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lunedì 12 febbraio 2018
I motivi di preoccupazione di Israele dopo l'abbattimento del suo aereo militare
Il recente fatto avvenuto in Siria e che ha comportato l’abbattimento di un sofisticato aereo militare israeliano, il primo dal 1982, pongono diversi interrogativi sul futuro della regione mediorientale e sui rapporti di forza che stanno andando a delinearsi. L’antefatto è costituito dalla rappresaglia israeliana per lo sconfinamento di drone sul territorio di Tel Aviv. Israele ha attuato una ritorsione, come avviene sempre, che è apparsa sproporzionata all’offesa subita, dopo, che, peraltro, il dronera già stato abbattuto. Le forze aeree dello stato israeliano hanno bombardato la base da cui era partito il drone, causando la morte di alcuni siriani, ma un aereo è stato colpito dalla contraeera di Assad. La vicenda mette in evidenzia alcuni punti, che sono doverosi di un’analisi particolare. Il primo punto riguarda il nervosismo di Israele, causato dalla vicinanza del nemico iraniano presente in Siria ed anche in Libano attraverso il sostegno fornito ad Hezbollah: questo momento storico è quello dove le forze tradizionalmente nemiche di Iran ed Israele sono arrivate ad essere più vicine. Il secondo punto riguarda una ipotesi che concerne che Israele sia stato attirato in una trappola per provare che la sua forza militare aerea, quella che gli ha consentito la supremazia militare incontrastata nella regione e nella difesa dei suoi confini, può essere scalfita dalle armi in dotazione ai siriani, provenienti dalla Russia, che ha fornito i sofisticati sistemi missilistici in grado di abbattere aerei dotati di ogni contromisura elettronica; infatti l’aereo abbattuto è un particolare tipo di F16, rinforzato rispetto ai modelli standard e ritenuto imbattibile dalle armi finora in possesso dall’esercito di Damasco. Il terzo fattore riguarda l’Iran, che è il costruttore del drone, che doveva avere compiti contro lo Stato islamico e che ha valicato i confini israeliani: questa dimostrazione potrebbe essere stata diretta contro Trump, come monito di quello che potrebbe succedere se gli Stati Uniti volessere recedere dall’accordo sul nucleare iraniano, rendendo più pesanti le sanzioni e provocando una paralisi dell’economia di Teheran, con conseguenze ovvie sul piano interno. Il governo iraniano vuole scongiurare questa possibilità e la partecipazione alla provocazione contro Israele può essere letta anche come avvertimento verso Washington. Il quinto punto riguarda la politica internazionale ed il ruolo di Mosca. Dopo l’abbattimento dell’aereo israeliano, Putin, oltre ad esprimere la preoccupazione per i pericoli a cui sarebbero sottoposti i militari russi presenti in SIria: una preoccupazione che serve a non nascondere un possibile avvertimento contro la politica militare di Israele, sta giocando anche un ruolo da protagonista nella vicenda, raccomandando prudenza e moderazione alle parti coinvolte, tuttavia se Mosca vuole occupare una sorta di ruolo di arbitro, si tratterebbe di un arbitro non certo imparziale, dato che il regime di Assad, Iran ed appunto Russia sono alleati sempre più stretti, anche se gli interessi di Mosca e Teheran nei confro Tel Aviv non sono affatto convergenti; al Cremlino potrebbe piuttosto interessare una provocazione ad Israele come azione indiretta contro gli USA, tuttavia tra tutti questi attori presenti sulla scena i rapporti migliori sono proprio quelli tra Russia ed Israele. Nella capitale israeliana, comunque, l’abbattimento dell’aereo militare sembra avere destato una sorpresa inaspettata, perchè non si sono valutate in modo adeguato le disponibilità a disposizione della Siria, ottenute dai russi, ma alle quali possono accedere anche gli iraniani. Se è praticamente certo che ne Teheran e ne tanto meno Hezbollah possano mettere in pericolo l’integrità dello stato israeliano, questi nuovi sviluppi evidenziano come sia nelle possibilità dei nemici di Israele di creare un forte stato di tensione proprio su strumenti militari classici. A questo scenario deve aggiungersi la fase di stallo dei rapporti con i palestinesi, che si sono bloccati dopo la decisione delle Casa Bianca di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Il malcontento diffuso che si è creato tra i palestinesi, sia in Cisgiordania, che a Gaza e quindi sia tra i moderati che i gruppi più estremisti, potrebbe diventare oggetto di attenzione di forze nemiche di Israele per aprire fronti interni tesi, a loro volta a portare destabilizzazione dentro li stato israeliano. Per Tel Aviv, quindi un momento particolarmente difficile dove l’uso della forza andrebbe fortemente dosato per assumere atteggiamenti più diplomatici e di compromesso, a partire dalla questione palestinese cieca la quale un radicale cambio di atteggiamento sarebbe più che necessario. Infine resta la questione dei gruppi del califfato presenti nel Sinai egiziano, combattuti da Il Cairo, ma che hanno la finalità, anche per ragioni di immagine, di attaccare Israele dentro il suo territorio: un ulteriore fattore di aggravamento della situazione generale.
The reasons for concern of Israel after the demolition of its military plane
The
recent incident in Syria, which involved the demolition of a
sophisticated Israeli military aircraft, the first since 1982, raises
several questions about the future of the Middle East region and the
power relations that are going to take shape. The background is the Israeli retaliation for the drone crossing over the territory of Tel Aviv. Israel
has carried out a retaliation, as it always happens, which appeared
disproportionate to the offense suffered, after that, however, the drone
already been shot down. The
Israeli air force bombed the base from which the drone had left,
causing the death of some Syrians, but a plane was hit by Assad's
contractor. The story highlights some points, which are necessary for a particular analysis. The
first point concerns the nervousness of Israel, caused by the proximity
of the Iranian enemy present in Syria and also in Lebanon through the
support given to Hezbollah: this historic moment is where the
traditionally enemy forces of Iran and Israel have come closer. The
second point concerns a hypothesis that concerns that Israel has been
lured into a trap to prove that its military air force, that which
allowed it the undisputed military supremacy in the region and in the
defense of its borders, can be scratched by the supplied weapons to
the Syrians, from Russia, who provided the sophisticated missile
systems able to shoot down aircraft equipped with any electronic
countermeasure; in
fact, the downed plane is a particular type of F16, reinforced compared
to standard models and considered unbeatable by the weapons so far held
by the army of Damascus. The
third factor concerns Iran, which is the builder of the drone, which
was supposed to have tasks against the Islamic State and which crossed
the Israeli borders: this demonstration could have been directed against
Trump, as a warning of what could happen if the United
want to withdraw from the Iranian nuclear agreement, making the
sanctions heavier and causing a paralysis of the economy of Tehran, with
obvious consequences on the internal level. The
Iranian government wants to avert this possibility and participation in
the provocation against Israel can also be read as a warning to
Washington. The fifth point concerns international politics and the role of Moscow. After
the demolition of the Israeli plane, Putin, in addition to expressing
concern about the dangers to which the Russian military present in SIria
will be subjected: a concern that serves not to hide a possible warning
against Israel's military policy, is also playing a
leading role in the story, recommending prudence and moderation to the
parties involved, but if Moscow wants to occupy a sort of role of
arbitrator, it would be a referee certainly not impartial, given that
the regime of Assad, Iran and Russia are always allies closer, even if the interests of Moscow and Teheran in the Tel Aviv are not converging at all; in
the Kremlin it could rather involve a provocation to Israel as an
indirect action against the US, but among all these actors on the scene
the best relations are those between Russia and Israel. In
the Israeli capital, however, the demolition of the military aircraft
seems to have aroused an unexpected surprise, because the availability
available to Syria, obtained by the Russians, but which can also be
accessed by the Iranians, have not been adequately evaluated. If
it is practically certain that neither Tehran nor Hizbullah could
endanger the integrity of the Israeli state, these new developments show
that it is in the possibilities of Israel's enemies to create a strong
state of tension precisely on classical military instruments. To
this scenario must be added the deadlock of relations with the
Palestinians, who were stuck after the decision of the White House to
recognize Jerusalem as the capital of Israel. The
widespread discontent that has arisen among the Palestinians, both in
the West Bank and in Gaza and therefore both among the moderates and the
most extremist groups, could become the object of attention by Israeli
enemy forces to open up internal theses, in turn to bring destabilization into the Israeli state. For
Tel Aviv, then a particularly difficult time where the use of force
would be strongly dosed to take on more diplomatic and compromising
attitudes, starting with the blind Palestinian question which a radical
change of attitude would be more than necessary. Finally,
the question remains of the groups of the caliphate present in the
Egyptian Sinai, fought by Cairo, but which have the aim, also for image
reasons, of attacking Israel within its territory: a further factor
aggravating the general situation.
Los motivos de preocupación de Israel después de la demolición de su avión militar
El
reciente incidente en Siria, que involucró la demolición de un
sofisticado avión militar israelí, el primero desde 1982, plantea varias
preguntas sobre el futuro de la región del Medio Oriente y las
relaciones de poder que van a tomar forma. El trasfondo es la represalia israelí por el cruce de drones sobre el territorio de Tel Aviv. Israel
ha llevado a cabo una represalia, como siempre ocurre, que parecía
desproporcionada a la ofensa sufrida, después de eso, sin embargo, el
avión no tripulado ya ha sido derribado. La
fuerza aérea israelí bombardeó la base desde la cual el dron se había
ido, causando la muerte de algunos sirios, pero un avión fue alcanzado
por el contratista de Assad. La historia resalta algunos puntos, que son necesarios para un análisis particular. El
primer punto se refiere al nerviosismo de Israel, causado por la
proximidad del enemigo iraní presente en Siria y también en Líbano a
través del apoyo dado a Hezbollah: este momento histórico es donde las
fuerzas tradicionalmente enemigas de Irán e Israel se han acercado. El
segundo punto es una hipótesis que está preocupado porque Israel ha
sido atraído a una trampa para demostrar que su fuerza aérea, que le
permitió a la supremacía militar indiscutible en la región y en la
defensa de sus fronteras, puede ser rayado por las armas suministradas a
los sirios, procedentes de Rusia, que proporcionaron los sofisticados
sistemas de misiles capaces de derribar aviones equipados con cualquier
contramedida electrónica; de
hecho, el avión derribado es un tipo particular de F16, reforzado en
comparación con los modelos estándar y considerado inmejorable por las
armas que hasta ahora tenía el ejército de Damasco. El
tercer factor se refiere a Irán, que es el constructor del dron, que se
suponía que tenía tareas contra el Estado Islámico y que cruzó las
fronteras israelíes: esta demostración podría haber sido dirigida contra
Trump, como una advertencia de lo que podría suceder si el United
quiere retirarse del acuerdo nuclear iraní, haciendo que las sanciones
sean más pesadas y causen una parálisis de la economía de Teherán, con
consecuencias obvias en el nivel interno. El
gobierno iraní quiere evitar esta posibilidad y la participación en la
provocación contra Israel también puede leerse como una advertencia a
Washington. El quinto punto se refiere a la política internacional y el papel de Moscú. Después
de la demolición del avión israelí, Putin, además de expresar su
preocupación por los peligros a los que están sometidos los militares
rusos en SIria: una preocupación que sirve para no ocultar una posible
advertencia contra la política militar de Israel, también está jugando un
papel protagonista en el asunto, recomendando prudencia y moderación a
las partes involucradas, pero si Moscú quiere ocupar una especie de
función de árbitro, sería una cierta árbitro sesgado, ya que el régimen
de Assad, Irán y Rusia son aliados de hecho siempre más cerca, incluso si los intereses de Moscú y Teherán en Tel Aviv no convergen en absoluto; en
el Kremlin podría implicar una provocación a Israel como una acción
indirecta contra los EE. UU., pero entre todos los actores en escena,
las mejores relaciones son las que existen entre Rusia e Israel. En
la capital de Israel, sin embargo, los militares derribo parece haber
despertado una sorpresa inesperada, ya que no tiene adecuadamente
evaluado la disponibilidad a disposición de Siria, obtenido por los
rusos, pero que también puede acceder a los iraníes. Si
es prácticamente cierto que ni Teherán ni Hezbolá podrían poner en
peligro la integridad del Estado israelí, estos nuevos desarrollos
muestran que está en las posibilidades de los enemigos de Israel crear
un fuerte estado de tensión precisamente en los instrumentos militares
clásicos. A
este escenario debe agregarse el estancamiento de las relaciones con
los palestinos, quienes quedaron atrapados después de la decisión de la
Casa Blanca de reconocer a Jerusalén como la capital de Israel. El
descontento generalizado que se ha creado entre los palestinos, tanto
en Cisjordania, en Gaza y por lo tanto está entre los moderados y los
extremistas, podría convertirse en el objeto de la atención de las
fuerzas enemigas de Israel para abrir tesis frentes internos a su vez a llevar la desestabilización al estado israelí. Para
Tel Aviv, entonces fue un momento particularmente difícil en el que el
uso de la fuerza se dosificaría fuertemente para adoptar actitudes más
diplomáticas y comprometedoras, comenzando con la pregunta ciega
palestina de que un cambio radical de actitud sería más que necesario. Por
último queda la cuestión de los grupos Califato en el Sinaí egipcio,
luchaban de El Cairo, pero que tienen el propósito, incluso por motivos
de imagen, para atacar a Israel dentro de su territorio: un factor
adicional de agravamiento de la situación general.
Die Gründe für die Sorge Israels nach dem Abriss seines Militärflugzeugs
Der
jüngste Vorfall in Syrien, bei dem ein ausgeklügeltes israelisches
Militärflugzeug zerstört wurde, das erste seit 1982, wirft mehrere
Fragen über die Zukunft der Nahost-Region und die Machtverhältnisse auf,
die sich konkretisieren werden. Der Hintergrund ist die israelische Vergeltung für die Drohne über das Territorium von Tel Aviv. Israel
hat wie immer eine Vergeltung durchgeführt, die in keinem Verhältnis zu
dem erlittenen Vergehen stand, danach wurde die Drohne jedoch bereits
abgeschossen. Die
israelische Luftwaffe bombardierte die Basis, von der die Drohne
abgeflogen war, was den Tod einiger Syrer zur Folge hatte, doch ein
Flugzeug wurde von Assads Kontrahenten getroffen. Die Geschichte hebt einige Punkte hervor, die für eine bestimmte Analyse notwendig sind. Der
erste Punkt betrifft die Nervosität Israels, verursacht durch die Nähe
des iranischen Feindes in Syrien und auch im Libanon durch die
Unterstützung der Hisbollah: In diesem historischen Moment sind die
traditionell feindlichen Kräfte des Iran und Israel näher gekommen. Der
zweite Punkt betrifft eine Hypothese, die besagt, dass Israel in eine
Falle gelockt wurde, um zu beweisen, dass seine militärische Luftwaffe,
die ihr die unbestrittene militärische Vorherrschaft in der Region und
bei der Verteidigung ihrer Grenzen ermöglichte, durch die gelieferten
Waffen zerkratzt werden kann für
die aus Russland kommenden Syrer, die die ausgeklügelten Raketensysteme
zur Verfügung stellten, die in der Lage waren, mit elektronischen
Gegenmaßnahmen ausgestattete Flugzeuge abzuschießen; Tatsächlich
ist das abgestürzte Flugzeug eine besondere Art von F16, die im
Vergleich zu Standardmodellen verstärkt und von den Waffen der Armee von
Damaskus als unschlagbar angesehen wird. Der
dritte Faktor betrifft den Iran, den Erbauer der Drohne, die Aufgaben
gegen den Islamischen Staat haben sollte und die israelischen Grenzen
überschritten hatte: Diese Demonstration hätte sich gegen Trump richten
können, als Warnung davor, was passieren könnte, wenn die United
will sich aus dem iranischen Atomabkommen zurückziehen, die Sanktionen
verschärfen und die Wirtschaft Teherans lähmen, mit offensichtlichen
Konsequenzen auf der internen Ebene. Die
iranische Regierung will diese Möglichkeit abwenden und die Beteiligung
an der Provokation gegen Israel kann auch als Warnung für Washington
gelesen werden. Der fünfte Punkt betrifft die internationale Politik und die Rolle Moskaus. Nach
dem Abriss des israelischen Flugzeugs, Putin, wird neben der Besorgnis
über die Gefahren, denen das russische Militär in SIria ausgesetzt sein
wird, auch eine Sorge geäußert, die nicht dazu dient, eine mögliche
Warnung vor Israels Militärpolitik zu verbergen eine
Hauptrolle in der Affäre, empfiehlt Umsicht und Mäßigung an die
beteiligten Parteien, aber wenn Moskau will eine Art Schiedsrichter
Rolle besetzen, wäre es ein voreingenommen bestimmte Arbiter, da das
Assad-Regime, Iran und in der Tat Russland ist Verbündet immer näher, auch wenn die Interessen von Moskau und Teheran in Tel Aviv überhaupt nicht konvergieren; Im
Kreml könnte Israel eher eine Provokation als indirekte Aktion gegen
die USA bedeuten, aber unter all diesen Akteuren auf der Szene sind die
besten Beziehungen zwischen Russland und Israel. In
der israelischen Hauptstadt scheint jedoch das Militär des Abschuss zu
einer unerwarteten Überraschung geweckt zu haben, weil Sie die
Verfügbarkeit nicht ausreichend zur Verfügung Syrien ausgewertet haben,
von den Russen erhalten, die aber auch die Iraner zugreifen können. Wenn
es praktisch sicher ist, dass weder Teheran noch die Hisbollah die
Integrität des israelischen Staates gefährden könnten, zeigen diese
neuen Entwicklungen, dass es in den Möglichkeiten der Feinde Israels
liegt, gerade in Bezug auf klassische militärische Instrumente einen
starken Spannungszustand zu schaffen. Zu
diesem Szenario muss noch der Stillstand der Beziehungen zu den
Palästinensern hinzukommen, die nach der Entscheidung des Weißen Hauses
festsaßen, Jerusalem als Hauptstadt Israels anzuerkennen. Die
weit verbreitete Unzufriedenheit, die unter den Palästinensern
geschaffen hat, und zwar sowohl in der Westbank, in Gaza und ist daher
zwischen Gemäßigten und Extremisten könnte Gegenstand der Aufmerksamkeit
des feindlichen Kräfte Israel werden zu öffnen Thesen interne Fronten
wiederum zu Destabilisierung in den israelischen Staat bringen. Für
Tel Aviv wäre es dann eine besonders schwierige Zeit, in der der
Einsatz von Gewalt stark dazu genutzt würde, diplomatischere und
kompromittierende Einstellungen anzunehmen, angefangen bei der blinden
palästinensischen Frage, die eine radikale Einstellungsänderung mehr als
notwendig wäre. Schließlich
bleibt die Frage nach den Kalifatsgruppen im ägyptischen Sinai, die von
Kairo bekämpft wurden, die aber auch aus Imagegründen Israel in seinem
Territorium angreifen wollen: ein weiterer Faktor, der die allgemeine
Situation verschärft.
Les raisons d'inquiétude d'Israël après la démolition de son avion militaire
L'incident
récent en Syrie, qui a impliqué la démolition d'un avion militaire
israélien sophistiqué, le premier depuis 1982, soulève plusieurs
questions sur l'avenir de la région du Moyen-Orient et les relations de
pouvoir qui vont prendre forme. Le contexte est les représailles israéliennes pour le passage du drone sur le territoire de Tel Aviv. Israël
a procédé à des représailles, comme cela arrive toujours, ce qui
semblait disproportionné par rapport à l'offense subie, après que,
cependant, le drone a déjà été abattu. L'armée
de l'air israélienne a bombardé la base d'où le drone était parti,
causant la mort de certains Syriens, mais un avion a été touché par
l'entrepreneur d'Assad. L'histoire met en évidence certains points qui sont nécessaires pour une analyse particulière. Le
premier point concerne la nervosité d'Israël, causée par la proximité
de l'ennemi iranien présent en Syrie et aussi au Liban à travers le
soutien apporté au Hezbollah: ce moment historique est celui où les
forces traditionnellement ennemies d'Iran et d'Israël se sont
rapprochées. Le
deuxième point concerne une hypothèse selon laquelle Israël a été
attiré dans un piège pour prouver que son armée de l'air militaire, qui
lui a permis la suprématie militaire incontestée dans la région et dans
la défense de ses frontières, peut être rayée par les armes fournies aux
Syriens, de Russie, qui ont fourni les systèmes de missiles
sophistiqués capables d'abattre des avions équipés de toute
contre-mesure électronique; en
effet, le plan abattu est un type particulier de F16, renforcé par
rapport aux modèles standards et considéré comme imbattable par les
armes jusqu'ici détenues par l'armée de Damas. Le
troisième facteur concerne l'Iran, qui est le constructeur du drone,
censé avoir des tâches contre l'Etat islamique et qui a franchi les
frontières israéliennes: cette manifestation aurait pu être dirigée
contre Trump, comme un avertissement de ce qui pourrait arriver si le United
veut se retirer de l'accord nucléaire iranien, rendant les sanctions
plus lourdes et provoquant une paralysie de l'économie de Téhéran, avec
des conséquences évidentes sur le plan interne. Le
gouvernement iranien veut éviter cette possibilité et la participation à
la provocation contre Israël peut également être interprétée comme un
avertissement à Washington. Le cinquième point concerne la politique internationale et le rôle de Moscou. Après
la démolition de l'avion israélien, Poutine, en plus de s'inquiéter des
dangers auxquels sera soumise l'armée russe en Syrie: une préoccupation
qui ne cache pas une éventuelle mise en garde contre la politique
militaire israélienne, joue également un
rôle de premier plan dans l'histoire, recommandant prudence et
modération aux parties impliquées, mais si Moscou veut occuper une sorte
de rôle d'arbitre, ce serait un arbitraire certainement pas impartial,
étant donné que le régime d'Assad, l'Iran et la Russie sont toujours
alliés de plus près, même si les intérêts de Moscou et de Téhéran à Tel-Aviv ne convergent pas du tout; au
Kremlin, il pourrait plutôt s'agir d'une provocation à Israël en tant
qu'action indirecte contre les Etats-Unis, mais parmi tous ces acteurs
sur la scène, les meilleurs rapports sont ceux entre la Russie et
Israël. Dans
la capitale israélienne, cependant, la démolition de l'avion militaire
semble avoir provoqué une surprise inattendue, car la disponibilité
disponible pour la Syrie, obtenue par les Russes, mais à laquelle les
Iraniens ont également accès, n'a pas été évaluée de manière adéquate. S'il
est pratiquement certain que ni Téhéran ni le Hezbollah ne pourraient
mettre en danger l'intégrité de l'Etat israélien, ces nouveaux
développements montrent qu'il est dans la possibilité pour les ennemis
d'Israël de créer un fort état de tension précisément sur les
instruments militaires classiques. À
ce scénario, il faut ajouter l'impasse des relations avec les
Palestiniens, bloqués après la décision de la Maison Blanche de
reconnaître Jérusalem comme la capitale d'Israël. Le
mécontentement généralisé qui a surgi parmi les Palestiniens, tant en
Cisjordanie qu'à Gaza et donc à la fois parmi les groupes modérés et les
groupes les plus extrémistes, pourrait attirer l'attention des forces
ennemies israéliennes sur l'ouverture de thèses internes, à leur tour. apporter la déstabilisation dans l'état israélien. Pour
Tel-Aviv, alors une période particulièrement difficile où l'usage de la
force serait fortement dosé pour adopter des attitudes plus
diplomatiques et plus compromettantes, à commencer par la question
palestinienne aveugle qu'un changement radical d'attitude serait plus
que nécessaire. Enfin,
la question demeure des groupes du califat présents dans le Sinaï
égyptien, combattus par le Caire, mais qui ont pour but, également pour
des raisons d'image, d'attaquer Israël sur son territoire: un facteur
supplémentaire aggravant la situation générale.
Os motivos de preocupação de Israel após a demolição de seu avião militar
O
incidente recente na Síria, que envolveu a demolição de um avião
militar israelense sofisticado, o primeiro desde 1982, levanta várias
questões sobre o futuro da região do Oriente Médio e as relações de
poder que vão tomar forma. O cenário é a retaliação israelense para o cruzamento de drones sobre o território de Tel Aviv. Israel
realizou uma retaliação, como sempre acontece, que parecia
desproporcional à ofensa sofrida, depois disso, no entanto, o drone já
foi abatido. A
força aérea israelense bombardeou a base de onde o drone tinha deixado,
causando a morte de alguns sírios, mas um avião foi atingido pelo
empreiteiro de Assad. A história destaca alguns pontos, que são necessários para uma análise específica. O
primeiro ponto diz respeito ao nervosismo de Israel, causado pela
proximidade do inimigo iraniano presente na Síria e também no Líbano
através do apoio concedido ao Hezbollah: esse momento histórico é onde
as forças tradicionalmente inimigas do Irã e Israel se aproximaram. O
segundo ponto diz respeito a uma hipótese que diz respeito a que Israel
foi atraído para uma armadilha para provar que sua força aérea militar,
o que lhe permitiu a supremacia militar incontestável na região e na
defesa de suas fronteiras, pode ser arranhado pelas armas fornecidas para
os sírios, da Rússia, que forneceram os sofisticados sistemas de
mísseis capazes de abater aeronaves equipadas com qualquer contramedida
eletrônica; de
fato, o avião derrubado é um tipo particular de F16, reforçado em
comparação com modelos padrão e considerado imbatível pelas armas até
agora realizadas pelo exército de Damasco. O
terceiro fator diz respeito ao Irã, que é o construtor do drone, que
deveria ter tarefas contra o Estado islâmico e que atravessava as
fronteiras israelenses: essa manifestação poderia ter sido dirigida
contra o Trump, como uma advertência do que poderia acontecer se o O
United deseja retirar-se do acordo nuclear iraniano, fortalecendo as
sanções e causando uma paralisia da economia de Teerã, com consequências
óbvias no nível interno. O
governo iraniano quer evitar esta possibilidade e a participação na
provocação contra Israel também pode ser lida como um aviso para
Washington. O quinto ponto diz respeito à política internacional e ao papel de Moscou. Após
a demolição do avião israelense, Putin, além de expressar preocupação
com os perigos que os militares russos presentes em SIria serão
submetidos: uma preocupação que não serve para esconder uma possível
advertência contra a política militar de Israel, também está jogando um
papel de liderança na história, recomendando prudência e moderação para
as partes envolvidas, mas se Moscou quer ocupar uma espécie de papel de
árbitro, seria arbitrário certamente não é imparcial, já que o regime
de Assad, Irã e Rússia são sempre aliados mais perto, mesmo que os interesses de Moscou e Teerã no Tel Aviv não estejam convergindo; No
Kremlin, poderia envolver uma provocação para Israel como uma ação
indireta contra os EUA, mas entre todos esses atores na cena, as
melhores relações são as entre a Rússia e Israel. Na
capital israelita, no entanto, a demolição da aeronave militar parece
ter despertado uma surpresa inesperada, porque a disponibilidade
disponível para a Síria, obtida pelos russos, mas que também pode ser
acessada pelos iranianos, não foi avaliada de forma adequada. Se
é praticamente certo que nem Teerã nem Hizbullah podem pôr em perigo a
integridade do Estado israelense, esses novos desenvolvimentos mostram
que é nas possibilidades dos inimigos de Israel criar um forte estado de
tensão precisamente nos instrumentos militares clássicos. Para
este cenário, deve-se acrescentar o impasse das relações com os
palestinos, que ficaram presos após a decisão da Casa Branca de
reconhecer Jerusalém como a capital de Israel. O
descontentamento generalizado que surgiu entre os palestinos, tanto na
Cisjordânia quanto em Gaza e, portanto, entre os moderados e os grupos
mais extremistas, pode se tornar o objeto de atenção das forças inimigas
israelenses para abrir teses internas, por sua vez, trazem desestabilização para o estado de Israel. Para
Tel Aviv, então um momento particularmente difícil em que o uso da
força seria fortemente administrado para assumir atitudes mais
diplomáticas e comprometedoras, começando com a questão palestina cega,
de que uma mudança radical de atitude seria mais do que o necessário. Finalmente,
permanece a questão dos grupos do califado presente no Sinai egípcio,
lutado pelo Cairo, mas que tem o objetivo, também por motivos de imagem,
de atacar Israel em seu território: um fator adicional que agrava a
situação geral.
Причины беспокойства Израиля после сноса его военного самолета
Недавний
инцидент в Сирии, связанный с сносом сложного израильского военного
самолета, первый с 1982 года, вызывает несколько вопросов о будущем
ближневосточного региона и силовых отношениях, которые будут
складываться. Фон - это израильское возмездие за беспилотный переход через территорию Тель-Авива. Израиль
выполнил ответ, как это всегда бывает, что оказалось непропорциональным
понесенным преступлением, после чего, однако, дрон уже был сбит. Израильские
военно-воздушные силы бомбили базу, из которой вышел беспилотник, в
результате чего погибли некоторые сирийцы, но самолет был поражен
подрядчиком Асада. В этой статье рассказывается о некоторых моментах, которые необходимы для конкретного анализа. Первый
момент касается нервозности Израиля, вызванной близостью иранского
врага, присутствующего в Сирии, а также в Ливане через поддержку,
оказанную «Хизбалле»: этот исторический момент заключается в том, что
традиционно вражеские силы Ирана и Израиля подошли ближе. Второй
момент касается гипотезы, которая касается того, что Израиль был
заманили в ловушку, чтобы доказать, что его военно-воздушные силы, то,
что позволило ему стать бесспорным военным превосходством в регионе и
защищать его границы, могут быть поцарапаны поставляемым оружием к
сирийцам, прибывающим из России, которые предоставили сложные ракетные
системы, способные сбивать самолеты, оснащенные любыми электронными
контрмерами; на
самом деле, сбитый самолет - это особый тип F16, усиленный по сравнению
со стандартными моделями и считающийся непревзойденным оружием, которое
до сих пор удерживалось армией Дамаска. Третий
фактор касается Ирана, который является создателем беспилотного
летательного аппарата, который должен был иметь задачи против исламского
государства и которые пересекали израильские границы: эта демонстрация
могла быть направлена против Трампа как предупреждение о том, что
может произойти, если Соединенные
хотят выйти из иранского ядерного соглашения, сделав санкции более
тяжелыми и вызывая паралич экономики Тегерана, с очевидными
последствиями на внутреннем уровне. Иранское
правительство хочет предотвратить эту возможность, и участие в
провокации против Израиля также может быть воспринято как предупреждение
Вашингтону. Пятый пункт касается международной политики и роли Москвы. После
снесения израильского самолета, Путина, в дополнение к выражению
озабоченности по поводу опасности, которую будут подвергать российские
военные, присутствующие в СИРИИ, вызывает озабоченность, которая не
скрывает возможного предупреждения против военной политики Израиля,
также играет ведущую
роль в истории, рекомендуя сторонам принять осторожность и умеренность,
но если Москва хочет занять какую-то роль арбитра, это будет судья,
безусловно, не беспристрастный, учитывая, что режим Асада, Ирана и
России всегда являются союзниками ближе, даже если интересы Москвы и Тегерана в Тель-Авиве не сходятся вообще; в
Кремле он скорее мог бы провоцировать Израиль как косвенное действие
против США, но среди всех этих действующих лиц на этой сцене лучшие
отношения - это отношения между Россией и Израилем. Однако
в израильской столице снос военного самолета, похоже, вызвал
неожиданный сюрприз, поскольку доступность, доступная Сирии, полученная
русскими, но которую также могут получить иранцы, не была должным
образом оценена. Если
практически невозможно, что ни Тегеран, ни Хизбалла не могут поставить
под угрозу целостность израильского государства, эти новые события
показывают, что именно в возможностях врагов Израиля создать сильное
напряженное положение именно на классических военных инструментах. К
этому сценарию следует добавить тупик отношений с палестинцами, которые
застряли после решения Белого дома признать Иерусалим столицей Израиля.
Широкое
недовольство, которое возникло среди палестинцев, как на Западном
берегу, так и в Газе, и поэтому как среди умеренных, так и наиболее
экстремистских групп, может стать объектом внимания израильских
вражеских сил для открытия внутренних тезисов, в свою очередь, принести дестабилизацию в израильское государство. Для
Тель-Авива, то особенно трудное время, когда применение силы было бы
очень дозу, чтобы принять более дипломатические и компрометирующие
отношения, начиная с слепого палестинского вопроса, который радикальным
изменением отношения будет более чем необходимо. Наконец,
остается вопрос о группах халифата, присутствующих в египетском Синае,
которые сражались в Каире, но которые имеют целью также и по образным
причинам атаковать Израиль на своей территории: еще один фактор,
усугубляющий общую ситуацию.
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