Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
venerdì 31 maggio 2019
Israele deve tornare al voto
Per la prima volta nella sua storia, Israele è costretto a ripetere le elezioni dopo che sono state appena disputate. Infatti il risultato uscito dalle urne lo scorso 9 aprile non ha permesso alcuna formazione di un esecutivo in grado di governare il paese. Il voto che ha determiato questa decisione è stato etrogeneo perchè ai 64 membri della maggioranza si sono aggiunti i 10 rappresentanti dei partiti arabi, che hanno intravisto in questa decisione una occasione per assumere maggiore rilevanza. Nei contrari si contano tutti i 45 deputati della minoranza, l’intero centrosinistra, che ha votato in questo modo per sottolineare l’incapacità dei vincitori di trovare un accordo e per manifestare la propria contrarietà alle spese che il paese dovrà sostenere per la nuova tornata elettorale, che hanno già visto diverse contrarietà nella società civile israeliana. Netanyahu, personalmente gode di sondaggi favorevoli, ma questi potrebbero non bastare per affrontare i magistrati chelo accusano di corruzione e, sopratutto, politicamente per gestire la frammentazione politica del campo conservatore, che rappresenta la vera ragione responsabile delle nuove elezioni. Le sei formazioni di destra, che avrebbero dovuto trovare un accordo, si sono rivelate troppe anche per un politico abituato a conduzioni spregiudicate come Netanyahu, troppi interessi particolari che hanno determinato il fallimento della causa comune, d’altro canto mettere d’accordo una coalizione di conservatori, di destra nazionalisti religiosi ed ebrei ultra-ortodossi è tutt’altro che facile ed il leader israeliano ha sottovalutato queste difficoltà. La ripetizione delle elezioni, quindi, vede Netanyahu come il principale sconfitto ed il danno alla sua immagine potrebbe costargli la rinuncia ad una leadership futura, nonostante l’apprezzamento del paese. Del resto la frammentazione dlela destra si può inquadrare in una sua tattica per meglio governare le differenze e restare il capo di una coalizione che non è riuscita a nascere. L’errore, probabilmente, è stato quello di dare troppo rilievo alla parte più estrema, credendo di saperne governare l’attivismo e, nel contempo, riuscire a conciliare gli interessi della parte più moderata della destra israeliana. Questa volta la tattica spregiudicata condotta con continui azzardi, come in politica estera e come nei confronti dei palestinesi, non ha avuto successo. Il leader israeliano adesso deve fare fronte alle inchieste per corruzione ed alla possibile aggregazione delle liste di centrosinistra con i partiti arabi, estremo tentativo dell’opposizione per fargli perdere il potere. Occorre ricordare che l’astensionismo tra gli arabi israeliani nelle ultime elezioni è stato molto alto ed una maggiore risposta alle elezioni, grazie ad una campagna che possa consentire agli arabi di non sentirsi più cittadini di minore importanza, potrebbe avere effetti capaci di rovesciare i rapporti di forza. Al contrario la campagna elettorale che si terrà in estate, le elezioni legislative sono state fissate per il 17 settembre, non sarà accolta favorevolmente dagli israeliani, contrariati dal’incapacità politica di formare l’esecutivo e dalla spesa per una nuova competizione elettorale. La minaccia di un astensionismo per evidente sfiducia rappresenta un grave pericolo per il risultato dell’elettorato conservatore. Una previsione possibile è che si possa verificare un ulteriore blocco della politica grazie ad un risultato vicino al pareggio o una ripetizione delle attuali proporzioni di forza, un destino che obbligherebbe ad una soluzione di compromesso ben più difficile da quello che non è stato trovato entro il perimetro della destra: condannando il paese ad una instabilità ed incertezza pericolosi anche negli scenari della politica estera.
Israel must return to the vote
For the first time in its history, Israel is forced to repeat the elections after they have just been played. In fact, the result released by the polls on April 9 did not allow any training for an executive capable of governing the country. The vote that determined this decision was etrogenous because the 64 members of the majority were joined by 10 representatives of the Arab parties, who saw in this decision an opportunity to take on greater significance. On the contrary there are all 45 deputies of the minority, the entire center-left, who voted in this way to emphasize the inability of the winners to find an agreement and to express their opposition to the expenses that the country will have to bear for the new round election, which have already seen several setbacks in Israeli civil society. Netanyahu personally enjoys favorable surveys, but these may not be enough to address the magistrates who accuse him of corruption and, above all, politically to manage the political fragmentation of the conservative camp, which represents the real reason responsible for the new elections. The six right-wing formations, which should have come to an agreement, have proved to be too many even for a politician accustomed to unscrupulous condemnations like Netanyahu, too many particular interests that have led to the failure of the common cause, on the other hand to put together a coalition of conservatives, right-wing religious nationalists and ultra-orthodox Jews is far from easy and the Israeli leader has underestimated these difficulties. The repetition of the elections, therefore, sees Netanyahu as the main loser and the damage to his image could cost him the renunciation of a future leadership, despite the appreciation of the country. Moreover, the fragmentation of the right can be seen in one of his tactics to better govern the differences and remain the head of a coalition that failed to be born. The mistake was probably that of giving too much importance to the most extreme part, believing that we know how to govern activism and, at the same time, manage to reconcile the interests of the more moderate part of the Israeli right. This time the unprejudiced tactics carried out with continuous hazards, as in foreign policy and as with the Palestinians, was not successful. The Israeli leader now has to face inquiries for corruption and the possible aggregation of the center-left lists with the Arab parties, an extreme attempt by the opposition to make him lose power. It should be remembered that the abstention rate among Israeli Arabs in the last elections was very high and a greater response to the elections, thanks to a campaign that could allow the Arabs to no longer feel themselves to be citizens of minor importance, could have effects capable of reversing relations of strength. On the contrary, the electoral campaign to be held in the summer, the legislative elections have been set for September 17th, will not be welcomed by the Israelis, who are upset by the political inability to form the executive and by the expenditure for a new electoral competition. The threat of abstention due to obvious distrust represents a serious danger to the result of the conservative electorate. A possible prediction is that a further blockage of the policy can occur thanks to a result close to balance or a repetition of the current proportions of force, a destiny that would oblige a compromise solution far more difficult than the one that was not found by perimeter of the right: condemning the country to dangerous instability and uncertainty even in foreign policy scenarios.
Israel debe volver a la votación.
Por primera vez en su historia, Israel se ve obligado a repetir las elecciones después de que se acaban de jugar. De hecho, el resultado publicado por las urnas el 9 de abril no permitió ninguna capacitación para un ejecutivo capaz de gobernar el país. El voto que determinó esta decisión fue etrógeno porque a los 64 miembros de la mayoría se unieron 10 representantes de los partidos árabes, quienes vieron en esta decisión la oportunidad de adquirir mayor importancia. Por el contrario, hay 45 diputados de la minoría, todo el centro-izquierda, que votaron de esta manera para enfatizar la incapacidad de los ganadores para encontrar un acuerdo y expresar su oposición a los gastos que el país tendrá que pagar para la nueva ronda. Las elecciones, que ya han visto varios reveses en la sociedad civil israelí. Netanyahu disfruta personalmente de encuestas favorables, pero puede que no sean suficientes para dirigirse a los magistrados que lo acusan de corrupción y, sobre todo, a la gestión política de la fragmentación política del campo conservador, que representa la verdadera razón responsable de las nuevas elecciones. Las seis formaciones de derecha, que deberían haber llegado a un acuerdo, han demostrado ser demasiadas incluso para un político acostumbrado a condenas inescrupulosas como Netanyahu, demasiados intereses particulares que han llevado al fracaso de la causa común, por otra parte, a formar una coalición. Los conservadores, los nacionalistas religiosos de derecha y los judíos ultraortodoxos están lejos de ser fáciles y el líder israelí ha subestimado estas dificultades. La repetición de las elecciones, por lo tanto, considera a Netanyahu como el principal perdedor y el daño a su imagen podría costarle la renuncia a un liderazgo futuro, a pesar de la apreciación del país. Además, la fragmentación de la derecha se puede ver en una de sus tácticas para gobernar mejor las diferencias y seguir siendo el jefe de una coalición que no nació. El error fue probablemente dar demasiada importancia a la parte más extrema, creyendo que sabemos cómo gobernar el activismo y, al mismo tiempo, lograr reconciliar los intereses de la parte más moderada de la derecha israelí. Esta vez, las tácticas desprevenidas llevadas a cabo con riesgos continuos, como en la política exterior y como con los palestinos, no tuvieron éxito. El líder israelí ahora tiene que enfrentar consultas por corrupción y la posible agregación de las listas de centro-izquierda con los partidos árabes, un intento extremo de la oposición para hacerle perder el poder. Debe recordarse que la tasa de abstención entre los árabes israelíes en las últimas elecciones fue muy alta y una mayor respuesta a las elecciones, gracias a una campaña que podría permitir a los árabes dejar de sentirse ciudadanos de menor importancia, podría tener efectos capaces de revertir las relaciones. de fuerza. Por el contrario, la campaña electoral que se realizará en el verano, las elecciones legislativas que se han establecido para el 17 de septiembre, no serán bienvenidas por los israelíes, quienes están molestos por la incapacidad política para formar el ejecutivo y por el gasto para una nueva competencia electoral. La amenaza de abstención debido a la desconfianza obvia representa un grave peligro para el resultado del electorado conservador. Una posible predicción es que un bloqueo adicional de la política puede ocurrir gracias a un resultado cercano al equilibrio o una repetición de las proporciones actuales de la fuerza, un destino que obligaría a una solución de compromiso mucho más difícil que la que no encontró. Perímetro de la derecha: condenar al país a una peligrosa inestabilidad e incertidumbre incluso en escenarios de política exterior.
Israel muss zur Abstimmung zurückkehren
Israel ist zum ersten Mal in seiner Geschichte gezwungen, die Wahlen zu wiederholen, nachdem sie gerade gespielt wurden. Das von den Umfragen am 9. April veröffentlichte Ergebnis ermöglichte keine Schulung für eine Führungskraft, die in der Lage ist, das Land zu regieren. Die Abstimmung, die diese Entscheidung bestimmte, war ungeheuerlich, da sich den 64 Mitgliedern der Mehrheit 10 Vertreter der arabischen Parteien anschlossen, die in dieser Entscheidung die Gelegenheit sahen, eine größere Bedeutung zu erlangen. Im Gegenteil, es gibt alle 45 Abgeordneten der Minderheit, die gesamte Mitte-Links-Fraktion, die auf diese Weise gestimmt haben, um die Unfähigkeit der Gewinner zu betonen, eine Einigung zu erzielen und ihre Ablehnung der Ausgaben zum Ausdruck zu bringen, die das Land für die neue Runde zu tragen hat Wahlen, die in der israelischen Zivilgesellschaft bereits einige Rückschläge erlitten haben. Netanjahu persönlich erfreut sich positiver Umfragen, aber diese reichen möglicherweise nicht aus, um die Richter anzusprechen, die ihn der Korruption beschuldigen, und vor allem, um die politische Zersplitterung des konservativen Lagers, das den eigentlichen Grund für die Neuwahlen darstellt, politisch zu bewältigen. Die sechs rechten Formationen, die zu einer Einigung hätten kommen sollen, haben sich als zu viele erwiesen, selbst für einen Politiker, der skrupellose Verurteilungen wie Netanjahu gewohnt ist, zu viele besondere Interessen, die zum Scheitern der gemeinsamen Sache geführt haben, andererseits, um eine Koalition zusammenzustellen Von Konservativen, rechtsgerichteten religiösen Nationalisten und ultraorthodoxen Juden ist dies alles andere als einfach, und der israelische Führer hat diese Schwierigkeiten unterschätzt. Die Wiederholung der Wahlen sieht Netanyahu daher als Hauptverlierer und der Schaden an seinem Image könnte ihn den Verzicht auf eine zukünftige Führung kosten, trotz der Wertschätzung des Landes. Darüber hinaus zeigt sich die Zersplitterung der Rechte in einer seiner Taktiken, um die Differenzen besser zu beherrschen und das Oberhaupt einer Koalition zu bleiben, die nicht geboren wurde. Der Fehler bestand wahrscheinlich darin, dem extremsten Teil zu viel Bedeutung beizumessen, zu glauben, wir könnten Aktivismus regeln und gleichzeitig die Interessen des gemäßigten Teils der israelischen Rechten in Einklang bringen. Diesmal war die unbefangene Taktik mit ständigen Gefahren, wie in der Außenpolitik und bei den Palästinensern, nicht erfolgreich. Der israelische Führer muss sich nun Ermittlungen gegen Korruption und die mögliche Zusammenführung der Mitte-Links-Listen mit den arabischen Parteien stellen, ein extremer Versuch der Opposition, ihn an die Macht zu bringen. Es sei daran erinnert, dass die Stimmenthaltungsrate unter den israelischen Arabern bei den letzten Wahlen sehr hoch war und eine stärkere Reaktion auf die Wahlen dank einer Kampagne, die es den Arabern ermöglichen könnte, sich nicht mehr als Bürger von geringer Bedeutung zu fühlen, Auswirkungen haben könnte, die die Beziehungen umkehren könnten der Stärke. Im Gegenteil, der Wahlkampf, der im Sommer stattfinden soll, die Parlamentswahlen, die für den 17. September anberaumt sind, wird von den Israelis nicht begrüßt, die sich über die politische Unfähigkeit, die Exekutive zu bilden, und über die Ausgaben für einen neuen Wahlkampf aufregen. Die drohende Stimmenthaltung aufgrund eines offensichtlichen Misstrauens stellt eine ernsthafte Gefahr für das Ergebnis der konservativen Wählerschaft dar. Eine mögliche Vorhersage ist, dass eine weitere Blockade der Politik aufgrund eines nahezu ausgeglichenen Ergebnisses oder einer Wiederholung der gegenwärtigen Gewaltverhältnisse eintreten kann. Dieses Schicksal würde eine Kompromisslösung erforderlich machen, die weitaus schwieriger ist als die, die nicht von gefunden wurde Perimeter des Rechts: Verurteilung des Landes zu gefährlicher Instabilität und Unsicherheit auch in außenpolitischen Szenarien.
Israël doit retourner au vote
Pour la première fois de son histoire, Israël est obligé de répéter les élections après leur élection. En effet, le résultat publié par les bureaux de vote le 9 avril ne permettait aucune formation pour un exécutif capable de gouverner le pays. Le vote qui a déterminé cette décision était étrogène car les 64 membres de la majorité ont été rejoints par 10 représentants des partis arabes, qui ont vu dans cette décision l'occasion de prendre une signification plus grande. Au contraire, tous les 45 députés de la minorité, de l’ensemble du centre-gauche, ont voté de la sorte pour souligner l’incapacité des vainqueurs à trouver un accord et à exprimer leur opposition aux dépenses que le pays devra supporter pour le nouveau tour. élections, qui ont déjà connu plusieurs revers dans la société civile israélienne. Netanyahu bénéficie personnellement d’enquêtes favorables, mais celles-ci ne seront peut-être pas suffisantes pour s’adresser aux magistrats qui l’accusent de corruption et, surtout, pour gérer politiquement la fragmentation politique du camp conservateur, qui est la véritable raison des nouvelles élections. Les six formations de droite, qui auraient dû parvenir à un accord, se sont révélées être trop nombreuses, même pour un homme politique habitué à des condamnations sans scrupules comme Netanyahu, trop d'intérêts particuliers qui ont conduit à l'échec de la cause commune, par contre pour constituer une coalition. des conservateurs, des nationalistes religieux de droite et des juifs ultra-orthodoxes est loin d’être facile et le dirigeant israélien a sous-estimé ces difficultés. La répétition des élections considère donc Netanyahou comme le principal perdant et les dommages causés à son image pourraient lui coûter la renonciation à un futur leadership, malgré l'appréciation du pays. De plus, la fragmentation de la droite peut être vue dans l'une de ses tactiques pour mieux gérer les différences et rester à la tête d'une coalition qui n'est pas née. L’erreur a probablement été de donner trop d’importance à la partie la plus extrême, croyant que nous savons gouverner le militantisme et, en même temps, parvenir à concilier les intérêts de la partie plus modérée de la droite israélienne. Cette fois, les tactiques sans préjugés menées avec des aléas continus, comme en politique étrangère et chez les Palestiniens, n’ont pas abouti. Le dirigeant israélien doit maintenant faire face à des enquêtes pour corruption et au regroupement éventuel des listes de centre-gauche avec les partis arabes, tentative extrême de l'opposition pour lui faire perdre le pouvoir. Il convient de rappeler que le taux d'abstention chez les Arabes israéliens lors des dernières élections était très élevé et qu'une réaction plus favorable aux élections, grâce à une campagne permettant aux Arabes de ne plus se sentir comme des citoyens d'importance mineure, pourrait avoir des effets susceptibles d'inverser les relations de force. Au contraire, la campagne électorale de l'été, les élections législatives prévues pour le 17 septembre, ne seront pas bien accueillies par les Israéliens, contrariés par l'incapacité politique de former l'exécutif et par les dépenses engagées pour une nouvelle compétition électorale. La menace d'abstention en raison d'une méfiance évidente représente un grave danger pour le résultat de l'électorat conservateur. Une prédiction possible est qu'un nouveau blocage de la politique puisse se produire grâce à un résultat proche de l'équilibre ou à une répétition des proportions actuelles de la force, un destin qui imposerait une solution de compromis bien plus difficile que celle qui n'avait pas été trouvée par périmètre de droite: condamner le pays à une instabilité et à une incertitude dangereuses, même dans des scénarios de politique étrangère.
Israel deve retornar ao voto
Pela primeira vez em sua história, Israel é forçado a repetir as eleições depois de terem acabado de jogar. De fato, o resultado divulgado pelas pesquisas de opinião em 9 de abril não permitiu nenhum treinamento para um executivo capaz de governar o país. A votação que determinou essa decisão foi etrógena porque os 64 membros da maioria estavam acompanhados por 10 representantes dos partidos árabes, que viram nessa decisão uma oportunidade de assumir um significado maior. Pelo contrário, há todos os 45 deputados da minoria, todo o centro-esquerda, que votaram desta forma para enfatizar a incapacidade dos vencedores de encontrar um acordo e expressar sua oposição às despesas que o país terá que suportar para a nova rodada. eleição, que já viu vários contratempos na sociedade civil israelense. Netanyahu assiste pessoalmente a inquéritos favoráveis, mas estes podem não ser suficientes para dirigir-se aos magistrados que o acusam de corrupção e, acima de tudo, politicamente para gerir a fragmentação política do campo conservador, que representa a verdadeira razão responsável pelas novas eleições. As seis formações direitistas, que deveriam ter chegado a um acordo, provaram ser demais, mesmo para um político acostumado a condenações inescrupulosas como Netanyahu, muitos interesses particulares que levaram ao fracasso da causa comum, por outro lado, para formar uma coalizão. de conservadores, nacionalistas religiosos de direita e judeus ultra-ortodoxos está longe de ser fácil e o líder israelense subestimou essas dificuldades. A repetição das eleições, portanto, vê Netanyahu como o principal perdedor e os danos à sua imagem podem custar-lhe a renúncia de uma futura liderança, apesar da apreciação do país. Além disso, a fragmentação da direita pode ser vista em uma de suas táticas para melhor governar as diferenças e permanecer como chefe de uma coalizão que não nasceu. O erro foi provavelmente o de dar muita importância à parte mais extrema, acreditando que sabemos governar o ativismo e, ao mesmo tempo, conseguir conciliar os interesses da parte mais moderada da direita israelense. Desta vez, as táticas sem preconceitos realizadas com riscos contínuos, como na política externa e com os palestinos, não tiveram sucesso. O líder israelense agora tem que enfrentar indagações por corrupção e a possível agregação das listas de centro-esquerda com os partidos árabes, uma tentativa extrema da oposição de fazê-lo perder o poder. Recorde-se que a taxa de abstenção entre os árabes-israelenses nas últimas eleições foi muito alta e uma maior resposta às eleições, graças a uma campanha que permitiria aos árabes deixarem de ser cidadãos de menor importância, poderia ter efeitos capazes de reverter as relações. de força. Pelo contrário, a campanha eleitoral a ser realizada no verão, as eleições legislativas foram marcadas para 17 de setembro, não será bem recebida pelos israelenses, que estão chateados com a incapacidade política para formar o executivo e pelas despesas para uma nova competição eleitoral. A ameaça de abstenção devido à desconfiança óbvia representa um grave perigo para o resultado do eleitorado conservador. Uma previsão possível é que um bloqueio adicional da política possa ocorrer graças a um resultado próximo do equilíbrio ou a uma repetição das proporções atuais de força, um destino que obrigaria uma solução de compromisso muito mais difícil do que a que não foi encontrada por perímetro da direita: condenar o país à instabilidade e incerteza perigosas mesmo em cenários de política externa.
Израиль должен вернуться к голосованию
Впервые в своей истории Израиль вынужден повторить выборы после того, как они только что были сыграны. Фактически, результаты, обнародованные опросами 9 апреля, не позволили подготовить руководителя, способного управлять страной. Голосование, которое определило это решение, было этрогенным, потому что к 64 членам большинства присоединились 10 представителей арабских партий, которые увидели в этом решении возможность обрести большее значение. Наоборот, есть все 45 депутатов меньшинства, весь левоцентристский, которые проголосовали таким образом, чтобы подчеркнуть неспособность победителей найти соглашение и выразить свое несогласие с расходами, которые страна должна будет нести для нового раунда. выборы, которые уже видели несколько неудач в израильском гражданском обществе. Нетаньяху лично проводит благоприятные опросы, но их может быть недостаточно, чтобы обратиться к магистратам, которые обвиняют его в коррупции, и, прежде всего, в политическом отношении, чтобы справиться с политической раздробленностью консервативного лагеря, который представляет собой реальную причину, ответственную за новые выборы. Шесть правых формирований, которые должны были прийти к соглашению, оказались слишком многочисленными, даже для политика, привыкшего к недобросовестным осуждениям, такого как Нетаньяху, слишком много особых интересов, которые привели к провалу общего дела, с другой стороны, чтобы собрать коалицию с консерваторами, праворадикальными националистами и ультраортодоксальными евреями далеко не просто, и израильский лидер недооценил эти трудности. Поэтому повторение выборов рассматривает Нетаньяху как главного проигравшего, и ущерб его имиджу может стоить ему отказа от будущего руководства, несмотря на оценку страны. Кроме того, фрагментация права может быть замечена в одной из его тактик, чтобы лучше управлять разногласиями и оставаться главой коалиции, которая не родилась. Вероятно, ошибкой было то, что мы придавали слишком большое значение самой крайней части, полагая, что мы знаем, как управлять активизмом, и в то же время нам удается примирить интересы более умеренной части права Израиля. На этот раз беспристрастная тактика, проводимая с постоянными угрозами, как во внешней политике, так и с палестинцами, не увенчалась успехом. Теперь израильскому лидеру приходится сталкиваться с запросами о коррупции и возможном объединении левоцентристских списков с арабскими партиями, что является крайней попыткой оппозиции заставить его потерять власть. Следует помнить, что уровень воздержания среди израильских арабов на последних выборах был очень высоким, и более широкий отклик на выборы, благодаря кампании, которая может позволить арабам перестать чувствовать себя гражданами второстепенной важности, может иметь последствия, способные изменить отношения силы. Напротив, избирательная кампания, которая должна состояться летом, выборы в законодательные органы были назначены на 17 сентября, не будет приветствоваться израильтянами, которые расстроены политической неспособностью сформировать исполнительную власть и расходами на новый избирательный конкурс. Угроза воздержания из-за явного недоверия представляет серьезную опасность для результата консервативного электората. Возможный прогноз состоит в том, что дальнейшая блокировка политики может произойти благодаря результату, близкому к равновесию, или повторению нынешних пропорций силы, судьбе, которая обязана найти компромиссное решение, гораздо более трудное, чем то, которое не было найдено периметр права: осуждение страны за опасную нестабильность и неопределенность даже во внешнеполитических сценариях.
以色列必须重新投票
以色列歷史上第一次被迫在剛剛參加選舉後重複選舉。事實上,民意調查4月9日發布的結果不允許對能夠管理國家的高管進行任何培訓。確定這一決定的投票是偶然的,因為大多數的64名成員加入了阿拉伯政黨的10名代表,他們在這一決定中看到了一個具有更大意義的機會。相反,所有45名少數民族代表,整個中左派,都以這種方式投票,強調獲勝者無法找到協議,並表示反對該國必須承擔的新一輪費用。選舉,已經在以色列民間社會中遭遇了幾次挫折。內塔尼亞胡個人享受有利的調查,但這些可能不足以解決指責他腐敗的地方法官,最重要的是政治上要管理保守派的政治分裂,這是新選舉的真正原因。即使對於習慣於內塔尼亞胡等不道德譴責的政治家,導致共同事業失敗的太多特殊利益,另一方面,組建聯盟,這六個右翼組織應該達成協議,事實證明太多了。保守派,右翼宗教民族主義者和極端正統的猶太人絕非易事,以色列領導人低估了這些困難。因此,選舉的重複使內塔尼亞胡成為主要的輸家,儘管國家讚賞,但對他的形象造成的損害可能使他放棄未來的領導權。此外,權利的分裂可以從他的一種策略中看出來,以更好地治理分歧,並保持一個未能誕生的聯盟的領導者。錯誤可能是對最極端的部分過於重視,認為我們知道如何管理行動主義,同時設法調和以色列權利中較為溫和的部分的利益。這一次,與外交政策和巴勒斯坦人一樣,持續不斷危害的無偏見戰術並未取得成功。以色列領導人現在不得不面對腐敗問題的調查以及可能將中左翼名單與阿拉伯政黨聚集在一起,反對派極端企圖讓他失去權力。應該記住的是,以色列阿拉伯人在上次選舉中的棄權率非常高,對選舉的反應更大,這要歸功於一場讓阿拉伯人不再覺得自己是不太重要的公民的運動,可能產生能夠扭轉關係的影響。力量。相反,將於9月17日舉行的立法選舉定於9月17日舉行的選舉活動將不會受到以色列人的歡迎,他們對政治上無法組建行政人員和新選舉競爭的支出感到不安。由於明顯的不信任而產生的棄權威脅對保守選民的結果構成嚴重威脅。一種可能的預測是,由於結果接近平衡或重複當前的力量比例,可能會進一步阻礙政策,這種命運將使得妥協解決方案的難度遠遠大於未找到的那種解決方案。權利的邊界:即使在外交政策方案中,也要譴責國家危險的不穩定和不確定性。
イスラエルは投票に戻る必要があります
その歴史の中で初めて、イスラエルは選挙が行われた直後に選挙を繰り返すことを余儀なくされています。実際、4月9日に世論調査によって発表された結果は、国を統治することができる幹部のための少しの訓練も許しませんでした。過半数の64人のメンバーがアラブ党の10人の代表者によって参加されたため、この決定を決定した投票は人質的でした。それどころか、このようにして、勝者が合意を見つけられず、新ラウンドのために負担しなければならない経費に反対することを表明することができないことを強調するために投票した。イスラエルの市民社会ではすでにいくつかの後退が見られています。ネタニヤフは個人的に好意的な調査を楽しんでいますが、これは彼を汚職であると非難する治安判事に対処するために、そして何よりも政治的に保守派の政治的分裂を管理するために十分ではないかもしれません。ネタニヤフのような不道徳な非難に慣れている政治家にとっても、合意に至るべき6つの右派陣営は多すぎることを証明した。一方、共通の原因の失敗につながったあまりにも多くの関心事は、連合をまとめるには保守派、右派の宗教的民族主義者、超正統派ユダヤ人の問題は容易なことではなく、イスラエルの指導者たちはこれらの困難を過小評価している。したがって、選挙が繰り返されれば、ネタニヤフが敗者となり、彼のイメージが損なわれたため、彼は国の評価にもかかわらず、将来の指導者の辞任を余儀なくされる可能性があります。さらに、違いをよりよく統制し、生まれてこなかった連立の長であり続けるために、彼の戦術の1つに権利の細分化が見られます。私たちが行動主義を統治する方法を知っていると同時にイスラエルの権利のより穏やかな部分の利益を調和させることをどうにかして信じているので、間違いはおそらく最も極端な部分をあまりにも重要にし過ぎたということでした。今回は、外交政策やパレスチナ人のように、継続的な危害を加えた偏見のない戦術は成功しませんでした。イスラエルの指導者たちは、腐敗やアラブ党との中央左のリストの可能性のある集約についての問い合わせに直面しなければなりません。最後の選挙でのイスラエルのアラブ人の間での棄権率は非常に高く、アラブ人がもはや自分自身を重要ではない市民であると感じることを許さないキャンペーンのおかげで選挙へのより大きな反応は関係を逆転させることができる効果をもたらすことができる強さの。それどころか、夏に開催される選挙運動、立法選挙は9月17日に設定されていますが、大統領選挙の政治的不能と新しい選挙競争のための支出に憤慨しているイスラエル人に歓迎されることはありません。明らかな不信による棄権の脅威は保守的な有権者の結果にとって重大な危険を表しています。予想に反して、均衡に近い結果や現在の勢力比率の繰り返しによって、政策のさらなる封鎖が起こる可能性があります。これは、妥協の解決を義務付ける運命ではありません。権利の境界:外交政策のシナリオにおいても危険な不安定性と不確実性に国を非難する。
يجب أن تعود إسرائيل إلى التصويت
لأول مرة في تاريخها ، تضطر إسرائيل إلى تكرار الانتخابات بعد أن تم لعبها للتو. في الواقع ، فإن النتيجة التي نشرتها استطلاعات الرأي في 9 أبريل لم تسمح بأي تدريب لمدير تنفيذي قادر على حكم البلاد. كان التصويت الذي حدد هذا القرار متأصلًا لأن الأعضاء البالغ عددهم 64 عضوًا انضموا إلى 10 ممثلين عن الأحزاب العربية ، الذين رأوا في هذا القرار فرصة لاتخاذ أهمية أكبر. على العكس من ذلك ، هناك جميع نواب الأقلية البالغ عددهم 45 نائبًا ، وهم يسار الوسط بالكامل ، الذين صوتوا بهذه الطريقة للتأكيد على عجز الفائزين عن التوصل إلى اتفاق والتعبير عن معارضتهم للنفقات التي سيتعين على الدولة تحملها في الجولة الجديدة. الانتخابات ، التي شهدت بالفعل العديد من النكسات في المجتمع المدني الإسرائيلي. يتمتع نتنياهو شخصياً باستطلاعات مواتية ، لكن قد لا تكون هذه كافية لمعالجة القضاة الذين يتهمونه بالفساد ، وقبل كل شيء ، سياسياً لإدارة التفتت السياسي للمعسكر المحافظ ، الذي يمثل السبب الحقيقي المسؤول عن الانتخابات الجديدة. أثبتت التشكيلات اليمينية الستة ، التي كان من المفترض أن تتوصل إلى اتفاق ، أنها كثيرة للغاية حتى بالنسبة للسياسي الذي اعتاد على إدانات عديمي الضمير مثل نتنياهو ، العديد من المصالح الخاصة التي أدت إلى فشل القضية المشتركة ، من ناحية أخرى لتشكيل ائتلاف من المحافظين والقوميين الدينيين اليمنيين واليهود الأرثوذكس المتطرفين أبعد ما يكون عن السهولة والزعيم الإسرائيلي قلل من شأن هذه الصعوبات. وبالتالي ، فإن تكرار الانتخابات يعتبر نتنياهو هو الخاسر الرئيسي وأن الأضرار التي لحقت صورته قد تكلفه التخلي عن قيادة مستقبلية ، على الرغم من تقدير البلاد. علاوة على ذلك ، يمكن رؤية تجزئة اليمين في أحد تكتيكاته لتحسين إدارة الاختلافات والبقاء على رأس التحالف الذي فشل في أن يولد. ربما كان الخطأ هو إعطاء أهمية كبيرة للجزء الأكثر تطرفًا ، معتقدًا أننا نعرف كيف نحكم النشاط ، وننجح في الوقت نفسه في التوفيق بين مصالح الجزء الأكثر اعتدالًا من اليمين الإسرائيلي. هذه المرة ، لم تنجح التكتيكات غير المبررة التي نفذت بمخاطر مستمرة ، كما هو الحال في السياسة الخارجية وكذلك مع الفلسطينيين. يتعين على الزعيم الإسرائيلي الآن أن يواجه استفسارات بشأن الفساد وإمكانية تجميع قوائم يسار الوسط مع الأحزاب العربية ، وهي محاولة متطرفة من قبل المعارضة لإخضاعه للسلطة. يجب أن نتذكر أن معدل الامتناع عن التصويت بين الإسرائيليين العرب في الانتخابات الأخيرة كان مرتفعًا جدًا وأن استجابة أكبر للانتخابات ، بفضل حملة قد تسمح للعرب بأن لا يعودوا يشعرون بأنهم مواطنون ذوو أهمية بسيطة ، يمكن أن يكون لها آثار قادرة على عكس العلاقات من القوة. على العكس من ذلك ، فإن الحملة الانتخابية التي ستُعقد في الصيف ، تم تحديد موعد الانتخابات التشريعية في 17 سبتمبر ، ولن يرحب بها الإسرائيليون ، الذين يشعرون بالضيق من جراء عدم القدرة السياسية على تشكيل السلطة التنفيذية والإنفاق على منافسة انتخابية جديدة. يمثل خطر الامتناع عن التصويت بسبب انعدام الثقة الواضح خطرا جسيما على نتيجة الناخبين المحافظين. من الممكن توقع حدوث انسداد إضافي للسياسة بفضل نتيجة قريبة من التوازن أو تكرار للنسب الحالية للقوة ، وهو مصير يلزم بحل توفيقي أصعب بكثير من الحل الذي لم يتم العثور عليه بواسطة محيط اليمين: إدانة البلاد لعدم الاستقرار واليقين الخطرين حتى في سيناريوهات السياسة الخارجية.
Il voto italiano
L’analisi del recente voto italiano per le elezioni europee rivela, ancora una volta, una mobilità consistente dei flussi elettorali, in uno scenario comunque connotato da una alta astensione. Il fenomeno della bassa affluenza al voto si può certamente spiegare con una sfiducia, ormai consolidata, per le formazioni politiche in competizione, dovuta ad una scarsa attitudine alla funzione di governo ed alle promesse elettorali non rispettate. Se, nei tempi passati, vi era una certa immobilità della situazione elettorale, con scarsa mobilità del voto, mantenuta, peraltro, anche con l’inizio della seconda repubblica, negli ultimi tempi i consensi hanno iniziato a spostarsi velocemente. Nelle scorse elezioni europee il Partito Democratico, che si dichiara di centro sinistra, ottenne il 40% dei consensi, ma i pessimi risultati sul piano sociale, in aperto contrasto con la sua dichiarata collocazione politica, uniti ad una certa arroganza dell’esercizio del potere, hanno determinato un calo di consensi fino al 19% circa, nelle elezioni politiche del marzo del 2018. I vincitori di quella competizione elettorale furono la formazione anti sistema dei Cinque stelle, salito al 32% ed il partito anti europeo della Lega Nord, che grazie ad una nuova gestione, seppe risollevarsi, passando dal 6% al 17%. Da queste due forze è nato l’attuale governo, che paga la scarsa affinità tra le sue componenti, spesso in contrasto sugli argomenti su cui concentrare l’azione di governo e sui tempi e modi delle decisioni politiche. Risulta chiaro che le maggiori aspettative erano riposte nel partito che era risultato il primo in Italia, ma la scarsa pratica politica e la tanta inesperienza, al limite del dilettantismo, hanno deluso l’elettorato che nelle europee li ha penalizzati con sei milioni di voti in meno. La strategia della Lega Nord, subentrata al primo posto ai Cinque stelle, è stata attendista, nel senso di fare mergere tutte le contraddizioni all’interno degli alleati ed anche la loro incompetenza; ma non solo, il leader della Lega ha saputo intercettare le paure degli italiani per il problema della sicurezza messa in pericolo dall’arrivo dei flussi migratori, peraltro diminuito già dal precedente governo di centro sinistra. Occorre specificare, però, che vi è una assenza pesante nei programmi di governo ed è quella che riguarda l’economia. Nonostante la difficoltà degli italiani, questi sono stati distratti dal problema della sicurezza, che è connesso soltanto in minima parte con losviluppo economico. Se il programma del reddito di cittadinanza, pur partendo da buoni propositi, si è rivelato non risolutivo del problema della povertà, la flat tax, simbolo della Lega, risulterà inattuabile perchè non supportata da una reale capacità finanziaria dello stato, oltre che capace di aumentare ancora quel divario sociale cresciuto in maniera esponenziale dalle politiche del centro sinistra. Si deve anche specificare che, quando le ideologie erano presenti, gli elettori della sinistra si recavano costantemente ai seggi elettorali, mentre, ora, in assenza di un soggetto capace di assicurare loro una rappresentanza, sono la parte maggiore del non voto. Al contrario gli elettori di centro e di destra assicurano una presenza maggiore che favorisce le formazioni di quella parte elettorale. Tuttavia è impossibile non rilevare come le mancate promesse hanno deluso gli elettori, determinando la mobilità elettorale degli ultimi tempi; ciò è vero soopratutto per quello che riguarda la parte economica ed il benessere dei cittadini, alquanto compressi fin dai governi in carica dagli anni novanta. Le dianmiche elettorali stanno premiando chi ha puntato sulla sicurezza, ma quando le emergenze economiche riprenderanno la scena non sarà difficile prevedere un nuovo cambio di leadership, fino alla prossima volta.
The Italian vote
The analysis of the recent Italian vote for the European elections reveals, once again, a consistent mobility of electoral flows, in a scenario however characterized by a high abstention. The phenomenon of low voter turnout can certainly be explained by a well-established distrust of the competing political formations, due to a poor attitude to the function of government and to the electoral promises not respected. If, in the past, there was a certain immobility of the electoral situation, with poor mobility of the vote, maintained, moreover, even with the beginning of the second republic, in recent times the consensus began to move quickly. In the last European elections the Democratic Party, which claims to be center-left, obtained 40% of the votes, but the bad results on the social level, in open contrast with its declared political position, combined with a certain arrogance of the exercise of power , led to a decrease of consents up to about 19%, in the political elections of March 2018. The winners of that electoral competition were the anti-Five-star formation, which rose to 32% and the anti-European party of the Northern League, which thanks to a new management, he was able to recover from 6% to 17%. From these two forces was born the current government, which pays for the lack of affinity between its components, often in contrast on the subjects on which to concentrate government action and on the timing and methods of political decisions. It is clear that the greatest expectations were placed on the party that was the first in Italy, but the lack of political practice and so much inexperience, on the verge of amateurism, disappointed the electorate that penalized them in the Europeans with six million votes in less. The strategy of the Northern League, which took the first place in the Five Stars, was wait-and-see, in the sense of making all the contradictions within the allies and also their incompetence disappear; but not only, the leader of the League has been able to intercept the fears of the Italians for the problem of security endangered by the arrival of migratory flows, which has already been diminished by the previous center-left government. It must be specified, however, that there is a heavy absence in government programs and it is that concerning the economy. Despite the difficulty of the Italians, they were distracted by the problem of security, which is only minimally connected with the economic development. If the program of citizenship income, although starting from good intentions, has turned out to be not resolutive of the problem of poverty, the flat tax, symbol of the League, will be impossible because it is not supported by a real financial capacity of the state, as well as capable of increasing still that social gap that has grown exponentially from the policies of the center-left. It must also be specified that, when the ideologies were present, the voters of the left constantly went to the polling stations, while, now, in the absence of a subject capable of assuring them representation, they are the major part of the non-vote. On the contrary, center and right-wing voters ensure a greater presence that favors the formation of that electoral part. However it is impossible not to notice how the failed promises have disappointed the voters, determining the electoral mobility of recent times; this is true above all for what concerns the economic part and the well-being of the citizens, somewhat compressed since the governments in office since the nineties. The elections are rewarding those who have focused on security, but when economic emergencies resume the scene it will not be difficult to foresee a new change of leadership, until next time.
El voto italiano
El análisis del reciente voto italiano para las elecciones europeas revela, una vez más, una movilidad constante de los flujos electorales, en un escenario caracterizado por una alta abstención. El fenómeno de la baja participación de los votantes ciertamente puede explicarse por una desconfianza bien establecida de las formaciones políticas en competencia, debido a una mala actitud hacia la función del gobierno y las promesas electorales no respetadas. Si, en el pasado, existía cierta inmovilidad de la situación electoral, con una movilidad pobre en la votación, mantenida, además, incluso con el comienzo de la segunda república, en los últimos tiempos el consenso comenzó a moverse rápidamente. En las últimas elecciones europeas, el Partido Demócrata, que dice ser centro-izquierda, obtuvo el 40% de los votos, pero los malos resultados a nivel social, en abierto contraste con su posición política declarada, combinados con una cierta arrogancia del ejercicio del poder. , llevó a una disminución de los consentimientos hasta aproximadamente el 19%, en las elecciones políticas de marzo de 2018. Los ganadores de esa competencia electoral fueron la formación contra el Cinco Estrellas, que se elevó al 32% y el partido antieuropeo de la Liga del Norte, que Gracias a una nueva administración, pudo recuperarse del 6% al 17%. De estas dos fuerzas nació el gobierno actual, que paga por la falta de afinidad entre sus componentes, a menudo en contraste con los temas en los que se concentra la acción del gobierno y en el momento y los métodos de las decisiones políticas. Está claro que las mayores expectativas se colocaron en el partido que fue el primero en Italia, pero la falta de práctica política y tanta inexperiencia, al borde del amateurismo, decepcionaron al electorado que los penalizó en los europeos con seis millones de votos en menos. La estrategia de la Liga del Norte, que ocupó el primer lugar en las Cinco Estrellas, fue esperar y ver, en el sentido de hacer desaparecer todas las contradicciones dentro de los aliados y también su incompetencia; pero no solo, el líder de la Liga ha podido interceptar los temores de los italianos por el problema de la seguridad en peligro por la llegada de flujos migratorios, que ya ha sido disminuido por el anterior gobierno de centroizquierda. Debe especificarse, sin embargo, que hay una gran ausencia en los programas gubernamentales y es la relativa a la economía. A pesar de la dificultad de los italianos, estaban distraídos por el problema de la seguridad, que está mínimamente relacionado con el desarrollo económico. Si el programa de ingreso de la ciudadanía, aunque partiendo de buenas intenciones, no resuelve el problema de la pobreza, el impuesto fijo, símbolo de la Liga, será inviable porque no está respaldado por una capacidad financiera real del estado, y es capaz de aumentar Todavía esa brecha social que ha crecido exponencialmente desde las políticas del centro-izquierda. También debe especificarse que, cuando las ideologías estaban presentes, los votantes de izquierda acudían constantemente a los colegios electorales, mientras que, ahora, en ausencia de un sujeto capaz de asegurar su representación, son la mayor parte de la no votación. Por el contrario, los votantes de centro y de derecha aseguran una mayor presencia que favorece la formación de esa parte electoral. Sin embargo, es imposible no notar cómo las promesas fallidas han decepcionado a los votantes, determinando la movilidad electoral de los últimos tiempos; Esto es cierto sobre todo en lo que concierne a la parte económica y al bienestar de los ciudadanos, algo comprimido desde los gobiernos en funciones desde los años noventa. Las elecciones están recompensando a aquellos que se han centrado en la seguridad, pero cuando las emergencias económicas vuelvan a la escena, no será difícil prever un nuevo cambio de liderazgo, hasta la próxima vez.
Die italienische Abstimmung
Die Analyse der jüngsten italienischen Abstimmung über die Europawahlen zeigt erneut eine konsequente Mobilität der Wählerströme in einem Szenario, das jedoch durch eine hohe Stimmenthaltung gekennzeichnet ist. Das Phänomen der geringen Wahlbeteiligung lässt sich mit Sicherheit durch ein begründetes Misstrauen gegenüber den konkurrierenden politischen Formationen erklären, das auf eine schlechte Einstellung zur Regierungsfunktion und zu den nicht eingehaltenen Wahlversprechen zurückzuführen ist. Wenn es in der Vergangenheit zu einer gewissen Unbeweglichkeit der Wahlsituation kam, bei der eine geringe Wahlfreiheit bestand, setzte sich überdies in jüngster Zeit auch mit Beginn der zweiten Republik ein rascher Konsens durch. Bei den letzten Europawahlen erhielt die Demokratische Partei, die sich als Mitte-Links-Partei ausgibt, 40% der Stimmen, aber die schlechten Ergebnisse auf sozialer Ebene, im offenen Gegensatz zu ihrer erklärten politischen Position, verbunden mit einer gewissen Arroganz der Machtausübung zu einem Rückgang des Konsens zu etwa 19% auf, in politischen Wahlen vom März 2018. die Gewinner war der Wahlkampf geführt, die Bildung von Anti Fünf-Sterne-System, stieg auf 32% und der europäischen Anti Northern League, die Dank einer neuen Geschäftsführung konnte er sich von 6% auf 17% erholen. Aus diesen beiden Kräften ist die derzeitige Regierung hervorgegangen, die für die mangelnde Affinität zwischen ihren Komponenten aufkommt, häufig im Gegensatz zu den Themen, auf die sich das Handeln der Regierung konzentrieren soll, sowie zu den Zeitpunkten und Methoden politischer Entscheidungen. Es ist klar, dass die größten Erwartungen wurden in der Partei gelegt, die das erste Ergebnis in Italien, aber der Mangel an praktischer Politik und so viel Unerfahrenheit am Rande des Dilettantismus haben die Wähler in Europa enttäuscht war, ist sie mit sechs Millionen Stimmen bestraft in weniger. Die Strategie der Nordliga, die den ersten Platz in den Fünf Sternen einnahm, war abwartend, in dem Sinne, alle Widersprüche innerhalb der Verbündeten und auch ihre Inkompetenz verschwinden zu lassen; Aber nicht nur, dass der Führer des Völkerbundes die Befürchtungen der Italiener in Bezug auf das durch die Ankunft von Migrationsströmen gefährdete Sicherheitsproblem abfangen konnte, das bereits von der früheren Mitte-Links-Regierung gemindert wurde. Es muss jedoch präzisiert werden, dass es in Regierungsprogrammen eine starke Abwesenheit gibt, und dies gilt auch für die Wirtschaft. Trotz der Schwierigkeiten der Italiener wurden sie vom Sicherheitsproblem abgelenkt, das nur minimal mit der wirtschaftlichen Entwicklung zusammenhängt. Wenn das Einkommen Programm der Bürger, wenn auch von guten Absichten, nicht bewiesen, das Problem der Armut, der Abgeltungsteuer, das Symbol der Liga zu lösen, wird unpraktisch, weil nicht durch reale finanzielle Leistungsfähigkeit des Staates unterstützt werden, sowie in der Lage zu erhöhen noch diese soziale Kluft, die exponentiell von der Politik der Mitte-Links gewachsen ist. Es muss auch spezifiziert werden, dass die Wähler der Linken, als die Ideologien anwesend waren, ständig zu den Wahllokalen gingen, während sie nun, da kein Thema vorhanden ist, das ihre Vertretung gewährleisten kann, den größten Teil der Nichtstimmen ausmachen. Im Gegenteil, die Wähler der Mitte und der Rechten sorgen für eine größere Präsenz, die die Bildung dieses Wahlteils begünstigt. Es ist jedoch nicht zu übersehen, dass die gescheiterten Versprechen die Wähler enttäuscht haben und die Wahlmobilität der letzten Zeit bestimmen. Dies gilt vor allem für den wirtschaftlichen Teil und das Wohlergehen der Bürger, der seit den seit den neunziger Jahren amtierenden Regierungen etwas zusammengedrückt wurde. Die Wahlen belohnen diejenigen, die sich auf Sicherheit konzentriert haben, aber wenn wirtschaftliche Notlagen wieder auftauchen, wird es nicht schwierig sein, einen neuen Führungswechsel bis zum nächsten Mal vorherzusehen.
Le vote italien
L'analyse du récent vote italien aux élections européennes révèle, une nouvelle fois, une mobilité constante des flux électoraux, dans un scénario toutefois caractérisé par une forte abstention. Le phénomène de faible participation électorale peut certainement s'expliquer par une méfiance bien établie vis-à-vis des formations politiques concurrentes, due à une mauvaise attitude vis-à-vis de la fonction du gouvernement et aux promesses électorales non respectées. Si, par le passé, il existait une certaine immobilité de la situation électorale, avec une faible mobilité du vote, maintenue par ailleurs, même avec le début de la deuxième république, le consensus a commencé à évoluer récemment. Lors des dernières élections européennes, le parti démocrate, qui prétend être de centre-gauche, a obtenu 40% des voix, mais les mauvais résultats sur le plan social contrastent nettement avec sa position politique déclarée, combinée à une certaine arrogance de l'exercice du pouvoir. , a entraîné une baisse des consentements allant jusqu’à environ 19%, lors des élections politiques de mars 2018. Les vainqueurs de cette compétition électorale ont été la formation anti-cinq étoiles, qui a atteint 32%, et le parti anti-européen de la Ligue du Nord, Grâce à une nouvelle direction, il a pu récupérer de 6% à 17%. Le gouvernement actuel est né de ces deux forces, ce qui compense le manque d'affinité entre ses composantes, qui contrastent souvent sur les sujets sur lesquels concentrer l'action du gouvernement, ainsi que sur le moment et les méthodes de prise de décisions politiques. Il est clair que les plus grandes attentes visaient le parti qui était le premier en Italie, mais le manque de pratique politique et de tant d’inexpérience, au seuil de l’amateurisme, a déçu le corps électoral qui l’a pénalisé chez les Européens avec six millions de voix moins. La stratégie de la Ligue du Nord, qui a pris la première place dans les Cinq étoiles, était attentiste, dans le sens de faire disparaître toutes les contradictions au sein des alliés ainsi que leur incompétence; mais pas seulement, le chef de la Ligue a été en mesure d’intercepter les craintes des Italiens face au problème de sécurité menacé par l’arrivée de flux migratoires, qui avait déjà été atténué par le précédent gouvernement de centre-gauche. Il faut toutefois préciser qu’il existe une forte absence dans les programmes gouvernementaux et c’est celle qui concerne l’économie. Malgré la difficulté des Italiens, ils ont été distraits par le problème de la sécurité, qui n’est que très peu lié au développement économique. Si le programme de revenu de citoyenneté, bien que partant de bonnes intentions, s’est avéré non résolutif du problème de la pauvreté, l’impôt uniforme, symbole de la Ligue, sera inutilisable car il ne repose pas sur une capacité financière réelle de l’État, mais aussi toujours cet écart social qui a crû de manière exponentielle par rapport aux politiques du centre-gauche. Il faut aussi préciser que, lorsque les idéologies étaient présentes, les électeurs de gauche se rendaient constamment dans les bureaux de vote, alors qu’en l’absence d’un sujet capable de leur assurer la représentation, ils constituent la majeure partie du non-vote. Au contraire, les électeurs du centre et de droite assurent une plus grande présence qui favorise la formation de cette partie électorale. Cependant, il est impossible de ne pas remarquer comment les promesses manquées ont déçu les électeurs, déterminant la mobilité électorale de la période récente; ceci est vrai avant tout pour ce qui concerne la partie économique et le bien-être des citoyens, quelque peu compressés depuis les gouvernements en place depuis les années quatre-vingt-dix. Les élections récompensent ceux qui se sont concentrés sur la sécurité, mais lorsque les urgences économiques reprendront leur place, il ne sera pas difficile de prévoir un nouveau changement de direction jusqu'à la prochaine fois.
O voto italiano
A análise do recente voto italiano para as eleições europeias revela, mais uma vez, uma consistente mobilidade dos fluxos eleitorais, num cenário caracterizado por uma alta abstenção. O fenómeno da baixa participação eleitoral pode certamente ser explicado por uma desconfiança bem estabelecida das formações políticas concorrentes, devido a uma atitude fraca em relação à função do governo e às promessas eleitorais não respeitadas. Se, no passado, havia certa imobilidade da situação eleitoral, com pouca mobilidade dos votos, mantida, aliás, mesmo com o início da segunda república, nos últimos tempos o consenso começou a se movimentar rapidamente. Nas últimas eleições europeias, o Partido Democrata, que afirma ser de centro-esquerda, obteve 40% dos votos, mas os maus resultados a nível social, em franco contraste com a sua posição política declarada, combinados com uma certa arrogância do exercício do poder. , levou a uma diminuição de consentimentos até cerca de 19%, nas eleições políticas de março de 2018. Os vencedores dessa competição eleitoral foram a formação anti-cinco estrelas, que subiu para 32% e o partido anti-europeu da Liga do Norte, que Graças a uma nova gestão, conseguiu recuperar de 6% para 17%. Dessas duas forças nasceu o atual governo, que paga pela falta de afinidade entre seus componentes, muitas vezes em contraste com os assuntos sobre os quais concentrar a ação do governo e o tempo e os métodos das decisões políticas. É claro que as maiores expectativas foram colocadas no partido que foi o primeiro na Itália, mas a falta de prática política e tanta inexperiência, à beira do amadorismo, desapontaram o eleitorado que os penalizou nos europeus com seis milhões de votos em menos. A estratégia da Liga do Norte, que ocupou o primeiro lugar nas Cinco Estrelas, era esperar para ver, no sentido de fazer desaparecer todas as contradições dentro dos aliados e também sua incompetência; mas não apenas, o líder da Liga conseguiu interceptar os temores dos italianos pelo problema da segurança ameaçada pela chegada dos fluxos migratórios, que já foi diminuída pelo anterior governo de centro-esquerda. Deve-se especificar, no entanto, que há uma grande ausência nos programas do governo e é o que diz respeito à economia. Apesar da dificuldade dos italianos, eles se distraíram com o problema da segurança, que está apenas minimamente ligado ao desenvolvimento econômico. Se o programa de renda da cidadania, embora partindo de boas intenções, acabou por não ser resolutivo do problema da pobreza, o imposto fixo, símbolo da Liga, será impraticável porque não é suportado por uma capacidade financeira real do Estado, assim como capaz de aumentar ainda essa lacuna social que cresceu exponencialmente das políticas da centro-esquerda. Também deve ser especificado que, quando as ideologias estiveram presentes, os eleitores da esquerda foram constantemente às assembleias de voto, enquanto, agora, na ausência de um assunto capaz de lhes assegurar a representação, eles são a maior parte do não voto. Pelo contrário, os eleitores de centro e de direita asseguram uma presença maior que favorece a formação dessa parte eleitoral. No entanto, é impossível não notar como as promessas fracassadas desapontaram os eleitores, determinando a mobilidade eleitoral dos últimos tempos; isto é verdade sobretudo no que diz respeito à parte económica e ao bem-estar dos cidadãos, algo comprimido desde os governos em exercício desde os anos noventa. As eleições estão recompensando aqueles que se concentraram na segurança, mas quando as emergências econômicas retomarem o cenário, não será difícil prever uma nova mudança de liderança, até a próxima vez.
Итальянское голосование
Анализ недавнего итальянского голосования за европейские выборы вновь показывает постоянную мобильность избирательных потоков в сценарии, который характеризуется высоким воздержанием. Явление низкой явки избирателей, безусловно, может быть объяснено устоявшимся недоверием к конкурирующим политическим формированиям из-за плохого отношения к функции правительства и к невыполненным предвыборным обещаниям. Если в прошлом сохранялась определенная неподвижность избирательной ситуации при слабой мобильности голосов, более того, даже с началом второй республики, то в последнее время консенсус начал быстро двигаться. На последних европейских выборах Демократическая партия, которая претендует на то, чтобы быть левоцентристской, получила 40% голосов, но плохие результаты на социальном уровне, что резко контрастирует с ее заявленной политической позицией в сочетании с некоторым высокомерием в осуществлении власти на политических выборах марта 2018 г. привело к уменьшению числа согласий примерно до 19%. Победителями этого избирательного соревнования стали анти-пятизвездное образование, которое выросло до 32%, и антиевропейская партия Северной лиги, которая благодаря новому руководству он смог восстановиться с 6% до 17%. Из этих двух сил родилось нынешнее правительство, которое оплачивает отсутствие сродства между его компонентами, часто в отличие от вопросов, на которых следует сконцентрировать действия правительства, а также от сроков и методов политических решений. Ясно, что самые большие надежды были возложены на партию, которая была первой в Италии, но отсутствие политической практики и такая большая неопытность, находящиеся на грани дилетантизма, разочаровали электорат, который наказал их в европейцах, получив шесть миллионов голосов. меньше. Стратегия Северной Лиги, которая заняла первое место в Пяти Звездах, была выжидательной, в том смысле, что все противоречия внутри союзников, а также их некомпетентность исчезли; но не только лидер Лиги смог перехватить страхи итальянцев по поводу проблемы безопасности, поставленной под угрозу миграционными потоками, которая уже была ослаблена предыдущим левоцентристским правительством. Следует, однако, указать, что в государственных программах наблюдается значительное отсутствие, и это касается экономики. Несмотря на трудности итальянцев, их отвлекла проблема безопасности, которая лишь минимально связана с экономическим развитием. Если программа получения гражданских доходов, хотя и исходящая из благих намерений, оказалась не решающей проблему бедности, единый налог, являющийся символом Лиги, будет неосуществим, поскольку он не поддерживается реальными финансовыми возможностями государства, а также способен увеличить тем не менее тот социальный разрыв, который экспоненциально вырос из политики левоцентристов. Необходимо также указать, что при наличии идеологий избиратели левых постоянно ходили на избирательные участки, в то время как сейчас, в отсутствие субъекта, способного обеспечить их представительство, они составляют основную часть не участвующих в голосовании. Напротив, центральные и правые избиратели обеспечивают большее присутствие, что способствует формированию этой избирательной части. Однако нельзя не заметить, как неудавшиеся обещания разочаровали избирателей, определяя электоральную мобильность последних времен; Это относится прежде всего к тому, что касается экономической части и благосостояния граждан, несколько сжатых с тех пор, как правительства вступили в должность с девяностых годов. Выборы вознаграждают тех, кто сосредоточился на безопасности, но когда экономические ситуации возобновятся, не составит труда предвидеть новую смену руководства до следующего раза.
意大利投票
最近意大利對歐洲選舉投票的分析再次表明,選舉流動的持續流動,無論如何都是高度棄權。選民投票率低的現象當然可以通過對競爭政治形態的公認不信任來解釋,原因是政府職能態度不佳以及選舉承諾未得到尊重。過去,如果選舉情況有一定的不穩定性,投票機動性不高,而且即使在第二個共和國開始時,也保持了共識,最近的共識開始迅速發展。在上一次歐洲選舉中,聲稱中左翼的民主黨獲得了40%的選票,但在社會層面上的糟糕結果,與其宣布的政治立場形成對比,加上行使權力的某種傲慢態度在2018年3月的政治選舉中,導致同意人數減少了約19%。選舉競賽的獲勝者是反五星級組織,上升至32%,北方聯盟的反歐洲黨派,由於新的管理層,他能夠從6%恢復到17%。從這兩股力量誕生的是現任政府,它支付其組成部分之間缺乏親和力,往往與集中政府行動的主題以及政治決策的時機和方法形成鮮明對比。很明顯,最大的期望是放在意大利第一的黨,但缺乏政治實踐和缺乏經驗,在業餘的邊緣,使選民們在歐洲人中以600萬票支持他們。少。北方聯盟的戰略在五星中佔據了第一位,是在等待和看到的意義上,使盟友內部的所有矛盾和他們的無能力消失;但不僅如此,聯盟的領導人已經能夠攔截意大利人對移民流動到來所帶來的安全問題的擔憂,這一問題已經被前任中左翼政府所削弱。但必須明確的是,政府計劃中存在嚴重缺失,而且與經濟有關。儘管意大利人很困難,但他們卻被安全問題分散了注意力,安全問題與經濟發展的關係微乎其微。如果公民身份收入計劃雖然從良好意圖出發,已經證明不能解決貧困問題,但是單一的象徵 - 單一稅收是不可能的,因為它不受國家真正的財政能力的支持,並且能夠增加仍然存在的社會差距從中左翼的政策呈指數增長。還必須指出,當意識形態存在時,左派選民不斷前往投票站,而現在,如果沒有能夠確保其代表性的主題,他們就是不投票的主要部分。相反,中間和右翼選民確保有更大的存在,有利於選舉部分的形成。然而,不可能不注意失敗的承諾如何使選民失望,決定近期的選舉流動性;對於經濟部分和公民福祉的問題,這一點確實如此,自九十年代以來政府任職以來有所壓縮。選舉獎勵那些專注於安全的人,但是當經濟緊急情況恢復到現場時,不可能預見到領導層的新變化,直到下一次。
イタリアの投票
ヨーロッパの選挙に対する最近のイタリアの投票の分析は、しかしまた、高い棄権によって特徴付けられるシナリオにおいて、選挙の流れの一貫した移動性を明らかにします。有権者の投票率が低いという現象は、政府の機能に対する態度の悪さと尊重されていない選挙の約束のために、競合する政治的形成に対する確立された不信感によって確かに説明することができます。過去に、選挙の状況に一定の不動があり、投票の流動性が低いままで、さらに第二共和国が始まっても維持されていた場合、最近では合意が急速に動き始めた。最後のヨーロッパの選挙では、中央左派と主張する民主党が40%の票を獲得したが、その宣言された政治的立場とは対照的に、社会的レベルでの悪い結果は、権力行使のある種の傲慢と相まって2018年3月の政治選挙では、最大約19%の同意の減少につながった。その選挙競争の勝者は32%に上昇した反五つ星結成とノーザンリーグの反ヨーロッパ党であった。新しい経営陣のおかげで、彼は6%から17%に回復することができました。これら二つの勢力から現在の政府が生まれ、それはその構成要素間の親和性の欠如を払っているが、政府の行動を集中させる主題と政治的決定のタイミングと方法とは対照的である。イタリアで最初の党に最大の期待が寄せられていたことは明らかですが、アマチュアリズムをめぐる政治的慣行の欠如とあまり経験のないことが、600万人の票を投じてヨーロッパ人を罰した選挙人を失望させました。少ないです。ファイブスターで1位になったノーザンリーグの戦略は、同盟国内のすべての矛盾とそれらの無能力を消滅させるという意味で、待ち合わせでした。それだけではなく、リーグのリーダーは、移民の流れの到来によって危険にさらされている安全保障の問題に対するイタリア人の恐れを傍受することができました。しかし、政府のプログラムには大きな欠席があり、それが経済に関するものであることを明記しなければなりません。イタリア人の困難にもかかわらず、彼らは安全保障の問題に気を取られました。それは経済発展と最小限にしか関連していません。善意から始まったとしても、市民権収入のプログラムが貧困の問題を解決できないことが判明した場合、同盟の象徴である平常税は、国家の実質的な財政的能力によって支えられず、増加することができるので不可能である。それでも、その社会的格差は中央左派の政策から指数関数的に拡大している。イデオロギーが存在するとき、左の有権者は絶えず投票所に行きましたが、今ではそれらを代表することを保証することができる主題がないので、彼らは非投票の主要な部分です。それどころか、中央および右派の有権者は、その選挙区の形成に有利な、より大きな存在感を保証します。しかし、失敗した約束が有権者を失望させ、最近の選挙の流動性を決定したことに気付かないのは不可能です。これは何よりもまず当てはまります。経済的な部分と市民の幸福に関係するものについては、90年代以来の政府の政権以来幾分圧縮されています。選挙は安全保障に焦点を合わせた人々に報いています、しかし経済的な緊急事態が現場を再開するとき、次回まで、リーダーシップの新たな変化を予見することは難しくありません。
التصويت الإيطالي
يكشف تحليل التصويت الإيطالي الأخير للانتخابات الأوروبية ، مرة أخرى ، عن حراك ثابت للتدفقات الانتخابية ، في سيناريو يتميز بدرجة عالية من الامتناع عن التصويت. يمكن بالتأكيد تفسير ظاهرة انخفاض الإقبال على التصويت عن طريق عدم ثبات راسخ في التشكيلات السياسية المتنافسة ، بسبب ضعف الموقف تجاه وظيفة الحكومة والوعود الانتخابية التي لم يتم احترامها. إذا كان هناك ، في الماضي ، عائق معين للوضع الانتخابي ، مع ضعف حراك التصويت ، استمر ، علاوة على ذلك ، حتى مع بداية الجمهورية الثانية ، بدأ الإجماع في الآونة الأخيرة يتحرك بسرعة. في الانتخابات الأوروبية الأخيرة ، حصل الحزب الديمقراطي ، الذي يدعي أنه يسار الوسط ، على 40٪ من الأصوات ، لكن النتائج السيئة على المستوى الاجتماعي ، في تناقض صريح مع موقفه السياسي المعلن ، مقترنة بغرور معين من ممارسة السلطة ، أدى إلى انخفاض الموافقات بنسبة تصل إلى حوالي 19 ٪ ، في الانتخابات السياسية في مارس 2018. وكان الفائزون في تلك المسابقة الانتخابية من تشكيل خمس نجوم المناهضة ، والتي ارتفعت إلى 32 ٪ والحزب المناهض لأوروبا من رابطة الشمال ، والتي بفضل الإدارة الجديدة ، كان قادرا على التعافي من 6 ٪ إلى 17 ٪. من هاتين القوتين ولدت الحكومة الحالية ، والتي تدفع لعدم وجود تقارب بين مكوناتها ، وغالبا ما يتناقض مع الموضوعات التي تركز على عمل الحكومة وعلى توقيت وأساليب القرارات السياسية. من الواضح أنه تم وضع أكبر التوقعات على الحزب الذي كان الأول في إيطاليا ، لكن الافتقار إلى الممارسة السياسية وقلة الخبرة ، على حافة الهاوية ، خيب آمال الناخبين الذين عاقبواهم في الأوروبيين بستة ملايين صوت في أقل من ذلك. كانت استراتيجية العصبة الشمالية ، التي احتلت المركز الأول في "فايف ستارز" ، تنتظر وترى ، بمعنى جعل جميع التناقضات داخل الحلفاء وأيضًا اختفاء عدم الكفاءة ؛ ولكن ليس فقط ، فقد تمكن زعيم العصبة من اعتراض مخاوف الإيطاليين من مشكلة الأمن المهددة بوصول تدفقات الهجرة ، والتي تقلصت بالفعل من قبل حكومة يسار الوسط السابقة. ومع ذلك ، يجب تحديد أن هناك غيابًا كبيرًا في البرامج الحكومية وهو يتعلق بالاقتصاد. على الرغم من صعوبة الإيطاليين ، إلا أنهم انتابهم مشكلة الأمن ، التي ترتبط ارتباطًا بسيطًا بالتنمية الاقتصادية. إذا كان برنامج دخل المواطنة ، على الرغم من أنه بدأ من النوايا الحسنة ، لم يحسم لمشكلة الفقر ، فإن الضريبة الثابتة ، رمز الجامعة ، لن تكون قابلة للتطبيق لأنها غير مدعومة بقدرة مالية حقيقية للدولة ، وكذلك قادرة على زيادة لا تزال تلك الفجوة الاجتماعية التي نمت بشكل كبير من سياسات يسار الوسط. يجب أيضًا تحديد أنه عندما كانت الإيديولوجيات موجودة ، كان ناخبو اليسار يذهبون باستمرار إلى مراكز الاقتراع ، وفي الوقت الحالي ، وفي غياب موضوع قادر على ضمان تمثيلهم ، فإنهم يشكلون الجزء الرئيسي من عدم التصويت. على العكس من ذلك ، يضمن الناخبون من الوسط واليمين وجودًا أكبر يدعم تشكيل ذلك الجزء الانتخابي. ومع ذلك ، من المستحيل عدم ملاحظة كيف أن الوعود الفاشلة قد خيبت آمال الناخبين ، وحددت الحراك الانتخابي في الآونة الأخيرة ؛ هذا صحيح قبل كل شيء بخصوص ما يتعلق بالجزء الاقتصادي ورفاهية المواطنين ، مضغوط إلى حد ما منذ الحكومات في السلطة منذ التسعينيات. تكافئ الانتخابات أولئك الذين ركزوا على الأمن ، لكن عندما تستأنف الطوارئ الاقتصادية المشهد ، لن يكون من الصعب التنبؤ بتغيير جديد في القيادة ، حتى المرة القادمة.
giovedì 23 maggio 2019
Il livello più basso della politica inglese
Quello che si sta consumando in Gran Bretagna sembra sempre di più un suicidio politico. L’operato della Premier, ma anche del capo del Partito Laburista, rivelano una condotta insicura ed incapace di prendere una posizione ferma e convinta. Occorre ricordare che il referendum sull’uscita inglese dall’Unione Europea era soltanto consultivo e quindi non vincolante, ma ciò non ha impedito alle forze politiche di trasformarlo in mezzo funzionale con il quale cercare di accontentare un elettorato arrabbiato, ma a cui non erano chiare le conseguenze di questa decisione. Improvvisamente la parte degli elettori contraria all’Unione, seppure di poco maggioritaria a chi voleva continuare a fare parte dell’Europa, ha avuto maggiore rilevanza nella scena politica inglese. Non sono serviti gli appelli di chi illustrava in maniera chiara il destino a cui sarebbe andato incontro il Regno Unito: il profondo nazionalismo e l’errato risentimento contro il continente hanno determinato una direzione della politica inglese confusa ed inconcludente. La pessima gestione della questione è stata condizionata dalla volontà di non scontentare l’elettorato vincitore del referendum, ma anche di non irritare troppo gli sconfitti. La mancanza di politici di rilievo e capaci di gestire una situazione comunque difficile, ha completato il quadro, si è arrivati così all’obbligo assurdo di partecipare alla competizione elettorale europea, dove il volto peggiore della società politica inglese è dato in vantaggio, proprio grazie ad una insipienza conclamata di governo ed opposizione londinese. Il partito conservatore, già duramente punito nelle elezioni amministrative, è profondamente diviso in almeno tre parti: i favorevoli all’uscita senza accordo, i favorevoli all’uscita concordata con Bruxelles ed i contrari. Il partito Laburista non ha saputo trarre vantaggio da questa divisione perchè è anch’esso diviso al suo interno, il Partito Liberaldemocratico è l’unica forza politica dichiaratamente contraria all’uscita dall’Europa, ma non sembra avere la forza necessaria per raccogliere tutti i favorevoli a restare nell’Unione, confermando che è ancora un soggetto politico marginale nella politica inglese, infine il panorama sembra essere dominato dalla formazione scettica sull'Europa, dove probabilmente confluiranno i voti dei conservatori che vogliono l’uscita senza accordo ed i delusi dall’azione politica della Premier. In questo scenario la proposta di un nuovo referendum arriva fuori tempo massimo perchè doveva essere fatta molto tempo prima, ma con una informazione maggiore e con il peso politico di essere una decisione vincolante per l’esecutivo. L’esperienza di avere indetto un referendum in maniera affrettata e senza la dovuta informazione ad una platea di elettori condizionata soltanto dall’azione euroscettica non è servita. I partiti tradizionali sono contrari a coinvolgere di nuovo l’elettorato direttamente nella questione, preferedno una gestone maldestra della vicenda, quando, invece, un referendum chiarificatore e definitivo potrebbe mettere le cose nella giusta prospettiva per una valutazione consapevole da parte dell’elettorato. Non si capisce se c’è una volontà di onnipotenza o la paura di perdere il controllo dell’attività politica, cosa peraltro in parte già accaduta, in ogni caso c’è anche l’aspetto, non secondario, di avere logorato la trattativa con l’Europa perdendo ogni tipo di credibilità internazionale. Il referendum, insomma, non si ripeterà, il destino della Premier è quello delle dimissioni, che concluderanno soltanto una parte della vicenda, perchè il futuro è impossibile da immaginare, se non con uno scenario di massima divisione dell’integrità nazionale ed uno sviluppo relativo all’economia totalmente disastroso.
The lowest level of English politics
What is being consumed in Britain seems increasingly to be political suicide. The work of the Premier, but also of the head of the Labor Party, reveals an insecure conduct that is incapable of taking a firm and convinced position. It should be remembered that the referendum on the British exit from the European Union was only consultative and therefore not binding, but this did not prevent the political forces from transforming it into a functional medium with which to try to satisfy an angry electorate, but to which they were not clear the consequences of this decision. Suddenly the part of the voters opposed to the Union, even if of little majority to those who wanted to continue to be part of Europe, had greater relevance in the British political scene. The appeals of those who clearly illustrated the destiny to which the United Kingdom would have gone were not useful: the deep nationalism and the wrong resentment against the continent have determined a direction of the confused and inconclusive English politics. The bad management of the issue was conditioned by the desire not to upset the electorate who won the referendum, but also not to irritate the losers too much. The lack of important politicians capable of managing a difficult situation, however, has completed the picture, so we have reached the absurd obligation to participate in the European electoral competition, where the worst face of the British political society is given the advantage, thanks to an overt ignorance of government and London opposition. The conservative party, already severely punished in the administrative elections, is deeply divided into at least three parts: those in favor of leaving without agreement, those in favor of the exit agreed with Brussels and those against. The Labor party has not been able to take advantage of this division because it is also internally divided, the Liberal Democratic Party is the only political force declaredly opposed to leaving Europe, but does not seem to have the necessary strength to collect all the in favor of remaining in the Union, confirming that it is still a marginal political subject in British politics, and finally the panorama seems to be dominated by skeptical training on Europe, where probably the votes of conservatives who want to leave without agreement and the disappointed will converge. political action of the Premier. In this scenario, the proposal for a new referendum arrives out of time because it had to be done a long time ago, but with more information and the political weight of being a binding decision for the executive. The experience of having called a referendum in a hasty manner and without the due information to an audience of voters conditioned only by the Eurosceptic action is not served. The traditional parties are opposed to re-engaging the electorate directly in the matter, preferring a clumsy gestone of the story, when, instead, a clarifying and definitive referendum could put things in the right perspective for a conscious evaluation by the electorate. It is not clear if there is a will of omnipotence or the fear of losing control of political activity, something that has already partly happened, in any case there is also the aspect, not secondary, of having worn down the negotiation with Europe losing all kinds of international credibility. The referendum, in short, will not be repeated, the fate of the Premier is that of resignation, which will conclude only part of the story, because the future is impossible to imagine, if not with a scenario of maximum division of national integrity and a relative development to the totally disastrous economy.
Lo que se consume en Gran Bretaña parece ser cada vez más un suicidio político. El trabajo del Primer Ministro, pero también del jefe del Partido Laborista, revela una conducta insegura que es incapaz de adoptar una posición firme y convencida. Debe recordarse que el referéndum sobre la salida británica de la Unión Europea fue solo consultivo y, por lo tanto, no vinculante, pero esto no impidió que las fuerzas políticas lo transformaran en un medio funcional con el cual tratar de satisfacer a un electorado enojado, pero no estaban claros. Las consecuencias de esta decisión. De repente, la parte de los votantes que se oponía a la Unión, aunque de poca mayoría para aquellos que querían seguir siendo parte de Europa, tenía mayor relevancia en la escena política británica. Los llamamientos de aquellos que ilustraban claramente el destino al que se habría dirigido el Reino Unido no fueron útiles: el profundo nacionalismo y el mal resentimiento contra el continente han determinado una dirección de la confusa e inconclusa política inglesa. La mala gestión del tema estuvo condicionada por el deseo de no molestar al electorado que ganó el referéndum, pero también de no irritar demasiado a los perdedores. La falta de políticos importantes capaces de manejar una situación difícil, sin embargo, ha completado el cuadro, por lo que hemos alcanzado la absurda obligación de participar en la competencia electoral europea, donde se da la peor cara de la sociedad política británica, gracias a una ignorancia manifiesta del gobierno y la oposición de Londres. El partido conservador, ya severamente castigado en las elecciones administrativas, está profundamente dividido en al menos tres partes: los partidarios de irse sin acuerdo, los partidarios de la salida acordada con Bruselas y los que están en contra. El Partido Laborista no ha podido aprovechar esta división porque también está dividida internamente, el Partido Demócrata Liberal es la única fuerza política que se declara opuesta a abandonar Europa, pero no parece tener la fuerza necesaria para reunir todos los recursos. a favor de permanecer en la Unión, confirmando que sigue siendo un tema político marginal en la política británica y, finalmente, el panorama parece estar dominado por la formación escéptica en Europa, donde probablemente los votos de los conservadores que quieren irse sin acuerdo y la decepción convergerán. Acción política del primer ministro. En este escenario, la propuesta de un nuevo referéndum llega fuera de tiempo porque se tuvo que hacer hace mucho tiempo, pero con más información y el peso político de ser una decisión vinculante para el ejecutivo. La experiencia de haber convocado un referéndum de manera apresurada y sin la información debida a una audiencia de votantes condicionados solo por la acción euroescéptica no se cumple. Los partidos tradicionales se oponen a volver a involucrar al electorado directamente en el asunto, prefiriendo un gesto torpe de la historia, cuando, en cambio, un referéndum clarificador y definitivo podría poner las cosas en la perspectiva correcta para una evaluación consciente por parte del electorado. No está claro si existe una voluntad de omnipotencia o el temor de perder el control de la actividad política, algo que ya ha sucedido en parte, en cualquier caso también existe el aspecto, no secundario, de haber agotado la negociación con Europa pierde todo tipo de credibilidad internacional. El referéndum, en resumen, no se repetirá, el destino del Premier es el de la renuncia, que concluirá solo una parte de la historia, porque el futuro es imposible de imaginar, si no con un escenario de máxima división de integridad nacional y un desarrollo relativo. A la economía totalmente desastrosa.
Die unterste Ebene der englischen Politik
Was in Großbritannien konsumiert wird, scheint zunehmend politischer Selbstmord zu sein. Die Arbeit des Premierministers, aber auch des Chefs der Labour Party, zeigt ein unsicheres Verhalten, das nicht in der Lage ist, eine feste und überzeugte Position einzunehmen. Es sei daran erinnert, dass das Referendum über den Austritt der Briten aus der Europäischen Union nur beratend und daher nicht bindend war, aber dies hinderte die politischen Kräfte nicht daran, es in ein funktionierendes Medium zu verwandeln, mit dem sie versuchen konnten, einen verärgerten Wähler zufrieden zu stellen, für das sie jedoch nicht klar waren die Folgen dieser Entscheidung. Plötzlich hatte der Teil der Wähler, der sich gegen die Union aussprach, eine größere Relevanz in der britischen politischen Szene, auch wenn er für diejenigen, die weiterhin ein Teil Europas sein wollten, nur eine geringe Mehrheit hatte. Die Appelle derer, die das Schicksal, zu dem das Vereinigte Königreich gegangen wäre, klar illustrierten, waren nicht nützlich: Der tiefe Nationalismus und der falsche Groll gegen den Kontinent haben eine Richtung der verwirrten und nicht schlüssigen englischen Politik bestimmt. Das schlechte Management der Angelegenheit war bedingt durch den Wunsch, die Wähler, die das Referendum gewonnen hatten, nicht zu verärgern, aber auch die Verlierer nicht zu sehr zu irritieren. Der Mangel an wichtigen Politikern, die in der Lage sind, eine schwierige Situation zu bewältigen, hat jedoch das Bild vervollständigt, und wir sind zu der absurden Verpflichtung gelangt, am europäischen Wahlkampf teilzunehmen, bei dem das schlimmste Gesicht der britischen politischen Gesellschaft den Vorteil erhält, danke zu einer offensichtlichen Ignoranz der Regierung und der Londoner Opposition. Die konservative Partei, die bereits bei den Verwaltungswahlen schwer bestraft wurde, ist tief in mindestens drei Teile gegliedert: diejenigen, die sich für einen einvernehmlichen Austritt aussprechen, diejenigen, die sich für den mit Brüssel vereinbarten Austritt aussprechen und diejenigen, die dagegen sind. Die Labour-Partei konnte diese Spaltung nicht ausnutzen, da sie auch intern gespalten ist. Die Liberaldemokratische Partei ist die einzige politische Kraft, die sich offenbar gegen die Ausreise aus Europa ausspricht, scheint jedoch nicht über die notwendige Kraft zu verfügen, um alle zu sammeln Dies bestätigt, dass es sich in der britischen Politik nach wie vor um ein politisches Randthema handelt, und schließlich scheint das Panorama von einer skeptischen Haltung gegenüber Europa dominiert zu sein, in dem sich wahrscheinlich die Stimmen der Konservativen, die ohne Einverständnis und enttäuscht abreisen wollen, annähern werden. politisches Handeln des Ministerpräsidenten. In diesem Szenario kommt der Vorschlag für ein neues Referendum verspätet an, da dies schon vor langer Zeit getan werden musste, aber mit mehr Informationen und dem politischen Gewicht, eine bindende Entscheidung für die Exekutive zu sein. Die Erfahrung, ein Referendum hastig und ohne die gebotene Information an ein Publikum von Wählern, das nur von der euroskeptischen Aktion abhängig ist, einberufen zu haben, wird nicht gedient. Die traditionellen Parteien sind dagegen, die Wählerschaft erneut direkt in die Angelegenheit einzubeziehen, und bevorzugen einen ungeschickten Gestus der Geschichte, wenn stattdessen ein klares und endgültiges Referendum die Dinge in die richtige Perspektive für eine bewusste Bewertung durch die Wählerschaft rücken könnte. Es ist nicht klar, ob es einen Willen der Allmacht oder die Angst gibt, die Kontrolle über die politische Aktivität zu verlieren, was bereits teilweise geschehen ist, jedenfalls gibt es auch den Aspekt, nicht sekundär, die Verhandlungen mit abgenutzt zu haben Europa verliert jegliche internationale Glaubwürdigkeit. Kurz gesagt, das Referendum wird nicht wiederholt, das Schicksal des Premierministers ist das des Rücktritts, das nur einen Teil der Geschichte zum Abschluss bringen wird, da die Zukunft nicht vorstellbar ist, wenn nicht ein Szenario einer maximalen Aufteilung der nationalen Integrität und einer relativen Entwicklung zu der völlig katastrophalen Wirtschaft.
Le plus bas niveau de la politique anglaise
Ce qui est consommé en Grande-Bretagne semble de plus en plus être un suicide politique. Les travaux du Premier ministre, mais également du chef du Parti travailliste, révèlent une conduite précaire, incapable de prendre une position ferme et convaincue. Il convient de rappeler que le référendum sur la sortie britannique de l'Union européenne était uniquement consultatif et donc non contraignant, mais cela n'empêchait pas les forces politiques de le transformer en un moyen fonctionnel pour tenter de satisfaire un électorat en colère, mais à laquelle ils n'étaient pas clairs. les conséquences de cette décision. Soudainement, la part des électeurs opposés à l'Union, même si elle était d'une faible majorité pour ceux qui souhaitaient continuer à faire partie de l'Europe, avait une plus grande pertinence sur la scène politique britannique. Les appels de ceux qui ont clairement illustré le destin auquel le Royaume-Uni serait allé n'ont pas été utiles: le nationalisme profond et le ressentiment erroné contre le continent ont déterminé l'orientation de la politique anglaise confuse et peu concluante. La mauvaise gestion de la question était conditionnée par le désir de ne pas vexer l'électorat vainqueur du référendum, mais aussi de ne pas trop irriter les perdants. Le manque d'importants hommes politiques capables de gérer une situation difficile a toutefois complété le tableau. Nous avons donc atteint l'obligation absurde de participer à la compétition électorale européenne, où l'avantage est donné au pire visage de la société politique britannique. à une ignorance manifeste du gouvernement et de l'opposition londonienne. Le parti conservateur, déjà sévèrement puni aux élections administratives, est profondément divisé en trois parties au moins: les partisans du départ sans accord, les partisans de la sortie convenue avec Bruxelles et les autres. Le parti travailliste n’a pas été en mesure de tirer parti de cette division, car elle est également divisée en interne. Le Parti libéral démocrate est la seule force politique déclarée opposée à la sortie de l’Europe, mais ne semble pas avoir la force nécessaire pour rassembler toutes les forces. rester au sein de l'Union, confirmant qu'il s'agit encore d'un sujet politique marginal dans la politique britannique, et finalement, le panorama semble dominé par une formation sceptique sur l'Europe, où probablement les votes des conservateurs qui veulent partir sans accord et les déçus convergent. action politique du premier ministre. Dans ce scénario, la proposition d'un nouveau référendum arrive à point nommé car elle devait être faite il y a longtemps, mais avec plus d'informations et le poids politique d'une décision contraignante pour l'exécutif. L’expérience d’avoir convoqué un référendum à la hâte et sans avoir été dûment informée d’un auditoire d’électeurs soumis uniquement à l’action eurosceptique n’est pas servie. Les partis traditionnels s'opposent à une nouvelle participation directe de l'électorat, préférant un geste maladroit de l'histoire, alors qu'un référendum éclairant et définitif pourrait placer les choses dans la bonne perspective pour une évaluation consciente par l'électorat. Il n’est pas clair s’il existe une volonté d’omnipotence ou la crainte de perdre le contrôle de l’activité politique, ce qui s’est déjà fait en partie. En tout cas, il ya aussi l’aspect non secondaire de l’affaiblissement de la négociation avec L’Europe est en train de perdre toute sa crédibilité internationale. Bref, le référendum ne se répétera pas, le destin du premier ministre est celui de la démission, ce qui ne conclura qu'une partie du récit, car l'avenir est impossible à imaginer, sinon avec un scénario de division maximale de l'intégrité nationale et d'un développement relatif. à l'économie totalement désastreuse.
O nível mais baixo da política inglesa
O que está sendo consumido na Grã-Bretanha parece cada vez mais um suicídio político. O trabalho do Premier, mas também do chefe do Partido Trabalhista, revela uma conduta insegura que é incapaz de assumir uma posição firme e convicta. Deve ser lembrado que o referendo sobre a saída britânica da União Européia era apenas consultivo e portanto não obrigatório, mas isso não impediu as forças políticas de transformá-lo em um meio funcional com o qual tentar satisfazer um eleitorado furioso, mas para o qual eles não estavam claros as conseqüências dessa decisão. De repente, a parte dos eleitores que se opunham à União, mesmo que de pequena maioria para aqueles que queriam continuar a fazer parte da Europa, tinha maior relevância na cena política britânica. Os apelos daqueles que ilustraram claramente o destino para o qual o Reino Unido teria ido não foram úteis: o nacionalismo profundo e o ressentimento errado contra o continente determinaram uma direção da política inglesa confusa e inconclusiva. A má gestão da questão foi condicionada pelo desejo de não perturbar o eleitorado que ganhou o referendo, mas também para não irritar muito os perdedores. A falta de políticos importantes capazes de gerir uma situação difícil, no entanto, completou o quadro, pelo que alcançámos a absurda obrigação de participar na competição eleitoral europeia, onde a pior face da sociedade política britânica tem a vantagem, graças a uma ignorância evidente do governo e da oposição de Londres. O partido conservador, já severamente punido nas eleições administrativas, está profundamente dividido em pelo menos três partes: os partidários da saída sem acordo, os partidários da saída concordaram com Bruxelas e os contra. O Partido Trabalhista não pôde tirar proveito desta divisão porque também está dividido internamente, o Partido Liberal Democrático é a única força política declaradamente oposta a deixar a Europa, mas não parece ter a força necessária para coletar todo o partido. a favor de permanecer na União, confirmando que ainda é um assunto político marginal na política britânica, e finalmente o panorama parece ser dominado por treinamento cético sobre a Europa, onde provavelmente os votos dos conservadores que querem sair sem acordo e os desapontados vão convergir. ação política do Premier. Nesse cenário, a proposta de novo plebiscito chega fora do prazo porque teve que ser feita há muito tempo, mas com mais informações e o peso político de ser uma decisão vinculante para o executivo. A experiência de ter chamado de forma precipitada um referendo e sem a devida informação a uma audiência de eleitores condicionada apenas pela acção eurocética não é servida. Os partidos tradicionais se opõem a voltar a envolver o eleitorado diretamente no assunto, preferindo um gestual desajeitado da história, quando, em vez disso, um referendo esclarecedor e definitivo poderia colocar as coisas na perspectiva correta para uma avaliação consciente pelo eleitorado. Não está claro se há uma vontade de onipotência ou o medo de perder o controle da atividade política, algo que já aconteceu em parte, em qualquer caso, há também o aspecto, não secundário, de ter desgastado a negociação com Europa perdendo todo tipo de credibilidade internacional. O referendo, em suma, não será repetido, o destino do Premier é de renúncia, que concluirá apenas parte da história, porque o futuro é impossível imaginar, se não com um cenário de máxima divisão da integridade nacional e um desenvolvimento relativo para a economia totalmente desastrosa.
Самый низкий уровень английской политики
То, что потребляется в Британии, все чаще кажется политическим самоубийством. Работа премьер-министра, а также главы лейбористской партии обнаруживает небезопасное поведение, которое не способно занять твердую и убежденную позицию. Следует помнить, что референдум о выходе Великобритании из Европейского Союза был только консультативным и, следовательно, не обязательным, но это не помешало политическим силам превратить его в функциональную среду, с помощью которой можно было бы удовлетворить гневный электорат, но для которого они не были понятны последствия этого решения. Внезапно часть избирателей, противостоящих Союзу, пусть даже и незначительного большинства по отношению к тем, кто хотел остаться частью Европы, приобрела большую значимость на британской политической сцене. Призывы тех, кто ясно проиллюстрировал судьбу, на которую пало бы Соединенное Королевство, были бесполезны: глубокий национализм и неправильное возмущение против континента определили направление запутанной и неубедительной английской политики. Плохое решение проблемы было обусловлено желанием не расстраивать электората, выигравшего референдум, но и не слишком раздражать проигравших. Однако отсутствие важных политиков, способных справиться с трудной ситуацией, завершило картину, поэтому мы достигли абсурдного обязательства участвовать в европейском избирательном соревновании, где худшее лицо британского политического общества получает преимущество, спасибо к явному невежеству правительства и лондонской оппозиции. Консервативная партия, которая уже была жестоко наказана на административных выборах, глубоко разделена по крайней мере на три части: те, кто выступает за выход без согласия, те, кто выступает за выход, согласились с Брюсселем и те, кто против. Лейбористская партия не смогла воспользоваться этим разделением, потому что оно также внутренне разделено, Либерально-демократическая партия - единственная политическая сила, явно выступающая против выхода из Европы, но, похоже, она не обладает необходимой силой, чтобы собрать все в пользу того, чтобы остаться в Союзе, подтверждая, что он все еще является второстепенным политическим субъектом в британской политике, и, наконец, в панораме, по-видимому, преобладает скептическое обучение по Европе, где, вероятно, сходятся голоса консерваторов, которые хотят уйти без согласия, и разочарованных. политическая акция премьера. В этом сценарии предложение о новом референдуме приходит вовремя, потому что это должно было быть сделано давно, но с большей информацией и политическим весом быть обязательным для исполнительной власти решением. Опыт поспешного проведения референдума и без должной информации для аудитории избирателей, обусловленной только евроскептикой, не используется. Традиционные партии выступают против повторного вовлечения электората непосредственно в этот вопрос, предпочитая неуклюжий жест истории, когда вместо этого уточняющий и окончательный референдум может поставить вещи в правильном ракурсе для сознательной оценки электоратом. Неясно, есть ли воля всемогущества или страх потерять контроль над политической деятельностью, что-то, что уже частично произошло, в любом случае есть также аспект, а не второстепенный, из-за того, что переговоры были сорваны с Европа теряет все виды международного авторитета. Референдум, короче говоря, повторяться не будет, судьбу премьера ждет отставка, которая завершит лишь часть истории, потому что будущее невозможно представить, если бы не сценарий максимального разделения национальной целостности и относительного развития к абсолютно катастрофической экономике.
英國政治水平最低
在英國消費的東西似乎越來越成為政治自殺。總理以及工黨領袖的工作揭示了一種不安全的行為,無法採取堅定和堅定的立場。應該記住,英國退出歐盟的公投只是協商一致,因此沒有約束力,但這並不妨礙政治力量將其轉變為一種功能性媒介,試圖滿足憤怒的選民,但他們並不清楚這個決定的後果。突然之間,選民反對聯盟的部分,即使對那些想繼續加入歐洲的人來說佔多數,但在英國的政治舞台上也更為重要。那些清楚地說明聯合王國將要去的命運的人的呼籲沒有用處:深刻的民族主義和對非洲大陸的錯誤怨恨決定了英國政治混亂和不確定的方向。對這個問題的不良管理是以不打擾贏得公投的選民的願望為條件的,也不是為了過多地激怒輸家。然而,缺乏能夠處理困難局面的重要政治家已經完成了這一局面,因此我們已經達到了參加歐洲選舉競賽的荒謬義務,在那裡英國政治社會最糟糕的面孔被賦予了優勢,謝謝公然無知政府和倫敦的反對派。在行政選舉中已經受到嚴厲懲罰的保守黨至少分為三個部分:贊成不經協議而離開的人,贊成與布魯塞爾商定的退出的人和反對的人。工黨未能利用這一分裂,因為它也是內部分裂的,自由民主黨是唯一一個宣稱反對離開歐洲的政治力量,但似乎沒有必要的力量收集所有支持留在聯盟,確認它仍然是英國政治中的一個邊緣政治主體,最後全景看起來似乎受到對歐洲的持懷疑態度的訓練所支配,在那裡,可能是希望離開而沒有達成協議而失望的保守派的選票將會收斂。總理的政治行動。在這種情況下,新公民投票的提議到了時間,因為它必須在很久以前完成,但有更多的信息和政治上的重要性,成為行政部門的具有約束力的決定。如果沒有向選民的觀眾提供適當的信息,而且只能通過歐洲懷疑主義行動,那麼他們就會以倉促的方式召集全民公決。傳統政黨反對在這個問題上直接重新選擇選民,更喜歡這個故事的笨拙基石,相反,澄清和明確的公投可以把事情放在正確的視角,以便選民進行有意識的評估。目前尚不清楚是否存在無所不能的意誌或害怕失去對政治活動的控制,這種情況已經部分發生,無論如何還有一個方面,而不是次要的,已經破壞了與歐洲失去了各種國際信譽。簡而言之,公投不會重複,總理的命運就是辭職的命運,這只是故事的一部分,因為未來是無法想像的,如果沒有最大限度地劃分國家完整和相對發展的情景對於完全災難性的經濟。
最低レベルのイギリスの政治
英国で消費されているものはますます政治的自殺であるように思われます。首相だけでなく労働党の長の仕事も、確固とした確固たる立場をとることができない不安定な行動を明らかにしています。欧州連合からのイギリスの離脱に関する国民投票は諮問的なものであり拘束力を持たなかったことを覚えておくべきである。この決定の影響ヨーロッパの一部であり続けることを望んでいる人々のほんの大多数であっても、突然、有権者の一部が連合に反対したとしても、イギリスの政治情勢との関連性が高まりました。イギリスが行ったであろう運命を明確に描いた人々の訴えは役に立たなかった:深いナショナリズムと大陸に対する誤った憤りは混乱し決定的でないイギリスの政治の方向を決定した。問題の悪い管理は国民投票に勝った選挙人を動揺させないことだけでなく、敗者をあまりにも苛立たせたくないという欲求によって調整された。しかし、困難な状況に対処することができる重要な政治家の欠如は、状況を完全なものにしました、それで我々は英国の政治社会の最悪の面が有利にされるヨーロッパの選挙競争に参加する不条理な義務に達しました、政府とロンドンの反対の明白な無知に。行政選挙ですでに厳しく処罰されている保守党は、少なくとも3つの部分に大別されます。同意なしに去ることを支持するもの、ブリュッセルと合意された出口を支持するもの、そして反対するものです。自民党もヨーロッパからの離脱に反対していると宣言されている唯一の政治勢力であるため、労働党はこの分裂を利用することができませんでした。それがイギリスの政治においてはまだ限界的な政治的主題であることを確認し、最終的にはヨーロッパでの懐疑的な訓練によって支配されるように思われる。首相の政治的行動。このシナリオでは、新しい国民投票の提案は、ずいぶん前に行われなければならなかったために期限切れになりましたが、より多くの情報と執行部の拘束力のある決定であることの政治的重みを伴います。ユーロ懐疑的な行動によってのみ条件づけられた有権者の聴衆への正当な情報なしに国民投票を急いで呼んだという経験は役立たない。伝統的な当事者は、物語の不器用な原石を好み、その代わりに、明確で決定的な国民投票が選挙人による意識的な評価のために正しい見通しに物事を置くことができる場合、選挙人を直接問題に巻き込むことに反対します。全能の意志があるのか、それともすでに部分的に起こっている政治活動の支配を失うことへの恐れがあるのかは明らかではない。いずれにせよ、交渉を衰退させたという側面もある。ヨーロッパはあらゆる種類の国際的信頼性を失う。国民の忠誠の最大の分割と相対的な発展のシナリオでなければ、未来は想像することは不可能であるので、国民投票は、要するに、繰り返されない、首相の運命は物語の一部だけを締めくくる辞任のそれである全く悲惨な経済へ。
أدنى مستوى من السياسة الإنجليزية
ما يجري استهلاكه في بريطانيا يبدو أنه انتحار سياسي بشكل متزايد. يكشف عمل رئيس الوزراء ، وكذلك رئيس حزب العمل ، عن سلوك غير آمن وغير قادر على اتخاذ موقف حازم ومقنع. يجب أن نتذكر أن الاستفتاء على خروج البريطانيين من الاتحاد الأوروبي كان تشاوريًا فقط ، وبالتالي ليس ملزماً ، لكن هذا لم يمنع القوى السياسية من تحويله إلى وسيط عملي لمحاولة إرضاء الناخبين الغاضبين ، لكنهم لم يكونوا واضحين عواقب هذا القرار. فجأة ، كان لجزء الناخبين المعارضين للاتحاد ، حتى لو كان بأغلبية بسيطة لأولئك الذين أرادوا أن يكونوا جزءًا من أوروبا ، أهمية أكبر في المشهد السياسي البريطاني. لم تكن نداءات أولئك الذين أوضحوا بوضوح المصير الذي كانت المملكة المتحدة ستذهب إليه مفيدة: فالقومية العميقة والاستياء الخاطئ ضد القارة حددا اتجاه السياسة الإنجليزية المشوشة وغير الحاسمة. كانت الإدارة السيئة للقضية مشروطة بالرغبة في عدم إغضاب الناخبين الذين فازوا في الاستفتاء ، ولكن أيضًا عدم إغضاب الخاسرين أكثر من اللازم. ومع ذلك ، فإن عدم وجود سياسيين مهمين قادرين على إدارة موقف صعب قد أكمل الصورة ، لذا فقد وصلنا إلى الالتزام العبث بالمشاركة في المنافسة الانتخابية الأوروبية ، حيث يتم منح ميزة أسوأ وجه للمجتمع السياسي البريطاني ، وذلك بفضل إلى جهل علني للحكومة ومعارضة لندن. الحزب المحافظ ، الذي عوقب بشدة في الانتخابات الإدارية ، ينقسم بعمق إلى ثلاثة أجزاء على الأقل: أولئك الذين يؤيدون المغادرة دون اتفاق ، والذين يؤيدون الخروج متفقون عليه مع بروكسل والمعارضون. لم يتمكن حزب العمل من الاستفادة من هذا الانقسام لأنه منقسم داخلياً ، والحزب الليبرالي الديمقراطي هو القوة السياسية الوحيدة التي يُعلن معارضتها لمغادرة أوروبا ، لكن لا يبدو أن لديها القوة اللازمة لجمع كل في صالح البقاء في الاتحاد ، مع التأكيد على أنه لا يزال موضوعًا هامشيًا في السياسة البريطانية ، وأخيراً يبدو أن البانوراما يهيمن عليها التدريب المتشكك في أوروبا ، حيث من المحتمل أن تتقارب أصوات المحافظين الذين يرغبون في المغادرة دون اتفاق ويخيب أملهم. العمل السياسي لرئيس الوزراء. في هذا السيناريو ، يصل اقتراح الاستفتاء الجديد إلى وقت طويل لأنه كان يجب القيام به منذ فترة طويلة ، ولكن مع مزيد من المعلومات والثقل السياسي لكونه قرارًا ملزماً للسلطة التنفيذية. تجربة إجراء استفتاء بطريقة متسارعة وبدون توفير المعلومات الواجبة لجمهور من الناخبين مشروطين فقط بعمل يوروسكتيك. تعارض الأحزاب التقليدية إعادة إشراك الناخبين بشكل مباشر في المسألة ، مفضّلة جوهرًا خرقاء من القصة ، عندما ، بدلاً من ذلك ، يمكن لاستفتاء توضيحي ونهائي أن يضع الأمور في المنظور الصحيح لإجراء تقييم واع من قبل الناخبين. ليس من الواضح ما إذا كانت هناك إرادة للقدرة الكاملة أو الخوف من فقدان السيطرة على النشاط السياسي ، وهو ما حدث بالفعل جزئيًا ، على أي حال ، هناك جانب ، وليس ثانوي ، يتمثل في إضعاف المفاوضات مع أوروبا تفقد كل أنواع المصداقية الدولية. الاستفتاء ، باختصار ، لن يتكرر ، مصير رئيس الوزراء هو مصير الاستقالة ، الذي سيختتم فقط جزءًا من القصة ، لأن من المستحيل تخيل المستقبل ، إن لم يكن مع سيناريو أقصى تقسيم للنزاهة الوطنية وتطور نسبي إلى الاقتصاد الكارثي تماما.
venerdì 17 maggio 2019
L'alleanza in Europa tra popolari e socialisti potrebbe terminare
L’alleanza in Europa tra socialisti e popolari sembra destinata a finire. Le diverse visioni politiche paiono favorire nuove forme di alleanze conseguneti al voto del 26 maggio. Per i socialisti potrebbe profilarsi una alleanza che comprende il partito al governo in Francia fino al partito di goveno in Grecia. In questo intervallo politico vi sono comprese diverse sfumature politiche che vanno dal centro sinistra tecnocratico, più centro che sinistra, fino alla sinistra pragmatica, capace di abdicare ai suoi dogmi per favorire la stabilità economica e la permanenza all’interno dell’Unione. Si tratta di un gruppo eterogeneo che rifiuta la rigidità di bilancio imposta dai popolari tedeschi, che ha prodotto profonde disguaglianze, sia tra i paesi europei, che tra i ceti sociali anche all’interno della stessa nazione, provocando un peggioramento della qualità della vita dei cittadini europei e causando la percezione negativa dell’idea di Europa unita. L’approccio di questa possibile coalizione è quello di provare a rompere lo schema della rigidità di bilancio per favorire proprio una idea più positiva dell’Europa, capace di risvegliare e stimolare il sentimento europeo per potere aggregare quei movimenti che vedono l’unità europea come l’unica contrapposizione possibile alle potenze presenti nello scenario mondiale attuale, con cui non è possibile competere con la forza dei singoli paesi divisa. Per fare ciò occorre favorire, tra l’altro, l’idea di una politica estera il più possibile comune: obiettivo raggiungibile soltanto con una visione particolarmente favorevole dell’isituzione europea. Ciò passa attraverso una diversa redistribuzione del reddito, della capacità di favorire l’occupazione e da norme che non devono essere più vissute come imposizioni. Quello che occorre è combattere le ragioni che hanno favorito il sovranismo e le forze antieuropee. Pur partendo da alcune ragioni comprensibili le foze sovraniste hanno compiuto una evoluzione negativa perchè illiberale e spesso sconfinante nel fascismo, non a caso i partiti di estrema destra del continente sono confluiti in questo movimento. La rottura tra socialisti e popolari è dovuta anche alla valutazione che l’insieme delle due forze potrebbe non raggiungere più il quorum necessario per governare, proprio perchè le distanze politiche delle due parti sono aumentate. Se i socialisti intendono intraprendere una politica più spostata a sinistra, i popolari, che sono forza di centro, non possono che voltare lo sguardo a destra. Finchè il dialogo è con forze liberali o della destra classica conservatrice il terreno di intesa non rappresenta un problema, più difficile cercare un approccio condiviso con l’estrema destra o i movimenti sovranisti ed antieuropei. La questione è difficile perchè nei popolari l’idea di Europa resta centrale e le istituzioni di Bruxelles rappresentano un punto fermo per lo sviluppo. Una idea potrebbe essere quella di avviare un dialogo con le forze sovraniste, accogliendo anche qualche loro proposta delle meno estreme, per integrarle in un assetto più moderato. Se questa intenzione appare lodevole, non si può essere sicuri del possibile risultato. Quello che appare difficile è un dialogo funzionale all’interesse europeo nel caso questa alleanza possa avere la maggioranza. Troppa è la distanza, anche storica, per non prevedere continui dissidi e lunghe trattative cpaci di allungare i tempi delle decisioni. Al contrario la tattica potrebbe dare più risultati se una alleanza del genere fosse all’opposizione, dove la mancanza di esercizio del potere potrebbe favorire un dialogo meno vincoalto al raggiungimento dei risultati. In ogni caso per l’Europa si apre una fase di novità che porterà sicuramente a trasformazioni rispetto al passato: dalle alchimie politiche discenderanno gli assetti isitutzionali che dovranno governare le sfide globali. La speranza è di trovare persone ed idee all’altezza del lro compito.
The alliance in Europe between the popular and the socialist could end
The alliance in Europe between socialists and popular people looks set to end. The different political visions seem to favor new forms of alliances connected to the May 26 vote. For the socialists, an alliance could emerge that includes the ruling party in France up until the Greek party in Greece. In this political interval there are included various political nuances ranging from the technocratic left center, more central than the left, up to the pragmatic left, able to abdicate its dogmas to favor economic stability and permanence within the Union. It is a heterogeneous group that rejects the rigidity of the budget imposed by the popular Germans, which has produced profound inequalities, both between European countries, and between the social classes also within the same nation, causing a deterioration of the quality of life of the European citizens and causing the negative perception of the idea of a united Europe. The approach of this possible coalition is to try to break the pattern of budget rigidity to favor a more positive idea of Europe, able to awaken and stimulate European sentiment to be able to aggregate those movements that see European unity as the only possible opposition to the powers present in the current world scenario, with which it is not possible to compete with the strength of the individual divided countries. To do this it is necessary to favor, among other things, the idea of a foreign policy as common as possible: an objective that can only be achieved with a particularly favorable vision of European institutions. This passes through a different redistribution of income, the ability to promote employment and norms that must no longer be experienced as taxes. What is needed is to combat the reasons that favored sovereignty and anti-European forces. Although starting from some understandable reasons, the sovereign forces have developed a negative evolution because illiberal and often borderless in fascism, not by chance the far-right parties of the continent have merged into this movement. The break between socialists and the popular is also due to the assessment that the combination of the two forces could no longer reach the quorum necessary to govern, precisely because the political distances of the two parts have increased. If the socialists intend to pursue a more displaced policy on the left, the populace, who are center force, can only turn their gaze to the right. As long as the dialogue is with liberal forces or the conservative classical right wing, the common ground is not a problem, more difficult to find a shared approach with the extreme right or the sovereign and anti-European movements. The issue is difficult because in the popular minds the idea of Europe remains central and the Brussels institutions represent a cornerstone for development. An idea could be to start a dialogue with the sovereign forces, also accepting some of their less extreme proposals, to integrate them in a more moderate arrangement. If this intention is laudable, one cannot be sure of the possible result. What appears to be difficult is a functional dialogue in the European interest if this alliance can have a majority. There is too much distance, even historical, not to foresee continuous disagreements and lengthy negotiations to lengthen the timing of decisions. On the contrary, tactics could give more results if an alliance of this kind were in opposition, where the lack of exercise of power could favor less dialogue against the achievement of results. In any case, a new phase opens up for Europe that will surely lead to transformations with respect to the past: from the political alchemies will derive the institutional structures that will govern global challenges. The hope is to find people and ideas at the height of their task.
Iscriviti a:
Post (Atom)