Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
lunedì 17 novembre 2014
Il negoziato sul nucleare iraniano ad un punto decisivo
La necessità di concludere l’accordo sul nucleare iraniano, si scontra con le situazioni contingenti di politica interna ed estera delle parti in causa. La scadenza del 24 novembre, termine fissato per quella che doveva, secondo le migliori previsioni, essere la data entro la quale si doveva raggiungere un accordo definitivo, si sta avvicinando velocemente, senza che le prospettive positive siano realmente concrete. Nel gruppo dei 5+1 (Cina, Germania, Stati Uniti d'America, Francia, Regno Unito, Russia), il sospetto, che dietro la volontà di realizzare reattori nucleari a scopo civile, vi siano in realtà, finalità militari. Il gruppo dei 5+1, pur essendo eterogeneo, dal punto di vista diplomatico, per obiettivi strategici e geopolitici ed anche in contrasto al suo interno, ha raggiunto un giudizio pressoché unanime sulla necessità di impedire all’Iran di entrare nel club dei possessori dell’ordigno nucleare. Inoltre altri attori regionali, come Israele ed Arabia Saudita sono fortemente contrari allo sviluppo della tecnologia nucleare di Teheran, sulla cui sincerità degli scopi nutrono forti dubbi. Tra l’altro una possibile conseguenza dell’esasperazione della monarchia saudita, che ha già peggiorato molto i rapporti con Washington proprio per la volontà statunitense di portare avanti il negoziato a tutti i costi, potrebbe proprio essere quella di sviluppare un ordigno nucleare per bilanciare il possibile arsenale iraniano; mentre non sono da trascurare i sempre presenti propositi israeliani di attaccare l’Iran per bombardare i siti di ricerca atomica. Teheran ha sempre proclamato la natura pacifica delle sue ricerche, negando con decisione ogni proposito militare, ma ha dovuto subire la pressione delle sanzioni economiche, che ne hanno indebolito fortemente la struttura produttiva ed hanno creato una pesante inflazione. Per la Casa Bianca, la soluzione del problema ha sempre rappresentato una priorità, che è divenuta più urgente da quando l’Iran, seppure in modo informale, si è schierata al fianco delle forze irakene per combattere lo Stato islamico. Tra i due paesi, sempre formalmente nemici, sono state avviate trattative segrete per arrivare a sancire un accordo che certifichi la natura civile del progetto iraniano e, nello stesso tempo, lo liberi dalle sanzioni economiche. L’opinione del Segretario di stato USA, John Kerry, è che l’occasione di risolvere la controversia in modo pacifico sia vicina, ma, al contrario, un fallimento delle trattative potrebbe rappresentare uno scenario molto pericoloso per gli equilibri mondiali, perché andrebbe a compromettere in maniera ulteriore la situazione, già molto difficile, della regione mediorientale. Allo stato dei fatti risulta difficile dare torto al Segretario di stato americano: l’Iran, in questo momento, è essenziale per il contenimento dello stato islamico, ma anche in una prospettiva più ampia, la stabilizzazione dei rapporti tra Washington e Teheran costituirebbe l’inizio certo di una via per la chiusura di un fronte sempre molto pericoloso. Anche in un’ottica della gestione delle risorse energetiche più globale, vi è l’interesse che l’Iran rientri tra i grandi produttori di petrolio, posizione persa con le sanzioni. Tuttavia, aldilà, delle migliori intenzioni presenti tra i negoziatori, le questioni pratiche sono quelle che determineranno l’esito della trattativa. La questione centrale è rappresentata dalle potenzialità delle centrifughe in relazione alle loro capacità di arricchire l’uranio, argomento determinate per la costruzione degli ordigni atomici. Un ulteriore punto controverso è la natura e la periodicità delle ispezioni, sulle quali l’accordo con l’Iran non pare essere affatto vicino. Teheran ha adottato la tattica di accelerare i tempi, per cercare di spuntare prima possibile le migliori condizioni, ma a questa volontà del tutto e subito appare irrealizzabile per gli intendimenti dei negoziatori del gruppo del 5+1. Il problema concreto è che senza un accordo su tutti i punti non vi è accordo su nulla, tutte le diverse situazioni oggetto di negoziato devono raggiungere una soluzione soddisfacente per le parti, altrimenti il risultato complessivo sarebbe compromesso. Per queste ragioni una possibile soluzione potrebbe essere rappresentata da un nuovo rinvio della scadenza, questa possibilità è però vista con preoccupazione per le difficoltà presenti negli scenari politici interni di alcuni paesi che prendono parte alla trattativa. Questo fattore è specialmente presente negli Stati Uniti, dove la maggioranza al congresso raggiunta dai repubblicani, potrebbe costituire un ostacolo alle intenzioni di Obama, mentre in Iran si ha una situazione speculare con la crescita di importanza dell’ala dura del regime, che si oppone ad accordi giudicati troppo penalizzanti per il paese. Lo scenario sembra quindi essere meno ottimistico di quanto la diplomazia voglia fare apparire, la fretta potrebbe essere un ostacolo ulteriore, ma la necessità di raggiungere un accordo in tempi brevi potrebbe determinare il raggiungimento di un accorso non del tutto soddisfacente per entrambe le parti, lasciando praticamente la questione sempre in sospeso.
The negotiations on the Iranian nuclear issue at a crucial point
The need to conclude the agreement on Iran's nuclear clashes with the contingencies of domestic and foreign policy of the parties involved. The deadline of November 24, the deadline set for what was, according to the best estimates, being the date by which you had to reach a final agreement, is fast approaching, but the positive outlook are really practical. In the group of 5 + 1 (China, Germany, USA, France, UK, Russia), the suspicion that behind the desire to achieve nuclear reactors for civilian purposes, there are actually military purposes. The group of 5 + 1, while heterogeneous in terms of diplomatic, strategic and geopolitical objectives and also in contrast to it, has reached an almost unanimous opinion on the need to prevent Iran from joining the club of the holders of 'nuclear device. In addition, other regional players such as Israel and Saudi Arabia are strongly opposed to the development of nuclear technology to Iran, whose sincerity of purpose have strong doubts. Among other things, a possible consequence of the exasperation of the Saudi monarchy, which has already been much worse relations with Washington because of the willingness of the US to continue the negotiations at all costs, it might just be to develop a nuclear weapon to balance the Iran's arsenal as possible; while not neglect the ever-present Israeli intentions to attack Iran to bomb sites in atomic research. Tehran has always declared the peaceful nature of his research, decision denying any connection with the military, but had to face the pressure from economic sanctions, which have greatly weakened the productive structure and created a heavy inflation. For the White House, the solution of the problem has always been a priority, which has become more urgent since Iran, albeit informally, has sided with the Iraqi forces to fight the Islamic state. Between the two countries, more formally enemies were initiated secret negotiations to reach an agreement to establish certifying the civilian nature of the Iranian project and at the same time, free from economic sanctions. The opinion of the US Secretary of State, John Kerry, is that the opportunity to resolve the dispute in a peaceful manner is close, but, on the contrary, a failure of the negotiations could be a very dangerous scenario for the world balance, because it would in a further compromise the situation is already very difficult, in the Middle East. In these circumstances it is difficult to fault the Secretary of State: Iran, at the moment, it is essential for the containment of the Islamic state, but also in a broader perspective, the stabilization of relations between Washington and Tehran would be the 'beginning of a certain way for the closure of a front always very dangerous. Even in view of the management of energy resources more global, there is an interest that Iran is among the largest producers of oil, lost position with sanctions. However, afterlife, with the best intentions that exist between the negotiators, the practical issues are those that determine the outcome of the negotiation. The central issue is represented by the potential of centrifuges in relation to their ability to enrich uranium, subject to certain construction of nuclear weapons. Another controversial issue is the nature and frequency of inspections, such as the agreement with Iran does not seem to be any closer. Tehran has adopted the tactic of stepping up to try to check as soon as possible the best conditions, but this will completely and immediately impractical for the intentions of the negotiators of the Group 5 + 1. The real problem is that without an agreement on all points there is no agreement on anything, all the different situations under negotiation should reach a solution satisfactory to the parties, otherwise the overall result would be compromised. For these reasons, a possible solution could be represented by a new postponement of the deadline, but this possibility is viewed with concern the difficulties present in the internal political scenarios of a number of countries taking part in the negotiations. This factor is especially present in the United States, where the majority of the congress reached by Republicans, could be an obstacle to Obama's intentions, while Iran has a mirror image with the growing importance of the hardliners of the regime, which is opposed agreements deemed too burdensome for the country. The scenario seems to be less optimistic than diplomacy wants to appear, the rush could be a further obstacle, but the need to reach an agreement soon could lead to the achievement of a rushed at all satisfactory to both parties, leaving the question pretty much always open.
Las negociaciones sobre el problema nuclear de Irán en un momento crucial
La necesidad de concluir el acuerdo sobre los enfrentamientos nucleares de Irán con las contingencias de la política interior y exterior de las partes involucradas. La fecha límite de 24 de noviembre, la fecha límite fijada para lo que fue, de acuerdo a las mejores estimaciones, siendo la fecha en la que había que llegar a un acuerdo final, se acerca rápidamente, pero la actitud positiva es realmente práctico. En el grupo de los 5 + 1 (China, Alemania, EE.UU., Francia, Reino Unido, Rusia), la sospecha de que detrás del deseo de alcanzar los reactores nucleares para fines civiles, en realidad hay fines militares. El grupo de 5 + 1, mientras heterogénea en términos de objetivos diplomáticos, estratégicos y geopolíticos y también en contraste con ella, ha llegado a una opinión casi unánime en la necesidad de impedir que Irán unirse al club de los titulares de "dispositivo nuclear. Además, otros actores regionales como Israel y Arabia Saudita se oponen fuertemente al desarrollo de la tecnología nuclear a Irán, cuya sinceridad de propósito tienen fuertes dudas. Entre otras cosas, una posible consecuencia de la exasperación de la monarquía saudí, que ya ha sido mucho peores relaciones con Washington debido a la voluntad de los EE.UU. para continuar las negociaciones a toda costa, que sólo podría ser el desarrollo de un arma nuclear para equilibrar el el arsenal de Irán como sea posible; mientras no descuidar los siempre presentes las intenciones israelíes de atacar Irán para sitios con bombas en la investigación atómica. Teherán siempre ha declarado el carácter pacífico de su investigación, la decisión negando cualquier conexión con los militares, pero tuvo que enfrentarse a la presión de las sanciones económicas, que han debilitado en gran medida la estructura productiva y la creación de una inflación fuerte. Para la Casa Blanca, la solución del problema ha sido siempre una prioridad, que se ha vuelto más urgente desde Irán, aunque de manera informal, se ha puesto del lado de las fuerzas iraquíes para luchar contra el estado islámico. Entre los dos países, las negociaciones secretas de manera más formal se iniciaron los enemigos para llegar a un acuerdo para establecer la certificación de la naturaleza civil del proyecto iraní y, al mismo tiempo, libre de sanciones económicas. La opinión de la secretaria de Estado estadounidense, John Kerry, es que la oportunidad de resolver el conflicto de manera pacífica está cerca, pero, por el contrario, un fracaso de las negociaciones podría ser un escenario muy peligroso para el equilibrio mundial, ya que haría en un compromiso aún más la situación es ya muy difícil, en el Medio Oriente. En estas circunstancias, es difícil de criticar el Secretario de Estado: Irán, por el momento, es esencial para la contención del Estado islámico, sino también en una perspectiva más amplia, la estabilización de las relaciones entre Washington y Teherán sería la 'a partir de una cierta manera para el cierre de un frente siempre muy peligroso. Incluso teniendo en cuenta la gestión de los recursos energéticos más globales, hay un interés en que Irán se encuentra entre los mayores productores de petróleo, posición perdidas con sanciones. Sin embargo, más allá, con las mejores intenciones que existen entre los negociadores, las cuestiones prácticas son las que determinan el resultado de la negociación. La cuestión central es representado por el potencial de centrifugadoras en relación con su capacidad para enriquecer uranio, sujeta a cierta construcción de armas nucleares. Otro tema polémico es la naturaleza y frecuencia de las inspecciones, como el acuerdo con Irán no parece estar más cerca. Teherán ha adoptado la táctica de un paso adelante para tratar de comprobar lo antes posible las mejores condiciones, pero esto lo hará por completo y de inmediato poco práctico para las intenciones de los negociadores del Grupo 5 + 1. El verdadero problema es que sin un acuerdo sobre todos los puntos que no hay acuerdo sobre nada, todas las diferentes situaciones que se están negociando deben llegar a una solución satisfactoria para las partes, de lo contrario el resultado global se vería comprometida. Por estas razones, una posible solución podría ser representado por un nuevo aplazamiento de la fecha límite, pero esta posibilidad es vista con preocupación las dificultades presentes en los escenarios políticos internos de un número de países que participan en las negociaciones. Este factor es especialmente presente en los Estados Unidos, donde la mayoría del congreso alcanzado por los republicanos, podría ser un obstáculo para las intenciones de Obama, mientras que Irán tiene una imagen especular con la creciente importancia de la línea dura del régimen, que se opone acuerdos considerados demasiado oneroso para el país. El escenario parece ser menos optimista que la diplomacia quiere aparecer, la fiebre puede ser un obstáculo, pero la necesidad de llegar a un acuerdo pronto podría conducir a la consecución de un apresurado en absoluto satisfactorio para ambas partes, dejando la pregunta casi siempre abierta.
Die Verhandlungen über die iranische Atomfrage an einem entscheidenden Punkt
Die Notwendigkeit, die Vereinbarung über die iranischen Atomzusammenstöße mit den Zufälligkeiten der Innen- und Außenpolitik der beteiligten Parteien zu schließen. Die Frist vom 24. November, stellen die Frist für das, was war, nach den besten Schätzungen, wobei der Zeitpunkt, zu dem Sie eine endgültige Einigung, nähert sich schnell zu erreichen musste, aber die positiven Aussichten sind wirklich praktisch. In der Gruppe der 5 + 1 (China, Deutschland, USA, Frankreich, Großbritannien, Russland), der Verdacht, dass hinter dem Wunsch, Kernreaktoren für zivile Zwecke zu erreichen, es gibt tatsächlich militärische Zwecke. Die Gruppe der 5 + 1, während heterogene in Bezug auf diplomatische, strategische und geopolitische Ziele und auch im Gegensatz zu ihm, eine fast einhellige Meinung über die Notwendigkeit, den Iran von der Eintritt in den Club der Inhaber zu verhindern erreicht hat "Atombombe. Darüber hinaus werden andere regionale Akteure wie Israel und Saudi-Arabien stark an der Entwicklung von Nukleartechnologie an den Iran, dessen aufrichtige Absicht haben starke Zweifel gegenüber. Unter anderem eine mögliche Folge der Verbitterung der saudischen Monarchie, die bereits viel schlimmer Beziehungen zu Washington wegen der Bereitschaft der USA, um die Verhandlungen um jeden Preis fortzusetzen hat, es könnte nur sein, eine Atomwaffe, um die Balance zu entwickeln Irans Arsenal wie möglich; Zwar nicht die allgegenwärtigen israelischen Absichten zu vernachlässigen, den Iran zu bombardieren Standorten in Atomforschung anzugreifen. Teheran hat stets erklärt, die friedliche Natur seiner Forschung, Entscheidung leugnete jede Verbindung mit dem Militär, musste aber den Druck von Wirtschaftssanktionen, die stark geschwächt haben die Produktionsstruktur und erstellt eine schwere Inflation konfrontiert. Für das Weiße Haus hat die Lösung des Problems immer eine Priorität, die noch dringlicher geworden ist seit dem Iran, wenn auch informell, wurde mit den irakischen Streitkräfte einseitig um den islamischen Staat kämpfen. Zwischen den beiden Ländern, mehr formell wurden Feinde eingeleitet geheimen Verhandlungen, um eine Einigung zu etablieren Zertifizierung der zivilen Charakter des iranischen Projekts und zur gleichen Zeit, frei von wirtschaftlichen Sanktionen zu erreichen. Die Stellungnahme des US-Außenminister, John Kerry, ist, dass die Möglichkeit, den Streit beizulegen, auf friedliche Weise ist in der Nähe, aber, im Gegenteil, könnte ein Scheitern der Verhandlungen ein sehr gefährliches Szenario für die Welt ausgeglichen sein, denn es wäre in einem weiteren Kompromiss ist die Situation schon sehr schwierig, in den Nahen Osten. Unter diesen Umständen ist es schwierig, den Staatssekretär Fehler: Iran, im Moment ist es wichtig für die Eindämmung des islamischen Staates, sondern auch in einer breiteren Perspektive, die Stabilisierung der Beziehungen zwischen Washington und Teheran wäre das "ab einer gewissen Weise die Schließung von einem vorderen immer sehr gefährlich. Auch im Hinblick auf den Umgang mit Energieressourcen mehr global, gibt es ein Interesse, dass der Iran gehört zu den größten Produzenten von Öl, verlorene Position mit Sanktionen. , Leben nach dem Tod, mit den besten Absichten, die zwischen den Verhandlungsführern bestehen, sind jedoch die praktischen Fragen die, die das Ergebnis der Verhandlungen zu bestimmen. Die zentrale Frage wird durch das Potential von Zentrifugen in Bezug auf ihre Fähigkeit, Uran, vorbehaltlich bestimmter Bau von Atomwaffen anzureichern vertreten. Ein weiterer umstrittener Punkt ist die Art und Häufigkeit der Inspektionen, wie die Vereinbarung mit dem Iran scheint nicht näher zu sein. Teheran hat die Taktik der Intensivierung zu versuchen, so schnell wie möglich die besten Bedingungen zu überprüfen verabschiedet, aber das wird sofort und vollständig unpraktisch für die Absichten der Verhandlungsführer der Gruppe 5 + 1. Das eigentliche Problem ist, dass ohne eine Einigung in allen Punkten gibt es keine Einigung auf etwas, sollten all die verschiedenen Situationen in Verhandlung eine zufrieden stellende Lösung für die Parteien, sonst wäre das Gesamtergebnis beeinträchtigt werden zu erreichen. Aus diesen Gründen könnte eine mögliche Lösung durch eine neue Verschiebung des Termins dargestellt werden, aber diese Möglichkeit wird mit Besorgnis die in den internen politischen Szenarien einer Reihe von Ländern, die an den Verhandlungen gegenwärtigen Schwierigkeiten angesehen. Dieser Faktor ist vor allem in den Vereinigten Staaten, wo die Mehrheit des Kongresses von den Republikanern erreicht, könnte ein Hindernis für Obamas Absichten vorliegen, während der Iran ein Spiegelbild mit der wachsenden Bedeutung der Hardliner des Regimes, die entgegengesetzt ist hat Vereinbarungen zu belastend für das Land gilt. Das Szenario scheint weniger optimistisch als Diplomatie zu erscheinen will, könnte der Ansturm ein weiteres Hindernis sein, aber die Notwendigkeit, eine Einigung erreichen bald könnte zur Erreichung einer für beide Parteien stürzten sich auf alle zufriedenstellend führen, so dass die Frage so ziemlich immer offen.
Les négociations sur la question nucléaire iranienne à un moment crucial
La nécessité de conclure l'accord sur les affrontements nucléaires de l'Iran avec les contingences de la politique intérieure et extérieure des parties concernées. La date limite du 24 Novembre, le délai fixé pour ce qui était, selon les meilleures estimations, étant la date à laquelle vous avez eu à conclure un accord définitif, approche à grands pas, mais les perspectives positives sont vraiment pratique. Dans le groupe des 5 + 1 (Chine, Allemagne, Etats-Unis, France, Royaume-Uni, Russie), le soupçon que derrière le désir de réaliser des réacteurs nucléaires à des fins civiles, il ya effectivement des fins militaires. Le groupe 5 + 1, tandis hétérogène en termes d'objectifs diplomatiques, stratégiques et géopolitiques et aussi contrairement à elle, a atteint une opinion presque unanime sur la nécessité d'empêcher l'Iran de rejoindre le club des détenteurs de «dispositif nucléaire. En outre, d'autres acteurs régionaux comme Israël et l'Arabie Saoudite sont fortement opposés à la mise au point de la technologie nucléaire à l'Iran, dont la sincérité de l'objectif de forts doutes. Entre autres choses, une conséquence possible de l'exaspération de la monarchie saoudienne, qui a déjà été relations bien pire avec Washington en raison de la volonté des États-Unis à poursuivre les négociations à tout prix, il pourrait être juste à développer une arme nucléaire pour équilibrer le l'arsenal de l'Iran que possible; sans négliger les toujours présents intentions israéliennes d'attaquer l'Iran à des sites à la bombe dans la recherche atomique. Téhéran a toujours déclaré la nature pacifique de ses recherches, décision rejetant tout lien avec le militaire, mais a dû faire face à la pression des sanctions économiques, qui ont considérablement affaibli la structure de production et créé une forte inflation. Pour la Maison Blanche, la solution du problème a toujours été une priorité, qui est devenu plus urgent que l'Iran, de manière informelle, a pris le parti des forces irakiennes à combattre l'état islamique. Entre les deux pays, des négociations secrètes plus officiellement ennemis ont été engagées pour parvenir à un accord visant à établir la justification du caractère civil du projet iranien et en même temps, libre de sanctions économiques. L'avis de la secrétaire d'Etat américaine, John Kerry, est que la possibilité de résoudre le conflit de manière pacifique est proche, mais, au contraire, un échec des négociations pourrait être un scénario très dangereux pour l'équilibre du monde, parce que ce serait dans un autre compromis la situation est déjà très difficile, au Moyen-Orient. Dans ces circonstances, il est difficile de reprocher à la secrétaire d'État: l'Iran, à l'heure actuelle, il est essentiel pour le confinement de l'Etat islamique, mais aussi dans une perspective plus large, la stabilisation des relations entre Washington et Téhéran serait le 'à partir d'une certaine façon pour la fermeture d'un front toujours très dangereux. Même compte tenu de la gestion des ressources énergétiques plus globaux, il ya un intérêt que l'Iran est parmi les plus grands producteurs de pétrole, la situation perdus de sanctions. Cependant, au-delà, avec les meilleures intentions qui existent entre les négociateurs, les questions pratiques sont celles qui déterminent le résultat de la négociation. La question centrale est représentée par le potentiel de centrifugeuses en fonction de leur capacité à enrichir de l'uranium, sous réserve de certaines construction d'armes nucléaires. Une autre question controversée est la nature et la fréquence des inspections, comme l'accord avec l'Iran ne semble pas être plus près. Téhéran a adopté la tactique de marcher pour essayer de vérifier dès que possible les meilleures conditions, mais ce sera complètement et immédiatement pratique pour les intentions des négociateurs du groupe 5 + 1. Le vrai problème est que sans un accord sur tous les points il n'y a pas d'accord sur rien, toutes les situations en cours de négociation devraient parvenir à une solution satisfaisante pour les parties, sinon le résultat global serait compromise. Pour ces raisons, une solution possible pourrait être représenté par un nouveau report de la date limite, mais cette possibilité est considérée avec inquiétude les difficultés présentes dans les scénarios politiques internes d'un certain nombre de pays participant aux négociations. Ce facteur est particulièrement présent aux États-Unis, où la majorité du congrès atteint par les républicains, pourrait être un obstacle aux intentions d'Obama, alors que l'Iran a une image de miroir avec l'importance croissante de la ligne dure du régime, qui est opposé accords jugés trop onéreux pour le pays. Le scénario semble être moins optimiste que la diplomatie veut paraître, la ruée vers pourrait être un obstacle supplémentaire, mais la nécessité de parvenir rapidement à un accord pourrait conduire à la réalisation d'un précipité du tout satisfaisant pour les deux parties, laissant la question à peu près toujours ouverte.
As negociações sobre a questão nuclear iraniana em um ponto crucial
A necessidade de concluir o acordo sobre os confrontos nucleares do Irã com as contingências da política interna e externa das partes envolvidas. O prazo de 24 de novembro, o prazo fixado para o que era, de acordo com as melhores estimativas, sendo a data em que você tinha que chegar a um acordo final, está se aproximando rapidamente, mas a perspectiva positiva são realmente prático. No grupo dos 5 + 1 (China, Alemanha, EUA, França, Reino Unido, Rússia), a suspeita de que por trás do desejo de alcançar reatores nucleares para fins civis, na verdade existem fins militares. O grupo dos 5 + 1, enquanto heterogêneo em termos de objectivos diplomáticas, estratégicas e geopolíticas e também em contraste com isso, chegou a uma opinião quase unânime sobre a necessidade de impedir o Irã de se juntar ao clube dos detentores de "dispositivo nuclear. Além disso, outros atores regionais, como Israel e Arábia Saudita se opõe fortemente ao desenvolvimento de tecnologia nuclear ao Irã, cuja sinceridade de propósito têm fortes dúvidas. Entre outras coisas, uma possível conseqüência da exasperação da monarquia saudita, que já foi relações muito piores com Washington por causa da vontade de os EUA para continuar as negociações a todo custo, que poderia ser apenas para desenvolver uma arma nuclear para equilibrar o arsenal iraniano possível; enquanto não negligenciar os sempre presentes as intenções de Israel de atacar o Irã para locais de bomba em pesquisa atômica. Teerã sempre declarou a natureza pacífica de sua pesquisa, a decisão negando qualquer ligação com os militares, mas teve que enfrentar a pressão das sanções econômicas, que enfraqueceram consideravelmente a estrutura produtiva e criou uma inflação pesada. Para a Casa Branca, a solução do problema tem sido sempre uma prioridade, que se tornou mais urgente desde que o Irã, ainda que informalmente, já alinhou com as forças iraquianas para lutar contra o estado islâmico. Entre os dois países, negociações secretas mais formalmente inimigos foram iniciadas para chegar a um acordo para estabelecer que ateste a natureza civil do projeto iraniano e, ao mesmo tempo, livre de sanções econômicas. A opinião do Secretário de Estado dos EUA, John Kerry, é que a oportunidade de resolver o litígio de forma pacífica é perto, mas, pelo contrário, um fracasso das negociações poderia ser um cenário muito perigoso para o equilíbrio do mundo, porque seria em mais um compromisso a situação já é muito difícil, no Oriente Médio. Nestas circunstâncias, é difícil culpar o Secretário de Estado: o Irã, no momento, é essencial para a contenção do Estado islâmico, mas também numa perspectiva mais ampla, a estabilização das relações entre Washington e Teerã seria o 'começando de uma certa maneira para o encerramento de uma frente sempre muito perigoso. Mesmo tendo em conta a gestão dos recursos energéticos mais globais, há um interesse de que o Irã está entre os maiores produtores de petróleo, posição perdida com sanções. No entanto, vida após a morte, com as melhores intenções que existem entre os negociadores, as questões práticas são aquelas que determinam o resultado da negociação. A questão central é representado pelo potencial de centrífugas em relação à sua capacidade de enriquecer urânio, sujeito a certas construção de armas nucleares. Outra questão controversa é a natureza ea frequência das inspecções, como o acordo com o Irã não parece estar mais perto. Teerã adotou a tática de acelerar para tentar verificar o mais depressa possível as melhores condições, mas isso vai completamente e imediatamente impraticável para as intenções dos negociadores do Grupo 5 + 1. O verdadeiro problema é que, sem um acordo sobre todos os pontos que não há acordo sobre nada, todas as diferentes situações em negociação devem chegar a uma solução satisfatória para as partes, caso contrário, o resultado global seria comprometida. Por estas razões, uma possível solução poderia ser representado por um novo adiamento do prazo, mas essa possibilidade é vista com preocupação as dificuldades presentes nos cenários políticos internos de um número de países que participam nas negociações. Este fator é especialmente presente nos Estados Unidos, onde a maioria do congresso atingido por republicanos, poderia ser um obstáculo para as intenções de Obama, enquanto o Irã tem uma imagem no espelho com a crescente importância da linha dura do regime, que se opõe acordos considerados muito onerosos para o país. O cenário parece ser menos otimista do que a diplomacia quer aparecer, a corrida pode ser mais um obstáculo, mas a necessidade de chegar a um acordo em breve poderia levar à realização de um apressado satisfatória para ambas as partes, deixando a questão praticamente sempre aberta.
Переговоры по иранской ядерной проблеме в решающий момент
Необходимость заключения договора на проведение ядерных столкновений Ирана с случайностей внутренней и внешней политики участвующих сторон. Срок от 24 ноября, крайний срок установлен для того, что было, в соответствии с лучшими оценками, будучи дата, к которой нужно было достичь окончательного соглашения, быстро приближается, но позитивный взгляд действительно практично. В группе 5 + 1 (Китай, Германия, США, Франция, Великобритания, Россия), подозрение, что за стремлением к достижению ядерных реакторов для гражданских целей, на самом деле существует в военных целях. Группа 5 + 1, в то время как неоднородны по дипломатическим, стратегических и геополитических целей, а также в отличие от него, достигло почти единодушное мнение о необходимости помешать Ирану присоединиться к клубу владельцев «ядерное устройство. Кроме того, другие региональные игроки, такие как Израиль и Саудовская Аравия решительно выступают против развития ядерной технологии в Иран, чья искренность цели есть сильные сомнения. Среди прочего, можно следствием раздражения от саудовской монархии, которая уже намного хуже отношения с Вашингтоном из-за желания США, чтобы продолжить переговоры на всех расходов, это может быть просто разработать ядерное оружие, чтобы сбалансировать арсенал Ирана как можно; а не пренебрегать вездесущий израильских намерений нападать на Иран, чтобы бомбы сайтов в атомных исследованиях. Тегеран всегда объявил мирный характер своих исследований, решение об отказе в какую-либо связь с военными, но пришлось столкнуться с давлением со стороны экономических санкций, которые значительно ослабили производственной структуры и создали тяжелую инфляцию. Для Белого дома, решение проблемы всегда была приоритетом, который стал более актуальным, так как Иран, хотя и неофициально, принял сторону иракских сил, чтобы бороться с исламским государством. Между двумя странами, более формально были начаты враги тайные переговоры, чтобы достичь соглашения о создании, удостоверяющий гражданский характер иранской проекта и в то же время, свободное от экономических санкций. Мнение госсекретаря США Джон Керри является то, что возможность решить спор мирным путем близка, но, наоборот, провал переговоров мог быть очень опасным сценарием для мировой баланс, потому что это было бы в дальнейшем компромисса ситуация уже очень трудно, на Ближнем Востоке. В этих условиях трудно обвинить госсекретаря: Иран, на данный момент, это имеет важное значение для сдерживания исламского государства, но и в более широкой перспективе, стабилизация отношений между Вашингтоном и Тегераном будет "начало определенным образом для закрытия передней всегда очень опасно. Даже с учетом рационального использования энергетических ресурсов более глобальных, есть интерес, что Иран является одним из крупнейших производителей нефти, потеряли позиции с санкциями. Тем не менее, жизнь после смерти, с самыми лучшими намерениями, которые существуют между участниками переговоров, практические вопросы являются те, которые определяют исход переговоров. Центральным вопросом представлен потенциал центрифуг по отношению к их способности обогащать уран, при соблюдении определенных строительства ядерного оружия. Еще один спорный вопрос является характер и частота проверок, таких как соглашения с Ираном, кажется, не быть немного ближе. Тегеран принял тактику подойдя к попытке проверить как можно скорее лучшие условия, но это будет полностью и немедленно непрактично для намерений участников переговоров по Группа 5 + 1. Реальная проблема заключается в том, что без соглашения по всем пунктам нет соглашения ни на что, все разные ситуации ведутся переговоры должны достичь решения, удовлетворяющего сторон, в противном случае общий результат не подвергать риску. По этим причинам, возможным решением может быть представлен новый отсрочке срока, но эта возможность рассматривается с озабоченностью отмечает трудности, присутствующие во внутренних политических сценариев ряда стран, принимающих участие в переговорах. Этот фактор особенно присутствует в Соединенных Штатах, где большинство съезда, достигнутой республиканцев, может быть препятствием для намерений Обамы, в то время как Иран имеет зеркальное изображение с растущей важности жесткой линии режима, который противостоит соглашения считаются слишком обременительным для страны. Сценарий, кажется, менее оптимистичны, чем дипломатия хочет казаться, спешка может быть еще одним препятствием, но необходимость достичь соглашения в ближайшее время может привести к достижению бросился вообще удовлетворительным для обеих сторон, оставляя вопрос в значительной степени всегда открыты.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)