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Politica Internazionale
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giovedì 30 aprile 2015
Il governo militare egiziano cerca la legittimazione in Europa
La visita in Spagna del presidente egiziano Al Sisi, preceduta da diversi contatti con altri premier europei, tra cui l’italiano Renzi ed il greco Tsipras, rientra in una strategia pensata da Il Cairo, per accreditare il paese egiziano in Europa e, soprattutto, nella parte che si affaccia sul Mediterraneo. La necessità di essere riconosciuto a livello internazionale è fondamentale nell’ottica del proseguimento di un governo, che ha soppiantato quello precedente: il primo democraticamente eletto nella storia egiziana; è pur vero che i vincitori delle elezioni hanno poi abusato del potere conquistato nelle urne, cercando di imporre una visione troppo confessionale e non lasciando spazio alcuno all’opposizione. Ma la caduta dell’esecutivo sostenuto dalla fratellanza islamica è avvenuta, comunque, attraverso un colpo di stato particolarmente cruento, sconfessato anche dalle forze democratiche e laiche, che erano state emarginate da Mursi. Questa presa del potere accompagnata da violenze e repressioni ha avuto l’obiettivo di sconfiggere la parte più radicale delle formazioni politiche che si richiamavano all’islamismo, ma, che, insieme era anche le più radicata in un tessuto sociale privato dalla dittatura di Mubarak di ogni punto di riferimento. Questa introduzione in profondità nella società egiziana è stata quella che ha determinato la vittoria elettorale, ma che ha, di conseguenza, anche richiesto il lavoro maggiore da parte dei militari nello sradicamento e nella repressione. Se la salita al potere di Al Sisi è stata accolta con sollievo in modo ufficioso dalle democrazie occidentali, in quello ufficiale i metodi, per la verità molto brutali, sono stati condannati, seppure blandamente. Gli stessi Stati Uniti, avevano sospeso le sostanziose forniture di armi all’esercito egiziano, che servivano nel quadro di protezione di Israele. In realtà, seppure affievoliti, i rapporti con l’Egitto di Al Sisi sono sempre continuati, tuttavia, per il regime egiziano la destabilizzazione della Libia e l’arrivo sul suo territorio di formazioni legate allo Stato islamico ha certificato l’importanza, come alleato, del paese egiziano nella lotta all’estremismo islamico. L’impegno in prima persona delle forze armate egiziane, contro gli uomini del califfato e la forte presa di posizione contro gli integralisti ha, sostanzialmente, riabilitato il regime egiziano di fronte all’occidente, tanto che Washington ha ripreso la fornitura di armi. La situazione interna dell’Egitto è però lontana da essere normalizzata: le promesse elezioni politiche, che pure dovrebbero vedere vincente la formazione dell’attuale presidente per mancanza di avversari, nono sono ancora state fissate, nonostante fossero state fissate già per la scorsa estate. Il paese, inoltre, sembra essere ricaduto in una spirale di corruzione molto intensa e l’uso della tortura, da parte delle forze di polizia, sembra essere tornato ai livelli antecedenti il 2011. Malgrado ciò il governo, una emanazione delle forze armate, gode anche dell’appoggio di una parte della società del paese: quella che ritiene l’esercito sia un buon compromesso per la stabilità interna e, soprattutto, abbia scongiurato la islamizzazione estrema del paese, nonostante i metodi usati e la mancanza sostanziale di democrazia. In sostanza il governo in carica appare di orientamento moderato e tanto basta, tuttavia, il processo di normalizzazione della società continua incessante, con provvedimenti che limitano l’uso dei social network, fondamentali per la riuscita della primavera araba, la lotta all’omosessualità ed all’ateismo. Su quest’ultima materia gli scopi del governo sono duplici, favorire una religiosità moderata, che possa consentire un maggiore controllo ed un pieno accordo con il clero moderato e limitare l’influenza delle forze politiche laiche che rifiutano l’ingerenza confessionale. Sul piano internazionale il ruolo svolto dall’Egitto ricalca, in parte la funzione esercitata da Mubarak a protezione di Israele dal lato sud dei suoi confini, cosa che Mursi non assicurava, mentre vi è un certo attivismo sul fronte del mondo sunnita, che vede Il Cairo alleato di Arabia Saudita e delle altre monarchie del Golfo nel quadro del confronto religioso contro gli sciiti. Se, dal punto di vista internazionale l’Egitto è obbligato proprio dalla sua non limpida situazione interna a cercare una legittimazione, da quello economico, la situazione del paese è di crisi, appare naturale la ricerca di relazioni proficue con i paesi più vicini e più ricchi. Il bacino del Mediterraneo è la naturale area dove cercare di intessere relazioni che possano permettere di sviluppare una cooperazione preferibilmente stabile. Per gli stati europei si tratta di una sorta di ritorno al passato, nonostante gli integralisti non fossero meglio, stabilire relazioni con Al Sisi è praticamente identico a prima, quando erano con Mubarak, ma le necessità vengono prima dei diritti civili, come insegna il caso libico.
The Egyptian military government seeks legitimacy in Europe
The
visit to Spain of Egyptian President Al Sisi, preceded by several
contacts with other European premiers, including the Italian Renzi and
greek Tsipras, part of a strategy designed to Cairo, Egypt to credit the
country in Europe and, especially, in the part that faces the Mediterranean. The
need to be recognized at the international level is essential in view
of the continuation of a government, which has replaced the previous
one: the first democratically elected in Egyptian history; it
is true that the winners of the elections have also abused the power
won at the ballot box, trying to impose an overly confessional and
leaving no room for any opposition. But
the fall of the executive supported by Islamic brotherhood took place,
however, through a particularly bloody coup, disavowed even by the
secular and democratic forces, which had been marginalized by Mursi. This
seizure of power accompanied by violence and repression has had the
goal of defeating the most radical part of the political parties that
they referred to Islam, but which, together was even more rooted in a
social private by the dictatorship of Mubarak each reference point. This
introduction deep into Egyptian society was the one that led to the
electoral victory, but it has, therefore, also required more work by the
military in the eradication and suppression. If
the rise to power of Al Sisi was greeted with relief in unofficially by
the Western democracies, in the official methods, actually very brutal,
they were convicted, albeit mildly. The
United States itself, had suspended the substantial supplies of arms
from the Egyptian army, who served under the protection of Israel. In
reality, although weakened, relations with Egypt's Al Sisi are still
continued, however, for the Egyptian regime destabilization of Libya and
the arrival on its territory of training related to the Islamic state
has certified the importance, as an ally , the country's fight against Islamic extremism in Egypt. The
personal commitment of the Egyptian armed forces, against the people of
the caliphate and the strong stance against the fundamentalists has
essentially rehabilitated the Egyptian regime in front of the West, so
that Washington has resumed the supply of arms. The
internal situation in Egypt, however, is far from being normalized: the
election promises, which also should see winning the formation of the
current president for lack of opponents, ninth yet been established,
although they were already been set for this summer. The
country also seems to have fallen into a spiral of corruption very
intense and the use of torture by the police, seems to have returned to
the levels prior to 2011. Despite this, the government, an offshoot of
the armed forces, has also
the support of a section of society in the country: one that believes
the army is a good compromise for the internal stability and, above all,
have averted the extreme Islamization of the country, despite the
methods used and the lack of substantial democracy. In
essence, the current government appears to moderate orientation and
that is enough, however, the process of normalization of the company
continues relentless, with measures that restrict the use of social
networks, which are essential for the success of the Arab Spring, the
fight homosexuality and atheism. On
the latter subject the aims of the government are twofold, encouraging a
moderate religion, which would allow more control and a full agreement
with the moderate clergy and limit the influence of the secular
political forces who reject the interference confessional. On
the international role played by Egypt was taken, some of the duties
exercised by Mubarak to protect Israel from the south side of its
borders, which Mursi not assured, while there is some activism on the
front of the Sunni world, which sees the Cairo ally of Saudi Arabia and other Gulf monarchies under the religious confrontation against the Shiites. If,
from the international point of view, Egypt is obligated by its own
internal situation is not clear to seek legitimacy, and economically,
the situation of the country's crisis, it seems natural to the search of
profitable relationships with the countries closer and more rich. The
Mediterranean basin is a natural area where to look to establish
relationships that can afford to develop cooperation preferably stable. For
European countries it is a kind of return to the past, despite the
fundamentalists were not better, establish relationships with Al Sisi is
virtually the same as before, when they were with Mubarak, but the
needs are before civil rights, as shown by the case Libyan.
El gobierno militar de Egipto busca legitimidad en Europa
La visita a España del presidente egipcio Al Sisi, precedida de varios contactos con otros primeros ministros europeos, entre ellos el italiano y Renzi griego Tsipras, que forma parte de una estrategia diseñada a El Cairo, Egipto, para acreditar el país de Europa y, sobre todo, en la parte que da al Mediterráneo. La necesidad de ser reconocido a nivel internacional es esencial en vista de la continuidad de un gobierno, que ha sustituido a la anterior: el primero elegido democráticamente en la historia egipcia; bien es cierto que los ganadores de las elecciones también han abusado del poder ganado en las urnas, tratando de imponer una excesivamente confesionario y sin dejar espacio para cualquier oposición. Pero la caída del Ejecutivo con el apoyo de la hermandad islámica se produjo, sin embargo, a través de un golpe particularmente sangrienta, desautorizó incluso por las fuerzas laicas y democráticas, que habían sido marginados por Mursi. Esta toma del poder acompañado de violencia y represión ha tenido el objetivo de derrotar a la parte más radical de los partidos políticos que se referían al Islam, pero que, en conjunto fue aún más enraizada en una privada sociales por la dictadura de Mubarak cada punto de referencia. Esta introducción profundamente en la sociedad egipcia fue la que llevó a la victoria electoral, pero se ha, por lo tanto, también se requiere más trabajo por los militares en la erradicación y represión. Si el ascenso al poder de Al Sisi fue recibida con alivio en forma no oficial por las democracias occidentales, en los métodos oficiales, en realidad muy brutales, que fueron condenados, aunque ligeramente. Los propios Estados Unidos, había suspendido los suministros considerables de armas del ejército egipcio, que sirvió bajo la protección de Israel. En realidad, aunque debilitado, todavía continuaban las relaciones con Egipto Al Sisi, sin embargo, para la desestabilización régimen egipcio de Libia y la llegada en su territorio de la formación relacionada con el estado islámico ha certificado la importancia, como un aliado , la lucha del país contra el extremismo islámico en Egipto. El compromiso personal de las fuerzas armadas egipcias, contra el pueblo del califato y la fuerte postura contra los fundamentalistas ha rehabilitado esencialmente el régimen egipcio frente a Occidente, por lo que Washington ha reanudado el suministro de armas. La situación interna de Egipto, sin embargo, está lejos de ser normalizada: las promesas electorales, que también debería ver ganar la formación del actual presidente por falta de oponentes, noveno sido aún establecida, aunque ya se ha fijado para este verano. El país también parece haber caído en una espiral de corrupción muy intenso y el uso de la tortura por la policía, parece haber vuelto a los niveles anteriores a 2011. A pesar de esto, el gobierno, una rama de las fuerzas armadas, tiene También el apoyo de un sector de la sociedad en el país: uno que cree que el ejército es un buen compromiso para la estabilidad interna y, sobre todo, han evitado la extrema islamización del país, a pesar de los métodos utilizados y la falta de democracia sustancial. En esencia, el gobierno actual parece orientación a moderado y que es suficiente, sin embargo, el proceso de normalización de la empresa continúa sin tregua, con medidas que restringen el uso de las redes sociales, que son esenciales para el éxito de la primavera árabe, la lucha homosexualidad y ateísmo. Sobre este último tema de los objetivos del gobierno son de dos tipos, el fomento de una religión moderada, lo que permitiría un mayor control y un acuerdo total con el clero moderados y limitar la influencia de las fuerzas políticas seculares que rechazan el confesionario interferencia. El se tomó el papel internacional desempeñado por Egipto, algunas de las funciones ejercidas por Mubarak para proteger a Israel de la parte sur de sus fronteras, que no aseguró Mursi, mientras hay algo de activismo en la parte delantera del mundo suní, que ve a la Cairo aliado de Arabia Saudita y otras monarquías del Golfo bajo la confrontación religiosa contra los chiíes. Si, desde el punto de vista internacional, Egipto está obligado por su propia situación interna no está claro a buscar legitimidad, y económicamente, la situación de crisis del país, parece natural a la búsqueda de relaciones rentables con los países más cercanos y más ricos. La cuenca mediterránea es un espacio natural donde mirar para establecer relaciones que pueden darse el lujo de desarrollar la cooperación preferentemente estable. Para los países europeos es una especie de vuelta al pasado, a pesar de los fundamentalistas no eran mejores, establecer relaciones con Al Sisi es prácticamente el mismo que antes, cuando estaban con Mubarak, pero las necesidades son antes de los derechos civiles, como lo demuestra el caso Libia.
Die ägyptische Militärregierung sucht Legitimität in Europa
Der Besuch in Spanien des ägyptischen Präsidenten Al Sisi, um mehrere Kontakte mit anderen europäischen Premieren, darunter die italienische und griechische Renzi Tsipras, Teil einer Strategie, Kairo, Ägypten, um das Land in Europa gutschreiben und vor allem vorausgegangen, in der, die das Mittelmeer steht Teil. Die Notwendigkeit, auf internationaler Ebene anerkannt ist wichtig im Hinblick auf die Fortsetzung einer Regierung, die die vorherige ersetzt hat: der erste demokratisch in der ägyptischen Geschichte gewählt; es stimmt, dass die Gewinner der Wahlen haben auch missbraucht die Macht an der Wahlurne gewonnen und versuchte eine zu Beichtstuhl zu verhängen und lässt keinen Raum für irgendeine Opposition. Aber der Fall der von der islamischen Bruderschaft unterstützt Exekutive fand jedoch durch eine besonders blutigen Staatsstreich, verleugnete sogar von den weltlichen und demokratischen Kräfte, die von Mursi marginalisiert worden war. Diese Machtergreifung begleitet von Gewalt und Unterdrückung hat das Ziel, dem Sieg über die radikalste Teil der politischen Parteien, dass sie zum Islam überwiesen hat, die aber zusammen war noch in einem sozialen Private durch die Diktatur Mubaraks verwurzelt jeder Bezugspunkt. Diese Einführung tief in der ägyptischen Gesellschaft war derjenige, der dem Wahlsieg geführt, aber es hat daher erforderlich, auch mehr Arbeit durch das Militär in die Tilgung und Unterdrückung. Wenn der Aufstieg zur Macht von Al Sisi wurde mit Erleichterung in inoffiziell von den westlichen Demokratien begrüßt, in den offiziellen Methoden, eigentlich sehr brutal, sie verurteilt wurden, wenn auch milde. Die Vereinigten Staaten selbst, hatte die wesentlichen Waffenlieferungen aus der ägyptischen Armee, die unter dem Schutz der Israel diente suspendiert. In Wirklichkeit, wenn auch abgeschwächt, die Beziehungen zu Ägypten Al Sisi noch weiter, jedoch für das ägyptische Regime Destabilisierung von Libyen und der Ankunft in seinem Hoheitsgebiet der Ausbildung an den islamischen Staat hat die Bedeutung zertifiziert bezogen, als Verbündeter , Kampf des Landes gegen den islamischen Extremismus in Ägypten. Das persönliche Engagement der ägyptischen Streitkräfte, gegen das Volk des Kalifats und die starke Haltung gegen die Fundamentalisten hat im Wesentlichen saniert das ägyptische Regime vor dem Westen, so dass Washington hat die Lieferung von Waffen wieder aufgenommen. Die innere Lage in Ägypten ist jedoch weit davon entfernt, normalisiert: die Wahlversprechen, die sollten auch sehen, den Gewinn der Bildung des jetzigen Präsidenten aus Mangel an Gegnern, neunten noch etabliert, auch wenn sie bereits für diesen Sommer eingestellt. Das Land scheint auch in eine Spirale der Korruption sehr intensiv und die Anwendung von Folter durch die Polizei gefallen sind, scheint sich auf das Niveau vor 2011. Trotzdem zurückgekehrt sind, hat die Regierung, ein Ableger der Streitkräfte, auch die Unterstützung eines Teils der Gesellschaft auf dem Lande: eine, die die Armee glaubt, ist ein guter Kompromiss für die innere Stabilität und vor allem, haben die extreme Islamisierung des Landes abgewendet trotz der verwendeten Methoden und der Mangel an wesentlichen Demokratie. Im Wesentlichen wird die aktuelle Regierung bis mäßige Orientierung und das ist genug, jedoch wird der Prozess der Normalisierung der Gesellschaft unerbittlich, mit Maßnahmen, die die Nutzung von sozialen Netzwerken, die wesentlich für den Erfolg des Arabischen Frühlings, den Kampf Homosexualität und sind zu beschränken Atheismus. Zu dem letztgenannten Thema die Ziele der Regierung sind zweifach, die Förderung einer moderaten Religion, die mehr Kontrolle und eine vollständige Übereinstimmung mit den moderaten Geistlichen zu ermöglichen und den Einfluss der säkularen politischen Kräfte, die die Störung konfessionellen ablehnen einschränken würde. Über die internationale Rolle von Ägypten gespielt wurde genommen, einige der Aufgaben von Mubarak ausgeübt, um Israel von der Südseite der Grenzen, die Mursi nicht gewährleistet, zu schützen, während es gibt einige Aktivismus auf der Vorderseite der sunnitischen Welt, die das sieht, Cairo Verbündeter Saudi-Arabien und anderen Golfmonarchien unter der religiösen Konfrontation gegen die Schiiten. Wenn, vom internationalen Standpunkt aus wird Ägypten durch seine eigene innere Situation verpflichtet ist nicht klar, Legitimität zu suchen, und wirtschaftlich, die Situation der Krise des Landes, liegt es nahe, die auf der Suche nach gewinnbringende Beziehungen mit den Ländern engere und Reichen. Das Mittelmeerbecken ist ein Naturgebiet, wo sie suchen, um Beziehungen, die sich leisten können, um die Zusammenarbeit bevorzugt stabile Entwicklung zu etablieren. Für europäische Länder es ist eine Art Rückkehr in die Vergangenheit, obwohl die Fundamentalisten waren nicht besser, zu etablieren Beziehungen zu Al Sisi ist praktisch die gleiche wie zuvor, als sie mit Mubarak, aber die Bedürfnisse sind vor Bürgerrechten, wie der Fall gezeigt, Libyan.
Le gouvernement militaire égyptien cherche une légitimité en Europe
La visite en Espagne du président égyptien Al Sisi, précédée par plusieurs contacts avec les autres premiers ministres européens, dont l'italien et grec Renzi Tsipras, qui fait partie d'une stratégie visant au Caire, en Egypte pour créditer le pays en Europe et, en particulier, dans la partie qui fait face à la Méditerranée. Le besoin d'être reconnu au niveau international est essentielle en vue de la poursuite d'un gouvernement, qui a remplacé la précédente: le premier démocratiquement élu dans l'histoire égyptienne; il est vrai que les vainqueurs des élections ont également abusé du pouvoir gagné à la boîte de scrutin, en essayant d'imposer un trop confessionnelle et laissant place à aucune opposition. Mais la chute de l'exécutif soutenu par fraternité islamique a eu lieu, cependant, par un coup particulièrement sanglante, désavoué même par les forces laïques et démocratiques, qui avaient été marginalisés par Mursi. Cette prise de pouvoir accompagné de violence et de répression a eu le but de vaincre la partie la plus radicale des partis politiques qu'ils visées à l'Islam, mais qui, en même temps a été encore plus enracinée dans un cadre privé sociale par la dictature de Moubarak chaque point de référence. Cette introduction en profondeur dans la société égyptienne était celui qui a conduit à la victoire électorale, mais il a, par conséquent, également plus de travail requise par les militaires dans l'élimination et la répression. Si la montée en puissance d'Al Sisi a été accueillie avec soulagement dans officieusement par les démocraties occidentales, dans les méthodes officielles, fait très brutales, ils ont été condamnés, quoique légèrement. Les États-Unis lui-même, avait suspendu les fournitures importantes d'armes de l'armée égyptienne, qui a servi sous la protection d'Israël. En réalité, bien qu'affaibli, relations avec Al Sisi de l'Egypte sont toujours continué, cependant, pour le régime égyptien déstabilisation de la Libye et de l'arrivée sur son territoire de la formation liée à l'état islamique a certifié l'importance, comme un allié , la lutte du pays contre l'extrémisme islamique en Egypte. L'engagement personnel des forces armées égyptiennes, contre le peuple du califat et de la position ferme contre les fondamentalistes a essentiellement réhabilité le régime égyptien en face de l'Occident, de sorte que Washington a repris la fourniture d'armes. La situation intérieure en Egypte, cependant, est loin d'être normalisée: les promesses électorales, qui devrait également voir gagner la formation de l'actuel président par manque d'adversaires, neuvième encore été établi, bien qu'ils aient été déjà été définis pour cet été. Le pays semble également avoir tombé dans une spirale de la corruption très intense et l'utilisation de la torture par la police, semble être revenue aux niveaux d'avant 2011. Malgré cela, le gouvernement, une émanation des forces armées, a aussi le soutien d'une partie de la société dans le pays: celui qui croit l'armée est un bon compromis pour la stabilité interne et, surtout, ont évité l'extrême islamisation du pays, malgré les méthodes utilisées et le manque de démocratie substantielle. En substance, le gouvernement actuel semble modérer l'orientation et cela suffit, cependant, le processus de normalisation de la société se poursuit sans relâche, avec des mesures qui restreignent l'utilisation des réseaux sociaux, qui sont essentiels pour le succès du Printemps arabe, l'homosexualité de combat et athéisme. Sur ce dernier sujet, les objectifs du gouvernement sont de deux ordres, en encourageant une religion modérée, ce qui permettrait plus de contrôle et un accord complet avec le clergé modérés et limiter l'influence des forces politiques laïques qui rejettent le confessionnal d'interférence. Sur le rôle international joué par l'Egypte a été prise, quelques-unes des fonctions exercées par Moubarak pour protéger Israël de la côté sud de ses frontières, qui Mursi pas assurée, alors qu'il ya un certain activisme sur le front du monde sunnite, qui voit le Caire allié de l'Arabie saoudite et d'autres monarchies du Golfe sous la confrontation religieuse contre les chiites. Si, du point de vue international, l'Egypte est tenu par sa propre situation interne est pas clair à rechercher la légitimité, et économiquement, la situation de crise du pays, il semble naturel de la recherche des relations profitables avec les pays plus étroite et plus riche. Le bassin méditerranéen est une zone naturelle où chercher à établir des relations qui peuvent se permettre de développer la coopération préférence stable. Pour les pays européens, il est une sorte de retour vers le passé, malgré les fondamentalistes ne sont pas mieux, établir des relations avec Al Sisi est pratiquement le même que précédemment, quand ils étaient avec Moubarak, mais les besoins sont avant que les droits civils, comme le montre le cas libyen.
O governo militar egípcio procura legitimidade na Europa
A visita a Espanha do presidente egípcio Al Sisi, precedida de vários contactos com outras estreias europeias, incluindo a Renzi italiano e grego Tsipras, parte de uma estratégia concebida para Cairo, Egito, para creditar o país da Europa e, especialmente, na parte que está virado para o Mediterrâneo. A necessidade de ser reconhecida a nível internacional é essencial, tendo em vista a continuação de um governo, que substituiu o anterior: o primeiro democraticamente eleito na história do Egito; é verdade que os vencedores das eleições também ter abusado do poder ganhou nas urnas, tentando impor uma excessivamente confessional e não deixando espaço para qualquer tipo de oposição. Mas a queda do executivo apoiado pela irmandade islâmica teve lugar, no entanto, através de um golpe particularmente sangrenta, repudiado até mesmo pelas forças seculares e democráticos, que tinham sido marginalizados por Mursi. Esta tomada do poder acompanhada de violência e repressão teve o objetivo de derrotar a parte mais radical dos partidos políticos que se refere ao Islã, mas que, em conjunto foi ainda mais enraizada em uma social privado pela ditadura de Mubarak cada ponto de referência. Esta introdução profundamente na sociedade egípcia foi o que levou à vitória eleitoral, mas tem, por isso, também necessário mais trabalho por parte dos militares para a erradicação ea repressão. Se a subida ao poder de Al Sisi foi recebida com alívio em não oficialmente pelas democracias ocidentais, nos métodos oficiais, na verdade, muito brutais, eles foram condenados, ainda que ligeiramente. Os próprios Estados Unidos, suspendeu os fornecimentos substanciais de armas do exército egípcio, que serviu sob a proteção de Israel. Na realidade, apesar de enfraquecido, as relações com a do Egito Al Sisi são ainda continuou, no entanto, para a desestabilização regime egípcio da Líbia e com a chegada no seu território de formação relacionados com o estado islâmico certificou a importância, como um aliado , a luta do país contra o extremismo islâmico no Egito. O compromisso pessoal das forças armadas egípcias, contra o povo do califado ea forte posição contra os fundamentalistas tem, essencialmente, reabilitou o regime egípcio na frente do Ocidente, para que Washington retomou o fornecimento de armas. A situação interna no Egito, no entanto, está longe de ser normalizado: as promessas eleitorais, o que também deve ver vencendo a formação do atual presidente por falta de adversários, nono foi ainda estabelecida, embora eles já foram definidos para este verão. O país também parece ter caído em uma espiral de corrupção muito intensa e o uso da tortura pela polícia, parece ter voltado aos níveis anteriores a 2011. Apesar disso, o governo, um ramo das forças armadas, tem também o apoio de uma parte da sociedade no país: um que acredita que o exército é um bom compromisso para a estabilidade interna e, acima de tudo, ter evitado a islamização extrema do país, apesar dos métodos utilizados ea falta de democracia substancial. Em essência, o atual governo parece orientação a moderada e isso é suficiente, no entanto, o processo de normalização da empresa continua implacável, com medidas que restrinjam a utilização de redes sociais, que são essenciais para o sucesso da Primavera Árabe, a homossexualidade luta e ateísmo. Sobre este último assunto os objectivos do governo são duplas, encorajando uma religião moderada, o que permitiria um maior controle e um acordo completo com o clero moderados e limitar a influência das forças políticas seculares que rejeitam a interferência confessional. Sobre o papel internacional desempenhado pelo Egito foi tomada, algumas das funções exercidas por Mubarak para proteger Israel do lado sul de suas fronteiras, o que Mursi não assegurados, enquanto há algum ativismo na frente do mundo sunita, que vê o Cairo aliado da Arábia Saudita e outras monarquias do Golfo sob a confrontação religiosa contra os xiitas. Se, do ponto de vista internacional, o Egito é obrigada pela sua própria situação interna não está claro de buscar legitimidade e economicamente, a situação de crise do país, parece natural para a busca de relacionamentos lucrativos com os países mais próximos e mais ricos. A bacia do Mediterrâneo é uma área natural onde procurar estabelecer relações que podem ter recursos para desenvolver a cooperação preferência estável. Para os países europeus que é uma espécie de retorno ao passado, apesar dos fundamentalistas não foram melhores, estabelecer relações com Al Sisi é praticamente a mesma de antes, quando estavam com Mubarak, mas as necessidades são antes de direitos civis, como o demonstra o caso líbio.
Египетские военные правительство стремится легитимность в Европе
Визит в Испанию Президента Египта Аль-Сиси, предшествовали несколько контактов с другими европейскими премьерами, в том числе итальянской и греческой Renzi Tsipras, часть стратегии, направленной в Каир, Египет кредитовать страну в Европе и, особенно, в части, которая обращена на Средиземное море. Должны быть признаны на международном уровне имеет важное значение в связи с продолжением правительства, который заменил предыдущий: первый демократически избранный в истории Египта; это правда, что победители выборов также злоупотребляли властью выиграл на выборах, пытается навязать чрезмерно конфессиональных и не оставляя места для любой оппозиции. Но падение исполнительной поддержке исламского братства состоялось, однако, через особо кровавого переворота, отрекся даже светских и демократических сил, которые были маргинальным путем Мурси. Это захват власти сопровождался насилием и репрессиями была цель победить наиболее радикальную часть политических партий, которые они ссылались в ислам, но, вместе было еще более коренится в социальной личное диктатурой Мубарака каждый ориентиром. Это введение в глубь египетского общества был один, что привело к победе на выборах, но это, поэтому, также требуется больше работы военными в ликвидации и подавления. Если приход к власти Аль-Сиси был встречен с облегчением в неофициально западных демократий, в официальных методов, на самом деле очень жестоких, они были осуждены, хотя мягко. Сам США, приостановил значительные запасы оружия из египетской армии, который служил под защиту Израиля. В действительности, хотя ослаблена, отношения с Египтом Аль-Сиси до сих пор продолжается, однако, для египетского режима дестабилизации Ливии и по прибытии на своей территории обучения, связанного с исламским государством заверившего важность, в качестве союзника , борьба в стране против исламского экстремизма в Египте. Личная приверженность египетских вооруженных сил против народа халифата и сильной позиции против фундаменталистов существенно реабилитирован египетского режима перед Западом, так что Вашингтон возобновил поставки оружия. Внутренняя ситуация в Египте, однако, далеко не нормализуется: избирательные обещания, которые также должны увидеть победу на формирование нынешнего президента из-за отсутствия соперников, девятой еще не создано, хотя они уже были установлены для этого лета. Страна также, кажется, упал в спираль коррупции очень интенсивной и применение пыток в полиции, по-видимому, вернулся к уровням до 2011 Несмотря на это, правительство, ответвление вооруженных сил, имеет Также поддержка части общества в стране: тот, который считает, что армия хорошим компромиссом для внутренней стабильности и, прежде всего, бы предотвратить чрезвычайную исламизации страны, несмотря на методы, используемые и отсутствием существенного демократии. В сущности, нынешнее правительство, как представляется, умеренной ориентации, и этого достаточно, однако, процесс нормализации компании продолжает неустанно, с мерами, которые ограничивают использование социальных сетей, которые имеют важное значение для успеха арабской весны, борьба гомосексуализма и атеизм. На последнем тему цели правительства являются двойными, поощряя умеренную религию, которая позволила бы больше контроля и полное согласие с умеренными духовенства и ограничить влияние светских политических сил, отвергающих помех исповедь. На было принято международная роль играет Египет, некоторые из обязанностей, осуществляемой Мубарака, чтобы защитить Израиль от южной стороны ее границ, которые Мурси не уверены, в то время как есть некоторые деятельность на передней суннитского мира, который видит Каир союзником Саудовской Аравии и других монархиях Персидского залива под религиозным противостоянием шиитов. Если с международной точки зрения, Египет обязан своим собственным внутренней ситуации не ясно, искать легитимность, и экономически, кризисная ситуация в стране, кажется естественным в поисках выгодных отношений со странами ближе и более богатых. Средиземноморский бассейн является природной территории, где искать, чтобы установить отношения, которые могут позволить себе развивать сотрудничество предпочтительно стабильную. Для европейских стран это своего рода возврат к прошлому, несмотря на фундаменталистов были не лучше, установить отношения с Аль-Сиси практически такой же, как раньше, когда они были с Мубараком, но потребности в гражданских прав, как показано на примере Ливийская.
埃及軍政府尋求合法性歐洲
在訪問西班牙埃及總統阿爾·思思的,在此之前與歐洲其他幾個總理接觸,包括意大利人字和希臘齊普拉斯,一個旨在埃及開羅信貸該國在歐洲的戰略的一部分,尤其是在面向地中海的一部分。將需要在國際層面的認可是針對政府,取代前一個的延續至關重要:第一位民選的埃及歷史;這是事實,選舉的獲勝者還濫用在投票箱贏得了電力,試圖強加一個過於懺悔,並沒有留下餘地任何反對。但伊斯蘭兄弟會支持行政機關的秋天發生了,但是,通過一個特別流血政變,否認甚至被世俗和民主力量,已被邊緣化穆爾西。這奪權伴隨著暴力和鎮壓有過擊敗他們提到伊斯蘭教政黨的最激進部分的目標,但其中一起更是根植於社會的私人穆巴拉克的獨裁統治每個參考點。此次推出的深入埃及社會是一個導致了選舉勝利,但它,因此,也是在消滅和壓制需要更多的工作,由軍隊。如果上升到鋁思思的權力迎接緩解非正式的西方民主國家,在正式的方法,其實很殘酷的,他們被定罪,儘管溫和。美國本身,已經從埃及軍隊,以色列下的保護服誰暫停武器的大量供應。在現實中,雖然減弱,與埃及的鋁思思關係仍在持續然而,利比亞的埃及政權不穩定和培訓相關的伊斯蘭國家已經認證的重要性,其境內的到來,作為盟友,該國的反對伊斯蘭極端主義在埃及的戰鬥。埃及軍隊的個人承諾,反對哈里發和反對原教旨主義的強硬立場的人基本上已經恢復在西方面前的埃及政權,使華盛頓已經恢復供應武器。內部埃及的情況,但是,還遠遠沒有規範化:在競選承諾,這也應該看到獲勝的現任總統的形成缺乏對手,第九尚未建立,但它們已經被定為今年夏天。該國似乎也陷入了腐敗非常激烈和使用酷刑的警察的螺旋,似乎之前,2011年恢復到水平儘管如此,政府,軍隊的一個分支,具有同時社會在該國部分的支持:一個認為軍隊是一個很好的妥協的內部穩定,首先,避免了該國的極端伊斯蘭,儘管使用的方法和缺乏實質的民主。從本質上說,目前政府似乎緩和的方向,這是不夠的,但是,該公司的正常化進程繼續無情的,與限制使用社交網絡,這都為阿拉伯之春,打同性戀和成功所必需的措施無神論。對後一個問題,政府的目標是雙重的,鼓勵適度的宗教,這將允許更多的控制,並與神職人員適中的完整協議,並限制了世俗政治勢力誰拒絕懺悔的干擾的影響。在埃及發揮的國際作用拍攝,一些穆巴拉克行使的職責,以保護以色列邊界,其中穆爾西不放心的南側,儘管有前面的遜尼派世界,看到了一些行動沙特阿拉伯和其他海灣君主國的反對下,什葉派宗教對抗開羅盟友。如果,從國際上看,埃及是由其自己的內部情況的義務不明確尋求合法性,經濟,該國危機的形勢下,他很自然地搜索與國家有利可圖的關係更加密切和豐富。地中海盆地是一個自然區域在哪裡看,建立能夠負擔得起發展較好的合作關係,穩定。對於歐洲國家來說是一種回到過去的,儘管原教旨主義是不是更好,建立關係,與鋁思思是幾乎和以前一樣,當他們與穆巴拉克,但需求是公民權利之前,如圖所示的情況下,利比亞。
特にイタリアレンツィとギリシャTsipras、ヨーロッパでは国を信用するカイロ、エジプトに設計された戦略の一部と、を含む他のヨーロッパプレミアにはいくつかの連絡先が先行エジプトの大統領アルシシィのスペインを訪問し、地中海に面している部分で。国際レベルで認識される必要が以前のものに交換している政府の継続の観点から不可欠である。民主的にエジプトの歴史の中で選出された最初の。それは選挙の勝者はまた、過度に告白を課すことをしようと、任意の反対の余地を残さない、投票箱で獲得した力を乱用していることは事実です。しかし、イスラムの兄弟でサポートされている幹部の落下が行われたが、特に流血クーデターを通じて、さえMursiによって疎外されていた世俗と民主勢力によって否認。暴力と抑圧に伴う電力のこの発作は、彼らがイスラムと呼ばれる政党の最も根本の部分を倒すという目標を持っていたが、これは、一緒にさらに多くのムバラク大統領の独裁政権によって社会プライベートに根ざしました各基準点。深いエジプト社会にこの導入は、選挙の勝利に導いた一人だったが、それは、したがって、また、根絶および抑制に軍によって多くの作業が必要でした。アルシシィのパワーに上昇は実際に、公定法では、欧米の民主主義によって非公式に救済と非常に残忍迎えられた場合、それらは穏やかではあるが、有罪判決を受けました。米国自体は、イスラエルの保護の下で役立ったエジプト軍から武器の実質的な供給を中断していました。弱体化しているが実際には、エジプトのアル·シシィとの関係はまだ同盟国として、リビアのエジプト政権の不安定化と重要性を認定したイスラム国家に関連する訓練の領土に到着するため、しかし、継続されていますエジプトのイスラム過激に対して、国の戦い。ワシントンは武器の供給を再開したように、カリフの人や原理主義に対する強い姿勢に対するエジプト軍の個人的なコミットメントは、基本的に、西の前にエジプトの政権を改修しました。エジプトの内部の状況は、しかし、はるかに正規化されてからされている:彼らはすでにこの夏のために設定されていたが、まだ確立されても、相手の不足を現社長の形成を受賞表示されるはずの選挙公約、第九。国はまた、非常に強いと警察による拷問の使用汚職のスパイラルに陥っているようですが、これにもかかわらず、2011年より前のレベルに戻っているようだ、政府、軍の分派は、持っていますまた、国の社会のセクションのサポート:軍は内部安定性のための適切な妥協点であると考えている一方とは、すべての上に、使用した方法と実質的な民主主義の欠如にもかかわらず、国の極端なイスラムを回避しています。本質的には、現在の政府は向きを緩和するために表示され、それは十分ですが、会社の正規化のプロセスは、アラブの春の成功のために不可欠であるソーシャルネットワークの使用を制限する措置で、戦いの同性愛を執拗続け、無神論。後者の被写体に政府の目的は、より多くの制御と適度な聖職者との完全な合意を可能にし、干渉告白を拒否世俗政治勢力の影響を制限する適度な宗教を、奨励、2つあります。エジプトで演奏国際的役割で見ているスンニ派の世界の目の前、上のいくつかの行動がある間、Mursiは保証されない、その国境の南側からイスラエルを保護するためにムバラクによって行使義務の一部を撮影しましたシーア派に対する宗教的対立の下、サウジアラビアや他の湾岸君主制のカイロ味方。ビューの国際的な観点から、エジプトは独自の内部の状況により義務付けられている、場合正当性を求めることは明らかではない、かつ経済的に、国の危機の状況は、それが近いとより多くの国との有益な関係の検索に自然なようです豊富。地中海沿岸は、好ましくは、安定な協力を開発する余裕が関係を確立するために見て、自然の領域です。欧州諸国のための原理が良くなかったにも関わらず、それは、過去への回帰の一種である、アルシシィとの関係を確立することは、彼らはムバラクとしたとき、実質的に前と同じですが、場合によって示されるようなニーズは、市民権の前にありますリビア。
وتسعى الحكومة العسكرية المصرية شرعية في أوروبا
زيارة الى اسبانيا من الرئيس المصري سيسي، سبقتها عدة اتصالات مع رؤساء وزراء أوروبيين آخرين، بما في ذلك رينزي الإيطالية واليونانية تسيبراس، جزءا من استراتيجية تهدف إلى القاهرة، مصر على الائتمان بلد في أوروبا، وخاصة في الجزء الذي يواجه البحر الأبيض المتوسط. ضرورة لا بد من الاعتراف على المستوى الدولي أمر ضروري في ضوء استمرار الحكومة التي حلت محل سابقتها: الأول المنتخب ديمقراطيا في تاريخ مصر. صحيح أن الفائزين في الانتخابات وقد أساء أيضا قوة فاز في صناديق الاقتراع، في محاولة لفرض الطائفية بشكل مفرط ودون ترك أي مجال لأي معارضة. لكن سقوط السلطة التنفيذية بدعم من الأخوة الإسلامية وقعت، ولكن، من خلال انقلاب دموي بشكل خاص، تنصل حتى من قبل القوى العلمانية والديمقراطية، والذي تم تهميشه من قبل مرسي. وقد كان هذا الاستيلاء على السلطة يرافقه العنف والقمع هدف هزيمة الجزء الأكثر راديكالية من الأحزاب السياسية التي أشاروا إلى الإسلام، ولكن الذي، جنبا إلى جنب حتى أكثر ومتجذرة في القطاع الخاص الاجتماعية من قبل ديكتاتورية مبارك كل نقطة مرجعية. وكان هذا مقدمة عميقة في المجتمع المصري هي التي أدت إلى فوز، ولكن كان لديه، وبالتالي، مطلوب أيضا المزيد من العمل من قبل الجيش في القضاء والقمع. إذا كان في استقبال صعود إلى السلطة السيسي مع الإغاثة في غير رسمي من قبل الديمقراطيات الغربية، في الطرق الرسمية، في الواقع وحشية جدا، أدينوا بها، وإن كان أقل ما يقال. الولايات المتحدة نفسها، علقت إمدادات كبيرة من الأسلحة من الجيش المصري، الذي خدم تحت حماية إسرائيل. في الواقع، على الرغم من ضعف، والعلاقات مع مصر السيسي ومازالت مستمرة، ولكن لزعزعة استقرار النظام المصري من ليبيا وصوله على أراضيها التدريب ذات الصلة إلى الدولة الإسلامية قد شهد أهمية، كحليف ، والكفاح في البلاد ضد التطرف الإسلامي في مصر. الالتزام الشخصي للقوات المسلحة المصرية، ضد شعب الخلافة وموقف قوي ضد الأصوليين تمت إعادة تأهيل أساسا للنظام المصري أمام الغرب، بحيث ان واشنطن استأنفت توريد الأسلحة. الوضع الداخلي في مصر، ومع ذلك، هو أبعد ما يكون عن تطبيع: الوعود الانتخابية، والتي أيضا يجب أن نرى الفائزة بتشكيل الرئيس الحالي لعدم وجود المعارضين، التاسع يتم إنشاؤه بعد، على الرغم من أنها كانت بالفعل تم تشكيل لهذا الصيف. يبدو أن البلاد أيضا وقعوا في دوامة من الفساد مكثف جدا واستخدام أساليب التعذيب من قبل الشرطة، يبدو أنه قد عاد إلى مستويات ما قبل عام 2011. وعلى الرغم من هذا، فإن الحكومة، وهي فرع من القوات المسلحة، لديها أيضا دعم قسم من المجتمع في البلاد: واحد يؤمن الجيش هو حلا وسطا جيدا لتحقيق الاستقرار الداخلي، وقبل كل شيء، وتجنب أسلمة متطرفة من البلاد، على الرغم من الأساليب المستخدمة وعدم وجود ديمقراطية حقيقية. في جوهرها، ويبدو أن الحكومة الحالية إلى التوجه المعتدل وهذا يكفي، ومع ذلك، فإن عملية تطبيع الشركة مستمرة بلا هوادة، مع التدابير التي تحد من استخدام الشبكات الاجتماعية، التي تعتبر ضرورية لنجاح الربيع العربي، ومكافحة الشذوذ الجنسي و الإلحاد. حول هذا الموضوع الأخير أهداف الحكومة ذات شقين، تشجيع الدين المعتدل، الذي من شأنه أن يسمح مزيد من التحكم واتفاق كامل مع رجال الدين المعتدلين والحد من نفوذ القوى السياسية العلمانية الذين يرفضون الطائفية التدخل. على أخذ الدور الدولي الذي تلعبه مصر، وبعض من الواجبات التي يمارسها مبارك لحماية إسرائيل من الجانب الجنوبي من الحدود، والتي مرسي ليس مضمونا، في حين أن هناك بعض النشاط في الجزء الأمامي من العالم السني، الذي يرى حليف القاهرة من المملكة العربية السعودية ودول الخليج الأخرى في إطار المواجهة الدينية ضد الشيعة. إذا، من جهة النظر الدولية، وتلتزم مصر الوضع الداخلي الخاص بها ليست واضحة للحصول على الشرعية، واقتصاديا، وحالة الأزمة في البلاد، يبدو طبيعيا لبحث العلاقات المربحة مع الدول أوثق وأكثر الأغنياء. حوض البحر الأبيض المتوسط هي منطقة طبيعية حيث أن ننظر إلى إقامة علاقات التي يمكن أن تحمل لتطوير التعاون ويفضل مستقر. بالنسبة للبلدان الأوروبية بل هو نوع من العودة إلى الماضي، على الرغم من الأصوليين لم تكن أفضل، إقامة علاقات مع السيسي هو تقريبا نفس كما كان من قبل، عندما كانوا مع مبارك، ولكن الاحتياجات وقبل الحقوق المدنية، كما هو مبين في قضية ليبي.
Se l'Ungheria vuole ristabilire la pena di morte, deve essere messa fuori dell'Unione Europea
Può l'Unione Europea derogare ancora ai suoi principi e tollerare al suo interno stati che hanno governi che sono di fatto avulsi ed estranei alle norme comuni e, probabilmente, restano dentro a Bruxelles soltanto per avere benefici economici e contributi? La ragione dovrebbe dire di no, soprattutto in un momento di acuta crisi istituzionale, che mette in dubbio l’esistenza stessa dell’istituzione, soprattutto per la sua debolezza politica intrinseca e lo scarso peso internazionale. Il caso dell’Ungheria è, al riguardo, emblematico. La coalizione di destra che guida il paese e che ha già più volte infranto le leggi comunitarie, imponendo leggi restrittive alla stampa, sistemi elettorali illiberali ed un comportamento costantemente contrario all’indirizzo, seppure vago, dell’Unione Europea, ha ora intrapreso un dibattito a favore della pena di morte. Questa misura è stata invocata ad esclusivo beneficio delle richieste dell’estrema destra del paese, che è strettamente funzionale alla vita stessa dell’esecutivo. Non è difficile credere che, in caso di necessità della sopravvivenza del governo, il premier ungherese potrebbe abbassarsi a violare un principio fondamentale dell’Unione Europea. Se la condanna di Bruxelles è scontata, in questo caso non bastano più le parole, ma occorre che i proclami siano seguiti da fatti concreti. Già lo scorso anno l’esecutivo dell’Unione Europea ha varato un progetto che vuole misurare l’applicazione delle regole democratiche nei singoli stati aderenti, con la possibilità di sanzionare eventuali derive autoritarie con, ad esempio, il ritiro del diritto di voto. Questa misura, per ora mai applicata, non sembra sufficiente a preservare le regole democratiche e la stessa stabilità europea contro le violazioni presenti e soprattutto future, che potranno verificarsi. Non è un mistero che nel vecchio continente sono previsti in crescita i movimenti populisti e di estrema destra, che potrebbero tentare di stravolgere le regole basilari su cui poggia l’impianto europeo. Esiste una chiara necessità di varare un sistema sanzionatorio rigido di fronte a violazioni di questo tipo, che porti, come pena massima, anche all’esclusione dall’Unione Europea per quello stato che dimostri di non accettare più le regole fondamentali, che se necessario, devono essere rafforzate legalmente, anche rivedendo le condizioni di accesso ed, eventualmente, imporre nuove firme, tramite il rinnovo degli accordi, per l’adesione all’Unione Europea. Ciò potrebbe anche costituire una via alternativa al necessario rafforzamento politico, che resta l’unica strada possibile per fare diventare l’unione un soggetto politico internazionale di levatura mondiale. Tuttavia, nonostante il dibattito iniziato sulla questione ungherese al parlamento europeo, proprio il massimo organo legislativo comunitario ha dimostrato una propria debolezza politica intrinseca all’interno dei suoi organi. Ciò si è concretizzato con la mancata sanzione al partito del premier di Budapest, da parte dal proprio gruppo di appartenenza: quello dei popolari. Non vi è stata, infatti, alcuna presa di posizione ufficiale, soprattutto di condanna, da parte del gruppo politico, che in teoria, si ispira ai valori cristiani tradotti in politica. Inoltre il premier ungherese ha dimostrato anche scarsa sensibilità nei confronti del tema dei migranti, essendo l’unico esponente governativo a non partecipare alla riunione straordinaria sul tema, che si è tenuta a Bruxelles. Se l’Europa vuole ragionare solo in termini economici, allora che vengano valutati anche i costi del mantenimento all’interno del perimetro dell’Unione di stati che non condividono i principi fondativi e restano solo per motivi opportunistici. Avviare un processo di revisione dell’appartenenza a Bruxelles sembra ora più necessario che mai; la strategia di includere chiunque ad ogni costo si è rivelata controproducente e non ha prodotto quella coesione tra i popoli e le nazioni che era attesa, aumentando i fattori di instabilità all’interno di Bruxelles e, spesso, diventando ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo politico prefissati. Pare che sia arrivato il momento di ridiscutere i criteri di appartenenza e di ammissione all’Europa unita, per raggiungere un minimo di valori condivisi in maniera assoluta e convinta, sui quali costruire la casa comune europea: chi non accetta ciò non deve più partecipare. Sia l’Ungheria o anche stati più importanti.
If Hungary wants to restore the death penalty, it must be taken out of the European Union
Can the EU still waive its principles and tolerating inside states that have governments which are in fact divorced, and strangers to the common rules and is likely to remain in Brussels only for economic benefits and contributions? The reason should say no, especially at a time of acute institutional crisis, which calls into question the very existence of the institution, especially for its intrinsic political weakness and lack of international weight. The case of Hungary is in this respect emblematic. The right-wing coalition that leads the country and that has repeatedly breached EU laws imposing restrictive laws to the press, electoral systems and illiberal behavior consistently opposed to the, albeit vague, the European Union, has now embarked on a debate in favor of the death penalty. This measure was invoked for the sole benefit of the demands of the far right in the country, that is strictly related to the very life of the executive. It is not hard to believe that, in case of necessity of survival of the government, the Hungarian prime minister could stoop to violate a fundamental principle of the European Union. If the condemnation of Brussels is obvious, in this case the words are not enough, but it is necessary that the proclamations are followed by concrete facts. Already last year, the European Union executive has launched a project that aims to measure the application of democratic norms in individual member states, with the possibility of penalizing any authoritarian tendencies with, for example, the withdrawal of voting rights. This measure, for now never applied, does not seem sufficient to preserve the rules of democracy and the very European stability against violations present and especially future, that may occur. It is no secret that in the old continent are forecast to increase populist movements and far-right, which could groped to overturn the basic rules underpinning the European plant. There is a clear need to establish a system of sanctions drive in front of violations of this kind, which leads, as a maximum penalty, even exclusion from the European Union for what was proving to no longer accept the basic rules, if necessary, They must be legally strengthened, also reviewing the conditions for access and, if necessary, impose new signatures, through the renewal of the agreements, for the European Union membership. That would also be an alternative to the need to strengthen political, which remains the only possible way for the union to become a world-class international political subject. However, despite the debate started on the Hungarian question in the European Parliament, the very top legislature Community has demonstrated its political weakness inherent within its organs. This has been reflected in the failure to sanction the party of Prime Minister of Budapest, by the own group: that of popular. There was, in fact, no official position, especially of condemnation by the political group, which in theory, is inspired by Christian values translated into policy. In addition, the Hungarian prime minister has also shown little sensitivity towards the issue of migrants, being the only government official to not participate in the special meeting on the subject, which was held in Brussels. If Europe wants to think only in economic terms, which are then evaluated the costs of maintenance within the perimeter of the states that do not share the fundamental principles and remain only for opportunistic reasons. Initiate a review process of membership in Brussels seems now more necessary than ever; the strategy to include anyone at all costs proved counterproductive and did not return the cohesion between peoples and nations that was expected, increasing factors of instability in Brussels and, often, becoming obstacle to achieving development goals political objectives. It seems that the time has come to re-examine the criteria for membership and admission to a united Europe, to achieve a minimum of shared values and absolutely convinced, on which to build a common European home: you do not accept this no longer has to participate. Both Hungary or even the most important states.
Si Hungría quiere restaurar la pena de muerte, deben ser sacados de la Unión Europea
¿Puede la UE todavía renunciar a sus principios y tolerar dentro de estados que tienen los gobiernos que son, de hecho, divorciados y ajenos a las reglas comunes y es probable que se mantenga en Bruselas sólo por los beneficios económicos y contribuciones? La razón se debe decir que no, especialmente en un momento de crisis institucional aguda, que pone en cuestión la existencia misma de la institución, sobre todo por su debilidad política intrínseca y falta de peso internacional. El caso de Hungría es en este sentido emblemático. La coalición de derecha que conduce el país y que ha violado repetidamente las leyes de la UE que impongan las leyes restrictivas a la prensa, los sistemas electorales y el comportamiento no liberal opuesto sistemáticamente a la, aunque vaga, la Unión Europea, ahora se ha embarcado en un debate a favor de la pena de muerte. Esta medida fue invocada para el beneficio exclusivo de las demandas de la extrema derecha en el país, esto es estrictamente relacionados con la vida misma de la ejecutiva. No es difícil de creer que, en caso de necesidad de la supervivencia del gobierno, el primer ministro húngaro podría rebajarse a violar un principio fundamental de la Unión Europea. Si la condena de Bruselas es obvio, en este caso, las palabras no son suficientes, pero es necesario que las proclamas van seguidas de hechos concretos. Ya el año pasado, el ejecutivo de la Unión Europea ha puesto en marcha un proyecto que tiene como objetivo medir la aplicación de las normas democráticas en los estados miembros individuales, con la posibilidad de penalizar cualquier tendencias autoritarias con, por ejemplo, la retirada de los derechos de voto. Esta medida, por ahora nunca se aplicó, no parece suficiente para preservar las reglas de la democracia y la estabilidad muy europeo contra violaciónes presentes y sobre todo futuras, que pueden ocurrir. No es ningún secreto que en el viejo continente se prevé aumentar los movimientos populistas y de extrema derecha, que podría tientas para revocar las reglas básicas que sustentan la planta europea. Existe una clara necesidad de establecer un sistema de sanciones en coche frente a violaciónes de este tipo, lo que conduce, como pena máxima, incluso la exclusión de la Unión Europea por lo que se demuestra que ya no aceptan las reglas básicas, de ser necesario, Ellos deben estar legalmente reforzadas, también la revisión de las condiciones de acceso y, en su caso, imponer nuevas firmas, a través de la renovación de los acuerdos, para la adhesión a la Unión Europea. Eso también sería una alternativa a la necesidad de fortalecer la política, que sigue siendo el único camino posible para la unión para convertirse en un tema político internacional de clase mundial. Sin embargo, a pesar del debate iniciado sobre la cuestión de Hungría en el Parlamento Europeo, la Comunidad legislatura muy superior ha demostrado su debilidad política inherente dentro de sus órganos. Esto se ha reflejado en el hecho de no sancionar al partido del primer ministro de Budapest, por el propio grupo: el de la popular. Hubo, de hecho, ninguna posición oficial, especialmente de condena por el grupo político, que en teoría, se inspira en los valores cristianos traducidas en políticas. Además, el primer ministro de Hungría también ha mostrado poca sensibilidad hacia el tema de los migrantes, siendo el único funcionario del gobierno de no participar en la sesión especial sobre el tema, que se celebró en Bruselas. Si Europa quiere pensar sólo en términos económicos, que luego se evalúan los costos de mantenimiento dentro del perímetro de los estados que no comparten los principios fundamentales y se mantienen sólo por razones oportunistas. Iniciar un proceso de revisión de la membresía en Bruselas parece ahora más necesaria que nunca; la estrategia para incluir a cualquier persona a toda costa resultó contraproducente y no volvió la cohesión entre los pueblos y las naciones que se esperaba, los factores de inestabilidad creciente en Bruselas y, a menudo, convirtiéndose en obstáculo para el logro de los objetivos de desarrollo objetivos políticos. Parece que ha llegado el momento de volver a examinar los criterios de adhesión y el ingreso en una Europa unida, para lograr un mínimo de valores compartidos y absolutamente convencido, sobre la que construir una casa común europea: no aceptar esto ya no tiene que participar. Tanto Hungría o incluso los estados más importantes.
Wenn Ungarn will die Todesstrafe wiederherzustellen, müssen von der Europäischen Union getroffen werden
Kann die EU noch ihre Prinzipien und tolerieren verzichten innen Zustände, die Regierungen, die in der Tat sind geschieden, und Fremde mit den gemeinsamen Regeln und dürfte sich in Brüssel, nur für die wirtschaftliche Leistungen und Beiträge bleiben? Der Grund sollten insbesondere in einer Zeit akuter institutionelle Krise, die die Frage nach der Existenz der Institution nennt, vor allem für seine innere politische Schwäche und Mangel an internationaler Gewichts nein sagen,. Der Fall von Ungarn ist in dieser Hinsicht emblematische. Die Rechts-Koalition, die das Land führt, und dass immer wieder EU-Rechtsvorschriften über die Anwendung restriktiver Gesetze an die Presse, Wahlsysteme und illiberalen Verhalten konsequent auf die entgegengesetzt, wenn auch vage durchbrochen, der Europäischen Union, hat sich nun auf eine Debatte begonnen zugunsten der Todesstrafe. Diese Maßnahme wurde zum alleinigen Nutzen der Forderungen der extremen Rechten im Land aufgerufen wird, ist, dass ausschließlich im Zusammenhang mit dem Leben des Executive. Es ist nicht schwer zu glauben, dass, im Falle der Notwendigkeit des Überlebens der Regierung, konnte der ungarische Ministerpräsident bücken, um ein grundlegendes Prinzip der Europäischen Union verstoßen. Wenn die Verurteilung von Brüssel liegt auf der Hand, in diesem Fall werden die Worte sind nicht genug, aber es ist notwendig, dass die Proklamationen werden durch konkrete Tatsachen gefolgt. Bereits im vergangenen Jahr, die Exekutive der Europäischen Union hat ein Projekt, um die Anwendung der demokratischen Normen in den einzelnen Mitgliedstaaten zu messen will den Rückzug der Stimmrechte gestartet, mit der Möglichkeit der Sanktionierung eventueller autoritäre Tendenzen mit zum Beispiel. Diese Maßnahme, denn jetzt nie angewandt, scheint nicht ausreichend, um die Regeln der Demokratie und der Stabilität in Europa sehr Abwehr von aktuellen und vor allem zukünftigen Verletzungen, die auftreten können, zu bewahren. Es ist kein Geheimnis, dass in den alten Kontinent werden prognostiziert, um populistische Bewegungen und weit rechts, die tastete konnte, die Grundregeln Untermauerung der europäischen Pflanzen stürzen erhöhen. Es besteht eine klare Notwendigkeit, ein System zu etablieren Sanktions fahren vor Verletzungen dieser Art, die führt, als Höchststrafe, auch den Ausschluss von der Europäischen Union für das, was beweist, die Grundregeln nicht mehr akzeptieren, falls erforderlich, Sie müssen rechtlich gestärkt werden, auch die Überprüfung der Bedingungen für den Zugang und, falls erforderlich, stellen neue Signaturen durch die Erneuerung der Abkommen, auf die Mitgliedschaft der Europäischen Union. Das wäre auch eine Alternative zu der Notwendigkeit der Stärkung der politischen, der die einzige Möglichkeit bleibt für die Union zu einer Weltklasse internationalen politischen Thema geworden ist. Doch trotz der Debatte begann auf der ungarischen Frage im Europäischen Parlament, ganz oben Gesetzgeber Gemeinschaft ihre politische Schwäche innewohnt seinen Organen nachgewiesen. Dass der populären: Dies wurde in der Nichteinhaltung der Partei des Premierministers von Budapest zu sanktionieren, durch die eigene Gruppe wider. Es gab in der Tat, keine offizielle Position, vor allem der Verurteilung durch die Fraktion, die in der Theorie, durch die christlichen Werte in Politik übersetzt inspiriert. Darüber hinaus hat der ungarische Ministerpräsident auch wenig Sensibilität für das Thema Migranten gezeigt, wobei der einzige Regierungsbeamten, um nicht in der Sondersitzung zu diesem Thema, die in Brüssel stattfand, teilzunehmen. Will Europa nur in wirtschaftlicher Hinsicht, die die Kosten für die Wartung innerhalb des Umfangs der Staaten, die nicht teilen, die Grundprinzipien und bleiben nur aus opportunistischen Gründen dann bewertet werden denken. Starten Sie eine Überprüfungsprozess der Mitgliedschaft in Brüssel scheint jetzt notwendiger denn je; die Strategie zu schließen jemand um jeden Preis bewiesen kontraproduktiv und nicht den Zusammenhalt zwischen den Völkern und Nationen, die erwartet wurde, zurückzukehren, zunehmende Faktoren der Instabilität in Brüssel und, oft, immer Hindernis für die Entwicklungsziele politischen Ziele. Es scheint, dass die Zeit gekommen ist, um erneut zu prüfen, die die Kriterien für die Mitgliedschaft und die Zulassung zu einem vereinten Europa, um ein Minimum an gemeinsamen Werten und der festen Überzeugung, auf dem eine gemeinsame europäische Haus bauen zu erreichen: Sie müssen nicht akzeptieren muss nicht mehr teilnehmen. Sowohl Ungarn oder auch die wichtigsten Staaten.
Si la Hongrie veut rétablir la peine de mort, il doit être mis hors de l'Union européenne
L'UE peut encore renoncer à ses principes et tolérant à l'intérieur des Etats qui ont des gouvernements qui sont en fait divorcé, et étrangers aux règles communes et est susceptible de rester à Bruxelles seulement pour les avantages économiques et les contributions? La raison devrait dire non, surtout à un moment de crise institutionnelle aiguë, qui remet en cause l'existence même de l'institution, en particulier pour sa faiblesse politique intrinsèque et le manque de poids international. Le cas de la Hongrie est à cet égard emblématique. La coalition de droite qui mène le pays et qui a violé à plusieurs reprises les lois de l'UE imposant des lois restrictives à la presse, les systèmes électoraux et le comportement antilibérale systématiquement opposé à la vague, même si, l'Union européenne, a lancé un débat en faveur de la peine de mort. Cette mesure a été invoquée pour le seul bénéfice des exigences de l'extrême droite dans le pays, qui est étroitement liée à la vie même de l'exécutif. Il est facile de croire que, en cas de nécessité de la survie du gouvernement, le Premier ministre hongrois pourrait baisser de violer un principe fondamental de l'Union européenne. Si la condamnation de Bruxelles est évident, dans ce cas, les mots ne sont pas assez, mais il est nécessaire que les proclamations sont suivis par des faits concrets. Déjà l'an dernier, l'exécutif de l'Union européenne a lancé un projet qui vise à mesurer l'application des normes démocratiques dans les Etats membres individuels, avec la possibilité de pénaliser des tendances autoritaires avec, par exemple, le retrait des droits de vote. Cette mesure, pour l'instant jamais été appliqué, ne semble pas suffisante pour préserver les règles de la démocratie et de la stabilité très européenne contre les violations actuelles et surtout futures, qui peut se produire. Il n'y a pas de secret pour personne que dans le vieux continent sont devrait augmenter mouvements populistes et d'extrême droite, qui pourrait à tâtons pour renverser les règles de base qui sous-tendent l'usine européenne. Il ya un besoin évident d'établir un système de sanctions en voiture en face de violations de ce type, ce qui conduit, comme peine maximale, même l'exclusion de l'Union européenne pour ce qui était de prouver de ne plus accepter les règles de base, si nécessaire, Ils doivent être légalement renforcés, également revoir les conditions d'accès et, si nécessaire, imposer de nouvelles signatures, à travers le renouvellement des accords, pour les membres de l'Union européenne. Ce serait aussi une alternative à la nécessité de renforcer politique, qui demeure la seule voie possible pour l'Union de devenir un sujet politique internationale de classe mondiale. Cependant, malgré le débat a commencé sur la question hongroise au Parlement européen, le législateur tout en haut Communauté a démontré sa faiblesse politique inhérente au sein de ses organes. Cela a été reflété dans l'échec de sanctionner le parti du Premier ministre de Budapest, par le propre groupe: celui de populaire. Il y avait, en fait, pas de position officielle, en particulier de la condamnation par le groupe politique, qui, en théorie, est inspiré par les valeurs chrétiennes traduites en politique. En outre, le Premier ministre hongrois a également montré peu de sensibilité à l'égard de la question des migrants, étant le seul représentant du gouvernement de ne pas participer à la réunion spéciale sur le sujet, qui a eu lieu à Bruxelles. Si l'Europe veut penser seulement en termes économiques, qui sont ensuite évalués les coûts de maintenance dans le périmètre des États qui ne partagent pas les principes fondamentaux et restent seulement pour des raisons opportunistes. Initier un processus d'adhésion à Bruxelles d'examen semble maintenant plus que jamais nécessaire; la stratégie pour inclure toute personne à tous les coûts prouvé contre-productif et ne revint pas la cohésion entre les peuples et les nations qui était attendu, les facteurs d'instabilité croissante à Bruxelles et, souvent, devenir obstacle à la réalisation des objectifs de développement objectifs politiques. Il semble que le temps est venu de réexaminer les critères d'adhésion et d'admission à une Europe unie, pour atteindre un minimum de valeurs partagées et absolument convaincu, sur laquelle construire une maison européenne commune: vous ne pas accepter ce ne doit plus participer. La Hongrie ou même les Etats les plus importants.
Se Hungria quer a restaurar a pena de morte, deve ser levado para fora da União Europeia
A UE ainda pode renunciar aos seus princípios e tolerar dentro de Estados que têm governos que são, de facto, divorciado, e estranhos às regras comuns e é provável que se mantenha em Bruxelas apenas para benefícios económicos e contribuições? A razão deve dizer não, especialmente em um momento de crise institucional aguda, o que põe em causa a própria existência da instituição, especialmente por sua fraqueza política intrínseca e falta de peso internacional. O caso da Hungria é, neste aspecto emblemático. A coalizão de direita que leva o país e que violou repetidamente as leis da UE que imponham leis restritivas à imprensa, sistemas eleitorais e comportamento não-liberal sempre se opôs à, ainda que vaga, a União Europeia, já embarcou em um debate a favor da pena de morte. Esta medida foi invocado para o benefício exclusivo das demandas da extrema-direita no país, que está estritamente relacionada com a própria vida do executivo. Não é difícil acreditar que, em caso de necessidade de sobrevivência do governo, o primeiro-ministro húngaro poderia inclinar-se para violar um princípio fundamental da União Europeia. Se a condenação de Bruxelas é óbvio, neste caso, as palavras não são suficientes, mas é necessário que as proclamações são seguidas por fatos concretos. Já no ano passado, o executivo da União Europeia lançou um projeto que tem como objetivo mensurar a aplicação das normas democráticas nos Estados membros individuais, com a possibilidade de penalizar quaisquer tendências autoritárias com, por exemplo, a retirada de direitos de voto. Esta medida, por agora nunca foi aplicada, não parece suficiente para preservar as regras da democracia e da estabilidade muito europeu contra as violações atuais e futuras, especialmente, que pode ocorrer. Não é nenhum segredo que no velho continente deverão aumentar movimentos populistas e de extrema-direita, o que poderia tateou para derrubar as regras básicas que sustentam a planta Europeia. Há uma clara necessidade de estabelecer um sistema de sanções carro na frente de violações deste tipo, o que leva, como uma penalidade máxima, mesmo exclusão da União Europeia para o que estava provando não aceitam mais as regras básicas, se necessário, Eles devem ser legalmente fortalecido, também revisando as condições de acesso e, se necessário, impor novas assinaturas, através da renovação dos acordos, para a adesão à União Europeia. Isso também seria uma alternativa para a necessidade de reforçar política, que continua a ser o único caminho possível para a União a tornar-se um assunto político internacional de classe mundial. No entanto, apesar do debate iniciado na questão húngaro no Parlamento Europeu, o topo legislador comunitário demonstrou a sua fraqueza política inerente dentro de seus órgãos. Isso se refletiu na falta de sancionar o partido do primeiro-ministro de Budapeste, pelo grupo próprio: o de popular. Havia, de fato, nenhuma posição oficial, especialmente de condenação pelo grupo político, que, em teoria, é inspirada nos valores cristãos traduzidos em política. Além disso, o primeiro-ministro húngaro mostrou também pouca sensibilidade para a questão dos migrantes, sendo o único funcionário do governo de não participar na reunião especial sobre o assunto, que se realizou em Bruxelas. Se a Europa quer pensar só em termos económicos, que são então avaliados os custos de manutenção dentro do perímetro dos estados que não compartilham os princípios fundamentais e permanecem apenas por razões oportunistas. Iniciar um processo de avaliação da adesão, em Bruxelas, parece agora mais necessária do que nunca; a estratégia para incluir qualquer um a qualquer custo mostrou contraproducente e não voltou a coesão entre os povos e nações que era esperado, os fatores de instabilidade crescente em Bruxelas e, muitas vezes, tornando-se obstáculo para alcançar metas de desenvolvimento objetivos políticos. Parece que chegou a hora de reexaminar os critérios de adesão e admissão a uma Europa unida, para alcançar um mínimo de valores partilhados e absolutamente convencido, sobre a qual construir uma casa comum europeia: você não aceitar esta já não tem de participar. Tanto a Hungria ou mesmo os Estados mais importantes.
Если Венгрия хочет восстановить смертную казнь, оно должно быть принято из Европейского Союза
Может ЕС по-прежнему отказывается от своих принципов и терпимости к внутри государств, имеющих правительства, которые на самом деле развелись, и незнакомы общих правил и, вероятно, останется в Брюсселе только для экономической выгоды и взносов? Причина должна сказать, нет, особенно в период острого институционального кризиса, который ставит под вопрос само существование института, особенно для ее внутренней политической слабости и отсутствия международного веса. Дело Венгрии в этом отношении символическим. Правая коалиция, которая ведет страну и неоднократно нарушил законы ЕС внушительные ограничительные законы в прессе, избирательные системы и поведение нелиберальной последовательно выступает против, хотя расплывчато, Европейский союз, теперь приступили к дискуссии в пользу смертной казни. Эта мера была вызвана исключительно пользу требований ультраправых в стране, что является строго связаны с самой жизнью исполнительной власти. Это не трудно поверить, что, в случае необходимости выживания правительства, Премьер-министр Венгрии может опускаться до нарушают фундаментальный принцип Европейского Союза. Если осуждение Брюсселе очевидно, в этом случае не хватает слов, но это необходимо, чтобы прокламации следуют конкретные факты. Уже в прошлом году, исполнительный Европейский Союз запустил проект, который направлен на измерение применение демократических норм в отдельных государствах-членах, с возможностью наказания либо авторитарные тенденции, например, вывод избирательных прав. Эта мера, в настоящее время не применяется, кажется, не достаточно, чтобы сохранить правила демократии и стабильности в Европе очень против нарушений настоящих и будущих, особенно, что может произойти. Это не секрет, что на старом континенте прогнозируется увеличение популистских движений и далеко право, которое может нащупал отменить основные правила, лежащие в основе европейский завод. Существует явная необходимость в создании системы санкций езды перед нарушениями такого рода, что приводит, в качестве максимального наказания, даже исключение из Европейского союза за то, что доказывал больше не принимать основные правила, если это необходимо, Они должны быть юридически укрепить, также рассматривает условия для доступа и, при необходимости, ввести новые подписи, через обновление соглашений, для вступления в Европейский Союз. Это также будет альтернатива необходимости укрепления политической, которая остается единственно возможный путь для объединения, чтобы стать мирового класса международной политической темой. Однако, несмотря на дебаты начались на венгерском вопросе в Европейском парламенте, самый верх законодательный сообщество продемонстрировало свою политическую слабость, присущую в пределах своих органов. Это нашло свое отражение в неспособности санкционировать партии премьер-министра Будапешта, в собственной группе: у популярной. Там не было, в самом деле, не официальная позиция, особенно осуждения политической группы, которая в теории, вдохновленные христианских ценностей, переведенных в политику. Кроме того, Премьер-министр Венгрии также показали немного чувствительность к вопросу мигрантов, будучи только чиновник не участвовать в специальном заседании по этому вопросу, которое состоялось в Брюсселе. Если Европа хочет думать только в экономическом плане, которые затем оцениваются затраты на обслуживание в пределах периметра государств, которые не разделяют основополагающие принципы и остаются только оппортунистических соображений. Инициировать процесс отзыв о членстве в Брюсселе, кажется теперь более чем когда-либо необходимо; Стратегия включает любой любой ценой оказалась контрпродуктивной и не вернуться сплоченности между народами и нациями, который был ожидаемым, увеличивая факторы нестабильности в Брюсселе и, зачастую, становится препятствием для достижения целей в области развития политические цели. Кажется, что пришло время пересмотреть критерии членства и допуска к объединенной Европе, чтобы достичь, как минимум, общих ценностей и абсолютно убежден, на котором строится общий европейский дом: вы не принять это больше не имеет к участию. Оба Венгрия или даже наиболее важные государства.
如果匈牙利要恢復死刑,必須退出歐盟
歐盟仍然可以放棄自己的原則和容忍裡面有政府這實際上是離婚,和陌生人的共同規則,並有可能繼續留在布魯塞爾只為經濟利益和貢獻的國家?究其原因應該說沒有,尤其是在急性一次體制危機,這令人質疑的生存的機構,特別是其內在的政治上的軟弱和缺乏國際重量。匈牙利的情況下,在這方面是象徵性的。右翼聯盟,導致該國和一再違反歐盟的法律強加限制性法律報刊,選舉制度和不自由的行為一貫反對的,雖然模糊,歐盟,現在已經走上了辯論贊成死刑。這項措施對於最右側的國家需求的唯一好處是調用,這是嚴格相關行政機關的非常生活。不難相信,如果政府的生存必要性,匈牙利總理可能墮落到違反了歐盟的一項基本原則。如果布魯塞爾的譴責是顯而易見的,在這種情況下,詞是不夠的,但它是必要的佈告後跟具體的事實。早在去年,歐洲聯盟執行已經啟動,旨在衡量個別會員國的民主規範的應用程序的項目,以懲罰任何獨裁傾向與可能性,例如,投票權的撤出。這項措施,現在沒有申請,似乎並不足以維護民主的規則和對現在和將來尤其侵犯很歐洲穩定,可能發生的。這不是什麼秘密,在舊大陸預計將增加民粹主義運動和極右,這可能摸索顛覆基本規則支撐的歐洲工廠。顯然,有必要建立一個系統的制裁帶動此類侵害,從而導致了前面,作為最高處罰,甚至被排除在歐盟的什麼被證明不再接受基本的規則,如果需要的話,他們必須依法加強,也檢討訪問的條件,如有必要,實行新的簽名,通過協議的續簽,歐洲聯盟會員。這也將是一個替代需要加強政治,這是唯一可能的方式為聯盟成為一個世界級的國際政治議題。然而,儘管在辯論開始在歐洲議會匈牙利問題,很頂立社區展示了其旗下的器官所固有的政治弱點。這已反映在未能制裁總理布達佩斯的派對,在自己的組:即流行。有,事實上,沒有任何官方立場,特別是譴責的政治集團,這在理論上是通過轉化為政策的基督教價值觀的靈感。此外,匈牙利總理也表明對移民問題的敏感性不大,是唯一的政府官員不參加特別會議上的主題,這是在布魯塞爾舉行。如果歐洲想認為只有在經濟上,然後將它們評估維修費用不共享的基本原則,並保持只為伺機原因狀態的週界內。發起成員在布魯塞爾的審查過程似乎現在比以往任何時候都更有必要;該戰略包括任何人不惜一切代價證明適得其反,並沒有返回人民,並預計國家之間的凝聚力,增加了不穩定因素在布魯塞爾和,經常,成為阻礙實現發展目標政治目標。看來,時間已經到了重新審視的成員資格標準和錄取到一個統一的歐洲,實現了最小的共同的價值觀和絕對相信,在其上建立一個共同的歐洲家園:您不接受此不再參加。無論匈牙利甚至是最重要的國家。
ハンガリーは死刑を復元したい場合には、欧州連合(EU)から取り出されなければならない
EUは、まだ共通のルールに離婚し、実際にしている政府、見知らぬ人を持っているだけの経済的給付と負担のためにブリュッセルに残る可能性がある状態の内部にその原則と容認を放棄することはできますか?その理由は、特にその固有の政治的弱さと国際重量不足のため、特に問題に機関の存在そのものを呼び出し、急性制度の危機の時に、ノーと言うべきです。ハンガリーの場合は、象徴的なこの点です。国をリード右翼連合、それは繰り返しプレスに制限された法律を課すEUの法律に違反した、選挙システムや一貫に反対利己的行動は、漠然とした欧州連合(EU)とはいえ、今の議論に着手しました死刑を支持して。この措置は、国の右端の要求の唯一の利益のために呼び出された、それは幹部の非常に生活に厳密に関連しています。これは、政府の生存の必要な場合には、ハンガリーの首相は、欧州連合(EU)の基本原則に違反することかがむことができる、ことを信じることは難しいことではありません。ブリュッセルの非難が明らかである場合は、この場合には言葉だけでは十分ではありませんが、それは布告が、具体的な事実関係が続いていることが必要です。すでに昨年、欧州連合(EU)の幹部は、例えば、議決権の撤回を任意の権威傾向を不利にする可能性と、個々の加盟国で民主的規範の適用を測定することを目的とするプロジェクトを立ち上げました。この措置は、今適用されることはありませんのために、民主主義と発生する可能性がある現在、特に将来の違反に対する非常にヨーロッパの安定性の規則を保存するのに十分でないようです。それは古い大陸欧州工場を支える基本的なルールを覆すために弄らができポピュリスト運動や極右を、増加すると予測されていることは秘密ではありません。制裁がもたらすこの種の違反の前にドライブの最高刑として、システムを構築するための明確な必要性があり、必要であれば、もはや、基本的なルールを受け入れないことが証明されたもののための欧州連合(EU)からさえ排除、彼らは合法的に必要であれば、欧州連合(EU)のメンバーシップのために、契約の更新を通じて、新しいシグニチャを課し、アクセスのための条件を検討して、強化されなければなりません。それはまた、世界トップクラスの国際的な政治課題となってする組合のためにのみ可能な方法のままで政治を強化する必要性、の代わりになります。議論は欧州議会でハンガリーの質問に始めたにもかかわらずしかし、非常にトップ議会のコミュニティは、その器官内の固有の政治的な弱さを示しました。人気の:これは、自身のグループによって、ブダペストの首相のパーティーを制裁するために失敗に反映されています。公式立場は、特に理論的には、ポリシーに翻訳キリスト教の価値観に触発された政治団体による非難の、実際には、ありませんでした。また、ハンガリーの首相はブリュッセルで開催された件名、上の特別会合に参加しないための唯一の政府関係者であること、移民の問題に向かって少し感度を示しました。ヨーロッパは基本原則を共有し、日和見的な理由のためにのみ残っていない状態の周囲内メンテナンスのコストを、次に評価され、経済的な観点からだけ考えるしたい場合。今まで以上に必要と思われるブリュッセルの会員の審査プロセスを開始します。すべてのコストで誰を含めるための戦略は逆効果を証明し、開発目標を達成するための障害となって、多くの場合、ブリュッセルで不安定の要因を増加、予想された人々と国家間の結束を返しませんでした政治的な目的。それは時間が欧州共通の家を構築するためにその上に共通の価値観と絶対に確信し、最小を達成するために、統一ヨーロッパへのメンバーシップと入学の基準を再検討するようになっているようだ:あなたは、これはもはや参加してい受け付けません。ハンガリー、さらに最も重要な状態の両方。
إذا أرادت المجر لاستعادة عقوبة الإعدام، لا بد من اتخاذها للخروج من الاتحاد الأوروبي
لا يزال الاتحاد الأوروبي تتنازل عن مبادئها والتغاضي داخل الدول التي لديها حكومات التي هي في حقيقة مطلقة، والغرباء إلى قواعد مشتركة، ومن المرجح أن تظل في بروكسل فقط للفوائد الاقتصادية والمساهمات؟ السبب أن أقول لا، خاصة في وقت الأزمات المؤسسية الحادة، التي تدعو إلى التشكيك في وجودها للمؤسسة، وخاصة بالنسبة للضعفها السياسي الجوهري ونقص وزنه الدولي. حالة هنغاريا في هذا الصدد رمزية. الائتلاف اليميني الذي يقود البلاد والتي انتهكت مرارا وتكرارا قوانين الاتحاد الأوروبي فرض القوانين المقيدة للصحافة، النظم الانتخابية والسلوك الليبرالي عارضت ل، وإن كانت غامضة، والاتحاد الأوروبي، شرعت الآن على النقاش لصالح عقوبة الإعدام. تم استدعاء هذا الإجراء لصالح الوحيدة لمطالب اليمين المتطرف في البلاد، وهذا هو ذات الصلة تماما مع الحياة جدا من السلطة التنفيذية. ليس من الصعب أن نصدق أنه في حالة ضرورة بقاء الحكومة ورئيس الوزراء الهنغاري يمكن أن تنحدر إلى انتهاك مبدأ أساسي من مبادئ الاتحاد الأوروبي. إذا إدانة بروكسل واضحة، في هذه الحالة الكلمات لا تكفي، ولكن من الضروري أن يتم اتباع التصريحات التي حقائق ملموسة. بالفعل في العام الماضي، أطلقت الهيئة التنفيذية للاتحاد الأوروبي مشروعا يهدف إلى قياس تطبيق القواعد الديمقراطية في الدول الأعضاء، مع إمكانية معاقبة أي النزعات الاستبدادية، على سبيل المثال، وسحب حق التصويت. هذا التدبير، لتطبيقها الآن أبدا، لا يبدو كافيا للحفاظ على قواعد الديمقراطية والاستقرار الأوروبي جدا ضد الانتهاكات الحالية والمستقبلية خصوصا، التي قد تحدث. وليس سرا أن من المتوقع في القارة العجوز لزيادة الحركات الشعبوية واليمين المتطرف، والتي يمكن أن متلمس لقلب القواعد الأساسية التي يقوم عليها المصنع الأوروبي. هناك حاجة واضحة لإنشاء نظام للعقوبات بالسيارة أمام انتهاكات من هذا النوع، الأمر الذي يؤدي، كما أقصى عقوبة، حتى الاستبعاد من الاتحاد الأوروبي لما يبرهن على لم تعد تقبل القواعد الأساسية، إذا لزم الأمر، ولا بد من تعزيزها من الناحية القانونية، ومراجعة أيضا شروط الحصول، وإذا لزم الأمر، فرض تواقيع جديدة، من خلال تجديد الاتفاقات، لعضوية الاتحاد الأوروبي. وسيكون ذلك أيضا بديلا لضرورة تعزيز السياسية، التي لا تزال السبيل الوحيد للاتحاد لتصبح موضوع سياسي دولي من الطراز العالمي. ومع ذلك، على الرغم من بدء مناقشة المسألة الهنغارية في البرلمان الأوروبي، أظهرت كبار جدا التشريعية الجماعة الضعف السياسي الكامن داخل أجهزتها. وقد انعكس ذلك في عدم معاقبة حزب رئيس الوزراء من بودابست، حسب المجموعة الخاصة: أن من شعبية. كان هناك، في الواقع، لا يوجد موقف رسمي، خصوصا من إدانة الجماعة السياسية، التي من الناحية النظرية، ومستوحاة من القيم المسيحية ترجمتها إلى السياسة. وبالإضافة إلى ذلك، أظهر رئيس الوزراء الهنغاري أيضا حساسية قليلا تجاه قضية المهاجرين، ويجري المسؤول الحكومي الوحيد الذي لن يشارك في الاجتماع الخاص حول هذا الموضوع، الذي عقد في بروكسل. إذا أرادت أوروبا أن نفكر فقط من الناحية الاقتصادية، والتي يتم بعد ذلك تقييم تكاليف الصيانة داخل محيط من الدول التي لا تشترك في المبادئ الأساسية وتبقى فقط لأسباب انتهازية. الشروع في عملية استعراض عضوية في بروكسل يبدو الآن أكثر ضرورة من أي وقت مضى. استراتيجية لتشمل أي شخص مهما كان الثمن أثبت نتائج عكسية ولم يعودوا تماسك بين الشعوب والأمم التي كان من المتوقع، وزيادة عوامل عدم الاستقرار في بروكسل، وكثير من الأحيان، تصبح عائقا أمام تحقيق الأهداف الإنمائية أهداف سياسية. يبدو أن الوقت قد حان لإعادة النظر في معايير العضوية والانضمام إلى أوروبا الموحدة، لتحقيق الحد الأدنى من القيم المشتركة واقتناعا منها على الاطلاق، لبناء منزل أوروبي مشترك: أنت لا تقبل هذا لم يعد لديه للمشاركة. كل من المجر أو حتى الدول الأكثر أهمية
mercoledì 29 aprile 2015
Damasco in difficoltà contro l'unione dei gruppi ribelli
Il regime siriano, dopo quattro anni di guerra, appare in seria difficoltà. Le ultime vicende del conflitto parlano di gravi sconfitte militari, con la conseguente perdita del controllo di notevoli porzioni di territorio. Ad emergere, nella guerra è la formazione di Al Nusra, legata ad Al Qaeda; questo particolare pone in evidenza come la milizia fondata da Bin Laden, non sia affatto scomparsa, ma combatta in zone definite, ottenendo dei successi militari, anche consistenti. Una regione che non è più sotto il controllo di Damasco è quella al confine con la Turchia, la zona è considerata strategica per l’evoluzione del conflitto, in quanto lo stato turco spinge per la caduta di Assad, anche se non si è mai formalmente impegnato in azioni militari. L’impegno non dichiarato della Turchia, aiuta a capire la situazione del conflitto che si è venuta a creare. Gli stati sunniti hanno praticamente stretto una alleanza informale, che comprende anche Qatar ed Arabia Saudita, con l’obiettivo di sottrarre la Siria all’influenza iraniana. Un effetto collaterale di questo disegno politico è stata la nascita della formazione denominata Stato islamico, finanziata dagli stati sunniti e che successivamente si è sottratta al loro controllo. Ma questa esperienza non sembra essere stata sufficiente per gli stati sunniti; occorre partire dal presupposto che nessuno di queste nazioni vuole impegnarsi in prima persona contro Damasco e quindi viene continuata la tattica di finanziare altre milizie sunnite, sostenute in questo progetto anche dai capi religiosi delle varie fazioni. Il programma è quello di riuscire ad unire la frammentata opposizione ad Assad, fattore che ha permesso, fino ad ora, la sopravvivenza del regime. Chi manovra da lontano questi gruppi, che sono rimasti fuori dall’influenza del califfato, vuole creare una forza capace di prendere Damasco, senza unirsi allo Stato islamico. Non è un progetto impossibile da realizzare perché il califfato è impegnato a difendere ed a mantenere le posizioni conquistate, ma non sembra potere andare oltre questo compito, già di per se molto difficoltoso. Occorre ricordare che gli alleati di Assad sono gli iraniani e d i militanti di Hezbollah, che, tuttavia, possono assicurare minore aiuto a Damasco, proprio perché impegnati a combattere il califfato. Questa sorta di cortocircuito militare favorisce chi vuole unire l’opposizione di matrice religiosa ad Assad non ancora confluita nello Stato islamico, perché la situazione gli consente di non impegnarsi nella lotta tra oppositori di Damasco e, nello stesso tempo, approfittare della condizione di debolezza delle forze siriane lealiste. Il regime di Damasco, proprio per questa concomitanza di circostanze, appare ulteriormente indebolito, dopo che le sorti del conflitto ne hanno notevolmente ridotto le capacità di resistenza. Gli effettivi hanno subito un forte calo, per mancanza di rimpiazzi e per diserzioni, maturate in un ambiente militare che ha perso la fiducia e non vede la fine del conflitto. Il minore impegno di Hezbollah ed iraniani non è stato sufficientemente compensato dall’impiego di combattenti stranieri di origine sciita, che possono rappresentare, anzi, un fattore di debolezza all’interno dello schieramento di Assad, perché sono portatori di divisione e malumori nei militari regolari. Nonostante la situazione di Damasco sembri compromessa, secondo alcuni analisti, la fine del regime appare lontana; Assad ha già dato prova in precedenza di trovare soluzioni di emergenza, che gli hanno consentito di portare avanti il conflitto , anche quando la situazione sembrava irrimediabilmente compromessa. Molto dipenderà da come le parti sapranno affrontare una guerra che sembra diventare ogni giorno di più un conflitto di logoramento. Dal punto di vista degli alleati sunniti, sarà necessario anche vedere come sapranno gestire le milizie che vengono rifornite, evitando gli sviluppi avuti con il califfato; certamente questa soluzione non è gradita agli USA, che avevano manifestato fin dall’inizio delle ostilità la preferenza per l’opposizione laica, i cui movimenti sembrano essere stati emarginati. Del resto Washington aveva pensato anche ad includere Assad nella lotta al califfato, percependolo come il male minore tra le due parti. La manovra di Arabia Saudita, Qatar e Turchia sembra perciò, destinata ad allontanare, dal punto di vista diplomatico i tre paesi sunniti dagli USA, che rischiano, in caso di vittoria delle milizie, di vedere saldarsi una parte consistente del movimento sunnita estremo dalla Siria fino ai confini con l’Iran, con la prospettiva concreta di un confronto molto pericoloso. In quest’ottica una caduta di Damasco sembra, purtroppo, veramente il male minore per l’occidente, anche ricordando cosa è successo dopo la fine di Gheddafi e Saddam Hussein. Si rischia così di riproporsi il dilemma successivo alle primavere arabe, con l’aggravante di una possibile ascesa al potere in modo diretto di formazioni religiose estremiste sostenute da alleati di Washington. Una eventualità che rischia di portare alla completa revisione la politica estera non solo americana, ma di tutto l’occidente.
Damascus in trouble against the union of the rebel groups
The Syrian regime, after four years of war, it is in serious trouble. The latest events of the conflict speak of serious military defeats, with the consequent loss of control of significant portions of territory. To emerge, in the war is the formation of Al Nusra Front, linked to Al Qaeda; This particular highlights how the militia founded by bin Laden, is by no means disappeared, but fight in defined areas, getting the military successes, also substantial. A region that is no longer under the control of Damascus is to the border with Turkey, the area is considered strategic for the development of the conflict, as it was turkish pushing for the fall of Assad, although never formally engaged in military actions. The commitment undeclared Turkey, it helps to understand the situation of the conflict that has arisen. The Sunnis have been virtually a narrow informal alliance, which also includes Qatar and Saudi Arabia, with the aim of removing Syria to Iranian influence. A side effect of this political plan was the birth of the formation known as the Islamic State, financed by the Sunni states and which subsequently are removed from their control. But this experience does not seem to have been sufficient for the Sunni states; it must be assumed that none of these nations want to commit themselves against Damascus and then is continued the tactic to fund other Sunni militias, supported in this project even by the religious leaders of the various factions. The program is to be able to unite the fragmented opposition to Assad, a factor that has allowed, until now, the regime's survival. About maneuver away from these groups, who are left out of the influence of the caliphate, he wants to create a force capable of taking Damascus, without joining the Islamic state. It is not an impossible to achieve because the caliphate is committed to defend and keep the conquered positions, but does not seem to be able to go beyond this task, already perceived as very difficult. Remember that the allies of Assad are Iranians edi militants of Hezbollah, which, however, can help ensure less in Damascus, because pledged to fight the caliphate. This kind of short military favors those who want to join the opposition of religious Assad not yet merged in the Islamic state, because the situation does not allow him to engage in the struggle between opponents of Damascus and at the same time, take advantage of the weak condition of Syrian loyalist forces. The regime in Damascus, because of this combination of circumstances, appears further weakened after the tide of the war have greatly reduced stamina. Actual suffered a sharp decline, due to a lack of replacements and desertions, acquired in a military that has lost confidence and did not see the end of the conflict. Efficiently as Hezbollah and Iran was not sufficiently offset by the use of foreign fighters of Shiite origin, which may be, indeed, a source of weakness in the deployment of Assad, because they are carriers of division and discontent in the military regular . Despite the situation in Damascus seem compromised, according to some analysts, the end of the regime seems remote; Assad has already shown previously to find emergency solutions, which enabled him to carry on the war, even when the situation seemed hopelessly compromised. Much will depend on how the parties will face a war that seems to become every day more a conflict of attrition. From the perspective of Sunni allies, you will also need to see how will manage the militias that are supplied, avoiding developments had with the Caliphate; certainly this solution is not acceptable to the US, which had shown since the beginning of hostilities, the preference for the secular opposition, whose movements appear to have been marginalized. Besides Washington had thought to include Assad in the fight against the caliphate, perceiving it as the lesser evil between the two parties. The maneuver of Saudi Arabia, Qatar and Turkey seems therefore, intended to remove, from the perspective of the three countries Sunni diplomat from the US, which may, in case of victory of the militia, welded to see a large part of the extreme Sunni movement from Syria to the borders with Iran, with the real prospect of a very dangerous confrontation. In this context a fall of Damascus seems, unfortunately, really the lesser evil for the West, even remembering what happened after the end of Gaddafi and Saddam Hussein. This runs the risk of recur the dilemma following the Arab Spring, with the aggravating circumstance of a possible rise to power directly to religious extremist formations supported by allies of Washington. An event that is likely to lead to the complete overhaul foreign policy not only American, but throughout the West.
Damasco en problemas contra la unión de los grupos rebeldes
El régimen sirio, después de cuatro años de guerra, está en serios problemas. Los últimos acontecimientos del conflicto hablan de graves derrotas militares, con la consiguiente pérdida de control de una parte significativa del territorio. Para salir, en la guerra es la formación de Al Nusra frontal, vinculado a Al Qaeda; Este particular pone de relieve cómo la milicia fundada por Bin Laden, es de ningún modo desaparecieron, pero luchan en áreas definidas, conseguir los éxitos militares, también sustancial. Una región que ya no está bajo el control de Damasco es de la frontera con Turquía, la zona es considerada estratégica para el desarrollo del conflicto, como lo fue empujando turco para la caída de Assad, aunque nunca formalmente participado en acciones militares. El compromiso no declarado Turquía, que ayuda a comprender la situación del conflicto que ha surgido. Los sunitas han sido prácticamente una alianza informal estrecha, que también incluye a Qatar y Arabia Saudita, con el objetivo de eliminar a Siria a la influencia iraní. Un efecto secundario de este proyecto político fue el nacimiento de la formación conocida como el Estado Islámico, financiado por los estados sunitas y que posteriormente se retiran de su control. Pero esta experiencia no parece haber sido suficiente para los estados sunitas; hay que suponer que ninguna de estas naciones quieren comprometerse contra Damasco y luego se continúa la táctica para financiar otras milicias sunitas, apoyados en este proyecto, incluso por los líderes religiosos de las distintas facciones. El programa es capaz de unir a la fragmentada oposición a Assad, un factor que ha permitido, hasta ahora, la supervivencia del régimen. Acerca de maniobra fuera de estos grupos, que se quedan fuera de la influencia del califato, que quiere crear una fuerza capaz de tomar Damasco, sin unirse el estado islámico. No es un imposible de lograr debido a que el califato se ha comprometido a defender y mantener las posiciones conquistadas, pero no parece ser capaz de ir más allá de esta tarea, ya se percibe como muy difícil. Recuerde que los aliados de Assad son iraníes militantes edi de Hezbolá, que, sin embargo, puede ayudar a asegurar menos en Damasco, ya que se comprometió a luchar contra el califato. Este tipo de corto militar favorece a aquellos que quieran unirse a la oposición de Assad religiosa aún no fusionada en el estado islámico, porque la situación no le permite a participar en la lucha entre los opositores de Damasco y, al mismo tiempo, aprovechar las ventajas de la condición débil de las fuerzas leales sirias. El régimen de Damasco, a causa de esta combinación de circunstancias, aparece debilitó aún más después de la marea de la guerra se han reducido en gran medida la resistencia. Actual sufrieron un fuerte descenso, debido a la falta de sustituciones y deserciones, adquirido en un militar que ha perdido la confianza y no ver el final del conflicto. Eficientemente como Hezbollah e Irán no estaba suficientemente compensados por el uso de combatientes extranjeros de origen chií, que puede ser, de hecho, una fuente de debilidad en el despliegue de Assad, porque son portadores de división y descontento en el ejército regular de . A pesar de la situación en Damasco parece comprometida, según algunos analistas, el fin del régimen parece remota; Assad ya ha demostrado previamente para encontrar soluciones de emergencia, que le permitieron continuar la guerra, incluso cuando la situación parecía irremediablemente comprometida. Mucho dependerá de cómo las partes se enfrentarán a una guerra que parece volverse cada día más un conflicto de desgaste. Desde la perspectiva de los aliados sunitas, también tendrá que ver cómo manejará las milicias que se suministran, evitando desarrollos tuvieron con el Califato; sin duda esta solución no es aceptable para los EE.UU., que había mostrado desde el comienzo de las hostilidades, la preferencia por la oposición secular, cuyos movimientos parecen haber sido marginados. Además de Washington había pensado incluir Assad en la lucha contra el califato, percibiéndolo como el mal menor entre las dos partes. Por ello, la maniobra de Arabia Saudita, Qatar y Turquía parece, destinado a eliminar, desde la perspectiva del diplomático tres países sunita de los EE.UU., lo que puede, en caso de victoria de la milicia, soldado a ver una gran parte del movimiento suní extrema de Siria a las fronteras con Irán, con la posibilidad real de una confrontación muy peligroso. En este contexto, una caída de Damasco parece, por desgracia, en realidad el mal menor para Occidente, incluso recordando lo que pasó después del final de Gadafi y Sadam Hussein. Esto corre el riesgo de repetirse el dilema tras la Primavera Árabe, con el agravante de una posible subida al poder directamente a formaciones extremistas religiosos apoyados por aliados de Washington. Un evento que es probable que conduzca a la revisión de la política exterior completa no sólo de América, sino en todo el Occidente.
Damaskus in Schwierigkeiten gegen die Gewerkschaft der Rebellengruppen
Das syrische Regime, nach vier Jahren des Krieges, es ist in ernsthaften Schwierigkeiten. Die jüngsten Ereignisse des Konflikts sprechen von schweren militärischen Niederlagen, mit der daraus folgenden Verlust der Kontrolle über wesentliche Teile des Territoriums. Entstehen, in dem Krieg ist die Bildung von Al Nusra Front, um Al-Qaida verbunden sind; Diese besondere Highlights, wie die Miliz von bin Laden gegründet, ist keineswegs verschwunden, aber kämpfen in definierten Bereichen, immer die militärischen Erfolge, auch beträchtlich. Eine Region, die nicht mehr unter der Kontrolle von Damaskus ist an die Grenze mit der Türkei wird die Fläche als strategisch für die Entwicklung des Konflikts, wie es war türkisch drängen Herbst Assad, obwohl nie offiziell in militärischen Aktionen engagiert. Das Engagement nicht deklariert Türkei, es hilft, die Situation des Konflikts, der entstanden ist zu verstehen. Die Sunniten haben praktisch eine enge informelle Allianz, zu der auch Katar und Saudi-Arabien, mit dem Ziel der Entfernung von Syrien nach iranischen Einfluss gewesen. Ein Nebeneffekt dieser politischen Plan war die Geburtsstunde der Bildung als islamischen Staat bekannt, von den sunnitischen Staaten und die anschließend von ihrer Kontrolle entfernt finanziert. Aber diese Erfahrung scheint nicht ausgereicht, um den sunnitischen Staaten haben; muss davon ausgegangen werden, dass keines dieser Völker, sich gegen Damaskus zu begehen wollen und dann fortgesetzt wird, die Taktik, andere sunnitische Milizen, bei diesem Projekt unterstützt auch von den religiösen Führern der verschiedenen Fraktionen zu finanzieren. Das Programm ist in der Lage, um die zersplitterten Opposition gegen Assad, ein Faktor, der es ermöglicht hat, zu vereinen, bis jetzt, das Überleben des Regimes. Über Manöver weg von diesen Gruppen, die aus dem Einfluss des Kalifats gelassen werden, er will eine Kraft fähig, Damaskus zu erstellen, ohne Beitritt zum islamischen Staat. Es ist nicht unmöglich zu erreichen, da das Kalifat ist verpflichtet, zu verteidigen und halten die eroberten Positionen, aber scheint nicht in der Lage, über diese Aufgabe bereits als sehr schwierig empfunden gehen. Denken Sie daran, dass die Verbündeten der Assad sind Iraner edi Militanten der Hisbollah, die kann aber dazu beitragen, weniger in Damaskus, da sich verpflichtet, das Kalifat zu kämpfen. Diese Art von kurzen militärischen begünstigt diejenigen, die die Opposition von religiösen Assad noch nicht im islamischen Staat verschmolzen beitreten wollen, weil die Situation erlaubt ihm nicht, um in den Kampf zwischen Gegnern von Damaskus und gleichzeitig engagieren, profitieren Sie von den schwachen Zustand Syrian loyalistischen Kräfte. Das Regime in Damaskus wegen dieser Kombination von Umständen, wird weiter geschwächt, nachdem das Blatt des Krieges wurden stark reduziert Ausdauer. Actual erlitt einen starken Rückgang, aufgrund des Fehlens von Ersatz- und Desertionen, in einem Militär, das Vertrauen verloren hat und nicht sehen, das Ende des Konflikts erworben. Effizient wie der Hisbollah und der Iran nicht ausreichend durch die Verwendung von ausländischen Kämpfer der schiitischen Ursprungs, die in der Tat sein kann, eine Quelle der Schwäche in der Einrichtung von Assad, weil sie Träger von Teilung und Unzufriedenheit in der Armee sind regelmäßige Versatz . Trotz der Lage in Damaskus scheint gefährdet ist, nach Meinung einiger Analysten, das Ende des Regimes scheint remote; Assad hat bereits früher gezeigt, um Notlösungen, die es ihm ermöglicht, den Krieg zu tragen, auch wenn sich die Lage schien hoffnungslos kompromittiert zu finden. Viel wird davon abhängen, wie die Parteien einen Krieg, der jeden Tag mehr ein Konflikt Abnutzungs geworden scheint Gesicht ab. Aus der Perspektive der sunnitischen Verbündeten, werden Sie auch brauchen, um zu sehen, wie wird die Milizen, die geliefert werden, zu verwalten, zu vermeiden Entwicklungen hatten mit dem Kalifat; sicherlich ist diese Lösung nicht akzeptabel, den USA, die seit Beginn der Feindseligkeiten, die Präferenz für den säkularen Opposition, deren Bewegungen scheinen, an den Rand gedrängt haben gezeigt hatte. Neben Washington hatte daran gedacht, Assad bei der Bekämpfung des Kalifats sind und begreift sie als das kleinere Übel zwischen den beiden Parteien. Das Manöver von Saudi-Arabien, Katar und der Türkei scheint daher beabsichtigt, zu entfernen, aus der Sicht der drei Länder sunnitischen Diplomaten aus den USA, die im Falle eines Sieges der Miliz, geschweißt kann, einen großen Teil der extremen sunnitischen Bewegung aus Syrien zu sehen bis an die Grenzen mit dem Iran, mit der realen Aussicht auf eine sehr gefährliche Konfrontation. In diesem Zusammenhang ist ein Rückgang von Damaskus scheint leider wirklich das kleinere Übel für den Westen, auch die Erinnerung an das, was nach dem Ende des Gaddafi und Saddam Hussein geschah. Dieser läuft Gefahr, wiederholen das Dilemma nach dem arabischen Frühling, mit dem erschwerenden Umstand einer möglichen Anstieg um direkt von Verbündeten von Washington unterstützten religiösen extremistischen Formationen anzutreiben. Ein Ereignis, das wahrscheinlich auf die Generalüberholung der Außenpolitik nicht nur amerikanische führen ist, sondern in der gesamten Westen.
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