Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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martedì 27 settembre 2016
المهاجرين: يتعين على أوروبا ألا يطلب المساعدة لالديكتاتوريات
هناك تناقض واضح، بعيدة عن الحل، في تصميمها لاحتواء تدفق المهاجرين إلى أوروبا من خلال اتفاق مع مصر. هذا الفهم، والتي تأتي من برلين، يتبع التنسيق من قبل الاتحاد الأوروبي مع تركيا، التي أثارت الكثير من الشكوك المعتمدة. ويبدو
واضحا أن أسباب أخلاقية للدخول في اتفاق مع الدكتاتورية، وهو النظام الذي
فقد كل اتصال مع الديمقراطية، ومن ثم يبدو أبعد ما يكون ممكنا من أوروبا،
ويتناقض مع جميع المبادئ التي تحمي الحقوق المدنية الأساسية والتي يجب أن تكون أساس كل خيار سياسي من القارة القديمة. ألمانيا تدعو إلى هذا الحل لأنه يخشى تفكك الاتحاد الأوروبي، ومن خلال ذلك، فإن السوق الواسع الذي تم التوصل إليه. ولكن هذا هو الحل الذي يمكن أن يطبق فقط على المدى القصير، في فترة زمنية أطول، وهذا الحل يكون عنصرا من الابتزاز في التدهور. بقية
تجربة مع تركيا هي بالتأكيد ليست مطمئنة: خيار لتتصالح مع بعض شكل من
أشكال الدكتاتورية ثبت أن يكون حلا وسطا، وحتى على الجانب العملي، فقد فشلت
في تسوية مشكلة اللاجئين. وبطبيعة الحال، فإن المشكلة الأساسية هي أن بعض الدول الأوروبية، وتلك من أوروبا الشرقية، ورفض للمشاركة في مشكلة مع ولايات الجنوب. ذلك هو الموقف الذي يستفيد من الفراغ القانوني في بروكسل وأيضا الشعور المشترك لدول شمال أوروبا. ومع ذلك، فإن الحل للاتفاق مع الدول التي توجد فيها الديكتاتوريات القوة تصبح واحدة فقط ظرفا مشددا للعقوبة من بعضها البعض. إذا،
من الناحية التاريخية، كان الغرب، قبل الربيع العربي، عانت هذه المشكلة
بطريقة محدودة ومقيدة، وذلك بفضل وجود الديكتاتوريات على الساحل الجنوبي
للبحر الأبيض المتوسط، لا ينبغي أن يسمح التطور الحالي لتكرار هذا الحل،
فإنه سيكون مثل ليس لديهم لاحظ التغيرات التاريخية الجارية والحساسية الجديدة التي كان ينبغي نقلها. ولكن، على العكس من ذلك، يمكن القول أن الاحتياجات العملية تجعل لا تنطبق هذه الشروط. المشكلة
الحقيقية هي أن لا تنظر بما فيه الكفاية القضايا الأخلاقية للتعامل مع
الدكتاتورية، وليس بالمعنى المجرد، ولكن فقط من حيث الراحة. ويبدو
موقف القذافي قد نسي من قبل الدول الأوروبية، ولكن تم استيعابها بشكل جيد
من قبل بعض الأنظمة الديكتاتورية مثل عنصر ضغط على الدول الغربية: من خلال
تنظيم تدفقات الهجرة غير قادرة على ابتزاز الدول الأكثر عرضة لهذه الظاهرة.
لكن
تركيا ومصر يبدو انها قد اتخذت نقلة نوعية بالمقارنة مع الحكام المستبدين
القدامى الذين كانوا محتوى بالأدوات المالية للتوقف، مؤقتا على الأقل،
والاتجار بالأشخاص. أنقرة
قبل، والآن القاهرة، قد فهمت أنه بالإضافة إلى الجانب الاقتصادي، ويمكن
أيضا الحصول على أشكال مزايا أكبر بكثير، من خلال الاتفاقيات الدولية
الرسمية. أول شيء أن يتأكد هو الرؤية الدولية التي يحتاجونها لكسر عزلتهم بسبب الشروط المفروضة في بلدانهم. هذا
هو بالتأكيد ليست الثانوي، لأنه يزيد، خصوصا داخليا، وهيبة الديكتاتور،
الذي يرى معترف بها من قبل هيئة دولية، وهو دور تنص عليه المعاهدة. هذا
يحتاج إلى أن يكون شكلا من أشكال التواطؤ مع أولئك الذين قد خفضت الحقوق
المدنية واستخدام وسائل قسرية ضد المعارضين، وبصفة عامة، على السكان لتأكيد
قوتها. هذا العلاج للمواطنين في بلدك هي ضمان عدم وجود الحد الأدنى من المتطلبات التي يجب توفرها للاجئين في المرافق التي سيتم استيعابها. في الأساس نحن نوافق على إمكانية ملموسة لأن المهاجرين ينتهي بهم المطاف في السجن الضخم، مع عدم وجود ضمانات على علاجهم. وإذا
نحينا جانبا الاعتبارات الأخلاقية واضحة من الحالات المحتملة أن الناس
يفرون من العنف والبؤس، تخضع، لا بد من التركيز على الفوائد الحقيقية لهذا
الاختيار للدول الأوروبية. ويبدو واضحا أن الهدف من أولئك الذين لديهم شيئا ليخسره لا تزال متلمس لنصل الى حيث هو ثبت. النهج لمشكلة تدفقات الهجرة يجب ان تحل عن طريق وسائل أخرى، استثمار مبالغ مخصصة لاتفاقات مع الديكتاتوريات، أساسا بطريقتين. الأول
هو للحد من الهجرة بسبب نقص الغذاء وتلك الناجمة عن التغيرات المناخية،
والتدخل في بلدان المنشأ، من خلال بروتوكولات صارمة، والتي تضمن التخصيص
الفعال للاستثمارات، في حين أن النمط الثاني، والذي يتعلق الدول التي
يجتازها يجب
التعامل مع النزاعات مع إجراءات القبول المشتركة، دون إجبار اللاجئين على
أنهم ضحايا المتاجرين بالبشر، ووضع معايير للوصول بأسرع وقت ممكن. وبهذه الطريقة سوف تتخذ إمكانيات الابتزاز بعيدا عن الدول ذات الحكومات لا المظهر والتي يمكن أن تعطيها للتو على وجود علاقات معهم.
mercoledì 14 settembre 2016
I paesi dell'Unione Europea si incontrano a Bratislava
Il vertice di Bratislava tra i rappresentanti dei paesi dell’Unione Europea, sarà il primo dopo l’uscita di Londra ed anche il primo senza l’Inghilterra come partecipante. La questione non è solo simbolica, giacché la maggioranza degli elettori del Regno Unito hanno evidenziato un malessere che ha colpito anche altri stati sul continente europeo. Si tratta della percezione, ampiamente dimostrata da aspetti concreti, della distanza delle istituzioni europee dalle popolazioni che dovrebbero rappresentare, che si è concretizzata con un peggioramento della qualità della vita media dei cittadini, a causa delle mancate o insufficienti risposte che sono state date dall’Unione Europea nei confronti delle crisi economiche. Perchè, se è un fatto assodato, che l’attuale periodo storico è stato attraversato da crisi economiche di ingente portata, risulta altrettanto vero che gli strumenti adottati dagli stati, quasi sempre su indicazioni delle autorità dell’Unione Europea, hanno avuto come obiettivo centrale la difesa delle istituzioni finanziarie e bancarie, spesso colpevoli di cattive gestioni, troppo improntate ad un indirizzo di tipo speculativo, che hanno finito per diventare parti consistenti delle cause delle crisi economiche. L’Unione Europea si è anche distinta per un eccessivo tasso di burocrazia, che unito alla mancanza di decisioni tangibili per favorire la popolazione, ha determinato una generale sfiducia, che ha oltrepassato i settori già scettici verso Bruxelles, per trovare consensi anche in parti sociali tradizionalmente favorevoli verso Bruxelles. Quello che dovrebbe succedere a Bratislava, dovrebbe essere l’avvio di una fase di riflessione su questi, ed altri temi, attraverso la quale recuperare una maggiore fiducia nelle istituzioni europee, in modo da scongiurare l’attuale concreto pericolo di affermazioni elettorali di parti politiche contrarie all’unione, nei prossimi appuntamenti al voto, che riguarderanno diversi stati nazionali. Per fare ciò è necessario operare in maniera concreta su tematiche tangibili, ma l’impegno è arduo per le grandi differenze che si registrano tra gli stati membri. Uno dei temi più immediati è stato individuato nella paura generalizzata del terrorismo internazionale e nei pericoli connessi con l’immigrazione. In realtà queste paure sono proprie più degli stati dell’Europa centrale, che hanno violato le regole comuni, rifiutandosi di prendere in carico le quote a loro spettanti di migranti. Sul contrasto a queste violazioni dovrebbero essere costruite delle sanzioni, in modo da rispondere adeguatamente a chi non rispetta le norme dell’unione, sarebbe un primo passo per ristabilire un principio di equità tra gli stati, sopratutto tra quelli con posizione geografica differente. Le proposte su questi temi, sono però di difficile conciliazione con i presupposti che sono alla base dell’Unione: vietare le migrazioni non è soltanto anti storico ma è anche difficilmente fattibile. Certamente presidiare in maniera armata le frontiere può essere un deterrente che nel breve periodo può funzionare, ma contro la guerra, la fame ed i mutamenti climatici, che generano disperazione il problema non può essere affrontato soltanto con le armi. A questo proposito il discorso diventa ancora più ampio, perchè una prevenzione del fenomeno migratorio richiede una grande capacità politica e militare, del soggetto Europa, di cui Bruxelles è ancora sprovvista. Questa mancanza denota un pesante ritardo sui programmi e sulla volontà da grande potenza, che sono necessari per non subire gli effetti di atti causati da altri. Infatti senza un esercito comune, capace di intervenire nelle aree di crisi con alta possibilità di risoluzione dei contrasti, la sola fase diplomatica è ormai insufficiente; l’abbandono di Londra, per risolvere questa situazione appare provvidenziale, perchè elimina il paese da sempre più contrario a questa eventualità. Certo fare a meno della forza militare inglese abbassa la capacità di un possibile esercito europeo, ma questa mancanza può essere risolta con una specializzazione nell’intervento nelle aree di crisi. Risulta chiaro che la volontà politica dovrà essere forte, così come gli investimenti a cui nessun paese potrà derogare. Un altro capitolo fondamentale sarà interpretare una diversa politica sui vincoli di bilancio, per permettere politiche più espansive, in grado di invertire la tendenza e garantire i tassi di crescita necessari per fare ripartire l’economia continentale. Anche in questo campo mancano regole certe e la situazione generale si scontra con gli interessi particolari di alcuni stati, specialmente quello tedesco, che perseverano in un atteggiamento di autoprotezione troppo evidente. Avere individuato la necessità di armonizzare le regole fiscali in tutti i paesi per evitare e recuperare l’evasione delle grandi multinazionali, costituisce certamente un punto di partenza, anche politico, ma non è sufficiente a garantire la ripresa dell’economia, che deve, poi essere mantenuta, con decisioni politiche prese in breve tempo, questa velocità decisionale attualmente è impossibile a causa di regolamenti farraginosi, che favoriscono il prevalere degli interessi particolari su quelli generali. Avviare una discussione su questo tema diventa così una necessità prioritaria e non più derogabile. Come ha dimostrato di diventare sempre più necessaria una legislazione che regoli l’inclusione ed anche l’eventuale allontanamento dei paesi che vogliono essere membri dell’Unione Europea. La questione di chi viola principi fondamentali come i diritti sociali, deve diventare una materia su cui legiferare provvedimenti certi, che non prevedano solo ammonimenti senza conseguenze. Il comportamento di governi come quello dell’Ungheria non può essere ammesso e senza cambiamenti si deve prevedere anche che uno stato venga espulso. Il momento dell’inclusione a tutti i costi, magari perseguito per soddisfare le mire commerciali di un singolo stato, deve essere accantonato per imporre criteri di maggiore rigidità per essere ammessi nell’unione. Si tratta soltanto di alcuni provvedimenti, che potrebbero invertire la tendenza dello scetticismo verso l’Europa, per poi permettere uno sviluppo ancora più politico. Da quello che accadrà a Bratislava si potrà giudicare e pronosticare il futuro dell’Unione Europea.
The European Union countries are meeting in Bratislava
The
summit in Bratislava between representatives of the EU countries, will
be the first after the London outlet and also the first without Britain
as a participant. The
question is not only symbolic, because the majority of UK voters showed
a malaise that has also affected other states on the European
continent. This
is the perception, widely proven by concrete aspects, the distance of
the European institutions by the people who are supposed to represent,
which was achieved with a reduced quality of life of average citizens,
due to the lack or insufficient answers that were given by ' European Union against the economic crisis. Why,
if it is a fact, that the current historical period has been crossed by
the economic crisis brought huge, it is equally true that the
instruments adopted by the states, almost always on indications of the
European Union authorities, have had as its central objective the
defense of the financial and banking institutions, often guilty of bad
management, too marked by a speculative address, which ended up becoming
large parts of the causes of the economic crisis. The
European Union is also distinguished by an excessive rate of
bureaucracy, which combined with the lack of tangible decisions to
benefit the population, led to a general mistrust, which has exceeded
the sectors already skeptical of Brussels, to find even consensus on the
social partners traditionally favorable to Brussels. What
should happen in Bratislava, it should be the introduction of a phase
of reflection on these and other topics, through which recovered more
trust in the European institutions, so as to prevent the current real
danger of electoral statements of political parties contrary to the union in the next appointments to the vote, which will include several nation states. To
do that you need in a concrete work on tangible issues, but the
commitment is difficult for the large differences that occur between
member states. One
of the most immediate issues has been identified in the generalized
fear of international terrorism and the dangers associated with
immigration. In
fact, these fears are their most of the states of Central Europe, which
have violated the common rules, refusing to take charge of the shares
to which they are entitled to migrants. On
the contrary to these violations should be constructed of sanctions, in
order to adequately respond to those who break the rules of the union,
it would be a first step to re-establish a principle of fairness between
the states, especially among those with different geographic location. The
proposals on these issues, however, are difficult conciliation with the
conditions which the Union is based: prohibit migration is not only
historical but also anti hardly feasible. Certainly
in an armed patrol the borders can be a deterrent in the short term can
work, but against war, hunger and climate change, which generate
despair the problem can not only be addressed with weapons. In
this regard, the debate becomes even larger, because prevention of
migration requires a great political and military capabilities, the
subject Europe, of which Brussels is still lacking. This
lack denotes a heavy delay on programs and by great power, which are
required not to suffer the effects of acts caused by others. For
without a common army, able to intervene in crisis areas with high
possibility of resolution of conflicts, the only diplomatic phase is no
longer sufficient; the
abandonment of London, to resolve this situation seems providential,
because it removes the country from increasingly opposed to this. Of
course do without the British military force lowers the ability of a
possible European army, but this deficiency can be resolved with a
specialization in the intervention in crisis areas. It is clear that the political will must be strong, as well as investments in which no country can be waived. Another
fundamental chapter will interpret a different policy on budget
constraints, to allow more expansionary policies, able to reverse the
trend and ensure the growth rates needed to do down the continental
economy. Also
in this area we are lacking clear rules and the general situation
clashes with the special interests of some countries, especially the
German one, which persist in an attitude of self-protection too obvious.
Having
identified the need to harmonize the tax rules in all countries to
prevent and recover the escape of large multinational companies,
certainly a starting point, even political, but it is not enough to
ensure economic recovery, which must then be
maintained, with political decisions taken in a short time, this
decision speed is currently impossible because of cumbersome regulations
that favor the prevalence of particular interests of the general ones. Start a discussion on this issue becomes a priority need and not be derogated. As
it has been shown to become more and more necessary legislation
regulates the inclusion and also the possible expulsion of countries
that want to be EU member. The
question of who violates basic principles such as social rights, must
become a subject on which to legislate certain measures, which not only
provide warnings without consequences. The behavior of governments like Hungary can not be allowed and no changes should also provide that a state is to be expelled. The
time of inclusion at all costs, maybe pursued to meet the commercial
ambitions of a single state, it must be set aside in order to impose
more rigid criteria for admission in the union. It
is only a few steps, which could turn the tide of skepticism towards
Europe, and then allow them to develop even more political. From what will happen in Bratislava you can judge and predict the future of the European Union.
Los países de la Unión Europea se reúnen en Bratislava
La
cumbre en Bratislava entre los representantes de los países de la UE,
será la primera después de la salida de Londres y también el primero sin
Gran Bretaña como un participante. La
cuestión no es sólo simbólica, ya que la mayoría de los votantes del
Reino Unido mostró un malestar que también ha afectado a otros estados
en el continente europeo. Esta
es la percepción, ampliamente probado por aspectos concretos, la
distancia de las instituciones europeas por las personas que se supone
representan, lo cual se logró con una reducción de la calidad de vida de
los ciudadanos comunes, debido a la falta o insuficiencia de respuestas
que fueron dadas por ' Unión Europea contra la crisis económica. ¿Por
qué, si es un hecho, que el período histórico actual se ha cruzado por
la crisis económica provocada enorme, no es menos cierto que los
instrumentos adoptados por los estados, casi siempre a las indicaciones
de las autoridades de la Unión Europea, han tenido como objetivo central
la
defensa de las instituciones financieras y bancarias, a menudo
culpables de la mala gestión, también marcada por una dirección
especulativa, lo que terminó por convertirse en una gran parte de las
causas de la crisis económica. La
Unión Europea también se distingue por una tasa excesiva de la
burocracia, lo que combinado con la falta de decisiones tangibles en
beneficio de la población, condujo a una desconfianza general, que ha
superado los sectores ya escépticos de Bruselas, de encontrar incluso un
consenso sobre los interlocutores sociales tradicionalmente favorable a Bruselas. Lo
que debería ocurrir en Bratislava, que debería ser la introducción de
una fase de reflexión sobre estos y otros temas, a través del cual se
recuperó más confianza en las instituciones europeas, a fin de evitar el
peligro real actual de los estados electorales de los partidos
políticos contraria a la unión en las próximas citas a la votación, que incluirá varios estados-nación. Para
hacer que usted necesita en un trabajo concreto en materia tangibles,
pero el compromiso es difícil para las grandes diferencias que se
producen entre los estados miembros. Uno
de los problemas más inmediatos ha sido identificado en el temor
generalizado de terrorismo internacional y los peligros asociados con la
inmigración. De
hecho, estos temores son su mayor parte de los estados de Europa
central, que han violado las reglas comunes, negándose a hacerse cargo
de las acciones a las que tienen derecho a los migrantes. Por
el contrario a estas violaciónes debe ser construido de sanciones, con
el fin de responder adecuadamente a aquellos que rompen las reglas de la
unión, sería un primer paso para volver a establecer un principio de
equidad entre los estados, especialmente entre aquellos con diferente
ubicación geográfica. Las
propuestas sobre estas cuestiones, sin embargo, son de difícil
concertación con las condiciones que se basa la Unión: prohibir la
migración no es sólo histórico, sino también contra poco factible. Ciertamente,
en una patrulla armada de las fronteras pueden ser un impedimento en el
corto plazo puede funcionar, pero en contra de la guerra, el hambre y
el cambio climático, que generan la desesperación, el problema no sólo
puede abordarse con armas. En
este sentido, el debate se hace aún más grande, ya que la prevención de
la migración requiere una gran capacidad política y militar, el tema de
Europa, de los cuales Bruselas sigue faltando. Esta
falta denota un fuerte retraso en los programas y por un gran poder,
que son necesarios para no sufrir los efectos de los actos causados
por otros. Porque
sin un ejército común, capaz de intervenir en zonas de crisis con una
alta posibilidad de resolución de conflictos, la única fase diplomática
ya no es suficiente; el
abandono de Londres, para resolver esta situación parece providencial,
ya que elimina el país de cada vez más opuesto a esto. Por
supuesto prescindir de la fuerza militar británica reduce la capacidad
de un posible ejército europeo, pero esta deficiencia se puede resolver
con una especialización en la intervención en zonas de crisis. Está
claro que la voluntad política debe ser fuerte, así como las
inversiones en el que ningún país puede ser objeto de dispensa. Otro
capítulo fundamental interpretará una política diferente de las
limitaciones presupuestarias, para permitir que las políticas más
expansivas, capaces de invertir la tendencia y garantizar las tasas de
crecimiento necesarias para hacer por la economía continental. También
en esta zona nos falta de reglas claras y la situación general de los
enfrentamientos con los intereses particulares de algunos países,
especialmente la alemana, que persisten en una actitud de autoprotección
demasiado obvio. Una
vez identificada la necesidad de armonizar las normas fiscales de todos
los países para prevenir y recuperar el escape de grandes compañías
multinacionales, sin duda, un punto de partida, incluso política, pero
no es suficiente para garantizar la recuperación económica, que debe
entonces se
mantienen, con las decisiones políticas tomadas en un corto tiempo,
esta velocidad de decisión es imposible en la actualidad debido a las
regulaciones engorrosas que favorecen el predominio de los intereses
particulares de las generales. Iniciar una discusión sobre este tema se convierte en una necesidad prioritaria y no admite excepciones. Como
se ha demostrado a ser cada vez más necesaria la legislación regula la
inclusión y también la posible expulsión de los países que quieren ser
miembros de la UE. La
cuestión de quién viola principios básicos como los derechos sociales,
debe convertirse en un tema en el que legislar determinadas medidas, que
no sólo proporcionan advertencias sin consecuencias. El
comportamiento de los gobiernos como Hungría No se puede permitir y no
hay cambios también debería disponer que un estado va a ser expulsado. El
momento de la inclusión a toda costa, tal vez seguir trabajando para
cumplir las ambiciones comerciales de un solo estado, que deben dejarse a
un lado con el fin de imponer criterios más rígidos para la admisión en
la unión. Está
a sólo unos pasos, lo que podría cambiar el rumbo de escepticismo hacia
Europa y, a continuación, permitan desarrollar aún más política. A partir de lo que sucederá en Bratislava se puede juzgar y predecir el futuro de la Unión Europea.
Die Länder der Europäischen Union treffen sich in Bratislava
Der
Gipfel in Bratislava zwischen den Vertretern der EU-Länder, wird die
erste nach der Londoner Auslass sein und auch die erste ohne
Großbritannien als Teilnehmer. Die
Frage ist nicht nur symbolisch, weil die Mehrheit der britischen Wähler
ein Unwohlsein zeigte, dass auch andere Staaten auf dem europäischen
Kontinent beeinflusst hat. Dies
ist die Wahrnehmung, die weithin von konkreten Aspekten bewährt, ist
der Abstand der europäischen Institutionen von den Menschen, die
darstellen sollen, die mit einer reduzierten Lebensqualität der
durchschnittliche Bürger, aufgrund der fehlenden oder unzureichenden
Antworten erreicht wurde, die durch "gegeben wurden Europäische Union gegen die Wirtschaftskrise. Warum,
wenn es eine Tatsache ist, dass die aktuelle historische Periode wurde
von der Wirtschaftskrise geholten großen gekreuzt worden, es ist ebenso
wahr, dass die Instrumente, die von den Staaten angenommen wurde, fast
immer auf Angaben der Behörden der Europäischen Union haben sich als das
zentrale Ziel hatte die
Verteidigung der Finanz- und Bankinstitute, oft schuldig schlechtes
Management auch von einer spekulativen Adresse gekennzeichnet, die große
Teile der Ursachen der Wirtschaftskrise immer endete. Die
Europäische Union wird auch durch eine übermäßige Rate von Bürokratie
aus, die mit dem Mangel an greifbaren Entscheidungen kombiniert, um die
Bevölkerung zu profitieren, führte zu einem allgemeinen Misstrauen, das
die Sektoren bereits skeptisch Brüssel überschritten hat, sogar Konsens
über die Sozialpartner finden traditionell günstig nach Brüssel. Was
in Bratislava geschehen sollte, sollte es die Einführung einer Phase
der Reflexion über diese und andere Themen sein, durch die mehr
Vertrauen in die europäischen Institutionen zurückgewonnen, um die
gegenwärtige reale Gefahr der Wahlerklärung der politischen Parteien zu
verhindern in den nächsten Termine für die Gewerkschaft im Gegensatz zu der Abstimmung, die mehrere Nationalstaaten umfassen wird. Um
das zu tun, müssen Sie eine konkrete Arbeit an Sachfragen, aber das
Engagement ist schwierig für die großen Unterschiede, die zwischen den
Mitgliedstaaten auftreten. Eine
der unmittelbaren Probleme wurde in der generalisierten Angst vor dem
internationalen Terrorismus und die Gefahren im Zusammenhang mit
Einwanderung identifiziert. In
der Tat sind diese Ängste ihre meisten Staaten Mitteleuropas, die die
gemeinsamen Regeln verstoßen haben, die Ablehnung verantwortlich für die
Aktien zu übernehmen, zu denen sie die Migranten zustehen. Im
Gegenteil zu diesen Verletzungen der Sanktionen konstruiert werden
sollte, um diejenigen, die die Regeln der Union angemessen reagieren zu
brechen, wäre es ein erster Schritt zur Wiederherstellung ein Prinzip
der Fairness zwischen den Staaten, vor allem bei Menschen mit anderen
geografischen Standort. Die
Vorschläge zu diesen Fragen sind jedoch schwierig Schlichtung mit den
Bedingungen, die die Grundlage der Union: verbieten Migration nicht nur
historisch, sondern auch anti kaum machbar. Sicherlich
in einer bewaffneten Patrouille die Grenzen kann eine abschreckende
Wirkung auf kurze Sicht sein kann funktionieren, aber gegen den Krieg,
Hunger und Klimawandel, der Verzweiflung das Problem erzeugen kann nicht
nur mit Waffen angesprochen werden. In
diesem Zusammenhang wird die Debatte noch größer, weil Verhinderung der
Migration eine große politische und militärische Fähigkeiten erfordert,
um das Thema Europa, von denen Brüssel noch fehlt. Dieser
Mangel bezeichnet eine schwere Verzögerung auf Programme und von großer
Kraft, die erforderlich sind, nicht die Auswirkungen der Handlungen von
anderen verursacht zu leiden. Denn
ohne eine gemeinsame Armee, in der Lage mit hoher Wahrscheinlichkeit
der Lösung von Konflikten in Krisengebieten zu intervenieren, die
einzige diplomatische Phase nicht mehr ausreicht; der Verzicht auf London, um diese Situation zu lösen scheint Fügung, weil sie das Land entfernt von zunehmend dagegen. Von
tun natürlich ohne die britische Militärkraft die Fähigkeit eines
möglichen europäischen Armee senkt, aber dieser Mangel kann mit einer
Spezialisierung in der Intervention in Krisengebieten gelöst werden. Es ist klar, dass der politische Wille stark sein müssen, sowie Investitionen, in denen kein Land verzichtet werden kann. Ein
weiteres grundlegendes Kapitel wird eine andere Politik auf
Haushaltszwänge zu interpretieren, mehr expansive Politik, in der Lage
umkehren den Trend und sorgen für die Wachstumsraten der kontinentalen
Wirtschaft zu tun nach unten erforderlich zu ermöglichen. Auch
in diesem Bereich fehlen wir klare Regeln und die allgemeine Situation
in Konflikt mit den besonderen Interessen einiger Länder, insbesondere
die deutsche, die in einer Haltung des Selbstschutzes bestehen zu
offensichtlich. Nachdem
die Notwendigkeit erkannt, die Steuervorschriften in allen Ländern zu
harmonisieren, um den Austritt von großen multinationalen Unternehmen zu
verhindern und zu erholen, sicherlich einen Ausgangspunkt, auch
politisch, aber es ist nicht genug, um die wirtschaftliche Erholung zu
gewährleisten, die dann noch gehalten
werden, mit in kurzer Zeit getroffen politische Entscheidungen, diese
Entscheidung Geschwindigkeit wegen umständliche Vorschriften derzeit
nicht möglich ist, dass die Prävalenz von besonderem Interesse der
allgemeinen diejenigen begünstigen. Diskussion zu diesem Thema wird zu einem vorrangigen Bedarf und nicht abgewichen werden. Da
es immer notwendiger Rechtsvorschriften gezeigt wurde und heute regelt
die Aufnahme und auch die mögliche Ausweisung von Ländern, die
EU-Mitglied sein soll. Die
Frage, wer Grundprinzipien wie soziale Rechte verletzt, muss ein Thema,
zu dem sich bestimmte Maßnahmen zu erlassen, die nicht nur Warnungen
ohne Folgen bieten. Das
Verhalten von Regierungen wie Ungarn kann nicht zugelassen werden, und
es werden keine Änderungen sollten auch vorsehen, dass ein Staat
vertrieben werden soll. Die
Zeit der Aufnahme mit allen Mitteln verfolgt vielleicht die
kommerziellen Ambitionen eines einzelnen Staates zu erfüllen, muss sie
beiseite gesetzt werden, um steifere Kriterien für die Aufnahme in die
Vereinigung zu verhängen. Es
ist nur ein paar Schritte, die die Flut der Skepsis gegenüber Europa
wenden konnte, und dann lassen sie noch politisch zu entwickeln. Von dem, was in Bratislava passieren wird, können Sie die Zukunft der Europäischen Union beurteilen und vorherzusagen.
Les pays de l'Union européenne se sont réunis à Bratislava
Le
sommet de Bratislava entre les représentants des pays de l'UE, sera le
premier après la sortie de Londres et aussi la première sans la
Grande-Bretagne en tant que participant. La
question est non seulement symbolique, parce que la majorité des
électeurs britanniques a montré un malaise qui a également affecté
d'autres Etats sur le continent européen. Ceci
est la perception, largement éprouvée par des aspects concrets, la
distance des institutions européennes par les gens qui sont censés
représenter, qui a été obtenue avec une diminution de la qualité de vie
des citoyens moyens, en raison de l'absence ou l'insuffisance des
réponses qui ont été données par " Union européenne contre la crise économique. Pourquoi,
si elle est un fait, que la période historique actuelle a été franchi
par la crise économique provoquée énorme, il est également vrai que les
instruments adoptés par les Etats, presque toujours sur les indications
des autorités de l'Union européenne, ont eu comme objectif central la
défense des institutions financières et bancaires, souvent coupables de
mauvaise gestion, trop marquée par une adresse spéculative, qui a fini
par devenir une grande partie des causes de la crise économique. L'Union
européenne se distingue également par un taux excessif de la
bureaucratie, qui, combiné avec l'absence de décisions concrètes au
profit de la population, a conduit à une méfiance générale, qui a
dépassé les secteurs déjà sceptiques de Bruxelles, de trouver même un
consensus sur les partenaires sociaux traditionnellement favorable à Bruxelles. Ce
qui devrait arriver à Bratislava, il devrait être l'introduction d'une
phase de réflexion sur ces sujets et d'autres, à travers lequel récupéré
plus de confiance dans les institutions européennes, de manière à
éviter le danger réel actuel des déclarations électorales des partis
politiques contrairement à l'union dans les prochaines nominations au vote, qui comprendra plusieurs États-nations. Pour
ce faire, vous avez besoin dans un travail concret sur les questions
tangibles, mais l'engagement est difficile pour les grandes différences
qui se produisent entre les Etats membres. L'un
des problèmes les plus immédiats a été identifié dans la crainte
généralisée du terrorisme international et les dangers associés à
l'immigration. En
fait, ces craintes sont leur la plupart des Etats d'Europe centrale,
qui ont violé les règles communes, en refusant de prendre en charge les
actions auxquelles ils ont droit aux migrants. Au
contraire de ces violations doit être construit de sanctions, afin de
répondre de manière adéquate à ceux qui enfreignent les règles de
l'union, ce serait une première étape pour rétablir un principe d'équité
entre les Etats, en particulier chez les personnes ayant différents
emplacement géographique. Les
propositions sur ces questions, cependant, sont la conciliation
difficile avec les conditions qui l'Union est fondée: interdire la
migration est non seulement historique mais aussi anti difficilement
réalisable. Certes,
dans une patrouille armée des frontières peut être un moyen de
dissuasion en peut fonctionner à court terme, mais contre la guerre, la
faim et le changement climatique, qui génèrent le désespoir le problème
ne peut pas seulement être traitée avec des armes. À
cet égard, le débat devient encore plus grand, parce que la prévention
de la migration nécessite un grand capacités politiques et militaires,
le sujet Europe, dont Bruxelles fait encore défaut. Cette
absence dénote un retard lourd sur les programmes et par une grande
puissance, qui sont tenus de ne pas subir les effets des actes causés
par d'autres. Car
sans une armée commune, capable d'intervenir dans les zones de crise
avec une grande possibilité de résolution des conflits, la seule phase
diplomatique ne suffit plus; l'abandon de Londres, pour résoudre cette situation semble providentielle, car elle élimine le pays de plus en plus opposé. Bien
sûr, faire sans la force militaire britannique abaisse la capacité
d'une éventuelle armée européenne, mais cette lacune peut être résolu
avec une spécialisation dans l'intervention dans les zones de crise. Il est clair que la volonté politique doit être forte, ainsi que des investissements dans lequel aucun pays ne peut être levée. Un
autre chapitre fondamental va interpréter une politique différente des
contraintes budgétaires, pour permettre à des politiques plus
expansionnistes, capables d'inverser la tendance et d'assurer les taux
de croissance nécessaires pour faire descendre l'économie continentale. Toujours
dans ce domaine, nous manquons de règles claires et la situation
générale des affrontements avec les intérêts particuliers de certains
pays, en particulier celui de l'Allemagne, qui persistent dans une
attitude d'auto-protection trop évident. Après
avoir identifié la nécessité d'harmoniser les règles fiscales dans tous
les pays à prévenir et à récupérer la fuite de grandes sociétés
multinationales, certainement un point de départ, même politique, mais
il ne suffit pas pour assurer la reprise économique, qui doit ensuite être
maintenus, avec des décisions politiques prises dans un court laps de
temps, cette vitesse de décision est actuellement impossible en raison
de la lourdeur des réglementations qui favorisent la prévalence des
intérêts particuliers de ceux généraux. Lancer une discussion sur cette question devient un besoin prioritaire et ne peut être dérogé. Comme
il a été démontré pour devenir une législation de plus en plus
nécessaire réglemente l'inclusion et aussi l'expulsion possible de pays
qui veulent être membre de l'UE. La
question de savoir qui viole les principes de base tels que les droits
sociaux, doit devenir un sujet sur lequel de légiférer certaines
mesures, qui non seulement fournissent des avertissements sans
conséquences. Le
comportement des gouvernements tels que la Hongrie ne peut pas être
permis et aucun changement devrait également prévoir que l'état doit
être expulsé. Le
moment de l'inclusion à tout prix, peut-être poursuivi pour répondre
aux ambitions commerciales d'un seul Etat, il doit être mis de côté pour
imposer des critères plus rigides pour l'admission dans l'union. Il
est à seulement quelques pas, ce qui pourrait renverser la tendance de
scepticisme envers l'Europe, puis leur permettre de développer encore
plus politique. De ce qui va arriver à Bratislava, vous pouvez juger et prédire l'avenir de l'Union européenne.
Os países da União Europeia estão reunidos em Bratislava
A
cúpula em Bratislava entre os representantes dos países da UE, será o
primeiro após a saída de Londres e também o primeiro sem a Grã-Bretanha
como um participante. A
questão não é apenas simbólico, porque a maioria dos eleitores do Reino
Unido mostrou um mal-estar que também afetou outros estados no
continente europeu. Esta
é a percepção, amplamente comprovada por aspectos concretos, a
distância das instituições europeias pelas pessoas que supostamente
representam, o que foi conseguido com uma reduzida qualidade de vida dos
cidadãos comuns, devido à falta ou insuficiência de respostas que foram
dadas por ' União Europeia contra a crise econômica. Por
que, se é um facto, que o período histórico atual foi atravessada pela
crise econômica trouxe enorme, é igualmente verdade que os instrumentos
adotados pelos estados, quase sempre sobre as indicações das autoridades
da União Europeia, teve como objectivo central a
defesa das instituições financeiras e bancárias, muitas vezes culpados
de má gestão, também marcado por um endereço especulativa, que acabou se
tornando grande parte das causas da crise económica. A
União Europeia também se distingue por uma taxa excessiva de
burocracia, o que combinado com a falta de decisões concretas em
benefício da população, levou a uma desconfiança geral, que ultrapassou
os setores já céticos de Bruxelas, de encontrar ainda um consenso sobre
os parceiros sociais tradicionalmente favorável para Bruxelas. O
que deve acontecer em Bratislava, deve ser a introdução de uma fase de
reflexão sobre estes e outros tópicos, através da qual se recuperaram
mais confiança nas instituições europeias, de modo a evitar o perigo
real atual de declarações eleitorais dos partidos políticos ao contrário da União no próximo nomeações para a votação, que incluirá vários estados-nação. Para
fazer isso você precisa em um trabalho concreto sobre as questões
tangíveis, mas o compromisso é difícil para as grandes diferenças que
ocorrem entre os estados membros. Uma
das questões mais imediatas foi identificada no temor generalizado de
terrorismo internacional e os perigos associados com a imigração. Na
verdade, esses medos são sua maior parte dos países da Europa Central,
que tenham violado as regras comuns, recusando-se a assumir o comando
das ações a que têm direito aos migrantes. Pelo
contrário a essas violações devem ser construídos de sanções, a fim de
responder adequadamente às aqueles que quebram as regras da União, seria
um primeiro passo para restabelecer o princípio da equidade entre os
estados, especialmente entre aqueles com diferente localização
geográfica. As
propostas sobre estas questões, no entanto, são difíceis de conciliação
com as condições que a União se baseia: proibir a migração não é apenas
histórica, mas também anti dificilmente viável. Certamente,
em uma patrulha armada das fronteiras pode ser um impedimento no curto
prazo pode funcionar, mas contra a guerra, a fome e as alterações
climáticas, que geram desespero o problema não só pode ser tratada com
armas. A
este respeito, o debate se torna ainda maior, porque a prevenção da
migração requer uma grande capacidades políticas e militares, o tema
Europa, dos quais Bruxelas ainda está faltando. Esta
falta indica um atraso pesado em programas e pelo grande poder, que são
obrigados a não sofrer os efeitos de atos causados por outros. Pois,
sem um exército comum, capaz de intervir em áreas de crise, com grande
possibilidade de resolução de conflitos, a única fase diplomática já não
é suficiente é; o
abandono de Londres, para resolver esta situação parece providencial,
porque remove o país de cada vez mais contrários a esta. Claro
que fazer sem a força militar britânico reduz a capacidade de um
possível exército europeu, mas esta deficiência pode ser resolvido com
uma especialização na intervenção em zonas de crise. É claro que a vontade política deve ser forte, bem como investimentos em que nenhum país pode ser dispensada. Outro
capítulo fundamentais irá interpretar uma política diferente sobre as
restrições orçamentais, para permitir que as políticas mais
expansionistas, capazes de inverter a tendência e garantir que as taxas
de crescimento necessárias para fazer para baixo a economia continental.
Também
nesta área nos falta regras claras e a situação geral se choca com os
interesses particulares de alguns países, especialmente o alemão, que
persistem numa atitude de auto-protecção demasiado óbvio. Tendo
identificado a necessidade de harmonizar as regras fiscais em todos os
países para prevenir e recuperar a fuga de grandes empresas
multinacionais, sem dúvida, um ponto de partida, mesmo política, mas não
é suficiente para assegurar a recuperação económica, que deve então ser
mantido, com decisões políticas tomadas em um curto espaço de tempo,
este velocidade de decisão é actualmente impossível por causa dos
regulamentos complicados que favorecem a prevalência de interesses
particulares de as gerais. Iniciar uma discussão sobre esta questão torna-se uma necessidade prioritária e não ser derrogado. Como
já foi mostrado para se tornar a legislação cada vez mais necessário
regula a inclusão e também a possível expulsão de países que querem ser
membro da UE. A
questão de quem viola os princípios básicos, tais como os direitos
sociais, deve tornar-se um assunto sobre o qual a legislar determinadas
medidas, que não só fornecem avisos sem consequências. O
comportamento dos governos como a Hungria não pode ser permitido e não
há mudanças devem igualmente prever que um Estado é para ser expulso. O
momento da inclusão em todos os custos, talvez perseguido para
satisfazer as ambições comerciais de um único estado, deve ser posta de
lado a fim de impor critérios mais rígidos para a admissão na união. É
apenas a poucos passos, o que poderia virar a maré da cepticismo em
relação à Europa, e em seguida lhes permitam desenvolver ainda mais
político. Desde que vai acontecer em Bratislava você pode julgar e prever o futuro da União Europeia.
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