Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
mercoledì 4 settembre 2013
بان كي مون يخشى الهجوم الأمريكي
الأمين العام للأمم المتحدة ، بان كي مون ، تخشى أن يؤدي عمل عسكري محتمل ضد سوريا ، قد يكون لها تأثير يتزايد باطراد عدد الضحايا . في الواقع ، كان يخشى هذا الاحتمال أيضا المعارضة السورية ، كما أثر هجوم محدودة ، وهي ليست قادرة على إبادة الأسد . الأسباب لأعلى منصب في الأمم المتحدة ينبغي ، مع ذلك ، في الاتجاه المعاكس ، لأن الأمم المتحدة ستخضع ل مزيد من الضغط ، الذي من شأنه أن يضع تسليط الضوء أكثر حرجا عدم جدوى للمنظمة الدولية في إدارة الأزمة . تأمل بان كي مون بشدة أن الولايات المتحدة لا تضع موضع التنفيذ الآلة العسكرية ، والتي يمكن أن تؤدي إلى انتشار الأزمة في منطقة الشرق الأوسط ، وهي مهمة شاقة للغاية ل قدرة الأمم المتحدة . لدعم أسبابها ، الأمين العام للأمم المتحدة ، بظلال من الشك على الشروط القانونية لل هجوم الأمريكي، نقلا عن المادة 51 من ميثاق الأمم المتحدة ، التي تشير إلى استخدام القوة من قبل دولة ضد دولة أخرى فقط الدفاع عن النفس أو في حال حدوثه بإذن من مجلس الأمن . أوباما ، ومع ذلك ، مع التركيز على العمل العسكري في الانتقام ضد استخدام الأسلحة الكيميائية ، واختيار ، بشكل واضح ، على قراءة واسعة من تلك المادة ، على أساس الوقاية من هجوم محتمل ضد المنشآت الولايات المتحدة أو دول يحتمل أن تكون متحالفة التي أجريت مع وكلاء التقليدية . فإنه سيكون على هذا التفسير أن الولايات المتحدة ، إذا ما أدخلت ، وبناء الأرضية القانونية لل هجوم ضد سوريا . وفيما يتعلق بتفويض من مجلس الأمن ، هو الآن واضحة ، حيث أن هذا الجهاز قد عفا عليه الزمن والحفاظ رهينة المجتمع الدولي بأسره ، تخضع ل رغبات من خمس دول أعضاء الذين يسيئون الراحة الخاصة بهم ، وتستخدم الممارسة عدة مرات من قبل نفس الولايات المتحدة صك حق النقض . وذكر بان كي مون ، مشيدا عمل مفتشي الامم المتحدة في سوريا ، كما أنه إذا تم العثور على استخدام الأسلحة الكيماوية ، فإنه سيكون مجلس الأمن نفسه للتغلب على الانقسامات و إيجاد عقوبات هرع ضد دمشق. والافتراض هو ، ومع ذلك ، والتطواف، و بسبب عرقلة روسيا و الصين لم تسمح حل مشترك من بداية الأزمة ، مما تسبب في جمود المشاركات التي سمحت عدد كبير من القتلى ، والذي يهدف على ما يبدو أيضا الارتفاع. وبالتوازي مع الشلل الذي أصاب مجلس الأمن ، بما في ذلك الأمم المتحدة الدبلوماسية لم تحقق أي نتائج و على وجه التحديد فيما يتعلق بهذا الواقع كلام الأمين بان كي مون الذي تحدث ، في حالة التأكد من استخدام الأسلحة الكيميائية ، في جريمة لا ينبغي أن يكون دون عقاب ، مرة أخرى تظهر رسمية فقط ، فارغة وخالية من المصداقية.
martedì 3 settembre 2013
Il voto del Congresso USA sull'intervento in SIria non è scontato
L’esito del voto del Congresso degli Stati Uniti è tutt’altro che scontato nel risultato di appoggiare le intenzioni di Obama di punire Assad per l’uso delle armi chimiche. Innanzitutto nel 2014 gli USA avranno l’appuntamento con le elezioni di medio termine, che riguardano i 435 membri della camera ed un terzo dei rappresentanti al senato. La prossimità di questa consultazione legislativa mette in pericolo il voto favorevole all’azione in Siria, specialmente alla Camera, i cui componenti sono ben consci del parere negativo, che costituisce l’opinione più diffusa nel popolo americano. I timori dei rappresentanti di una mancata rielezione potrebbero condizionare il voto, anche nello stesso partito del Presidente, anche se, va detto, la scadenza posta ad oltre un anno, novembre 2014, dovrebbe mitigare gli effetti di una eventuale decisione in favore dell’intervento militare. Altra fonte di preoccupazione è la divisione che regna in entrambi i gruppi al Congresso dei rispettivi partiti: esistono, infatti, dei repubblicani favorevoli a quanto proposto dal Presidente, come dei democratici che sono fermamente contrari. La fluidità della situazione ha imposto così ad Obama la ricerca di una sorta di alleanza tattica con la parte repubblicana più sensibile all’orgoglio ed al prestigio che la nazione deve avere nel panorama internazionale. Secondo l’ex avversario alle ultime presidenziali, John Mc Cain, un voto negativo sarebbe catastrofico per la credibilità del paese ed aprirebbe imprevisti nel campo della diffusione delle armi di distruzione di massa. Questo parere collima alla perfezione con quello dello staff della Casa Bianca, quello che non corrisponde è l’entità dell’azione punitiva contro Assad; mentre Obama è per un intervento di breve durata e limitato anche negli obiettivi, Mc Cain è dell’avviso che l’azione militare debba essere più articolata e, soprattutto, in grado di mettere fine al regime di Damasco. Questa posizione è condivisa da diversi membri del Congresso, anche alcuni democratici, ma, soprattutto, dai repubblicani più convinti. Il Presidente, insomma, rischia di avere il voto contrario sia dei pacifisti, che dei “guerrafondai”, che seppure per ragioni opposte si trovano a condividere una posizione negativa contro l’opzione del bombardamento dal mare. Questo scenario politico, occorre ricordarlo si svolge in un parlamento molto frazionato, che non è riuscito ad accordarsi su materie come il bilancio, l’immigrazione ed il controllo delle armi, la situazione è talmente confusa, che neppure le maggioranze nominali presenti, democratici al senato e repubblicani alla camera,possono fornire una indicazione certa sull’esito del voto. L’aspetto di novità, costituito dal sottoporre al parlamento la questione per avere una autorizzazione istituzionale, usata per la verità più che altro per scavalcare i sondaggi, che danno l’opinione pubblica contraria in grande maggioranza, può fare leva sulla necessità di mantenere una reputazione internazionale intaccata dalle tante esitazioni e raccogliere, quindi, un voto trasversale che fornisca l’assenso politico alla ritorsione militare. Uno dei rischi maggiori, per la necessità di urgenza della risposta da dare ad Assad, è che il dibattito si dilunghi e che il Congresso metta dei limiti o degli aggiustamenti alle modalità di intervento. Una questione fondamentale, su cui si registrano diverse opinioni concordanti, è quella di impedire l’impiego delle forze terrestri, eventualità sempre scartata da Obama, ma mai definita in maniera netta e sicura. Potrebbero essere anche altre le materie di discussione, in modo da fare assumere al Congresso una sorta di paternità dell’intervento, che fornirebbe ad Obama l’assenso, ma condizionato dai confini imposti dalla discussione. Tuttavia, malgrado tutte queste riflessioni l’esito continua ad essere niente affatto scontato, aprendo scenari internazionali completamente nuovi.
The outcome of the vote in the U.S. Congress is far from obvious in the result of supporting Obama's intentions to punish Assad for the use of chemical weapons. First, in 2014 the U.S. will have an appointment with the mid-term elections , which relate to the 435 members of the House of Representatives and one-third of the Senate . The proximity of this legislative consultation endangers the vote in favor action in Syria , especially in the House, whose members are well aware of the negative opinion , which is the most widespread opinion in the American people . The fears of the representatives of non- re-election could affect the vote, even in the same party of the President , although it must be said , the deadline set for over a year, in November 2014 , is expected to mitigate the effects of a decision in favor of the intervention military . Another concern is the division that exists in both groups at the Congress of the respective parties : there are , in fact, the Republicans in favor of the proposal of the President, as the Democrats who are strongly opposed . The fluidity of the situation to Obama imposed so the search for a kind of tactical alliance with the Republican side more sensitive to the pride and prestige that the nation must have the international scene. According to former opponent in the last presidential election , John McCain , a negative vote would be catastrophic for the credibility of the country and open up unexpected in the field of spread of weapons of mass destruction. This opinion coincides perfectly with that of the White House staff , the one that does not match is the entity punitive action against Assad , while Obama is a brief intervention and also limited in its objectives, McCain believes that military action should be more articulate and , above all, be able to put an end to the regime in Damascus . This position is shared by several members of Congress , including some Democrats , but , above all, by the Republicans more convinced . The President , in short, is likely to have voted against both the pacifists, that the " warmongers " , which albeit for opposite reasons find themselves sharing a negative position against the option of the bombardment from the sea. This political scenario , it should be remembered takes place in a highly fragmented parliament , which failed to agree on matters such as the budget , immigration and gun control , the situation is so confusing that even the present nominal majorities , Democrats Senate and Republicans in the room , can provide a certain indication of the outcome of the vote. The appearance of novelty, made from referring the matter to the parliament to have a permit institutional , used to tell the truth more than anything else to bypass surveys , which give the public against the vast majority , can leverage on the need to maintain a international reputation tarnished by the many hesitations and collect , therefore, a vote that provides transverse consent to the political military retaliation . One of the greatest risks to the need for urgency of the response to Assad , is that the debate will dwell and that Congress put limits or adjustments to the mode of intervention. A key issue on which there are several concurring opinions , is to prevent the use of ground forces , possibility always rejected by Obama, but never defined in a clear and safe . You might also be other matters for discussion, so do take to Congress a kind of fatherhood intervention, which would give the nod to Obama , but conditioned by the boundaries imposed by the discussion . However, despite all these considerations, the outcome continues to be not at all obvious , opening up entirely new international scenarios .
La votación por el Congreso de EE.UU. sobre la intervención en Siria no ha concedido
El resultado de la votación en el Congreso de EE.UU. está lejos de ser evidente en el resultado del apoyo a las intenciones de Obama para castigar a Assad por el uso de armas químicas. En primer lugar, en 2014, los EE.UU. tendrán una cita con las elecciones de mitad de período , que se refieren a los 435 miembros de la Cámara de Representantes y un tercio del Senado. La proximidad de esta consulta legislativa pone en peligro el voto en la acción a favor de Siria , especialmente en la Cámara, cuyos miembros son conscientes de la opinión negativa, que es la opinión más extendida en el pueblo estadounidense. Los temores de los representantes de la no reelección podrían afectar la votación, incluso en el mismo partido del Presidente , a pesar de todo hay que decirlo , el plazo establecido por más de un año , en noviembre de 2014 , se espera que para mitigar los efectos de una decisión a favor de la intervención militar . Otra preocupación es la división que existe en ambos grupos en el Congreso de las respectivas partes : hay , de hecho , los republicanos a favor de la propuesta del Presidente , ya los demócratas que se oponen firmemente . La fluidez de la situación de Obama impuso por lo que la búsqueda de una especie de alianza táctica con el bando republicano más sensible al orgullo y el prestigio que la nación debe tener la escena internacional. Según el ex rival en la última elección presidencial, John McCain , un voto negativo sería catastrófico para la credibilidad del país y abrir inesperado en el campo de la difusión de las armas de destrucción masiva. Esta opinión coincide perfectamente con la del personal de la Casa Blanca , la que no coincide es la entidad de la acción punitiva contra Assad , mientras que Obama es una intervención breve y limitada en sus objetivos , McCain cree que acción militar debería ser más elocuente y , sobre todo, ser capaz de poner fin al régimen de Damasco . Esta posición es compartida por varios miembros del Congreso, incluyendo algunos demócratas , pero , sobre todo, por los republicanos más convencidos. El Presidente, en definitiva, es probable que hayan votado en contra tanto de los pacifistas , que los " belicistas ", que aunque por razones opuestas se ven compartiendo una posición negativa frente a la opción del bombardeo del mar . Este escenario político , hay que recordar tiene lugar en un parlamento muy fragmentado , que no pudo llegar a un acuerdo sobre cuestiones tales como el control presupuestario , la inmigración y la pistola , la situación es tan confusa que hasta los actuales mayorías demócratas nominales, Senado y los republicanos en la sala , puede proporcionar una cierta indicación del resultado de la votación . La aparición de la novedad , a partir de remitir el asunto al Parlamento para tener un permiso institucional , que se utiliza para decir la verdad , más que nada para evitar las encuestas , que dan a la población contra la gran mayoría , pueden aprovechar en la necesidad de mantener un reputación internacional empañada por las muchas dudas y recoger , por lo tanto , un voto que proporciona el consentimiento transversal a la represalia militar político. Uno de los mayores riesgos para la necesidad de la urgencia de la respuesta al Assad , es que el debate va a vivir y que el Congreso puso límites o ajustes a la forma de intervención. Una cuestión clave en la que hay varias opiniones concurrentes , es evitar el uso de fuerzas terrestres , posibilidad siempre rechazada por Obama , pero no define de forma clara y segura . También puede haber otros asuntos a tratar , así que llevará al Congreso una especie de intervención de la paternidad , lo que le daría el visto bueno a Obama , pero condicionada por los límites impuestos por la discusión. Sin embargo , a pesar de todas estas consideraciones, el resultado sigue sin ser tan obvio , abriendo completamente nuevos escenarios internacionales .
Die Abstimmung des US-Kongresses über die Intervention in Syrien hat nicht gewährt
Das Ergebnis der Abstimmung im US-Kongress ist weit von der Hand in das Ergebnis der Unterstützung Obamas Absichten Assad für den Einsatz von chemischen Waffen zu bestrafen. Zuerst im Jahr 2014 die USA haben einen Termin mit den Midterm-Wahlen , die zu den 435 Mitgliedern des Repräsentantenhauses und ein Drittel des Senats beziehen . Die Nähe dieses legislative Beratung gefährdet die Abstimmung zugunsten Aktion in Syrien , vor allem in das Haus , dessen Mitglieder sind sich bewusst, der negativen Meinung, die die am weitesten verbreitete Meinung in der amerikanischen Bevölkerung ist . Die Befürchtungen der Vertreter der Nicht- Wiederwahl könnte die Abstimmung beeinflussen , sogar in der gleichen Partei des Präsidenten, obwohl man sagen muss , die Frist für die mehr als ein Jahr eingestellt , im November 2014 wird erwartet, dass die Auswirkungen einer Entscheidung zugunsten der Intervention zu mildern Militär. Ein weiteres Anliegen ist die Abteilung, die in beiden Gruppen auf dem Kongress der jeweiligen Parteien existiert : Es gibt in der Tat, die Republikaner in für den Vorschlag des Präsidenten, als die Demokraten , die stark entgegengesetzt sind. Die Fließfähigkeit der Situation, um Obama verhängte so die Suche nach einer Art taktisches Bündnis mit der republikanischen Seite empfindlicher auf den Stolz und Prestige , dass die Nation muss die internationale Szene haben . Laut dem ehemaligen Gegner in der letzten Präsidentschaftswahl , würde John McCain, ein negatives Votum katastrophal sein für die Glaubwürdigkeit des Landes und eröffnen ungeahnte im Bereich der Verbreitung von Massenvernichtungswaffen . Diese Meinung deckt sich mit der des Weißen Hauses , die eine, die nicht mit der Einheit Strafaktion gegen Assad ist , während Obama ist eine kurze Intervention und auch in ihrer Ziele beschränkt , glaubt , dass McCain militärische Maßnahmen sollten mehr artikulieren und vor allem in der Lage sein , ein Ende zu setzen das Regime in Damaskus. Diese Position wird durch mehrere Mitglieder des Kongresses , darunter auch einige Demokraten geteilt, sondern vor allem von den Republikanern mehr überzeugt . Der Präsident , kurz gesagt, ist wahrscheinlich sowohl gegen die Pazifisten gewählt haben , dass die " Kriegstreiber ", die wenn auch aus entgegengesetzten Gründen finden sich teilen eine negative Position gegen die Option des Bombardements vom Meer entfernt. Diese politische Szenario , sollte daran erinnert werden, erfolgt in einem stark fragmentierten Parlament, das sich auf Fragen wie die Budget -, Einwanderungs- und Waffenkontrolle zustimmen konnte , ist die Situation so verwirrend , dass selbst die vorliegenden nominal Mehrheiten Demokraten Senat und die Republikaner in den Raum , kann eine bestimmte Angabe des Ergebnisses der Abstimmung . Das Aussehen der Neuheit, aus , die Sache vor das Parlament , um eine Genehmigung institutionellen, verwendet werden, um die Wahrheit mehr als alles andere zu sagen, Umfragen, die die Öffentlichkeit geben, gegen die überwiegende Mehrheit umgehen hergestellt haben, können Hebelwirkung auf die Notwendigkeit einer Aufrechterhaltung internationalen Ruf durch die vielen Bedenken getrübt und sammeln daher eine Abstimmung , die quer Zustimmung stellt die politische militärische Vergeltung . Eines der größten Risiken für die Eilbedürftigkeit der Antwort auf Assad , ist, dass die Debatte zu wohnen und dass der Kongress oder Anpassungen Grenzen setzen, um die Art der Intervention . Ein zentrales Thema auf dem es mehrere übereinstimmende Meinungen , ist es, den Einsatz von Bodentruppen zu verhindern , die Möglichkeit immer abgelehnt Obama , aber nie in einer klaren und sicheren definiert. Man könnte auch noch weitere Fragen zur Diskussion sein , so nehmen Sie an den Kongress eine Art Vaterschaft Intervention, die die Anspielung auf Obama geben würde , aber bedingt durch die Grenzen durch die Diskussion eingeführt. Doch trotz all dieser Überlegungen setzt das Ergebnis zu sein, überhaupt nicht klar , eröffnet völlig neue internationale Szenarien .
Le vote par le Congrès américain sur l'intervention en Syrie n'a pas accordé
Le résultat du vote du Congrès des États-Unis est loin d'être évident dans le résultat de soutenir les intentions d'Obama pour punir Assad pour l'utilisation d'armes chimiques . Tout d'abord, en 2014 aux Etats-Unis aura un rendez-vous avec les élections de mi-mandat , qui se rapportent aux 435 membres de la Chambre des représentants et un tiers du Sénat. La proximité de cette consultation législative met en danger le vote en faveur de l'action en Syrie , en particulier à la Chambre, dont les membres sont bien conscients de l' opinion négative, ce qui est l'opinion la plus répandue dans le peuple américain . Les craintes des représentants d'organisations non - réélection pourraient influer sur le vote , même dans le même parti du président , mais il faut le dire, le délai fixé pour plus d'un an , en Novembre 2014, devraient atténuer les effets d'une décision en faveur de l' intervention militaire. Une autre préoccupation est la division qui existe dans les deux groupes lors du Congrès des partis respectifs : il ya , en fait, les républicains en faveur de la proposition du Président , en tant que démocrates, qui sont fortement opposés . La fluidité de la situation pour Obama impose donc la recherche d' une sorte d'alliance tactique avec le camp républicain plus sensible à la fierté et le prestige que la nation doit avoir la scène internationale. Selon l'ancien adversaire à la dernière élection présidentielle , John McCain, un vote négatif serait catastrophique pour la crédibilité du pays et d'ouvrir inattendu dans le domaine de la prolifération des armes de destruction massive. Cette opinion coïncide parfaitement avec celle du personnel de la Maison Blanche , celui qui ne correspond pas, c'est l'action punitive de l'entité contre Assad , tandis que Obama est une intervention brève et aussi limitée dans ses objectifs , McCain estime que action militaire devrait être plus articulé et , surtout , être en mesure de mettre un terme au régime de Damas. Cette position est partagée par plusieurs membres du Congrès , y compris certains démocrates , mais , surtout, par les républicains plus convaincu . Le Président , en bref, est susceptible d'avoir voté contre les deux pacifistes , que les « fauteurs de guerre », qui quoique pour des raisons opposées se retrouvent partageant une position négative contre l'option du bombardement de la plage. Ce scénario politique, il convient de rappeler prend place dans un parlement très fragmenté , qui n'a pas réussi à s'entendre sur des questions telles que le contrôle du budget , l'immigration et le pistolet , la situation est tellement confus que même les présents majorités nominaux, les démocrates Sénat et les républicains dans la chambre, peuvent fournir une certaine indication de l'issue du vote . L'apparence de la nouveauté, fabriqué à partir de renvoyer l'affaire devant le Parlement d'avoir un permis institutionnelle , utilisée pour dire la vérité plus que tout autre pour contourner sondages , qui donnent le public contre la grande majorité , peuvent tirer parti de la nécessité de maintenir un réputation internationale ternie par les nombreuses hésitations et de recueillir , par conséquent, un vote qui donne son consentement transversale à la riposte militaire politique. Un des plus grands risques pour la nécessité de l'urgence de la réponse à Assad, c'est que le débat va demeurer et que le Congrès a imposé des restrictions ou des ajustements au mode d'intervention . Une question clé sur laquelle il ya plusieurs opinions concordantes , est d'empêcher l'utilisation des forces terrestres , possibilité toujours rejetée par Obama, mais n'a jamais défini de manière claire et sûre . Vous pourriez également avoir d'autres questions à discuter , il ne faut prendre au Congrès une sorte d' intervention de la paternité , ce qui donnerait le feu vert pour Obama, mais conditionnée par les limites imposées par la discussion. Cependant, malgré toutes ces considérations, le résultat continue à être pas du tout évident , ouvrant entièrement nouveaux scénarios internationaux.
A votação pelo Congresso dos EUA sobre a intervenção na Síria não concedeu
O resultado da votação no Congresso dos EUA está longe de ser evidente no resultado de apoiar as intenções de Obama para punir Assad para o uso de armas químicas. Primeiro, em 2014, os EUA terão um encontro com as eleições de meio de mandato , que se relacionam com os 435 membros da Câmara dos Deputados e um terço do Senado. A proximidade desta consulta legislativa põe em risco a voto em favor de ação na Síria, especialmente na Câmara, cujos membros estão bem cientes do parecer negativo , que é a opinião mais difundida no povo americano . Os medos dos representantes dos não- reeleição poderia afetar a votação, ainda no mesmo partido do presidente , embora deva ser dito, o prazo estabelecido por mais de um ano, em novembro de 2014 , está prevista para mitigar os efeitos de uma decisão em favor da intervenção militar. Outra preocupação é a divisão que existe em ambos os grupos no Congresso dos respectivos partidos : há , de fato, os republicanos a favor da proposta do Presidente, como os democratas que se opõem fortemente . A fluidez da situação para Obama imposta para a busca de uma espécie de aliança tática com o lado republicano mais sensível ao orgulho e prestígio que o país deve ter no cenário internacional. De acordo com o ex-adversário na última eleição presidencial , John McCain, um voto negativo seria catastrófico para a credibilidade do país e abrir inesperado no campo da disseminação de armas de destruição em massa. Esta opinião coincide perfeitamente com a da equipe da Casa Branca , o que não corresponde é a entidade ação punitiva contra Assad , enquanto Obama é uma intervenção breve e também limitada em seus objetivos , McCain acredita que ação militar deve ser mais articulada e , acima de tudo, ser capaz de colocar um fim ao regime em Damasco. Esta posição é compartilhada por vários membros do Congresso , incluindo alguns democratas , mas , acima de tudo, pelos republicanos mais convictos. O Presidente , em suma, é provável que tenha votado contra ambos os pacifistas , que os " senhores da guerra ", que embora por razões opostas se encontram compartilhando uma posição negativa contra a opção do bombardeio do mar . Este cenário político , ele deve ser lembrado ocorre em um parlamento altamente fragmentado , que não conseguiu chegar a acordo sobre questões como o controle de orçamento , de imigração e de armas, a situação é tão confuso que até os presentes maiorias nominais, Democratas Senado e os republicanos no quarto, pode fornecer uma indicação certa do resultado da votação . A aparência de novidade, feita a partir de remeter a questão para o Parlamento tenha uma autorização institucional , usado para dizer a verdade, mais do que qualquer outra coisa para ignorar pesquisas , que dão a opinião pública contra a grande maioria , pode aproveitar a necessidade de manter um reputação internacional manchada pelas muitas hesitações e recolher , portanto, um voto que fornece o consentimento transversal à retaliação militar político. Um dos maiores riscos para a necessidade de urgência da resposta a Assad , é que o debate vai morar e que o Congresso colocar limites ou ajustes para o modo de intervenção. Uma questão fundamental sobre a qual existem vários pareceres concordantes , é para evitar o uso de forças terrestres , possibilidade sempre rejeitada por Obama, mas nunca definiu de forma clara e segura. Você também pode haver outras questões para discussão , assim como levar ao Congresso uma espécie de intervenção paternidade , o que daria o aval para Obama, mas condicionada pelos limites impostos pela discussão . No entanto, apesar de todas essas considerações, o resultado continua a ser nem um pouco óbvio , abrindo inteiramente novos cenários internacionais.
Iscriviti a:
Post (Atom)