italia y 16.000 en Grecia. Es sirios y eritreos que han solicitado asilo político y no pueden ser absorbidas sólo por los países de llegada. La solución fue recibida favorablemente por el ministro de Asuntos Exteriores italiano, que, sin embargo, también se ha mostrado cauto sobre los resultados de las negociaciones que se abrirán en las próximas semanas con otros estados europeos. Por ahora es importante tener en cuenta, más allá de cualquier clasificación numérica, que fue juzgado por algunos de tamaño insuficiente, mientras que otros evalúan de manera opuesta, la introducción de una especie de principio de que introduciría el principio de solidaridad entre los estados de la unión, sobre el problema de la división de los migrantes, la prevención de uno o unos pocos países tienen cargo de todo el tema. La solución fue juzgada positivamente por el Secretario General de las Naciones Unidas, Ban Ki Moon, que ve una posibilidad real en el sentido humanitario para el futuro de las personas obligadas a abandonar su país por razones independientes de ellos. Fuerte apoyo de esta autoridad, Juncker trata de hacer que los estados más reacios a aceptar esta solución. De hecho la única procesamiento del principio básico no es en absoluto suficiente para asegurar que la norma sea, a continuación, seguido por una aplicación genuina. El primer obstáculo a superar es la legislación: lo que necesitamos es una mayoría cualificada, pero algunos países ya han rechazado la propuesta: Gran Bretaña, Polonia, Hungría y la República Checa; mientras que Francia y España pondrían condiciones de aceptar, por lo tanto, parte de la norma, debido a las preocupaciones planteadas por una situación política nada pero relajado. El ejecutivo Juncker puede confiar en Italia, Grecia, Malta (los tres países involucrados personalmente), Eslovenia, Austria, que el importante respaldo de Alemania están a favor de la propuesta elaborada de forma compacta, además del importante apoyo de la mayoría de Parlamento Europeo. De acuerdo con los programas de la Bruselas decide que desea iniciar usted debe tener un carácter continuo, es decir, que se aplicará en todas las ocasiones en que las emergencias ocurren los flujos migratorios y, por lo tanto, no sólo temporal y vinculada a la situación actual. Esta intención del ejecutivo de la Unión Europea, será objeto de mayor discusión entre los países miembros, a la resistencia de algunos para hacer de este mecanismo estable de gestión de la migración. A destacar es la posición de Francia, que se localiza en las normas propuestas un sistema demasiado rígido, ya que se basa en las cuotas para ser distribuidos entre los países miembros: la definición de la cuota se ha reducido de París, tanto por razones éticas, y práctico, ya que, de De hecho, podría obligar a los estados a aceptar un porcentaje fijo de las llegadas de los migrantes; la medida podría ser percibida, en el momento en que la conciencia del problema es muy alto y está fuertemente condicionada por los partidos de derecha, como una obligación que viene del ejecutivo europeo, una especie de impuesto difícil de administrar para el gobierno francés. En el aspecto práctico, es una creciente necesidad de controlar lo que algunas personas que vienen a través de la toma de huellas dactilares, la práctica, que según varios estados, que no siempre se siguió en Italia y Grecia; con este método se puede determinar si los inmigrantes transferidos no dejarán los países de destino. Cuando ambos Roma, que Atenas, están acusados ​​de permitir a los migrantes a abandonar el país de llegada fuera de una política europea común; Si bien esto puede ser cierto, sucede precisamente porque una normativa como la que ahora se pensaba que la Comisión Europea todavía no estaba en esta ciudad. Pero más allá de la polémica, la Unión Europea se enfrenta a una oportunidad única, que nace de una situación de necesidad, de recuperar el espíritu de los orígenes europeos y abandonar posiciones de privilegio por parte de algunos estados, para promover el diálogo común, también en perspectiva las decisiones más difíciles, como el que está en el proyecto de defensa común, hasta las condiciones para la unidad política.

Die Europäische Union erarbeitet die gemeinsame Verteilung der Migranten ankommen auf europäischem Territorium

Die Europäische Union der Kommission über Einwanderung, wegen dem Druck der Ereignisse, die in Massenwanderung auf den alten Kontinent führte, als Syrischer Krieg und Hunger in Afrika, versucht, das Problem anzugehen, nach Jahren der Regierung gescheitert die Situation, dass die Regierung von Barroso gekennzeichnet hat. In der Kommission von Juncker den Vorsitz war ein Plan für die Umverteilung von Migranten, die etwa 40.000 Menschen umfasst. Von diesen waren 24.000 Asylsuchenden in Italien und 16.000 in Griechenland. Es ist Syrer und Eritreer, die politisches Asyl beantragt haben, und nicht nur von den Ländern der Ankunft aufgenommen werden. Die Lösung wurde positiv von der italienische Außenminister, der aber hat sich auch als vorsichtig über die Ergebnisse der Verhandlungen, die in den kommenden Wochen mit anderen europäischen Staaten zu öffnen wird begrüßt. Denn jetzt ist es wichtig zu beachten, jenseits jeder numerische Bewertung, die von einigen unterdimensioniert beurteilt wurde, während andere in entgegengesetzter Weise bewertet, die Einführung einer Art von Prinzip, das den Grundsatz der Solidarität zwischen den Staaten der Union einführen würde, über das Problem der Teilung der Migranten, die Verhütung einer oder einigen wenigen Ländern haben Verantwortung für die gesamte Ausgabe. Die Lösung wurde positiv vom Generalsekretär der Vereinten Nationen, Ban Ki Moon, der eine reale Möglichkeit, im humanitären Sinn für die Zukunft der Menschen gezwungen, ihr Land aus Gründen von ihnen unabhängig zu verlassen sieht beurteilt. Starke Unterstützung dieser autoritativen, Juncker versucht Staaten mehr zögern, diese Lösung zu akzeptieren, zu machen. In der Tat die einzige Verarbeitung des Grundprinzips ist überhaupt nicht aus, um sicherzustellen, dass der Standard ist, dann durch eine echte Umsetzung verfolgt. Das erste Hindernis zu überwinden, ist für die Gesetzgebung: das, was wir brauchen, ist eine qualifizierte Mehrheit, aber einige Länder haben bereits den Vorschlag abgelehnt: Großbritannien, Polen, Ungarn und die Tschechische Republik; während Frankreich und Spanien würden Bedingungen gestellt zu akzeptieren daher Teil der Norm, aufgrund von Bedenken durch eine politische Situation alles andere als entspannt angehoben. Die Exekutive Juncker auf Italien, Griechenland, Malta (alle drei Länder beteiligt persönlich), Slowenien, Österreich zu verlassen, dass die wichtige Bestätigung für Deutschland sind für den Vorschlag kompakt gezogen, zusätzlich zu der deutlichen Unterstützung der Mehrheit der Europäischen Parlaments. Nach den Programmen des Brüsseler Regeln, die Sie zu starten, sollten Sie einen anhaltenden Natur zu haben, das heißt, in allen Anlässen umgesetzt werden, wenn Notfälle auftreten, Migrationsströme und daher nicht nur vorübergehend und auf die aktuelle Situation verknüpft werden soll. Diese Absicht der Exekutive der Europäischen Union, wird Gegenstand weiterer Diskussionen zwischen den Mitgliedsländern sein, um den Widerstand von einigen, um diese stabiler Mechanismus der Migrationssteuerung zu machen. A stehen, ist die Position Frankreichs, das in den vorgeschlagenen Regelungen zu starr ein System, weil es nach Quoten findet unter den Mitgliedsstaaten verteilt werden: die Definition der Aktie hat sich von Paris zurückgegangen, sowohl aus ethischen Gründen, und praktisch, weil der Tatsächlich könnte Staaten zu zwingen, einen festen Prozentsatz der Ankunft von Migranten zu akzeptieren; die Maßnahme wahrgenommen wird, in dem Moment, wo das Bewusstsein für das Problem ist sehr hoch und wird stark von den rechten Parteien, wie beispielsweise eine Verpflichtung, die sich aus der europäischen Exekutive kommt Anlage, eine Art Steuer schwierig für die Regierung verwalten Französisch. Auf der praktischen Seite, ist es ein wachsendes Bedürfnis, dies zu überwachen, ein paar Leute kommen durch die Abnahme von Fingerabdrücken, die Praxis, die nach den verschiedenen Staaten, ist es nicht immer in Italien und Griechenland folgten; Mit dieser Methode können Sie bestimmen, ob Migranten übertragen werden die Zielländer nicht verlassen. Wenn beide Rom, dass Athen, sind von so Migranten, das Land zu einer Anreise außerhalb der gemeinsamen europäischen Politik verlassen beschuldigt; Zwar mag dies wahr sein, es passiert eben weil Regeln wie die jetzt vermutlich die Europäische Kommission noch nicht in dieser Stadt. Aber jenseits der Kontroverse ist die Europäische Union eine einzigartige Gelegenheit konfrontiert, aus einer Situation der Not geboren, um den Geist der europäischen Ursprünge in der Perspektive wieder einzufangen und verzichten Positionen Privileg von einigen Staaten, um die gemeinsamen Dialog zu fördern, auch Entscheidungen noch schwieriger, wie die über den Entwurf einer gemeinsamen Verteidigung, bis die Bedingungen für die politische Einheit.

L'Union européenne dresse la distribution conjointe des migrants arrivant sur le territoire européen

La Commission de l'Union européenne sur l'immigration, en raison de la pression des événements, ce qui a entraîné la migration massive vers le vieux continent, comme la guerre de Syrie et de la famine en Afrique, cherche à résoudre le problème, après des années de gouvernement échoué la situation qui a caractérisé le gouvernement de M. Barroso. Dans la Commission présidée par M. Juncker avait un plan pour la redistribution des migrants qui couvre environ 40.000 personnes. Parmi ces 24 000 étaient des demandeurs d'asile en Italie et 16 000 en Grèce. Il est Syriens et Erythréens qui ont demandé l'asile politique et ne peuvent pas être absorbées seulement par les pays d'arrivée. La solution a été accueillie favorablement par le ministre italien des Affaires étrangères, qui, cependant, a également prouvé prudent sur les résultats des négociations qui ouvrira dans les prochaines semaines avec d'autres Etats européens. Pour l'instant, il est important de noter, au-delà de toute évaluation numérique, qui a été jugé par certains trop petits, tandis que d'autres évaluées de façons opposées, l'introduction d'une sorte de principe qui introduirait le principe de solidarité entre les Etats de l'Union, sur le problème de la répartition des migrants, empêchant un ou quelques pays chargé de l'ensemble de la question. La solution a été jugée positive par le Secrétaire Général des Nations Unies, Ban Ki Moon, qui voit une possibilité réelle dans le sens humanitaire pour l'avenir des personnes contraintes de quitter leur pays pour des raisons indépendantes de leur part. Fort soutien de cette autorité, Juncker tente de rendre les Etats plus réticents à accepter cette solution. En fait, la seule transformation du principe de base est pas du tout suffisante pour garantir que soit la norme, alors suivie d'une mise en oeuvre réelle. Le premier obstacle à surmonter est de la législation: nous avons besoin d'une majorité qualifiée, mais certains pays ont déjà rejeté la proposition: la Grande-Bretagne, la Pologne, la Hongrie et la République tchèque; tandis que la France et l'Espagne allaient mettre des conditions à accepter, par conséquent, une partie de la norme, en raison de préoccupations soulevées par quoi que ce soit une situation politique, mais détendue. L'exécutif Juncker peut compter sur l'Italie, la Grèce, Malte (tous les trois pays impliqués personnellement), la Slovénie, l'Autriche, que l'endossement important de l'Allemagne sont en faveur de la proposition élaborée de façon compacte, en plus de l'appui substantiel de la majorité des Parlement européen. Selon les programmes de la Région de Bruxelles décide que vous voulez lancer, vous devriez avoir un caractère continu, soit être mis en œuvre dans toutes les occasions où les urgences se produisent les flux migratoires et, par conséquent, non seulement temporaire et liée à la situation actuelle. Cette intention de l'exécutif de l'Union européenne, sera l'objet de nouvelles discussions entre les pays membres, à la résistance de certains de faire ce mécanisme stable de la gestion des migrations. Un stand out est la position de la France, qui localise dans les règles d'un système trop rigide proposées parce qu'il est basé sur des quotas à répartir entre les pays membres: la définition de l'action a baissé de Paris, à la fois pour des raisons éthiques, et pratique, parce que, fait, pourrait forcer les Etats à accepter un pourcentage fixe des arrivées de migrants; la mesure pourrait être perçu, au moment où la conscience du problème est très élevé et est fortement conditionnée par les partis d'extrême-droite, comme une obligation qui vient de l'exécutif européen, une sorte de taxe difficile à administrer pour le gouvernement Français. Sur le plan pratique, il ya un besoin croissant de surveiller sorte que certaines personnes à venir à travers les empreintes digitales, la pratique qui, selon différents états, il est pas toujours suivie en Italie et en Grèce; avec cette méthode, vous pouvez déterminer si les migrants ne seront pas transférés quitter les pays de destination. Lorsque les deux Rome, qu'Athènes, sont accusés de permettre aux migrants de quitter le pays d'arrivée en dehors d'une politique européenne commune; Bien que cela puisse être vrai, il arrive précisément parce que les règles comme celle pensaient maintenant la Commission européenne était pas encore dans cette ville. Mais au-delà de la controverse, l'Union européenne est confrontée à une occasion unique, né d'une situation de besoin, de retrouver l'esprit des origines européennes et d'abandonner les positions de privilège par certains Etats, à promouvoir le dialogue commun, également en perspective décisions encore plus difficiles, comme celui sur le projet de défense commune, jusqu'à les conditions pour l'unité politique.

A União Europeia chama-se a distribuição conjunta dos migrantes entrar no território europeu

A Comissão da União Europeia em matéria de imigração, por causa da pressão dos acontecimentos, o que resultou na migração em massa para o velho continente, como a guerra síria e fome na África, procura resolver o problema, depois de anos de governo não a situação que caracterizou o governo de Durão Barroso. Na Comissão presidida por Jean-Claude Juncker foi um plano para a redistribuição dos migrantes, que abrange cerca de 40.000 pessoas. Destes 24.000 requerentes de asilo na Itália e 16.000 na Grécia. É sírios e eritreus que solicitaram asilo político e não podem ser absorvidas apenas pelos países de chegada. A solução foi recebido favoravelmente pelo ministro dos Negócios Estrangeiros italiano, que, no entanto, também se mostrou cauteloso sobre os resultados das negociações que irão abrir nas próximas semanas com outros Estados europeus. Por agora é importante observar, para além de qualquer classificação numérica, o qual foi julgado por alguns subdimensionado, enquanto outros avaliaram de maneira oposta, a introdução de uma espécie de princípio de que iria introduzir o princípio da solidariedade entre os estados da união, sobre o problema da divisão de migrantes, impedindo um ou poucos países têm a seu cargo a totalidade da emissão. A solução foi julgado positivamente pelo Secretário-Geral das Nações Unidas, Ban Ki Moon, que vê uma possibilidade real, no sentido humanitário para o futuro das pessoas forçadas a deixar seu país por razões independentes a partir deles. Forte apoio a esta autoridade, Juncker tenta fazer com que os estados mais relutantes em aceitar esta solução. Na verdade o único tratamento do princípio básico não é de modo nenhum suficiente para garantir que o padrão de ser, em seguida, seguidos por uma verdadeira aplicação. O primeiro obstáculo a superar é de legislação: o que nós precisamos é de uma maioria qualificada, mas alguns países já rejeitou a proposta: a Grã-Bretanha, Polônia, Hungria ea República Checa; enquanto a França ea Espanha colocaria condições de aceitar, portanto, parte da norma, devido a preocupações levantadas por uma situação nada político, mas relaxado. O executivo Juncker pode confiar em Itália, Grécia, Malta (todos os três países envolvidos pessoalmente), Eslovénia, Áustria, que o endosso importante da Alemanha são a favor da proposta desenhada de forma compacta, para além do apoio substancial da maioria dos Parlamento Europeu. De acordo com os programas da Brussels regras que você deseja iniciar você deve ter uma natureza contínua, ou seja, a ser implementado em todas as ocasiões em situações de emergência ocorrem os fluxos migratórios e, portanto, não apenas temporário e relacionado com a situação atual. Esta intenção do executivo da União Europeia, vai ser objecto de uma discussão mais aprofundada entre os países membros, com a resistência de alguns para fazer esse mecanismo estável de gestão da migração. Um posto para fora é a posição da França, que localiza nas regras propostas demasiado rígida do sistema porque ele é baseado em cotas a serem distribuídas entre os países membros: a definição de partes diminuiu de Paris, tanto por razões éticas, e prático, porque, fato, poderia forçar os estados a aceitar uma percentagem fixa de chegadas de migrantes; a medida poderia ser percebido, no momento em que a consciência do problema é muito alto e é fortemente condicionada pelos partidos de direita, como uma obrigação que vem do executivo europeu, uma espécie de imposto difíceis de administrar para o governo Francês. No lado prático, é uma necessidade crescente para monitorar isso algumas pessoas que vêm através da recolha de impressões digitais, prática que, segundo vários estados, não é sempre seguida em Itália e na Grécia; com este método é possível determinar se os migrantes transferidos não vai deixar os países de destino. Quando ambos Roma, que Atenas, são acusados ​​de permitir que migrantes a deixar o país de chegada fora de uma política europeia comum; Embora isso possa ser verdade, isso acontece justamente por regras como a que agora pensava que a Comissão Europeia ainda não era a esta cidade. Mas, além da controvérsia, a União Europeia está confrontada com uma oportunidade única, nascida de uma situação de necessidade, para recapturar o espírito de origem européia e abandonar posições de privilégio por alguns estados, para promover o diálogo comum, também em perspectiva decisões ainda mais difíceis, como aquele sobre o projecto de defesa comum, até as condições para a unidade política.

Европейский союз разрабатывает совместное распределение мигрантов, прибывающих на территории Европы

Союз Европейская комиссия по вопросам иммиграции, из-за давления событий, в результате которых массовой миграции в старом континенте, как Сирийской войны и голода в Африке, направлен на решение проблемы, после нескольких лет неудачных правительства Ситуация, характеризуется правительство Баррозу. В комиссии под председательством Юнкера было план перераспределения мигрантов, которая охватывает около 40000 человек. Из них 24 000 были лица, ищущие убежища в Италии и в Греции 16000. Это сирийцев и эритрейцев, которые просили политического убежища и не может всасываться только в странах прибытия. Решение было встречено благосклонно итальянского министра иностранных дел, который, однако, также оказалась осторожны по результатам переговоров, которые будут открыты в ближайшие недели с другими европейскими государствами. Сейчас важно отметить, за любой числовой рейтинг, который был судить по некоторым низкорослые, а другие оценили в противоположных направлениях, введение своего рода принципе, что бы ввести принцип солидарности между государствами союза, о проблеме разделения мигрантов, препятствующих один или несколько стран имеют заряд весь выпуск. Раствор судить положительно Генерального секретаря Организации Объединенных Наций Пан Ги Муна, который видит реальную возможность в гуманитарной смысле для будущего людей, вынужденных покинуть свою страну по причинам, не зависящим от них. Сильная поддержка этой авторитетной Юнкер пытается сделать более государства неохотно принимают это решение. На самом деле обработка только основной принцип вовсе не достаточно, чтобы гарантировать, что стандарт будет, затем следуют подлинной реализации. Первое препятствие, чтобы преодолеть для законодательства: что нам нужно, это квалифицированное большинство, но некоторые страны уже отвергли предложение: Великобритания, Польша, Венгрия и Чешская Республика; в то время как Франция и Испания поставит условия, чтобы принять, поэтому, часть стандарта, из-за озабоченности по политической ситуации что-нибудь, но расслабленным. Исполнительный Юнкер может рассчитывать на Италию, Грецию, Мальта (все три страны участвуют лично), Словении, Австрии, что важно одобрение Германии в пользу предложения, проведенной компактно, в дополнение к существенной поддержки большинства Европейский парламент. По программам Брюсселя постановил, что вы хотите запустить вы должны иметь постоянный характер, то есть осуществляться во всех случаях, когда чрезвычайные ситуации происходят миграционных потоков и, следовательно, не только временная и связана с текущей ситуацией. Это намерение исполнительной власти Европейского Союза, будет предметом дальнейшего обсуждения между странами-членами, с сопротивлением некоторых, чтобы сделать этот устойчивый механизм управления миграцией. Выделиться является позиция Франции, которая находит в предлагаемых правил слишком жестким системы, потому что она основана на квот распределяются между странами-членами: определение доли снизилась из Парижа, и по этическим соображениям, и практично, потому что, То, могли заставить государства принять фиксированный процент прибывших мигрантов; мера может быть воспринята, в момент, когда осознание проблемы является очень высоким и сильно обусловлено правых партий, таких как обязательства, что исходит от Европейского исполнительной власти, своего рода налога трудно управлять для правительства Французский. С практической стороны, это растущая потребность в следить за тем, некоторые люди, приезжающие через отпечатков пальцев, практики, которые в соответствии с различными государствами, это не всегда следуют в Италии и Греции; с помощью этого метода можно определить, является ли мигранты переданы не оставят страны назначения. Когда оба Рим, Афины, что, обвиняют в позволяя мигрантам покидать страну прибытия вне общей европейской политики; Хотя это может быть правдой, это происходит именно потому, что правила, такие как одного настоящее время считается, Европейская комиссия еще не было в этом городе. Но за разногласий, Европейский союз сталкивается с уникальной возможностью, родившийся из ситуации необходимости, чтобы вернуть дух европейских происхождения и отказаться от позиции привилегий некоторых государств, содействовать общему диалогу, а также в перспективе Решения еще более сложные, такие как один на проекте общей обороны, до условий для политического единства.