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Politica Internazionale
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giovedì 14 febbraio 2019
La Russia potrebbe annettere la Bielorussia?
L’Unione tra Russia e Bielorussia, soggetto sovranazionale presente fin dal 1996, potrebbe essere superata, con l’annessione di Minsk a Mosca. Gli indizi che portano al compimento di questo scenario sono diversi e si inquadrano, prima di tutto, nella recessione del paese bielorusso, che ha fortemente bisogno delle materie prime russe ed è in difficoltà con i pagamenti. Per Putin si tratterbbe di una occasione che ha molti vantaggi. Il primo è di ordine geopolitico: il Cremlino teme per la Bielorussia, un destino analogo a quello ucraino, dove l’influenza americana è diventata tanto preponderante da sottrarre Kiev all’area russa. Quello di ricreare lo spazio di influenza dell’ex Unione Sovietica è un piano programmatico del presidente russo, che ha sempre considerato essenziale la sfera di influenza territoriale dell’impero comunista, come presupposto necessario per ridare a Mosca lo status di grande potenza perso con il crollo del regime sovietico. Pur essendo un piccolo paese, la Bielorussia, ha nella posizione geografica la sua grande importanza per Putin, perchè confina con la Polonia, e quindi con l’Unione Europea, con due dei paesi baltici e con la parte settentrionale dell’Ucraina. Se il territorio bielorusso dovesse entrare a fare parte a tutti gli effetti della nazione russa, Mosca potrebbe esercitare una pressione di tutt’altro spessore su di una serie di soggetti internazionali che considera avversi. Per primo potrebbe minacciare la stabilità dei paesi baltici e quindi dell’Alleanza Atlantica in maniera diretta e, di conseguenza in modo indiretto gli Stati Uniti. Minaccia che vale doppio per la Polonia, grande sostenitrice degli USA di Trump e membro dell’Unione Europea, mentre l’Ucraina potrebbe essere minacciata non solo dal fianco orientale, ma anche da quello settentrionale. Occorre ricordare che il recente abbandono degli Stati Uniti dal trattato sulle armi nucleari, ha aperto uno scenario dove il riarmo atomico rappresenta l’eventualità che si può maggiormente prevedere e verificare. Non si deve neanche dimenticare il regime di sanzioni a cui è sottoposto il paese russo, che potrebbe trasformarsi in un risentimento tale da minacciare i paesi occidentali praticamente sulla loro frontiera. Una annessione della Bielorussia consentirebbe al Cremlino di disporre di una sorta di piattaforma militare da cui effettuare esercitazioni, tenere dei contingenti armati o, peggio, basi missilistiche molto vicine ai paesi occidentali. Quello che andrebbe a verificarsi è la ripetizione dell’equilibrio del terrore in un contesto globalizzato, dove le tendenze populiste di alcuni paesi dell’est Europa potrebbero rappresentare una variabile politica da interpretare come elemento di novità nel dualismo regionale tra USA e Russia. Esiste anche il soggetto Unione Europea, che potrebbe rivestire un ruolo di mediazione, sopratutto nel proprio interesse, tuttavia Bruxelles dovrà dotarsi di tutti gli strumenti necessari, quali una direzione univoca in politica estera ed una propria forza militare sovranazionale. Non si dovrà trascurare neppure l’atteggiamento cinese, da sempre improntato in politica estera al non intervento, che potrebbe variare a seconda delle opportunità economiche ed anche strategiche del momento. Lo scenario internazionale, potrebbe quindi essere pesantemente destabilizzato se Mosca dovesse estendere la propria sovranità sulla Bielorussia, ma anche dal punto di vista interno degli assetti di potere della Russia, l’annessione di Minsk potrebbe cambiare le regole in vigore, favorendo Putin per il mantenimento del suo attuale ruolo di presidente russo, che, con le norme vigenti nella costituzione russa, non sarà più rinnovabile alla scadenza del 18 marzo 2024. L’annessione potrebbe superare la Russia attuale e determinare la nascita di un nuovo soggetto sovrano con nuove regole costituzionali anche in merito alla durata del capo dello stato. Per Putin si tratterebbe, quindi, di una occasione per prolungare il suo potere in maniera legale, senza stravolgere le regole in vigore, ma creandone di nuove. Se dovesse presentarsi questa occasione sembra fortemente probabile che Putin ne approfitti, troppi elementi sembrano essere a suo favore, mentre la comunità internazionale non potrebbe eccepire che rilievi non contrastanti con il diritto internazionale, subendo ancora una volta l’iniziativa del capo del Cremlino.
Would Russia be able to annex Belarus?
The Union between Russia and Belarus, a supranational entity present since 1996, could be overcome, with the annexation of Minsk in Moscow. The clues that lead to the completion of this scenario are different and are framed, first of all, in the recession of the Belarusian country, which strongly needs Russian raw materials and is in difficulty with payments. For Putin it would be an opportunity that has many advantages. The first is geopolitical: the Kremlin fears for Belarus, a destiny similar to the Ukrainian one, where the American influence has become so preponderant as to take Kiev away from the Russian area. That of recreating the space of influence of the former Soviet Union is a programmatic plan of the Russian president, who has always considered essential the sphere of territorial influence of the communist empire, as a necessary condition to give back to Moscow the status of great power lost with the collapse of the Soviet regime. Despite being a small country, Belarus, has in its geographical position its great importance for Putin, because it borders with Poland, and therefore with the European Union, with two of the Baltic countries and with the northern part of Ukraine. If the Belarusian territory were to become a full member of the Russian nation, Moscow could exert a completely different pressure on a number of international parties that it considers adverse. First, it could threaten the stability of the Baltic countries and thus of the Atlantic Alliance directly and, indirectly, the United States. Threat that is double for Poland, a great US supporter of Trump and a member of the European Union, while Ukraine could be threatened not only by the eastern flank, but also by the northern flank. It should be remembered that the recent abandonment of the United States from the Treaty on Nuclear Weapons has opened a scenario where atomic rearmament is the possibility that can be better foreseen and verified. Nor should we forget the sanctions regime to which the Russian country is subjected, which could turn into a resentment that threatens Western countries practically on their border. An annexation of Belarus would allow the Kremlin to have a sort of military platform from which to carry out exercises, keep armed contingents or, worse, missile bases very close to Western countries. What would happen is the repetition of the balance of terror in a globalized context, where the populist tendencies of some Eastern European countries could represent a political variable to be interpreted as an element of novelty in the regional dualism between the US and Russia. There is also the subject European Union, which could play a role of mediation, especially in its own interests, but Brussels will have to equip itself with all the necessary tools, such as a univocal direction in foreign policy and its own supranational military force. Nor should the Chinese attitude be neglected, which has always been based on foreign policy on non-intervention, which could vary according to the economic and even strategic opportunities of the moment. The international scenario, could therefore be heavily destabilized if Moscow were to extend its sovereignty over Belarus, but also from the internal point of view of Russia's power structures, the annexation of Minsk could change the rules in force, favoring Putin for the maintenance of his current role as Russian president, who, with the rules in force in the Russian constitution, will no longer be renewable at the expiration of 18 March 2024. The annexation could overcome current Russia and determine the birth of a new sovereign subject with new constitutional rules also regarding the duration of the head of state. For Putin it would therefore be an opportunity to prolong his power in a legal manner, without upsetting the rules in force, but creating new ones. If this opportunity were to appear, it seems highly probable that Putin will take advantage of it, too many elements seem to be in his favor, while the international community could not plead that findings are not contrary to international law, once again undergoing the initiative of the head of the Kremlin.
¿Podría Rusia anexarse Bielorrusia?
La unión entre Rusia y Bielorrusia, una entidad supranacional presente desde 1996, podría superarse con la anexión de Minsk en Moscú. Las pistas que conducen a la finalización de este escenario son diferentes y se enmarcan, en primer lugar, en la recesión del país bielorruso, que necesita materias primas rusas y está en dificultades con los pagos. Para Putin sería una oportunidad que tiene muchas ventajas. El primero es geopolítico: el Kremlin teme por Bielorrusia, un destino similar al ucraniano, donde la influencia estadounidense se ha vuelto tan preponderante como para alejar a Kiev del área rusa. El de recrear el espacio de influencia de la antigua Unión Soviética es un plan programático del presidente ruso, que siempre ha considerado esencial la esfera de influencia territorial del imperio comunista, como condición necesaria para devolver a Moscú el estatus de gran poder perdido con el colapso del régimen soviético. A pesar de ser un país pequeño, Bielorrusia tiene en su posición geográfica su gran importancia para Putin, porque limita con Polonia, y por lo tanto con la Unión Europea, con dos de los países bálticos y con la parte norte de Ucrania. Si el territorio bielorruso se convirtiera en miembro de pleno derecho de la nación rusa, Moscú podría ejercer una presión completamente diferente sobre una cantidad de partidos internacionales que considera adversos. Primero, podría amenazar la estabilidad de los países bálticos y, por lo tanto, de la Alianza Atlántica, directa e indirectamente, los Estados Unidos. Amenaza que es doble para Polonia, un gran defensor estadounidense de Trump y miembro de la Unión Europea, mientras que Ucrania podría verse amenazada no solo por el flanco oriental, sino también por el flanco norte. Debe recordarse que el reciente abandono de Estados Unidos del Tratado sobre Armas Nucleares ha abierto un escenario en el que el rearme atómico es la posibilidad que se puede prever y verificar mejor. Tampoco debemos olvidar el régimen de sanciones al que está sometido el país ruso, que podría convertirse en un resentimiento que amenaza a los países occidentales prácticamente en su frontera. Una anexión de Bielorrusia permitiría al Kremlin tener una especie de plataforma militar desde la cual realizar ejercicios, mantener contingentes armados o, peor aún, bases de misiles muy cerca de los países occidentales. Lo que sucedería es la repetición del equilibrio del terror en un contexto globalizado, donde las tendencias populistas de algunos países de Europa del Este podrían representar una variable política que debe interpretarse como un elemento de novedad en el dualismo regional entre los Estados Unidos y Rusia. También está el tema Unión Europea, que podría desempeñar un papel de mediación, especialmente en sus propios intereses, pero Bruselas tendrá que equiparse con todas las herramientas necesarias, como una dirección unívoca en política exterior y su propia fuerza militar supranacional. Tampoco debe descuidarse la actitud china, que siempre se ha basado en la política exterior de no intervención, que podría variar según las oportunidades económicas e incluso estratégicas del momento. El escenario internacional, por lo tanto, podría ser muy desestabilizado si Moscú extendiera su soberanía sobre Bielorrusia, pero también desde el punto de vista interno de las estructuras de poder de Rusia, la anexión de Minsk podría cambiar las reglas vigentes, favoreciendo a Putin para el mantenimiento de su actual papel como presidente ruso, quien, con las normas vigentes en la constitución rusa, ya no será renovable a partir del 18 de marzo de 2024. La anexión podría superar a la Rusia actual y determinar el nacimiento de un nuevo sujeto soberano con nuevas normas constitucionales También en relación con la duración del jefe de estado. Para Putin, por lo tanto, sería una oportunidad para prolongar su poder de manera legal, sin alterar las reglas vigentes, sino crear otras nuevas. Si apareciera esta oportunidad, parece muy probable que Putin la aproveche, muchos elementos parecen estar a su favor, mientras que la comunidad internacional no puede alegar que los hallazgos no son contrarios al derecho internacional, una vez más bajo la iniciativa del jefe del Kremlin.
Könnte Russland Belarus annektieren?
Die seit 1996 bestehende supranationale Union zwischen Russland und Belarus könnte durch die Annexion von Minsk in Moskau überwunden werden. Die Anhaltspunkte, die zur Vervollständigung dieses Szenarios führen, sind unterschiedlich und werden vor allem in die Rezession des belarussischen Landes eingebettet, das dringend russische Rohstoffe benötigt und in Zahlungsschwierigkeiten gerät. Für Putin wäre dies eine Chance, die viele Vorteile bietet. Die erste ist geopolitisch: Der Kreml fürchtet um Weißrussland, ein ähnliches Schicksal wie das ukrainische, wo der amerikanische Einfluss so vorherrschend geworden ist, dass er Kiew aus dem russischen Raum wegnimmt. Die Wiederherstellung des Einflussraums der ehemaligen Sowjetunion ist ein programmatischer Plan des russischen Präsidenten, der den Bereich des territorialen Einflusses des kommunistischen Reiches immer als wesentlich erachtet hat, als notwendige Voraussetzung, um Moskau den Status der Großmacht zurückzugeben, der bei der Sowjetunion verloren gegangen ist Zusammenbruch des Sowjetregimes. Obwohl Weißrussland ein kleines Land ist, hat Weißrussland in seiner geographischen Lage eine große Bedeutung für Putin, weil es an Polen und damit an die Europäische Union, an zwei baltische Länder und an den Norden der Ukraine grenzt. Wenn das belarussische Territorium Vollmitglied der russischen Nation werden sollte, könnte Moskau einen ganz anderen Druck auf eine Reihe internationaler Parteien ausüben, die es für nachteilig hält. Erstens könnte es die Stabilität der baltischen Länder und damit des Atlantischen Bündnisses direkt und indirekt der Vereinigten Staaten gefährden. Eine für Polen doppelt so große Bedrohung, ein großer US-Fan von Trump und Mitglied der Europäischen Union, während die Ukraine nicht nur von der Ostflanke, sondern auch von der Nordflanke bedroht sein könnte. Es sollte daran erinnert werden, dass die vor kurzem erfolgte Aussetzung der Vereinigten Staaten vom Vertrag über Atomwaffen ein Szenario eröffnet hat, in dem die atomare Aufrüstung die Möglichkeit ist, die besser vorhersehbar und überprüfbar ist. Wir sollten auch nicht das Sanktionsregime vergessen, dem das russische Land unterworfen ist. Dies könnte zu Ressentiments führen, die die westlichen Länder praktisch an ihrer Grenze bedrohen. Eine Annexion von Belarus würde es dem Kreml ermöglichen, eine Art militärische Plattform zu haben, von der aus Übungen durchgeführt, bewaffnete Kontingente oder, was noch schlimmer ist, Raketenbasen in der Nähe westlicher Länder gehalten werden kann. Was passieren würde, wäre die Wiederholung des Terrorgleichgewichts in einem globalisierten Kontext, in dem die populistischen Tendenzen einiger osteuropäischer Länder eine politische Variable darstellen könnten, die als Neuheit im regionalen Dualismus zwischen den USA und Russland interpretiert werden sollte. Es gibt auch das Thema Europäische Union, das insbesondere in seinem eigenen Interesse als Vermittler fungieren könnte. Brüssel wird sich jedoch mit allen notwendigen Instrumenten ausstatten müssen, beispielsweise einer eindeutigen außenpolitischen Richtung und einer eigenen supranationalen Streitmacht. Auch darf die chinesische Haltung nicht vernachlässigt werden, die sich immer auf die außenpolitische Interventionspolitik stützte, die je nach den wirtschaftlichen und sogar strategischen Möglichkeiten des Augenblicks variieren könnte. Das internationale Szenario könnte daher stark destabilisiert werden, wenn Moskau seine Souveränität über Weißrussland ausdehnen würde. Aber auch aus dem Blickwinkel der Machtstrukturen Russlands könnte die Annexion von Minsk die geltenden Regeln ändern und Putin für die Aufrechterhaltung bevorzugen seiner derzeitigen Rolle als russischer Präsident, der mit den in der russischen Verfassung geltenden Regeln nach Ablauf des 18. März 2024 nicht mehr verlängerbar sein wird. Die Annexion könnte das gegenwärtige Russland überwinden und die Entstehung eines neuen Souveräns mit neuen verfassungsrechtlichen Bestimmungen bestimmen auch hinsichtlich der Dauer des Staatsoberhauptes. Für Putin wäre es daher eine Gelegenheit, seine Macht auf rechtliche Weise zu verlängern, ohne die geltenden Regeln zu stören, sondern neue zu schaffen. Sollte sich diese Gelegenheit ergeben, scheint Putin höchstwahrscheinlich davon Gebrauch zu machen, zu viele Elemente scheinen zu seinen Gunsten zu sein, während die internationale Gemeinschaft nicht behaupten kann, dass Feststellungen nicht gegen das Völkerrecht verstoßen, und sich erneut der Initiative des Kreml-Chefs unterziehen.
La Russie pourrait-elle annexer la Biélorussie?
L'union entre la Russie et la Biélorussie, entité supranationale présente depuis 1996, pourrait être vaincue avec l'annexion de Minsk à Moscou. Les indices qui mènent à l'achèvement de ce scénario sont différents et s'inscrivent tout d'abord dans la récession du pays biélorusse, qui a grandement besoin de matières premières russes et qui est en difficulté de paiement. Pour Poutine, ce serait une opportunité qui présente de nombreux avantages. Le premier est géopolitique: le Kremlin craint pour la Biélorussie, un destin similaire à celui ukrainien, où l’influence américaine est devenue tellement prépondérante qu’elle éloigne Kiev de la région russe. Celui de recréer l’espace d’influence de l’ancienne Union soviétique est un projet du président russe, qui a toujours jugé essentielle la sphère d’influence territoriale de l’empire communiste, comme condition nécessaire pour redonner à Moscou le statut de grande puissance perdue avec le effondrement du régime soviétique. Bien qu’il soit un petit pays, le Bélarus a, dans sa position géographique, une grande importance pour Poutine, du fait de sa frontière avec la Pologne, et donc avec l’Union européenne, avec deux des pays baltes et avec la partie nord de l’Ukraine. Si le territoire biélorusse devenait membre à part entière de la nation russe, Moscou pourrait exercer une pression complètement différente sur un certain nombre de parties internationales qu’elle considère défavorables. Premièrement, cela pourrait menacer la stabilité des pays baltes et donc de l’Alliance atlantique directement et, indirectement, des États-Unis. La menace est double pour la Pologne, grand partisan américain de Trump et membre de l'Union européenne, tandis que l'Ukraine pourrait être menacée non seulement par le flanc est, mais également par le flanc nord. Il convient de rappeler que le récent abandon des États-Unis du Traité sur les armes nucléaires a ouvert un scénario dans lequel le réarmement atomique est une possibilité qui peut être mieux prévue et vérifiée. Nous ne devons pas non plus oublier le régime de sanctions auquel le pays russe est soumis, ce qui pourrait se transformer en ressentiment menaçant les pays occidentaux pratiquement à leur frontière. Une annexion de la Biélorussie permettrait au Kremlin de disposer d'une sorte de plate-forme militaire pour effectuer des exercices, maintenir des contingents armés ou, pire, des bases de missiles très proches des pays occidentaux. Ce qui arriverait serait la répétition de l'équilibre de la terreur dans un contexte globalisé, où les tendances populistes de certains pays d'Europe orientale pourraient représenter une variable politique à interpréter comme un élément de nouveauté dans le dualisme régional entre les Etats-Unis et la Russie. Il y a aussi le sujet Union européenne, qui pourrait jouer un rôle de médiation, notamment dans son propre intérêt, mais Bruxelles devra se doter de tous les outils nécessaires, tels qu'une direction univoque de la politique étrangère et sa propre force militaire supranationale. Il ne faut pas non plus négliger l'attitude de la Chine, qui a toujours été fondée sur une politique étrangère de non-intervention, qui pouvait varier en fonction des opportunités économiques et même stratégiques du moment. Le scénario international pourrait donc être fortement déstabilisé si Moscou étendait sa souveraineté sur la Biélorussie, mais aussi du point de vue interne des structures de pouvoir de la Russie, l'annexion de Minsk pourrait modifier les règles en vigueur, favorisant le maintien de Poutine de son rôle actuel en tant que président russe qui, avec les règles en vigueur dans la constitution russe, ne sera plus renouvelable à l'expiration du 18 mars 2024. L'annexion pourrait venir à bout de la Russie actuelle et déterminer la naissance d'un nouveau sujet souverain doté de nouvelles règles constitutionnelles également en ce qui concerne la durée du chef de l'Etat. Pour Poutine, ce serait donc une occasion de prolonger son pouvoir de manière légale, sans bouleverser les règles en vigueur, mais en en créant de nouvelles. Si cette opportunité se présentait, il semble hautement probable que Poutine en profiterait, trop d'éléments lui semblaient favorables, alors que la communauté internationale ne pouvait pas prétendre que les conclusions ne sont pas contraires au droit international et sont une nouvelle fois à l'initiative du président du Kremlin.
A Rússia seria capaz de anexar a Bielorrússia?
A união entre a Rússia e a Bielorrússia, uma entidade supranacional presente desde 1996, poderia ser superada, com a anexação de Minsk em Moscou. As pistas que levam à conclusão deste cenário são diferentes e são enquadradas, em primeiro lugar, na recessão do país bielorrusso, que necessita fortemente de matérias-primas russas e está em dificuldade com os pagamentos. Para Putin, seria uma oportunidade que tem muitas vantagens. O primeiro é geopolítico: o Kremlin teme pela Bielorrússia, um destino semelhante ao ucraniano, onde a influência americana se tornou tão preponderante que tirou Kiev da área russa. O de recriar o espaço de influência da antiga União Soviética é um plano programático do presidente russo, que sempre considerou essencial a esfera de influência territorial do império comunista, como uma condição necessária para devolver a Moscou o status de grande poder perdido com a União Soviética. colapso do regime soviético. Apesar de ser um país pequeno, a Bielorrússia tem na sua posição geográfica a sua grande importância para Putin, porque faz fronteira com a Polónia e, portanto, com a União Europeia, com dois dos países bálticos e com a parte norte da Ucrânia. Se o território da Bielorrússia se tornasse membro pleno da nação russa, Moscou poderia exercer uma pressão completamente diferente sobre um número de partidos internacionais que considera adverso. Em primeiro lugar, poderia ameaçar a estabilidade dos países bálticos e, portanto, da Aliança Atlântica direta e indiretamente dos Estados Unidos. Ameaça que é o dobro da Polônia, grande defensora dos EUA de Trump e membro da União Européia, enquanto a Ucrânia pode ser ameaçada não apenas pelo flanco leste, mas também pelo flanco norte. Deve ser lembrado que o recente abandono dos Estados Unidos do Tratado sobre Armas Nucleares abriu um cenário em que o rearmamento atômico é a possibilidade que pode ser melhor prevista e verificada. Também não devemos esquecer o regime de sanções a que o país russo está submetido, o que poderia se transformar em um ressentimento que ameaça os países ocidentais praticamente em suas fronteiras. Uma anexação da Bielorrússia permitiria ao Kremlin ter uma espécie de plataforma militar para realizar exercícios, manter contingentes armados ou, pior ainda, bases de mísseis muito próximas dos países ocidentais. O que aconteceria é a repetição do equilíbrio do terror num contexto globalizado, onde as tendências populistas de alguns países do Leste Europeu poderiam representar uma variável política a ser interpretada como um elemento de novidade no dualismo regional entre os EUA e a Rússia. Há também o tema União Européia, que poderia desempenhar um papel de mediação, especialmente em seus próprios interesses, mas Bruxelas terá que se equipar com todos os instrumentos necessários, como uma direção unívoca na política externa e sua própria força militar supranacional. Nem a atitude chinesa deve ser negligenciada, o que sempre foi baseado na política externa de não intervenção, que pode variar de acordo com as oportunidades econômicas e até estratégicas do momento. O cenário internacional poderia, portanto, ser fortemente desestabilizado se Moscou ampliasse sua soberania sobre a Bielorrússia, mas também do ponto de vista interno das estruturas de poder da Rússia, a anexação de Minsk poderia mudar as regras vigentes, favorecendo Putin para a manutenção. do seu atual papel como presidente russo, que, com as regras em vigor na constituição russa, não será mais renovável na expiração de 18 de março de 2024. A anexação pode superar a atual Rússia e determinar o nascimento de um novo sujeito soberano com novas regras constitucionais também quanto à duração do chefe de estado. Para Putin, portanto, seria uma oportunidade para prolongar seu poder de maneira legal, sem perturbar as regras em vigor, mas criando novas regras. Se esta oportunidade surgisse, parece muito provável que Putin se aproveitasse disso, muitos elementos parecem estar a seu favor, enquanto a comunidade internacional não poderia alegar que as conclusões não são contrárias ao direito internacional, mais uma vez submetidas à iniciativa do chefe do Kremlin.
Сможет ли Россия аннексировать Беларусь?
Союз между Россией и Белоруссией, наднациональным образованием, существующим с 1996 года, может быть преодолен путем аннексии Минска в Москве. Подсказки, которые приводят к завершению этого сценария, различны и связаны, в первую очередь, с рецессией белорусской страны, которая сильно нуждается в российском сырье и испытывает трудности с платежами. Для Путина это будет возможностью, которая имеет много преимуществ. Первый - геополитический: Кремль боится за Беларусь, судьбу, похожую на украинскую, где американское влияние стало настолько преобладающим, что уводит Киев от российской территории. Воссоздание пространства влияния бывшего Советского Союза - это программный план российского президента, который всегда считал необходимым сферу территориального влияния коммунистической империи, как необходимое условие для возвращения Москве статуса великой державы, утраченной с распад советского режима. Несмотря на то, что Беларусь является небольшой страной, она имеет в своем географическом положении большое значение для Путина, поскольку она граничит с Польшей, а следовательно, с Европейским союзом, с двумя странами Балтии и с северной частью Украины. Если бы белорусская территория стала полноправным членом российской нации, Москва могла бы оказать совершенно иное давление на ряд международных партий, которые она считает неблагоприятными. Во-первых, это может поставить под угрозу стабильность стран Балтии и, таким образом, Атлантического альянса напрямую и косвенно Соединенных Штатов. Это двойная угроза для Польши, великого сторонника США Трампа и члена Европейского Союза, в то время как Украине может угрожать не только восточный фланг, но и северный фланг. Следует помнить, что недавний отказ Соединенных Штатов от Договора о ядерном оружии открыл сценарий, в котором атомное перевооружение - это возможность, которую можно лучше предвидеть и проверить. Мы также не должны забывать о режиме санкций, которому подвергается российская страна, что может обернуться недовольством, которое угрожает западным странам практически на их границе. Аннексия Беларуси позволила бы Кремлю иметь своего рода военную платформу для проведения учений, размещения вооруженных контингентов или, что еще хуже, ракетных баз в непосредственной близости от западных стран. Произойдет повторение баланса террора в глобализированном контексте, где популистские тенденции некоторых восточноевропейских стран могут представлять собой политическую переменную, которая будет интерпретироваться как элемент новизны в региональном дуализме между США и Россией. Существует также субъект Европейского союза, который мог бы играть роль посредника, особенно в его собственных интересах, но Брюссель должен будет оснастить себя всеми необходимыми инструментами, такими как однозначное направление во внешней политике и свои собственные наднациональные военные силы. Не следует также пренебрегать китайской позицией, которая всегда основывалась на внешней политике на невмешательстве, которая может варьироваться в зависимости от экономических и даже стратегических возможностей того времени. Таким образом, международный сценарий мог бы быть в значительной степени дестабилизирован, если бы Москва расширила свой суверенитет над Беларусью, но также и с внутренней точки зрения властных структур России, аннексия Минска могла бы изменить действующие правила, отдавая предпочтение Путину за сохранение. его нынешней роли российского президента, который, с правилами, действующими в российской конституции, больше не будет возобновляться по истечении 18 марта 2024 года. Аннексия может преодолеть нынешнюю Россию и определить рождение нового суверенного субъекта с новыми конституционными правилами также относительно продолжительности работы главы государства. Поэтому для Путина это была бы возможность продлить свою власть законным путем, не нарушая действующие правила, а создавая новые. Если бы появилась такая возможность, то весьма вероятно, что Путин этим воспользуется, слишком много элементов, по-видимому, в его пользу, в то время как международное сообщество не может утверждать, что выводы не противоречат международному праву, что опять-таки происходит по инициативе главы Кремля.
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